Tecnici italiani per panchine italiane, il rischio di una guerra ideologica

Il presidente FIR ha ribadito: per le franchigie solo tecnici italiani. Un discorso coerente ma che ha un suo rovescio della medaglia

COMMENTI DEI LETTORI
  1. crosby 21 Maggio 2014, 08:19

    La strada Gavazzi l’ha già segnata: il post Brunel si chiama Cavinato con Guidi alle Zebre.

  2. tony 21 Maggio 2014, 08:38

    E una strada percorribile solo se si fa come con Casellato che va a fare stage in N.Z. altrimenti bisogna portare qualche Big dall’estero e la miglior scuola è quella dei Neozelandesi…Non a caso le squadre che giocano meglio hanno allenatori Neozelandesi vedi Nuova Zelanda,Irlanda,etc

    • dengra 21 Maggio 2014, 10:04

      Casellato è una persona intelligente e và in NZ perchè vuole conoscere ma il suo approccio al rugby è e rimane latino con basi francesi e non anglosassoni…..la sua esperienza nell’alto livello da giocatore lo evidenziano…….WILLEPREUX e tutta la colonia francese di tecnici che sono passati a treviso o in nazionale ne hanno influenzato il pensiero e il modo di allenare…….un bravo allenatore in qualsiasi sport deve andare a conoscere il massimo livello la massima espressione ma poi le sue scelte saranno dettate da quello che crede sia meglio per lui e per i suoi giocatori. E quindi credo che CASELLATO sia solo un tecnico ITALIANO che crede al suo rugby italiano. Ma credo anche che qualche tecnico straniero sia ottimo alle nostre accademie. Vi faccio un nome….colui che ha formato e creato tutte le accademie inglesi e che parla benissiomo l’italiano e anche se anziano è ancora sui campi di rugby della RFU….BRIAN ASHTON. Senza dimenticare WILLEPREUX.

      • Francesco.Strano 21 Maggio 2014, 10:41
      • tony 21 Maggio 2014, 12:25

        @d ok è di scuola francese ma se mi permetti i migliori tecnici al mondo sono gli allenatori delle nazionali di N.Z. ,Irlanda,Galles….mi sembra siano N.Zelandesi….e fa bene aggiornarsi lì…..

    • jazztrain 21 Maggio 2014, 12:43

      Georgia, anche lei ha un allenatore neozelandese.

    • maz74 21 Maggio 2014, 14:30

      E’ L’ENNESIMA CAZZATA DI GAVAZZI, ma scusate in Irlanda Leinster e Munster hanno tecnici irlandesi? Sicuramente in Irlanda i tecnici sono più preparati dei nostri.

      • PaoloD 28 Maggio 2014, 23:09

        Totalmente d’accordo…..con quale presunzione…..se non sono capace e “ovviamente non siamo capaci” si chiama chi lo e’……la NAZIONALE ripeto per il beneficio di GAVAZZI etc,etc….LA Nazionale INGLESE!!! Ha chiamato Capello, il Chelsea Mourhino, etc,etc…. non ho voglia di elencarli tutti…..le persone intelligenti, accettano con modestia’ e onesta quando non sono capaci di fare una cosa e chiamo il “Professionista” La parola chiave qui e’ ” PROFESSIONISTA” noi l’unica cosa che abbiamo che e’ professionista sono i giocatori, quelli che si allenano con passione, che si dedicano con passione….che si spaccano le ossa e con passione e dedicazione tornano a farci sognare….TUTTI l’altri….dico TUTTI…..sono improvvisati……non esiste UNO che abbia la capacita’ di considerarsi un allenatore, un allenatore di livello per dire: un Ancillotti (Italiano) del rugby…..NON esiste….ho sentito parlare di Cavinato come futuro allenatore della Nazionale Italiana…..ma siamo totalmente matti? Non ha neanche un minimo di carisma, dopo la sconfitta a Glasgow a martellato i giocatori, non ha mai detto “Io ho sbagliato la partita, Io non ho capito come fare”. Hanno più’ esperienza i giocatori che non sa’ allenare ora, che per la maggior sono giocatori Nazionali….figuriamoci se allenasse l’Italia. Se NON vogliamo la crescita e lo sviluppo de rugby Italiano….basta continuare con questa linea e con questi improvvisati…..Gavazzi che dice nel intervista prima della partenza per il tour Pacifico che: NON sa’ dove si vedranno le partite!! “sentiamo SKY che sono qui” ma che cazzo dice? Il Presidente della FIR….La maggior parte del italiani non sanno nemmeno che la Nazionale rugby e’ via per fare un tour!!! Come sara’ mai possibile una crescita quando….nessun’ giornale, nessun’ TG, segue quanto succede nel mondo del rugby??? Si può’ sapere?? Poi Gavazzi si e’ lamentato della mancanza di sponsor Prato Cavalieri e L’aquila mi pare… hanno difficoltà’ a pagare i giocatori….Ma tu Gavazzi capisci cosa significa chiedere soldi a sponsor? I sponsor vogliono sapere che di rugby se ne parla, che il suo logo si veda sulle maglie e in giro, in TV, nei giornali, che ci sia un ritorno per il loro investimento e impegno….TU la FIR non vi impegnati per lo sviluppo per il coinvolgimento del Italia e L’italiani che il RUGBY e’ e sia una realtà’ Italiana e Nazionale…..La gestite come la Politica Italiana, pare ‘na casta a livello politica italiana….Un po’ meno arroganza, un po’ più reale interessamento del rugby….non nel mantenimento della poltrona….piu’ vi ascolto e più’ vedo cose inaccettabili dove l’unici che danno sono i giocatori……Abbiamo bisogno di personaggi dotati di modestia’, onesta, capacita’ e voglia di fare….NON prime donne e nepotismo!!!

  3. Stefo 21 Maggio 2014, 08:42

    Ottimo pezzo Paolo, condivido appieno il tuo punto, aggiungerei una cosa che per sviluppare tecici italiani bisogna partire a formarli bene fin dall’inizio non basta svegliarsi di colpo e metterli in tutte le posizioni di alto livello.
    Il vero problema anche qua come per i giocatori e’ quello della formazione ma anche qua sembra che Gavazzi ignori o meglio ammetta il problema ma preferisca prendere qualche scorciatoia qua e la’ col rischio che alla fine ci si trovi che si mette su una bella vetrina (tecnici italiani nelle celtiche anche bravi perche’ diamo a Cavinato e Casellato cio’ che e’ di Cavinato e Casellato) ma che poi nel magazzino nel negozio non ci sia in realta’ nulla…vedremo mai un vero progetto per la formazione di tecnici gestito e sviluppato da qualcuno che se ne intende veramente?!

    • mezeena10 21 Maggio 2014, 10:34

      stefo tutto giusto, ma qual’ è il metro di paragone per valutare i tecnici?
      in base a cosa possiamo stabilire se uno è bravo o meno? o è bravo qui ma di livello medio in altre parti del mondo?
      casellato a me piace, da un’ impronta di gioco chiara alle proprie squadre, fa giocare un bel rugby, vario e veloce, si è dimostrato anche vincente nonostante minori risorse, vedi tricolore con mogliano, ma sarà in grado di far fare il salto di qualita al treviso?
      quali sono i reali obiettivi?

      • Stefo 21 Maggio 2014, 11:00

        Beh mez per me il discorso prima di tutto e’ interno, per il resto si valutera’ sulla base di quanto fara’, ormai e’ li’.

        • mezeena10 21 Maggio 2014, 12:21

          casellato a treviso ci puo stare e spero faccia bene, un abominio sarebbe il prossimo anno vedere cavinato sulla panchina della nazionale..
          sempre imho!

          • Stefo 21 Maggio 2014, 13:03

            Ah mez non avevo visto il tuo commento ho proprio scritto sotto che ho una sensazione fortissima che Gavazzi certe scelte le abbia gia’ fatte e Brunel abbia annusato la cosa.

  4. Katmandu 21 Maggio 2014, 08:55

    … E da domani aspettiamoci pure le leggi raziali….
    Io non capisco per la nazionale italiana van bene naturalizzare o riportare in patria i migliori cavalli, va bene mettere sulla panca italiana tecnici preparati stranieri, ma fanno comizi su quanto gli italiani son bavi.
    Boh alla fine il mondo si sta muovendo in una certa direzione, in cui conta più il CV e le potenzialità contano non la nazionalità, e lo si vede con sempre più giocatori non nazionali o con tecnici nz che stanno invadendo il mondo.
    C&C son bravi allenatori e bravi capoallenatori, e per me meritano di stare in CL e magari in un futuro dopo un adeguata esperienza di allenare la nazionale, ma c’era il bisogno di sottolineare questa cosa? Cioè Gavazzi li ha praticamente delegittimati, della serie “potevamo prendere un allenatore straniero più bravo ma era straniero e allora abbiamo scelto loro”
    Non ci siamo!

  5. boh 21 Maggio 2014, 09:04

    Diciamo anche, che per i britannici portare tecnici dall’emisfero sud è più facile in quanto comunque hanno una formazione culturale se non uguale, molto simile. Diciamo invece che per noi la cosa è più complicata, soprattutto se si ha un presidente che vuol dare il suo imprinting in ogni campo. E’ chiaro, che un tecnico nostrano, è più malleabile ai propri voleri, che un tecnico straniero, abituato ad avere delle autonomie nel suo raggio di competenza. Per fare un esempio, un tecnico straniero, non accetterà (come non ha accettato facendosi da parte) mai che qualcuno gli supervisioni la formazione. I nostri, a quanto pare sì vista la carriera oramai decennale all’ombra (e che ombra) del designato.

  6. M. 21 Maggio 2014, 09:13

    Boh secondo me tutto va tarato in base ai risultati, poi se puoi permetterti il tecnico straniero top è un conto se hai i soldi per pagarti tecnici paragonabili ai nostri è un altro. Per dire, vero che confronti non si possono fare viste le tempistiche e le situaizoni di partenza, ma le Zebre di Gajan giocavano meglio o peggio di quelle di Cavinato/Casellato/Troiani? Restando ai tecnici italiani, gli avanti allenati da Carlo Orlandi erano il nostro fiore all’occhiello, avevamo una grande mischia e la touche era migliorata. Per dire: sul curriculum di Mallet pochi avrebbero detto nulla, ma era adatto a noi? A me pare che abbia dimostrato scarsissima flessibilità, aveva le sue idee e non si muoveva molto. Fu uno che preferì Bergamasco al miglior Favaro. Uno che con Orquera e DiBernardo a giovare in Francia e Inghilterra, ti metteva chiunque pur di non schierarli (Mc Lean, MAsi, Gower), salvo ripiegare poi su… Bocchino con il miglior Burton a fare partitoni a Treviso. Uno che mise Mauro Bergamasco 9 contro l’Inghilterra al 6 nazioni. Che non convocava Pavanello, sempre titolare e capitano Benetton perché troppo basso. Cioè insomma, è un discorso complicato, ma spesso il grande Nome in un certo ambiente non funziona.

    • malpensante 21 Maggio 2014, 09:37

      Opinioni, ma il miglior Favaro si è visto di sicuro dopo, e il primo anno Aironi fu un calvario di infortuni. DiBe neanche si sapeva chi fosse, Orquera l’ha convocato eccome e uno come Gower sarebbe titolare anche oggi. Pavanello rispetto a SinBin, Quintino, Del Fava, VanZyl e prima Dellapè, con tutto il rispetto…e c’è da ricordarsi che in seconda linea ci sono ruoli, nei 30 c’erano Bernabò e pure Josh. Se mediani di mischia buoni non ce n’era, mica era colpa sua, tra l’altro Gori l’ha pescato e valorizzato proprio lui. Se poi la chiusa e la touche erano esclusivo merito di Orlandi e il buon Nick c’entrava nulla, allora vabbè. Resta che avevamo giocatori fortissimi davanti, e strutture difensive che ci facevano rispettare da chiunque. Per 60 minuti.

      • gsp 21 Maggio 2014, 10:13

        L’hai detto tu.

      • M. 21 Maggio 2014, 11:53

        rispondo a tutti, opinioni, certo. DiBernardo gioca a Leed e poi a Bourgoin, non proprio in serie C. Orquera a Brive aveva minutaggi importanti e spesso era preferito a Andy Goode. Mauro era in un periodo non ottimale mentre Favaro era in grande forma. Gower era un 12 adattato a 10. Gori l’ha messo in campo e si è rotto pesantemetne subito, forse era presto?
        Mediani di mischia buoni non ce n’erano? Toniolatti, subentrato quel giorno, giocò meglio o peggio? Griffen è protagonista ancora oggi a 40 anni, in situazioni di emergenza non poteva giocare? I Picone, Travagli, Canavosio e un qualsiasi altro mediano di mischia che non fosse inventato negli ultimi 3 allenamento non poteva giocare? Mallet aveva il mito del kilo, dell’altezza, del peso, del placaggio. Nessuno lo critica per questo, io critico il fatto che non fosse molto “flessibile” nelle sue scelte e che questi principi in qualche caso ci hanno fatto fare figure barbine.

        Per concludere: non ho detto che era solo merito di Orlandi. Ho detto che ci sono tecnici italiani (come Orlandi, De Carli, Cuttita) che mi pare acclarato dal campo e dalla considerazione che hanno (anche) all’estero che abbiano fatto un buon lavoro.

        • gsp 21 Maggio 2014, 12:26

          @m, l’anno del mondiale favaro ha giocato poco e l’ultima partita a gennaio. Orquera ha giocato poco e l’ultima partita a gennaio.

          l’esperimento di mauro e’ durato mezza partita, assurdo e banale anche parlarne.

          figure barbine ne hai fatte molto poche, a volte con squadre che piu’ rattoppate non si poteva, svuotate dalla gestione precedente e con mezza sqwuadra in un campionato semi pro.

          Gower, non si discute come giocatore, davvero. se si discute gower allora davvero diventa difficile intendersi sul rugby. forse non ti sei accorto che abbiamo ancora Masi che copre il 10 in difesa, per ovviare alla mancanza di uno come Gower. e palla in mano poi non si discute.

          e poi scusami, ma il mito del peso e dell’altezza e’ una assurdita’. ha portato orquera e canavosio. non scherziamo. ha rimpaizzato tebaldi (1.85) per Gori (1.78). ti contraddici in modo evidente.

          aveva certo l’attenzione particolare alla difesa, alla disciplina, e sul contatto, e te credo, chi non ce l’ha? E’ il rugby moderno quello. era uno dei primi allenaotri al mondo, e l’ha dimostrato.

          • Stefo 21 Maggio 2014, 12:44

            “aveva certo l’attenzione particolare alla difesa, alla disciplina, e sul contatto, e te credo, chi non ce l’ha? E’ il rugby moderno quello. era uno dei primi allenaotri al mondo, e l’ha dimostrato.”

            Non verrai mai accettata questa cosa gsp, si pensa ancora che sia il rugby del possesso dai propri 22 e via attaccare quando gli altri (quelli veramente che segnano il sentiero di come si gioca per vincere) fanno altro.

          • gsp 21 Maggio 2014, 12:51

            Ma quello che non capisco stefo, e’ che quando si vedono le altre squadre internazionali giocare, si ha l’impressione che difendano solo come hobby? o che ti facciano passare in tranquillita’?

            poi, che a qualcuno piaccia vedere la palla che va da dx e sx posso anche accettarlo, ma non va certo a scapito della difesa, o delle prime fasi di martellamento solido con i portatori di palla. anzi, viene a completamente delle due cose, e puo’ funzionare solo cosi’.

          • gsp 21 Maggio 2014, 12:52

            ho iniziato col ‘ma’, ma sono evidentemente daccordo con quello che dici.

          • Stefo 21 Maggio 2014, 13:05

            gsp e’ peggio, si critica Noves per il gioco non al passo coi tempi e si applaude Laporte per il gioco del Toulon che e’ basato sui concetti tanto cari a Mallet…poi per carita’ il Toulon ha dei momenti spettacolari ma che organico ha a disposizione?

          • M. 21 Maggio 2014, 14:12

            Perdonami ma mi usi un esempio di differenza di 5 cm per dire “ti contraddici”. Perché non convocava Orquera?
            Perché non convocava Pavanello? Quali erano i loro difetti, era solo perché c’era di meglio o anche perché per lui uno era fragilino e l’altro bassino per il loro ruolo? Non sono queste posizioni per partito preso? C’è chi dice che DiBernardo manco si sapeva chi fosse quando giocava in Premier e in Top 14, non parliamo di Matt Giteau ovviamente ma di qualcuno che poteva fare comodo mentre a 10 usavi Masi, per dire, visto che non sapevi cosa fare, o speravi nei bisnonni di Gower…

          • M. 21 Maggio 2014, 14:15

            Scusa ma mi parli di infortuni quando Mauro stette fuori 6 mesi e rientrò per la partita di Cesena…

          • gsp 21 Maggio 2014, 14:26

            a parte che mallett ha fatto esordire favaro in azzuro a 21 anni, quindi non capisco perche’ lo critichi che non lo chiamasse.

            l’anno del mondiale, favaro da gennaio non ha piu’ giocato neanche col club. mentre mauro giocava. ed all’epoca non c’era neanche paragone tra i due.

            scusami, ma all’epoca il dualismo non esisteva.

          • M. 21 Maggio 2014, 14:30

            Ti ripeto che Mauro stette fuori 6 mesi, Favaro fece (l’inizio del) 6 nazioni 2011, Mauro rientrò solo a Cesena nel test premondiale. Nella partita decisiva chi mise in campo? Il migliore e più in forma Favaro o Mauro? Mauro. Questo, per me, fu un errore.

          • M. 21 Maggio 2014, 14:35

            E prevengo la critica: non è un discorso contro mauro, ma rispetto alle scelte in un determinato periodo. Oggi, nella situazione di infortuni, Mauro è una scelta assolutamente legittima. Barbieri mi pare sottotono, Favaro è rotto, Vosaway è stato a lungo fuori. Ferrarini della partita contro gli Ospreys ha fatto (pochi) minuti ma di grande qualità, ecco forse l’avrei portato in tour, tanto più che viene da un buon anno.

          • gsp 21 Maggio 2014, 14:44

            senti, cerco di spiegartelo nel modo piu’ educato possibile e rispettoso per pavanello. Bortolami, Quintino, Del Fava e Dellape’ erano di un’altra categoria. senza alcuna ombra di dubbio

          • gsp 21 Maggio 2014, 14:49

            ma oggi non centra nulla con il 6n di del 2010-11, e Mauro e Favaro erano giocatori completamente diversi all’epoca.

          • M. 21 Maggio 2014, 14:56

            Io sostengo che Favaroe era più forte e in forma, all’epoca non oggi. E che quello fu un errore, schierare Mauro e non lui. Oggi, vedere Mauro in campo con le condizioni note, è assolutamente normale. Forse Ferrarini e Vosaway sono meglio, ma dipende dallo stato di forma.

            Su Pavanello: opinione tua.

          • Stefo 21 Maggio 2014, 15:08

            Beh che Bortolami, Quintino, Del Fava e Dellape’fossero preferibili all’epoca a Pavanello direi che e’ abbastanza palese al di la’ delle opinioni

          • gsp 21 Maggio 2014, 15:13

            ma spiegami, se favaro era piu’ in forma di Mauro, com’e’ che non giocava con gli Aironi da Gennaio? come faceva a vederlo giocare Mallett?

            favaro e’ esploso l’anno successivo.

          • gsp 21 Maggio 2014, 15:18

            onestamente sulle seconde linee, penso non sia questione di opinioni. mi sembra abbastanza acclarata la differenza. se poi consideri solo i grinder, anche di piu’.

          • boh 21 Maggio 2014, 15:29

            gsp, agli Aironi, il posto a Mauro lo silurò Cattina visto, che Favaro aveva già delle change in nazionale. Difatti Cattina fu trasformato da N 7 a N 6

          • gsp 21 Maggio 2014, 15:33

            ragazzi, la stagione precedente al mondiale Mauro era ancora a Parigi. e Mauro e’ arrivato agli Aironi il gennaio (?) successivo ai mondiali.

            Favaro non giocava, neanche agli Aironi, dal gennaio precedente al mondiale, ovvero 8 mesi prima.

          • M. 21 Maggio 2014, 16:06

            Mauro è stato fuori da novembre 2010 a maggio 2011.

          • gsp 21 Maggio 2014, 16:16

            m, non e’ proprio cosi’, era in campo mauro era in campo a marzo ’11. prima del mondiale ha giocato sei partite cul club.

            favaro non ha giocato da gennaio. onestamente, sono due situazione completamente diverse. come faceva a portare al mondiale uno che non gioca da gennaio, alla prima stagione pro? mah.

          • M. 21 Maggio 2014, 16:44

            Però con gli Aironi giocava in Celtic nello stesso periodo del mondiale. Stesso caso Burton. Sono scelte. Tu le ritieni giuste, per me furono errori. Burton fece la miglior stagione mentre noi giocavamo con Bocchino per dire.

            Poi “alla prima stagione di professionismo”. Intendi quindi che anche Zanni era alla prima stagione di professionismo?
            No perché la Celtic per noi è arrivata nel 2010/2011, quindi come Zanni faceva il super 10 con Calvisano e Treviso, Favaro giocava con Crociati e Rovigo.

          • gsp 21 Maggio 2014, 17:32

            non si tratta di opinioni.

            un conto e’ portare un giocatore di rugby alla prima stagione dopo 8 mesi di infortunio senza averlo visto in campo, ed un altro e’ un pilastro della nazionale, che dopo 4 mesi di infortunio gioca due mesi prima delle convocazioni della nazionale. e’ addirittura piu’ fresco.

            secondo doveva portare favaro dopo 8 mesi che non faceva una partita una ufficiale, al ritorno da un infortunio, lasciare a casa una colonna della nazionale nel pieno della carriera.

            e per andare al mondiale devi essere pronto a giugno, non a settembre.

          • gsp 21 Maggio 2014, 17:39

            E certo che era alla prima stagione in pro, ed aveva giocato ‘solo’ 300 minuti e poi fuori fino a fine stagione.

            ma poi sta a vedere che adesso critichi Mallett che favaro l’ha portato in nazionale per primo.

          • Stefo 21 Maggio 2014, 18:05

            M senza offese ma parli per partito preso mi sembra visto che insisti su un punto senza aver neanche controllato. Ora dato che io non ricordavo perche’ Favaro avesse saltato la seconda parte di stagione sono andato a controllare:

            Notizia del 10 Febbraio 2011

            https://it.eurosport.yahoo.com/10022011/45/nazioni-2011-parisse-twickenham-battaglia.html

            dove si legge: “Favaro é stato sottoposto a ricostruzione del legamento crociato anteriore destro ed a meniscectomia laterale selettiva. I tempi di recupero funzionale sono stimati in centocinquanta/centottanta giorni.”

            150-180 giorni= 5-6 mesi di recupero come di norma per un crociato, quindi rientro ad agosto fine luglio ad farlo fortunato e forzando.

            Detto questo ora ammetti che forse ricordi male e quindi hai detto una cosa sbagliata o vuoi insistere che doveva portare Favaro al Mondiale?

          • M. 21 Maggio 2014, 22:46

            @ Gsp. Favaro esordisce in nazionale a giugno 2009, non era esattamente un nuovo arrivato. Non si capisce “alla prima stagione” a cosa ti riferisci, ancora alla Celtic? Tutti erano alla prima stagione, la cosa valeva per Zanni, Mc Lean, Benvenuti. Zanni era una colonna della nazionale come lo è stato Minto in praticamente una sola stagione. Colonna lo diventi in campo e dimostri di esserlo in campo.
            L’Italia esordisce l’11 settembre 2011, il giorno prima Favaro era in campo. L’Italia chiude a Dunedin con l’Iralnda il 2 ottobre. Favaro il giorno prima si fa 80 minuti da titolare a numero 7 contro Leister. Non si dice di “lasciare a casa Mauro”, si dice che un posto nei 30 lo meritava.
            @Stefo. Si fanno chiacchiere tra amici, non pretendo di dimostrare nulla né di avere ragione, cerco di argomentare le mie opinioni che possono tranquillamente essere fallaci/assurde/inesatte. Il mondiale nostro inizia il 10 settembre, abbiamo aggregato Sbaraglini facendogli fare il giro del mondo in 2 giorni per fargli fare tribuna, io sostengo che lo spazio c’era e ho usato questo esempio, uno tra i tanti altri, per parlare di errori di un tecnico straniero straosannato da tutti, con un curriculum con i controfiocchi, nell’ottica di un discorso che riguarda tecnici italiani vs stranieri. Dello stesso tecnico ho anche detto quelli che a parer mio sono stati i lasciti positivi. E con questo chiudo, bonne nuit.

          • Stefo 21 Maggio 2014, 23:30

            M scusa stai veramente insistendo su Favaro?Cioe’ secondo te porti al Mondiale uno che ti salta tutta la preparazione di luglio che la Nazionale fa per un torneo compresso in 4-5 settimane rientrando bene che vada ad agosto dopo un’operazione al crociato?
            Non tirarmi fuori che con gli Aironi ha giocato, le prime settimane (dove l’Italia giocava 3 partite) aveva un minutaggio di 20-25 minuti negli Aironi, nel Pro12 delle squadre senza gli internazionali…ti rendi conto della differenza che c’e’ col giocare partite internazionali di un mondiale?
            Ma quale allenatore sano di mente avrebbe portato favaro?Nessuno.
            Suvvia M non ti fai onore ad insistere su questo punto.
            Cosa centra Sbaraglini?Si rompe un tallonatore e chiami un flanker?Dai M veramente ti stai arrampicando sugli specchi mi pare per non voler dire che ti eri dimenticato dell’infortunio al ginocchio (io me ne ero dimenticato) e quindi sei partito in quinta con una critica sbagliata.
            M. con tutto l’affetto e la simpatia se non e’ questo un atteggiamento che deriva da preconcetti non so.

    • gsp 21 Maggio 2014, 10:04

      M, lascia stare Mallett, fino ad oggi il lavoro e gli effetti sulla squadra non sono assolutamente paragonabili. È stato un errore interromperne il lavoro. Quella squadra a fine ciclo giocava e segnava.

      Mauro era al top della carriera ad inizio ciclo, favaro non era quella di oggi. E quando uno Si ricorda di Mauro fuori posizione per 60 minuti e non di masi per due anni, scusami ma dimostra una posizione preconcetta. Ha tra l’altro fatto giocare un num di giovani enormi, orquera non giocava nel club.

      Il meglio è la critica totale quando non si portano i giovani. Lui porta Bocchino e critiche a manetta.

      E Gower, era di un’altea categoria.

      • Maxwell 21 Maggio 2014, 10:22

        Ancora Mallett ?
        @gsp
        Masi estremo era x preservare McLean x la Scozia la settimana successiva…..
        Bocchino eta il cocco delle accademie…. Non è di livello, era il paradigma che le accademie Dondiane dovevano funzionare.
        Last but not least ha voluto portarlo al Mondiale x ripicca e per dimostrare ….. Italiani no buoni per rugby….. Sulla pelle di un ragazzo…
        Sicuramente bravino ma presuntuoso ( vedi il diverbio con Castro ).
        Se poi vogliamo parlare di sbagli… Penso che lo sbaglio sia stato dargli il 3° e 4° anno di contratto…. Sai già come la penso

        • gsp 21 Maggio 2014, 11:29

          ciao max, sappiamo come la pensiamo e quindi non ha senso riaprire il dibattito.

          ma Masi ha giocato 15 un 6 n, poi il mondiale e poi due partite nel 6n precedente, altro che preservare McLean.

          su Bocchino, io so benissimo che in teoria si criticavano le accademie, ma in pratica si criticava Mallett, ed il giocatore che a conti fatti era davvero la quarta scelta, e tolto Gower la terza ed unico sotto i trentanni. quindi alla fine s’e’ criticato perche’ faceva giocare un giovane con un occhio al quadriennio successivo. e s’e’ criticato il giocatore che faceva il meglio che potevo con quello che la natura gli ha dato.

          ma il 3/4′ anno ci contratto a Brunel l’avresti dato?

          ribadisco, io spero che brunel raddrizzi la squadra e faccia un gran mondiale, ma mi sembra fuori di dubbio che la squadra di Mallett era ben piu’ avanti dopo 3 6n come meccasnimi ed idea di gioco rispetto a questa. e mallett aveva una squadra con meta’ semi pro.

      • Stefo 21 Maggio 2014, 11:04

        gsp lascia perdere e’ inutile andare avanti sappiamo gia’ che ormai a Mallet si imputano tutti gli errori e per le vittorie importanti raggiunte?Son state vittorie “si forma” e basta.
        Io ormai non entro neanche piu’ nel discorso certa gente ha dei preconcetti e basta inutile andare avanti.
        Sei ammirevole gsp ma secondo sprechi tempo e basta.

        • gsp 21 Maggio 2014, 11:20

          ciao stefo, ma che vuoi fa’, io sono fulmine!!

          • Maxwell 21 Maggio 2014, 12:01

            @gsp
            1) mi hai confermato che Masi ( lasciamo perdere il 6 N da apertura) ha iniziato da estremo contro la Francia e non ha più smesso.
            2) conta i giovani lanciati da Mallett e quelli da Brunel…. Io su cifre dati e numeri non ho paura…..
            3) vittorie importanti di Mallett vedo quella contro la Francia….. Nata x caso con 5 giocatori che dovevano far tirare il fiato …… Poi ho goduto come un porco lo stesso…. Mica so scemo !!
            ….e lasciamo stare i Pacifica Islanders…….
            4) piaccia o non piaccia aMallett è stato fatto un 2+2, aBrunel 4 diretti…. E non ho intenzione di esonerarlo.
            5) un allenatore che nello spogliatoio entra e inizia con ” voi siete inferiori quindi……..” lo esonero a prescindere
            6) la maggio parte dei difensori di Mallett mi ricordano i tifosi di calcio di tutta Italia che difendevano Benitez….. Peccato che gli interisti non lo sopportavano…….
            7) i rosiconi Del 6N 2013…… Questo anno gli è andato tutto bene con giocatori in formissima e neanche un infortunio……. Te li ricordi? Quest`anno 11 infortunatyi e Brunel è pirla e non difende…..
            Ma che mi facciano il piacere…..
            Se Munari parla di difficoltà oggettive per ragazzi che non sanno il loro futuro è il genio…… Lo dice Brunel e accampa scuse.
            Tanti giocatori non erano pronti neanche col fisico e la colpa è di Brunel….. E continuiamo a farci del male…..
            Mallett non aveva la CL e Brunel si….. O vale sempre o non vale al terzo anno e al quarto no!
            Poi il NS. Movimento affronta a Roma l`Irlanda con noi al 100% e loro con 9 infortunati e finalmente VINCIAMO…. Se andiamo la spompati e con a11 infortunati ci prendiamo la ripassata…..
            Ma va?

      • M. 21 Maggio 2014, 12:08

        Gsp, rispetto ovviamente il tuo punto di vista come quello di Mal, però vai a vedere i minutaggi di Orquera dell’epoca, non è che proprio non vedesse il campo eh…

        • gsp 21 Maggio 2014, 12:30

          li ho visti. guardali tu. gaurda i minutaggi dell’anno del mondiale. e l’anno precedente aveva totalmente senso portare Gower ed un giovane.

          • M. 21 Maggio 2014, 14:05

            Perché vuoi dirmi che gli anni prima del mondiale giocava? Non ha mai giocato, non lo convocava e stop, perché aveva una sua rispettabile idea di chi mettere in campo, secondo me rispettabile ma alla prova dei fatti sbagliata e che non adattò mai alle condizioni vere della squadra e del nostro “materiale umano”.
            A Brive andava bene, Mallet non se lo filava di striscio, provò Marcato, Mc Lean, Masi, Gower. Per poi ricordarsi del salvatore della patria Orquera che praticamente non aveva mai usato. E Gower intanto andava a rispondere alle convocazioni dell’Italia a 13. Mi pare che qualcosa di strano fosse accaduto.

          • M. 21 Maggio 2014, 14:08

            Aggiungo: non discuto minimanente Gower, per me era un ottimo giocatore, resta il fatto che è stata una delle tante “invenzioni” di Mallet, uno dei tanti giocatori messi fuodi posto. O vogliamo dire che Marcato 15 era adatto al 6 nazioni? O MAsi 10? Per non parlare di inventare un flanker mediano di mischia, come se un idraulico imparasse da un giorno all’altro a fare l’elettricista. Io comunque non sto crocifiggendo Mallet, facevo un discorso più ampio su allenatori italiani e non in cui ho citato Mallet. Per me a lui dobbiamo una buona crescita nella difesa, nel placcaggio (smentita però sul più bello al mondiale), qualche buon gioco d’attacco ai tempi di Gower. Detto questo i suoi errori li ha fatti e per me è giusto sottolinearli (come è giusto sottolineare le cose buone).

          • gsp 21 Maggio 2014, 14:17

            Che e’ successo con Gower? la FIR (e le celtiche) non gli hanno garantito un contratto e lui e’ tornato nel League, ed ha continuato a vestire l’azzurro nel XIII per un rimborso spese. la FIr ha sabotato mallett, non te lo ricordi? le celtiche hanno decise di spendere altrove e male.

            marcato ha giocato quasi solo 15.

            che abbia fatto giocare masi e mclean ci sta tutto, nei primi anni di gestione. per testare e quello che fa a modo tuo.

            davvero non vedo sia l’errore nel non far giocare orquera.

          • M. 21 Maggio 2014, 14:26

            Gsp l’errore nel non far giocare Orquera era che lui e Di Bernardo erano i migliori all’epoca e lui provò anche la madre peppina ma non loro, salvo ricordarsi di Orquera quando ormai eravamo a 5 minuti dai mondiali. La cosa intelligente era provare l’opzione migliore subito, poi provare i ripieghi, in particolare i ripieghi adattati da altri ruoli (Mc Lean, Masi, Gower).

            Su Marcato: ho appunto detto “adatto al 6 nazioni”. Marcato, come Mauro, sono esempi di errori totali. Il povero Marcato lo mandò in campo a morire sotto i siluri terra aria che arrivavano da Mauro. Quel giorno mi pare si infortunò, giusto?

          • Stefo 21 Maggio 2014, 14:26

            M. Mallet di errori ne ha fatti come ne fanno tutti i tecnici, e’ il rischio del mestiere.
            Impuntarsi su Bergamasco mm per 60 minuti e’ abbastanza infantile come atteggiamento, come se nessun allenatore abbia provato un giocatore fuori ruolo od un giovane con risultati negativi.
            Su Orquera fini’ nel diemnticatoio a fine 2005 con BBZ allenatore che non lo porto’ neanche al mondiale 2007 (Pez De MArigny le paerture) a Brive ando’ a fasi alterne sia come minutaggi che come rendimento ma la Nazionale la ritrovo’ proprio con Mallet.
            Si provo’ altra gente, provo’ Masi, provo’ Mclean e si affido’ poi a Gower, oggi Brunel si affida ad Allan come prime scelta e non ad Orquera nonostante Allan sia la meta’ pronto di quanto lo fosse Gower che nel ruolo oltre alla difesa portava una visione di gioco e di attacco della linea diversa a discapito del gioco al piede in cui non era un fenomeno.
            Riassunto: BBZ non considero’ mai Orquera arrivando a preferirgli De Marigny, Mallet dopo aver testato diversi giocatori nel ruolo (poi si dice che non ha provato giovani, quanti anni avevano all’epoca MArcato e McLean) sulla base di quella che era la sua idea di gioco si e’ affidato ad uno del League (oggi si richiamano a gran voce i Guerra ed altri del League come inserimenti da fare), Brunel dopo 2 anni gli preferisce la prima alternativa vera che gli si propone (Allan).
            Nulla contro Orquera che e’ alla fin tra il meglio che l’ITalia ha a disposizione ma solo Mallet eera il coglione che non lo vedeva come la scelta ottimale?!?!?!

          • M. 21 Maggio 2014, 14:33

            Stefo, non mi impunto su Mauro, era un esempio tra i tanti altri. Ribadisco che quanto dico su Mallet non è crocifiggerlo ma era inserito nel contesto generale del discorso sul valore dei tecnici italiani e stranieri.

          • M. 21 Maggio 2014, 14:37

            Aggiungo per Stefo che Pez del 2005 probabilmente era sì meglio di Orquera, De MArigny fu un giocatore troppo discontinuo, poi arrivò Bortolussi che era certo meglio di lui.

          • Stefo 21 Maggio 2014, 14:42

            M si pero’ non si puo’ criticarlo perche’ i giovani non li provava parlando di Favaro e di un Bergamasco che era ancora al top e poi criticarlo perche’ ha provato i giovani Marcato e Mclean ad apertura invece che chiamare Orquera che alla fin fine era stato messo da parte ca chi l’ha preceduto e gli sta venendo preferito un ragazzo con potenziale ma estremamente acerbo da chi gli e’ subentrato…

            Che poi Mallet abbia sbagliato alcune cose non si discute.

          • Stefo 21 Maggio 2014, 14:46

            M qui entri nel campo delle opinioni, che Pez fosse meglio di Orquera ad esempio io non lo condivido molto ma a me Pez non e’ mai particolarmente paiciuto mentre reputo che per quello che offriva tatticamente Gower gli fosse preferibile…ma queste sono opinioni personali.

          • M. 21 Maggio 2014, 15:01

            Stefo: mai criticato Mallet perché non faceva giocare i giovani. Io l’ho criticato per altre ragioni.

            Su Pez: era un buon giocatore secondo me, bel piede, buona visione di gioco. Spesso si perdeva con un uso un po’ troppo creativo del piede, gli ricordo certi calcetti per sé (in stile botes, se vogliamo) un po’ suicidi. Comunque diciamo che un ballottaggio tra lui e Orquera lo avrei accettato senza prob.
            Giusto provare, mi va benissimo; meno giusto dimenticare i giocatori più in forma nel ruolo per anni, salvo poi ricordarsene all’ultimo…

        • Stefo 21 Maggio 2014, 12:49

          M. ad essere onesti Orquera smise di vedere la NAzionale sotto Berbizier e ci ritorno’ proprio con Mallet a fine stagione 2009/10 dopo aver avuto minutaggi in quella stagione importanti e rendimenti ottimi col Brive, nella stagione 2010/11 a Brive vide il campo la meta’ del tempo che lo vide la stagione precedente, 517 minuti toali col Brive nel 2010/11…poi non ricordo se fu per infortunio o altro ma queste sono le statistiche.

          • M. 21 Maggio 2014, 14:02

            Sì dopo che provò chunque a 10.

  7. AleGialloNero 21 Maggio 2014, 09:15

    Penso anch’io che non si debba ideologicamente pretendere che il tecnico di una nostra franchigia debba essere per forza italiano. Ma non perchè reputo i nostri allenatori sommariamente inferiori a quelli stranieri, ma perchè credo che per insegnare rugby occorrano PASSIONE e IDEE e le idee non hanno nazionalità. Chi emerge, emerge… Fra l’altro…scusatemi la polemica ma è inutile equiparare cani e porci (detto senza offesa) per poi pretendere trainer “autoctoni”. Mah…
    Magari sfrutterei l’esperienza e la conoscenza del territorio (e della lingua) dei nostri coach per il movimento dalla base fino alle serie maggiori, giusto per dare competenza a tutto un movimento. Poi, da lì, se per i grandi livelli si optasse per qualche straniero, non ne vedrei il problema.

    • gsp 21 Maggio 2014, 10:11

      Trovo la scelta per nazionalitá sbagliata, però se mandi in giro per l’italia tecnici che conoscono la CL sanno anche che cosa cercare. Certo non è la soluzione al problema degli allenatore di base.

  8. tergestum 21 Maggio 2014, 10:07

    questo dimostra che il pragmatismo anglosassone ( protestante) noi possiamo solo sognarcelo.
    un mio conoscente (irlandese e protestante) innamorato della pallavolo (?????) mi diceva che il miserrimo movimento del trifoglio avrebbe fatto carte false per avere una scuola tecnica pari all’italiana,

    così è!

    • mezeena10 21 Maggio 2014, 10:29

      nel volley non lo metto in dubbio, ma nel rugby assolutamente no!

  9. carlo s 21 Maggio 2014, 10:15

    Forse sarò l’unico a pensarlo, forse qui non è politicamente corretto dirlo, ma a me ciò che il presidente Gavazzi sta facendo in Italia piace.
    Faccio una domanda ma l’Italia del rugby ha mai espresso un allenatore (capo allenatore) di livello internazionale?
    E ancora l’Italia del Rugby ha una propria scuola di rugby? Un proprio modo di esprimere l’organizzazione di gioco, formazione dei giocatori?
    Bisogna uscire allo scoperto e cercare di formare una scuola italiana, una cultura italiana del rugby. Certo senza precludere l’accesso dei tecnici stranieri che portino un contributo fondamentale, devono venire qui però solo quelli bravi e capaci .
    Affidare le squadre italiane a tecnici italiani non è solo un primo passo per far crescere questi tecnici ma anche un segnale preciso di fiducia al movimento.
    Finora la parte tecnica, soprattutto quella legata alla nazionale è stata consegnata nelle mani di tecnici stranieri (negli ultimi 10 anni Coste, Johnstone, Kirwan, Berbizer, Mallet, Brunel con un unico intermezzo italiano durato qualche mese quello di Mascioletti) , proviamo ad usare la nostra testa e i nostri mezzi non è detto che non si riesca a creare qualcosa di positivo, non diamo in outsourcing il nostro rugby ai consulenti esteri, a meno che non pensiate tutti che Mallet avesse ragione quando diceva “Italiani no buoni per rugby”.
    A proposito di Mallet, mi ricordo che dopo la partita con la Francia, che l’Italia vinse al Flaminio nel 2011, Mallett fu intervistato e mia figlia mi disse, vedendolo in televisione: ma papà, questo parla un italiano incomprensibile. Mi chiedo come facessero i giocatori italiani a capirlo e mettere in pratica il “suo” gioco.

    • AleGialloNero 21 Maggio 2014, 10:36

      “Forse sarò l’unico a pensarlo, forse qui non è politicamente corretto dirlo, ma a me ciò che il presidente Gavazzi sta facendo in Italia piace”.
      Carlo, dopo questa dichiarazione, sei coscente della gogna mediatica a cui sei andato deliberatamente incontro, vero? Hai contemplato di subire una petizione di massa per chiedere la tua immediata radiazione dal forum e da Ovalia tutta??? E dato che di te si ha il nome e la presumibile iniziale del cognome (quindi una potenziale rintracciabilità), hai considerato anche l’espatrio???? E sei consapevole che se tu andassi a La Mecca e sul muro della moschea Masjid al-Haram scrivessi un insulto a Maometto avresti più consensi??? 😉

  10. ignorante2013 21 Maggio 2014, 10:22

    Io la vedo un po’ diversamente da Paolo, le franchigie devono essere un punto di arrivo di giocatori, tecnici e staff già formati; mi spiego, la franchigia dev’essere già pronta per competere ad alti livelli.
    Al limite deve “smussare” certe caratteristiche dei giocatori (si adesso qualcuno mi dirà che giocatori già formati come Zanni o Orquera non è più possibile correggerli…io penso di si, mi aspetto che gli emigrati da TV migliorino giocando ad altissimi livelli).
    Gli allenatori italiani devono essere utilizzati nelle categorie inferiori, non possiamo pretendere di avere allenatori stranieri in eccellenza.

  11. mezeena10 21 Maggio 2014, 10:26

    questi mangerebbero pure la cacca purchè italiana!
    mah!!!

  12. Maxwell 21 Maggio 2014, 10:31

    Io credo che ci voglia equilibrio… Se mai dovesse essere libero l`attuale tecnico dell` Irlanda o del Galles e te lo lasci scappare…. Allora sei pirla !! Se invece sei malato di esterofilia e vai a prendere un O`Sullivan qualsiasi , sei pirla nell`altro senso…….
    Personalmente invece trovo assurdo,vista la volontà di creare tutte queste accademie,il fatto di non farsi aiutare da tecnici argentini……

  13. Francesco.Strano 21 Maggio 2014, 10:32

    Ma i tecnici bisogna formarli GAVAZZI !!!!!!!
    CORSI DI TERZO LIVELLO CON STRANIERI TUTTA L ESTATE !!!!

    Noi non abbiamo nessuna tradizione importante….e che facciamo mettiamo tecnici italiani?!!!!!

    • Sergio Martin 21 Maggio 2014, 23:56

      Questo è vero. Per portare gli allenatori italiani ad un livello internazionale sarebbe molto utile farli formare da grandi allenatori stranieri di esperienza, che abbiano conseguito risultati reali, come ad esempio vincere tri nations con gli All Blacks… E magari non solo per tre mesi in estate, ma con stage periodici. (Volevo postare qua)

  14. 6nazioni 21 Maggio 2014, 10:59

    lasciatemi passare il termine AUTARCHIA ITALIANA NEL RUGBY…
    x favore questa e’ la piu’ grande bufala sentita, e supera di molto
    tutte le cxxxxe fatte dal lider massimo….
    Dopo questa sparata ci sta ridendo dietro tutto il rugby europeo….
    Ma il ns presidente i risultati dei ns club,delle ns pseudo franchigie,delle
    nazionali giovanili li vede, finiti i vari castro,parisse,masi,etc…..
    siamo alla frutta….
    Auguri presidente x le tue scelte punto.

  15. Machete 21 Maggio 2014, 11:23

    mettere un’italiano a capo di una franchigia mi sta bene ma solo se è formato da tecnici Aus Saf NZ (ma anche argentini)…magari con esperienze e collaborazioni down under…..il resto mi sa di cane che si morde la cosa….perchè come al solito questi ragionamenti vanno fatti partendo dalla base e non dal vertice della piramide….

  16. gian 21 Maggio 2014, 11:52

    di mio il discorso del presidente non lo trovo sbagliato, ma come al solito è il modo che fa acqua da tutte le parti, mi spiego, mi sta bene che si voglia formare una classe di allenatori e dirigenti italiani di livello (come di giocatori) e mi sta benissimo che tale palestra siano le strutture federali o pseudotali (TV visti i soldi presi, ad es), ma c’è il problema che a partire da zero con il nostro know how ad avere gente di livello ci mettiamo 20 anni, sempre che non vadano avanti i paraculati e quelli bravi facciano la fila ad aeternum, attualmente i nostri migliori tecnici sono a livello, forse, di seconde divisioni europee.
    per cui vada il progetto, ma affiancato, se ce ne è la possibilità, da allenatori e manager stranieri che insegnino come si fa, che formino gli allenatori sin da subito, non quando arrivano alle zebre o all’U20, poi se vuoi una squadra autartica e di pura formazione, ti fai la 3^ franchigia e dentro, se non hai il passaporto italiano, non ci entri, atleta, tecnico, manager che tu sia, in un sistema complesso ci potrebbe anche stare, basare il nostro alto livello su un discorso del genere è sbagliato (di chi è la colpa? di deans, tanto per cambiare, australiano, bolscevico e traditor! viva l’autarchia nel giuoco della palla ovale, torniamo alle origini, altro che Fed Ita Rugby, ma Fed Ita Palla Ovale!!! 😀 😀 😀 )

  17. HumptyDumpty 21 Maggio 2014, 12:27

    A proposito di allenatori, ieri in conferenza stampa mi sembrava di aver capito che era presente anche un certo Diego (Dominguez?). Si mettera’ a disposizione della FIR in maniera “disinteressata” o sta tastando il terreno per qualcosa di interesse personale (visto che si vedono in giro i vari Farrell jr, Ford jr …)?

  18. Stefo 21 Maggio 2014, 13:01

    Io comunque ho una sensazione molto forte, Gavazzi ha gia’ deciso che dopo il Mondiale 2015 in Nazionale ci andra’ uno tra Cavinato e Casellato (o un ticket che comprende i due) e che Brunel abbia ben annusato la cosa.

    • gsp 21 Maggio 2014, 13:15

      condivido, secondo me il patto era quello. e’ tutto da vedere quale sia il rapporto tra i due cugini e se possono lavorare insieme.

    • gian 21 Maggio 2014, 13:30

      se non è già deciso è un pensiero stupendo che gira nella testa del presidente di sicuro

      • Stefo 21 Maggio 2014, 14:03

        Lo stupendo e’ ironico spero?Per me la nazionalita’ conta zero il posto deve andare al migliore possibile in termini di chi puoi permetterti e chi ti dice che e’ interessato senza altri discorsi.

  19. fracassosandona 21 Maggio 2014, 13:12

    Non mi interessa che il gatto sia nero o bianco, ma che prenda i topi.

    Un po’ di sano pragmatismo cinese ogni tanto starebbe bene anche da noi.

    La vera domanda a cui rispondere è la seguente: com’è possibile che i nostri club, ovunque essi giochino, abbiano meno spettatori di vent’anni fa?
    perché le finali scudetto si giocavano davanti a diecimila spettatori e ora sono diventate uno spettacolo per pochi intimi?
    perché il Petrarca ha un pubblico da poco più di 1000 persone?

    • Stefo 21 Maggio 2014, 14:05

      Bravo fracasso, pragmatismo, il posto va a chi tra quelli interessati ti offre maggiori garanzie di successo il resto sono battaglie di religione e basta.

    • Bissa 21 Maggio 2014, 14:07

      Belle domande da porre al lider Maximo!!!
      Mi permetto di aggiungere un’altra domanda, perchè naturalizziamo chiunque abbia toccato il solo italico, mentre gli allenatori avrebbero bisogno del pedigree?
      Siamo nel marasma totale…. non pensavo che ci fosse un presidente peggio di Dondi ma mi sto ricredendo.
      Poi off topic..opnione personalissima “ma non era meglio dare sti 4 milioni di euro a Rovigo che ha già strutture e pubblico e farla partecipare in Celti al posto delle Zebre?”
      N.B. No sono assolutamente di Rovigo!

      • gsp 21 Maggio 2014, 15:09

        “o al posto di treviso?”

        • Bissa 21 Maggio 2014, 18:37

          Gsp forse tu non sai che le zebre sono state create ad arte dalla Fir per subentrare a celtic già avviata gli aironi.
          Quindi il tuo discorso non ha nessun senso!

          • mezeena10 21 Maggio 2014, 21:34

            gsp sà, è un federales 😉

    • boh 21 Maggio 2014, 17:27

      fracasso, perché il nostro sistema di convogliare le persone verso il loro tempo libero, ha fatto scelte diverse. Per controllare chi del suo tempo libero ne fa una questione di contrapposizione violenta gli è stato potenziato il calcio….per tutti gli altri ….outlet…centri commerciali e multisala….oppure televisione a gogo. Questo è il nostro mondo, chissà perché non è uguale agli altri. Quante volte senti, anche quì, qualcuno, che afferma di non poter vedere la partita in TV perché la moglie vuole andare all’ outlet? Figurati andare allo stadio……

  20. San Isidro 21 Maggio 2014, 14:28

    Vogliamo imitare gli argentini che non hanno mai avuto allenatori stranieri, se non qualche assistente non argentino e Wyllie che allenò temporaneamente i Pumas prima dell’arrivo di Loffreda…il problema è che se vogliamo imitare gli argentini avere allenatori autoctoni non è proprio il primo punto da prendere come esempio…gli argentini però si avvalgono anche di preziose consulenze tecniche straniere, in questi ultimi anni dietro il lavoro di Phelan c’era quello di Graham Henry…ecco, se volessimo proprio preferire i tecnici italiani mettiamogli al fianco consulenti stranieri…

    • boh 21 Maggio 2014, 15:17

      San, se metti Henry come consulente tecnico a supporto del cagnolino dudu, come minimo, la sua prima opinione, è che gli hanno messo a fianco un incapace.

    • Sergio Martin 21 Maggio 2014, 23:57

      Quoto. Perfettamente d’accordo.

  21. jock 21 Maggio 2014, 18:54

    Un ottimo articolo, approfondisce bene il tema ed è equilibrato, inutile io ripeta concetti sapientemente espressi da altri, qui sopra; in particolare, mi permetto di citare Fracassossasandonà e, come quasi sempre, mi ritrovo molto in Gsp e Stefo. Aggiungo solo che, un progetto autarchico del genere, temo (mi ripeto, l’ ho già scritto), sottenda, in prospettiva, un controllo sempre più stretto della federazione sul complesso del movimento, finisca per escludere chi non si omologa alle direttive del vertice, cancelli il pluralismo di scelte tecniche alternative, finisca per danneggiare tutto. E, vedrò troppo in là e sarò malfidente, ma scommetterei l’ orecchio destro di Sergio Martin e un mese di retta della suocera di Berton Gianni, che questo serve a radicarsi meglio nel Nord Ovest, tra Calvisano e Parma e darsi una base elettorale per il prossimo mandato. Come, perchè, non lo so, ma è una sensazione che ho molto presente.
    Brunel, vero, ha già capito che il contratto non glielo rinnovano, io sarei favorevolissimo ad altri quattro, nonostante le ultime prove dei Nostri, ma si capisce già quale sarà il futuro suo, da come lui medesimo si muove e da cosa dice; io spero di no. Troppo presto per Cavinato. Mallett: dovevano fare un altro quadriennio con lui, soprattutto tenendo conto che i primi due li ha passate a cercare di avere mano libere saltare gli ostacoli che molti (Checchinato?) gli mettevano davanti e che era il primo quadriennio intero con un solo allenatore in carica (mi ripeto). Italiani no buoni per rugby? Una brutta uscita nei confronti di chi, comunque, ti paga lo stipendio, ma con un robusto fondo di verità, prego leggere il veridico intervento qui sopra, riferito a calcio, televisione e centri commerciali. Certo, se girava di più per i campi dell’ Eccellenza e del Pro 12, invece di stare a Salò era meglio, ma qualche esperimento lo ha fatto, qualche giovane ha cominciato ad inserirlo, è lì ancora oggi; ha iniziato con la difesa, e mi pare che, a distanza di pochi anni, vedendo come giocano le grandi, ci abbia preso. Ha capito che uno dei problemi del rugby di oggi, è quello del ruolo dell’ apertura, ha cercato di costruire la squadra attorno a Gower che si era offerto lui, e che poi, leggi come viene ricordato sopra, è stato mollato dalla FIR, e subito prima della RWC. Il miglior commento su di lui, non riesco a citarlo perchè non lo ricordo, naturalmente, ma lo dico come notazione di cronaca, lo scrisse un commentatore che leggo sempre (orc…, come si chiama?), tuttora, competentissimo, un ex pilone della Rosa Rossa, che scrive su The Daily Telegraph e che ne descriveva l’ intelligenza, dopo la partita vinta al Flaminio con la Francia. Ad ogni modo, Brunel, four more years.

    • jazztrain 21 Maggio 2014, 20:31

      Anch’io sono d’accordo Brunel ancora per altri 4 anni, poi Cavinato che avrà la giusta esperienza per fare il CT della nostra nazionale.

    • Sergio Martin 22 Maggio 2014, 00:41

      @Jock: sulla prima parte del tuo intervento, ti dico che a pensar male si fa peccato, ma spesso si azzecca. E’ chiaro il disegno di stringere le redini sul movimento. Il che, però, a pensare bene potrebbe essere motivato anche dalla volontà di accorciare la cinghia di trasmissione con le franchigie con la Nazionale, per avere un ritorno positivo su quest’ultima. Vedremo.
      Mallett: parafrasandolo, direi che “non capiva un … di rugby italiano”, e forse si fidava troppo, per la selezione, dei suoi consiliori, che però non si era scelto e che si era trovato. Avrebbe dovuto puntare di più i piedi e girare di più l’Italia, forse. L’unico consulente che si era scelto, quello sudafricano sui punti d’incontro, Mouneimne, faceva faville, e peccato che se ne sia andato troppo presto…Cose buone ne ha fatte, però ha fatto anche errori grossolani che non ci saremmo mai aspettati da lui, come quello di mettere Maurone mediano di mischia, quando c’erano Toniolatti e, al limite, tanti altri che ci avrebbero dato modo di mettere una pezza all’emergenza e riportare indietro la faccia da Twickenham. Nel complesso, però, penso che il mancato rinnovo alla scadenza sia stato dettato da un bilancio non positivo in misura pari alle aspettative.
      E per concludere: la recchia è mia e me la gestisco io. Semmai conto di voi. Palesemente!

  22. Sergio Martin 21 Maggio 2014, 23:54

    Questo è vero. Per portare gli allenatori italiani ad un livello internazionale sarebbe molto utile farli formare da grandi allenatori stranieri di esperienza, che abbiano conseguito risultati reali, come ad esempio vincere tri nations con gli All Blacks… E magari non solo per tre mesi in estate, ma con stage periodici.

    • Sergio Martin 22 Maggio 2014, 00:01

      Mi piacerebbe molto poter cancellare i mostri che creo con i post, tipo i commenti inseriti in collocazioni random…

  23. Jeppo 26 Maggio 2014, 08:39

    tornando al tema originale ;
    Cosa ci vuole per un allenatore che ha deciso di trasferire a vivere in Italia per essere considerato ‘ italiano ‘ ? .
    Penso che ci sono altre questioni; vi è stata situazioni durante il quale un ‘non italiano’ è stato considerato idoneo a far parte dello staff nazionale perché ha vissuto in Italia per molti anni. Egli ha tuttavia accettato di seguire una filosofia proposto da un membro senior dello staff, e di fatto non ‘affondare la barca’. Il concetto è stato ‘si parla la mia lingua o sarà fuori’. Ci sono alcuni ottimi allenatori italiani. Se però un allenatore vuole essere considerato per il personale nazionale, deve essere pronto a dire ‘sì, signore’ quando richiesto ( vorrei chiedere che anche in qualle dialetto?…).
    Ciò che manca è una situazione di mente aperta in alto. Persone sfidato da allenatori che sono disposti a essere diverso, provare metodi alternativi; sarà eliminato. Essi sono; dopo tutto; una minaccia per la stabilità (auto creato) da alcune persone. Quando un dipendente sa di più o è più qualificato rispetto al capo, che cosa succede? O si abbracciare il cambiamento, o sbarazzarsi del dipendente.

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