Eccellenza: il Petrarca Padova sogna il ritorno di Vittorio Munari

Premesso che Vittorio Munari, con Memo, è stato sinonimo di Petrarca per molti anni e lui stesso, non più tardi di un mesetto fa, ha dichiarato apertamente che, in fondo, si sente ancora petrarchino. Una indiscutibile conoscenza del rugby in tutte le sue sfaccettature. Chi non vorrebbe averlo in casa propria?
Detto questo, il Presidente Toffano (ed il suo gruppo – ricordiamoci che non c’è solo lui) è nel diritto di fare le scelte che ritengono più utili per la società.
Vale la regola che “chi caccia il grano ha sempre ragione” (anche quando sbaglia).
Quanto a Moretti e Salvan: sono arrivati al Petrarca due anni fa per condividere un “progetto” che Toffano & C. avevano loro sottoposto. Il “progetto” prevedeva di far arrivare il Petrarca ai vertici del campionato in due anni (massimo tre) principalmente utilizzando risorse umane interne, giovani, ed elementi di recupero dalle società limitrofe (Rubano in primis) che negli anni passati avevano beneficiato degli “aiuti” petrarchini. Il primo anno sono stati fuori dai play off per un punto, con una stagione partita a mille e finita in calare (squadra giovane). Quest’anno, dopo che nel mercato estivo il Petrarca aveva perso molti giocatori (anche di esperienza) e ne aveva fatti arrivare altri (molti dei quali alla prima esperienza nella massima serie) ha mancato i play off per un solo punto, con un “progetto” che, a mio modesto parere, è ripartito da zero.
Credo che a Moretti e Salvan, a parte qualche scelta errata (ma chi non ne fa?), non si possa rimproverare assolutamente nulla. Hanno sempre lavorato seriamente e con estrema dedizione, cercando di sfruttare al meglio le loro capacità e le risorse umane disponibili.
Il Petrarca non ha perso le qualificazioni a Calvisano (una partita storta ci sta, poi a Calvisano ancora di più) e nemmeno per il calcio fallito dall’incolpevole Menniti-Ippolito contro Mogliano.
La valutazione va fatta su tutto il campionato e, con un progetto che riparte praticamente da zero, con una serie di infortuni a metà stagione che avevano quasi azzerato la prima linea e, perchè no, con alcune direzioni di gara assolutamente inadeguate (v. ad es. partita di andata con Calvisano), Moretti e Salvan hanno certamente un grosso credito con la fortuna!
E’ inutile quindi cercare capri espiatori o singoli episodi. Qualunque sia la decisione della Società in merito a staff e giocatori, c’è da augurarsi che la prima valutazione da fare sia quella di “salvare tutto il buono che c’è”…e al Petrarca, fortunatamente, ce n’è ancora tanto!
FORZA PETRARCA. SEMPRE!