Galles, nuovo ko: anche Rhys Priestland salta il tour in Sudafrica?

Un infortunio al ginocchio durante Scarlets-Cardiff Blues: un nuovo guaio e un’altra assenza per il ct Warren Gatland?

COMMENTI DEI LETTORI
  1. eclipse 11 Maggio 2014, 18:37

    Priestland e’ apertura se non sbaglio.
    Comunque chi affronta il Galles nei TM?

    • San Isidro 11 Maggio 2014, 20:12

      eclipse il Galles fa un tour in SA, tour breve della durata di due TM…

  2. LiukMarc 11 Maggio 2014, 18:40

    Senza infortunati di peso insomma…

  3. San Isidro 11 Maggio 2014, 20:14

    Certo che andare in SA senza Halfpenny, Hibbard, Tipuric, Warburton e forse anche Priestland è durissima…

  4. mezeena10 11 Maggio 2014, 21:28

    mediano di apertura!

  5. Mr Ian 11 Maggio 2014, 21:30

    Speriamo non sia nulla di grave, sembrerebbe di no. Non sarei neanche così dispiaciuto se non andasse in tour, molto più tempo per il giocatore di riposare e farsi trovare pronto alla nuova stagione. Owen Williams merita alla grande la convocazione in nazionale, ci mettiamo pure Hook e Patchell, ci sarebbe anche un matto che potrebbe rientrare in squadra, ma come ultimissima ipotesi, Henson…
    Per il resto convocherei senza pensarci gli avanti degli Scarlets in blocco, escluso Phil John ma solo per limite d età, per il resto meritano tutti la convocazione…A me cmq tutte ste amichevoli e tour mi stanno sulle balle, rimodulare le finestre internazionali sarà fondamentale…

    • San Isidro 12 Maggio 2014, 03:38

      mah Mr Ian…oggi è la seconda volta (dopo Jimenez) che sono in disaccordo con te (vabbè succede, tanto siamo sul blog per discutere)…cominciamo a chiamare le cose con il giusto nome, ovvero Test Match, non amichevole…se fossero amichevoli non avrebbero alcuna influenza sul ranking mondiale…vorresti rimodulare la finestra internazionale abolendo il tour estivo? Assolutamente cotrario, il tour estivo è un momento importante, un motivo di crescita culturale e sportiva, soprattutto per i giocatori dell’emisfero nord che vanno a misurarsi con il rugby dell’emisfero sud…i tour fanno parte di una tradizione ultrasecolare, vero che con il professionismo i calendari si sono intensificati e tutto un pò è cambiato, ma il tour per ogni nazionale è una finestra preziosa, un modo per venire a contatto con un altro rugby e in un’altra nazionale ovale, è un’esperienza sportiva, sociale e culturale non indifferente…poi parli del Galles che quest’anno farà un tour breve con solo due TM in SA…è vero che i calendari vanno rivisti, che si gioca troppo, ma i tour non puoi levarli, è una componente troppo importante del rugby…magari puoi ridurre le partite della serie (da 3 a 2 per esempio), ma non toglierli…personalmente (ma è una mera opinione e ognuno ha i suoi legittimi punti di vista) non mi spiego come ad un appassionato di rugby possano stare sulle balle i tour estivi…

      • Mr Ian 12 Maggio 2014, 06:57

        Purtroppo penso che di storico e tradizionale nel rugby oggi sia rimasto poco, il business ed il marketing sono i motori che fanno girare lo sport, vogliamo mantenere le finestre internazionali, mi sta benissimo; però riduciamo il numero di amichevoli e impostiamo un limite massimo di partite che un giocatore può giocare in un anno solare.Il rugby sta diventando uno sport troppo logorante ed ancora non vediamo gli effetti a lungo a termine che le botte possono provocare nei giocatori. Secondo me queste finestre dovrebbero servire solo ed esclusivamente per testare nuovi giocatori ad un livello più alto, paradossalmente sono molto più interessato alla Nations cup giocata dagli emergenti che al tour degli azzurri nel pacifico, dove di sicuro andrà una squadra scarica sia fisicamente che moralmente..
        Su Jimenez non ero e non sono in grado di dare un giudizio, magari a livello nazionale sarà anche un buon allenatore, il campo ci dirà molto di più, ma il sillogismo forte perchè argentino e quindi per tradizione ci credo poco. Gli avanti oggi non vanno allenati solo in ottica mischia chiusa, ci sono altri aspetti importanti, i breakdown, le ruck e il gioco aperto, aspetti che non so fino a che punto possono essere approfonditi allenando in Accademia.

        • Stefo 12 Maggio 2014, 08:33

          Mr Ian sto assolutamente con San isidro, poi scusa mi parli di marketing, perche’ il rugby di club oggi invece non lo e’? Non e’ marketing volersi inventare una coppa intercontinenatale di club?L’unica cosa rimasta degli albori del rugby sono proprio i TM (per piacere non usare la parole amichevoli perche’ queste non esistono, sono TM e c’e’ un motivo per cui si usa quel nome), i tour estivi ed autunnali sono l’essenza del ruby…sono stati commercializzati?Si come tutto viene commercializzato nel professionismo, ma il TM e’ l’espressione piu’ alta del rugby che puoi avere.
          Si gioca troppo?Vero, ma la soluzione non e’ togliere la cosa piu’ tradizionale e di livello piu’ alto, nel caso e’ limitare quello ceh c’e’ sotto…togliamo le coppe europee allora, togliamo le coppe anglogallesi ed B&I non cio’ che ha veramente fatto la storia di questo sport come i tour!

          • Rabbidaniel 12 Maggio 2014, 10:21

            Si gioca troppo, ma bisogna usare le forbici con intelligenza. Un campionato a 14 squadre (con tanto di barrage), per esempio, mi pare un po’ troppo lungo.

          • Stefo 12 Maggio 2014, 10:55

            Rabbi senza dubbio, anche alivello internazionale i tour di 5 partite come fanno le emisfero sud a novembre sono esagerati a mio avviso ma due finestre da 3 TM ciascuna sono il sale del rugby.

          • San Isidro 12 Maggio 2014, 13:01

            addirittura si vociferava di tornare al Top 16…comunque 14 o 16 squadre le puoi anche tenere, ma magari cambi formula…ad es. fai due gironi da 7…ogni squadra incontra quelle del suo girone in andata e ritorno e in gara secca quelle dell’altro: 12+7= 19 partite di regular season anzichè 26…magari i play-off li fai partire dai quarti di finale…

        • San Isidro 12 Maggio 2014, 12:54

          @Mr Ian, è vero che con il professionismo sono cambiate molte cose, è vero che di mezzo c’è il marketing, ma penso che nel rugby di storico e tradizionale sia rimasto molto di più…prendiamo ad es. i Barbarians e i Lions…ma poi basta affacciarsi un attimo nell’universo del semi-pro/amatoriale per riscoprire ed apprezzare tutte le tradizioni che vuoi, poi tu che segui il rugby gallese dovresti saperle certe cose…
          Su Jimenez intendevo soltanto che nel panorama italiano è uno dei migliori che abbiamo, alla Lazio in Eccellenza e in accademia u.18 ha fatto tanto e tutti quelli che ho sentito che sono stati allenati da lui ne hanno parlato benissimo…sicuramente l’impatto con la Pro 12 è diverso, ma alla fine anche Troiani ha fatto un buon lavoro alle Zebre e anche lui veniva da un’esperienza di tecnico nelle nazionali giovanili…concordo con quanto ha detto ieri @gsp, se fosse andato all’estero, magari in qualche club o accademy, ci saremmo arrabbiati perchè ce lo siamo fatti sfuggire…restando in tema argentino, un altro che avrei coinvolto per le Zebre è Manuel Ferrari, anche lui nel giro delle accademie…

          • Stefo 12 Maggio 2014, 13:02

            San credo che Ian non discuta il livello grassroot amatoriale e semi-pro ma solo quello dell’alto livello professionistico…

          • Mr Ian 12 Maggio 2014, 17:26

            Non mi permetterei mai di discutere la tradizione e le radici che storicamente sono presenti nel rugby, ma per deformazione professionale, mi preoccupo dello stato di salute dei giocatori e di come un attività così logorante possa avere effetti negativi a lungo termine. I test match devono continuare ad esistere, ma è necessaria una rimodulazione o quanto meno cercare di coinvolgere più giocatori possibili, è normale che i tm autunnali interessano più le unions NH in prospettiva 6N, viceversa i Sanzar a giugno in previsione del Championship, magari forse la cosa che più farebbe comodo è togliere il ranking, una squadra come l Italia secondo me in prospettiva nazionale ha bisogno di provare più giocatori possibili, senza pensare troppo al sali e scendi in classifica.
            Purtroppo sono dell idea che il vecchio rugby non esista più, adesso ci si avvicina sempre più al calcio, da un punto di vista di marketing, con tutti i pro ed i contro, ovvio che noi tifosi grazie allo streaming e ai diritti tv beneficiamo nel vedere tantissime partite, cosa che una decina d anni fa era molto difficile…io personalmente prediligo il club rugby…

          • San Isidro 12 Maggio 2014, 19:05

            @Mr Ian, in quest’ultimo tuo commento ti sei spiegato meglio e condivido di più, resto però dell’idea che i TM fanno parte di una lunga tradizione e non si possono togliere…come detto, magari anzichè farne fare tre ne puoi far giocare solo due nelle finestre internazionali…comunque l’IRB stabilisce una finestra di tre settimane a Novembre e a Giugno, la colpa se si gioca di più la devi attribuire alle singole federazioni che si accordano tra di loro per giocare TM (che sono sempre ufficiali) al di fuori del periodo previsto…l’Australia non è nuova a questo, l’anno scorso ha fatto ben 5 TM, appena dopo la RWC 2011 a Dicembre sempre i Wallabies fecero il TM con il Galles prima della sfida, già prevista, con i Barbarians…la NZ organizza TM fuori dal calendario, lo è stato con il Giappone, lo sarà con gli USA…anche il TM tra Italia e Giappone di Giugno non era previsto dall’IRB, ma FIR e nipponici si sono accordati per farlo, altrimenti il tour azzurro si sarebbe limitato al Sud Pacifico…ecco (nonostante magari queste partite fanno gola a tutti gli appassionati) sono questi gli eccessi che devi tagliari, ma non puoi eliminare i tour…suppongo ad es. che anche l’ultimo dei TM estivi SA-Scozia sia fuori calendario visto che gli scozzesi già faranno 3 test nelle Americhe (in poche parole a Giugno girano mezzo mondo)…sul discorso di abolire il ranking, mi spiace, ma non sono d’accordo…
            Per quanto riguarda il seguito dei club o della nazionale, beh, quella è una questione di gusti e di scelte personali, però un appassionato vero secondo me i TM se li guarda…le sfide internazionali cerco di guardarle tutte…quanto ai club non è semplice stare appresso a tutte le competizioni, i campionati europei difficilmente riesco a seguirli dall’inizio alla fine, idem il Super Rugby (che ritengo sia il torneo pro più bello del mondo e lo sarà di più dal 2016), però, come te magari, sono più affascinato dalle competizioni semi-pro/amatoriali, ad es. l’Eccellenza ce l’ho nel cuore, e poi, vabbè, “ogni tanto” ne parlo, i campionati argentini sono il top, ecco quelli li seguo con costanza, soprattutto l’URBA (che, nel contesto semi-pro invece, è il campionato più bello del mondo)…

  6. ernesto 12 Maggio 2014, 13:22

    Si gioca troppo!, e i giocatori più sono forti e più sono spremuti: Sexton ne è un esempio! Questo di fatto trasforma le tradizioni solide ed importanti in “obblighi commerciali”. Ridurre gli impegni a livello nazionale (campionati solo andata) (per forza in Francia le squadre in trasferta rendono molto meno). Le coppe minori (Amlin, Anglo-gallese, fatte a livello giovanile). Ridurre (di poco) la ex HC e i TM per creare una coppa intercontinentale snella che a mio avviso sarebbe bellissima.

    • San Isidro 12 Maggio 2014, 14:39

      ernesto che si gioca troppo è vero, ma non estremizzerei dicendo che i TM sono diventati “obblighi commerciali”, la tradizione solida c’è sempre…scusa, ma non capisco quale sarebbe il senso di giocare una Challenge Cup solo a livello giovanile…hai parlato anche di Anglo-Welsh Cup, in questa situazione, salvo le partite chiave e le fasi finali, nella maggior parte delle gare i club inglesi giocano con quasi tutte riserve, elementi delle seconde squadre e delle accademy, in questo caso specifico c’è molto rodaggio a livello giovanile…alla fine il dispendio di energie e il logor amento ci sarebbero anche nella coppa intercontinentale che auspichi…ammetto che anch’io da appassionato vorrei vedere una coppa di club che mette a confronto tutti, ma, al momento è quasi impossibile, e se ciò deve andare a discapito dei TM ti dico di no…comunque possiamo stare tranquilli che in futuro qualcosa la vedremo, quelli del SANZAR e del nuovo ente delle coppe europee si inventeranno qualche formula…si vociferava di mettere a confronto i club dei quarti di finali di RCC con quelli dei quarti del nuovo Super 18, idea puramente fantastica al momento, ma credo che almeno il match tra i vincenti della RCC e del Super Rugby lo piazzeranno da qualche parte…

      • Mr Ian 12 Maggio 2014, 17:28

        la B&I cup e la LVE cup sono già coppe giovanili, giocate dalle riserve e dai giovani…

        • San Isidro 12 Maggio 2014, 19:10

          infatti per quanto riguarda la LV=Cup l’ho scritto…nella B&I Cup magari i club della RFU Championship e i team A delle franchigie irlandesi danno più spazio a giovani (so che soprattutto le irlandesi giocano con molti ragazzi delle accademy), non so i club gallesi e scozzesi che di solito in questa coppa partono fin dall’inizio svantaggiati…

          • Mr Ian 12 Maggio 2014, 20:00

            Per quanto riguarda il Galles, manda i club di Premiership

          • San Isidro 12 Maggio 2014, 20:35

            si lo so, ma non so come ci vanno, se con le squadre al completo oppure no, magari tu lo sai…di solito i club gallesi e scozzesi sono svantaggiati in questa coppa visto che qualitativamente sono un gradino sotto le squadre pro del RFU Championship e, probabilmente, anche delle seconde squadre delle franchigie irlandesi…ricordo che una volta la Scozia invece partecipò con due club (i campioni della Premiership + i vincitori della coppa di Scozia) + la Gael Force, una selezione dei migliori giocatori del campionato esclusi quelli di quei due club, se non erro…poi hanno abolito la selezione e hanno fatto partecipare 3 o 4 club della Scottish Premiership, non ricordo, quest’anno non l’ho seguita la coppa…

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