Cavalieri Prato, Pratichetti: “Sostegno da tutti tranne uno”

Il coach dei toscani elogia i suoi per la stagione. Ma sul futuro ancora ci sono incertezze

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mario bianchetto 1 Luglio 2014, 11:12

    Solidarietà a tutti i ragazzi di prato! I dirigenti come tonfoni devono andarsene di corsa dal rugby italiani! Ma scoop: anche in quel di padova sta per scoppiare una bomba! I ragazzi oltre a stipendi di quest’anno hanno arretrati di 3 anni fa! Vediamo se il petrarca si iscrive!

    • crosby 1 Luglio 2014, 11:22

      Da quel poco che so mi risulta che Toffano sia un plurimilionario e che le sue aziende vadano alla grande…certo è vero…che non ci fa una bella figura a non liquidare qualche migliaio di euro a Spragg e qualche altro…
      Non aiuta nemmeno il fatto che per 2 anni il Petrarca non abbia ricevuto il supporto economico delle Coppe…
      Che dire…un campo della Guizza l’hanno già sacrificato vendendolo…ne hanno altri 3 oltre al principale…ne venderanno un altro se sono proprio messi così male…

    • Yattaran 1 Luglio 2014, 11:27

      Ogni estate qualcuno tira fuori questa storia. Se poi si risolve in niente come tutte le volte, avrai l’onestà intellettuale di tornare qui e scusarti?

      • mario bianchetto 1 Luglio 2014, 11:50

        Si risolve in niente perchè i giocatori non fanno arbitrati perchè se no non prendono nemmeno quelli dell’anno dopo! Ma quest’anno qualcuno se ne va! E lo farà! Ho parlato personalmente con due giocatori! Quindi di scuse proprio io! Forse si deve scusare il petrarca!

      • gino pucci 1 Luglio 2014, 11:57
      • mario bianchetto 1 Luglio 2014, 12:03

        Sentiamo la tua di onestà intellettuale Yattaran

        • jack13 1 Luglio 2014, 12:08

          Non e’ questione di onesta’ e’ questione che il Petrarca non paga gli stipendi e se li paga lo fa con molto ritardo ma non vogliono ammetterlo perche’ sono signori…e grazie a Gino Pucci abbiamo la prova che e’ tutto vero…ma va tutto bene

        • Yattaran 1 Luglio 2014, 12:28

          Quando il Petrarca non si iscriverà al campionato, lo farò.

  2. malpensante 1 Luglio 2014, 12:12

    Il tweet di Fazzari dovrebbe essere stampato sulla carta intestata della FIR. Cosa serva ancora per darci un taglio con questo falso professionismo con cui si continua a illudere e a truffare ragazzi e famiglie? Un’accademia per ogni condominio per fare cosa? Nel frattempo attendo notizie sulla radiazione di Falzone o viceversa su una denuncia alla Procura se non è stato lui. Altrimenti siamo autorizzati a pensare che gli arbitri abbiano amici e, ovviamente, nemici con cui maneggiare le partite e altro. Con tutto quel che segue.

  3. fracassosandona 1 Luglio 2014, 12:14

    fossero vere le voci sul Petrarca sarebbe veramente la debacle finale…
    a questa società non si può certo rimproverare di fare campagne acquisti sontuose, di non valorizzare il proprio vivaio, di non collegarsi con le altre realtà del territorio…
    ogni anno cede i migliori giocatori ed ogni anno promuove qualcuno dalle giovanili in prima squadra, acquisti poca roba…
    volete dirmi che quest’anno Treviso non ha pagato nulla per un’intera prima linea?
    quest’anno ci sono state tre trasferte a Roma ed una a Prato… il resto a massimo due ore di macchina…
    se una realtà economica come quella di Padova non riesce a sostenere una compagine “low profile” come quella del Petrarca, realtà che ha peraltro una sua identità sociale ben radicata, essendo più che un club il “circolo” di riferimento delle famiglie bene (ma non solo) che da sempre mandano i propri rampolli a praticare sport con i propri pari…
    insomma se con tutti i soldi che girano per Padova ed in particolar modo tra i frequentatori del Petrarca non si riescono a pagare gli stipendi di giocatori semiamatoriali non capisco come possano restare in piedi altre realtà…

    ps: il Calcio Padova, retrocesso dalla B, pare non riesca ad iscriversi nemmeno in Prima Divisione…

    • Alberto da Giussano 1 Luglio 2014, 12:36

      Il San Donà, il Mogliano ce la fanno. Quindi diciamo che il San Donà e il Mogliano hanno buoni dirigenti e il Petrarca no.

      • crosby 1 Luglio 2014, 12:45

        E videocameraman più onesti intellettualmente…

        • GiorgioXT 1 Luglio 2014, 18:12

          Magari vieni a dirmelo di persona , così mi spieghi perché sarei poco onesto.

      • gian 1 Luglio 2014, 12:57

        del petrarca non parlo, a questo punto aspetto di vedere cosa succede, visto che tutti hanno delle certezze granitiche, mentre io no, al massimo estrapolo dai fatti, comunque, @alberto, il san donà puoi portarlo ad esempio, mogliano no, visto che, ufficialmente, è due anni che ha un budget doppio a quello del petrarca (non so se compresi i soldi delle coppe o meno, ma credo di sì)

        • crosby 1 Luglio 2014, 13:09

          Il budget di Mogliano e’ per stessa bocca di un dirigente di circa 700.000 euro compensivo delle Coppe.
          Lo stesso Properzi, intervistato, ha detto che il budget ha subito un forte taglio per la perdita di uno sponsor importante. Quindi immagino scendano a 400-500.000 euro.
          Merita comunque un premio Mogliano per aver vinto l’anno scorso uno scudetto con un budget così contenuto…

          • gian 1 Luglio 2014, 14:04

            scusa letto male io in prima battuta, non vedere quello che c’è scritto sotto riferito al tuo intervento, quindi, l’anno che viene, mogliano fa la stagione praticamente, con i soli soldi della coppa?

        • Alberto da Giussano 1 Luglio 2014, 13:33

          Scusa @gian perché questa severità con il Mogliano? Al di la del budget, grande o piccolo, i debiti li ha sempre pagati, o no?

          • gian 1 Luglio 2014, 14:00

            nessuna severità, anzi, ma tu confronti budget ben diversi, tutto qui, avere a disposizione qualche centinaio di migliaia di euro a stagione aiuta anche a coprire eventuali buchi passati, oltre ai pagamenti dell’anno, @crosby, ti riferisci all’anno passato o a quello entrante, perché il passato si parlava di un budget sul milione, ma a questo punto non so più niente, perché ognuno che sento abbassa di 2/300 mila euro il budget, tra poco viene fuori che il petrarca, con i suoi 550 ufficiali, mi pare, ma sbaglio di poco, è quella con più soldi in eccellenza
            comunque il premio europa era sui 400.000, non 2/300.000

  4. San Isidro 1 Luglio 2014, 13:12

    Anche quest’anno con Prato ci risiamo e già sono cinque pezzi importanti che se ne vanno (Garfagnoli al Petrarca, Biancotti al Calvisano, Bernini e Patelli al San Donà e Majstorovic al Rovigo)…naturalmente auguro ai toscani ogni bene…ma visto che a Prato c’è parecchio movimento e diverse società, ma creare un modello in stile Capitolina? Capisco che ci si rimetterebbe e molti andrebbero via, ma almeno la società resta in Eccellenza e tanti giovani della zona potrebbero misurarsi ad un certo livello, d’altronde se I Cavalieri ogni anno presentano gli stessi problemi occorre fare qualcosa, sennò se si fallisce e si riparte dalla Serie C…oppure un assemblaggio con l’Unione Prato-Sesto sarebbe impossibile? Troppe rivalità?

    • Alberto da Giussano 1 Luglio 2014, 13:35

      Una soluzione bisogna che la prendano. Se sono bravi, anche partendo dalla B con i chiari di luna che ci sono, possono rapidamente risalire senza , necessariamente, fare spese pazze.

  5. San Isidro 1 Luglio 2014, 13:23

    Ripeto quanto ho detto l’altro giorno, nonostante le obiezioni di qualcuno:
    basta con questo finto professionismo!
    il vero professionismo dovrebbe essere soltanto per gli atleti delle due franchigie e basta!
    tutte le società di club dovrebbero seguire lo stile della Capitolina, rugby sano, vero e amatoriale!
    gli stranieri a livello dell’Eccellenza per me servono a poco, dovrebbero giocare giovani e basta…
    sarebbe bello vedere dei campionati avvincenti e amatoriali in stile argentino…
    io sono per la Pro 12, il professionismo già ce l’abbiamo in Italia ed è rappresentato dagli atleti che militano nelle due franchigie celtiche…l’alto livello in Italia già c’è! A mio avviso ha poco senso creare un torneo pro interno quando già hai una dimensione pro al di sopra del livello club che è quella rappresentata dalle franchigie……la FIR dovrebbe studiare un sistema di filiera e di formazione collegato alle franchigie…sarei per avere un alto livello con i nostri due superteam che fanno il campionato celtico e vorrei una dimensione club domestica all’argentina, amatoriale, con squadre con budget bassi che possano far giocare tanti giovani, i più meritevoli poi passano al piano superiore o nelle accademie (che mi piacerebbe fossereo legate a Zebre e Treviso)…le risorse che non vanno all’alto livello le devi investire nella base e nella formazione, un campionato pro interno non mi convince…la Capitolina ha preso si asfaltate, ma se tutte le società della massima serie avessero avuto lo stesso assetto dei romani avremmo assistito a un campionato più equilibrato, avvincente e divertente…invece abbiamo società di Eccellenza con budget molto alti (che non è una colpa per carità) e acquistano stranieri che sono anche più forti di quelli che miltano alle Zebre o al Treviso, questo non ha senso per me…quanto all’attraenza dell’Eccellenza (intendiamoci, io sono affeazionatissimo a questo campionato e quest’anno con tre romane in massima serie ho fatto il pellegrino da un campo all’altro) non penso si possa fare più di tanto, rimarrebbe comunque un torneo per pochi intimi, la vera pubblicità la devi fare per il Pro 12…

    • Alberto da Giussano 1 Luglio 2014, 13:38

      Comunque l’eccellenza non può essere troppo distante dalle franchige come livello medio, diversamente sarebbe inutile.

      • San Isidro 1 Luglio 2014, 13:54

        Alberto tra le franchigie e l’Eccellenza già c’è un abisso a mio avviso…nei Paesi celtici come livello pro hanno solo le franchigie che fanno la Pro 12, hanno dei campionati domestici modesti, soltanto noi vogliamo avere un alto livello e sotto un campionato professionistico interno…purtroppo la differenza con Galles, Scozia e Irlanda sta anche nel fatto che loro hanno una filiera che noi non abbiamo, loro sotto le franchigie hanno accademy collegate ad esse e club affiliati sul territorio…per noi le franchigie sono soltanto due superclub che fanno un altro campionato e basta, sono separate dal sistema…e per me occorrerebbe proprio copiare quel sistema celtico visto che a Settembre inizierà il nostro quinto campionato con loro…

        • Alberto da Giussano 1 Luglio 2014, 14:21

          Scusa, ma tu stesso hai rilevato che la filiera in Italia non esiste. Ad ogni buon conto il sistema che tu proponi andrebbe completato fino alla radice. Vale a dire che oggi, quei pochi o tanti ( secondo me pochi) talenti che ci sono, escono e vengono formati da quella specie di sistema che abbiamo costruito in questi ultimi decenni. Ora stabilito, che siamo tutti d’accordo nel ritenere insufficiente l’attuale sistema di reclutamento e formazione sarebbe necessario che la tua proposta non solo si raccordasse con l’esistente ma che fosse in grado di andare oltre l’esistente. Non dirmi che dobbiamo copiare il sistema celtico. Primo perché noi siamo un paese di 60.000.000 di abitanti lungo e largo come le isole britanniche dove operano 4 federazioni e in secondo luogo loro hanno strutture scolastiche che supportano il lavoro dei club.

          • San Isidro 1 Luglio 2014, 14:49

            Alberto è ovvio che per molte cose non siamo paragonabili ai Paesi celtici, tra le quali, come tu stesso hai detto, l’assenza da noi di strutture scolastiche che supportino l’attività di club…ciò che intendo è che, dal momento che tra poco saranno 5 anni che facciamo il campionato con i celti, e dal momento che la Pro 12 è un campionato per “franchigie”, non per club, dovremmo cercare di imitare il modello ovale di quei Paesi…la franchigia non può essere un superclub e basta, ma una franchigia deve essere anche calata sul territorio…una franchigia dovrebbe avere una propria accademia e una rete di club connessi con questa…i problemi strutturali sono emersi in tal senso quando Zebre e Treviso, a seguito di infortuni e di atleti chiamati in nazionale, non hanno saputo chi mettere in campo a volte, mentre le altre franchigie celtiche, depauperate anche loro dalla nazionale, hanno schierato una serie di ragazzi u.20 della propria accademia che erano già abituati ad un certo tipo di intensità essendo cresciuti nell’ambiente della franchigia (i Cardiff Blues vennero a Treviso senza 19 giocatori importanti e rimpiazzarono questi con ragazzi dell’accademy)…in Scozia Edinburgh e Glasgow sono franchigie federali (come le Zebre), ma, nonostante questo, anche loro hanno accademy e filiera…
            ovviamente non si può fare una rivoluzione del genere in poco tempo, va pianificata e va studiata, ma se siamo entrati in un sistema, ovvero quello celtico, dovremmo anche copiare ed adeguarci a quel modello, se si voleva la Celtic per me si doveva fare anche un cambio radicale all’interno…personalmente spero che tutti questi centri di formazione che la FIR ha creato (un pò troppi per me) diano i loro frutti nel medio/lungo termini, ma il fatto che siano scollegati dalle realtà celtiche continua sorprendermi…e proprio il fatto dell’assenza di una filiera, secondo me, ha portato ad un “professionismo” del massimo campionato di club, un falso professionismo che ben poche società possono permettersi, un professionismo che è in controsenso con un sistema per franchigie…per questo dico torniamo ad una realtà amatoriale di club, manteniamo l’alto livello e ristrutturiamo piano piano il sistema rifacendoci ai Paesi con i quali ci confrontiamo, questo se si vuole ancora fare la Celtic…

          • San Isidro 1 Luglio 2014, 14:53

            ah, comunque la tua frase
            “la tua proposta non solo si raccordasse con l’esistente ma che fosse in grado di andare oltre l’esistente”
            racchiude un vero e proprio concetto filosofico…

          • Alberto da Giussano 1 Luglio 2014, 15:13

            Guarda che io leggo con molto interesse chi si prende la briga, come te, di riflettere sugli aspetti che riguardano i non facili problemi di organizzazione sportiva!

          • San Isidro 1 Luglio 2014, 16:06

            Alberto ti ringrazio e apprezzo, la mia era solo una battuta…mi sto prendendo una laurea in filosofia e ho trovato nella tua frase un concetto trascendente…

          • Mr Ian 1 Luglio 2014, 16:31

            San hai ragione da vendere, a rigor di logica le cose dovrebbero funzionare così. Nella realtà però fa più comodo campare il microcosmo dei clubs che si traducono in voti che mandano avanti il baraccone da più di 20 anni, per cui se a loro piace così, perchè cambiare?!?!?

          • Sergio Martin 1 Luglio 2014, 17:42

            I grandi interrogativi filosofici dell’umanità: chi siamo, dove andiamo e, soprattutto, come torniamo?

    • insidecenter 1 Luglio 2014, 13:40

      Buongiorno, scusa San, chiedo solo e non voglio certo ribattere ma allora se non verrebbe pagato nessun atleta ciascuna società dovrebbe formare la squadra con i propri giocatori del vivaio e stop! grazie

      • San Isidro 1 Luglio 2014, 14:24

        Ciao inside, anzitutto, non ti passo la frase “non voglio certo ribattere”, siamo su un blog e siamo qui per questo, nei limiti della cività possiamo dirci quello che ci pare e comunque quello che ho scritto sopra sono solo mie opinioni e non devono essere prese per assolute…
        Nell’ambito di una dimensione amatoriale sarebbe proprio così, anche se magari ogni società potrebbe mettere sotto contratto un numero minino di atleti meritevoli per fargli fare un regime semi-pro…se ci fossero poi delle accademy legate alle franchigie, i giovani delle accademie potrebbero continuare a giocare con il club nel periodo della loro formazione…se ci fosse una filiera che collegasse le franchigie ai club magari gli atleti poco utilizzati nelle franchigie potrebbero andare a rinforzare i club ogni tanto (se ci fosse anche il doppio tesseramento)…per gli atleti domestici più forti la FIR potrebbe creare dei piani di sviluppo e di crescita, proprio come accade in Argentina, inserendoli in un circuito tecnico pro, facendoli confrontare con le realtà delle franchigie, facendogli fare dei corsi di allenameto specifici e quant’altro, ma nel frattempo lasciandoli giocari ai club d’appartenenza…
        Naturalmente le mie sono tutte ipotesi, resto dell’idea che il professinismo in Italia già c’è e si chiama Zebre e Treviso, non esiste più il Super 10, da quasi cinque stagioni ormai siamo entrati nell’era celtica, fare dell’Eccellenza un torneo professionistico interno per me non ha senso, oltretutto non ce lo possiamo nemmeno permettere…

    • Sergio Martin 1 Luglio 2014, 17:41

      Quoto tutto. FIR, prendete nota dei contribbuti der filosofo!

  6. Francesco.Strano 1 Luglio 2014, 13:47

    @San cavolate……

    Il rugby deve essere a tutti gli effetti professionistico…ripeto senza qualità nei formatori e quindi un aumento nella qualità ed interesse verso la disciplina…..sponsor non mettono i soldi per nulla!

    • San Isidro 1 Luglio 2014, 14:02

      ma scusa il rugby professionistico in Italia già ce l’hai…
      Ci sono due franchigie con 70/80 giocatori professionisti che fanno l’alto livello…
      Qual è il senso di avere un campionato sotto le franchigie con squadre che sono professionistiche solo sulla carta? E la maggior parte delle società che fanno l’Eccellenza sappiamo che sono in guai economici…perchè un atleta che viene trattato da pro o semi-pro si deve allenare due volte al giorno per poi non essere pagato? Magari si può dedicare ad altro o allenarsi una sola volta al giorno…perchè nel nostro massimo campionato di club devono giocare stranieri che potrebbero stare anche ad un livello superiore e tolgono il posto magari a qualche ragazzo italiano?

  7. gian 1 Luglio 2014, 14:16

    comunque mi sa che sono impazzito io, facciamo un confronto così chiariamo un po’ di cose:
    1- il premio coppe è di circa 400.000
    2- l’anno passato l’hanno preso mogliano, prato, calvisano, viadana
    3- i budget che erano stati dichiarati l’anno scorso erano, circa:
    – calvisano 1.200.000
    – rovigo 1.600.00
    – mogliano 1.000.000
    – viadana 750.000
    – petrarca, prato, lazio 500.000
    – san donà 350.000
    4- adesso viene fuori che:
    – calvisano 600.000 (che più i 400.000 delle coppe sono vicini al dichiarato)
    – mogliano 700.000 (vedi sopra)
    – ma entrambi considerando i soldi delle coppe
    5- senza le coppe:
    – calvisano 200.000
    – mogliano 300.000

    qualcun altro ha fatto l’eccellenza con 50 euro, per caso? perché altrimenti qui ci sono geni e cog@@@ni al comando, imparate dai geni

    • gino pucci 1 Luglio 2014, 14:27

      Il budget è ininfluente! Tu prometti a inizio anno poi devi dare! Che tu prometta 10 o cento comunque li devi dare! Quindi avere soldi coppe o no, budget da 500 o un milione non cambia! Tu prometti, devi dare! Non c’è altro da dire!

      • gian 1 Luglio 2014, 14:35

        quindi mi stai dicendo che calvisano ha vinto lo scudetto con i nomi che ha e che mogliano ha sfiorato la finale con un budget effettivo, senza premi play off, inferiore a quello di san donà, confrontabile con reggio e, forse, la capitolina…….@san inutile che parli, a questi termini il dilettantismo impera, un altro po’ e fanno pagare ai giocatori il pullman per la trasferta; poi per forza che non pagano, con questi discorsi tutta l’eccellenza non ha mosso due milioni di euro (11 squadre) escludendo il 1.200.000 delle coppe, mandiamo toffano e zambelli a ripetizione da gavazzi, come avere uno squadrone non spendendo una lira e senza debiti pregressi

        • Alberto da Giussano 1 Luglio 2014, 14:49

          Scusa, ma francamente non ho capito una parola. Invece di partire dalla cima partiamo dal basso. Fino a prova contraria, Calvisano, Rovigo, Mogliano, San Dona, Lazio, Fiamme oro, Capitolina i giocatori e i fornitori li hanno pagati, cosa altro serve. Se qualche dirigente ha rischiato del suo ipotizzando incassi futuri, potrebbe anche essere, ma questo sta nella dinamica di un budget.

          • gian 1 Luglio 2014, 14:59

            lasciamo perdere e speriamo che facciano i lodi al petrarca così non si iscrive se non risolve e punto

        • San Isidro 1 Luglio 2014, 15:06

          alla Capitolina i ragazzi della prima squadra hanno pagato una quota simbolica di 150 euro ad inizio anno per tutte le spesse…

          • gian 1 Luglio 2014, 17:07

            per 50 persone tra giocatori staff e dirigenti fa 7.500 euro, molto simbolico, ci paghi i biglietti del tram per la trasferte dei derby e un panino alla club house a chi non gioca quel giorno 😉

          • San Isidro 1 Luglio 2014, 17:24

            ahah…e intanto la Capitolina il punto di bonus alla Guizza se l’è preso…

          • gian 1 Luglio 2014, 18:43

            magari non paghiamo, ma siamo nerosi 😀 😀 😀

          • gian 1 Luglio 2014, 18:43

            generosi, tastiera del cavolo

        • Alberto da Giussano 1 Luglio 2014, 15:09

          Guarda che veramente non ho capito, se hai pazienza di spigarti in altre parole, ti leggo volentieri

          • gian 1 Luglio 2014, 15:29

            io sopra ho esposto i budget che ad inizio anno le squadre avevano dichiarato per la stagione appena finita (non parlo se e quanto ne sia stato usato in più o in meno), questo è più o meno quello che mi ricordo risultasse, poi mi sento dire che squadre che hanno preso il contributo europeo, che è sui 400.000 euro, hanno fatto la stagione con 6/700.000 euro e quest’anno caleranno il budget, volevo solo sapere se questi numeri me li sono sognati o ci sono squadre in mano a geni della finanza ed altri in mano a dei cretini

          • Alberto da Giussano 1 Luglio 2014, 15:49

            Nelle squadre di rugby l’80% del budget è rappresentato dagli emolumenti. E dagli oneri riflessi derivanti da questi emolumenti, questa voce è molto variabile e dipende dal tipo di onere fscale che ha ogni contratto. Ti posso parlare di Calvisano. Quest’anno ti posso dire che gli stipendi “netti” vanno dai 900 ai 1700 euro/mese, calcolati sulle 12 mensilità con affitto di casa pagato e auto a disposizione ( 1 auto ogni 2/3 giocatori).Tieni presente che per andare al campo ci vogliono 5 minuti a piedi da ogni angolo del paese.
            Calcolando la media di 15.000/€ anno, sono 450.000 + gli allenatori + due dirigenti.
            In teoria altri 180.000 dovrebbero andarsene in IRPEF ( ma qui dipende dal discorso fatto prima)
            + le trasferte e il funzionamento dello stadio.

          • gian 1 Luglio 2014, 17:01

            quindi, alberto, stiamo parlando di 630.000 euro senza staff, stadio, trasferte ed affitti (solo una domanda perché non mi sono mai occupato del campo e quindi non conosco la legislazione, ci sono anche versamenti previdenziali sugli stipendi o i 15.000 medi da te indicati sono lordi?), facciamo altri 120.000 annui, per fare conto tondo?!
            e fanno 800.000, di cui metà derivanti dalle coppe, bene grazie per la risposta, quindi si deduce che calvisano spenda, di suo, meno di quanto dichiara di spendere il petrarca

          • Alberto da Giussano 1 Luglio 2014, 17:10

            I cosiddetti oneri riflessi, dipendono dalla tipologia del contratto. Grosso modo , comunque le cose stanno come le hai riassunte. Tieni inoltre presente che a Calvisano L’erogazione dei bilglietti, il controllo delle entrate viene gestito da volontari e a fine anno la festa della Birra è organizzata dai giocatori che si dividono in parti uguali ( tutta la rosa) l’incasso delle tre settimane ( più o meno 120/140.000 €)

          • gian 1 Luglio 2014, 17:15

            grazie mille

          • Tomas 1 Luglio 2014, 17:50

            Alberto, ma sei sicuro delle cifre degli stipendi?
            900€ al mese mi sembra difficile da credere, soprattutto perchè molti giocatori hanno famiglia e ovviamente in casa entra solo il loro stipendio. Per quanto gli dai appartamento e auto, la benzina la devono pur fare, così come la spesa.
            Io non ho conoscenze all’interno della società da poter snocciolare dati con certezza. Mi attengo a quello che leggo sui giornali ed ai dati rilasciati nelle interviste ai dirigenti.
            A Rovigo quest’anno il budget era di 2 milioni (e di Calvisano parlavano di 2 e 1/2!). I giocatori più importanti (Mirco Bergamasco ad esempio) si sono portati a casa 40000€, non so dirti se lordi o netti.
            La società, che fortunatamente si sta muovendo bene come bilancio, ha anche fatto a sue spese dei lavori di ammodernamento dello stadio a lei dato in concessione dal Comune (ad esempio il tabellone elettronico e per il prossimo anno rifacimento dei manti erbosi in sintetico). Ma la squadra è molto seguita, e come qualcuno ha detto, siamo un’isola felice (300000€ solo le entrate degli incassi). L’unica strada è quella di gestire queste società come vere e proprie società commerciali prima ancora che sportive, se vuoi sopravvivere ed essere competitivo.
            Ora devo andare, poi finisco il discorso

          • Alberto da Giussano 1 Luglio 2014, 18:14

            Guarda che un insegnante di educazione fisica di 30 anni, se trova il posto guadagna 1.200€. Un responsabile dell’ufficio tecnico di un comune prende 1700€ (netti).
            Gestire le rose oggi è un problema ( se li vuoi pagare):
            1) un giocatore deve sentirsi addosso la maglia
            2) deve ricevere i soldi tutti i mesi ( costi quel che costi)
            E guarda che i giocatori si dicono tutto, sanno le cose il giorno dopo che succedono e oggi credimi, avere i soldi sicuri conta molto ma molto. Se sei una socierà che paga hai un valore aggiunto.
            Può non piacere, ma è così.
            Mirco quest’anno ha preso 40.000, netti e quest’anno in Italia non c’è nessuno che li può dare.

          • Tomas 1 Luglio 2014, 18:37

            Concordo.
            Io però avevo letto da qualche parte che, proprio per evitare fallimenti e lodi arbitrali, si pensava di legare l’iscrizione al campionato alla sottoscrizione di una polizza fidejussoria. Sicuramente onerosa per le società, ma almeno danno qualche garanzia di solvibilità.
            Così come nella vita di tutti i giorni ci sono imprenditori che fanno il passo più lungo della gamba lasciando poi tanti chiodi, lo sport è la trasposizione della realtà. Purtroppo situazioni così si leggono in tutti gli sport, ad iniziare dal ricco calcio.

          • mezeena10 2 Luglio 2014, 00:02

            ciao alberto, non vedo perche non dovrebbe piacere! è si un valore aggiunto per una società pagare regolarmente gli stipendi!
            tomas 400 mila euro all’ anno bergamirco manco in francia li prendeva! non so dove hai preso sti “dati” ma sei lontano e di molto dalla realta!

          • mezeena10 2 Luglio 2014, 00:03

            pardon ho letto male, eran 40 mila..allora ok!

    • fracassosandona 1 Luglio 2014, 15:16

      gian…
      dicevi via Dante?…

      da dove arrivano i dati che hai fornito?
      come si fa a fare un campionato con 350 – 500.000 euro?
      30/35 giocatori più staff medico e tecnico: stipendio medio di 10.000 euro a testa…
      vuoi dirmi che un Marcato, un Flynn, un Erasmus lavorano? ne dubito, per cui se portano a casa almeno 30.000 euro vuol dire che a questo punto ci sono giocatori “eccellenti” che non arrivano a 5000 euro all’anno…
      con che faccia pretendiamo di mandare questa gente a confrontarsi in Europa con squadre del Top14 o della Premiership?

      credo ci siano bocciofile con budget più elevati della nostra eccellenza rugbistica…

      ps: il contributo “coppe” proveniva dalla defunta ERC… siete sicuri che quest’anno ci sia un contributo per tutte e quattro le nostre semifinaliste, dato che solo due parteciperanno a degli spareggi per entrare in challenge? e chi dovrebbe versarlo questo contributo?

      a è finìa a gubana!

      • gian 1 Luglio 2014, 15:24

        si, via dante 47
        queste erano le voci che mi pareva girassero ad inizio anno sui budget, ma mi sbaglio io, per questo chiedevo lumi, evidentemente, se in una squadra paghi alcuni semipro e agli altri dai si e no un rimborso spese, come budget ci siamo, lascia perdere i top player, parliamo dei giocatori normali
        il presidente ha garantito i contributi, almeno per quest’anno, quando ha esposto l’organizzazione delle coppe, che li tiri fuori la fir, l’IRB o la FIRA poco cambia

        • Hullalla 1 Luglio 2014, 17:47

          Da quel che ho letto, quest’anno al petrarca si allenavano una sola volta al giorno, e l’unico “vero” professionista era Moretti (+ gli stranieri? + qualche giocatore? non ne sono sicuro).

          • gian 1 Luglio 2014, 18:46

            infatti un budget sui 500.000 ci sta, a queste condizioni, ma se è vero che non pagano, bisognerebbe capire perché

          • gian 1 Luglio 2014, 18:48

            chi è credibile sia stato pagato sono gli stranieri e i giocatori di nome, e neanche tutti, per esempio marcato ed ansell non so, staibano forse

  8. fracassosandona 1 Luglio 2014, 15:49

    io come FIR non posso darti un contributo “coppe” se non ti sei nemmeno qualificato per gli spareggi…
    e in ogni caso eventualmente te lo darò solamente se ti qualifichi alla challenge (Calvisano – Rovigo)… certamente non posso contribuire a spese che non avrai!

    diverso se avessi messo in palio un premio di 300.000 euro per le semifinaliste del campionato…

    in ogni caso è scandaloso che il tessuto economico di Padova non riesca a trovare quattro palanche per far fare un campionato dignitoso al Petrarca, soprattutto sapendo quanto la società sia “ammanicata”, nel senso buono del termine…

    • gian 1 Luglio 2014, 16:49

      come ho già detto in altri post, nell’ambiente non trapelano problemi finanziari, che tre/quattro anni fa giravano, che ci possano essere dei sospesi non posso escluderlo, ma dipende dal perché (giorgioxt dava un esempio di spese a carico della società mai rimborsate dai giocatori, non so se sia vero, ma potrebbe starci), mi sembra strana l’esistenza, dopo anni, di una seconda squadra se non ci sono i soldi per la prima, però magari sono solo più bravi a stare zitti, ci mancherebbe, il petrarca ha un patrimonio su cui rivalersi, ergo non capisco perché tirarla tanto a lungo; comunque i soldi a padova ci sono, ben distribuiti tra un ceto alto, ma nessuno investe seriamente nello sport, vedi calcio e basket, si salva un po’ il volley, che però come il rugby non ha mai la possibilità di bloccare i giocatori più talentuosi per rimanere costantemente al vertice, e chi tira fuori soldi lo fa come contributo d’amore, ma non possono essere tanti presi dai singoli (certo che 30 persone che ti danno 10.000 in un anno fanno comunque 300.000), qui manca il grosso sponsor, ma le aziende e le finanziarie della zona, esclusa la carraro, stanno cedendo le proprietà, quindi nessun interesse nella promozione (vedi safilo ad es.)

      • gian 1 Luglio 2014, 17:04

        PS altro esempio è che le partite si giocano al geremia invece che al plebiscito per risparmiare (escluse quelle in cui si aspetta molto pubblico), ed incassare tutto l’indotto, visto che il petrarca è comunque la seconda piazza con più spettatori, dopo l’isola felice di rovigo, economicamente è una mossa azzeccata (un 2/3 stipendi al mese te li paghi con 200/300 paganti)

        • jack13 1 Luglio 2014, 17:11

          Comunque qui all ‘isola felice siamo vicini al Petrarca se veramente sta vivendo questo momento di difficolta’… Azz se no il derby con chi lo facciamo ? Col mogliano? E gli sfotto’? No dai il Petrarca e’ storia e ce la fara ‘ a superare questo momento…lo spero

          • gian 1 Luglio 2014, 17:17

            🙂
            in effetti non varrebbe più la pena di fare un campionato domestico 😉

  9. ventodelnord 1 Luglio 2014, 16:22

    San Isidoro, dopo il campionato fatto dalla capitolina con i minimi mezzi che avevano come fai ad augurarti che il movimento si livelli verso il basso e non verso l’alto lavorando come i club che ottengono buoni risultati come Rovigo e Calvisano? La cheltic necessita di un bacino da cui attingere che già è scarno (vedi quanti stranieri ha preso la Benetton quest’anno), abbassare ancora il livello Dell eccellenza vorrebbe dire non avere più nulla sotto la Cheltic. In più tu dirò che abbiamo due franchigie arrivate ultime che alimentano una nazionale che non è mai andata così male e la FIR per mantenere a cifre mica da ridere certa gente una milioni di euro…risultati sotto zero. Se si desse un po’ meno ad un progetto che dopo 4 anni ha dato dubbi frutti e la federazione aiutasse maggiormente i club avrebbe più giocatori tra cui attingere e magari quei pochi eletti nelle franchigie avrebbero un po’ più di pepe al di dietro per confermare il proprio posto in nazionale invece di vederselo assegnato di diritto perché militanti in franchigia. Non dico che si stava meglio quando si stava peggio ma non avere ricambi perché l eccellenza e’ un livello troppo basso e augurarsi che lo diventi ancora di più mi pare assurdo. In più alle zebre c’è gente che campa con stipendi di tutto rispetto, che con quei soldi si compra case e attività e nei club come Petrarca e Prato c’è gente con figli che non riesce a pagare il mutuo o l’affitto…questa e’ la situazione.

    • San Isidro 1 Luglio 2014, 17:18

      ventodelnord, le mie erano solo opinioni, comunque ci tengo a sottolineare che la Capitolina non è che ha fatto un campionato così perchè non aveva mezzi, ma quella del club romano è stata una libera scelta, all’URC ci sono anche soci ricchi e le risorse per tornare al professionismo dell’era del Super 10 si troverebbero facilmente (almeno penso) però da cinque anni ormai si segue l’etica amatoriale e la prima squadra sopravvive grazie al suo prezioso vivaio e ai giocatori di lungo corso che hanno deciso di rimanere in bluamaranto, per me c’è solo da ammirarli, tra l’altro due stagioni fa la promozione in Eccellenza se la sono guadagnata sul campo, non dimentichiamoci poi che quest’anno la squadra cadetta è riuscita passare dalla C alla B…
      discorso Capitolina a parte, se hai tempo e voglia naturalmente, ti invito a leggere tutti i miei interventi che ho lasciato in quest’articolo dove ho spiegato agli altri la mia idea di rifondare il domestic…il problema su cui marco sono fliera, accademie legate alle franchigie e formazione, esattamente come accade negli altri Paesi celtici…hai sottolineato come non ci sia un adeguato bacino sotto le franchigie, verissimo, ma credo che questo bacino non debba essere rappresentato tanto da uno psuedo campionato semi-pro quale è l’Eccellenza, ma dovrebbe essere rappresentato in primis dalle accademy di Zebre e Treviso, poi dai giocatori meritevoli del domestic inseriti in piani di sviluppo e crescita dalla FIR…riallacciandomi a quanto dicevo sopra, ovviamente non si può fare una rivoluzione del genere in poco tempo, va pianificata e va studiata, ma se siamo entrati in un sistema, ovvero quello celtico, dovremmo anche copiare ed adeguarci a quel modello, se si voleva la Celtic per me si doveva fare anche un cambio radicale all’interno…personalmente spero che tutti questi centri di formazione che la FIR ha creato (un pò troppi per me) diano i loro frutti nel medio/lungo termini, ma il fatto che siano scollegati dalle realtà celtiche continua sorprendermi…e proprio il fatto dell’assenza di una filiera, secondo me, ha portato ad un “professionismo” del massimo campionato di club, un falso professionismo che ben poche società possono permettersi, un professionismo che è in controsenso con un sistema per franchigie…per questo dico torniamo ad una realtà amatoriale di club, manteniamo l’alto livello e ristrutturiamo piano piano il sistema rifacendoci ai Paesi con i quali ci confrontiamo, questo se si vuole ancora fare la Celtic…inoltre, sempre come dicevo sopra, se tutte le società della massima serie avessero avuto lo stesso assetto della Capitolina avremmo assistito a un campionato più equilibrato, avvincente e divertente e anche con meno stranieri che hanno falsano il livello dell’Eccellenza…
      sul discorso dei giocatori delle franchigie, è vero che gli atleti pro devono avere il pepe per guadagnarsi la convocazione in nazionale, ma gli atleti dell’Eccellenza difficilmente potranno torgliergli il posto proprio perchè fanno un campionato di un’altra dimensione, un campionato di basso livello e non saranno mai del tutto pronti per i ritimi internazionali, Brunel non convoca più atleti dell’Eccellenza da ben due anni! Ed è proprio questa identificazione dell’Eccellenza come torneo di spessore che ci porta a vedere chi vi partecipa come pronto per certi livelli, quando, salvo rarissime eccezioni, non è per niente così, se vogliamo stare in celtic il professionismo sono le franchigie, punto. E allora perchè permettere nel massimo campionato di club che ci siano società con budget altissimi (e ripeto non è certo una colpa dei presidenti) e altre che fanno fatica a tirare avanti? Qual è il senso di stranieri di calibro che vengono a giocare in questo campionato? Ora a Calvisano arrivano un nazionale fijano e un ragazzo australiano con esperienze di Super Rugby e Pro D2, ma non sono sprecati per questo livello? Servono? Italiani da prendere non ce ne sono? Allora sarebbe meglio livellare tutti ad un rugby più sano ed amatoriale, imporre un tetto di budget oltre il quale le società non possono disporre e concentrarci ad una riforma del sistema formativo e della base in funzione dell’alto livello, cioè delle franchigie…
      Questo è come la penso io se vogliamo fare la Pro 12 ancora per molto, naturalmente accetto anche le critiche…

      • San Isidro 1 Luglio 2014, 17:22

        ah, poi non mi chiamare San Isidoro dai, nun se pò…non sono devoto a San Isidoro l’Agricoltore, ma semplicemente appassionato al rugby argentino e San Isidro è la capitale della palla ovale argentina…

        • Sergio Martin 1 Luglio 2014, 17:45

          San Isidoro mi ricorda il “compagnuccio daa parrocchietta”, il personaggio del mitico Alberto Sordi…

      • gian 1 Luglio 2014, 17:24

        però, san, il problema non può solo essere il declassamento del domestic, prima di arrivare a tale gradino bisogna rifondare il sistema dalle radici, altrimenti il domestic lasciato solo diventerà il cimitero degli elefanti e dei vorrei ma non posso

        • San Isidro 1 Luglio 2014, 17:27

          e infatti l’ho scritto…

          • gian 1 Luglio 2014, 18:49

            intendevo che prima deve essere rifondata la base e dopo, quando funziona allora puoi declassare il domestic

          • malpensante 2 Luglio 2014, 19:14

            gian, secondo me le due cose non sono scindibili: riformi tutto insieme o non cambia nulla.

    • malpensante 1 Luglio 2014, 17:36

      Allora, a inizio campionato ho visto allo Zaffanella Viadana-Rovigo, una partita di una bruttezza e di una noia mortali, ad aver pazienza andrei a trovare il post. Nel frattempo ho visto in tv Petrarca-Capitolina e ti assicuro che mi sono anche divertito. Uno stipendio da poliziotto per ogni giocatore nel nostro rugby è una chimera, e infatti ad andare alle Fiamme c’è la fila. I club han fatto carne di porco del nostro rugby, anche in luoghi dove i vivai ci sono come qua, o a Padova. Le squadre coi ragazzi le han fatte solo quando proprio erano alla canna del gas, dopo anni di bilanci ridicoli e acquisti mirabolanti. Salvo poi finire falliti, come è capitato a Parma. Se poi un campionato dove non si pagano nemmeno gli affitti e i 500 euro di rimborso al ragazzino e si rischia di vincerlo sia una cosa seria e rimediabile, beato te.

  10. GiorgioXT 1 Luglio 2014, 17:44

    “Ma scoop: anche in quel di padova sta per scoppiare una bomba! I ragazzi oltre a stipendi di quest’anno hanno arretrati di 3 anni fa! Vediamo se il petrarca si iscrive!”
    Curioso questo Mario Bianchetto (e Gino Pucci, sono intercambiabili), che scrive del Petrarca anche dove non c’entra (tanto però per restare in prima pagina)

    Comunque si fa presto, basta aspettare la prossima settimana e vedremo come stanno le cose.

    PS. nessuno si è ricordato che Carletto Fazzari il contratto 2013-2014 lo ha con le Zebre, ed era al Petrarca in prestito.

    • gian 1 Luglio 2014, 18:53

      quindi dovevano pagare le zebre? non so come funziona, spiegalo meglio, così non ci sono misteri, tanto sembra che nel blog siano tutti addentrissimo all’ambiente, anche se dicono di no.

      • mezeena10 2 Luglio 2014, 07:33

        non credo proprio! col prestito in teoria ti “accolli” gli oneri, lo stipendio o parte di esso etc..
        non vedo perche una squadra dovrebbe pagare uno che non ha in rosa!
        dubito molto del fatto che anche il Petrarca sia in crisi!
        forza Petrarca sempre! 🙂

    • gino pucci 1 Luglio 2014, 19:15

      Ahahah Spero non sia intercambiabile anche con mia moglie! Guarda questa storia dei debiti me l’ha confidata un ragazzo neo acquisto benetton proveniente dal petrarca!

      • fracassosandona 1 Luglio 2014, 19:20

        vecio…
        sono tre in tutto, non è che hai propriamente tutelato la tua fonte…

        • gian 1 Luglio 2014, 19:22

          ce l’ha proprio con le prime linee, il petrarca, ecco perché la mischia cede, sono in sciopero bianco per mancati pagamenti!

  11. Katmandu 1 Luglio 2014, 19:50

    Ora la cosa più grave è comunque qua si parla di onesti lavoratori precari che rischiano la pellaccia per poco. Ora detto questo i dirigenti che fanno proposte indecenti senza avere la certezza del budget e senza le dovute garanzie non dovrebbero esistere
    Detto questo per fare un campionato pro bisognerebbe avere due cose importanti
    Un ritorno mediatico decente
    una lega ditro con i contro cuagliotti
    Ora in italia non abbiamo ne una ne l’altra Dovremmo avere l’onestà di fare un campionato in cui partecipa solo chi ha le dovute garanzie e Fidejiussioni vere, se una squadra come la capitolina vuole fare un campionato con pochi soldi liberi di farlo, se la stessa vuole far uncampionato con 32 miliono di euro liberissima di farlo, ma deve onorare il budget!
    Per di più la federazione latita parecchio sotto questo fronte solo per non pestare i piedi a qualcuno, regole chiare e basta!

    • San Isidro 1 Luglio 2014, 20:02

      ecco Kat, visto che vediamo le cose sempre allo stesso modo, sono in disaccordo con te…ho scritto parecchio sopra, puoi rileggere se vuoi, ma io sono per un rugby più amatoriale, semmai sono per imporre un tetto di budget oltre il quale le società non possono disporre, non per mettere delle restrizioni in senso opposto…avere una lega pro di club quando sopra hai già l’alto livello, cioè Zebre e Treviso, che rappresentano il vero professionismo in Italia, per me non ha senso…come dicevo sopra perchè devono esserci società con budget altissimi (e ripeto non è certo una colpa dei presidenti) e altre che fanno fatica a tirare avanti? Rugby di club più amatoriale e più investimenti invece nella base e nella formazione, mantenendo al contempo come unica forma di professionimo nel rugby italiano le franchigie…oh, sono solo mie opinioni eh…

      • Katmandu 1 Luglio 2014, 21:23

        San benissimo ma se io son un pazzo folle e dispongo di 16 milioni di euro annui di surplus e li voglio investire nel Pedemontana chi me lo può impedire? quello che dico io è che capisco il tuo ragionamento ma non puoi nemmeno impedire l’ingresso di capitali importanti o meno, nel budget ma se io dico che ho a disposiziono una cifra X devo onorare contratti massimo per quella cifra e in questo la federazione deve muoversi in tal senso

  12. boh 2 Luglio 2014, 07:57

    AdG scrive:la festa della Birra è organizzata dai giocatori che si dividono in parti uguali ( tutta la rosa) l’incasso delle tre settimane ( più o meno 120/140.000 €)
    Alberto, sembri uno che fa le scarpe ai millepiedi, ma spesso fra le righe sei poco chiaro.
    I giocatori si DIVIDONO il guadagno delle tre (fine) settimane di festa. L’incasso naturalmente è defalcato dei costi.

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