Rugbymercato: arrivi a Calvisano, Civetta e Nathan per Viadana?

Il problema è che il rugby, per i soldi che muove, è uno sport minore sul quale non conviene investire.
Le partite del VI Nazioni dell’Italia le trasmette DMax, quelle del campionato d’eccellenza Rai Sport satellite spesso in differita e quelle del Pro 12 addirittura Italia 2 (io manco sapevo esistesse Italia 2): vuol dire che non hanno visibilità, quindi le guardano pochi appassionati e tifosi interessati, ma i marchi commerciali non investono per avvenimenti sportivi poco seguiti! E senza i soldi non si va da nessuna parte ….
Poi ci sono società che fanno il passo più lungo della gamba (così come molti imprenditori nel mondo degli affari): gli sponsor ritardano o annullano i versamenti, la società è costretta a sospendere gli stipendi e il pagamento delle utenze, intervengono i politici locali con promesse che poi non mantengono, si entra in un vortice dal quale non se ne esce più.
A Rovigo questa situazione l’abbiamo vissuta un po’ di anni fa’.
La FIR, come le altre Federazioni, è governata da personaggi politici, che arrivano lì facendosi eleggere con campagne nelle quali promettono a destra e a manca pur di raccogliere voti. Una volta arrivati si trovano a gestire bilanci più grandi di loro, avendo debiti di riconoscenza da pagare a qualcuno e facendo nuove promesse a qualcun’altro in vista delle prossime elezioni. Quello che è successo nei mesi scorsi con la riassegnazione della Celtic agli amici trevigiani è sotto gli occhi di tutti. E Gavazzi non è l’unico ad avere fatto “la sua parte”.
A cosa servono tutte queste accademie? Quanto ci costano? E quanto ci costano alla fine le 2 squadre celtiche? E con che risultati poi ……
Non credo che la Pro 12 abbia un futuro perchè se le squadre anglosassoni si sveglieranno si renderanno conto che sarà molto più produttivo (ritorno economico) fare un maxi torneo britannico con squadre inglesi, gallesi, scozzesi e irlandesi.
L’Italia rimarrà al palo perchè con i risultati che portiamo a casa non ci vorranno più!!!
Quando Kirwan era c.t. lanciò un’idea per valorizzare il ns campionato.
Numero ridotto di partecipanti (8), “aiuti” federali a quelle realtà in difficoltà, ma che erano piazze strategiche per quello che muovevano come appassionati e vivai, supervisori federali a dirigere i vivai delle squadre “eccellenti”, aggiornamenti continui a tutti i tecnici di tutte le squadre dando direttive sui piani di gioco in maniera che giocassero nello stesso modo della nazionale, distribuzione dei giocatori d’interesse nazionale spalmati a tutte le squadre per avere un torneo più equilibrato ed omogeneo a vantaggio dello spettacolo, così, da richiamare l’interesse. (non come ora che 2 squadre giocano per il titolo, 3 o 4 per entrare nei play off e le altre a salvarsi!)
Che ne pensate?