Prato: Dallan, Bordon o Persico per la panchina?

La preparazione inizierà a fine agosto: un mese in ritardo rispetto alle altre squadre

COMMENTI DEI LETTORI
  1. ginomonza 12 Agosto 2014, 10:50
  2. Andrea da Treviso 12 Agosto 2014, 10:53

    Che senso a fare un campionato così! Un po di umiltà e si riparte dalla serie A o anche dalla B! Senza offendere nessuno ma dilettanti è dir poco!

  3. Rabbidaniel 12 Agosto 2014, 11:02

    Senza offesa, ma Denis Dallan ha esperienza da allenatore?

    • Schioppo 12 Agosto 2014, 15:22

      Quest’anno ha fatto da supervisore tecnico per la società dei Titani nata lo scorso anno, di cui è anche presidente, che ha svolto però le obbligatorietà solo con l’U16.
      Prima non so, penso che se parteciperà veramente a questa rinascita dei Cavalieri lo farà solo a livello di Immagine e Marketing anche perchè non può certo sdoppiarsi

    • fracassosandona 12 Agosto 2014, 20:57

      È italiano e sa cantare. Tanto basta a Gavazzi.

  4. Cuco23 12 Agosto 2014, 11:02

    Secondo me un campionato di eccellenza a otto squadre per gli anni futuri potrebbe essere la soluzione migliore per cui il rugby italiano dovrebbe optare, onde evitare il ripetersi di queste situazioni umilianti soprattutto per i giocatori che ci mettono anima e corpo per onorare la maglia che indossano

    • rugbybattipaglia 12 Agosto 2014, 11:07

      infatti ogni anno ne falisce qualcuna.non è tanto complesso o si passa tutti alla struttura capitolina o si riduce l’eccellenza(se cosi la si puo chiamare)a 6/8 squadre

      • San Isidro 12 Agosto 2014, 18:58

        ridurre l’Eccellenza a 6/8 squadre non cambierebbe molto la situazione, l’unica via sostenibile è quella della Capitolina…dimensione club amatoriale, all’argentina, tanti giovani che giocano…il professionismo già ce l’abbiamo e si chiama Zebre e Treviso, inutile creare un campionato pro interno in parallelo alla realtà delle franchigie, non ha senso! E ogni anno vediamo questi risultati…

        • San Isidro 12 Agosto 2014, 18:59

          e poi a 6 squadre sarebbe un campionato infinitamente noioso…

        • Tomas 12 Agosto 2014, 21:04

          San, io rispetto le idee di tutti, e dai tuoi interventi mi sembri molto preparato e mosso da una grande passione.
          Ma quando leggo questa tua convinzione, portando ad esempio la Capitolina, scusami, ma non resisto dal risponderti.
          La dimensione amatoriale può andar bene nei tornei tra ex, oppure scapoli vs ammogliati. Il dilettantismo ce l’abbiamo già nelle serie inferiori. L’eccellenza se permetti è di un altro livello tecnico, e i talenti non emergono dal dilettantismo, se non casi isolati.
          Il professionismo è sostenibilissimo in eccellenza, basta affidarsi a dirigenti imprenditori. I casi Prato o L’Aquila non devono essere l’esempio “questa è la fine che si fa con il professionismo in eccellenza”, perchè dietro ai fallimenti societari ci stanno mille ragioni, diverse da società a società.
          E l’esempio Argentina non sta in piedi: altra cultura, altra dimensione economica e sociale e soprattutto altro rugby.
          Per loro il rugby è lo sport più popolare e praticato dopo il calcio, da noi non è così …..
          Non vorrei sparare una cazzata, ma ho letto che la FIR è la Federazione affiliata al CONI che “maneggia” più soldi dopo la FIGC. Se così fosse, non puoi trattarmi il rugby al pari della canoa, dell’atletica leggera o della pallamano, con tutto il rispetto per gli sport minori!

          • San Isidro 13 Agosto 2014, 03:31

            fai bene a rispondermi, siamo su un blog e si scambiano opinioni, non è che pretendo di avere ragione per forza…guarda ho risposto più sotto…comunque la tua frase “La dimensione amatoriale può andar bene nei tornei tra ex, oppure scapoli vs ammogliati”, mi sembra un pò esagerata…

    • Rabbidaniel 12 Agosto 2014, 13:50

      Ah be’ se ne parla da anni, in particolar modo dall’ingresso in Celtic. Che fare col domestic? Il risultato è che la squadra economicamente più solida, in prospettiva presente e futura, è quella del Ministero degli Interni.

  5. rugbybattipaglia 12 Agosto 2014, 11:05

    è comunque colpa della FIR che ha permesso l iscrizione.Paolo in rosa senior veri e propri quanti ne restano 4/5?

  6. malpensante 12 Agosto 2014, 11:58

    Mah. ne mettessero insieme ‘na trentina prima di scegliere l’allenatore. Comunque Prato non ha cambiato ragione sociale o proprietà, per cui in effetti è complicato anche non iscriverla, ma ho una camionata di dubbi sulle altre. Un container.

  7. Katmandu 12 Agosto 2014, 12:27

    ok troviamo l’allenatore, lo “ingaggiano” e poi? si ritrova fuori dallo stadio, chiuso perchè manca pure il magazziniere con le chiavi, con 3 giocatori? che fanno?
    avanti tutti
    GRAZIE FIR!

  8. Gianangelo 12 Agosto 2014, 12:31

    Della rosa dell’anno scorso se ne sono andati in 30, praticamente tutti, sono in ritardo anche per una rosa da serie A altro che Eccellenza. Tanto vale far partire tutti con 10 punti in classifica.

    • rugbybattipaglia 12 Agosto 2014, 13:19

      altro che serie A piu che altro una under 20 mista a 4/5 senior

  9. Hullalla 12 Agosto 2014, 12:56

    Bordon pare abbonato alle situazioni difficili…

    • ginomonza 12 Agosto 2014, 13:07

      Difficili ? 🙁

    • Tomas 12 Agosto 2014, 21:08

      Bordon è talmente bravo come allenatore e nel saper tirar fuori il 200% dai suoi giocatori, lavorando in situazioni societarie precarie (vedi Crociati), che se Prato lo assume si salva sicuro, pur avendo la rosa più scarsa!!!

      • San Isidro 13 Agosto 2014, 02:38

        lo dici solo perchè è di Rovigo? Scherzo…anche qui a Roma ne abbiamo buoni ricordi, è stato lui l’allenatore che ha riportato la Rugby Roma in Super 10…

  10. crosby 12 Agosto 2014, 14:37

    Disastro su tutta la linea.
    Assurdo accettare Prato e L’Aquila in Eccellenza.

  11. marco1958 12 Agosto 2014, 15:08

    Assurdo e perché ??????

    • crosby 12 Agosto 2014, 15:27

      Assurdo perché queste due società sono state iscritte all’Eccellenza con debiti pregressi.
      Una società (L’Aquila) ha creato ad hoc una ragione sociale nuova di stecca, lasciando i debiti alla società vecchia che aveva vinto la Serie A1. Quindi hanno girato il titolo sportivo dell’Eccellenza ma non il buco finanziario creato per conquistarlo sul campo (stipendio staff, stipendio giocatori, trasferte, etc…).
      Un’altra società (il Prato) ha dichiarato di aver pagato tutti i debiti pregressi quando invece questi sono stati girati alla FIR che si è presa carico ad esempio degli 8.000 euro che il Rugby Mogliano avanza da 15 mesi. La mancanza di coperture economiche e’ talmente evidente che ad oggi i toscani sono gli unici dell’Eccellenza a non avere tecnico, a non avere giocatori, a non avere sponsor e a non sapere quando e se radunarsi per iniziare la stagione.
      Ti basta??!

      • fracassosandona 12 Agosto 2014, 20:18

        Per organizzare un raduno occorrerebbe uno staff ed un gruppo di giocatori. ..
        Prevedo un campionato a 9 o l’accademia in eccellenza.

  12. marco1958 12 Agosto 2014, 16:14

    Se l’escrizione e’ stata accettata non vedo tutti questi problemi …..semmai il dubbio viene su come fare una squadra decente ma visto che si parla tanto di campionato falsato io penso che il campionato scorso con il turno di riposo e le soste forzate dai test match sia stao falsato almeno per quanto riguarda la terza e quarta posizione …..

    • malpensante 12 Agosto 2014, 16:21

      A me sembra dubbio, e molto, il modo in cui sia stata accettata. Prato è un caso a parte, visto che prosegue, ma le regole prevedono che chi subentra si faccia carico del pregresso. O la regola valeva giusto per levarsi Giovanelli e Parma dai coglioni?

  13. marco1958 12 Agosto 2014, 16:34

    Per fare una squadra decente si deve spendere …..prato per qualche anno e’ riuscita a tener botta ora ha grossi problemi ma non vedo perché la FIR abbia sbagliato a iscriverla al campionato…..tutto qui …non capisco perché il campionato eccellenza a 8 tutto qui ……

    • Hullalla 12 Agosto 2014, 21:01

      Si puo’ farla anche in economia, basandosi sul vivaio come fa il Petrarca… pero’ bisognerebbe prima evitare di distruggere il vivaio…

      • Tomas 12 Agosto 2014, 21:10

        Il vivaio del Petrarca è uno dei più prolifici d’Italia, vorrebbe Prato avere giovani così forti!

        • Hullalla 13 Agosto 2014, 16:22

          Anche a Prato c’e’ stato per diversi anni un ottimo vivaio, soprattutto prima che arrivassero in Eccellenza…

  14. Schioppo 12 Agosto 2014, 16:53

    Il problema del fare la squadra per loro non è solo economico, ma anche di credibilità, io giocatore magari pure di serie A(e quelli buoni di quella categoria sono già tutti presi) non accetterei di andare in una squadra dove:
    – E’ un dramma avere lo stipendio
    – Son tre anni che rischia di saltare in aria
    – Si parte con un mese e più di ritardo per la preparazione atletica e quindi con grossi rischi di farsi del male sul serio (qualche tongano senza limitatore di kili e velocità c’è anche nel nostro domestic).
    – Probabilmente sarei circondato altri sciagattati come me che o vengono dall’U18 o comunque da categorie non paragonabili all’Eccellenza

  15. marco1958 12 Agosto 2014, 16:59

    Il problema e’ solo economico …….che poi non è poca cosa …….

    • giomarch 12 Agosto 2014, 17:40

      Per me il problema e’ anche sportivo, si abbassa la competitivita’ del torneo..

  16. malpensante 12 Agosto 2014, 18:50

    Ridurre il numero delle squadre è come giocare agli Orazi e Curiazi. A oggi, dal dramma ai dubbi sono almeno (almeno) 4 che non stanno bene. Non è che l’idraulico di Prato tiri fuori i soldini per sponsorizzare San Donà o il gommista di L’Aquila per l’Alazzio: meno squadre meno soldi, meno partite meno interesse, e avanti la prossima che andrà per aria. Un campionato a sei non è un campionato, è un torneo. Senza una squadra del territorio in Eccellenza, il rugby sparisce dai radar dei possibili spettatori, e sparisce pure dagli interessi dei ragazzi che di certo non si sciroppano almeno 4 allenamenti più la partita con la prospettiva di giocare in serie B. Ricordo che sarebbe la nipote scema della C dei miei tempi.

    • ginomonza 12 Agosto 2014, 20:01

      Allora mal che facciamo?
      Una eccellenza a 48 squadre?
      La visibilità non la danno tante squadre ma la serietà del torneo.
      Non è un assioma più squadre più sponsor.
      10 squadre sono anche troppe 8 é cio’ che ci possiamo permettere.

      • San Isidro 12 Agosto 2014, 20:12

        caro gino, torniamo sui discorsi che facevamo l’altro giorno, ma una massima serie a più squadre puoi strutturarla in più fasi, renderla dinamica e divertente…ad es. la prima divisione dell’URBA ha 24 squadre (tre gironi da 8), le migliori 14 poi danno vita all’agguerritissimo URBA Top 14, che è un torneo serissimo, anzi per livello, pubblico, intensità di gioco, skills individuali, ecc, è un altro pianeta rispetto all’Eccellenza…
        In una dimensione amatoriale di club la mia idea di Eccellenza è a 24 squadre! Tre gironi da 8 con squadre ripartite su base territoriale (centro-sud, nord-ovest e nord-est)…alla seconda fase le prime 10 classificate danno vita ad un Super 10 nazionale da giocare in gara secca, le squadre non classificate al S 10 formulano un nuovo torneo con le migliori della serie infeririore e così via…

        • ginomonza 12 Agosto 2014, 20:39

          San o si capisce che oggi il massimo é un campionato a8 squadre oppure no.
          Già oggi abbiamo due gironi :le prime 6 ad essere magnanimi e le altre.
          Se poi ne aggiungiamo altre 12 non è neanche un torneo dopolavoristico.
          Ripeto situazione ad oggi.
          Tra 10 anni vedremo.

        • malpensante 12 Agosto 2014, 20:44

          Gino, come la pensi io è cosa nota. Saremmo già a 6 se non avessero chiuso tutti e due gli occhi, e in modo clamoroso. Dici che poi siamo tranquilli e che ci divertiamo un mondo con 5 partite in un campionato di cui almeno 2-3 con il risultato scontato? E sei convinto che ci saranno 6 bischeri che continueranno a tirr fuori un paio di milionate? E che sia appetibile per un ragazzo che vuol fare sport giocare a rugby, con 30 (se va bene) giocatori pro e 180 eccellenti (ma solo con i pagherò), al fantasmagorico stipendio di euro 800/mese. E se trovano a 1200 in svizzera, niet che per tre anni han firmato. Ma li fate due conti?

        • Katmandu 12 Agosto 2014, 20:47

          San per l’ennesima volta ti sfugge un concetto che difficilmente riesci a comprendere
          NOI NON ABBIAMO LA MEMTALITÀ ARGENTINA!
          Devi partire da questo per costruire qualcosa di positivo in Italia, in quanto a organizzazione son polisportive e quindi i soci dei club han pagato a inizio anno per usufruire delle strutture, e quindi c’é un attaccamneto differente alla squadra
          Quante squadre nel bel paese hanno questa struttura? Penso nessuna, forse quella che si avvicina di più al concetto di club/famiglia é il Petrarca, ma comunque siam lontani dalla dimensione argentina. Inoltre come fai ad impedire ad un imprenditore di investire soldi per aumentare il livello di competitività della squadra? Certo bisognerebbe dotare anche le squadre di strumenti per invogliare gli imprenditori a investire, inoltre ti rimembro che il rugby in Italia ha avuto un’accellezazione del livello con un vero professionismo in un era amatoriale
          Io capisco il tuo amore per l’Argentina e per un mondo che é lontano da noi, ma alla fine in Italia le squadre falliscono pure quelle amatoriali, per cui il problema non é fare o meno il professionismo in eccellenza, ma dotare le squadre degli stumenti adatti per tutelare i giocatori e aumentare la visibilità

          • Sergio Martin 13 Agosto 2014, 01:23

            @Kat, vieni a Roma, via Flaminia, a dare un’occhiata: c’è un club molto simile a un club argentino. Si chiama Capitolina..,

        • Tomas 12 Agosto 2014, 21:15

          Dio mio, 24 squadre!!!!!
          Una specie di quello che descrivi è la futura serie A!
          Scusa, ma non condivido per niente.
          E ancora ‘sta Argentina: che ci piglia con noi?

          • gsp 12 Agosto 2014, 22:37

            L’argentina ci piglia perché ti dimostra che si può fare un campionato amatoriale e di buon livello.

            Il nostro é di livello inferiore e non é pagando che lo migliori. A meno che non paghi 10 stranieri per squadra che rende lo spreco di soldi ancora più evidente.

          • Katmandu 12 Agosto 2014, 23:15

            Gsp ma quello che diciamo noi é un altra cosa, il sistema argentino con noi non centra nulla e almeno per altri 30 anni non centrerà nulla nemmeno se partiamo oggi con il sistema agentino, allora io ti dico in nz e sudafrica funzionano pure meglio e han un sistema basato su una filosofia implementata rispetto a quella dei club, é allora questa la risposta? No han mentalità agli antipodi rispetto a noi, se proprio vogliamo trovare affinità direi che il nostro mondo é sempre stato più simile ai francesi e non possiamo dire che siccome gli altri fan meglio allora copiamoli al 100% perché quello che funziona per noi non é detto possa andar bene per altri e vice versa
            Poi se mi vieni a dire che la strada é quella della capitolina io ti posso pure appoggiare e guardare con ammirazione al progetto ma al netto dei fatti la capitolina l’anno passato sportivamente ha fallito, e su questo nessuno può dire il contrario, insomma basta guardare le medie insomma aa fine del campionato é come se avessero perso tutte le partite 8 a 50 e dalla salvezza son arrivati a 27 punti! Insomma 5 partite vinte in più con il bonus non bastavano! Detto questo come si fa ad asserire che un campionato amatoriale spinto possa essere funzionale per il bel paese! A me sembra che pur rispettando le scelte societarie non son nemmeno andati vicino alla salvezza e non eran competitive rispetto a squadre semi pro

          • gsp 13 Agosto 2014, 01:23

            Kat, io sto cercando di dire una cosa semplice. Se hai dei giocatori che valgono 50, ma li paghi 100 non danno vita ad un campionato che vale 100, al Max vale 60.

            In argentina valgono 60, non li pagano, e risparmiano i 100.

            Il discorso della Capitolina é vero, da dilettanti non avrebbero mai vinto contro semi pro. Ma la veritá é che alcuni dei semi-pro erano fasulli e di pro non avevano nulla.

            E sará una concidenza, ma a forza di non scegliere il downgrade, l’anno scorso c’era una capitolina in eccellenza, quest’anno CE ne sono due.

          • San Isidro 13 Agosto 2014, 03:24

            @Tomas, però fai attenzione alla formula che ho proposto…

        • San Isidro 13 Agosto 2014, 03:23

          Ragazzi, per me @gsp ha ragione su tutta la linea e sottolineo che l’anno scorso alla Capitolina c’erano anche ottimi atleti che potrebbero ora essere tranquillamente titolari in altri XV di Eccellenza (su tutti Marrucci, Bocchino e Rebecchini), solo che, a parte qualcuno emigrato in altri lidi (Moriconi e L. Falsaperla alle Fiamme Oro e Buscema al Mogliano), gli altri continueranno, per scelta, a difendere i colori bluamaranto anche in Serie A la prossima stagione…
          Vi ho detto che seguo molto il rugby argentino per cui non occorre ricordarmi che tra loro e noi ci sono molte differenze sotto ogni punto di vista, sono stato io in primis a dirvelo…naturalmente le mie sono solo opinioni e non si deve concordare per forza, ma credo che non ci farebbe male cercare di imitare un modello che, partendo dalla base, dalla formazione, dalla realtà amatoriale e dilettantistica dei club (solo in teoria in realtà perchè il livello delle prime divisioni dei loro campionati è superiore all’Eccellenza) è riuscito ad arrivare molto in alto anche con la nazionale…continuo a ripetere che il professionismo in Eccellenza è in controsenso con un sistema per franchigie, il vero professionismo sono Zebre e Treviso, punto. Poi ragazzi sono opinioni…
          Vi posto, se vi va di dare un’occhiata, gli highlights del match CASI-Hindù (el “clasico moderno” tra chi ha vinto di più nella storia del campionato di Buenos Aires e chi ha vinto di più negli ultimi anni) dell’URBA Top 14 giocato sabato scorso, perso dai miei bianconeri purtroppo…ora, con tutte le differenze che ci separano tra loro e noi, ditemi voi se, guardando il gioco di questo rugby amatoriale, la nostra Eccellenza sia messa meglio…
          http://espndeportes.espn.go.com/videohub/video/clipDeportes?id=deportes:2152426

          • malpensante 13 Agosto 2014, 09:15

            I Crociati di Bordon (con una mischia ridicola e dopo una diaspora epocale) si son salvati contro L’Aquila che aveva comunque fatto una campagna acquisti. Mezza squadra e più è accasata in Eccellenza, Violi è demenziale non stia in Celtic. Dietro c’è un club come Noceto, provincia di Parma e non di Buenos Aires. Date i soldi a chi è capace, cristo, e per decidere chi è capace fate dei campionati giovanili e non delle elemosine alle marchette elettorali.

          • San Isidro 13 Agosto 2014, 16:27

            la partita di Noceto prima dello spareggio-salvezza a Prato fu epocale, match giocato di cuore! E tra tanti giovani due condottieri in campo che meritano un’infinita stima: Mandelli e Zaffiri!
            Si, ridicolo che Violi non sia in Celtic, vallo a dire a Zatta e a Munari che preferiscono far crescere un fijano del domestic piuttosto che un 9 talentuoso dell’Eccellenza…

    • San Isidro 13 Agosto 2014, 03:39

      mi permetto di fare copia e incolla di parte di un mio commento della settimana scorsa:
      La mia riflessione è questa: ormai siamo entrati in un sistema per franchigie, la prossima sarà la quinta stagione che facciamo il campionato celtico, il vero professionismo, il vero alto livello sono le due franchigie e basta, Zebre e Treviso, punto. L’Eccellenza (campionato al quale sono comunque molto affezionato) non può essere un torneo pro in virtù del fatto che non rappresenta più il massimo livello del nostro rugby…non ha senso avere una realtà di club pro quando hai già due superclub professionistici che fanno un vero torneo pro. Tra l’altro quello dell’Eccellenza è un finto professionismo perchè, eccezion fatta per le Fiamme Oro, solo alcune realtà possono permettersi una dimensione pro. Allora a questo punto meglio che il nostro campionato di club sia una palestra per approdare al gradino più alto, alle franchigie, e se arrivano stranieri nei club è ovvio che tolgono spazio ai giocatori di formazione italiana e ai giovani che invece dovrebbero fare più minutaggi in vista del salto di livello…tra l’altro trovo del tutto insensato che alcuni club abbiano stranieri anche più forti di quelli che magari sono alle Zebre o al Treviso, allora c’è qualcosa nel sistema che non va. Sul discorso dei budget, ovvio che ognuno spende come vuole, personalmente però imporrei un tetto alle società di Eccellenza oltre il quale non possono disporre e limitarei i giocatori stranieri nelle rose a non più di uno o due…quello della Capitolina è un modello sostenibile, mi spiace che non si sia capito questo, se tutte le società avessero seguito la via dell’URC anzittutto non ci sarebbero stati fallimenti, secondo poi di partite tra giovani belle combattute ne avremmo viste di più, di questo abbiamo bisogno a mio avviso: di club che indichino il rugby amatoriale come via sostenibile e che lancino in campo parecchi prospetti…poi magari qualche giocatore lo metti a regime pro, a diversi altri gli fai un contratto da semi-pro e la FIR dovrebbe far fare un percorso di crescita ai migliori atleti del campionato, eventualmente con degli allenamenti speciali ogni tanto e aggregandoli per dei periodi alle franchigie, così dovrebbe essere…lo staniero che dal Super Rugby arriva a Calvisano può dare consigli certo (ma io non ho mai detto 0 stranieri, ho detto di limitarli a non più di due per roster), ma 1- è controproducente per se stesso (perchè uno con esperienze di rugby pro in Eccellenza non si migliora) 2- si, alzerà pure un pò il livello, ma per me lo falsa…si vede magari l’australiano di turno che passa in mezzo agli amatori come se niente fosse e fa 4 mete a partita 3-come detto toglie spazio ad un giocatore di formazione italiana…tutto questo ha senso? Per me no…semmai gli stanieri forti, o comunque con esperienze importanti, dovrebbero dare una mano nelle celtiche, non nei club d’Eccellenza…per me la via amatoriale, all’argentina, è quella sostenibile, il professionismo già ce l’abbiamo…in tutto questo purtroppo la FIR si ostina a non legare le accademie a Zebre e Treviso e a creare una vera filiera tra le due franchigie e i club del territorio, questo grava ancora di più sui problemi di formazione e nello sviluppo degli atleti domestici…

    • Hullalla 13 Agosto 2014, 16:24

      E’ lo stesso motivo per cui (all’epoca) e’ stata fatta una seire A1/A2 con cosi’ tante squadre, ma la cosa ha portato anche ai problemi conseguenti ad avere cosi’ tante squadre in un campionato nazionale (lunghe trasferte)

  17. marco1958 12 Agosto 2014, 19:01

    Sono pienamente d’accordo……il problema non è sportivo perché lo scorso campionato la terza di Roma non ha falsato solo la squadra non iscritta e le soste forzate dai test match lo hanno falsato con i ricuperi effettuati dato po’ 2 mesi con le squadre in tutt’altre condizioni …..

    • malpensante 12 Agosto 2014, 20:47

      Lo hanno falsato di più le squadre partite con un 15 ben caro e finite con i ragazzi. manda l’Alazzio a Reggio a tiro di 3-4 punti e poi ne riparliamo.

  18. San Isidro 12 Agosto 2014, 19:09

    Ma il mitico Carletto Pratichetti dove va?

  19. marco1958 12 Agosto 2014, 19:24

    Penso si riposi …….per me’ è’ un’amico e tale rimane quest’anno ha fatto i sarti mortali

  20. marco1958 12 Agosto 2014, 19:29

    Erano salti……

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