Nei giorni scorsi due ko contro Francia ed England Saxons per le nostre rappresentative
Italia e Accademie: due sconfitte per le nostre selezioni U17
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dopo aver posto qualche interrogativo ai ragazzi francesi e inglesi…………..
questi sono i risultati.
buone feste
Forse non cambierebbe niente però i nostri giocano sempre fuori casa.
certo un U17 con 30 spettatori…..fattore campo sicuramente determinante.
Chi sarebbe il Grassi che fa da selezionatore?
Che esperienze ha per sedere sulla panchina dell’Italia U17?
responsabile tecnico (*) di prato.
all.del livorno rugby,
sel. del comitato regionale toscano.
Insomma inadeguato….
Troppo pochi i giocatori della capitolina campione under 16 nel 2013,forse mi sfugge qualcosa?
Forse devono giocare tutti?
Forse qualcosa non funziona?
Raccomandazioni caro 🙂
se questi sono gli allennatori delle Accademie.
Io preferisco 4 SOLE Accademie under 16 e 4 under 18 con alennatori Neozelandesi o Inglesi che sono avati PER Competenze minimo 15 anni rispetto a noi.
cosi spemdiamo gli stessi denari ma allenaimo la QUALITà
Quoto.
Non solo allenatori, ma selezionatori che non hanno avuto nessuna esperienza nel rugby italiano e che quindi non hanno ne pregiudizi ne raccomandazioni. Dovrebbero pensare di mettersi a fare gli italiani anche loro??
Niente di nuovo sul nostro rugby. Siamo e resteremo sempre indietro. Non è uno sport adatto a noi come popolo, mentalità, spirito di gruppo, sacrificio ecc. ecc. possono arrivare tutti i tecnici da qualsiasi posto del mondo
italiani no buoni pè niente.
Oramai sono discorsi fatti e strarifatti decine di volte.
Il fatto che i vertici della nostra federazione vadano in direzione opposta al pensiero dei massimi esperti internazionali mi rattrista molto.
Tra Accademie e centri di formazione (42 totali) la FIR spende annualmente 10 milioni di euro e i risultati scarseggiano o meglio rasentano il fallimento.
Si è obbligato i migliori club italiani nel produrre campioni, ad abolire le proprie giovanili. Tra l’Under 14 e la Prima squadra, la formazione e’ affidata a centri di formazione U16, accademie U18 e accademia U20.
I migliori talenti vengono prelevati dai club e i campionati giovanili per club oramai non esistono più o esprimono il 10% della qualità che esprimevano appena 10 anni fa.
Che ragione hanno Benetton e Petrarca ad investire ancora nelle proprie squadre giovanili?
Un talentuoso Under 14 benettoniano o petrarchino anziché continuare a crescere secondo le linee guida del club, identificandosi anche nella storia di quel club, viene prelevato e affidato ai centri di formazione Fir di Tarvisium o Valsugana, dopo 2 anni prelevato e affidato all’Accademia U18 di Mogliano e dopo 2 anni prelevato e affidato all’Accademia di Parma.
I risultati di questo sperpero di risorse economiche e umane e’ sotto gli occhi di tutti.
Un’idea come un’altra:
– Ripristino del campionato Under 18.
– Ripristino del campionato Under 20 di Élite con 4 gironi (geografici) da 8 squadre e ad ognuno dei 32 club assegnati 200.000 euro di contributo per la formazione >>> costo 6.400.000 euro.
– Progetto per avere ogni anno 6 nuovi campi sintetici >>> 3.000.000 euro
Tutto questo costa meno dell’attuale sistema accademie…
Aggiungo: Accademie fatte da tecnici che si spostano e che possono insegnare a molti piu’ ragazzi lasciandoli nelle loro realta’, anziche’ spostare un piccolo numero di ragazzi in centri sportivi avulsi dalle loro realta’ e che costano uno sproposito (proposta Fourcade, mica mia…)
vedo che le feste qualche cosa hanno fatto……..
Veramente la U20 nazionale meritocratica all’epoca ha permesso di costruire piu’ che discreti giocatori…
concordo in toto
A quello che ha detto crosby aggiungiamo 4 SOLE Accademie under 16 e 4 under 18 e una under 20 con alennatori Neozelandesi o Inglesi che sono avati PER Competenze minimo 15 anni rispetto a noi.
Cosi si fanno le cose semplici
una accademia per ogni girone Elite , cosi realmente si misura òa crescita e si valutano i giocatori per le selezioni nazionali