Dopo tanti anni al Benetton Treviso un nuovo impegno nel club con cui ha già vinto tanto
Vittorio Munari torna a casa: vicepresidente del Petrarca Padova?
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che una persona di cosi’ grandi conoscenze sia stata messa da parte nel rugby che conta in italia trovo che sia una BOIATA PAZZESCA !!!!!!!!
avra’ pure un caratteraccio ha fatto anche errori ma le sue conoscenza non le ha nessuno
nemmeno gli amici di gavassi tutti messi insieme !!!!!!!
nemmeno quei due furbetti del quartierino di checchinato e ascione
e’ mai possibile che esca di scena dal grande rugby uno come munari e rimangano personaggi in cerca d’autore come i checchinato e ascione ?
direi che tutto e’ in sintonia con la distruzione sistematica di quello che c’era di buono che sta’ facendo l’amico di ADG !!!!!!!!!!!!!
Come ti ho già spiegato non è amico mio. E’ il presidente della FIR e quindi anche il tuo presidente.
E poi, prima di tutto le persone andrebbero rispettate a prescindere e mi riferisco a Munari. Quando tu e molti altri blogghisti imparerete il rispetto per le persone sarà sempre troppo tardi.
Sono tre mesi che Munari non apre bocca eppure tutti si sono fatti interpreti del suo pensiero autentico. Se ha scelto di ripartire da Padova, nessuno l’ha obbligato con il fucile. Credo sia la sua volontà come lo è stata quella di lasciare la Benetton. Pensare che sia un pulcinella che condiziona le sue scelte da come la pensa Gavazzi significa mancargli ( e molto! ) di rispetto.
Non capisco se credi in quello che scrivi o se le tue siano soltanto provocazioni.
@adg
guarda mio presidente proprio no per fortuna..non sono tesserato…
Quindi ti chiami fuori ? Non te ne importa nulla se il rugby italiano va avanti o indietro? Migliora o peggiora?
Da come scrivi , mi sembri uno , invece, che ci tiene molto!
sono uno che ho provato a cambiare le cose insieme ad altri amici, purtroppo in italia vivono tante parrocchiette che voglioo pensare per loro stesse
di programmazione non ne parla nessuno
percio’ alla fine devi uscirne perche’ presidenti di societa’ come il tuo gavassi putroppo sono la maggiore
ho gia’ dato ..in questa parrocchietta non si puo’ fare niente perche’ chi comanda vuole rimanere al comando contro tutti e tutto
p.s. : vedi il duo ascione e checchinato che sono un piccolo e grande esempio
Non voglio fare la suocera, ma chi si ritira ha sempre torto!!!
hai ragione…mi sono proprio rotto i maroni
sono stato chiaro ?
scusa per le parole ma e’ quello che e’ successo…ogni anno sempre peggio
In ogni caso abbiamo sempre in sospeso un gnocco fritto con il lambrusco.
@AdG Come ho già detto in un altro post,su di un altro argomento, un Presidente per essere tale deve guadagnarsi la stima di tutti, iscritti fir e appassionati di rugby,non mi sembra, in diversi blog e anche su facebook sia molto stimato per quello che ha detto,che sta facendo e ha fatto.
Personalmente ritengo che se avesse convocato gli stati generali e avesse cercato la miglior collaborazione,risorse, per rifondare il movimento bè molti si sarebbero ricreduti sulle sue capacità e avrebbe avuto sostegno.
Ma tra dichiarazioni e dati di fatto,che sfiorano spesso e volentieri il ridicolo,la sua popolarità sta arrivando ad abissi mai raggiunti.
Ci sarebbe da piangere ma facciamoci due risate che è meglio……
“L’uomo è l’unico animale che piange e ride perchè conosce la differenza tra ciò che è e ciò che poteva essere”
(mi ricordo la citazione ma non l’autore)
Purtroppo, spesso, non se ne rende conto.
Sottoscrivo,quoto,riquoto,straquoto!!!!
quoto al 100% e a tutti quelli che parlano male di Vittorio dico: tenetevi Gavazzi e tutti i suoi yesmen e vedremo dove andremo!
Il ritorno di Munari a Padova avrebbe anche un significato molto più profondo, ovvero la ristrutturazione dell’intera holding petrarchina. Da tempo a Padova se ne parla, tra indiscrezioni e smentite. E il silenzio del Petrarca di questi ultimi mesi (sull’argomento, ma anche su altri temi importanti) sa tanto di brace sotto la cenere che, con una ventata d’aria giusta, dovrebbe far ravvivare un ambiente che lentamente, stava implodendo su se stesso. Un uomo “vecchio” al Petrarca che saprà sicuramente ringiovanire l’ambiente per riportarlo a livelli ormai dimenticati troppo in fretta.
Lo lasceranno lavorare?
Queste sono le notizie che mi piacciono! Sto incominciando a vedere dei bei progetti, speriamo bene dai
Back home
ma voi pensate che possa durare nel petrarca ? ho paura che il PRESIDENTE riesca a rompergli i maroni finche’ non esca anche dal prossimo progetto
Minimo !
Speriamo che almeno continui il suo
Tinello. Il suo silenzio sta diventando assordante
caro AdG,
con codesto importante “nick” sei apparso sul blog da qualche mese e, leggendo la tua prosa, non ho sentitito nessun dejàvu, anche se la tuoi poemi mi sembrano alquanto forzati indi, sospetti.
a mio modesto avviso, il sig.Giavazzi somiglia molto a quel signore candidato alla presidenza dei Baloneri e ,forse, a mio avviso è ancora peggio.
la sua presidenza “elalealellalla” ha rotto, lo spreco di energie e risorse e solo volto a compiacere pochi amichi che gli garantiranno la ricornferma-sono disposto a scommetere in merito.
quindi, ti prego di non ergerti a censore , e se proprio lo vuoi fare, prenditi le
critiche del caso senzi squittire come una vergine molestata.
Caro Tergestum,
il tuo nick è ancora più altisonante del mio. Ciònostante non te l’ho mai fatto notare.
Se tu ti senti messo di mezzo dal mio post segno che hai una coda di paglia lunga, lunga e hai una gran paura che prenda fuoco.
A merito di prosa,non mi pare di ricordare tuoi interventi che vadano oltre la partigianeria più bieca.
Detto questo, spero proprio che nella sua vita Vittorio Munari non abbia mai bisogno di essere difeso da te,
Lascia stare e pensa alla corriera piuttosto.
Vittorio farà quello che si sentirà di fare, in fondo non è più un bambino. Peccato che uno con le sue competenze non riesca a collaborare con la FIR però sa anche di avere un carattere non semplicissimo e mi sembra non abbia mai fatto troppa polemica: le idee non collimano e lui, visto che è dalla parte in minoranza, si fa da parte (magari in attesa che arrivi un momento più felice).
Su questo hai perfettamente ragione.
Preferisco una sana alternanza alle grandi intese…
Certo è dura attendere la fine del mandato di Gavazzi ma bisogna anche saper aspettare.
bentornato nella casa madre del rugby italiano grande Munari.
Adesso sono sicuro: AdG è il sig.Gavazzi. in merito…” non mi pare di ricordare tuoi interventi che vadano oltre la partigianeria più bieca”.. ricorda molto la storiella del bue che da del cornuto all’a sino…
Non preoccuparti, Munari non ha nessun bisogno della mia difesa mentre Gavazzi……..
Bravo,finalmente! Sei l’unico che non ci era ancora arrivato!
No ce n’è un altro ma non lo sa.
@AdG se non sei Alfredo Gavazzi forse,sparo,sei Gianluca Barca? Direttore All Rugby….
E allora diverse cose si spiegano.
Credimi, sono quello che ho detto di essere, un anziano 71enne che ha passato la vita ad insegnare e ad imparare. Essendo di Brescia, conosco sia Gavazzi che Gianluca. Ma ho conosciuto anche Aldo Invernici ( per dirti quanto sono vecchio), Coki Modonesi, Giuseppe Vigasio, Marco Bollesan, Clive Burgess, David Cornwall… e mi fermo qui.
urca mi casca una lacrima
ho anche giocato contro cornwall a rovato…lui pensionato metteva in crisi tutti da solo ahahhahah
ero estremo non nel mio ruolo e con i suoi calci mi ha fatto ballare la rumba….e’ stata un’emozione per me giocarci contro dopo che l’avevo visto giocare a padova con il suo grande brescia
Lui era un genio, io non ho mai visto un giocatore bravo a fintare quanto Lui. Purtroppo tanto era geniale in campo, tanto è stato incapace di affrontare la vita reale di tutti i giorni. Comunque un grande rugbista!!!
Il Grande Brescia dello scudetto 1975,avevo appena iniziato a giocare da 2 anni ero uno sbarbato…..
Apollonio e Valseriati all’apertura, Fedrigo in 2a linea con Vigasio, Abbiati, Paoletti, Geroldi in 1a linea, Salsi , Bollesan in 3a e Coki modonesi estremo.
Salsi è stato mio professore alle superiori, un grande… sempre con il mezzo toscano in bocca!
visto che si è tirato in ballo il Brescia scudettato del ’75 colgo l’occasione per rivolgere un pensiero al grande Gigi Mondini che purtroppo proprio ieri è stato colpito da ischemia celebrale che hanno ulteriormente aggravato le sue precarie condizioni di salute…Gigi insieme a Corwall ha contribuito alla nascita del rugby Rovato e dopo tanti anni passati a giocare, allenare ed arbitrare ha avvicinato a questo sport tantissimi ragazzi nella zona Brescia Rovato Ospitaletto. Sicuramente molto meno conosciuto di Munari ma molto simile in quanto a passione e carattere. Forza Gigi
Anziano a 71 anni ? Se ti sente mia madre ti curva la schiena col
Mattarello e poi riprende a fare le tagliatelle.
E l’anno dopo a Milano con la Palatina (Cus Milano)Bollesan,Cornwall,Ashton, Fiasconaro che partite epiche e ho avuto la fortuna di vedere grandi campioni in opera.
pagina della nostalgia
http://www.youtube.com/watch?v=RvFS-C6Hvec
http://www.cusmilanorugby.it/galleria-foto/category/54-anni-1976-80-cus-milano.html
andate a vedere “giovani” ragazzi.
Cosa potrebbe cambiare a Padova con Munari vicepresidente. ?
beh i presidenti (e comunque lo staff dirigenziale) indica la linea guida di una società ci son presidenti a cui i risultati contano poco ma è importante che i ragazzi stian insieme e altri a cui interessa la vittoria, in mezzo tutta una gamma di tipologie, per cui uno che porta la sua esperienza in un altro ambiente dice molto della direzione cui l’ambiente stesso vuole prendere
voglio fare un puro discorso ipotetico, partorito dalla mia fantasia e null’altro, sarebbe possibile che il grande Vittorio, prima a Padova poi a TV stia cercando di lavorare per conto dei Dogi?
spiego meglio se si parte adesso con un progetto serio e mirato per portare una selezione del CRV in CL ci vogliono almeno un paio di annetti e una sinergia tra le parti che al momento non c’è mai stata, per cui servono delle unioni forti e stabili in un territorio frammentato per definizione, ricordo che a Rovigo si vive le due settimane che precedono Padova con una passione sconosciuta nel resto dello stivale.
per cui da una parte abbiamo TV che sta collaborando con almeno Mogliano e Sandonà con gli scambi di giocatori tra le tre squadre ma per portare dentro un altra piazza importante c’è bisogno di qualcosa di più sostanzioso che qualche buon giocatore, e allora chi meglio di un cavallo di ritorno di un dirigente di alto profilo e con competenze fuori dal comune per portare entusiasmo in una piazza storica e intanto spingere per la creazione di una super squadra che ipoteticamente con un budget limitato (si parla sempre rispetto all’alto livello) possa contare sull’alloggio di un pubblico molto numeroso e finalmente portare il rugby ad un livello più alto anche commercialmente parlando, sempre quello il discorso un conto è andare da uno sponsor e chiedere una cifra per ospitare eventi di fronte a 1.000-3.000 persone un altro è per farlo di fronte a 5-10.000, le cose cambiano.
Rimane solo una fantasia e una fantasia non porta a nulla se dietro non c’è un progetto serio ed economicamente funzionante, cosa che non abbiamo in nessuna realtà italica, ma spero e voglio leggere questa notizia con un pelo di ottimismo (ho detto ottimismo non di altro 😀 )
Se vuoi ti do la mia versione del futuro. Munari ha veramente bisogno di una esperienza di campo. E’ nel suo DNA. E il Petrarca è il luogo dove è nato e cresciuto (rugbisticamente parlando) che gli può dare carta bianca senza se e senza ma. Lui conosce molto bene i problemi che oggi attraversa il rugby nell’ambito del reclutamento e della formazione dei giocatori. Lui sa perfettamente che i ragazzi vanno intercettati dal rugby ben prima dei 12/13 anni. E Padova gli può dare la possibilità di sperimentare e creare questa filiera.
certo è anche per questo che va la non mi faccio troppi voli, ma potrebbe portare avanti i due progetti parallelamente infatti mica vanno a cozzare l’uno contro l’altro
D’accordo con AdG (semel in anno licet insanire) sul fatto che non se ne sia andato perché un tale l’ha cacciato. Non è uomo per tutte le stagioni e questa (secondo me cominciata l’altra estate) non è per lui. Con classe, peraltro, che secondo me ha fatto benissimo la campagna cessioni/acquisti e con il giusto understatement rispetto alla caciara presidenziale. A Padova può fare grandi cose, come ha già fatto e in tempi grami come questi. Spero gli diano carta bianca,e che dia una mano a rifondare ‘sto merdaio. Leading by example, che gli elettori son più capre degli eletti, e capiranno solo se prendono 50 punti da dei ragazzi che costano quattro volte meno di quel che spendono.
1. Munari è stato escluso per motivi politici, non di merito;
2. il progetto Benetton, di consolidare una società di rugby a livello europeo per capacità, tradizioni, storia, potenzialità, ambizioni, ha visto Munari tra i suoi protagonisti. Era il DS, se non sbaglio. Questa prospettiva, ora come ora, ha subito un ridimensionamento societario e personale;
3. il Petrarca è una grande società, con una grande storia italiana. Non mi risulta che abbia intenzioni di proiettarsi in Europa. A mio parere Munari diventa quindi una risorsa sottoutilizzata poiché, per me, ha competenze, e altro, di livello internazionale;
4. il punto è questo, a mio parere: ci sono società che hanno i requisiti e le ambizioni per diventare clubs di rugby di profilo europeo in Italia? Per una di queste Munari sarebbe una risorsa;
5. spero che il rugby italiano trovi/metta radici in clubs, o anche franchigie (perchè no), diverse dalla FIR, con le caratteristiche del punto 4. Altrimenti il collo di bottiglia è stroppo stretto e soprattutto “politico” nel senso deteriore.
Complessivamente trovo il tuo post molto interessante. E’ il punto di partenza che secondo me non è del tutto esaustivo. Per le informazioni che ho io è Luciano Benetton che ha tirato i remi in barca, pretendendo da un lato i 4ml della federazioneper la copertura del 50% del budget e dall’altra di accodarsi ai progetti federali ( che purtroppo non esistono per il lungo periodo).
Per il resto, società che hanno la struttura e la possibilità di budget per confrontarsi con Edimburgo o Ulster non ne vedo neanche mezza.
Ma questa è la nostra piccola realtà italiana. Il fenomeno Benetton per quanto stimolante ed emozionante è stato fuorviante. Il giorno che la famiglia Benetton si stanca , il rugby a Treviso fa la fine del Basket o della pallavolo.
Sai , io non so se mettere Munari al posto di Bernabo’, sia una bella trovata. Con il carattere che ha succederebbe un quarantotto. Nè so se Munari ha le caratteristiche per governare una franchigia “politica” come quella di Parma.
Tolte Zebre e Benetton non so quali altri società rimangano.
A suffragio di questo mio pensiero ti trascrivo un internista ad Arrigo Manavello di due anni fa
«Fino a quando resterà la famiglia Benetton ci sarà la possibilità di far programmi, pianificare investimenti ed una crescita tecnica che dovrebbe portare, presto o tardi, a primeggiare in qualche torneo in campo internazionale. Treviso si è conquistata a pieno titolo una posizione di preminenza sia in Italia che all’estero. Un primato da non perdere»
La Nazionale continua però a faticare. «Dobbiamo accontentarci di vincere qualche partita, facendo il tifo per una Italia che di italiani in campo ne ha davvero pochi. La Nazionale maggiore dovrebbe essere espressione delle giovanili, garantendoci una crescita di base alla quale la Federazione dovrebbe prestare più attenzione. Attendere con pazienza che i ragazzi di oggi in azzurro diventino i campioni di domani. Ma bisogna propiziarsi questa condizione, imporla alle società con decisione, invitando ad investire nei vivai, nei tecnici, nelle Accademie. Noto che anche in casa Benetton i vivai vanno depauperandosi, perché non “rendono” alla squadra di vertice. Resiste strenuamente la Tarvisium, serbatoio di giovani appassionati e di qualche bel talento. E’ già qualcosa».
http://tribunatreviso.gelocal.it/sport/2012/05/03/news/manavello-e-i-soliti-problemi-del-nostro-rugby-1.4455503
Menagramo. Credo bene che per tè mettere Munari al posto di Bernabò non sia una bella trovata. Infatti Bernabò deve la sua fortuna al suo ruolo di collettore di voti per la premiata ditta, per il resto aurea mediocrità. Tranne che tu non ci voglia far ammazzare dalle risate sostenendo che era il migliore sulla piazza per quel ruolo.
Aurea come gli anelli in televendita: 6 a 30 euro, spedizione inclusa, isole comprese.
Io non ti voglio far credere niente. Constato solo che, oggi, 3 agosto 2014, ipotizzare un ruolo di Munari alle zebre è pura follia. Ed io credo che Lui sia il primo a saperlo. Questo per rispondere al post di @poros.
Quando vuoi apriamo il capitolo Zebre, ma credo che non basterebbero due o tre giorni di discussione.
Tornando a Munari. In un sistema rugbistico approssimativo, come il nostro, un uomo delle capacità di Munari, credo abbia solo l’imbarazzo delle scelta e lui ha scelto. Purtroppo o per fortuna , a seconda dei giudizi che ognuno da dei sistemi democratici, per “dirigere” il rugby in Italia è necessario passare dalle elezioni. E in quello scenario non mi sembra gli sia andata troppo bene.
Finalmente e’ tornato il vecchio Nano Onto !!! Ma vieniiiiiiiiii !!! Ci sei mancato tanto Vittorio Emanuele e ad ottobre a Rovigo non vediamo l’ora di accoglierti alla vecchia maniera!!!!
Bravo Petrarca era ora!!!
Sempre e solo Forza Rossoblu
Scusate ma non potete capire cosa fu il vecchio Munari per noi Rovigotti…
Domandate al Brizz, a Tony Galeazzo a Covi , Mirko Visentin ecc….
Voi umani non potete capire
E perchè, per noi trevisani??? El me gà ciavà do scudetti da sotto el naso! 🙂
Capisco la soddisfazione di poter rinverdire i fasti della rivalità stracittadina e la rispetto (oltretutto è anche simpatica). Tuttavia si tratta di un downsize dal punto di vista sportivo e questo mi spiace perchè a distanza di ormai 20 anni (tra pre e post) di 6N il ns. movimento è rimasto di dimensioni che non sono in grado di supportare la partecipazione italiana al rugby continentale a livello professionistico.
ADG sottolinea, opportunamente, la fortunata e forse irripetibile congiuntura di avere a TV la famiglia Benetton, condizione per la costruzione di quel progetto che ha portato la squadra di TV a partecipare con merito alla CL.
Non sono a conoscenza di cose economiche riservate. Noto che comunque ancor oggi la famiglia Benetton mette il 50% del budget della squadra e forse anche di più, se consideriamo la Ghirada. Non è poco.
Non capisco perchè una buona pratica e un buon esempio debbano essere scartate dal momento che sono uniche e forse irripetibili. Dovrebbero essere di esempio, appunto.
Il prodotto rugby deve potersi vendere a livello di grande evento, ma non basta. Deve avere anche un radicamento storico, culturale, territoriale dove a misurarsi sul campo continentale sono reti o soggetti che si muovono in uno spazio non solo locale. Questa parte del progetto deve essere sostenuto. In Italia ci sono numerosi soggetti che lavorano, crescono, vivono con queste caratteristiche. La FIR secondo me dovrebbe agire in questa direzione più che occuparsi dello sviluppo del rugby in prima persona. Per come la vedo io la FIR dovrebbe essere il collettore delle forze e delle capacità del sistema rugby italiano. Detto brevemente, dovrebbe fare sintesi a livello nazionale delle forze e delle tendenze che si manifestano nel movimento rugbystico italiano e rappresentarlo a livello internazionale. Far crescere il movimento, sostenerlo, sfidarlo, al limite, proponendo nuove ambizioni, nuovi test.
Si, il tutto molto ideale e condivisibile… solo che poi come fai a fare i tuoi giochini ed intrallazzi? La FIR è lo specchio della società italiana… Più che “giocatori italiani no buoni pe rugby” direi “Italia no buona pe rugby” e infatti italiani va all’estero… 😉
semplice! Che uno come Munari non sia a capo di una struttura di formazione o gestione alto livello FIR è la conferma di cui sopra.
Intanto a Galvisano stanno preparando la riserva, con specchi d’acqua e palme, per la fattoria dei nuovi prospetti isolani! 🙂
Un giorno, quando vorrai, mi spiegherai il perchè di questo “odio” profondo verso Calvisano.
Venendo alla FIR. Una persona intelligente come non può farsi la domanda. ” Come mai uno come Munari non è a capo di una struttura tecnica federale?”.
Perchè Munari ha partecipato alle elezioni come consigliere federale ed ha perso.
Se tu scegli la strada della politica è evidente che ti interessa di più di quella tecnica!
…..” Come mai uno come Munari non è a capo di una struttura tecnica federale?”.
Te lo dico io. Perchè si deve essere dei gran paraculi.
Vittorio per carattere non lo vedo proprio mettere la sua lingua tra le chiappe di qualcuno.
E spesso e volentieri dice quello che pensa.
Trequarti, condivido, è ovvio… ma vai a spiegarlo qui a certa gente… 😉
Odio verso Calvisano? A me non ha mai fatto niente…, ti ripeto, ai miei tempi era un campo di pannocchie e 40/50 punti sicuri… quindi proprio… mai cacati!
Adesso siete l’esempio di un conflitto d’interessi palese, che solo l’ipocrisia e i giochini di parole riescono, per voi, a mascherare!
Riguardo a Munari, altro giochino di parole, che mi frega a me delle elezioni o meno… uno che vale deve stare in un posto di comando e basta! Questo è sport, meglio è rugby, il resto è per politicanti, intellettuali, giornalisti, affaristi, etc…
Ti pare chiaro il concetto?