Fanno discutere i documenti diffusi da un gruppo anonimo. Il presidente FIR non vìola nessuna norma, ma basta?
Conflitto d’interessi, il presidente Gavazzi si difende e rilancia
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“Anzi, nel prossimo statuto, almeno per i consiglieri, cercherò di avvallare la possibilità”
mi e’ satlato un pezzo del post:
E se vogliamo proprio dirla tutta, si sappia che quando in consiglio federale si parla di Calvisano, io mi alzo ed esco»
si esce da casa sua !!!
……si si alza e se qualcuno non dice quello che ha gia deciso “sia confinato a Roma per il resto dei miei prossimi 20 anni di dominio”.
Certo che l’affermazione, “io mi alzo ed esco” fa proprio evacuare….
Esce dalla stanza perché in ogni caso del Rugby Calvisano decide lui. Sulla carta avrà un 20% (e questo conta dal punto di vista burocratico), ma nella realtà tutti sanno che da sempre é lui il primo uomo di Calvisano, sempre sopra il presidente in carica. Quindi per me c é comunque un grosso conflitto di interessi, perché se lui, come dice, si alza e non interviene nella discussione sulla sua squadra é semplicemente perché non ha importanza cosa decide il consiglio federale, ha sempre fatto tutto lui; a maggior ragione adesso che é presidente FIR, perché mai dovrebbe ascoltare dei consiglieri sulla sua società?
Paolo, io non sono un giurista ma la frase “situazione di permanente conflitto di interessi, per ragioni economiche, con l’organo nel quale sono stati eletti o nominati” per me è lampante.
Presidente FIR che detiene ECONOMICAMENTE il 20% di un club che deve sottostare ai regolamenti FIR è in conflitto.
Non sono un giurista nemmeno io. Però chi detiene il 20% non è in grado di imporre decisioni al club. Lo ribadiamo: secondo la normativa vigente Gavazzi non vìola nessuna regola.
Prendo atto grazie
anche perchè il problema EVENTUALMENTE sarebbe l’opposto: lui presidente potrebbe favorire il suo club, cosa che volendo può fare anche senza detenerla ufficialmente. quindi la questione non si pone.
Tardi, ma ci sono arrivato
Paolo ma puo’ pilotare la Federazione in direzione del club di cui e’ coproprietario al 20%….ed e’ quella possibilita’ a rappresentare il conflitto interessi Paolo, il conflitto d’interessi esiste quando e’ possibile che poi uno lo abusi o meno e’ un altro discorso.
Secondo oltre al 20% suo direttamente c’e’ un 21% di Tiesse che come hai riportato al 25% e’ riconducibile alla famiglia Gavazzi…secondo te in Tiesse la Kawasaki si occupa minimamente di quello che avviene nel Calvisano Rugby?
Nell’articolo di ieri hai parlato di questo 41% ma il restante 59% di Calvisano chi lo detiene, lo domando per curiosita’ visto che non e’ menzionato.
fioi…
questo paese ha avuto come premier un certo B. per quindici anni e vi stupite che accadano queste cose in una parrocchietta come la FIR?
se all’estero ci considerano un popolo di inaffidabili non è una questione di razzismo, ma di storia e di statistica…
se nel panorama del rugby europeo contiamo poco o nulla è perché valiamo poco o nulla sul piano economico, sportivo, di pubblico…
gavazzi sta dove sta perché la maggioranza delle società, incluse molte venete, lo ha eletto: è evidente che il nostro movimento si identifica più con lui che con Amore e Zatta…
il problema è per chi sta da sempre all’opposizione, che deve mangiarsi questa minestra cucinata da altri e secondo i gusti degli altri…
grazie per aver tirato fuori B…se lo tiravo fuori io mi beccavo della zecca comunista sicuro ormai…il discorso di B si inserisce per me piu’ ul discorso non e’ contro nessun regolamento…perche’ in Italia si e’ legiferato seriamente in materia e’ la domanda…
“Quando in consiglio dei ministri si parla di provvedimenti che possano riguardare le mie aziende, io mi alzo ed esco dalla stanza”…ecco ci siamo: sostituite con “consiglio federale” e “Calvisano” ed è esattamente la stessa frase…
Scusa Paolo,
secondo te e secondo voi… quando una Federazione (leggi Zebre) paga i cartellini di giocatori che passano dal Club (Calvisano) alla franchigia federale non c’è conflitto di interessi.
Quanto incasserà Calvisano da queste cessioni? Fatalità molti giocatori di Calvisano (ancora sotto contratto con il Club?) sono passati e passeranno alle Zebre… Si può sapere quanto Gavazzi pagherà a se stesso??? E come mai ex Zebre passano a Calvisano? Non è vergognoso tutto ciò?
Perché non è stata posta questa domanda specifica al Presidente federale?
Grazie
guarda che moltissimi sono passati da Calvisano anche a TV.
cosa c’entra…
C’entra
oppure il conflitto riguarda solo per le zebre?
i cartellini non si pagano.
Ma gli svincoli contrattuali si…ed è di questo che stiamo parlando…
Tu cosa dici?
dipende, da che stai parlando tu. i cartellini non si pagano.
http://rugby1823.blogosfere.it/post/505399/caso-gavazzi-tra-regole-rispettate-e-dubbi-etici
Non è solo il 20%. Un altro 21,5% è detenuto dalla famiglia tramite le loro aziende e tutti gli altri sono soci minori.
Si tratta sostanzialmente di quote che permetto il controllo.
mah! “sarò il presidente di tutti”, ma per qualcuno in particolare, evidentemente..”palesemente”..
provincialotti!
Il presidente di Titti…”Oh, oh mi è semblato di vedele un legolamento…” 🙂
:3
“quando si parla di Calvisano mi alzo ed esco”… vuol dire riconoscere che un problema esiste, ma poi quando si parla del campionato di eccellenza o delle avversarie di Calvisano si alza ed esce ancora? Praticamente scopriamo che il nostro presidente sta sempre solo chiuso in una stanzetta…Povero…
Oltre a quanto già evidenziato, non sarà anche che tutta questa gente impegnata in FIR e che lavora anche per il Calvisano (Medici, Allenatore in seconda Accademia, Maneger Accademia, ecc…) è tranquillamente a libro paga solo della FIR ???
Interessante questo aspetto no ?
Li metto in FIR a libro paga della FIR e poi lavorano anche per il mio club.
Poi già che ci sono a Calvisano mi faccio fare anche un bel sintetico … che però è per l’Accademia, ristrutturo l’ala convitto della Scuola su cui si appoggia l’Accademia (con i soldi Fir?), faccio fare una palestra che non c’era (con i soldi Fir?), riattivo corsi scolastici che stavano morendo in un istituto con bassa frequenza.
Esatto, d ‘accordissimo.
STRAQUOTO!!!!!!
Personalmente del conflitto d’interessi non mi interessa un tubo, siamo in italia
e di queste storielle il ns paese e’ pieno, ed anche di notevole gravita’.
La cosa importante e che il presidente di una federazione si impegni x il bene
di tutto lo sport che rappresenta.
Il vecchio presidente con 20 anni di regno credo nel bene e nel male qualcosina
abbia fatto x il ns rugby.
Il nuovo presidente x adesso credo che non abbia fatto un tubo x il movimento,
le uniche cose sono di propaganda elettorale vedi 9(*) 32 centri di formazione,
altri incarichi in federazione.Aspettiamo e vediamo nel prossimo futuro cosa
vuole fare x il bene della federazione.
Presidente un consiglio una scuola tipo (coverciano) con tecnici stranieri.
Una scuola con tecnici stranieri sì, ma tipo coverciano no..
Gavazzi deve stare distante dalle fonti di calore, c’è il rischio che gli vada a fuoco la coda di paglia.
Aspetto con ansia che ricorra alle vie legali contro gli “ignoti” che lo accusano, ci sarebbe da ridere.
Questa lettera sembra tanto la prima puntata del nuovo format della campagna elettorale.
Aspettiamo la prossima.
c’è da ridere per non piangere…. che vergogna
A proposito della terzietà del Presidente, ricordo il pugno di Ferraro a Pavan, sanzionato in primo grado con “sacrosanti 9 mesi di squalifica” (chi ha visto l’episodio penso sarà d’accordo), che magicamente in secondo grado “con una sentenza che NON E’ MAI STATA PUBBLICATA” si sono ridotti a 2 mesi … ho qualche dubbio che il Giudice Sportivo non abbia ricevuto pressioni per la detta riduzione (!).
Sicuramente sul conflitto di interessi avete tutti ragione, utenti e blogger, nessuno escluso, ma non è che se alle ultime elezioni avesse vinto Zatta, circa questo argomento, sarebbe cambiato molto perchè invece di uno coinvolto in prima persona ci sarebbe stato il “lacchè” (notare bene le virgolette prima di scagliarsi in permalosi risentimenti!!!) di qualcuno e, per favore, non venite fuori con il “si sarebbe dimesso dalla carica di presidente del Benetton” perchè è la stessa favola del “mi alzo ed esco”!!
Hro scusa ma anche ieri un utente ha detto e se avesse vinto zatta?E’ una linea “difensiva” abbastanza molle il cercare di sviare il discorso all’ipotetica situazione di un altro vincitore.
Se Zatta avesse vinto ed avesse quote della societa’ beneton Rugby le critiche sarebbero le stesse, cosi’ come nel caso non detenga quote di proprieta’ sarebbe stato valutato nelle azioni ma il discorso non cambia, cercare di deviare la discussione sull’altro candidato perdente nella sua ipotetica vittoria che senso ha?
Stefo, le critiche di alcuni sarebbero state le stesse, ma la maggior parte il problema non se lo sarebbe nemmeno posto.
Zatta e Munari sarebbero stati chiamati a decidere sul prossimo contratto celtic.
l’ipotetica vittoria ha perfettamente senso, perche’ il conflitto d’interesse non e’ nelle decisioni che prendi ma nel fatto di avere interessi confliggenti.
Stefo ha molteplici sensi: 1° zittire quelli che si accaniscono sulla vicenda soltanto perchè sono contro a prescindere per questioni di tifo (e tu sai bene che qui sul blog sono la maggior parte!!), 2° mettere in risalto che se il presidente viene eletto come espressione dei Clubs il conflitto di interessi (vero o presunto) sarà sempre inevitabile, 3° che l’ alternativa sarebbe eleggere un presidente di stile politico professionista, alla Petrucci o alla Pescante per intendersi, perchè se ti candidassi te od io o qualunque altro appassionato illusremente conosciuto non se lo filerebbe nessuno.
si potrebbe eleggere un commissioner indipendente (come in America capace di far fuori un proprietario)magari straniero ma in questo caso senza conflitti di interesse a chi gioverebbe?
ma e’ chiaro che se quella e’ la logica, sono in conflitto anche tutti i consiglieri federali che hanno qualsiasi ruolo in qualsiasi club.
Che venga eletto qualcuno come espressione del sistema non e’ il problema, che poi questo automaticamente abbia un conflitto d’interessi non lo e’. una cosa e’ essere stato presidente o DS o DG di un club e poi diventare presidente di federazione una cosa e’ detenere delle quote di proprieta’ di un club affiliato…suvvia gsp e hro non ditemi che e’ la stessa cosa perche’ non lo e’.
Nel primo caso signori miei il conflitto d’interessi nel momento che si dimette da qualsiasi carica nel club e non ha interessi economici nel club non c’e’ perche’ non ha alcun interesse diretto nel secondo caso (detenere quote di proprieta’) il conflitto d’interessi e’ automatico.
Nel primo caso quello che puo’ succedere e’ che poi prenda decisione che favoriscono il suo ex datore di lavoro cosa deprecabile tanto quanto e che probabilmente sono legate a quelache altro interesse da verificare.
Essere proprietario di una quota non piccola di societa’ non e’ la stessa cosa di essere stato un dipendente di una societa’…dai per piacere!
Resta il fatto che l’ipotetico e’ assurdo, e diventa un processo alle intenzioni…se avesse vinto Amore allora probabilmente avremmo visto pioggia di soldi in Sicilia, TM a Palermo, Catania ecc…
Se sei presidente di un club il problema c’e’ e rimane, nella quasi totalita’ dei club i presidenti sono anche finanziatori.
e non posso neanche far finta di non vedere che la candidatura zatta e’ sempre stata ovviamente zatta/munari, che lavoravano per la benetton che riceveva importanti contributi, e sui quali avrebbero dovuto decidere per i successivi 4 anni.
se non c’e conflitto d’interesse li, allora davvero diventa tutto aleatorio, quindi devi attenerti alla lettera della legge, e quindi non c’e’ neanche oggi.
e ribadisco, le decisioni prese, di qualsiasi grado, buone o condivise o meno, non hanno alcun impatto sul fatto che conflitto d’interesse esista. tirarle dentro significa non aver ben chiaro il concetto.
gsp se uno si dimette da tutte le cariche che rappresentano un conflitto d’interesse per afre il presidente e’ una cosa, se uno si dimette ma detiene una quota di proprieta’ e’ un’altra questo e’ abc gsp!
Secondo io non so se Zatta abbia messo soldi suoi o meno, e non so se detenga quote della societa’, non sto difendendo Zatta anzi lo chiedo, tu sai se e quanto Zatta ha investito?Tu sai se e che percentuale di proprieta’ di Benetton Rugby ha Zatta?Se lo sai scrivilo in maniera chiara se no son solo supposizioni perche’ per quanto ne sapiamo Zatta puo’ essere un dipendente con un contratto ricco quanto vuoi ma dipendente e nel momento in cui non e’ piu’ dipendente il fatto di esserlo stato non rappresenta conflitto d’interessi perche’ un interesse diretto non ci sarebbe a meno che quell’interesse non sia di pagamenti sotto il tavolo.
E gsp non parlo di decisioni parlo della posizione personale, se uno detiene quote di proprieta’ di un club affiliato e’ automaticamente in conflitto d’interessi, che poi ne abusi e’ un altro discorso.
Se invece uno e’ stato dipendente non e’ c’e’ conflitto d’interessi automatico ed oggettivo come la detenzione di quote di proprieta’…dai siamo seri perche; se no allora qualsiasi persona non andra’ bene perche’ magari e’ stato allenatore di un club, e; stato presidente di un comitato regionale ecc.
siamo daccordo, finalemtne abbiamo acclarato che le decisioni non centrano, conta la posizione.
La proprieta’ non e’ essenziale al conflitto d’interesse. Zatta eletto su un ticket con Munari, che poi deve prendere decisioni sul contributo federale della squadra dove Munari e’ DT, e dargli la licenza per 4 anni. e non sarebbe conflitto d’interesse?
visto che lo e’ per legge, rimane morale, e questo per me lo e’.
La proprieta’ non e’ rilevante al conflitto d’interessi?Ma stai scherzando vero?!?!?!?!
Tu fai supposizioni, chi ti dice che Benetton non si sarebbe a quel punto candidato per la CL?Da quello che sappiamo avrebbero rimesso la licenza, cosa messa nero su bianco nel programma…visto che siamo nel campo dell’ipotetico ci sono il 50% di possibilita’ che avrebbero fatto questo e che non si sarebbero ricanditi…a quel punto tutto il tuo discorso crolal come un castello di carte perche’ di interessi diretti di Zatta in benetton non sappiamo se ce ne sono, se ce ne sono allora diciamolo, dicaimo che ah investito a titolo personale x, che e’ quindi prprietario di x% di Benetton rugby.
non sto assolutamente scherzando. la proprieta’ non e’ l’unico modo oper definire il conflitto d’interesse.
Sicuramente per almeno due anni benetton sarebbe stata in CL. ed il fatto stesso che il problema te lo poni vuol dire che il conflitto c’e’.e che quindi zatta (e Munari) erano in conflitto all’epoca delle elezioni.
Scusa ho frainteso allora il discorso sulla proprieta’, avevo capito che dicevi che non era rilevante non che non era l’unica maniera.
Di nuovo nero su bianco che Benetton avrebbe rimesso la licenza di fatto eliminando il conflitto d’interessi, parliamo di ipotesi? Hai il 50% di possibilita’ che sarebbe successo…a quel punto il tuo discorso non sussiste. Nell’altro 50% cioe’ che non sarebbe successo allora hai ragione.
La differenza e’ che qua avevi il 100% di possibilita’ che il conflitto d’interessi c’era.
beh no, per me era 100% in entrambi i casi. per le ragioni che t’ho detto.
ciao, vorrei capire bene. Zatta è presidente ma non proprietario del Benetton Treviso. Dall’altra parte c’è invece un ex fondatore/proprietario/presidente che diventa presidente federale. Lascia la carica di presidente del suo club, ma mantiene in mano una quota importante. Può farlo, le norme lo consentono, nulla di dire. Sul lato etico la cosa è un po’ più discutibile, non perché il presidente è Gavazzi (potrebbe essere chiunque) ma perché le due cose possono dar vita a un conflitto concreto. Possono, non che necessariamente sia così.
Ora, se Zatta avesse vinto avrebbe lasciato la presidenza di Treviso. Avrebbe ovviamente dovuto decidere anche del Pro12 però non avrebbe avuto né cariche né proprietà. Il rischio di conflitto c’era? C’è sempre, verrebbe da dire, a meno che uno fino al giorno prima non avesse mai messo piede nel mondo del rugby. Però la proprietà, o la compartecipazione in una proprietà è dirimente.
E quella frase, “La proprieta’ non e’ essenziale al conflitto d’interesse” non ha veramente né capo né coda, nessun senso logico. E’ come dire “parcheggio in seconda fila perché tanto prima o poi lo farà anche qualcun altro”.
Paolo grazie, spieghi in maniera meno cocnitata quello che provo a spiegare io…
invece la chiave e’ proprio quella . ‘la proprieta’ non e’ essenziale al conflitto d’interesse’. davvero non capisco come si possa discutere una affermazione tanto chiaro.
devo davvero fare un esempio di quello che intendo, nella vita quotidiana?
gsp essenziale e’ una parole, rilevante un’altra…Paolo non credo contesti il fatto che per esserci conflitto d’interessi non ncessariamente ci debba essere proprieta’ ma il fatto che da come l’hai scritta inizialmente sembra che la presenza della proprieta’ per te non sia rilevante…e’ una questione di semantica credo.
io intendo non e’ essenziale, nel senso che puo’ esserci anche senza la proprieta’.
E hro nel momento che tu dici che Zatta sarebbe stato il lacche’ stai dando un giudizo sulla persona Zatta non stai dando un elemento oggettivo come detenere le quote di proprieta’…sono due cose completamnte diverse
Stefo allora non sei stato attento, avvevo sottolineato apposta tra parentesi che il termine era virgolettato proprio per evitere l’ interpretazione che hai dato tu.
hro non e’ il termine e’ il discorso che tu in automatico ritieni che essendo stato dipendente di benetton (se ha investimenti o quote in Benetton rugby diciamolo, se non lo sappiamo non supponiamolo) avrebbe una volta dimissionatosi da tali posizione fatto gli interessi di Benetton.
Qesta e’ un’opinione soggettiva sulla persona, l’essere stato dipendente non rappresenta congflitto dinteressi, detenere quoite di proprieta’ di un club affialiato si…o vuoi dirmi che le due cose sono uguali e non c’e’ differenza?
Stefo se continui con questi discorsi da “ingenuo campagnolo” di altri tempi la chudo qui, a me piace scazzare quando c’ è da scazzare ma quando c’ è da essere seri mi pace esserlo fino in fondo e che la candidatura Zatta-Munari fosse una “manovra” Benetto lo caisce e lo capiva anche il mio…gatto, suvvia non tralasciare di usare l’ onestà intellettuale che possiedi e che ho imparato ad apprezzare in questi anni.
hro no scusa che sta mettendo da parte l’onesta’ intellettuale sei tu, saro’ ingenuotto e campagnolo ma tra l’avere quote di societa’ e non averle c’e’ una differenza enorme.
Stefo, e visto che qui si discute di principi morali, visto che la legge non c’e’ e fa acqua, il concetto di ‘revolvign doors’ e’ centralissimo in qualsiasi dibattito su conflitto d’interesse.
cmq, s’e’ capito, per te avere 25% di calvisano non e’ un problema quanto dover decidere chi va in CL con milioni attaccati, alla squadra dove hai lavorato fino al giorno prima, ed il tuo primo elletore e consigliere lavora.
solo per chiarire. se munari fosse stato eletto consigliere sarebbe stato in conflitto d’interesse (per te, visto che per legge non lo e’)?
gsp come scritto sopra tu hai nero su bianco che Benetton avrebbe rimesso la licenza, ora visto che parliamo di ipotesi hai il 50% di possibilita’ che cio’ sarebbe avvaenuto e non si sarebbero ripresentati…a quel punto tutto il tuo discorso crolla pwerche’ il conflitto d’interessi lo avrebbero tolto loro direttamente non mettendo Zatta in quella situazione.
Se invece fosse andata diversamente hai ragione tu…ma di nuovo siamo nel campo delle ipotesi, dove vi e’ anche quella che Bnetton a quel punto avrebbe rimosso per primo il conflitto d’interessi…capisci perche’ reputo assurdo il ragionamento per ipotesi?
Per ipotesi allora anche Amore poteva essere in conflitto d’interessi perche; presiente del comitato regionale siciliano quindi votato dai club siciliani.
Possiamo attenerci ai fatti oggettivi o andiamo avanti a ipotesi e supposizioni?
Stefo, che ti sei alzato con la luna storta stamattina?!? Io ho detto che erano discorsi da “ingenuo campagnolo” (sottolineo le virgolette!!), non che tu lo sei, poi onestà intellettuale è dire le cose come sono in realtà (o meglio come si pensa che siano) e che tra Gavazzi e Zatta se “un era zuppa era pan bagnato” era evidente.
Hro tu avevi delle promesse elettorali nel caso Zatta di remissione della licenza (nero su bianco puoi cercarlo).
Ora concordo che le promesse elettorali hanno il valore che hanno e sono volatili ma per onesta’ intellettuale devi dare il 50% di probabilita’ che cio’ sarebbe avvenuto oppure stai dando un giuizio tuo personale che erano bugie e basta.
Se nell’altro 50% di possibilita’ non sarebbe successo allora si avremmo avuto una situazione simile (non ugale) di conflitto d’interessi.
Con gavazzi avevi il 100% di possibilita’ dato che e’ proprietario…se poi Zatta e’ anche lui parzialmente proprietario del Benetton allora si avresti avuto il 100% anche nel suo caso.
Comuqnue per completezza anche Amore in quanto espressione dei club siciliani (era presidente del comitato regionale) era in conflitto d’interessi?Oppure nel caso parliamo di candidatura politica?
stefo, l’intero concetto di conflitto di interesse si basa su supposizioni, esiste proprio per quello. gli atti non centrano nulla.
se per te Zatta e Munari, che per due anni stanno in CL con milioni di contributo, poi devono decidere chi ci va (magari con Munari DS), non e’ un conflitto d’interesse io l’accetto.
ti dico solo che in tutta la letteratura internazionale sul conflitto d’interesse, e dal punto di vista morale, la proprieta’ non e’ l’unico fattore.
con questo chiudo, perche’ non ho altro d’aggiungere, e queste cose le ho dette pari pari mesi fa. la discussione esce adesso perche’ e’ campagna elettorale e l’argomento e’ usato a quel fine (non da te, perche’ questa discussione l’abbiamo fatta mesi fa) ed e’ atta a tirare la volata. ma e’ politica e ci sta.
se poi vuoi rispondere se Munari consigliere e’ in conflitto d’interesse, lo lascio al tuo buon cuore.
Munari sarebbe stato in conflitto tanto quanto Zatta, ho risposto alla domanda, ora rispondi tu:
se Benetton avesse rimesso la licenza e non si fosse ripresentato, sarebbero stati Zatta e Munari per te ugualmente in conflitto d’interessi?
Se si quindi secondo te il conflitto d’interessi non si puo’ mai rimuovere?
La letteratura internazionale e’ in contrato con questo e la possibilita’ di rimuovere il conflitto d’interessi c’e’ e se non lo fosse qualsiasi persona all’interno del sistema rugby sarebbe ineleggibile da un punto di vista etico e morale.
Rispondi alle domande.
Che poi tutto sia politica tirato fuori ad arte adesso (e non 2 anni fa) condivido…ma meglio che se ne parli piuttosto che no…
gsp comunque avevo gia’ scritto che nel 50% del caso in cui benetton non avesse rimesso la lcienza e si fosse ripresentato il conflitto d’interessi c’era.
E per completezza se saltasse fuori che zatta e/o munari hanno anche lo 0.01 di proprieta’ benetton sono ineleggibili comnque ma questo non lo so.
Stefo, per me lo erano al momento della elezione, cosi’ come lo era Gavazzi.
e per far cadere il conflitto dovevano lasciare Treviso (come club), non rimettere la licenza. rimettendo solo la licenza sarebbero stati nella stessa posizione di Gavazzi oggi.
cmq, la risposta alla domanda Munari e’ che lui, come qualsiasi altro presidente o dipendente dei club, non possono essere ne’ [presidenti, ne’ consiglieri.
gsp Zatta avrebbe lasciato il club lo aveva detto…Munari sono onesto non ricordo minimamente.
Concordo che al momento dell’elezione il conflitto d’interessi c’era ma poteva venir rimosso al momento dell’elezione vinta…doveva venir rimosso prima per fugare ogni dubbio?Sicuramente Zatta e Munari potevano dimettersi in campagna elettorale (in caso di sconfitta sarebbero stati riassunti), sul rimettere la licenza in campagna elettorale aprivi una situazione impossibile da gestire, poteva essere rimessa dopo.
Nel caso di Gavazzi rimuover eil conflitto d’interessi on c’era e non e’ una differenza da poco per me.
e ribadisco la proprieta’ conta relativamente.
cioe’ se io sono anche solo un dipendente, anche l’ultimo e meno pagato, e sono chiamato a decidere, anche solo come consigliere di quartiere, su faccende che riguardano anche di tangente la mia azienda, io non sono in conflitto d’interesse? quella e’ proprio la definizione di conflitto d’interesse.
gsp estremizzi molto ed e’ il rpoblema per cui non si legifera…il giochino allora siamo tutti in conflitto d’interesse quidni nessuno e’ in conflitto d’interesse.
e proprio quello e’ il punto. ce l’hanno tutti. sei tu che vuoi applicarlo solo da un lato.
se poi per te che ce l’hanno tutti, vuol dire che sono tutti innocenti, e’ il tuo modo di ragionare, non certo il mio.
io cerco nella mia vita quotidiana di essere il piu’ lontano possible dal quel modo di ragionare.
gsp adesso m’incavolo pero’!
Dove ho scritto che e’ il mio modo di ragionare?Come cavolo ti permetti gsp di stravolgere quello che ho scritto per mettermi in bocca cose che non ho detto?
Ho aprlaqto proprio di giochino per cui non si legifera ed ho usato il termine giochino appositamente…il classico tutti colpevoli nessun colevole che chi di dovera cerca di applicare quando ha la coda di paglia (non mi riferisco a te) per cui ci si finisce per non legiferate!Questo ho scritto non che io la penso cosi’, non mettermi in bocca cose che non ho detto e se non ti e’ chiaro prima di fare supposizioni su quello che la gente pensa chiedi lumi!
No io non guardo in un solo caso ma noto le differenze che tu ti ostini a negare, il fatto che in caso ci fosse la removibilita’ del problema (che poi si sia solo detta a paorole quando poteva venir fatta e basta concordo) ed in un altro no.
E mi aspetto che ti scusi per avermi accusato di un modo di pensare che non e’ mio su una tua lettura errata di quanto scritto e supposizioni tutte tue!
stefo, se tu tiri me nel ‘giochino’, e normale che io ti replico. in nessun punto della conversazione io ho detto, ce l’hanno tutti quindi lasciamo perdere, anzi ho detto l’opposto.
E proprio perche’ prendo la faccenda molto seriamente, che cerco un modo logico per prevenire la cosa.
chiediamo una regola che vieti ai proprietari/presidenti di fare il presidente? ma e’ ovvio che in tutte le regole serie la proprieta’ non e’ l’unico criterio, ma basta essere o essere stati stipendiati in tempi recenti, altrimenti diventa una presa in giro, come il controllato che nomina il controllore.
No gsp io non ho tirato te dentro il giochino ho detto che chi legifera fa quel giochino…a te in bocca non ho messo nessuna parola.
Aspetto ancora le scuse per avermi messo in bocca cose non dette con tanto di moralina accondiscendente del mazzo!
ed allora ho capito male e ti chiedo scusa.
Perfetto tutto chiuso per me
Più che il discorso del conflitto di interessi, a me interessa il modo di gestire la Federazione che c’è da venti anni a questa parte.
Gavazzi ne è l’esempio, si occupa di tutto, praticamente in federazione c’è un esubero dei dirigenti praticamente del 99%, non servono tanto le decisioni le prende lui.
Mai trasparenza sulle scelte, mai un confronto pubblico.
Zatta e Amore sarebbero stati uguali? nella realtà non lo spremo ma dai programmi che avevano almeno la questione l’avevano affrontata, si erano posti il problema dell’approccio troppo verticistico e decisionista della Fir.
Gavazzi e compagnia no. Hanno sempre dichiarato continuità.
Di questo naturalmente si devono ringraziare quei presidenti a cui questo sistema fa comodo…
Daccordo Spear, ma quello ha poco a che fare con conflitto d’interessi. il conflitto d’interessi ce l’hai anche se prendi le decisioni piu’ illuminate e democratiche del mondo.
Il modo di gestire le cose è il riflesso degli innumerevoli conflitti di interessi.
Essere più trasparenti sulle decisioni e soprattutto motivarle non superficialmente costringe ad un processo decisionale migliore.
sono daccordo spear, ma quello non camia di una virgola se il conflitto c’e’ o meno.
il conflitto di interessi è una cosa ben precisa che nel caso di Giavazzi esiste in quanto “proprietario” del Calvisano, se fosse stato eletto Zatta e questo, avesse quote di proprietà del Treviso, allora sarebbe conflitto di interessi tanto quanto, ma se Zatta non è propietario al massimo gli avremmo potuto dire che non fa bene il presidente fir per favorire Treviso…ma allora chiunque che tifi per una squadra non va bene perchè potremmo dire che fa l’interessi del suo club… il conflitto di interessi è un’altra cosa però…ciao!
.. quindi va tutto bene ? .. Zatta in ogni caso è un dipendente del club, Gavazzi un proprietario, un minimo di differenza ci sarà, credo.
Si che Gavazzi le decisioni le prende con la sua testa e l’ altro è un mero esecutore, per favore cerchiamo di non sommare ipocrisia ad ipocrisia!!!
Finalmente c’e’ una presa d’atto dell’importanza dei conflitti d’interesse. alcuni c’hanno messo 20 anni a capirlo (alcuni vontano ancora B), altri l’hanno capito solo dopo aver perso le elezioni, ma l’importante e’ che sia avvenuto. anche quando non lo e’ per legge.
chiaramente non e’ venuto fuori prima delle elezioni perche’ avrebbe riguardato sia zatta/munari che gavazzi (esercizio inutile cercare differenze che non ci sono), che erano entrambi presidenti. con l’aggravante che zatta/munari avevano un contratto in essere ed avrebbero dovuto decidere del rinnovo dello stesso contratto alla societa’ per la quale avevano lavorato fino al giorno prima.
come si va avanti? ho spesso detto che ci vorrebbe un CEO come succede all’estero, ed un presidente della federazione. ci sembra essere un accordo generale che un presidente/proprietario di un club d’eccellenza non puo’ fare il presidente della federazione (o il consigliere di federazione). potrebbe essere una scelta di buon senso. quindi consiglieri tutti esterni ai club (ma non erano la forza del movimento italiano?), e candidatura Munari.
In realtà, gsp, gli altri lo avevano capito anche quando hanno vinto le elezioni ma non hanno fatto niente per codardia e interesse ( conflitto?).
In questo paese finora non c’è stato niente e nessuno che non si sia mosso senza aver un conflitto di interesse economico, politico e così via.
Occorre sperare per il futuro e mi fermo lì.
gino quoto
gino purtroppo è la “normalità” di questi comportamenti, che giustamente rilevi, a essere agghiacciante.
no gsp..PER FAVORE…NO, MUNARI…NOOO!!! 😀
speriamo che le prossime elezioni le vinca uno di reggio calabria così spostiamo tutte le strutture federali in un’altra località strategica… (che, a differenza di Remedello, si saprà almeno dov’è)…
Gavazzi può spiegare perché alcuni organi federali sono stati spostati a Calvisano? Perché a Calvisano c’è l’aeroporto o ci sono state apparizioni mariane?
a Montichiari c’è l’aeroporto 🙂
Io pensavo che avessero fatto una pista dietro il Peroni Stadium 😛
Ma non c’era spazio per la torre di controllo
Un sistema simile all’NBA è decisamente il migliore: commissioner pagato dai presidenti per fare il bene della lega e far rispettare le regole che loro stessi non vorrebbero rispettare.
addio rugby in italia………….
Mi sembrano tutti discorsi di invidiosi, senza se e senza ma. Io non sono un elettore e pur essendo lombardo avrei votato Zatta se ne avessi avuto diritto ma alla fine, è stato eletto Gavazzi. Cosa cambia? niente! In fin dei conti entrambi i candidati “forti” erano due presidenti di club, la differenza sta nel fatto che a la stragrande maggioranza di veneti la questione non va giù e ancora oggi via di veleno!!! Gavazzi lo valuteremo al termine del suo mandato e se non sarà valutato “sufficiente” il suo operato basterà non votarlo più! Le discussioni su norme e regole facciamole pure e se vogliamo cambiamole anche e eliminiamo le norme che hanno permesso a Gavazzi (ma questo valeva anche per Zatta) di essere eletto.
Anche Berlusconi parlava dell’invidia di coloro che non lo votavano, dell’odio e di quant’altro. Siamo all’eterno ritorno dell’uguale…
Qui c’è la sostanza: centri e organi federali localizzati a Calvisano e discorsi, persone legate a Calvisano assunte dalla FIR ecc. ecc. Se avesse vinto Zatta e avesse fatto le stesse cose sarebbe stato da censurare come e quanto Gavazzi.
A voi le nozioni di istituzione, opportunità, terzietà, garanzia ecc. sfuggono totalmente o le considerate appannaggio di parrucconi moralisti?
Se vogliamo buttarla in politica… lascio perdere, da sempre a Calvisano tecnici legati alla FIR ci lavorano, non me ne intendo tanto di queste cose e non voglio commentare. Dico solo che è singolare che qualcuno lanci il sasso nello stagno senza metterci la faccia e subito via di polemiche!!! Ma quando è stato eletto perché nessuno ha sollevato la questione?
Non è politica, è pulizia istituzionale e opportunità.
Quindi rilevo che per te la situazione è perfettamente normale.
Ne discende che è perfettamente normale che nel nostro paese si assuma l’amico, il nipote ecc. piuttosto che il più meritevole.
Poi la gente inveisce contro i politici, laddove la responsabilità del degrado morale del paese sta in ciascuno di noi, in ogni nostro atto quotidiano, in ogni nostra presa di posizione.
daccordo rabbi, ma quando hai appoggiato Zatta, il problema te lo sei posto?
Perdona gsp, ma questo argomento è debole, nonché pretestuoso. Non abbiamo la riprova. Se Zatta, da presidente, avesse accentrato tante cose a Treviso e avesse continuato ad avere un ruolo, sia pur in supposta quiescenza, in Benetton non avrei avuto problemi a rilevarlo.
La situazione da valutare è la presente, fare supposizioni su Zatta non è né pertinente né interessante, ovvero, si ragiona sul nulla.
rabbi, scusami, se vogliamo parlare di conflitto d’interesse in modo maturo, l’accentramento non centra nulla. il conflitto non e’ nelle nazioni, ma nella posizione stessa.
e’ una domanda lecita. al momento delle votazioni non pensavi che gavazzi fosse in conflitto d’interesse?
Per me il conflitto d’interessi era più che palese e l’ho scritto ieri, questo documento è la scoperta dell’acqua calda.
L’accentramento è un fattore, eccome se lo è. In qualsiasi paese civile degno di questo nome, lo sai benissimo, certe pratiche non sarebbero tollerate o sarebbero oggetto di fortissime critiche.
Per chiarezza:
CALVISANO SRL 20% GAVAZZI ALFREDO
21,50 TIESSE SPA
57% BRESCIANI ANGELO
7% ZANETTI
4% VACCARI
ecc. ecc.
TIESSE SPA 75,1% TECNOFINANZIARIA SRL
24,9% SOCIO ESTERO
TECNOFINANZIARIA SRL 2% ALFREDO GAVAZZI
47% FAMIGLIA GAVAZZI (FIGLI)
Dite che non controlla il Calvisano srl ?
Ovviamente 5% BRESCIANI. Mi scuso
Per aiutarmi nel cercare di esprimere il mio pensiero, prenderò spunto dalla frase presente nell’articolo introduttivo proposto dalla redazione di ONRUGBY.IT: ” Forse chi deve decidere le sorti di un movimento non deve avere alcun legame con nessuna realtà particolare per evitare qualsiasi sospetto di favoritismi a qualunque livello”.
Dunque, si sugerisce l’idea, in buona sostanza, di cooptare nei ruoli di responsabilità dei perfetti ignoranti, degli inetti, delle persone estranee al contesto che andrebbero a dirigere in modo da escludere ingerenze possibili (aggiungo, inevitabili, se si considerano persone che in un determinato campo abbiano raggiunto quei successi che spingerebbe il buon senso a cooptarli in ruoli chiave e di responsabilità nel medesimo campo) con il medesimo contesto verso il quale andrebbero ad operare le loro decisioni. Questo si proporrebbe, inevitabilmente, con una simile filosofia, mettere nei ruoli chiave delle persone estranee o, al più, marginali al contesto, ergo degli emeriti incompetenti! Quante volte la mancanza di competenza è stata lamentata nel valutare i capi nel mondo del lavoro, nel valutare i politici, nel valutare la pubblica amministrazione. Però quando un signore che ha fatto nello sport e nel rugby un lungo percorso, ha coltivato esperienze e anche capacità di raggiungimento di risultati (sfogliando qualche annuario del rugby, si potrà facilmente documentare come il Calvisano nei non lontani anni ’70 era solo un piccolo club di provincia che gareggiava nelle più basse categorie dei campionati italiani) viene scelto per guidare una Federazione, la federazione di riferimento di quello sport che ha prima amato ed è poi diventato uno dei principali motivi della propria esistenza, qualcuno ritiene che siano troppe le aderenze che, nel frattempo, ha maturato proprio in quello sport. Sarebbe stato meglio, per lor signori, che a capo della medesima Federazione fosse stato messo, per esempio, un uomo senza responsabilità alcuna nel mondo civile, una persona libera e svincolata da possibili condizionamenti, ma, quindi, inevitabilmente privo o con modeste consocenze del contesto chiamato a dirigere e quale il valore aggiunto, mi chiedo, di questa soluzione, avere una persona super parters ma inefficiente? Invece che ritenere il percorso di Alfredo Gavazzi, percorso che l’ha portato ad essere attualmente anche coproprietario della Società che ha contribuito a fondare e far crescere fino a quella che tutti gli appassionati di rugby conoscono, garanzia di competenza e sensibilità nel perorare con mestiere le istanze e le esigenze dell’utenza della Federazione che è stato chiamato a presiedere, lo si giudica come un aspetto di cui vergognarsi, un elemento eticamente sconveniente, qualche cosa di cui vergognarsi anzichè fregiarsi !? Siamo alla pazzia pura, siamo all’incapacità, ormai, di pesare adeguatamente i valori veri utili nella vita di tutti i giorni, siamo ormai pronti a scegliere il calzolaio non in base al fatto che sia capce di riparare le scarpe, ma che nel scegliere i fornitori e nel rapportarsi con la società civile sia una persona eticamente corretta, come se le due cose debbano inevitabilmente risultare contrapposte. Tema di non facile analisi, indubbiamente, ma pensare che per evitare una gestione compiacente e non parziale ci si debba orientare, nella scelta del managemet di un paese, verso chi, per la loro mediocrità, non abbia costruito nulla o raggiunto alcun risultato di rilievo o, peggio, pretendere che chi, invece, sia stato capace si debba, prima, svestire di tutto ciò che ha contribuito a conquistare è follia pura. Idealismo per un mondo virtuale.
ciao dagoberto, non hai inteso il significato di quanto abbiamo scritto. Quella frase “Forse chi deve decidere le sorti di un movimento non deve avere alcun legame con nessuna realtà particolare per evitare qualsiasi sospetto di favoritismi a qualunque livello” vuole solo dire che se uno va a ricoprire il ruolo di presidente di una federazione sarebbe forse meglio che lasciasse cariche e quote azionarie in suo possesso, solo questo.
sono daccordissimo, ma segui le conseguenze logiche del principio. e per fare il consigliere federale, non c’e’ conflitto?
se l’argomento non e’ nella legge, ma nell’etica, come giusto che sia, puo’ fare presidente o consigliere solo chi non ha avuto incarichi ufficiali in nessuna societa’ per i 5 anni precedenti, ed i 5 anni successivi alla candidatura. altrimenti non sembra proprio erga omnes.
il peso di un consigliere federale quanto è? Non giriamoci attorno, sono dei meri esecutori o poco più. Non mettiamo assieme le mele e le patate
tanti piccoli meri esecutori, non sono meno pericolosi di un solo grande conflitto d’interesse.
e visto che il problema sollevato esiste, io penso si debbano anche fare delle proposte.
Il principio di fondo potrebbe avere un senso eziologico, non lo discuto, ma siamo pratici; è aspetto non praticabile nella vita reale. Se il criterio principale di scelta delle persone che devono essere collocate a dirigere, guidare, condurre – i termini potrebbero essere i più disparati per indicare colui che deve dare la rotta – un’azienda, una squadra di rugby, un’organizzazione, un esercito, piuttosto che una Federazione sportiva [volutamente ho lasciato fuori le questioni politiche ;-)], deve essere la competenza, non si può prescindere dal fatto che questa persona possa o debba essere scelta nell’ambito del medesimo contesto che andrebbe a guidare, contesto nel quale, inevitabilmente, potrebbe aver maturato interessi, cioè forme di riconoscimento, una sorta di medagliere che testimonia i successi ottenuti nella sua esperienza proprio per le abilità possedute, quelle per le quali viene cooptato a condurre. Insomma, se è competente di un determinato contesto non ne può essere avulso, a meno di non essersene precedentemente occupato all’interno di qualche monastero di clausura, in ambito esclusivamente teorico, quindi (abbiamo visto gli accademici di recente chiamati a governare il paese che disastri hanno fatto a detto di tutti, dx o sx che si voglia, proprio per la mancanza di sensibilità con la realtà del paese). Pretendere, poi, che una persona chiamata a ricoprire cariche istituzionali o, comunque, di responsabilità, debba svestirsi dello status maturato, delle proprietà acquisite, se possedute, diciamolo pure, delle ricchezze patrimoniali per le quali si è impegnato e sacrificato magari una vita intera, magari deprezzando nella fretta i valori patrimoniali, mi sembra spingere le persone ad allontanarsi dall’interesse pubblico o sociale che sia. Perchè sarà anche piacevole sentirsi importante, magari anche potente nel ricoprire certi incarichi di responsabilità, ma se deve significare buttare a mare tutto quello per cui si è lavorato una vita, beh …….. . Cavour è ricordato ancora oggi come una dei politici e ministri tra i più lungimiranti e capaci in assoluto della storia italiana, ma mi rifiuto di credere non coltivasse nel contempo propri interessi. Probabilmente, semplicemente riusciva a farlo coniugandoli con quelli generali. Insomma, ma chi chiamato a ricoprire incarichi di responsabilità può ed è veramente indipendente nelle scelte che opera? Un allenatore può non avere condizionamenti dettati da conoscenze precedenti, rapporti confidenziali con alcuni rispetto ad altri, un Capo Ufficio riesce veramente a valutare tutti i propri collaboratori senza farsi condizionare da eventuali preesistenti comuni esperienze con alcuni di loro, un generale può dimenticare il rapporto maturato con un proprio ufficiale quando erano pari grado. Di cosa stiamo parlando, siamo umani non automi. L’etica, importante aspetto della vita sociale, non può regolarsi con norme o stecciati regolamentari, ma appartiene alla sfera personale della cultura umana di ognuno di noi e la si possiede o meno indipendentemente dalle leggi e, sopratutto, si valuta a posteriori e non pregiudizialmente. Comunque, per concludere, in una mia virtuale classifica di valori, personalmente prediligo ampliamente la competenza posseduta alle questioni meramente legate ad una virtuale par condicio, aspetto che oltre a non assumere alcun valore reale, spesso complica solo inutilmente la vita sociale di una comunità.
Dagoberto hai ragione da vendere, ma purtroppo se quel gesto d’esempio non riescono a darlo i nostri politicanti, vuoi che ciò avvenga in una piccola federazione?!?! Certo gestiscono pure sempre 10 M e passa di soldi pubblici, magari da cittadino e amante del rugby pretenderei maggiore trasparenza, meno cazzate ( Aironi tutta la vita) e mi auguro un pò più di etica morale, così come ne è ricco e pieno il nostro sport.
da noi quando il presidente ha dato le dimissioni perchè ha ricevuto incarico federale le cose sono peggiorate, tanto .. chi subentra spesso non lo fa con la passione e la competenza
Partiamo dal fatto che un problema c’è che sia etico o giuridico non dobbiamo definirlo noi (ognuno si fa la sua opinione)
Ma chiedo nel caso in cui sia colpevole che succederebbe? Quale sarebbe la legge al momento? Nessuno sa qual’è il futuro?
@ tutti se uno ha il 20% in una società comanda relativamente, ma se ha il 20% e amministra le regole in cui si muove questa società il conflitto d’i teressi c’è ed è bello grosso
Ribadisco un concetto: perché nessuno ha sollevato il problema quando Gavazzie e Zatta si sono candidati? Alla fine uno dei due sarebbe stato eletto e il problema si sarebbe posto comunque, allora, però nessuno ha parlato. Adesso salta fuori un anonimo che solleva il problema, ma tutti questi grandi moralisti dell’ultimo minuto dov’erano fino a ieri?
Ammiro molto le capacità dei veneti di “fare” rugby, in veneto c’è tutto il meglio sul piano tecnico/sportivo, mi pare però che a livello associativo/istituzionale qualcosa manchi. Probabilmente le rivalità di campanile, che per’altro ci sono ovunque, vi hanno impedito di fare squadra e votare compatti un vs presidente (allo stesso modo non sono rinati i Dogi sui quali speravo moltissimo), ma se non volete Gavazzi attaccatelo sul lavoro che sta facendo e non su questioni tecnocratiche altrimenti continuiamo a cadere nei classici mali della politica italiana. Non critichiamo chi lavora in FIR e a Calvisano perché sono li, critichiamoli se lavorano male e basta. Non critichiamo la presenza di un’Accademia a Remedello (da lombardo con un’accademia a Milano chredo che una seconda sede sul bresciano e vicino agli impianti di Calvisano ci stia bene), critichiamo i loro tecnici se lavorano male. Se poi le regole non piacciono alla maggioranza basta cambiarle!
il sig. gavazzi e’ il presidente della federazione ITALIANA rugby e non
del comitato lombardo.
I piccioli x le (*) sono di tutto il movimento e non del lombardo/veneto con
capitale Calvisano.
…. attaccatelo sul lavoro che sta facendo ….
…. critichiamoli se lavorano male ….
…. critichiamo i loro tecnici se lavorano male ….
ecco, questo è un approccio pragmatico che condivido, quello che ritengo inutile e controproducente (parlo di mera efficacia/efficienza) è, invece, l’ansia per le questioni di principio, per i processi alle intenzioni, anzi, al sospetto alimentato da pregiudizi spesso spinti, se non da invidie, dalla convinzione che chi abbia qualche cosa in più l’abbia conseguito più che per merito per una qualche ingiustizia operata e questo atteggiamento assomiglia molto al centometrista che per arrivare prima invece che concentrarsi sul correre più velocemente dell’avversario lo sgambetta e questa non è certo meritocrazia.
siamo alle solite, con i se, con i ma, se zatta,se munari, se gavazzi se ascione,
punto 1)il sig.Gavazzi e’ stato eletto dalla maggioranza dei club che appartengono alla federazione italiana RUGBY.
punto 2) il conflitto d’interesse in italia e’ dal 1948 che esiste.Siamo un paese
inaffidabile.
punto 3) Il Sig. Gavazzi DEVE ESSERE il presidente della F.I.R. di tutta la fir.
Da quello che fino ad oggi ha fatto non credo che sia cosi’.
punto 4) Alle prossime elezioni non lo votate e finisce la storia …. (dondi?)
Concordo pienamente
1) Esatto. 2) Esatto. 3) Non so. Ma non ho elementi per dirti chi è stato dimenticato e il perchè. 4) Magari. Detto con tutta la franchezza che mi contraddistingue: meglio stare a metà classifica senza sospetti che primi con migliaia di tifosi italiani che predicano GOMBLOTTI 😉
probabilmente anche questo lo possiamo mettere fra i motivi per i quali il rugby italiano non crescerà mai.
Beh la dottrina su come vengono affrontati i conflitti di interesse varia abbastanza da Paese a Paese , le problematiche sono molto complesse e trattarle come sono in parte state trattate nel presente blog da l’idea che si voglia andare oltre le competenze che Noi abbiamo (non essendo Giuristi) , non siamo in grado di trattare con la dovuta professionalità, fatto come si è fatto nel blog restano un po’ chiacchere da ‘bar’
Per stasera al bar non consumo, ma posso assicurare che dovunque chi detiene la proprietà (o una quota tale da configurare un controllo) di società che operino nei settori per i quali una carica qualsiasi abbia rilevanza è in conflitto di interessi: Spesso le regole sono più restrittive e richiedono blind trust su interi patrimoni, o anche su quote minime di partecipazione. Dovunque tranne nei paesi dove comanda o ha comandato uno in palese conflitto di interessi. Da nessuna parte è in conflitto di interessi uno che abbia lavorato per una società, eccetera. C’è gente che ha diretto la banca mondiale e faceva il banchiere, gente che ha diretto la FAO e aveva lavorato per la Massey Ferguson, chi ha diretto la NASA e veniva dalla Lockheed Martin. Per il resto credo però sia inguardabile una Federazione del CONI presieduta da un esponente di quel mondo che dovrebbe essere governato da una Lega. E questo, al contrario di ciò che ho scritto prima, almeno per me, vale per Gavazzi, per Zatta e per chiunque rappresenti formalmente o meno gli aspetti e gli interessi professionistici di una disciplina. Ma mi rendo conto che questo è un altro piano di discussione.
mal leggiti questa bellissima intervista:
http://insiderugby.it/node/5080
Trovo particolarmente squisita questa: “Luisa Selletti ed è una mia amica ma non è mai stata tesserata col Rugby Calvisano”
A parte che dire in base alla risposta verrebbe da chiedere se l’ha assunta in Nazionale allora perche’ “sua amica” ma almeno far pulire il sito prima:
http://www.rugbycalvisano.it/06-staff-tecnico.asp
In basso sotto “Settore Medico”:
Luisa Selletti (Responsabile settore medico)
E giusto perche’ le bugie hanno le gambe corte:
http://www.istmarcopolo.it/_static/V00019/allegati/files/2008.pdf
Il primo relatore del simposio del 19 Dicembre 2008:
Dott.ssa Luisa Selletti
Fisiatra e Responsabile
Medico Rugby Calvisano
Dopo se uno dice che e’ un bugiardo patentato ha pregiudizi sulla persona…
Come si dice? Xe pèso el tacòn del buso?
Io direi avere la faccia come il xxxx…sia Gavazzi che il giornalista servile che gli ha fatto l’intervista
xxxx sta per… mulo?
Sono democratico gsp lascio alla vostra interpretazione e per evitare ogni conflitto d’interessi esco dalla stanza mentre interpretate 🙂
blind trust. 🙂 🙂 🙂
Hai finito d’interpretare?Posso rientrare nella stanza che fa freddo?:-)
Si ma porta due birre ed un kebab.
È il rinnovamento nella tradizione. Con scappellamento a destra. 🙂
Cmq sono preoccupato per @san. È un pò che non si sente. Magari Si laurea davvero e si rovina la vita.
mal, ‘revolving doors’, c’e, esiste ed e’ pure regolamentato in qualche paese.
ed ovviamente esiste anche quando sei solo un impiegato, o hai interessi non necessariamente economici, non devi essere propritario o ottenere vantaggi economici.
questo per chiarire che Gavazzi ce l’ha.
gsp, basta dimettersi prima di accettare l’incarico ed è finita la questione. L’ho fatto anch’io, passando da un incarico privato a un incarico pubblico, e ho pure ceduto le quote di una società, poca roba, ma questo non era richiesto. Per un incarico pubblico USA, ho dovuto firmare che non intrattenevo (al momento, non che non avevo intrattenuto che anzi era uno dei meriti del mio cv) alcun tipo di rapporto economico con enti economici attinente ad una sterminata lista di categorie merceologiche, oltre che con una fila di stati e che non avevo parenti fino al terzo grado nella istituzione. Dichiarazione, ma con da due a tre (allungabili) anni di galera in caso di mendacio. Lì il punto debole ed equivoco sono le Fondazioni, ma è un altro discorso.
mal, in francia devi far passare 3 anni tra un incarico ed un altro. li, e’ tutto dove il legislatore decide di mettere la barra.
Guarda, non ho informazioni dirette ma ho un buon conoscente che lavora da anni in Francia e che è passato da poco da una società ad un ministero, quando mi capita di sentirlo glielo chiedo. Non perché non ti creda, anzi, ma per curiosità: parlo francese come un maiale ceceno, ma mai dire mai. 🙂
Quindi, mettiamo i pescatori o ex a guidare la FIR; i rugbisti , sicuramente ex, a guidare la FIPS, ottimo presupposto per evitare conflitti d’interessi; come prossimo allenatore del Benetton un bel pallavolista – così reimpareranno un po’ a far girare la palla per il campo invece che continuare ad andare dritto per dritto; prossimo ct della nazionale di calcio ai mondiali in Brasile un rappresentante dell’Associazione Old Subbuteo così farà scelte finalmente, per così dire, a tavolino e non dettate da soggettività, ma andiamo :-). Siamo diventati schiavi, prigionieri di parole come superpartes, trasparenza, equidistanza, ingerenza, aderenze, non rendendoci conto che ci hanno lobotomizzato, convincwendoci della loro importanza a prescindere allontanandoci dai veri valori per una comunità che vuole tendere all’eccellenza, valori che non possono prescindere dal merito, dalle competenze e quelle o ci sono o, se non ci sono, non possono essere compensate con manciate di etica virtuale.
Non si potrebbe semplicemente richiedere la cessione delle quote societarie vero dagoberto?Troppo logico per te!
Non si puo’ richiedere le dimissioni da qualsiasi carica che lega ad una societa’ nel caso di elezione?Di nuovo troppo semplice e logico come sistema.
“Siamo diventati schiavi, prigionieri di parole come superpartes, trasparenza, equidistanza, ingerenza, aderenze, non rendendoci conto che ci hanno lobotomizzato, convincwendoci della loro importanza a prescindere allontanandoci dai veri valori per una comunità che vuole tendere all’eccellenza, valori che non possono prescindere dal merito, dalle competenze e quelle o ci sono o, se non ci sono, non possono essere compensate con manciate di etica virtuale.”
No guarda che hanno be ben lobotomizzato sul non interessarsi piu’ di quei valori, hanno ben lobotomizzato la gente a pensare che il conflitto d’interesse e’ un ostacolo a mettere persone con competenze e meriti in certe posizioni o ad almeno richiedere che si faccia il possibile per togliere cio’ che rappresenta conflitto d’interessi, hanno ben lobotomizzato alcuni a pensare che richiedere che chi governa sia una persona trasparente, superpartes, equidistante siano un problema non un punto da cui partire!
Ecco dove sono state lobotomizzate alcune persone a pensare che non si possa avere competenza e merito senza richiedere che chi viene eletto si liberi dei conflitti d’interesse che ha assicurando di essere trasparente e senza interessi personali in gioco!
Etica virtuale? Hai una idea, seppur vaga, di cosa stai scrivendo?
Certamente, perchè nutri dubbi?
Se non disponi di un devoto oli puoi sempre sfruttare il web, di seguito un comodo link che puoi utilizzare
http://www.treccani.it/vocabolario/virtuale/
Comunque il significato a cui mi riferivo era di un’idea di etica non rirpoducibile nella realtà di tutti i giorni, cioè un qualche cosa che non è concretamente riscontrabile a meno di pensare, appunto, a contesti puramente teorici, ergo, virtuali. Te capì 🙂
@Giovanni: grazie per averlo fatto tu, per essere uscito dall’ equivoco, la redazione anche, volevo scrivere io dei Consigli dei Ministri di Berlusconi, ma ero al lavoro e avevo da fare, è esattamente così e il paragone calza a pennello. Questo è il modo di considerare un oggettivo conflitto di interessi, ma non normato da leggi e/o regolamenti, in questo Paese. La logica di Berlusconi e di Gavazzi è assolutamente la medesima e, medesima l’ immorale tolleranza del difronte a questi evidenti utilizzi della Cosa Pubblica, variamente intesa, da parte dei privati in genere. La morale, il rigore, l’ intransigenza sui principi, il rispetto, verso se stessi, prima che verso gli altri, la buona educazione, imporrebbe di risolvere, radicalmente la questione, ma siccome non me lo impone nessuno (e anche se ci provano cerco il modo di fregarli), mi faccio gli affari miei utilizzando i Pubblici Uffici. E, tanto per essere chiari e, come sempre, dirla tutta e secca, non sta scritto da nessuna parte, altri, qui, hanno portato interessanti esempi, che il presidente di una Federazione, di una Federazione, ripeto, debba per forza provenire dal settore ed averne esperienza, nonché aver accumulato successi e prove positive.
Dagoberto.
Mi ha anticipato Stefo.
Aggiungo solo che, Gavazzi-mai-fighe-solo-cazzi, ben sapendo a cosa andava incontro, poteva benissimo anticipare ogni eventuale ” cattiveria “, ripetando il discorso fatto da La-Zatta.
Non sono d’accordo con chi, come anche Paolo, dice che, con il 20% ( o similia ) non si ha potere.
Cuccia ha insegnato che i voti non si contano : si pesano !!
Ah, scusa Dagoberto, ma non è che sei, non dico Silvio, ma Toti ??… 🙂 🙂
@Gianni: Puoi essere serio, una volta nella vita? 🙂
Cioè ??
E’ uno scherzo, Gianni, uno scherzo.
Ciao Jock.
Ti voglio bene !! 🙂 🙂
Seriamente, è bello vederlo scritto, mi fa piacere, ti voglio bene anche io. Meno seriamente, dai un bacio da parte mia a tua suocera..:)
Che rima colta e ispirata… Potresti terminarla anche con “Uccelli” trovando un Presidente adatto. Non dovrebbe essere complicatissimo… O, dato che sei veneto, anche una con “cojòn”. Anche in questo caso, senza troppi sforzi…
Io nemmeno mi ci metto. Lascio fare a chi è più in gamba. E poi detesto l’offesa. Figuriamoci la volgarità.
Ora so che starai escogitando una risposta velenosa, diabolica e definitiva. Prima di scrivermela, ti chiedo per piacere di riflettere pochi secondi su cosa avresti pensato se qualcuno, come fai regolarmente tu, pur con ogni buona motivazione, apostrofasse il presidente della tua squadra (o cmq legato ad essa) allo stesso modo. Ecco, appunto…
Ora capisci da dove derivano le fastidiose e “poco rugbystiche” contrapposizioni a cui alludevo in altri post e che fanno solo il male al tifo sano di questo sport?
Ale GialloNero il fatto che il tuo Presidente si possa dimostrare abbia mentito spudoratamente e mentito sapedno di emntire come nel caso della D.ss Selletti, ma volendo si puo’ ricordare coem a Dicembre 2013 disse che per la CL era tutto fatto ed aveva gia’ comunicato a Treviso l’accordo smentendosi poi da solo in un’intervista 3 mesi dopo, o se vogliamo parlare del progetto apertura pubblicizzato ai 4 venti con tanto di comunicato federale ti crea qualche remora e dubbio sulla sua figura?Oppure siccome e’ il Presidente del club per cui fai il tifo va tutto bene?
Dio che tristezza… Avevo anche specificatamente detto “pur con ogni buona motivazione”… Amico mio, l’insulto (per giunta di un livello così basso) dovrebbe essere destinato solo alla feccia sociale, non ad un uomo che fa o no fa il suo dovere, fa o non fa gli interessi di tutti e sta o non sta simpatico ai più. Figuriamoci in un forum serio e che tratta di uno sport cavalleresco. La volgarità più becera chiude tutto, termina ogni ragionamento, decapita ogni velleità di replica… Se poi tu liquidi la cosa come “stizza” per aver OSATO toccare il mio (?!?!) presidente, significa che nemmeno tu ti sei preso la briga di concederti quei pochi secondi di riflessione che consigliavo, prima di rispondermi. Ragiona sempre a parti invertite, rileggi quella rima e poi tira le tue conclusioni… Poi, se vorrai, continua pure a pensare che il fesso sia io, che ne ho fatto SOLO una questione di “forma” e di buon gusto. Tutto qua.
Ok,
hai studiato ai salesiani. Scusa !
Personalmente non ho nulla vs il Tuo Presidente.
Anzi, reputo che è un grande appassionato di rugby e tanto ha dato.
Poi, siamo sinceri, per arrivare a fare il Presidente Fir, bisogna possedere un bel paio di palle !
La mia puerile rima, che suscita tanta tristezza nella tua grigia “forma mentis “, è si volgare, ma goliardica e non tale da essere un insulto addirittura becero !
Non è che sei…omofobo ?? 🙂 🙂
Io non credo di averlo isnultato, ho solo portato dei fatti AleGialloNero o no?
Ti senti punto nel vivo da dover dire che l’avrei insultato?
Per la precisione se il Mio Presidente di club fosse una persona quantomeno discutibile eticamente IO non avrei nessun problema ad ammetterlo caro amico, anzi sarei il primo a vergognarmene perche’ proprio presidente del mio club, proprio perche’ a rugby ho giocato e l’ho vissuto credo in certi valori e se chi mi dovrebbe rappresentare non rispecchia quei valori sarei il rpimo ad averne problemi…non e’ molto da rugbysta invece mettersi i paraocchi caro alegiallonero perche’ e’ il rporpio presidente, non volerne riconoscere gli enormi limiti.
Poi se per una battuta come quella di Gianni berton facciamo le educande beh e’ un altro discorso…ma mi sembra che sia tu a prenderla molto seriamente e con molto poco di quello spirito scherzoso, del saper ridere di se stessi che bisognerebbe sempre avere.
PS: per la precisione non tifo nessuna squadra italiana, non ho miei presidenti da quel punto di vista.
Ciao AleGialloNero.
La risposta, addirittura velenosa, diabolica e financo definitiva ( ?? ), ovviamente ce l’ho. Anzi, piu’ di una, ma non le spreco per te.
Per il semplice motivo che ti sei risposto da solo, con quel : “-…il presidente della tua squadra…-“.
Forza Calvisano !
P.s: ed ho aggiunto “(o cmq legato ad essa)”. Che poi è il segreto di Pulcinella…
Grazie per avermi risparmiato delle invettive. Pensavo fosse pronta una rima anche per me…
intanto Zatta non possiede nulla che abbia a che fare con la società proprietaria del benetton rugby, ma ha solo una carica di A.D..
Gavazzi che non ha cariche elettive in capo al Calvisano è, invece, coproprietario della società che detiene la proprietà del Calvisano, ritengo inutile sottolineare la differenza. Comunque, un conto è abbandonare una carica in un Consiglio Direttivo e perdere il gettone di presenza, altro aspetto è dover vendere le proprie proprietà, magari svenderle, perchè le società pr azioni non quotate in borsa non è che abbiano un mercato così definito, figuriamoci le altre figure giuridiche con le quali è normato il settore delle Società. Quindi, pretendere che si debba svendere il proprio patrimonio per poter occuparsi del sociale con cariche di responsabilità equivale a dire che in ruoli di responsabilità possano essere nominati solo nullatenenti e, nel mondo dell’economia dominante, normalmente chi è nulla tenente non è che sia spesso un fulmine di guerra. Non mi sembra proprio una buona idea per auspicare all’ecellenza. Ognuno, comunque, è libero di pensarla come crede.
ripeto x l’ennesima volta il conflitto d’interessi in italia c’e’ dal 1948…….
tutto il ns paese e’ un conflitto d’interessi.
Personalmente del conflitto d’interesse del sig. gavazzi non mi frega un cxxxo.
Esigo pero’ che il sig.gavazzi si comporti da presidente di tutta la FIR, fino ad oggi credo che non lo abbia fatto.
Sig. Gavazzi lei e’ presidente della F.I.R. e non del comitato lombardo/veneto,
il precedente era presidente del comitato emiliano/romagnolo.
Alle prossime elezioni chi vota scelga bene chi votare, dopo e’ inutile fare
come lo struzzo e blaterare cose senza senso.(conflitto d’interessi in una piccola
federazione italiana….. ) con tutte le porcate fatte in italia……..
@ Vabbè Gianni, ok… Lasciamo perdere o qui non si finisce più…
Scemo io ad auspicare forme arcaiche di dialogo che oramai non esistono più. Scusami… Chiusa qui.
Ale,
mai vantarsi !
Comunque, tanto per farvi partecipi, miei ottimi, dello stato d’animo che questa vicenda mi ha suscitato, sappiate che sono andato a riascoltare una delle perle del mathcore estremo d’oltreoceano che non sentivo da tanto (mi scuso preventivamente con Paolo e con la redazione per il titolo del pezzo, uso la licenza artistica).
sempre pensato e autocensurato !!!
ANCHE CARITARMA NAZIONALE 2 PARMA DONDI non era male
aironi che diventano zebre per magia…
E GLI ALTRI SI ATTACCANO
e per giocare in nazionale bisogna espatriare