Wilko farà l’allenatore, il suo club vuole ritirare definitivamente la sue numero 10. Ma la cosa non piace a molti…
Wilko, si ritira un gigante. Il Tolone vuole togliere la maglia: fa bene?
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Penso che non mi piace, ma mi ci dovrò abituare: …on fai tout pour l’argent….
E’ il professionismo, bellezza.
il regolamento prevede che i titolari abbiano i numeri da 1 a 15, o possono avere anche numeri diversi?
l’apertura titolare di tolone che numero porterà, il 22? e la riserva il 24?
credo si solo una questione di autorizzazione…l’aquila dopo il terremoto gioca con il pilone che indossa il numero 99 in memoria di ciccio sebastiani morto nel crollo di un edificio
in verità io ricordo che il benetton giocò per diversi anni con la 18 al posto del 13 di francescato
si lo stavo scrivendo io.
Però poi non gli è stato più permesso di farlo.
Di conseguenza non dovrebbero farlo nemmeno per Wilkinson
NO!
Che per il club ovviamente sia una mossa di marketing che puo’ pagare non si discute, che per il giocatore sia un bel gesto di rispetto e riconoscenza anche…pero’ saro’ vecchio e legato a certe tradizioni e non mi piace…non per Wilko che anzi meriterebbe il gesto ma non vorrei che si finisse cosi’ ad avere i giocatori che scelgono il numero che preferiscono alla NBA con giocatori “00” o simili.
Contrario: salvo ragioni eccezionali i numeri vanno da 1 a 15. E poi a Tolone gioca da solo due anni, capirei i falcons di newcastle.
…veramente è a tolone dal 2009…
si si errore mio, svegliarmi presto mi fa male
il senso era che gioca lì da non così tanto tempo rispetto a tutta la carriera
Più che altro l’idea sarebbe giusta se Wilkinson avesse giocato sempre e solo con loro e per almeno 20 anni!!!….non mi pare sia così!!! Mi pare un pelo esagerato!!! E’ solo marketing!!! Punto
Assolutamente NO! non siamo il calcio. abbiamo ruoli e numeri.
Quoto al 1000%!!!!!
quoto busosvi.
Detto questo massimo rispetto per wilko giocatore e uomo.
Vero, non siamo il calcio, neanche il basket o la F1 o la moto gp….vè, quanti sport ormai applicano questa fonte di entrata….
Anche sulle maglie degli AB non era mai comparso lo sponsor.
Onore al merito dei francesi, unica Nazionale a non aver ancora ceduto.
NO E’ UNA CAVOLATA CALCIOFILA…….
contrario, a parte il fatto che con il tolone non c’entra niente, nel rugby il numero indica un ruolo ben preciso, passino certi giochini per commemorare un amico (ma la maglia non è ritirata, se ne usa un’altra, pare una differenza da niente, ma non è così), ma il divismo a puro scopo spettacolare no, vi prego
a questo punto restituiamo anche le maglie con le lettere ai Tigers…
al di là di puntuali deroghe per lutti come quelle citate, il nostro sport non prevede il nome del giocatore sulla maglia né un numero fisso per ciascun giocatore…
la maglia è della squadra, non del giocatore che la prende semplicemente in prestito per quella partita…
se poi vogliamo parlare di merchandising e figaggine bisogna fare come il calcio, permettere di indossare un qualsiasi numero a due cifre e scrivere anche il cognome sulle spalle, così i bambini (e i loro genitori paganti) potranno sentirsi proprio come il loro idolo… ciò aumenterà del 15% i ricavi da merchandising, sputtanerà una tradizione centenaria ma i giocatori saranno in grado di compiere le stesse azioni…
c’era qualcuno qualche giorno fa che si diceva contrario al premio individuale quale miglior meta della stagione…
in effetti, al di là di qualche raro coast to coast in solitaria o qualche fortunoso intercetto, la meta è il risultato del lavoro di tutta la squadra e non certamente del finalizzatore…
“la maglia è della squadra, non del giocatore che la prende semplicemente in prestito per quella partita…”
clap clap clap
gioco, partita, incontro!
Vale la regola della “maglia in prestito”. I giocatori passano (pure le leggende, that’s life), la maglia – intesa come ruolo – resta.
Posso fare una battuta? Se valesse come nel calcio, l’attuale numerazione delle divise degli ABs partirebbe da 1001 (e non sarebbe neanche un problema di spazio sul groppone)…
Sbaglio o Viadana ha le iniziali “B.B.” sul retro della divisa da gara, proprio in memoria di un ex-giocatore, scomparso anni fa? Mi pare di ricordare che fino a qualche tempo fa la sigla in giallo fosse “B.B. 13”.
Adesso non crediate che il calcio sia tutto brutto e cattivo, i numeri ritirati si contano sulle dite della mano. Ad esempio, nel milan solo il 3 ed il 6 (maldini e baresi, due che hanno fatto 20 e più anni nella stessa squadra dalle giovanili fino al ritiro), juventus nessuno, inter solo facchetti, la roma ha iniziato a ritirare ora con l’arrivo degli americani, per i quali è una cosa normale.
In nazionale, non mi risultano numeri ritirati e la maglia non viene assegnata se non per la singola manifestazione (una via di mezzo tra rugby, dove non viene mai assegnata, e situazione comune del club calcistico, dove viene sempre assegnata).
Insomma, voglio dire che se gli AB fossero stati giocatori di calcio, i numeri ritirati sarebbero stati al massimo 4-5..
Cagliari Gigi Riva 11..idolo!
Mi sono limitato alle principali, senza nulla voler togliere al cagliari e a rombo di tuono 😉
Diciamo che dovrebbe fare molto di più per ritirare la maglia, condivido il 99 del rugby laquila o al limite la 18 di TV ma siamo al limite, ritirare la maglia al ritiro del giocatore toglie la possibilità e il sogno ai ragazzini di oggi di poterla vestire domani, poche balle la maglia con un numero specifico ha un peso diverso e tutti quelli che han giocato sanno di cosa parlo entrare in campo conla maglia 15 non ha la stessa importanza che entrarci con la 22, poi quando sei in gara non ci pensi ma la consegna delle maglie credo che ci appartenga più che in altri sport
Son sostenzialmente contrario
quoto al 100%, il fascino di indossare un certo numero è impagabile…
e poi…hanno interpellato l’interessato?
guardando la storia di Wilko e soprattutto l’allergia ad essere protagonista fuori dal campo, credo che lui stesso sarebbe il primo a mettersi a ridere e a dire di no…
Il rugby rappresenta da sempre lo sport di squadra, dove ogni singolo giocatore si mette a disposizione della squadra per vincere.
Come ben detto da fracasso, la maglia è in prestito al giocatore e non gli appartiene.
Passino le eccezioni dovute a lutti improvvisi, come per l’Aquila con Sebastiani, ma per il resto no.
Il professionismo non è una scusa per dire tutto è lecito, il Rugby è professionistico e famoso anche per queste tradizioni e identità che oltre ad essere un bagaglio culturale sono anche un patrimonio dello sport in se, perchè appunto sponsor e supporters fanno riferimento anche a questo aspetto.
Un’una tantum non mi disturberebbe, ma una cosa definitiva sarebbe contraria a quel che resta dello spirito del rugby. Allora a Leinster e alla nazionale irlandese tolgano il 13. Per O’Gara avrebbero dovuto togliere il 10. Noi per Dominguez ecc. ecc. ecc. ad infinitum. No grazie.
‘Sta cosa del ritiro di maglie celebri proprio non l’ho mai capita, a prescindere che si tratti di rugby, calcio o altro. Ma se in futuro il Tolone dovesse avere un’altra apertura da sogno, dovrebbe essere così disonorevole, per la società, dargli il 10?!?!? Indossarla è e resterà sempre un onore, non lesa maestà! Sul fatto che poi non tutti saranno come Wilko siam perfettamente d’accordo, ma da lì a non prevedere più una numerazione identificativa per una formazione di rugby che scende in campo, mi chiedo che senso abbia. Capisco nel calcio dove oramai ognuno si piglia il numero che gli piace di più (orrore, tra parentesi) ma qui… Mah…
Nel calcio la cosa non mi disturba più di tanto. Capiamoci, io sono favorevole ad un ritorno della numerazione dall’1 all’11, però, visto che gli schemi sono variabili, ad un numero non si associa necessariamente un ruolo. Per questo non è così grave che un numero venga ritirato (cosa che avviene in casi rarissimi, pensando alla mia squadra solo il 6 ed il 3). Nel rugby, dove ad ogni numero corrisponde un ruolo, mi sembra poco adatto. Se mettono i numeri a scelta, allora diventa un’opzione. Che poi piaccia o no, altro discorso.
Mi sa che, con parole diverse, stiamo dicendo la stessa identica cosa, soa. Infatti sottoscrivo…
Si si, era un commento con cui sottoscrivevo la tua opinione
quella di MB è una provocazione per far parlare di tolone e del RCT, sapendo bene (ben prima e ben più di molti altri) che proprio wilko si opporrebbe (oppone) a tale ipotesi … al di la delle norme regolamentari, il “togliere” un numero di maglia in un gioco/sport come il rugby dove il numero (da 1 a 15 almeno) ha un preciso significato di ruolo costituirebbe un cambiamento che non credo proprio troverà molto seguito, e che in fondo probabilmente neanche lo stesso MB auspica… ha provocato, ha prodotto reazioni contrastanti, di tolone si parla ancora una volta (nel bene o nel male, ma intanto se ne parla), obiettivo mercantile raggiunto e appuntamento alle finali di HC e di top14… nota a piè di pagina: se toglie il 10 per wilko, poi coerentemente dovrebbe togliere il 12 di giteau, e poi (tra qualche annetto ancora) il 2 di orioli! 🙂
non sono d’accordo e sinceramente penso che non lo sia nemmeno Wilkinson, per citare gli ABs la maglia si prende in prestito per gli 80 minuti, non appartiene a nessuno se non alla squadra
Per quei pochi: guardate che la numerazione a caso ed il ritiro della maglia mica e’ una cosa che hanno inventato quelli del calcio, el’hanno copiata dagli sport americani che la fanno da decenni prima che arrivasse nel calcio.
Appunto Stefo viene dagli show americani (chiamarli sport mi pare un po’ troppo!!), ma perchè il genere umano tende sempre a prendere il peggio dagli altri e mai le cose buone?!?
Beh beh insomma, saranno molto spettacolari e televisivi ma sono sportivi coi controcoglioni..vaglielo dire tu a lebron che non è uno sportivo ma uno che fa solo show
Beh hro che la NBA, la NHL o la NFL non siano sport veri oltre che spettacoli e’ molto opinabile, tralasciando il football americano che lo giocano solo loro e che per quanto non mi faccia impazzire ha degli atleti mostruosi, direi che nel basket e nell’hockey su ghiaccio le vittorie internazionali delle Nazionali USA e Canada (per l’ice hockey) siano li’ a testimoniare che siamo davanti alle migliori leghe nei rispettivi sport…i Jordan, Magic, Bird, Gretzky, Lemieux e compagni bellla vengono da quel mondo.
Poi puo’ stare sulle balle l’eccessiva commercializzazione ma dire che chiamarli sport e’ un po’ troppo beh…
quotone stefo!
verissimo, i primi a farlo sono stati i giocatori dell’NFL, ma lì i numeri sono scelti dai giocatori tra una fascia ruolo per ruolo, quindi i numeri da x a y indicano i quarterbacks, toglierne uno non esclude che un altro quarterback non abbia un numero adeguato al suo ruolo, poi ci fu la NBA per motivi di marketing, gli sport motoristici etc etc, il calcio ci è arrivato per ultimo
Sarò sintetico: Ovalia non è il Mondo dei PallaTonda.
Quella strana tribù di esagitati ste cose le fa. Noi, Mon Dieu, NO!.
Sono Wilkinsoniano da morire, ai limiti del TalebanismOvale.
Ma togliere ad un ragazzo il sogno di vestire quella maglia, immaginate se per di più un ragazzo francese di Toulon, beh, no, non amo che si distruggano i sogni…
E aggiungo:
E a Newcastle allora, invece de ritirare la maglia, che potevano pensarci anche loro, non è meglio fargli una birra in Suo Onore? Sono Anglesi, ci starebbe.
A pensarci, 1997-2009 mica so 2 mezzegiornate…
Onore cmq a Il Budellone presidentissino di Tolone, magnifico irascibile soggetto, per la proposta.
BOCCIATA.
In fede,
HVRD
Henry ma scrivi solo sui post riguardanti Wilko…?
…e se lo scrive lui, che è adepto dei Testimoni di Jonny, è Cassazione…
Quoto.
Si, adeptissimo, ma noi non citofonamo la mattina presto x rompe i co. Ci limitiamo a piazzare punizioni e trasformazioni qua e la in senso dimostrativo ;). Ovviamente a mani chiuse e bside appizzato ;). La caciara e’ recuperare i palloni, lo sapete che col merchandising so fissato! X voi 3, papiro di adesione ai Testimoni di Jonny assegnato honoris causa ovale ;).
Ahaha! Grazie del papiro…
Comunque, ho capito a chi ti riferisci per “Sbraccio da Pirla”, in questo aiutato dalla redazione:
http://www.onrugby.it/2014/05/21/video-chris-ashton-e-un-push-it-di-troppo-ma-nessuna-squalifica/
contrario pure io.
Massimo rispetto per Wilkinson e per le scelte del Tolone, ma in generale ho sempre trovato nella moda di ritirare la maglia una sorta di personalismo che negli sport di squadra ho sempre odiato.
E,secondo me,non esiste nessuno sport di “squadra” come il rugby
Insomma un pò se come dopo la mia laurea acessero ritirato il 110 e lode, insomma mi pare cessivo, nel senso di cesso, cioè di smetterla.
Ahahaha bella quella sul 110 e lode Adnria…io comunque in tuo onore l’avrei ritirato: o bacio accademico o 110 e basta!!!!
Ebe` fino all’ultimo sono stato incerto con questa:
e allora i Blues cosa dovrebbero fare dopo il rintorno di Benji al League?
Ma poi forse qualcuno avrebbe pensato che ero serio…
Si è dimenticato di specificare: bacio accademico dalla suocera di berton! 😉
Sì ma devo dirla tutta?
Non sono uscito con 110…
Quindi niente suocera.
Tiè!
In altri sport non mi avrebbe fatto ne caldo ne freddo,ma il rugby è diverso,nel rugby la maglia non è personale del giocatore
Contrario.
Nel nostro sport è bello che i numeri stiano ancora ad identificare il RUOLO anzichè il giocatore, ed è giusto che rimanga così.
Il 10 del Tolone è il Mediano di apertura. Punto.
Con tutto il rispetto e l’entusiasmo per un “mostro sacro” come Wilko.
Una volta i numeri erano lettere. Comunque i numeri aiutano ad identificarsi e identificare. Wilko grande giocatore….. ma no. Conserviamo invece la sua serietà.
quando parliamo di n°10 celebri la lista è ben nutrita di nomi illustri.
Se ogni volta avessero ritirato la maglia n°10 oggi quella lista non potrebbe raggruppare i migliori mediani di apertura della storia.
E poi è Wilko ad aver avuto l’onore di vestire le maglie n°10 più invidiate e non il contrario…
Quotone!
No. La maglia si agogna, quando ce la consegnano, si spera ci diano quella con quel numero sulla schiena, che identifica quel ruolo nel quale vogliamo giocare, si conquista, si merita, si onora, si lavora e si prendono legnate, anche dai compagni, in allenamento, per ottenerla e continuare a meritarla; del tuo comportamento, con quel capo addosso, devi rendere conto alla tua coscienza e ai compagni, e questo vale per tutti; la tua maglia appartiene alla società per cui giochi, a tutta la squadra, quelli sono i numeri che si scrivono quella schiena di chi gioca ovale, non altri. E questo vale tutti, anche per i campionissimi come Wilko; il resto lo lasciamo al calcio.
ciao..mi hai fatto tornare in mente la prima volta che ho indossato quel numero, emozione unica e grande orgoglio!
e grande responsabilita!
sarebbe ingiusto non concedere ad un bimbo di bramare quella maglia!
Non se ne parla! Buffonata degna delle migliori (peggiori) menti calcistiche!