Nuove regole IRB: Alex Tulou si smarca verso la Francia

La forte terza linea potrebbe ottenere l’eleggibilità ed essere convocato da Saint-André

COMMENTI DEI LETTORI
  1. dogriccio 6 Agosto 2014, 10:57

    vado OT e ridico quanto detto in un altro post. Ma in base a questa nuova regola, che so Wisnieski potrebbe giocare con l’italia?
    Salvi? Basson? Romano (forse non ha passato i 18 mesi)?

    • gsp 6 Agosto 2014, 11:55

      dog, c’e’ da vedere se hanno il passaporto italiano. ad esempio wisniecki dubito lo abbia, ma per Salvi, averlo avrebbe reso la sua vita in Europa molto piu’ facile. e Salvi sarebbe molto interessante.

      cmq c’e’ un po’ di scouting da fare, ed io lo farei. mirato, ma lo farei.

      purtroppo troppo tardi per Dingo e Basson.

    • kinky 6 Agosto 2014, 15:13

      Wiesnieski ha il passaporto italiano ed alcuni anni fa (al top della sua carriera) gli fu chiesto di giocare per l’Italia ma lui gentilmente declinò perché voleva giocarsi le sue carte per la maglia francese!!! In poche parole eo ga ciapà in cueo!! Scusate il francesismo!!

  2. gian 6 Agosto 2014, 11:03

    ti prego, signore, fa in modo che l’IRB cassi questo casso di norma, o si apriranno le porte dell’inferno

    • pepe carvalho 6 Agosto 2014, 11:05

      condivido, la norma mi sembra una cassata

    • dogriccio 6 Agosto 2014, 11:11

      a me personalmente piacerebbe tantissimo vedere le Samoa con Kaino, Toeava, Laulala, Muliaina, Masoe (forse è tardi) e ci sarebbe stato anche So’oialo
      o le Fiji con Rokocoko e Sivivatu
      o Tonga con Lauaki, Fekitoa e Halai
      e questi sono soltanto quelli nati nelle varie isole, senza contare quelli che hanno i passaporto per via dei genitori.
      il discorso nel pacifico è che tanti isolani scelgono i neri per il prestigio ma anche per le future possibilità di carriera legate alla maglia nera, e questo finisce per falsare tutto.
      detto questo non sono neanche io un fan di questa norma

      • gian 6 Agosto 2014, 11:31

        bellissimo, ma quei ragazzi avevano deciso di giocare con gli AB’s, adesso che sono fuori dai giochi tornano a casa magari dietro compenso, non mi entusiasma l’idea, ma facciamo un esempio un po’ più fastidioso, e se parisse giocasse il 6N 2016 per la francia? lo troveresti piacevole, pensaci, è già sei mesi che non gioca per l’italia, risiede in francia……non è questione di poesia, è questione che chi ha i soldi si può prendere i migliori anche per la nazionale…..

        • dogriccio 6 Agosto 2014, 11:44

          parisse ha passaporto francese?
          capisco il tuo punto, ma Parisse ha sempre detto di volere l’italia perchè si sente italiano (per carità come tutti liberissimo di far quello che vuole), se guardi l’intervista a Fekitoa sulla convocazione (è su youtube) dice chiaramente di avere scelto i blacks per la carriera che potevano dargli piuttosto che tonga..

          • Stefo 6 Agosto 2014, 11:53

            dogriccio quello che gian sottolinea e’: facendo passare questo tipo di regola quanto tempo ci si mettera’ prima che magari grazie ai soldi le union piu’ ricche possano convincere ad un certo punto il Parisse di turno a mollare una Nazionale, far trascorrere il periodo di bonifica necessario e vestire la maglia dell’altra NAzionale.
            Il passaporto e’ un problema fino ad un certo punto.

            Secondo mi spiace ma anche in tema di isolani: hanno fatto una scelta?E quella e’, se no trasformiamo le nazionali in club ed amen chi si e’ visto si e’ visto.

          • dogriccio 6 Agosto 2014, 11:55

            ma sono d’accordo con voi. leggi l’ultima riga del primo post 😉
            però non puoi negare che le union povere del pacifico piene del loro talento che le suonano alle union più ricche sarebbe una cosa bellissima da vedere.

          • Stefo 6 Agosto 2014, 12:15

            dogriccio non credo sarebbe cosi’ automatico riavendo giocatori a fine carriera spremuti da altre union…il regolamento sarebbe tutto da rivedere ma siccome le union coi soldi che sono quelle che comandano ci guadagnano (chi piu’ chi meno) dalla situazione attuale non cambiera’ nulla.

      • Danthegun 6 Agosto 2014, 14:38

        Vero anche che se le isolane si potessero riprendere i giocatori che hanno scelto altre destinazioni più prestigiose diventerebbero delle squadre da top ten nel ranking e quindi giocare per le isole potrebbe essere altrettanto allettante.
        Nessuno arriverà mai al livello degli AB ma giocare in una squadra di un’isola che da del filo da torcere a Galles o Irlanda (per non sbilanciarmi troppo) sarebbe altrettanto allettante per un giocatore.

  3. vinicio 6 Agosto 2014, 11:10

    Non ha altro a cui pensare Saint-Andre…
    Tolou è forte, ma a N.8 hanno già Picamoles, Chouly e Classens… Direi che non serve tanto questo equiparato in più.
    La regola penso fosse fatta in vista dei giochi di Rio (ma mi sfugge la ragione… qualcuno la sa??)… non penso che l’idea delll?IRB fosse rimescolare le squadre a 13 mesi dalla coppa del mondi

    • gian 6 Agosto 2014, 11:27

      è stata fatta per permettere a nomi conosciuti, di poter partecipare, magari con la maglia del paese d’origine, pur avendo militato in un’altra nazionale a XV, marketing pro rugby in vista delle olimpiadi, che, però, apre una voragine in cui rischia di comandare solo il soldo (come se non lo facesse già abbastanza)

    • gsp 6 Agosto 2014, 11:51

      ciao vinicio, la regola e’ quella del CIO per le olimpiadi al quale il sette s’e’ dovuta adeguare. e poi l’IRB ha dovuta accettarla perche’ si sarebbe trovata con regole divere per sette ed union.

      oddio anche cosi’ ci sono un po’ di problemi, perche’ anche se sei eleggibile per l’union sulla regola dei 3 anni, ma non hai passaporto delle nazione per cui giochi, alle olimpiadi non puoi andarci col sette.

      per me la regola IRB e’ molto meglio.

      • vinicio 6 Agosto 2014, 13:47

        Capito! In verità, l’avevo letto e dimenticato.
        Il problema secondo me nel rugby rischia però davvero di diventare esponenziale. Nel Regno Unito i giocatori con la possibile doppia/tripla scelta sono ogni anno di più (mamma gallese, papà scozzese, cresciuto in inghilterra). Gli isolani che vivono in AUS e NZ sono tanti. Insomma, il rischio è che la nazionale sia una scelta (oramai neppure irrevocabile)

      • PCMaster 6 Agosto 2014, 21:06

        Ma nel calcio invece come fanno? Non credo ci sia una regola del genere…

  4. Maury7 6 Agosto 2014, 11:20

    Inizieranno i matrimoni di comodo anche nel rugby per ottenere la cittadinanza ?

  5. xnebiax 6 Agosto 2014, 11:53

    secondo me dovevano applicare questa regola solo al 7’s per le olimpiadi

  6. pepe carvalho 6 Agosto 2014, 11:54

    Provate a pensare una Francia con heymans, giteau, mcalister che gli risolverebbe pure il problema a 10 con ben due alternative, sivivatu, ali williams, hosea gear, ecc.
    oppure altre nazioni come l’italia, che tra argentini e stranieri vari potrebbe mettere su una nazionale quasi senza ragazzi di formazione italiana.
    io non sono d’accordo riduce la nazionale a una banda di mercenari che permetterà alle nazioni più ricche di fare il bello e il cattivo tempo, nello specifico a francia e inghilterra…
    a questo punto sarebbe più corretto fare non Nazionali ma selezioni tra i team che battono la bandiera di un paese, non avrebbe lo stesso sapore di una nazionale ma almeno non ci sarebbero ipocrisie

    • fracassosandona 6 Agosto 2014, 11:59

      condivisibile…

      io sarei per l’estensione dei tre anni a cinque, altro che cambi di maglia…

      • Stefo 6 Agosto 2014, 12:19

        Io continuo a pensare che da 3 a 5 anni cambia poco soprattutto per il fatto che si sta abbassando l’eta’ a cui si vanno a pescare i giocatori.
        Continuo a pensare che si possa tenere anche 3 anni ma si dica che diventi eleggibile dai 28 anni in su cosi’ vediamo chi aspetta fino ai 28 col rischio che la union che lo naturalizza nel frattempo formi un autoctono nello stesso ruolo e dovendo aspettare che uno faccia 3 anni e ne compia 28 sicuramente la union ha l’interesse a formare molto piu’ che cercare la scorciatoia.
        A questo aggiungerei che per tutti la U20 pregiudica gia’ la possibile eleggibilita’ altrove.
        Infine questa regola dei 18 mesi che dopo Rio diventera’ dei 3 anni la farei valere solo per il Sevens.

        • malpensante 6 Agosto 2014, 14:33

          Stefo presidente IRB subito. Santo subito dopo, che conta meno.

          • Stefo 6 Agosto 2014, 14:43

            @ mal, santo?Che fai trolli? 😉

          • malpensante 6 Agosto 2014, 15:04

            Facciamo beato, che sa più di godereccio, e non se ne parli più 🙂

        • ginomonza 6 Agosto 2014, 14:57

          Così si creerebbe una discriminazione in base all’età che qualunque tribunale casserebbe.
          Meglio abolire la regola.

          • Stefo 6 Agosto 2014, 15:39

            gino ci sono tante regole che qualunque tribunale casserebbe, la regola sulle aperture italiane che la Fir aveva fatto se un comunitario o equiparato comunitario avesse fatto ricorso sarebbero state cassate e ricordo che quella stessa regola diceva che potevi prendere un giocatore che sarebbe diventato eleggibile in 3 anni a patto che fosse Under qualcosa; le regole anni fa degli stranieri per ruolo delle celtiche idem; le attuali della IRFU per i non eleggibili idem…e si puo’ andare avanti.

          • ginomonza 6 Agosto 2014, 17:07

            Si Stefo ma quella dell’età é un po’ alla Bosnan ( credo si scriva così)

          • Stefo 6 Agosto 2014, 18:25

            Gino perdonami ma mi pare tu stia fecendo enorme confusione, non so se non ti e’ chiaro cio’ che propongo o la sentenza Bosman.

            La sentenza Bosman (e di riflesso Kolpak) non ha nulla a che fare coi criteri di eleggibilita’ per rappresentare una Nazionale ma si riferisce alla liberta’ di circolazione del lavoratore ed alla sua liberta’ come cittadino comunitario (o ad esso equiparato) di esercitare la sua professione nella EU.
            La sentenza Bosman dice:
            “2. Article 48 of the EEC Treaty precludes the application of rules laid down by sporting associations under which, in matches in competitions which they organize, football clubs may field only a limited number of professional players who are nationals of other Member States.”
            Ora football clubs e’ esteso a sports clubs ovviamente, e come e’ ebn chiaro si riferisce ai clubs non alle rappresentative Nazionali…e vien da se perche’ altrimenti anche le attuali regole IRB (o ben piu’ restrittive in altri sport) sarebbe in violazione della Bosman (e della Kolpak).

            Quello che propongo io non ha nulla a che fare con la Bosman e la Kolpak, io non metto nessun limite ai clubs, se Toulon vuol continuare ad avere 30 giocatori non francesi e non eleggibili son fatti loro , io parlo del cambiamento degli attuali criteri con cui viene concessa l;eleggibilita’ per le Rappresentative Nazionali cosa di cui la Bosman e la Kolpak non si occupano.

            Sono invece totalmente contrarie alla Bosman e alla Kolpak la regola sul 10 italiano (meglio dire era), le regole che limitavano gli stranieri per ruolo alle celtiche (anche qua erano) e le regole IRFU che limitano gli stranieri per ruolo alle 3 Provincie “principali” e che vietano di rifirmare uno non eleggibile alla scadenza del contratto.

          • Stefo 6 Agosto 2014, 19:01

            Vado anche oltre in termini di rappresentative Nazionali la sentenza Walrave and Kock dice:
            1 . THE PRACTICE OF SPORT IS SUBJECT TO COMMUNITY LAW ONLY IN SO FAR AS IT CONSTITUTES AN ECONOMIC ACTIVITY WITHIN THE MEANING OF ARTICLE 2 OF THE TREATY .

            2 . THE PROHIBITION OF DISCRIMINATION BASED ON NATIONALITY IN THE SPHERE OF ECONOMIC ACTIVITIES WHICH HAVE THE CHARACTER OF GAINFUL EMPLOYMENT OR REMUNERATED SERVICE COVERS ALL WORK OR SERVICES WITHOUT REGARD TO THE EXACT NATURE OF THE LEGAL RELATIONSHIP UNDER WHICH SUCH ACTIVITIES ARE PERFORMED .

            Ed il punto piu’ importante:

            3 . THE PROHIBITION OF DISCRIMINATION BASED ON NATIONALITY DOES NOT AFFECT THE COMPOSITION OF SPORT TEAMS, IN PARTICULAR NATIONAL TEAMS, THE FORMATION OF WHICH IS A QUESTION OF PURELY SPORTING INTEREST AND AS SUCH HAS NOTHING TO DO WITH ECONOMIC ACTIVITY .

          • Stefo 6 Agosto 2014, 19:02

            Il maiuscolo viene dal copia incolla del documento, giusto per non pensare che non rispettassi la netiquette

          • gsp 6 Agosto 2014, 23:09

            Il solito Troll!!! 🙂

  7. Katmandu 6 Agosto 2014, 12:25

    Per quanto sia forte (ed é forte) preferisco almeno 4/5 numeri 8 e anche resto delle terze penso che ci sia di meglio, non credo che serva alla francia

    • Bombarolo 6 Agosto 2014, 14:25

      Mah, sembra più che altro la scusa per poter creare un precedente da sfruttare per i casi, quando magari saranno coinvolti nomi più importanti…un piede di porco insomma….con tutto il rispetto per l’animale, che è infinitamente meglio di questa norma….

  8. berton gianni 6 Agosto 2014, 16:29

    Per disgrazia, ci sono tante guerre tutt’attorno a noi e tutti se ne sbattono i prepurzi ( ONU, Ue ecc. ).
    Ucraina, Libia, Palestina and so on.
    Una più, una meno…
    Minchia, e’ giunta l’ora delle decisioni irrevocabili ( cit. ) !!
    Benito Gavazzi deve dichiarare guerra alle isole oceaniche, senza se e senza ma.
    Nominare seduta stante Generali d’Armata sia Cacchinato che Piscione che, al comando delle truppe vittoriose, invadano ed annettano Samoa, Fiji, Tonga…
    Dobbiamo rivendicare l”indubbia, atavica italianità di quelle terre !!
    Un popolo non è veramente tale, se non ha libero accesso all’Oceano…australe !! ( cit.)

    • Maury7 6 Agosto 2014, 19:44

      è tua o è suggerita dalla suocera ? 😀

      • berton gianni 6 Agosto 2014, 20:02

        Indomita e sprezzante di ogni pericolo, imbarcata su un cargo bestiame salpante il periglioso mar, O Puttanone, con il cuor et il cul rotti dal buon San, sta già solcando l’oceano Indiano, col tricolore in mano.
        La bramosia di farsi inchiappettare da un vigoroso struzzo, e’ pari alla libidinosa lussuria di soggiacere alle vogliose membra di Piscione…
        Ragazzi, qui si fa il Rugby, altro che storie !
        Oceania da sempre è parte integrante dell’Italia !!
        Vincere !
        Firmato :
        Benito Gavazzi.

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