Torino, la prima settimana di allenamenti si chiude con le pulizie di inizio stagione

Ritiro a Cantalupa per il CUS Ad Maiora, con il nuovo arrivato Luca Bombonati

La prima settimana di allenamenti del CUS Ad Maiora Rugby 1951 si è chiusa ieri mattina, dalle ore 10 alle 12, all’insegna di una forsennata sessione di fitness, cui coach Andre Bester ha sottoposto i suoi ragazzi. Al termine, come se non fosse bastato, il tecnico sudafricano ha invitato gli atleti a ripulire il centro sportivo Angelo Albonico. «C’è da iniziare una stagione – è stato il monito di Bester – e anche l’impianto deve essere perfetto. È la vostra casa e dovete averne rispetto». Detto, fatto. È stato lo stesso allenatore a dare il buon esempio, seguito da tutti i giocatori della prima squadra, suddivisi in gruppi, che si sono armati di scopa, rastrelli, decespugliatori e quant’altro e hanno fatto il loro dovere, togliendo le erbacce, sistemando la ghiaia e lucidando le vetrate. Alcuni hanno tinteggiato gli spogliatoi di blu e hanno applicato alle pareti delle scritte e dei tori stilizzati, per rafforzare il senso di appartenenza. Un’iniziativa durata fino alle 15 e condivisa a tutti i livelli, se è vero che vi hanno aderito anche il presidente del Cus Torino Riccardo D’Elicio, che ha imbracciato l’idropulitrice, pulendo il muro degli spogliatoi, e il responsabile di sezione Marco Pastore e il direttore sportivo Salvo Lo Greco, impegnati a spazzare il vialetto. Poi tutti insieme a tavola, a gustare una grigliata innaffiata da fiumi di birra, offerti dalla società. Il rugby ancora una volta si è segnalato per un messaggio di aggregazione, buona educazione e umiltà, così diverso dai gesti d’intolleranza che troppo spesso riempiono le giornate dei campioni celebrati di discipline più seguite dal grande pubblico.

 

Dopo la prima settimana di allenamenti, svolta al centro sportivo Angelo Albonico, è tempo di ritiro per il CUS Ad Maiora Rugby 1951, che da oggi a domenica continuerà la sua preparazione a Cantalupa, agli ordini di Andre Bester. Del gruppo fa parte anche il nuovo arrivato Luca Bombonati, che si è aggregato ai compagni lunedì. «Ho fatto la prima seduta di preparazione – spiega il 24enne trequarti – e non vedo l’ora di conoscere i metodi di coach Bester, di cui tutti mi parlano benissimo. Per ora sono rimasto impressionato dal numero di ragazzi che si sono allenati con me. Eravamo una cinquantina e devo ammettere che è una situazione molto stimolante. Ero abituato a numeri più limitati e una realtà del genere è stata una piacevole sorpresa. Anche l’accoglienza calorosa mi ha fatto sentire subito a mio agio. Non sarà difficile trovare dei nuovi amici».
Bombonati è nato Trieste, ma ha sempre vissuto a Udine. Ha iniziato a praticare il rugby a sette anni. «Mi ci sono avvicinato – ricorda – attraverso dei conoscenti, che mi hanno consigliato di provare questo sport, aggiungendo che mi sarei divertito. Non andavo molto d’accordo con il calcio e ho seguito il loro suggerimento. È stata una scelta azzeccata. Il rugby mi piace, perché, oltre a essere una passione, rappresenta una bella valvola di sfogo dello stress accumulato nel corso della giornata». La prima esperienza è stata nelle giovanili della Leonorso, per poi passare alla Rugby Udine e arrivare, dopo l’Under 18 e l’Under 20, in prima squadra a 19 anni. «Il primo anno in serie A ho giocato da estremo e poi sono stato anche mediano d’apertura e centro. Mi interessa molto tutta la fase difensiva del gioco e sono una sorta di flanker mancato. In attacco porto palla e cerco di creare spazi per i compagni. Al piede mi piace spostare l’ovale più che piazzarlo. Sono sempre stato un atleta molto incline a seguire le disposizioni del coach e poco abituato a usare la fantasia e a uscire dagli schemi».
Il friulano nel recente passato è anche entrato nel giro della Nazionale Emergenti. «Ho partecipato a un paio di raduni due anni fa. Il primo è stato a Treviso, agli ordini di Gianluca Guidi, in preparazione all’Irb Nations Cup, in programma a Bucarest, in Romania, e si è concluso con un’amichevole contro una selezione del Triveneto. Il secondo si è svolto invece al Nevegal, in vista dell’attività internazionale, sotto la guida di Andrea Sgorlon. Si è trattato di belle esperienze, che tecnicamente mi hanno aiutato e fatto crescere. Mi hanno però anche fatto capire che di rugby, tranne poche eccezioni di altissimo livello, non si vive e che dunque è meglio considerarlo una bellissima passione e continuare a rimanere concentrati sullo studio. Infatti Luca il 17 ottobre discuterà la tesi per la Laurea triennale in Ingegneria Civile. A Torino farà la specialistica al Politecnico e potrà contare su una borsa di studio del Progetto Agon, promosso dal CUS Torino, dall’Università degli Studi e dal Politecnico di Torino, in collaborazione con il CUSI (Centro Universitario Sportivo Italiano) e con l’Edisu Piemonte.
Nel capoluogo subalpino Bombonati ha ritrovato Sergiu Ursache, numero 8 e trascinatore biancoblù nello scorso campionato con le sue 12 mete, con cui ha condiviso due stagioni a Udine. «Siamo diventati amici e mi ha anche invitato al suo matrimonio in Romania. Prima di decidere di venire al CUS Ad Maiora, ci siamo parlati e mi ha detto che qui avrei trovato un ottimo ambiente e una squadra competitiva. A Torino vivrò con lui e mi farà un po’ da Cicerone su tutti i fronti. In campo spero proprio che insieme ci divertiremo e ci prenderemo delle belle soddisfazioni».

Mercoledì è iniziato a Cantalupa il ritiro del CUS Ad Maiora Rugby 1951 e ieri gli atleti della prima squadra e della cadetta hanno sperimentato il primo assaggio dei metodi innovativi di preparazione di coach Andre Bester. «Il nostro tecnico – spiega il direttore sportivo Salvo Lo Greco – crede molto nell’interdisciplinarità. Lo aveva già annunciato al momento del suo arrivo a Torino e ora sta iniziando a mettere in pratica questa sua convinzione. Ha proposto ai ragazzi un allenamento integrato con la lotta greco-romana. Bester, che è comunque esperto di lotta, avendola praticata agonisticamente, ha voluto che la seduta fosse diretta da Alessandro Saglietti, tecnico della sezione di lotta cussina ed ex campione italiano, che ha guidato sul campo due ore intense di prese, leve, cadute e rotazioni. Sono tutte azioni che costituiscono la base della lotta e anche della fase di contatto fisico del rugby. Si tratta di un tipo di allenamento che si ripeterà durante tutta la stagione con cadenza settimanale».
Alessandro Saglietti per la prima volta ha tenuto una lezione a dei rugbysti. «È stata un’esperienza interessante e divertente – osserva – . Coach Bester ha raccontato che in Sud Africa, a livello propedeutico, tutti i ragazzi iniziano facendo la lotta, per poi passare al rugby. Sono d’accordo con lui che dall’affiancamento delle due discipline gli atleti del rugby possano trarre dei notevoli benefici. Abbiamo fatto una parte di preparazione fisica molto vigorosa, tipica dell’allenamento del lottatore, per terminare con un’altra di tecnica pura. Abbiamo provato le due tecniche che maggiormente si avvicinano alle fasi di gioco del rugby, che sono legate al placcaggio e alla portata a terra dell’avversario. I ragazzi si sono dimostrati curiosi e, per esempio sulle portate a terra, hanno subito potuto apprezzare come, con alcuni accorgimenti che per noi lottatori sono naturali, riuscissero meglio a far sentire il proprio peso all’avversario. Sono piccolezze, che però possono fare la differenza. Nelle prossime settimane proseguiremo questa collaborazione, portando avanti sia la preparazione fisica, sotto l’aspetto muscolare, sia l’insegnamento della lotta, partendo dalle tecniche di base fino ad arrivare a metterli a confronto uno contro uno».

Al ritorno a Grugliasco Bester ha intenzione di coinvolgere anche gli allenatori della sezione basket cussina, i cui insegnamenti risulteranno molto utili per rendere più efficaci il cambio di passo e il taglio degli angoli di corsa dei suoi atleti. A Cantalupa il coach è coadiuvato da Nicola Catalfamo, Nicola Compagnone, Wadi Garbet e Vitale Gattuso, che fino a ieri hanno seguito anche gli Under 14, 16 e 18. «La conclusione della giornata – afferma Lo Greco – si è sempre svolta tutti insieme sul campo. Gli Under 14 hanno assistito all’ultima parte dell’allenamento della prima squadra e alla fine tutti sono usciti abbracciati, cantando la canzone del CUS, che viene sempre intonata alla fine delle partite. Bei momenti che hanno fatto sentire quanto sia forte il senso di appartenenza, che accomuna i più grandi ai più piccoli». Stamattina i giovani lasceranno Cantalupa, mentre il gruppo dei senior rimarrà fino a domenica e svolgerà tre sessioni al giorno, con quella mattutina in programma a partire dalle ore 6. Da oggi a domenica, oltre al consueto fitness e all’attenzione al trattamento della palla, si svolgeranno delle unit di mischia e touche. Sul fronte arrivi, sarà leggermente ritardato quello del mediano di apertura sudafricano Karlo Aspeling, atteso in Italia venerdì 5 settembre.

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