Guinness Pro12: le Zebre attendono l’Ulster, per provare a rialzarsi

Sulla parte del discorso riguardante i motivi (tutti politici) per i quali si e’ scelta (senza spiegare niente) la sede di Parma rispetto a qualunque altra sede (perche’ era nel giardino di casa di Dondi), sono d’accordissimo con te. A me l’arrabbiatura non e’ ancora passata.

Sul fatto che lo stadio fosse deserto, non sono d’accordo: mi sa che ci saranno stati circa duemila spettatori, circa la meta’ (o poco piu’) di quelli che fa Treviso e (si rischia) qualcuno di piu’ di quelli di Edimburgo. In generale, mi sembra che ci sia stata una crescita rispetto al recente passato quando non si arrivava a 500. Sarebbe bellissimo che anche a Treviso ci fosse una crescita di spettatori, ma gia’ l’anno scorso c’e’ stato un calo e si rischia che quest’anno non sia migliore, non perche’ non ci siano possibilita’ di aumentare il pubblico, ma perche’ Treviso fa di tutto per evitare “l’operazione simpatia” nel Triveneto sull’esempio di quello che ha fatto Leinster recentemente.

Detto del mio disappunto per la “storia” delle Zebre, non vedo perche’ fare le crociate contro le scelte arbitrali, che sono state spesso avverse alle squadre Italiane e se talvolta sono a favore, non vedo perche’ fare tante pantomime.
Sono cose che sul campo succedono.

I commentatori sulla BBC hanno detto anche loro che non erano d’accordo con molte scelte arbitrali, ma che l’Ulster, se vuole essere una squadra che ambisce ai vertici della classifica, deve dimostrarsi superiore e piu’ lucido. Tra l’altro i commentatori hanno rimarcato piu’ volte che l’Ulster ha messo in campo una squadra con diversi elementi con poca esperienza e sapevano che era un rischio. Hanno anche reso omaggio piu’ volte agli avversari che, se non altro, ce l’hanno messa tutta.

Un pelino di equilibrio non fa mai male.