Il Presidente del Rovigo torna sulle polemiche di fine stagione, e promette battaglia
Zambelli: mai più una finale con stadio inadeguato
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ci vuole tanto ad organizzare la finale in campo neutro? c’e’ ,per esempio ,il XXV aprile disponibile… (almeno fanno il tutto esaurito)
Sto con Zambelli.
Che, nel fatto specifico, non vuol dire contro Benito Gavazzi.
Solo che è ora di dare una bella “sgorlata” a questo paludato mondo ovale.
In fin dei conti, da paranoico ottimista, Rovigo ha dato un assist alla FIR.
Quest’ultima ha tutto il tempo di studiare un RugbyDay, molto mediatico, con finale Ecc. preceduta da quella femminile o Under 19 o Serie A, tutto in uno stadio adeguato e con buona copertura televisiva.
Con la presenza dei giocatori della Nazionale, dei vertici del Coni e con il contorno di politici, cantanti, poeti e navigatori e soprattutto giovani mignotte !
Se fossi un rodigino, invece, un po’ mi inca….rei. Come sarebbe a dire che l’obiettivo è arrivare al massimo al 2° posto?
Per il resto trovo la dichiarazione in linea con una stupidità generale ormai inarrestabile. La regola c’è già, se secondo lui è inaccettabile, non deve presentare la squadra ai nastri di partenza, alla prima di campionato non all’ultima. Ma ormai l’intelligenza è un optional.
Il problema non è il “panoce stadium” , ma quello di Mogliano, quello di San Donà, un po’ troppi da mettere d’accordo.
Esatto Gianni, l’intellighènzia del blog fa finta di non capire…
Come ho già espresso in altro post, è così difficile battezzare un campo per la finale che possa essere di dimensioni, localizzazione e storia il posto giusto dove creare un evento, una due giorni dedicata al rugby italiano?
Si potrebbero concentrare finale del femminile, della serie A e dell’Eccellenza, inoltre si potrebbe inserire anche un torneo di rugby a 7 ( altra promozione…) tra le squadre escluse dalla finale, cioè le altre 8/9 quelle che sono…
Così magari la Peroni monta anche il suo villaggio per il terzo tempo, si organizza una riunione delle società, etc, etc…
Luogo? Se i cervelli del blog non si scandalizzano direi Padova, baricentrica, stadio da 10.000, unico problema sarebbe , sempre per gli sportivoni del blog, un Petrarca in finale… ma a quel punto sarebbe il male minore, fosse un male…
Troppo difficile vero?
Meglio accapigliarsi in beghe da parrucchiere che si rubano Cronaca Vera!
🙂
Ermy,
Si vede che siamo pochi a pensarla in maniera così…aperta !
Sul post della partita di ieri ti ho risposto e ti ricordavo i tempi di mani di fata e della battuta di Muscoli…
Avete ragione entrambi. Peró per lo stesso principio Treviso dovrebbe giocare un pò di coppa a Padova.
??
Ma cosa stai dicendo?
Lascia stare @try, ti stai confrontando con uno dei luminari della logica… 😉
Dimmi tu dove sta la differenza.
Se il concetto é che va organizzato dove c’é più pubblico e non dove uno se la guadagna, perché non dovrebbe applicarsi alla champions ed a Treviso?
É semplice logica.
cosa ci sarebbe di male a portare le tre partite di Champions Cup del Treviso a Padova?
Esatto @san, io non chiamo nessuno beota se usano la regola del pro12 o quella del top14. Capisco la logica in entrambi i casi.
Peró se la regola del ‘più spettatori possibile’ vale per la finalista d’eccellenza, vale anche per le celtiche e dove giocano le coppe. E se vale per le une e non per le altre vuol dire che si ragiona a simpatia.
@gsp, anche una franchigia giustamente deve attirare più pubblico, c’è da dire comunque che a Treviso non hanno problemi di questo genere…comunque farla girare per raccogliere ulteriore pubblico e consensi è una cosa sensata (come fecero gli Aironi a Monza, non lo ricordare a @gino…come hanno fatto le Zebre a Reggio Emilia, anzi i federali secondo me hanno fatto pure troppo poco, l’occasione di portarle per un match al Carlini di Genova come al solito è sfumata)…una franchigia celtica può avere anche due sedi se non erro (non so se il Munster è solo un’eccezione con il Thomond Park ed il Musgrave Parke), comunque si può indicare una sede diversa per la coppa e sarebbe positivo se il Treviso scegliesse un’altra sede, fuori dal Monigo, per la Champions Cup (Plebiscito, Battaglini, ecc)…c’è da dire che però c’è un problema di fondo: il Treviso alla fine è un club che si è autorappresentato franchigia, qui non stiamo parlando de I Dogi, forse spostare per qualche partita la Benetton da Treviso non so quanti spettatori in più porterebbe, anche se molti appassionati veneti ci andrebbero indipendentemente dalle bandiere, magari se porti la Benetton al Battaglini gli stessi rodigini potrebbero risentirne e non andare a vederla…al di là di tutto è un esperimento che si può fare, anche per cominciare a trasmettere una certa idea di franchigia territoriale, e qui pure occorre riflettere che, con tutto quel numero di appassionati in quella zona d’Italia, forse sarebbe ora di iniziare a prendere seriamente l’idea de I Dogi…
Basta arrivare primi, le regole c’erano e ci sono anche quest’anno, chi arriva prima delle due finalista gioca la finale sul proprio campo. Sembrate la gazzetta che: “la Juventus vende Vidal” da 6 mesi……
Te gà capio tutto! 😉
Non sta a lui decidere. Se il campo é omologato va bene per la finale. Se non vuole hiocare a Calvisano Rovigo deve arrivare primo nella stagione regolare.
Mi sa che se non ci si da una svegliata qua ci scappa il cinquantello
speriamo! sbagliato post Kat..dormito stanotte? 😉
Sognava la vittoria 😉
ihihih
Zambelli ha più che ragione, ma le regole le fa la FIR ed è dal primo anno del Campionato Italiano d’Eccellenza (2010/2011) che la finale si fa in casa della meglio classificata in regular season (Rovigo, Calvisano e Prato quando hanno sperimentato la formula “al meglio di 3”, di nuovo Prato e di nuovo Calvisano)…
però che Zambelli dica addirittura “ci rifiuteremo di giocarla” mi sembra assurdo…c’è un regolamento, che non piace nemmeno a me (perchè vorrei la finale in un campo neutro, magari un impianto di calcio di medie dimensioni in qualsiasi città italiana così da attirare più pubblico per il nostro sport), ma c’è e finche c’è bisogna farsene una ragione, solo la FIR ha il potere di cambiarlo…
io invede san dico che se si vede l’osceno spettacolo della scorsa finale al peroni stadium allora lui si puo’ permettere di dire quelle parole
e’ gavassi che da’ , col suo imbarazzante comporamento , la possibilita’ di dire quello che ha detto zambelli
per me la finale scorsa e’ stata la pagina piu’ brutta che ho mai visto da quando seguo il rugby , cioe’ da 40 anni con scelte assurde di mantenere quella regola da BEOTI di giocare in casa della meglio classificata
Scusa, @Parega ma questa regola è la stessa che si usa in Celtic e nel Super 15, appartiene alla cultura del rugby. Chi la contesta in questo blog, @gianni ad esempio, non lo fa per la regola in sé, ma perché, Calvisano, Mogliano, San Dona’, non dispongono di stadi che possano ospitare tranquillamente almeno 5.000 persone.
Ora, tutto ha una sua logica, però vorrei vedere la faccia di @ianni se il Munster non volesse giocare la finale a Monigo perché lo ritenesse inadatto.
la regola e’ ridicola per un movimento che vuole crescere
RIDICOLA
il giorno della finale del campionato domestico piu’ importante non la gestisci cercando di portare piu’ gente allo stadio ?
guarda e’ imbarazzante …sono imbarazzanti tutte le scelte di questa fir
stanno affossando anche il poco di crescita che c’e’
Il problema sarebbe risolto se Calvisano avesse scelto il xxv aprile come stadio, o uno stadio comodo a loro con più capienza.
Perché è legittimo dare un vantaggio al primo classificato., solo che gavazzi si è comportato da ottuso (e lo fa spesso).
Viceversa fare dichiarazioni come quella di Zambelli è da ignoranti e infantili.
Che strano però che si dica che lo stadio di Calvisano abbia omologati 5000 persone a Rovigo hanno dato l’incasso equivalente a 1250 persone , pertanto metà dei famosi 5000 persone e penso che una persona in più non ci poteva stare quella sera della finale. Il punto è questo bisogna omologare per la finale uno stadio che abbia una capienza adeguata, e sinceramente Calvisano, Mogliano e San Donà non hanno stadi con una adeguata capienza.
AdG, d’accordo che è la regola che usano anche in altri massimi campionati di Rugby, però là ti garantiscono uno stadio adeguato alla finale che si deve disputare, non uno stadio che tiene quattro gatti…
Quotone @Parega! Non c’è altro da dire a chi non vuol capire! 🙂
a tal deg
pero’ devo dire che gavassi e’ anche il presidente che si meritano i PRESIDENTI DELLE SOCIETA’ CHE L’HANNO ELETTO ….
MA NON DEI TIFOSI E DEGL’APPASSIONATI CHE CAPISCONO CHE DIRIGENTI DI SOCIET’ CHE FIR SONO INADEGUATI PER UN MIGLIORAMENTO DEL RUGBY ITALICO
incapaci
si odvrebbe scrivere in un minuscolo piccolo piccolo quando si parla di loro perche’ sono insignificanti…all’estero non sanno neanche che esistono
p.s. : ascione e checchinato sono tornati o hanno il conto illimitato tramite fir ?…questo e’ il rugby in italia
AUGURI
Se c’è un REGOLAMENTO, che venga rispettato. GLOBALMENTE! Ma non venitemi più a raccontare che la finale del 31 Maggio è stata giocata nel rispetto del REGOLAMENTO: Forse del regolamento di gavazzi, non certo di quello vero. E non venitemi a raccontare che Gesù Cristo è morto di freddo, e non predicatemi più che è ora di finirla co ‘sta storia della finale Calvisano-Rovigo. Perché oramai sta scritto nella storia del RUGBY che non fu una finale giocata, ma che invece fu una finale regalata al Calvisano per benevola “intercessione” di un MULTIPRESIDENTE dai molti nomi. Perché è anche ora di finirla di prendere per il culo il popolo rugbistico. E quindi le parole di Zambelli sono sacrosante. Il RUGBY ha necessità di persone “corrette” nell’applicazione delle regole, e non di pseudodologi che dicono “è così perché l’ho detto IO, e basta. Sta gente ha rotto i maroni. Molti anni fa le trasferte del ROVIGO erano rese possibili in quanto i consiglieri della Società tutte le settimane si tassavano per pagarle. E sono proprio quelle persone di allora che non gradiscono le avventure di gavazzi e dei gavazziani …. CAPITO?
Io continuo a non capire la scarsa lungimiranza della FIR, son convintissimo che la società che é meglio piazzata in campionato organizzi la finale, detto questo non vuol dire che deve giocare nel suo campo, esempio se Rovigo vincesse il campionato e non aveva l’agibilità del Battaglini, che facevan giocavano la finale a Badia? Dai su non scherziamo….
Detto questo son convinto che i parrucconi non han pensato a far confluire 3 partite in uno stadio solo, (finale di A, femminile e eccellenza) nello sesso giorno, magari poi fare un torneo di rugby 7’s e fare la fase finale i 2 giorni prima sarebbe fuori di testa giusto? E portare il minimo a 10.000 persone non mi pare una brutta idea, insomma se solo nel giorno della finale le 6 squadre portano 1000 spettatori ciascuna vien un bel totale e penso che sia un affare anche migliore per la società organizzatrice dell’evento, ma si sa quanto a programmazione non abbiamo da imparare da nessuno… Vero?
Sono gli stessi “parrucconi” in virtù delle cui decisioni, il Rovigo ha disputato la finale a Rovigo, nel 2011 ( perdendola con il Petrarca e arbitrava Pelle’ e non Damasco). Ma forse questo Zambelli non se lo ricorda già più.
Ora tutto si può fare, in campo neutro si è giocato per tanti anni (Padova, Bologna,Monza) per cui non ci sarebbe nulla di scandaloso ritornare a farlo.
Ma con la stessa logica, perché Treviso non gioca almeno 2 partite della coppa Europa in Giro per l’Italia, una a Catania e una a Udine?
Oppure, la tanto declamata sportività deve riguardare sempre gli altri?
AdG sai che a me di Rovigo interessa poco, ma posso dire che il nostro sport ha bisogno di un salto di qualità, anche in eccellenza, organizzare una finale con minimo 6.000 persone non é lo sesso che farlo davanti a massimo 5.000 capisci la differenza, accentrare le finali per aver più risonanza, comunque se leggi bene la finale deve esser organizzata dalla squadra miglior piazzata in eccellenza e non solo a Rovigo o Padova perché hanno l’impianto più grande e bello
Credo che in provincia di BS c’era uno stadio migliore per organizzare la finale o sbaglio
Ps AdG con la stessa logica TV in giro per l’Italia? Ma le zebre dovrebbero girare essendo federali non il contrario, Tu eri un prof giusto? Se ti dicevo che Parma era a Nord Ovest che voto avrei preso? 😉
A Brescia non c’è molto di meglio. La stadio Invernici ha un poco più di capienza, ma un fondo inguardabile e il Rigamonti ha la pista. Ma tutto questo poco importa. Io personalmente l’avrei vista da qualunque parte, senza nessuna remora, ma se il principio è di dare il vantaggio a chi vince la stagione regolare è una trappola alla quale difficilmente scappi.
Tornando a Treviso, la polemica è verso quegli utenti ” supersportivi” che, in ragione dell’amore per il rugby, reclamavano, ad una settimana dalla disputa della partita , di giocare la stessa a campi invertiti.
Un ulteriore aggiunta. Sarebbe interessante, a proposito, una presa di posizione di tutti i presidenti delle squadre di eccellenza, avrebbe più senso e più peso della infantile e sciocca uscita di Zambelli.
ADG
bisogna cambiare quella ridicola regola tutto qui
pero’ ti do’ ragione che nessun presidente si e’ mai esposto contro questa all’inizio di campionato appena fatta
percio’ direi che se la mertitano
Invece io credo che Zambelli se ne ricordi benissimo, e a mio avviso Rovigo ha molto da insegnare agli altri club come si organizza una finale, tant’è che nella finale 2011 persa col Petrarca pur di non lasciar fuori delle persone (e come capienza di base il Battaglini fa 7000 circa) in pochi giorni tirarono su una tribuna aggiuntiva dietro i pali. Stessa cosa ha fatto Mogliano questo anno per i playoff contro lo stesso Rovigo.
Alberto da Giussano, qui di uscite sciocche forse ce ne sono. ma quella di Zambelli sicuramente non lo è. Almeno a parere di coloro cui non piace leccare il culo ai cosiddetti “potenti”
Mah. Metti caso non ci sia Rovigo, chi lo riempie un catino da 5000? E alla fine non era pieno neppure il San Michele, o almeno così mi hanno detto. Poi ci si può pure provare a organizzare, ma qualche dubbio ce l’ho e, se non hai nemmeno la finale in casa, ha ancora meno senso la classifica di quei quattro-cinque che fan campionato a sé. Meno senso vuol dire che si scende sotto lo zero.
Proprio per questo devi creare un evento e portarla in zona baricentrica…
Ripeto, Padova sarebbe l’ottimale, tra le 5 papabili Galvisano, Rovigo, Mogliano, Viadana, Padova, tre sono venete, e comunque, anche una finale Galvisano-Viadana a Padova attirerebbe gente anche dal resto del Veneto, se poi ci metti la finale di A, femminile e il torneo di Seven stai sicuro che i 5.000 li fai. Se poi arriva in finale una delle venete è matematico.
Il senso di una stagione non te lo deve dare la finale in casa!!!
Il San Michele era zeppo, c’erano comunque alcune centinaia di biglietti invenduti.
La storia dei biglietti invenduti è una mi….ata grande come una casa. Vuoi dire che c’erano più biglietti rispetto alla capienza? Quello è un altro discorso … parliamo dei cessi del Peroni o delle assi crepate dai parliamone …
Guarda che la biglietteria era aperta!
Ripeto l’incasso che è stato assegnato a Rovigo è equivalente a 1250 persone che sono la metà di 2500 del totale dei presenti paganti altro che stadio da 5000 persone. Concordo in pieno con Jack che la storia dei biglietti invenduti è una delle bufale più grandi. Secondo me la finale di un campionato deve permettere almeno una capienza reale di 5000 persone altrimenti si cambia e la scelta la fa chi ha è arrivata prima.
Sarà anche una bufala, io non motivi per contestare qunato tu dici, ma ti confermo , nel contempo, che la biglietteria era aperta.
Relata refero, che non mi è mai passata neanche per l’anticamera del cervello l’idea di andarci. Comunque di sicuro han comprato il biglietto al botteghino, visto che ci sono andati decidendo all’ultimo momento dopo una pescata mattutina.
Ma quali centinaia di biglietti invenduti… Seriamente Alberto da Giussano, se fosse vero quello che dici le alcune centinaia di biglietti invenduti su uno stadio da 2500 posti equivarrebbero ad almeno il 10% di posti vuoti, e visto come le persone erano ammassate direi che questa è una bufala bella e buona. Oppure le alcune centinaia si riferiscono ad una presenza di pubblico maggiore, ma allora perché a Rovigo hanno dato l’incasso relativo solo a 1250 persone?
Allora, che fossero, 100 o 200 o 30 i biglietti ai botteghini, non lo so e non posso saperlo, ma che fossero aperti, perbacco è la verità. Io ho preso il biglietto cinque giorni prima, senza alcuna fatica. Poi mi è arrivato il pass per la tribuna da uno sponsor.
Il responsabile dello stadio, mezz’ora prima della partita, non ha nemmeno voluto indietro il biglietto, che ho regalato ad un ragazzino.
Ora se fossero stati senza biglietti, l’avrebbe preso eccome.
Aggiungo. “Ufficialmente” il Calvisano non può mettere in “circolo” più di 3.000 biglietti ( 2500 in vendita + 500 pass) perché la “famosa” commissione provinciale per i pubblici spettacoli ha dato l’omologazione del S.Michele per circa 3.000 posti.
Il borderò per la SIAE, deve e sottolineo deve essere fatto per 3.000 ingressi. In caso contrario significherebbe ammettere di aver violato una norma e ci si caccia nei guai da soli.
Adesso parli di biglietti ai botteghini, prima hai parlato di biglietti invenduti, poi che i biglietti c’erano senza difficoltà cinque giorni prima (che tra l’altro è più o meno quando hanno cominciato a venderli quindi ovvio che ci fossero)… comunque non lo hanno voluto indietro perchè penso non potessero/volessero rimborsartelo, ma su questo non so risponderti con certezza. Poi se parli di botteghini aperti e non sai quanti biglietti rimasti da vendere c’erano allora evita di dire “alcune centinaia di biglietti invenduti”, se non si sanno le cose meglio non dirle per evitare di dire sciocchezze, perchè visto che c’eri alla finale ricordati di come era stracolmo lo stadio: difficile credere che ci fossero biglietti invenduti. Comunque adesso basta con questa finale che è da mesi che tiene banco come discorso, c’è una bella giornata e tutti al mare 🙂
Guarda che non volevo il rimborso.
Grande Zambelli!!!
La federazione si deve svegliare e creare un evento in campo neutro che attiri pubblico e sponsor ed a questo punto le scelte sono due o giocare a padova al plebiscito che e’ un impianto da 10.000 persone o tornare a fare una finale a roma al flaminio.
La mattina una finale del campionato under 20, pomeriggio finale serie A, sera finale eccellenza e magari inserire anche quella femminile.
Tutto intorno va’ creata l’accoglienza per il pubblico, con stand magarindi varie marche di birra e cibarie varie.
E poi rifacciamo la lega dei club che tutelino l’immagine del campionato nazionale.
AdG,
scusa, ma non ho capito il paragone-confronto che fai citando il Munster ecc.
Sono anni che propugno l’idea di fare un RugbyDay che deve essere una festa che assommi et unisca le varie “anime ovali”.
Se si facesse, essendo i primi a farlo, diverrebbe una “moda” che attira di sicuro media-sponsor-spettatori.
Magari e mi allargo, un week-end da full immersion con tavole rotonde e quadrate, manifestazioni a latere, canti, birra e belle gnocche.
Inviti San con Bergoglio, Rabbi e i Vice Pres, Renzi e Lucia, Berlusca e Dudu, Vendola e vaselina…
Una grande festa dello sport più bello al mondo !
Mi riferisco solo al fatto che , per quanto tu possa avere ragione, e ne hai molte, l’uscita di Zambelli a una settimana dalla finale che chiede l’inversione del campo e come se alla eventuale finale di Celtic Benetton-Muster, questi ultimi chiedessero l’inversione di campo perché i 20.000 irlandesi a Monigo non ci stanno.
Per il resto , rugby day e altro, la ritengo una proposta intelligente.
Alberto, tu continui imperterrito, non ti muove nessuno!!!
Va bene , se il Munster mi compra 10.000 biglietti si prende e si trasloca all’Euganeo, se non basta a Udine o Verona! Ma dov’è il problema?
Sei incomprensibile!
QUESTO È RUGBY! Vince il migliore, non chi gioca la partitina in casa sua! Ti è chiaro?
Il discorso “se c’e’ la regola la deve accettare” e’ un po’ patetico, se la regola la si ritiene non giusta la si discute punto e Zambelli giustamente discute il fatto che una finale debba essere giocata in uno stadio degno.
Non e’ neanche vero che nello spirtio del rugby e’ sempre cosi’, finali Premiership?Twickenham!Finali di T14 Stade de France e Parc des Princes prima…quindi anche questa storia dello spirito del rugby e’ con rispetto parlando una sciocchezza.
Organizzare un week end di eventi in un posto con stadio degno (come detto da altri finali eccellenza, a, femminile, sevens magari non tutto ma 2-3 cose si) sarebbe un’idea non slo giusta ma doverosa per cercare di dare visibilita’ e spazio a tutto cio che e’ sotto Nazionale e CL.
Qui mi deludi un po’. Proporre di discutere una regola ci sta. Dichiarare che non disputi una partita se gli altri non fanno quel tu dici, è ben altra cosa. Spero che il concetto non ti sfugga.
AdG hai ragione su questo ma credo che l’obiettivo di Zambelli sia far discutere la regola prima che inizi il campionato…se poi non si presentera’ in finale perche’ non cambiano regola sara’ un cretino.
Scusa Stefo ma non si può andare a corrente alternata quando fa comodo.
Siamo su piani diversi però per il Vigorelli si doveva rispettare il vincolo ridicolo su una pista che.andrà rifatta al 90 % con legno diverso dall’originale.
Qui c’è una regola ma se si rispetra siamo stupidi.
Finché ci sono le regole si rispettano e se sono stupide si cambiano ma all’inizio non alla fine.
Faccio presente che i professori che intervengono su questo argomento si lamentavano dello scarso pubblico di una finale a Roma se non sbaglio e dicevano
Qui reputo che si tratti di andare oltre all’appassito e perusto ( 🙂 ) : c’è la regola, punto e basta.
Ostia, siamo qua tutto il giorno che diamo, giustamente, carne ai tanti parassiti burocrati che ci circondano nella vita quotidiana e qui, nello sport, finiamo per burocratizzarci da soli ??
Nel primo post ho espresso apposta l’idea che, con questa mossa, Rovigo abbia dato un assist a Benito Gavazzi e a tutto il Gran Consiglio.
Prendere la palla al balzo, proporre e studiare un RugbyDay che scavalchi questa regola parrocchiale.
Benito, Ciano, Grandi e Co. hanno la possibilità di accreditarsi il merito di far qualcosa di notevolmente innovativo che, oltre ad andare a beneficio del rugby italico, li gratifica come innovatori, per giunta super partes.
Altre che cianciare in maniera vacua et iniqua. Ostia !
Suocera muori, cazzo !!
A me della difesa della regola importa un baffo. Ma se interessa veramente cambiarla, l’uscita di Zambelli va esattamente,nella direzione opposta.
Quindi non è un tuo alleato, ma un connivente del sistema.
Diverso sarebbe stato, ad esempio, se i presidenti di Mogliano, di San Donà e Petrarca avessero sottoscritto un documento in cui , ormai per la stagione 2015/2016, avessero dichiarato che se fosse toccato a loro organizzare la finale, l’avrebbero fatto utilizzando uno stadio di almeno 5/6000 posti.
La dichiarazione di Zambelli, posto che in semifinale ci andranno, insieme a lui, presumibilmente o Calvisano, o Mogliano, o San Dona,o Petrarca ha il significato che la finale o si gioca a Rovigo o si gioca a Rovigo.
Alberto tu sei uno di quei burocrati! Ormai è chiaro!
Fine!
Finchè tu continuerai a ritenere la capacità di cambiamento ( chiamala abilità politica se non ti fa troppo schifo) una cosa cui stare lontano migliaia di miglia , ti terrai Gavazzi per l’eternità.
Ok, tutto chiaro! 😉
Rileggiti bene l’intervista: Zambelli afferma che un’altra finale in quelle condizioni non la giocheranno; non afferma che necessariamente si deve giocare a Rovigo, anzi il Battaglini non lo nomina nemmeno. Comunque il fatto di non giocare è certamente una provocazione, fatico a credere che Zambelli ritirerà la squadra in caso di un’eventuale finale Calvisano-Rovigo…
Premetto che il mio intervento sopranon era completato anzi pensavodi averlo cancellato comunque.
@gianni berton
caro gianni ostia una minchia :
1) se tu avessi seguito cosa scrivevo a proposito del Vigorelli capiresti che darmi del burocrate è proprio senza senzo.
2) non credo neanche che dire rispettare una regola vigente sia sintomo di burocrazia:io sono per cambiarle le regole insipienti e sono per applicare sempre il buon senso, sempre;
vorrei anche ricordare che quando su questo blog era venuto fuori la questione di spostare a rovigo la finale, io ero d’accordo ma sempre su questo blog era stato sollevato un polverone: basta andare a rileggerselo.
Io sono per cambiarle leregole che si dimostrano insulse ma di rispettarle finchè ci sono e siccome il sistema rugby se le è date le cambi prima nelle sedi proprie.
Tutto questo non inficia il discorso di Zambelli che ha ragione che una finale merita un pubblico più vasto se non altro per motivi economici visto che c’è chi tira fuori soldi di tasca propria e un maggior incasso non fa male anzi,ma il vero problema è che non ci sono stadi degni di questo nome per il rugby, non la regola.
@Stefo
la questione di accostare un legge ad una regola sportiva era solo per una questione di metodo e niente altro.Tra l’altro per lo sport i regolamenti che esso si dà è come se fossero legge.
Se poi vogliamo entrare nel merito della legge dello stato questa non dice che tutto deve essere immobile ma che la sopraintendenza deve vegliare sulla conservazione architettonica in questo caso di un bene immobile non che il bene deve restare immobile.
Ti faccio un esempio :
in Toscana ho un appartamento in un edificio che ha più di 150 anni e soggetto a vincolo.
Data l’età aveva bisogno di un pò di lavori i quali dovevano essere approvati dalla sovraintendenza.
il progetto fu bocciato dal sopraintendente.
Passa un pò di tempo la situazione peggiora ma nel frattempo cambia il direttore e lo stesso progetto viene approvato ( senza nessun lubrificante sia chiaro ).
La legge è la stessa, l’immobile pure, il progetto anche:cosa è cambiato ? il buonsenso della persona che aveva capito che se non si facevano certi lavori si potevano avere problemi seri.
Per finire, al vigorelli cosa sta succedendo?
Il progetto è stato bocciato perchè la sovraintendenza ha dato ragione alle assiociazioni ciclistiche.
bene il comune ha detto :anzichè i 18 milioni di euro ne investirò 6 che bastano per risistemare il tetto e la pista ed altri lavori tra i quali negozi etc etc.
Per rifare la pista attendo proposte dai ciclisti su come intenderanno utilizzare/ gestirla;
nel frattempo niente si muove fino al 2016almeno.
Un capolavoro !!!!
@ gino La questione di metodo che mi contesti non puo’ essere decontestualizzata dalla situazione in cui isnerita…io sono solito mettere le cose all’interno del contesto in cui si trovano per commentarle e per me mettere a confronto la capacita’ e possibilita’ di cambaire una legge dello Stato da parte di una giunta con la capacita’ e possibilita’ di una Federazione di cambiarsi una propria regola e’ per me senza senso…se la Fir vuole si trovano la prossima settimana e cambiano il regolamento senza chiedere al Coni o ad un Ministero o altro…la Giunta di Milano riguardo al Vigorelli no.
Richiarisco quanto detto sotto, non ho mai detto che i vincoli specifici del Vigorelli fossero giusti, ho difeso si i vincoli in generale come concetto perche’ se no uno comincia a costruire e fare quello che vuole.
Specificatamente al Vigorelli dissi e mi domandai (e mi domando ancora oggi) dato che quei vincoli c’erano, dato che la giunta di suo non poteva rimuoverli, perche’ fu fatto vincere un progetto che non li rispettava?Si e’ rpovata a farala franca sperando nessuno se ne accorgesse?Oppure c’erano interessi di altro tipo?Non lo so ma per me la colpa della giunta fu non attivarsi prima per cercare di rimuovere i vincoli e lo scrissi, cosi’ come scrissi che magari potevano tutti essere piu’ svegli cercare di trovare un accordo con la federazione del ciclismo per un progetto condiviso.
Ho anche scritto sopra ad AdG che senza dubbio se la regola non cambia e Zambelli non presentasse la squadra sarebbe un cretino, anzi vado oltre nel caso spererei che i giocatori che la finale se la sarebbero sudata gli facessero passare un brutto quarto d’ora se lui gli dicesse “no non giocate”.
Stefo sulla questione del Vigorelli mi sono già espresso più volte ed è nota la mia posizione.
Che il progetto non rispettasse i vincoli bisognerebbe vederlo nel suo insieme.
Nel mio caso che ho citato lo steso progetto prima bocciato poi approvato quindi decidi tu.
Non c’entra la federazione ciclistica visto che l’ha lasciata all’abbandono ultraventennale bensì le associazioni ciclistiche ovvero cittadini privati.
Della pista di per sé andrà rifatta al 90% e con materiale diverso dall’originario ora dimmi tu cosa vincoli : una cosa che non è uguale.
La sovraintendenza si è mossa dietro pressioni politiche della parte avversa della quale il sig.Dane fa parte.
Ciao Ginomonza.
Solo per dirti che non mi riferivo a te.
Nessun problema Gianni.
In alto questo TV 🙂
gino nel momento in cui c’e’ il ricorso la sovraintendenza doveva pronunciarsi…ed e’ stato li’ l’errore della giunta, doveva muoversi lei prima e cercare di rimuovere il vincolo per me.
Sulle associazioni di ciclisti…ripeto quanto scrissi all’epoca, se il Flaminio rimanesse inutilizzato per i prossimi 5 anni e poi Roma o Lazio lo comprassero per farci il loro stadio di calcio, i rugbysti (per primi quelli di questo blog) si scatenerebbero, se il Vigorelli fosse stato comprato da Inter o Milan per farci il proprio stadio si sarebbe inneggiato alla gloria del manipolo di ciclisti che hanno bloccato la cosa…anche su questo blog.
@ginomonza scusa ma stai apragonando mele e patate, se per te sono la stessa cosa non ha neanche senso discutere.
Veramente gino mettere sullo stesso piano i vincoli architettonici derivanti da leggi dello Stato con una regola sportiva di una Federazione non e’ molto intelligente…scusami ma e’ cosi’.
E faccio presente che io non ho mai detto che i vincoli del Vigorelli fossero giusti, ho sempre e solo detto una cosa: se quei vincoli c’erano perche’ si e’ accettato un progetto che non li rispettava o in alternativa non si e’ fatto nulla per rimuovere quei vincoli prima di accettare il progetto.
Stefo, lascia perdere, qui ci sono quei 2/3 personaggi che sono l’espressione migliore dei burocrati di cui parla @gianniberton, fine… parlano, parlano, teorizzano e basta!
Specchio dell’italica insipienza!
Ha parlato so tutto mi bravo bis e come al solito non cspisci niente e ti ho già spiegato la ragione.
Puoi sparare tutte le cazzate che vuoi ma ti ho già detto di non commentare i miei post, chiaro!
Con me taci! Ok?
quando sarai proprietario del blog potrai fare quello che vuoi per ora ti attacchi : quando voglio e come voglie se voglio commento chi mi pare te compreso
Ma stai zitto che ci guadagni!!!
@ AdG a tuo avviso nella Bresciana non c’è uno stadio decente migliore del Peroni, io a BS non ci son mai stato ma se quello è uno dei “gioiellini” siam messi male, dettl questo nel giro di 70 km (non ho detto sulla luna) avete Cremona 20.000 Mantova (7.400), Verona (39.000), Bergamo (25.000) per cui io parlo di Organizzare un evento che parte dalle 6.000 spettatori in su capisci la differenza? io dici se una squadra arriva prima è giusto che organizzi la finale, ma anche che si sia un ambiente correlato adatto ad ospitare anche altri eventi
Guarda che ti ho già detto che non ho alcun problema ad accettare quanto tu dici.
Ho solo paura che molti considerino il nostro movimento un pò più grande e con competenze superiori rispetto a quelle reali.
Zambelli: più noioso dei temporali di questa estate!!! Ma basta! Ci sono regole accettale, se non ti vanno bene o le cambi o vai a giocare a briscola!
Finale a porte chiuse e basta!!!!
San, l’ho già detto : in ossequio ai sani principi di sportività e per la gioia delle teste di cuoio difensori della legalità quest’anno auspico un bel Mogliano – Galvisano al Quaggia, 7/800 posti in tribuna e il resto attorno alla staccionata, pioggia a catinelle e tutti contenti! 🙂
io auspico vivamente una finale Lazio-Fiamme Oro all’Olimpico di fronte a 70.000 persone, sogno troppo?
Ahahah! Comincio ad avvertire i sarcicciari ambulanti?
Fortunatamente lo sport si fa sui campi, sulle piste e nelle palestre e non sui blog né sui giornali. Francamente non so cosa ci sia di male in una finale Calvisano – Mogliano.
Calvisano 7.000 abitanti, Mogliano 25.000. E allora??????
Milano la squadra l’aveva. Roma ne ha due.
Non è democrazia questa?
Alberto di Gavazzi, proprio non ce la fai, eh!
La finale spero sia Mogliano – Calvisano, no Calvisano-Mogliano!!! Vuol dire, secondo i tuoi principi garantisti, una finale in uno “stadio” che non raggiunge i 1.000 posti.
Ti meriteresti che non fosse spostata in altra sede, di non poter entrare, in quanto esauriti i posti, e se entri di startene sotto l’acqua 80 minuti di fila!
Ti è chiaro il concetto o devo farti un disegnino???
Quoto in toto Gianni Berton, nella sostanza ed anche nella forma.
Forma che Zambelli ha smarrito da tempo.
Tifosi rossoblu, potete per favore prometterci di piantarla con gli strascichi della finale? Grazie!
La finale e giusto farla in casa dei primi classificati! Quando si faceva a Roma, tutti erano contrari, per lo scarso pubblico
@ vedonero basterebbe utilizzare un po’ di buon senso, se le semifinaliste sono Rovigo, Mogliano, Calvisano e Prato andare a Roma non ha molto senso, cerchi uno stadio tra i 7-10mila posti che sia sensato geograficamente per le semifinaliste…no?!
La tua proposta, pur rispondendo al buon senso, cozza contro gli aspetti organizzativi. Non puoi decidere dove giocare la finale un mese prima. Ricordati Palermo per i test match.
Inoltre, sarebbe, comunque, buona educazione sportiva, comunicare all’inizio del campionato tutte le regole, (compreso dove si gioca la finale) riguardanti lo svolgimento del campionato stesso.
AdG io non credo si debba cercare stadi di Serie A di calcio che sono troppo grandi, scendi di una se non due categorie per quelli di calcio e tieni buoni alcuni stadi di rugby (Monigo con le semifinaliste dell’anno scorso poteva anche andare bene per esempio), un mese potrebbe anche bastare…dai su adesso non facciamole neanche piu’ grande e complicata di quella che e’.
@vedonero, veramente le finali di massima serie a Roma si sono fatte solo due volte, 2000 e 2009, e nel 2000 c’erano 16.000 persone al Flaminio…
Sbagli, la prima finale dell’era play-off si é giocata a Roma. I rodigini se lo ricordono bene, i trevigiani di più…
si hai ragione, comunque solo tre finali in più di 20 anni…
E per fortuna non avete vinto voi le elezioni se no ci facevate il Cielle Stadium…
noi avevamo già presentato il progetto per edificare lo stadio ai Giardini Vaticani, fin quando i laici ci hanno dato la mazzata elettorale, ma mi pare che Rabbi e soci in questi due mesi e passa non abbiano fatto molto, questo governo non durerà più di altri due mesi…
@San, ti nomino per l’Ice Bucklet!
E per fortuna abbiamo bloccato la vostra idea dello Stadio Marcinkus!!!!
Ahah! Se, vabbè… “Ice Bucket (Challenge)”….
Si, è vero, tuttavia in uno stadio un briciolo piú piccolo e con tutto il contorno di un “rugby day”… Potrebbe non essere male.
la finale da sola rischierebbe di rifare un buco nell’acqua.
Adesso non so concretamente quanti spettatori cerano, ma non e mai piaciuta a nessuno “all’epoca” una finale fatta lontano dalle due finaliste. Io personalmente trovo più giusto com’è ora
Anche secondo me hai ragione. Giusto dare un beneficio a chi ha vinto il campionato.
Sarebbe semplice: la finale deve svolgersi a discrezione della prima classificata in un impianto di almeno 5000 posti.
Poi magari se dovesse scegliere il calvisano e opta per Canicattì con 25 persone sugli spalti per dimostrare che la scelta del San Michele era la migliore, allora …
Io vidi l’ultima finale di Super 10 al Flaminio e c’erano si e no 5.000 spettatori, compresi gli aquilani, impagabili, che erano venuti a Roma a vedere la finale di serie A. Le condizioni per un successo c’erano, perché si giocavano le due finali contemporaneamente. Purtroppo, invece, fu un flop, cui fecero seguito vivaci polemiche, e si decise di istituire la regola attuale. Sono d’accordo con @Gianni, sull’opportunità di cambiare la regola ed istituire quella sorta di rugby day di cui lui parla. Però occorre un cambio di mentalità, e bisogna affidare l’evento a chi sappia organizzarne, altrimenti si rischia un altro flop…
Bravo. Ottima sintesi!
Grazie.
quello che volevo dire anche io quando si è auto speditoilmio post …
Corretta la formula che c’è da 4 anni: premio giusto a chi vince la regular season.
Il problema “finale-stadio” e’ nato per l’inadeguatezza del Peroni Stadium: struttura con tribuna coperta troppo piccola e tribuna scoperta fuori norma (tavole di legno e pali).
Quello di Calvisano non e’ l’unico stadio inadeguato a giocarsi una finale: a parte Viadana, Rovigo, Padova (Plebiscito) e Prato tutti gli altri sono sotto i 5.000 spettatori, spesso non hanno nemmeno una tribuna coperta, nessuna area stampa e nessuna struttura per organizzare il terzo tempo.
Soluzione: chi vince la regular season e non ha lo stadio adeguato ha 2 opzioni:
– giocare in uno stadio adeguato della sua provincia.
– giocare nello stadio dell’altra finalista.
Unico problema: a valutare oggi lo stato e l’adeguatezza degli stadi italiani e’ un certo Paolo Vaccari, gloria azzurra e sopratutto figlio dell’attuale Presidente del Calvisano.
Quasi tutto bene nel tuo post. Solo due cose non del tutto logiche;
1) o la Fir non da l’autorizzazione a giocare il campionato oppure , se la da, questa vale per tutto il campionato, finale compresa.
2) Non è Paolo Vaccari che fa i sopralluoghi. Le autorizzazioni vengono date sulla base dei verbali delle autorizzazioni rilasciate dalle commissioni prefettizie per l’esercizio dei pubblici spettacoli, le quali stabiliscono, numero di posti per ogni unità: tribune ( coperte o scoperte), curve, ecc. ecc ( vedi Rovigo, ad oggi non ha ottenuto il rinnovo dalla commissione di cui sopra e Paolo Vaccari non può proprio fare nulla in merito)
Sei informatissimo .Mi ricordi Gianluca Barca
Troppo onore.
1. Ti correggo con un esempio. Lo Stadio Monigo di Treviso e’ sempre stato adeguato per giocare l’Heineken Cup ma neanche volendo sarebbe mai stato adeguato ad ospitare la finale dell’Heineken Cup.
Il Peroni Stadium e’ per me adeguato ad ospitare le giornate regolari dell’Eccellenza ma non lo è per ospitare grandi eventi come una finale di Eccellenza o la Coppa del Mondo Under 20.
2. E’ o non è Paolo Vaccari incaricato di valutare gli stadi di rugby italiani?
Giusto 12 mesi fa Paolo Vaccari era, in veste Fir, al Battaglini di Rovigo per l’ipotesi “sintetico”. O vuoi dirmi che era un omonimo che ci assomigliava?!
Non voglio polemizzare. Ma la capienza e l’agibilità , sono parametri che non da la FIR. ( non è proprio nelle sue competenze, per fortuna aggiungo io)
Paolo Vaccari, era dove tu l’hai visto perché presiede la commissione che assegna i contributi federali per le strutture ( i campi sintetici nella fattispecie).
Aggiungo, la finale Heineken è un evento che viene gestito in termini economici secondo una griglia particolare, non lo organizzano le finaliste la gestisce la federazione come momento di ulteriore introito. Chi se ne assume l’onere deve garantire un ritorno di una certa consistenza.
La Celtic, che ha la stessa formula del campionato italiano, “finale da giocarsi sul campo della meglio piazzata”, può essere giocata su ognuno dei campi delle partecipanti alla regular season ed è organizzata e gestita dalla finalista.
Quando si facevano le finali in campo neutro deciso per tempo andava benissimo.
La regola attuale è una cagata che per premiare eccessivamente la prima classificata scontenta tutti (i secondi classificati e gli altri che volessero vedere la finale dal vivo e non ci riescono).
L’eventuale effetto vuoto su uno stadio troppo grande è un falso problema che non si risolve con la regola attuale. Chi se ne lagnava allora (non è vero che erano tutti) come oggi da più importanza dall’effetto che alla causa. Se la FIR è piena di incompetenti che hanno fatto perdere pubblico a questo sport non risolvi il problema facendo la finale in stadi da 3.000 persone giusto per poter dire di aver fatto il tutto esaurito. Gli 80.000 di S.Siro nel 2009 non si fecero solo per gli AB ma anche perché fu curata l’organizzazione, l’evento. Altrettanta cura si dovrebbe dare all’immagine, alla copertura mediatica del campionato.
Se si rischia di avere una finale S.Donà-Fiamme Oro in stadi non adeguati, meglio lasciar perdere la formula dei play offs e fare un bel campionato all’italiana e chi arriva primo vince. Come già dimostrato da altri sport non è la formula del campionato che cambia l’affluenza di pubblico.
Un capo, in questo caso un Presidente ( fderale ) si giudica-valuta anche in base ai collaboratori che ha e/o ha scelto.
Benito Gavazzi non ne ha uno di realmente valido, dotato di una marcia in piu’.
Possibile che debbano essere dei forumisti di un sito rugbystico ( piu’ esattamente DEL SITO NUMERO UNO ) a proporre qualcosa che smuova le paludose acque in cui il movimento si sta sempre piu’ impantanando ??
Benito ed il Gran Consiglio son qua che si arrovellano su una TV rugbystica.
A cosa serve ? Per cercare di penetrare ancor di piu’ nelle teste degli italiani.
Ad avere piu’ appeal su sponsor.
Può essere un’idea.
Ma, allora, cossacasso ci vuole per “inventarsi” qualcosa di nuovo nel proscenio sportivo della penisola ?
Qui sopra piu’ di qualcuno si perde nel dire-proporre-consigliare tante pezze peggiori dello stato attuale, tutte evanescenti.
Week-end di rugby-birra-gnocca !!
Realmente, cosa si può pensare di meglio ??
( i marcantoni per le rugbyste ci sono già )…
Presidente Rabbi : batti un colpo !
Che mia suocera ha battuto tutta la vita…
Io la butto lì come provocazione, ma a questo punto una soluzione per evitare questo caos di polemiche e svangature di co****ni è quella di tornare a fare il campionato con girone unico senza playoff, così la squadra che dimostra di essere migliore tutto l’anno vince meritatamente e non dobbiamo star qui a discutete su questo o quello stadio. E soprattutto così facendo non sentirò più la stronzata “beh, è giusto che abbia vinto quella squadra perché ha dominato tutta la stagione…” UN CAZZO!!! Non mi importa se stravinci il girone, se la finale la giochi da culo perdi e te ne stai zitto (esempio Rovigo-Padova 2011), non che se giochi male e con qualche aiutino allora vinci e va tutto bene perché eri il più forte della stagione (faccio esempi? non credo servano tanto si capisce…)
Come si dice in questi casi? QUOTO QUOTO QUOTO