Alluvione di Genova: il rugby si rimette di nuovo in sostegno

Il capoluogo ligure è in ginocchio e come nel 2011 le sue squadre si sono subito messe a disposizione della Protezione Civile

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Alberto da Giussano 11 Ottobre 2014, 09:10

    Devolvere tutto l’incasso del test match di novembre ai cittadini colpiti?

  2. gattonero 11 Ottobre 2014, 09:51

    “Era successo nel 2011, è successo nuovamente nelle ultime ore” stiamo tranquilli che succedera’ ancora in un futuro molto prossimo…
    Bravi i ragazzi del cus genova,lodevole e giusta iniziativa,ma io vorrei che faticassero e si divertissero a giocare e non ad andare a ripulire le “nafandezze” provocate da qualche burocrate…

    • Alberto da Giussano 11 Ottobre 2014, 10:14

      Chiedendo preventivamente scusa ti posto un pezzo che ho scritto stamane per il giornale locale:

      Nel 2011 lo Stato stanzia , per la sistemazione del torrente esondato a Genova, la somma di €. 35.730.000.
      Nel 2014 , questa somma non solo non è ancora stata spesa, ma i lavori nemmeno appaltati e il torrente genera nuovamente danni e tragedie.
      In queste due righe sta tutto il dramma di un paese, l’Italia, in cui la Pubblica Amministrazione non è più in grado di rispondere ai bisogni della gente.
      Si badi bene che ho detto, Pubblica Amministrazione e non Politica.
      Certo, la politica dovrebbe essere in grado di riformare questa pubblica Amministrazione, ma non ce la fa. L’esempio lampante e concreto è il tetto degli stipendi.
      I funzionari di Camera e Senato non hanno accettato le disposizioni votate dal Parlamento e non c’è stato nulla da fare: i segretari generali di Camera e Senato continueranno a prendere circa 100.000 euro all’anno, oltre il tetto fissato per gli altri dipendenti pubblici.
      I sindacati dei dipendenti di Camera e Senato si sono impuntati e nessuno è riuscito a piegarli, la legge è stata palesemente violata, l’opinione pubblica gabbata, eppure nessuno si è dimesso o costretto a dimettersi, né tantomeno nessuno dei protagonisti si è scusato.
      Tornando allo “scandalo” dei soldi stanziati e non spesi a Genova: qualcuno paghera’ ?
      Assisteremo a qualche licenziamento eccellente tra coloro che avrebbero dovuto fare i lavori e non lo hanno fatto? Certamente no!
      In compenso la Capitaneria di Porto del Giglio ha fatto fuori l’ufficiale che ordinò, al comandante della “Concordia”, di risalire a bordo.
      La meritocrazia e il buon senso , nel nostro paese, funzionano perfettamente, ma al contrario. Chi si espone e fa paga, chi non fa e non si espone viene premiato ( o quanto meno non paga mai per gli errori fatti).

      • 6nazioni 11 Ottobre 2014, 10:37

        chi nasce agnello non diventa lupo,la storia della ns fantomatica repubblica
        fondata sul lavoro non e’ mai esistita, esistono invece i scalda sedie ,opportunisti,
        quaquaraqua, che sono la maggioranza degli italiani.

      • gattonero 11 Ottobre 2014, 10:46

        Purtroppo nulla di nuovo,sono cose che si continuera’ a scrivere e dire, non capisco quale sara’ il limite per tutto questo “sistema italico”. siamo gia’ in un punto di non ritorno? siamo destinati al fallimento totale? mi piange il cuore veder distrutto il piu’ bel paese al mondo ricco di storia, cultura, natura, tradizioni.

      • ugotruffelli 11 Ottobre 2014, 18:07

        “Nel 2011 lo Stato stanzia , per la sistemazione del torrente esondato a Genova, la somma di €. 35.730.000.
        Nel 2014 , questa somma non solo non è ancora stata spesa, ma i lavori nemmeno appaltati e il torrente genera nuovamente danni e tragedie.
        In queste due righe sta tutto il dramma di un paese, l’Italia, in cui la Pubblica Amministrazione non è più in grado di rispondere ai bisogni della gente.
        Si badi bene che ho detto, Pubblica Amministrazione e non Politica.”

        Aggiungi un altra riga tra quelle due, altrimenti chi non conosce non capisce dove sta l’intoppo. 3 ricorsi al TAR. Di cui l’ultimo ancora in corso al TAR del Lazio contro il TAR della Liguria.

      • ginomonza 11 Ottobre 2014, 19:40

        Caro AdG li’ a Genova il problema è che chi ha perso l’appalto ha fatto ricorso in ogni sede possibile e tutto e’ bloccato e giace in qualche cassetto di qualche giudice.
        Se avrà torto spero lo accusino di omicidio.
        Per Frank: speriamo che l’oracolo fiorentino abbia successo.

        • ginomonza 11 Ottobre 2014, 19:44

          AdG se scrivi queste cose sul giornale locale cerca di dirla tutta la situazione altrimenti fai demagogismo.

          • ginomonza 11 Ottobre 2014, 19:52

            Demagogia non ….ismo 🙁

        • Alberto da Giussano 12 Ottobre 2014, 08:21

          Vedi, tu fai dei distinguo che sono puro tecnicismo.
          Ciò che conta è sempre il risultato.
          Tu non hai mai visto probabilmente i quintali di carta che è necessario presentare per concorrere ad un appalto pubblico e in barba alla “semplificazione amministrativa” queste carte ogni anno aumentano.
          Ora, è evidente che più gli adempimenti richiesti aumentano, più aumentano le possibilità di ricorso.
          Il TAR, poi, concede sempre la sospensiva e il risultato è quello di Genova.
          Il politically correct ( che è il contraltare della demagogia) funziona in un paese che funziona, da noi è semplicemente il paravento dell’irresponsabilità.
          Il risultato è che del mancato intervento a Genova non c’è nessun colpevole.
          In uno stato che funziona qualche testa sarebbe già saltata.

  3. fabiogenova 11 Ottobre 2014, 21:29

    Qui si spala fango. E non è la prima volta. Non riesco a dire altro, solo rabbia.

  4. Alberto da Giussano 12 Ottobre 2014, 08:39

    E’ troppo demagocica anche la devouluzione dell’incasso del test ai cittadini di Genova?
    Anzi io istituirei una sovratassa di 5€ per ognuno degli spettatori paganti e inviterei il CUS genova Rugby a mobilitarsi con un centinaio di persone con tanto di cassetta appesa al collo per incassare questi 5€.
    Specie a quelli cui le assicurazioni non riconosceranno nulla e a quelli che non potranno riaprire le piccole attività di commercio e artigianato, che già zoppicavano?

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