La società veneta rilascia un comunicato che conferma le indiscrezioni delle ultime ore
Ufficiale: Vittorio Munari nuovo direttore generale del Petrarca
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E’ un ottima cosa per il Petrarca, una buona per Treviso, dopo dodici anni va bene così, è giusto chiudere e giusto che Munari non stia li a fare il DG ombra con la risibile copertura di allenatore della mischia; sarebbe stata una presenza ingombrante per Casellato, il quale va lasciato libero di lavorare e iniziare un ciclo nuovo. A mio parere. E avrebbe portato molte altre tensioni con la FIR, del battibecco continuo non ne posso proprio più, per colpa di Gavazzi e dei suoi folli e autolesionistici ukase, ma anche per la tigna esageratamente profetica, troppo illuminata d’ immenso del nostro. Ma è male per lui, che rimane sottoutilizzato e sprecato, e anche per il movimento, che continua a perdere l’ occasione di utilizzare le grandi conoscenze e capacità tecniche e organizzative e dare a quest’ uomo il ruolo che si merita, la responsabilità della Direzione del Rugby in FIR, di tutta l’ organizzazione della nostra palla ovale. A meno che, ho pensato anche io a qualcosa di simile a quello espresso ieri da Katmandu, che questo incarico non sia sotteso a un progetto di più largo respiro, in direzione Dogi o Federazione.
Non è che deve essere per forza così, il mio era un sogno e un auspicio, poi di solito mi sveglio tutto sudato e di soprassalto e rimpianto di aver mangiato il muset co la brovada alle 11 di sera 😀
Magari avessi ragione tu, mi pareva una buona intuizione, ma i Dogi, sempre stato convinto, si faranno molto difficilmente, per questioni di soldi, soprattutto, che pochi hanno e nessuno caccia, e di campanile. Ma spero si sbagliarmi e il musetto con la brovada, anche a mezzogiorno…
Jock concordo ma spero anche abbia ragione tergestum
E io concordo con te e con el triestin; la tradizone del’ Antonianum e del Petrarca, la capacità che hanno sempre avuto di sviluppare un vivaio importante nel corso di tanti anni e di tanti cicli, di richiamare maestri dall’ estero, si merita un Munari.
Ancora con ‘sti Dogi: il progetto Dogi è solo materia elettorale, non ha nessuna possibilità di decollare. Chi pensa che i Dogi sostituiranno la Benetton nel PRO12 è un illuso: da veneto dico sarebbe bello, ma quando devi mettere d’accordo troppe teste, ognuna con i suoi interessi economici, diventa un’impresa titanica!
E tra 4 anni il PRO12 non esisterà più …..
Io trovo assurdo togliere delle squadre dal campionato, per farle giocare in celtic! Che senso a! Ci sono già le coppe europee, se io fossi un tifoso benetton, non sarei molto contento! A quest’ora il Benetton avrebbe come minimo vinto altri due tre scudetti! Tanto abbiamo visto che la nazionale non ha fatto grossi passi in avanti.. Questa e una mia semplice opinione
L’Italia dal 2000 al 2010 (con il Top 10 italiano al vertice) non ha mai vinto contro Francia e Irlanda.
L’Italia dal 2011 al 2014 (con 2 italiane in Celtic) ha battuto 2 volte su 4 la Francia (nel 2011 vicecampione del mondo) e una volta l’Irlanda.
Qualcosa di buono e’ accaduto in questi 4 anni.
Il problema Celtic e’ nato quando anziché far giocare un club italiano si è scelto di far giocare una squadra di raccomandati…un club fa giocare i più forti, una squadra federale (Zebre o Accademie varie) fanno giocare chi fa loro comodo…le partite di rugby non si vincono però con le raccomandazioni..
Beh credo che cmq non siano un gran raccolto 3 vittorie in 4 anni.
La Romania ancora oggi, senza Celtic e senza 6 Nazioni, ha sconfitto La Francia più volte dell’Italia .!!!!
Anche secondo me, e per gli stessi motivi che dici tu e che ho scritto sopra; e la Celtic finisce tutta sotto l’ ombrello dei soldi di British Telecom, in quel campionato.
in una città dal vivaio forse più qualificato d’Italia ( vedi anche valsugana) la presenza di Munari darà sicuramente una scossa positiva.
Chapeau Vittorio
sarà contento cavassi e mardon’ nell’ottica di una eventuale franchigia veneta!!
😛
Certo che le strategie di Gavazzi hanno un successo notevole! 🙂
– voleva smembrare Treviso e se la ritrova piena di stranieri e forse più forte di prima e con identità ancor più trevigiana ( Casellato e Ciccio Grespan);
– sgancia 4 milioni a Treviso che si compra gli stranieri e non da uomini alla nazionale…
– voleva togliersi dai piedi Munari e se lo trova DG del Petrarca che in poco tempo farà le scarpe al suo Galvisano;
un raffinato uomo politico! Ah,ah!
Condivido tutto tranne l’ultimo punto.
Munari è un fine intenditore di rugby e un grande dirigente, ma non ha la bacchetta magica: se non gli danno la materia prima (schei) non può neanche lui costruire una squadra da scudetto. Il vivaio è importante, ma se ogni anno le celtiche si portano via i giovani più promettenti, ogni anno devi ricominciare da capo; e comunque oltre ai giovani serve anche qualcos’altro per puntare al massimo obiettivo.
Comunque il suo ritorno lo accolgo volentieri: vuol dire che i segnali di crisi di liquidità sono stati superati. Ed un Petrarca che tornerà competitivo è un bene per il movimento
Forse è giusto che si sia messo la parola fine alla sua avventura trevigiana, ma sono comunque contento che Vitttorio sia tornato a casa per far crescere nuovamente una società che ha sempre fatto un gran lavoro con i giovani.
Le sue conoscenze, capacità ed esperienza dovrebbero portarlo ad essere il director of rugby dell’italico ovale, appena l’uomo di Galvisano si toglie dai piedi.
…i vecchi Petrarchini che dicono?
me sa che ghe toca nasarsea…
in ogni caso auspico che VM sappia coinvolgere qualche soggetto che possa dare un po’ di spessore economico al Petrarca…
poi mi auguro che da lì si ricominci a tessere il necessario per costruire una superlega italica (anche a sei, se serve) perché continuo a ripetere che gli orizzonti del pro12 sono sempre più brevi e inglesi e francesi non hanno bisogno di dividere il loro pane con noi…
ma feacasso come ha commentato tra se e se munari?
Ci provo io: “Quel becanasso de Gavasi ga voesto che mi me cavassi dae bae ma intanto ghe go fato na bea squadra a Beneton e Sata che i no ga colpa de niente, e nel farlo ghe go fato anche girar i cojoni al becanasso quando no go conferma’ Bernabo’…come se dixe?Do piioni…
Adeso torno a Padova a sogar nell’Ecelensa, che no sara’ el Prododese ma go i cojoni talmente girai co quel becanasso che so drio prepararme per butargeo in quel posto a Gavasi, tempo do aneti de far un po’ de svilupo come che digo mi, portar qua qualche bon sogador e vinco eo scudeto, in cueo a quel becanasso e i so amighi!”
Esato, e ciamo xente che cognosso, tanta, e tanto piena de schei, che ghe ne mete de più dei so sposor del Calvisano, cussìe ciamo i meio zogadori de fora e coi seche e coe vitorie, ghe ciavo el peso poitico in Federassion. E dopo, vedemo.
ed aggiungerei all’ultima frase di jock, ‘che peggio di cosi’…’
@ gsp per cortesia la sintassi è importante
… ke pexo de cussi….
la sintassi altrimenti ti rimando a ripetizione da Pantaeone e studia invece che “vardar solke Colombina” 😀
La rubrica “parafrasi venete” comincia a raccogliere adepti. Sono orgoglioso di voi.
Attendiamo le conferenze stampa e scateniamo l’inferno!
Kat, lo farei con immenso piacere, ma poi sembro Aldo Baglio nella scenetta della cadrega.
Condivido.
Già altre volte avevo espresso le mie perplessità sul futuro del PRO12.
La superlega magari è meglio farla a 8 o a 10. L’importante è che le società abbiano costi di gestione sopportabili con bilanci certificati: chi sgarra e non rientra, out.
3 accademie (Nord, Centro e Sud Italia), con i migliori giovani e i giocatori di interesse nazionale spalmati equamente tra tutte le squadre per creare equilibrio e rendere il torneo più avvincente, in grado di richiamare più spettatori allo stadio e maggiore interesse mediatico.
I tecnici di tutte le squadre impegnati in corsi di formazione e aggiornamento federali per migliorare tecnicamente la competizione in ottica nazionale.
E la Benetton, che insieme a Rovigo, Petrarca e L’Aquila ha fatto la storia di questo sport, che rientra.
Se finisce l’esperienza italiana in Celtic per ricreare un Top 8 o Top 10 italiano, tempo 5 anni siamo fuori dal 6 nazioni.
Solo giocando con squadre più forti tecnicamente, più organizzate a livello societario e più legate alla storia di questo sport, abbiamo una speranza di crescere e competere.
Dal 2000 al 2010 abbiamo avuto un’esperienza decennale di Top 10 italiano con il 90% dei migliori italiani in Italia e il 10% tra Francia e Inghilterra.
Quel Top 10 e’ stato abbandonato perché non produceva tenuta atletica e sopratutto competitività di alto livello: vedasi filotto di 11 sconfitte consecutive per l’Italia nella stagione 2008-2009 con il pessimo k.o. 17-25 in casa contro le Pacific Islands.
Da quel momento la FIR ha avviato convintamente il percorso per avere 4, autorizzate 2, squadre italiane in Celtic.
E vogliamo tornare indietro perché abbiamo paura di guardare avanti?
Mentre il filotto delle ultime 14 partite e’ stato splendido?
@stefo…Il problema del filotto delle ultime 14 partite non lo risolvi uscendo dalla Celtic…semmai è l’unica cosa che da salvare tra le 40 Accademie che non producono valore, una CTF che fa danni, un management federale composto dai soliti paraculi, un serbatoio chiamato Eccellenza che serbatoio non è…
crosbyvero che la CL non e’ il problema ma non sono convinto per nulla sia l’unica cosa da salvare visto che il sistema e’ inefficiente oggi come ieri e che oggi in piu’ una delle due franchigie e’ composta da tantissimi atleti stranieri e che molti di essi siano naturalizzabili tra anni cambia poco la cosa.
La domandaquindi diventa: siamo sicuri che il Pro12 sia cosi’ indispensabile?Occhio non dico che non serva, alla fine della fiera dopo 4 stagioni non sono ancora convinto che sia stata una scelta giusta e neanche penso sia stata una scelta sbagliata, pero’ mi pingo il poblema dei costi sportivi e non e ricavi solo sportivi perche; commercialmente e’ stato un fiasco totale…e’ il miglioramento tale da giustificare tali costi?
Ognuno avra’ la sua opinione a riguardo pero’ bisogna ben pensare se restare in Pro12 con questi costi sia finanziari che sul movimento, senza rivedere il resto in funzione della scelta di essere in CL serva veramente…se poi ci aggiungiamo che purtroppo la CL di suo non se la passa bene e non si sa quanto resistera’ ancora ci sarebbe da discutere se non sarebbe da pensare bene ad avere gia’ oggi un piano B pronto e discutere se non possa essere un piano A.
il fatto è che a noi, per competere ad alto livello, servono delle squadre professionistiche che giochino contro delle altre squadre pro, il domestic, al momento ed in prospettiva, non può garantire questa opportunità, ad oggi ci potrebbero essere, facendo rientrare treviso, due o tre squadre pro, due o tre semipro forti e altre due o tre semipro cuscinetto, e le semipro abbasserebbero il livello di gioco dei pro, d’altra parte due squadre di professionisti non possono garantire, con un sistema come il nostro, un’adeguato parco giocatori per essere ad alto livello (troppa poca scelta, poca competizione interna, lunghi tempi di sviluppo), ma è il massimo che possiamo avere, con i soldi che abbiamo a disposizione; il pro12 ha dei limiti enormi, per noi, quanto una scelta domestica, la riforma dovrebbe essere totale, solo che non la faremo mai e ci porteremo questi limiti per sempre
NAPOLEONE È TORNATO!
io sono contento.
Munari secondo me è uno che sa cosa fare e lo fa. Padova aveva giusto bisogno di uno come lui x tornare al top. Il vivaio c’è, speriamo arrivino anche i soldi di qualcuno ingolosito da tale presenza nel ruolo di DG.
Forza Petrarca.
Sono daccordo. se c’e’ uno in italia che puo’ creare un club moderno che si sostiene con i soldi d’indotto e sponsor (tipo Tolone o squadra di calcio tedesca, con le dovuto proporzioni), ma senza paron, e’ proprio Vittorio. e lo fa nella sua citta’ col vivaio migliore. e’ l’uomo giusto per questa sfida.
il vecchio che avanza
Countach !
tanti auguri di uon lavoro a napoleone munari….abbiamo bisogno che rimanga in parrochietta….
mi immagino tutte le sere gavassi… ” MUNARI SE NE DEVE ANDAREEE ”
voleva cacciare munari e invece il nostro se lo trova fuori dall’uscio di casa ahahahah
Saranno contenti Moretti e Salvan…
Vittorio te speto a Rovigo par el derby!!
Ghe sarò!
Te ciamito Vittorio anca ti? 😛 😛 😛
No no! A so proprio mi!
Ah beh a posto alora! Pagame anca na bireta Vittorio dai! 😛
No go schei, i me paga massa poco sti quattro onti!
Tocarà torse na spuma, come i bocia!
Acqua da rubinetto me tocca bevare! Comunque dai se vinsemo noaltri na spumeta tea pago
Piutosto moro de sè!
Eccoeo la! A si sempre i soiti associali! Ma cossa ve ghemo fatto?! Meio tutto risparmia’
Hahahaha se go da bevare solo quando che vinse el petrarca meio morire de sè! 😛 più che altro ghe voria un fià de soppressa e un goto de vin bon
Eora mori de sen! A proposito de soppressa e vin bon, che ora se? A me se vegnu fame, schei no i me ne dà, speremo che i me daga da magnare qua aea guissa! Se vedremo al Battaglini vecio, mi comunque do tre euro mii porto via PA pagarte na birreta! Ciao
Bentornato Vittorio!
ma mis a che ora a Padova vedremo arbitraggi a sfavore ancora peggio dell’anno scorso…
Finalmente Vittorio potrà farsi una scorpacciata di partite d’eccellenza visto che che poco fà aveva dichiarato che piuttosto che vedere una partita d’eccellenza si sarebbe fatto tagliare un braccio.
Ma si sà gl’italiani hanno la memoria corta, e Vittorio ci à dà campà.
Un personaggio come Munari, sarà una grande risorsa per padova, ma anche per il Rugby italiano….anche in chiave politica. Concordo con parecchi post sopra, ma credo che sostanzialmente si stia formando una cordata (veneta) per poter intervenire a livello centrale…FIR ……..vedremo