Simone Ferrari, troppa pressione la causa del no a Tolone?

Secondo la stampa veneta, il giocatore non se la sarebbe sentita di indossare una maglia così pesante

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mistral 28 Luglio 2014, 10:03

    … nessuno l’ha costretto a firmare, avrà le sue buone ragioni per rinunciare ma “molto umanamente” è poco professionale… aveva (forse ha ancora) una opportunità enorme per un ragazzo giovane e sicuramente valido … adesso ce tocca de giocà con Van der Linde, sostituto del sostituto , per di più un ragazzino… spero proprio che Sf ci ripensi…

  2. mistral 28 Luglio 2014, 10:07

    O.T. per paolo: ma sulla vera grande “enorme” novità del rugby francese, blanco che affianca PSA per “motivare” alla vittoria i bleu, non hai ancora niente da dire?… 🙂

  3. Pesso 28 Luglio 2014, 10:25

    Molto umana, ma effettivamente poco professionale come scelta. Ha firmato un contratto e ora vuole tirarsi indietro
    Peccato per lui, perchè come occasione di crescita sarebbe enorme (con tutto il rispetto per Mogliano, stiamo parlando di un altro pianeta)

  4. Emy 28 Luglio 2014, 11:25

    Se è così, il ragazzo non è fatto per lo sport pro di livello, nel quale, indipendentemente dalla disciplina, la gestione della pressione, la voglia di emergere e di affrontare le sfide e il cogliere le opportunità “fanno” un giocatore tanto quanto le doti tecniche e il talento.
    L’essere messo in preallarme per i test estivi del Tolone avrebbe dovuto farlo sbavare dalla voglia e dalla contentezza, non farlo tirare indietro da un contratto firmato. Oltre tutto, un contratto per il quale un plotone di altri giocatori ucciderebbe.
    Se rinuncia sul serio, si mangerà le mani fino ai gomiti ancora tra 50 anni quando lo racconterà ai nipotini.
    Peccato per lui.

    • San Isidro 28 Luglio 2014, 16:11

      Emy scusa, ma se ha fatto una scelta personale e sentita non credo che tra 50 anni si mangerà le mani fino ai gomiti…

      • frank 28 Luglio 2014, 17:28

        Invece è possibile. Mai sentito parlare di rimpianti?

        • San Isidro 28 Luglio 2014, 17:36

          che domande…al momento il ragazzo si è sentito di fare così e, se la sua decisione è ragionata, dubito che i rimpianti potranno essere tanti in futuro…poi, dal mio punto di vista, i rimpianti hanno poco senso, col senno di poi siamo tutti bravi a dire “eh no era meglio se facevo così o colì”…

          • Emy 28 Luglio 2014, 17:52

            San, il ragazzo gioca a rugby, è giovane ed evidentemente gli vengono riconosciute delle qualità, ha firmato un contratto con una società stellare, ora magari finisce proprio che ci rinuncia perchè non se la sente, continua a giocare a rugby, in Italia, dove deve probabilmente dire presto addio al professionismo e dove quando gli va di lusso gioca a Calvisano e non allo Stade de France: può essere convinto della sua scelta quanto vuoi (quanto può essere giusta una scelta radicale fatta a vent’anni, tra l’altro) ma io non ci credo neanche se me lo mette per iscritto che potrà non rimpiangerla in futuro, prossimo e remoto.
            Ovviamente e giustamente farà la scelta che per lui ritiene migliore in questo momento per se e per la sua famiglia magari, ma questo non toglie che allora gli manchi quell’indole indispensabile per tentare la costruzione di una carriera di livello nello sport professionistico. Potrà sicuramente essere in ogni caso felice ed appagato, ma non ci credo che potrà non avere rimpianti per il treno su cui era già salito e da cui sta seriamente pensando di scendere.
            E treni come questo passano difficilmente più di una volta nella vita: lo sa bene chiunque abbia visto amici o compagni di squadra prendere decisioni di cui poi si sono pentiti, oppure carriere in rampa di lancio stroncate da un infortunio capitato nel peggior momento possibile, cioè quando il treno stava per aprire le porte, e poi non è più passato.

          • ermy 28 Luglio 2014, 21:05

            Emy! Ma che dici??? Il… come si chiama… di Calvisano vale lo Stade de France! Ma stai scherzando?

  5. Da 28 Luglio 2014, 11:37

    ci manca solo che salti fuori che, in Federazione, gli abbiano fatto nuove pressioni come già in passato.. non che me ne sorprenderebbe..

    • Alberto da Giussano 28 Luglio 2014, 11:43

      Ma lascia stare la Federazione, per favore, e arrenditi al fatto che Simone Ferrari, se avesse scelto di fare il professionista ha buttato via un ‘ occasione. Ciò non toglie che possa diventare comunque un buon pilone anche allenandosi con Properzi.

  6. giomarch 28 Luglio 2014, 11:59

    Non sarebbe il primo ad avere questo tipo di problemi..
    Anche lo cicero nella prima campagna francese..
    Lasciamo che il ragazzo faccia le sue scelte (io lo spero in francia)..
    Nessuno puo’ costringerlo a giocare a rugby e se non lo vuol fare da pro e’ una sua scelta..

    • mistral 28 Luglio 2014, 14:56

      precisazione sul caso del Barone: ha risposto alla chiamata in nazionale azzurra (e giocato) mentre era in permesso per infortunio dallo ST (2003); da qui il licenziamento, la causa (da lui persa) al tribunale del lavoro per il reintegro, con determinazione di indennità in favore dello ST per 150.000-200.000 euri (2006)… danni che poi, se non ricordo male, furono integrati nel contratto con il Racing, e gli permisero di “evolvere” dal 2007 e per parecchi anni in francia, dopo quattro stagioni di purgatorio in italia… a Simone va riconosciuta la massima libertà di scelta, (ci mancherebbe) ma se hai firmato un impegno e non lo rispetti ne paghi le conseguenze ed i danni, credo sia normale e sia il minimo…

    • Hullalla 28 Luglio 2014, 23:10

      Anche Bacchetti ha avuto problemi simili… e Bacchetti aveva tutto per diventare un campione a livello internazionale.
      Amcora non mi capacito.

  7. coco_1962 28 Luglio 2014, 12:01

    stiamo a vedere. sono pochi gli elementi noti sia su come sono andate le cose dopo la firma del contratto e specialmente, sul contratto stesso (clausole). non posso pensare che Simone abbia deciso di tornare sui suoi passi perchè chiamato ad un impegno diverso da quello previsto

    • capitan america 28 Luglio 2014, 14:32

      mi sa che hai centrato il problema, clausole contratto…..

  8. Trequarti 28 Luglio 2014, 12:25

    Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare.
    Meglio così. Si vede che il ragazzotto ha paura di farsi male.

  9. Katmandu 28 Luglio 2014, 12:55

    Beh se fosse vero, ma spero vivamente di no, bisogna dire che ha le palle per dire che non è in grado di svolgere una mansione, e sarebbe tra le mosche bianche in questo paese, il problema rimane quella piccolezza chiamata contratto, se hai firmato ci si può far poco, a meno di penali varie
    So che non leggerà il blog ma il mio appello rimane
    Vai a Tolone stando coi migliori diventerai migliore ed è un opportunità che non capita a tutti, anche se sarà duro stringi i denti!

    • Rabbidaniel 28 Luglio 2014, 14:57

      Lungi da me giudicare il ragazzo, ma alla sua età ci si mette in gioco e solo dopo puoi dire di non essere in grado, anche perché se ti prendono a Tolone un motivo ci sarà pure.

  10. Il Mago 28 Luglio 2014, 13:35

    Ok tutte buone ragioni. Ma allora probabilmente non era da criticare chi dello staff tecnico di Treviso non aveva messo gli occhi sul giovane. Probabilmente avevano già sentore di “magagne” a livello caratteriale.

    • MAUTRE 28 Luglio 2014, 15:04

      Ciao Mago,
      a dire il vero il ragazzo era in dubbio se accettare le richieste di Treviso o di Tolone.
      Al momento possiamo dire NULLA di niente perchè NESSUNo è a conoscenza del “perchè”.
      Nel momento in cui emergeranno, evidenze, prove e indizzi allora saremo legittimati ad esprimere opinioni.
      PRIMA di tutto ciò, credo sia inutile, perchè è troppo facile giudicare senza sapere.
      Soprattutto prima di giudicare bisogna avere avuto la possibilità di viverle certe situazioni e magari mettersi nei suoio panni, quindi credo che, a meno che uno di voi non sia Castro o Hayman e Boudjella….sia il caso di attendere ulteriori sviluppi prima di SVILIRE un ragazzo, un giocatore !

  11. mezeena10 28 Luglio 2014, 14:59

    forse gli manca la mamma! saudade!
    mah!
    certe occasioni passano una sola volta nella vita, spero per lui non sia vero abbia rinunciato!

    • MAUTRE 29 Luglio 2014, 09:10

      Scusa, ma tu hai mai avuto occasioni simili ? Hai mai giocato ad alto livello e ti sei mai confrontato con delle “pressioni” che in un determinato stato d’animo ti possono essere superiori a quanto avevi valutato, e ciò che per te è “leggero” per me può essere più pesante ??

      • mezeena10 29 Luglio 2014, 10:04

        ma per favore! e si ho avuto le mie chances sportive ma ho dovuto scegliere il lavoro..
        quando ero giovane non c’ era l’ era pro!
        ma che significa poi??? se per te è “pesante” non fare il professionista! non te lo ordina il dottore certamente! e palesemente!!!
        mah!!!

      • mezeena10 29 Luglio 2014, 10:07

        e poi che avrò detto di strano??? che ha nostalgia? gli manca la mamma?
        e tu hai mai giocato ad “alto livello”? perche il basso livello che ho fatto io magari è alto qui in italia, sai com’ è…
        ma poi, che cacchio c’ entra col discorso di ferrari???
        fiato e parole sprecate..arimahhh!!!!!

        • MAUTRE 29 Luglio 2014, 10:31

          Intendo dire che in una scelta “pro”, come dici tu, ci sono diversi parametri. Non sono solo quelli del campo ma anche tutto ciò che sta intorno. E poi se fosse “nostaglia”, che facciamo…lo mettiamo alla gogna e gli impediamo di fare carriera ?

          • mezeena10 29 Luglio 2014, 11:30

            ma chi dice quello??? al solito cerchi di stravolgere il senso del discorso..mah!

  12. Rabbidaniel 28 Luglio 2014, 15:02

    Andando oltre il caso di Ferrari, non è che il sistema italico di accademie parastatalizzi la mentalità dei giocatori? Ovvero, una volta che entri in filiera la concorrenza non è delle più spietate. Ciò spiegherebbe anche la trafila più lunga che i nostri giovani devono affrontare per diventare pro. Ci sarebbe da riflettere, è un dato di non scarsa importanza.

    • Alberto da Giussano 28 Luglio 2014, 15:53

      Io ho già osservato a suo tempo, che fino a 15 anni fa si andava in nazionale a 18 anni, oggi la maturazione è più lunga. Tu dai una chiave di lettura che, naturalmente, colpevolizza le accademie. Il problema è un po’ più complesso e ha risvolti sociali più complicati. La fonte prima di tutti i guai di questo genere parrebbe nascere dal fatto che ormai il figlio unico è la norma nella famiglia italiana e questo, con tutto l’indotto determinato dalla mancanza di fratelli determina, nel figlio unico una maggiore insicurezza derivante dalla mancanza di “espertise” sociale. Credo che le Accademie centrino poco in verità.

      • Rabbidaniel 28 Luglio 2014, 16:07

        La società e il tipo di educazione e di crescita sono certamente cambiati negli anni, ma questo dovrebbe riguardare ogni sport. Guardando al nostro cortile, cioè al rugby, la competizione per guadagnarsi un posto a un certo punto è quasi inesistente. È chiaro che quando esci dal guscio tutto diventa più difficile.

        • Alberto da Giussano 28 Luglio 2014, 16:21

          Un forte sistema competitivo è determinante in ogni sport e ancor più nel nostro. Io credo che più che la mancanza di questo sia la mancanza di prospettive credibili.
          Se devo fare un’accusa alle Accademie sganciate dai club come sono le ns., direi che il non vedere il nulla davanti ( prima squadra) genera un ulteriore indecisione e mancanza di certezze.
          Il giocatore dell’accademia di Tolosa, sa, che se è bravo, può, anche a 18anni, esordire in prima squadra ( come è successo più volte) da noi questa possibilità non è conosciuta e forse è un limite allo spirito di appartenenza che è parte fondamentale nella formazione di uno sport di squadra. Nel rugby in modo particolare.

          • GiorgioXT 28 Luglio 2014, 16:42

            “Un forte sistema competitivo è determinante in ogni sport e ancor più nel nostro. Io credo che più che la mancanza di questo sia la mancanza di prospettive credibili”

            Devi deciderti : è determinante oppure no?

            la mancanza di prospettive è comune a tutti quelli che giocano a rugby, casomai sono proprio gli “asterischi delle accademie FIR” ad avere 8 volte più prospettive di chi ne è fuori.

          • Alberto da Giussano 28 Luglio 2014, 16:54

            Io scrivo in italiano, non aulico ma italiano. Se tu invece di avere fretta di criticare per partito preso ti prendessi la briga di capire cosa uno scrive sarebbe meglio, per te soprattutto.

  13. gian 28 Luglio 2014, 15:40

    aspetto sviluppi e chiarimenti, non posso credere che un giocatore rinunci alla possibilità di essere subito nel giro grosso dopo aver preso un impegno con la squadra pro più forte d’europa (perlomeno), perché “non se la sente”, sarebbe un suicidio professionale troppo grande, ti affidi allo staff e speri che si rendano conto che non sei ancora abbastanza maturo e pronto, se lo pensi, e se poi in campo ti ci buttano lo stesso vuol dire che o sono disperati o ti sottovaluti, comunque ci metti il 100% e via.
    in caso abbia rinunciato perché non si sentiva a livello o perché doveva giocare solo nella squadra B……..meglio mandarlo in C a fare l’amatore, il ragazzo non avrebbe la testa (e qualcos’altro) per giocare a certi livelli……

  14. dogriccio 28 Luglio 2014, 16:05

    ma vi rendete conto?
    esce una mezza notizia su un ragazzo di 20 anni e giù tutti a dire malignità,
    complimenti!
    mi domando quanti di voi che adesso se la prendono con lui si siano tirati indietro davanti alle loro scelte difficili (tra l’altro legittimo) oppure (e sopratutto) quanti ‘ste ca**ate le ripeterebbero in faccia all’interessato…..
    pensateci bene prima di additarlo, perchè se anche fosse “paura”, “mancanza della mamma” o chi più ne ha più ne metta, sarebbero comunque ca**i suoi e non sta certo a voi giudicarlo, questo è un blog di rugby mica di psicologia..
    mi scuso con i toni, ma certe cose mi fanno un po’ rabbia.

    • San Isidro 28 Luglio 2014, 16:08

      anche se ti sei acceso, concordo pienamente con te…ognuno nella vita fa quello che si sente di fare e non dobbiamo nemmeno generalizzare sull’assenza di competitività nel sistema formativo italiano perchè il caso qui è esclusivamente personale, magari un altro pilone italiano non vedrebbe l’ora di stare lì e battersi per la concorrenza…

    • mistral 28 Luglio 2014, 16:42

      dog, non tutti hanno malignato, per la maggior parte (e mi ci metto anch’io) si è considerato sulla scarsa professionalità di un giocatore (20 anni o 35 poco importa) che vuol fare del rugby professionale il suo futuro e poi ritira la propria parola (avrà sicuramente le sue personali ottime ragioni) quando ha davanti una grande (almeno io la ritengo tale) occasione… qualcuno ha ricordato la vicenda lo cicero di dieci anni fa: ma il lo cicero del 2003 era già “il barone”, e comunque andar via in quel modo da tolosa non gli ha certo rassenerato lo spirito e la carriera (oltre al portafoglio)… forse ferrari è stato avventato, mal consigliato etc etc, certo è che il suo potenziale ingresso nel professionismo di alto livello (non confondiamolo con l’alto livello fir, per carità) non avviene sotto i migliori auspici, e a questo punto gli rimane la realtà italiana, (non credo che le celtiche o le inglesi si andranno a impegolare in vicende legal-contrattuali)…

      • dogriccio 28 Luglio 2014, 19:04

        ma lui o Boudjellal sono usciti sugli organi ufficiali dicendo: “eh si non me la sono sentita”, oppure no?
        finchè non si sa è meglio star zitti, sopratutto quando si danno giudizi sul lato umano (“scarsa professionalità”).
        questa è la mia opinione, dalle mie parti (e in modo molto volgare e anche offensivo) si dice: “so tutti fr*ci col culo degli altri”, a buon intenditore..

        • mistral 28 Luglio 2014, 20:26

          hai ragione, alcuni farebbero molto meglio a stare zitti… complimenti per l’eleganza, la forma e l’educazione, un vero esempio di classe che non è acqua… probabilmente altra sostanza…

          • dogriccio 29 Luglio 2014, 20:28

            “complimenti per l’eleganza, la forma e l’educazione, un vero esempio di classe che non è acqua… probabilmente altra sostanza…”
            suona come un insulto, un giudizio senza che neanche mi conosci..
            non capisco cos’ho fatto per meritarlo, ma non è un atteggiamento che mi stupisce, leggendo sopra..

          • mistral 31 Luglio 2014, 08:43

            probabilmente ho frainteso il tono del tuo intervento, nel qual caso mi scuso, ma quando si utilizzano locuzioni vernacolari che, in un ambito geografico ristretto, possono anche sessere simpatiche (se poi dette da benigni, troisi o crozza diventano cult!) si rischia sempre il fraintendimento…

          • dogriccio 1 Agosto 2014, 13:21

            “ma quando si utilizzano locuzioni vernacolari che, in un ambito geografico ristretto, possono anche sessere simpatiche (se poi dette da benigni, troisi o crozza diventano cult!) si rischia sempre il fraintendimento…”
            non se prima specifichi, proprio per distaccartene, che tu le ritieni offensive e volgari.

      • MAUTRE 29 Luglio 2014, 09:24

        Quotando DOG, sottolineo l’importanza di attendere una sorta di ufficialità, giustificata da qualsivoglia motivazione.
        Vi sono momenti nella vita in cui capitanodelle “occasioni” e a volte sembra così appetibile che si prende al volo senza rendersi conto di cosa possa significare una scelta del genere, e non parlerei di professionismo o altro, parlerei di interazioni personali prima di tutto. Che poi, come luogo comune, si dica che IL TRENO VA PRESO QUANDO PASSA, allora può significare essere anche degli “sfigati” perchè il treno, se si è (parlando di sport) giocatori di livello, può passare anche una seconda e una terza volta. E magari quella volta, con un senno di poi “in più”, si possono fare scelte più oculate e meno impulsive, in funzione anche del proprio carattere, della propria predisposizione mentale.

        • mezeena10 29 Luglio 2014, 10:10

          al solito difficolta di analisi e comprensione..
          certi treni (Toulon!) passano una volta sola nella vita è ben diverso dal dire “il treno va preso quando passa”..
          pensi che il Tolone, cioe la squadra piu forte dell’ emisfero nord, magari tra uno o due anni lo cerca ancora??? e qualsiasi squadra di alto livello, fosse vera questa notizia, lo cercherebbe ancora visto il precedente???
          prima di rispondere con qualche fesseria come fatto su, leggi attentamente e non cambiare il senso del discorso!!!

          • MAUTRE 29 Luglio 2014, 10:50

            Aaancora tuuuu ??….ma non dovevamo vederci più ??! 🙂 ….come cita una bella canzone.
            Ascolta Mezeena…forse sei tu che parali senza cognizione di causa, evidentemente.
            Simone, il treno lo ha preso…ma evidentemente sulle carrozze i posti a sedere erano distribuiti diversamente da quanto pensava, e fino a che non ci sali “su quel treno” non puoi renderti conto di come sono le carrozze. Se ci sali da Hayman, da Botha, da Williams, da Castro….è un conto ma se ci sali da Simone (forte, giovanissimo ma con una “scorza” non ancora forgiata) è plausibile che ci possa essere un “sussulto” un ripensamento.
            Poi il si vedrà. Del futur non v’è certezza….. 🙂 Peace and Love bro.

          • mezeena10 29 Luglio 2014, 11:29

            no, credo proprio sia tu a parlare senza cognizione di causa..
            prima di ritenermi inadeguato per una qualsiasi cosa ci provo, mi metto in discussione, lotto e vedo come va..
            questo in generale e non nel caso specifico del ragazzo!
            ognuno poi libero di pensare ed agire come vuole..
            non mi permetto di dare giudizi! dovresti rileggere con piu attenzione cio che ho scritto, a cominciare dal primo post dove hai avuto da ridire!
            e battisti non mi piace granche, a parte qualche pezzo..
            tipo “la collina dei ciliegi”..

  15. San Isidro 28 Luglio 2014, 16:05

    Ragazzi ognuno fa quello che si sente, Ferrari avrà i suoi motivi, lasciamo il ragazzo in pace, il fatto che comunque il Tolone lo abbia cercato non è cosa da poco…a questo punto fossi Zebre e Treviso ci farei un pensiero, anche se è sempre alto livello, gli ambienti celtici italiani non penso gli darebbero quella pressione come a Toulon…

    • Rabbidaniel 28 Luglio 2014, 16:11

      Cao San, OT, dal minuto 07:22 mi ricorda la tua storia d’amore con OP “È il mio uomo Gianni, io lo amo!”

      • San Isidro 28 Luglio 2014, 16:28

        ahah…lo hanno fatto proprio l’altra sera il film….è andata così in effetti…prima ho chiesto a @gianni i soldi del riscatto (20 euro), poi ho lasciato OP su una barca sul Sile, prima a poi arriverà nel delta del Pò…

  16. frank 28 Luglio 2014, 17:33

    Per tutti quelli che straparlano:
    “non è giusto giudicare gli altri, perché non sai un cazzo della vita degli altri”

    • cassina 28 Luglio 2014, 19:16

      Grazie frank ,
      può capitare nella vita di non riuscire a gestire una situazione perché forse si è un periodo diciamo…. buio

      • frank 28 Luglio 2014, 22:45

        è una citazione molto banale se vuoi, ma nella sua semplicità molto vera.

        è vero, siamo qua per commentare e chiacchiere di rugby, ma certi commenti su questo ragazzo rasentano il ridicolo e la frustrazione personale.

        • Frank 29 Luglio 2014, 12:31

          sono perfettamente d’accordo…ancora più grave se si considera che nessuno sa cosa sia o stia realmente accadendo…mi sa che c’è d’avvero tanta frustrazione personale in molti commenti….

  17. balin 28 Luglio 2014, 20:15

    Se sapessi qualcosa della vita di questo ragazzo non ne parlerei su un blog Spero che lui non lo legga ( ad esempio se ho ben capito quel che una volta Casto ha detto in televisione, il gran Martin non lo leggerebbe)
    In ogni caso in bocca al lupo

  18. Francesco.Strano 28 Luglio 2014, 21:59

    Credo che molti farebbero carte false per andarci al suo posto…comunque di sicuro ,visto gli infortuni dei due piloni destri,un po verrebbe bruciato…..

  19. San Isidro 28 Luglio 2014, 23:11

    OT:
    gli highlights della vittoria dei nostri azzurrini dell’u.18 sugli argentini in quel di Rio Cuarto, su la cancha dell’Urù Curè, el club di Pedro Di Santo…ammazza abbiamo messo pure un drop…
    http://espndeportes.espn.go.com/videohub/video/clipDeportes?id=deportes:2143887

  20. Frank 29 Luglio 2014, 12:28

    Prima di giuducare o crocifiggere qualcuno, sarebbe meglio avere qualche “informazione” in più…qui ci sono solo indiscrezioni, di cui non si conosce la fonte (e la Tribuna, che riporta tali indiscrezioni, non è esattamente un giornale che brilla per etica) e, quindi, non si sa quanto possano essere attendibili…
    Comunque, anche se fosse tutto vero, mi permetto solo due considerazioni:
    – se un ragazzo decide di abbandonare una società tra le prime in Italia, con buona visisbilità e possibilità di passare in breve tempo in Pro 12, senza rompersi troppo le scatole e restando a due passi da casa, per andare in un top club francese, pur seconda squadra, non credo che manchi di coraggio od ambizione…
    – se anche fosse stato preso da un’improvviso “attacco di panico” e si fosse pentito della scelta fatta…è giovane, non è per forza segno di mancanza totale di carattere o premessa di una carriera già segnata…si può anche sbagliare: chi cade e dimostra di sapersi rialzare a spesso diventa molto più forte di chi non cade mai….

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