Il tallonatore argentino annuncia alla stampa del suo paese che dal 24 di giugno si allenerà in Ghirada
Rugbymercato: Bruno Mercanti lascia il Petrarca e va al Benetton
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buon acquisto per il treviso, peccato per il petrarca, cominciano i saldi di primavera, moretti e salvan dovranno, tanto per cambiare, rincominciare a trovare gli equilibri ad agosto, in bocca al lupo
Ma è azzurrabile?
Se lo pitturi… 🙂
In tutti i casi e’ Gavazzi-niente-fighe-solo-cazzi che deve decidere quanto straniero e’…
( Bisogna che San ci sia un giudizio sul giocatore )
Beh è un giocatore quindi va bene anche straniero, al massimo lo si italianizza. e’ lo staff che deve essere itaGliano…..
Ciao gianni, oltre al fatto che proviene da Bahia Blanca (citta importante della parte meridionale della provincia di Buenos Aires, i cui club partecipano al Torneo del Sur e, assieme a quelli del Torneo de Mar del Plata, al Torneo Pampeano), non so dirti altro…al Petrarca mi ha sempre dato una buona impressione, tallonatore dinamico e anche veloce con la palla in mano, in Eccellenza va bene, ora bisogna vederlo ad un livello superiore…
credo abbia passaporto italiano
pare anche a me, ma non ho la certezza…
beh il nome dice tutto
da ghiraldini a mercanti…
il pro12 è nostro!
Ciao Fracasso,
Tuto ben a San Dona’ ?
Dai, se ricordo e’ 88 o 89 perciò già discretamente rodato e ancora con margini di miglioramento.
Stessa coscia di quando il grande Ghira arrivo’ a Treviso.
In tutti i casi, sempre un passo in avanti rispetto a Quello Li…
Quello lì sarà titolarissimo.
Quello lì è fuori rosa.
Gia’…:-/
Da Sbaraglini a Mercanti
beh, a Sbaraglini che gli vuoi dire…tra l’altro non so se resterà, credo torneà al suo Sporting de Mar del Plata…
E Sbaraglini non sarebbe uno scandalo tenerlo, anzi.
dei tre argentini di prima linea (assieme a Fernandez-Rouyet e Di Santo) secondo me è l’unico che potrebbe giocare un’altra stagione a questi livelli, non di più però…Sbaraglini in un’intervista dell’anno scorso era stato chiaro: da buon argentino, una volta lasciata Treviso, sarebbe tornato nella sua Mar del Plata anzichè in Eccellenza…vista l’età credo che la prossima stagione, o tra due al massimo, tornerà al rugby amatoriale argentino…
In bocca al lupo Bruno, a 26 anni e’ un’occasione da non perdere. Bene il Petrarca che lo ha “scovato” un paio d’anni fa’….Sapra’ sicuramente rimpiazzarlo adeguatamente, magari con un giovane italiano(Ragazzi….????)…Bene il Benetton che ha fatto un’ottima scelta. FORZA PETRARCA SEMPRE.
Mah… il Benetton ha fatto una scelta, che speriamo si rivelera’ ottima.
Sta’ al giocatore dimostrare che puo’ sostituire adeguatamente Ghiraldini, ma non sara’ certo facile.
Uno dei tallonatori più interessanti del panorama eccellente, penso possa esser un buon innesto quest’anno
Beh dai, poi dite che Gavazzi è una persona inutile. Dopo la minchiata su Van Zyl per fortuna tutti ci pensano due volte prima di dire ‘ma non è italiano’…
Mas Gavazzi sa chi allena la nazionale seven ? Ssst
Chissá che gli passa per la testa.
Possibile primo cap per devoto domenica?
Il livello dei dirigenti federali del rugby italiano è discutibile in più di una situazione ma quello di osannati dirigenti privati di ancor più osannati (in parte meritatamente) club privati, è spesso discutibilissimo, salvo che, con gli ultimi accordi, questa campagna del Benetton non la stiano decidendo in Fir. In un ruolo dove abbiamo svariati italiani, anche tra i giovani, che sono giocatori di medio-buon livello internazionale (vale a dire quello che è il miglior livello italiano), ecco che viene preso un ’88 argentino ! D’Apice, Giazzon e Manici sono proprio indispensabili tutti e tre nella stessa squadra ? Qualche italiano in eccellenza di simile valore ed età non esiste proprio ? Capitolo n.10/dirigenti “pubblici”: stando a ciò che si legge il presidente Fir e la sua “area” hanno molta importanza a Calvisano; ebbene chi hanno trovato e chi, sempre a quanto pare, tengono in gran considerazione per un futuro anche azzurro in questo ruolo ? Un ’86, neozelandese che a livello internazionale è un giocatore “qualsiasi” e potrà forse puntare ad arrivare a un livello medio. Capitolo n.10/dirigenti privati: l’osannato club trevigiano chi ha invece scovato ? Un ’91 (bene l’età…soprattutto quella che aveva quando è arrivato) da Brisbane, con papà italiano che, dopo un 2-3 anni (non ricordo bene il momento dell’arrivo), sembrerebbe qualcosa di più di un “qualsiasi” ma sulla strada per essere non più che un internazionale medio, con il vantaggio che sa giocare sullo stesso livello anche a 9. Per il “settore pubblico” posso concedere che ha provato nel ruolo qualche italiano ma andando a pescare in maniera piuttosto improbabile (Chiesa), oltre a un giocatore già internazionale di buon livello in altri ruoli (Iannone). Direi che ho riconosciuto anche qualcosa di positivo in ciò che è stato fatto, ma visti i minus che sono di gran lunga preponderanti e, taluni, grotteschi, la domanda che mi viene è: ma a chi è in mano il rugby italiano ?
In Italia si parla spesso del livello dei giocatori e dei tecnici e del gap che ci separa dai paesi leader……si parla poco dei manager pubblici e privati che hanno gestito il nostro rugby forse lì dobbiamo crescere anche di più….non posso che darti ragione…
Tony, nuove bombe di calcio mercato? Che idea ti sei fatto della decisione di treviso di passare da una Rosa a 38 ad una a 42/44?
Ovviamente rugby Mercato, non t’immagino col pendolino insomma 🙂 🙂
@gsp ciao niente bombe di mercato sono appena rientrato dall’estero….piuttosto temo scoppino altre bombe…sui rapporti….ma meglio non parlarne, quello che sta succedendo mi amareggia…
Ben tornato Tony. Non sarei sorpreso Se dovessimo assistere ad un altro round e mai l’ultimo. Purtroppo va’ cosí.