Italrugby, un incubo lungo un anno. Appunti sparsi su una squadra che non sa ritrovarsi

Dalla fine del Sei Nazioni 2013 solo una vittoria e una involuzione preoccupante quando al Mondiale manca ormai molto poco

COMMENTI DEI LETTORI
  1. jazztrain 16 Marzo 2014, 08:32

    Ieri sera ho cercato di fare una battuta per sdrammatizzare (il cucchiaio di legno allo Chef Rubio per la prossima stagione di unti e bisunti su DMAX); ho letto commenti amari di molti frequentatori, umanamente comprensibili per l’eterna delusione che la nostra squadra ci ha dato dopo aver dato l’illusione lo scorso anno di essere finalmente riusciti a fare il salto di qualità. A questo punto è opportuno che i giocatori più spremuti (Il Ghira, Zanni, Barbieri lo stesso Parisse che ieri era l’ombra di se stesso, sempre in ritardo sui palloni, visibilmente menomato dall’infortunio si riposino) e che nei prossimi test match non vengano convocati e che si lascino riposare per il prossimo 6 nazioni e per i mondiali. Che si inseriscano, oltre ai migliori del Pro 12 anche i migliori giocatori dell’Eccellenza e non escluderli a priori dicendo che non sarebbero in grado di tenere un match giocato alla morte per 80′. Si è visto, che anche i nostri, più abituati alle partite in Celtic non riuscivano a tenere per la durata dell’intera partita. E’ stato detto anche dallo stesso Munari che il ritmo dell’Eccellenza non è paragonabile a quello dei campionati europei più forti, che non è opportuno convocare. D’accordo ma se i gioctori delle cosiddette franchigie non garantiscono lo stesso livello dell’Eccellenza, allora non si capisce perché non dovrebbero giocare anche i migliore ed avere una possibilità di crescita che farebbe bene al movimento? Credo che se vogliamo che ‘Italia cresca si rilanci il Campionato, lo si colleghi al Pro 12 con i permit plauer e si dia sempre più spazio ai giovani.

    • gsp 16 Marzo 2014, 08:37

      Si @jazz, però col mondiale alle porte, sempre se il mpndiale è la prioritá, non c’è più molto da sperimentare ma da creare il meglio con quello che c’è. C’è da mettere dentro un xv titolare e farlo giocare insieme.

      • ike 16 Marzo 2014, 09:19

        Mondiale o no, qualcosa bisogna cambiare. Del resto questi giovani non mi pare che se la facciano tanto sotto, semmai devono trovarsi di più a giocare assieme. Ci manca l’uomo guida, non sembrandomi che Parisse cela faccia più (almeno quest’anno). Ci manca un’apertura (ma non è una novità) ed un 9 che abbia continuità di rendimento.
        Vedremo.

    • dengra 17 Marzo 2014, 07:49

      E’ inutile fare tanti giri di parole o di idee….GAVAZZI ha già deciso, dopo l’ultima partita persa……cambio di allenatore via BRUNEL e dentro uno staff di neozelandesi, così come nelle accademie dove ci sarà una metodologia neozelandese. Bisogna solo aspettare quali siano i nomi. N.B. se provengono dal SUPER 15 bene altrimenti saranno solo dei tecnici che qualche procuratore deve piazzare.

  2. gsp 16 Marzo 2014, 08:41

    Condivido quasi tutto ma voglio sottolineare una coda. Non è una squadra più scarsa degli altri anni ma gioca molto male. Molto indietro rispetto alla squadra al terzo 6n di Mallett, addirittura era pre celtic. Non ci vedo troppo un problema di singoli.

    Quello che fa più male sono le mete subite a tempo scaduto.

    • gsp 16 Marzo 2014, 08:50

      E se la squadra gioca male è colpa soprattutto del tecnico, cha diritto e tempo, ma adesso è tempo di iniziare a preparare l’esame.

      Quello che da speranza sono I bambini che continuavano a giocare con la palla ovale fuori dall’olimpico e gente seduta con curiosità a guardare 4 ubriachi a giocare a touch.

      Questo è il momento di ritrovarsi come gruppo, dietro Brunel e lavorare, lavorare e lavorare.

      • ike 16 Marzo 2014, 09:31

        Quoto!
        E credo si possa lavorare anche senza Brunel .
        Del resto ieri abbiamo preso 52 punti da una squadra che ha dietro questi numeri:
        2,5 milioni di praticanti
        2000 club
        3200 scuole di rugby
        Lì non è difficile trovare un Mike Brown o un Farrel, il difficile è scartare gli altri 4 o 5 (che non avranno mai più opportunità)!

        • gsp 16 Marzo 2014, 11:00

          E lo so, ma voglio dare a Brunel il quadriennio per lavorarci, poi dopo il mondiale si giudica.

        • fabiogenova 16 Marzo 2014, 19:49

          Coerentemente con i numeri che hai presentato, non vedo proprio come Brunel potrebbe costruire una squadra che batta l’Inghilterra. L’anno scorso questa squadra ha vinto due partite (e mezza a Twickenham), il gioco ce l’aveva. Ma Treviso stava facendo un gran campionato, Parisse e Castro erano decisivi nelle loro squadre e non c’erano l’Inghilterra e l’Irlanda a questo livello. Il Galles vittorioso dell’anno scorso aveva giocato bene solo l’ultima partita, poi il SeiNazioni dello scorso anno è stato piuttosto mediocre. Quest’anno abbiamo le due squadre italiane ultime nel Pro 12 e nessun giocatore italiano decisivo nei campionati esteri. Cosa pretendevamo che facesse, Brunel? E te lo dico nonostante anche io abbia qualche perplessità su alcune scelte (ad esempio, il ruolo di Masi). C’è da lavorare molto, ridare serenità all’ambiente e prospettive ai giocatori, progettare la filiera che porta i giocatori a giocarsela con chiunque. Davvero non partirei dal nostro allenatore.

    • Paolo 16 Marzo 2014, 09:02

      sono d’accordo, e infatti l’ho scritto: ” questa non è una squadra scarsa ma una squadra che sta giocando male, cosa piuttosto diversa”

      • gsp 16 Marzo 2014, 10:47

        Ciao paolo, io ho infatti usato ‘sottolineare’ proprio per citare quello che tu hai messi in vigolettato. Spot on in questo caso.

  3. secondapescatrice 16 Marzo 2014, 08:51

    Questa volta non riesco ad imputare a Brunel delle particolari colpe,sia ben inteso che di colpe se la squadra gioca da schifo le ha pure lui, ma non essendoci io di persona quando allena l’Italia, quando fa’ scelte tecniche o cambi vari non posso entrare nel merito delle direttive che ha impostato e prova ad inculcare ai giocatori.
    Con Mallet certo che vi erano scelte un po’ insensate o che non condividevo assolutamente:Bergamasco mediano di mischia, Masi apertura,il gioco troppo incentrato sulla mischia, la salita difensiva deficitaria all’ultimo mondiale,ecc.ecc.
    Invece qui c’e’ una squadra che fisicamente e’ andata sciogliendosi durante il torneo, psicologicamente e’ e mentalmente siamo vulnerabili e ancora piu’ allarmante e’ che dei vari “senatori” in questo sei nazioni non saprei chi salvare o almeno prima di loro ci sarebbero di gran lunga i vari esordienti!
    Ecco che in questo quadro drammatico Brunel centra eccome…ma come ho detto prima non ho ancora ben capito in che percentuale imputargli questa disfatta…Ale’ Italia sempre!

    • ike 16 Marzo 2014, 18:15

      E per i mondiali i senatori sono di un anno più vecchi e nel rugby (fatte salve le eccezioni) non funziona come col vino!

  4. ike 16 Marzo 2014, 09:09

    Così è! Poco da dire, se non che andiamo a passo ridotto rispetto agli altri e ci cadono una infinità di palloni.
    Mi permetto di lanciare però una provocazione: da qua ad un anno e comunque durante i mondiali qualche caso di doping salterà fuori!
    PS
    Non saranno mica dopati solo quelli dei Cavalieri Prato!

  5. ike 16 Marzo 2014, 09:12

    C’entra poco, ma mi sono preso il dovere di chiederlo. L’amico Emidio con cui abbiamo visto Italia- Inghilterra (ha portato delle mitiche frittelle) ha chiesto cosa ci fa la Sensini a Social Rugby e gli abbiamo detto che è tifosa. Allora lui chiede se ci sono pornostar che tifano per il rugby.
    PS
    Griffen e la Sensini avevano sul braccio lo stesso tatuaggio o mi sbaglio ?

    • ginomonza 16 Marzo 2014, 12:29

      beh potevi dirgli che la Sensini è donna che ha vinto ori argenti e bronzi olimoici e mondiali e che è donna di sport e che di sport ne capisce assai molto più di lui.
      continui a mangiar frittelle sperando che non scoppi.

  6. Hullalla 16 Marzo 2014, 09:21

    Quello che dicono qui oltremanica e’ che l’Italia sta giocando in generale bene, ma che ci sono troppi errori individuali che compromettono tutto e che distruggono la fiducia l’uno dell’altro, minando il morale.
    Non sono convintissimo che sia proprio cosi’, ma forse un parere esetrno puo’ interessare.

  7. Katmandu 16 Marzo 2014, 09:44

    Dunque calma e gesso, io rimango della mia idea, negli ultimi 365 giorni l’italia ha avuto una inversione di tendenza ma andiamo a vedere bene un paio di cosette:
    – ha vinto contro le Fiji ma ha perso, facendo comunque il suo, e sbagliando tanto contro Scozia, Argentina e Scozia ancora, insomma delle partite “fattibili” ne ha sbagliate 3 su 4 ma non ha mai sculato anzi è rimasta in partita fin la fine e la cosa su cui lavorare è di testa e cioè far vincere le partite che son in bilico
    -Nel frattempo son cambiate le regole in mischia (anche per gli altri) e abbiamo messo molto più tempo degli altri ad adattarci, pecca tecnica
    -Stare in squadre di club non proprio vincenti ma nemmeno perdenti ha aiutato la condizione psicologica dei ragazzi negli anni passati oggi che anche TV ha problemi fa si che anche la nazionale si porti con se i suoi problemi
    -Infortunii vorrei ricordare che siam andati al 6N senza Minto, Morisi e Favaro, i somma 3 titolari quasi certi (almeno li farei sempre giocare) e questo non ce lo possiamo permettere anche perché non abbiamo una profondità nelle terze scelte così grande
    – In tutto quest’anno disastrato di prestazioni comunque importanti ci son state anche se quasi mai vincenti (importanti non belle) Galles e Francia
    -uniamo a tutto questo un cercare di forzare la giocata anche quamdo probabilmente non si dovrebbe, leggi tutti gli offload fatti nei nostri 22 che quasi mai han dato un possesso avanzante ed é un problema sempre di testa perché non si é libei mentalmente
    Arriviamo alla partita di Ieri difensivamente é stato un disastro ma guardiamo esattamente le mete prese, apparte un paio quasi indifendibili per la gran velocità di esecuzione son tutte dovute a un problema di testa sui placcaggi, spiego meglio
    IMHO la rete messa in piedi da JB prevede una fiducia nella parte interna della difesa, purtroppo i giocatori, che son esseri umani ricordo, istintivamente si non si fidano di chi gli sta al suo interno e invece che guardare di fare bene il suo si deve preoccupare pure di una cosa che non gli compete e già li siam battuti, inoltre abbiamo incontrato una squadra che fa de “dritto per dritto” il suo credo e la frittata é fatta
    Per finire le colpe ci son e vanno analizzate per non ripetere gli sessi sbagli ma JB non é attrezzato per fare miracoli e prendere quello che di buono abbiamo fatto e lavorarci su

    • Giovanni 17 Marzo 2014, 00:27

      A proposito di infortunii, l’anno scorso l’Irlanda contro di noi era priva di ben 11(!) giocatori e ne perse un altro durante la partita. Eppure a 15′ dalla fine erano sotto solo di uno (15-16): vogliamo sottolineare allora la ben differente capacità di tenuta mentale nelle avversità…?

  8. andreac 16 Marzo 2014, 09:45

    un anno disastroso i può stare. Penso che la valutazione debba essere più generale di come sono andate le cose e l’analisi degli errori DEVE essere seguita da TANTA VOLONTA DA PARTE DI TUTTI di mettere a posto le cose.
    1) anno sfigatissimo per gli infortuni ad inizio 6n erano infortunati: masi, fuser, morisi, favaro, minto, tebaldi, manici,derby a cui si sono aggiunti M.bergamesco, zanni, parisse, de marchi, castro, in corso di campionato e mai completamente recuperati, ecc. Troppi per il nostro movimento che comincia ad avere un pelo in più di profondità ma ancora netamente in ritardo rispetto alle altre Nazionali
    2) situazione generale in grande allarme con ventilata l’opportunita di tornare in eccellenza e non continuare la CL.
    3)Situazione a treviso(che nel 2013 è stata il perno della nazionale) non certo serena con cambio di allenatore e una stagione che fino ad oggi è da dimenticare
    4) probabilmente qualche mancanza nello staf tecnico, spero che l’arrivo di De Carli dia una mano al baffo e tolga un po di pressione nell’organizzazzione della mischia
    5)inserimento di tantissimi giovani senza tantissima esperienza internazionale, che comunque hanno fatto vedere tante cose buone. Ma ancora devono migliorare sia tecnicamente che mentalmente. Campagnaro ieri a me è piaciuto però ha sbagliato alcuni placcaggi che si sono rivelati fondamentali. Pazienza, è veramente forte e migliorerà ma deve giocare per migliorarsi e ci vuole tempo. Come allan nei calci
    6) sicuramente anche errori tecnici da parte di JB, non ho capito ad esempio perchè dopo la prima partita dove ha sbagliato un placcaggio(la meta) Sgarbi non è stato più considerato. anche l’esclusione di masi di ieri non l’ho capita. Molta volte manca la tranquillità nel rispettare il game plan, a volte sembra che di game plan non ce ne siano.

    se si vuole uscire da questa situazione si deve TUTTI lavorare nella stessa direzione ed in maniera costrutiva. Investendo in allenatori competenti, strutture adeguate, accademie legate alle franchigie e alle squadre di eccellenza, e squadre di eccellenza legate alle franchigie con una salita/discesa di giocatori che permetta a tutti di confrontarsi con l’alto livello. Allenatori competenti fin dal mini rugby per invogliare i genitori(me compreso) a portare i figli a giocare a rugby piuttosto che a basket o volley. Il tutto per iruscire a muovere qualcosa nel giro di qualche anno. Questo è il mio pensiero…in un giorno di grande amarezza e di poche speranze.

  9. ermy 16 Marzo 2014, 09:48

    Non condivido il commento di Paolo nella sua ultima parte, quella dell’alibi. Premesso che sono contro l’italica cultura dell’alibi, credo che per un giocatore il cosiddetto “ambiente” (che non è solo le salamelle sulla griglia e le bevute in compagnia a cui da troppo tempo si fa esclusivo riferimento) sia invece una delle cose più importanti. La stabilità, la coesione, il supporto, ma anche una certa routine nelle procedure, le amicizie consolidate dentro e fuori la squadra, i tuoi dirigenti, etc… se tutto questo ed altro sono in bilico perchè non sai se tra tre mesi tutto questo esisterà, caro Paolo, provaci tu! Adesso io ti chiudo On Rugby, ma non solo, tra tre mesi ti fai un trasloco, prendi tuoi figli e li sposti da scuola, etc,etc,etc… voglio vedere se resti qui alla mattina alle 8 a continuare a scrivere tanto allegramente sul blog!!!

    • sean79_ 16 Marzo 2014, 11:23

      quoto e straquoto e iperquoto. Si ok quando uno gioca per la nazionale, ma qui si parla di giovani che comunque rischiano la pellaccia ( nel vero senso del termine ) per uno sport che è passione ma che è anche per molti di loro la fonte di reddito di una parte fondamentale della loro vita. Fanno tanti sacrifici e di certo un domani magari a 30-35 anni dovranno pensar con gli acciacchi a crearsi un ruolo nella società. Se vedono crollare le loro certezze professionali ( perchè di PROFESSIONE comunque si parla e chiunque non lo accetti è rimasto ad una visione semi amatoriale del rugby nostrano ) cadere sotto le polemiche politiche baronali tra fir e club vari dal sapore stucchevole, beh allora è chiaro che quel tarlo dell’insicurezza agisce anche sul modo in cui ci si allena e quindi sulle performance. Treviso quest’anno nn è all’altezza del Treviso dell’anno passato, una ragione ci sarà o no? Questi ragazzi di qui a 2-3 mesi non avranno più uno stipendio…vogliamo capire che questa cosa è INACCETTABILE?

      • miky 16 Marzo 2014, 21:00

        Oh poverini, rischiano di finire come gli operai della electrolux.. però quelli hanno tirato fuori le palle.
        Semplicemente, non si può giocare così male. Spero che a qualcuno cominci a scottare la terra sotto i piedi, allenatore compreso.

  10. demon1981 16 Marzo 2014, 09:57

    È inutile girarci intorno, a noi manca la confidenza aa
    L’ attitudine ad attaccare le difese avversari, quante volte ieri
    Abbiamo perso l’ ovale in avanti in fase di contrattacco?
    Mai un ovale recuperato, squadra poco avanzante sia
    Difensivamente che offensivamente.
    È brutto dirlo ma qui la federazione c’entra poco!!!
    Qui è una questione di allenatore!!!

    • Katmandu 16 Marzo 2014, 10:15

      per me anche l’allenatore può poco se manca la testa ai giocatori, più che le palle recuperate prova a vedere le situazione che han portato ai loro “buchi” e quante volte il giocatore licia il placcaggio o prende l’uomo sbagliato, questa è scarsa concentrazione per la preoccupazione e la scarsa fiducia nei compagni

      • demon1981 16 Marzo 2014, 12:19

        C’è un articolo molto interessante di ” il nero” che io condivido in pieno
        http://www.ilneroilrugby.it/2014/03/16/la-difesa-di-brunel-non-regge-ne-in-campo-ne-fuori/

      • mezeena10 16 Marzo 2014, 18:35

        puoi avere anche Graham Henry ma se giochi senza voglia e senza testa col piffero vinci!

        • miky 16 Marzo 2014, 21:13

          Penso che motivare i giocatori, e farne un gruppo affiatato sia compito dell’allenatore. Questa agiografia partigiana di Brunel proprio non la capisco, il metro di giudizio devono essere i risultati (intesi ovviamente non solo come punteggio a fine partita), e dopo oltre due anni di gestione Brunel proprio non ci siamo.
          E per favore smettiamo di citare Morisi tra i semplici “infortunati”. Il ragazzo ha subito un danno grave, chissà se potrà mai recuperare una condizione fisica tale da poter ancora giocare ai massimi livelli.

          • mezeena10 16 Marzo 2014, 21:44

            fai un gruppo quando hai giocatori da amalgamare..
            se hai il posto assicurato è normale mettere meno intensita!
            e scusa ma chi ha citato Morisi fra gli infortunati?
            e comunque si, potrà recuperare condizione fisica per poter giocare! a quale livello è ancora prematuro dirlo, ma tornerà sicuramente!
            non è il primo ne l’ ultimo che fa sport agonistico senza la milza (vedi maratoneta medagliata olimpica Valeria Straneo!)

          • mezeena10 16 Marzo 2014, 21:47

            ah e per citare i risultati, irlanda battuta per la prima volta nell’ era pro!
            tariffe da 50 punti ne han prese tutti gli allenatori, alcuni anche 70 o 80 quando non 100 e passa!
            Brunel ha le sue responsabilita, ma parziali e su alcune scelte tecniche (del resto non è mai stato libero di decidere staff e programmi), il resto è talmente evidente..

          • gsp 16 Marzo 2014, 22:21

            Mez, onestamente non ho mai avuto la sensazione che gli sia impedito di chiamarsi lo staff che vuole.

          • Giovanni 17 Marzo 2014, 00:32

            @gsp: beh oddio, gli hanno ingaggiato De Carli per la mischia, ma lo avrà solo da Giugno prossimo…! Nel frattempo “S’arrangi sig.Brunel, è lei l’allenatore: si inventi qualcosa…”. Di quanti uomini è composto lo staff tecnico dell’Inghilterra…?

          • gsp 17 Marzo 2014, 08:10

            Giovanni, a te risulta che abbiano impedito a Brunel di chiamarsi lo staff che voleva?

            Hai ragione che lo staff è troppo scarno rispetto agli altri, l’ho detto la sett scorsa, ma è una scelta sua, finchè qualcuno non dice il contrario.

        • Gigi da Dolo Venezia 16 Marzo 2014, 22:01

          Sono d’accordo con te! Anche se il rugby sembrerebbe un gioco di muscoli, ma senza la “testa” (testa intendo non solo intelligenza ma anche concentrazione) non si va da nessuna parte

          • miky 16 Marzo 2014, 23:12

            Secondo me il livello di una squadra è quello della prestazione media in un arco di tempo.. la partita “storta”, quella persa per un soffio, la vittoria occasionale, ci stanno, ma usarle come metro di valutazione, nel bene e nel male, è fuorviante. In questo momento, le prestazioni sono in vistoso calo, partita dopo partita.
            La competizione per il posto in squadra è sicuramente importantissima, ma il vero atleta è in competizione soprattutto con se stesso, per migliorarsi e superare i propri limiti.. se uno non ha naturalmente questo tipo di impostazione mentale, è compito dell’allenatore motivarlo. Ho i miei dubbi che questo stia succedendo nel nostro caso.
            Precisazione su Morisi: intendevo solo dire che l’asportazione della milza provoca degli scompensi di tipo metabolico, e la reazione a questi scompensi è molto soggettiva. Il percorso è lungo e per niente scontato, e saranno sofferenze e sacrifici, spero che nessuno gli metta addosso pressione nelle sue scelte.

          • mezeena10 17 Marzo 2014, 07:32

            si ma che c’ entrava morisi col mio post??? tra l’ altro io sono un suo grandissimo estimatore e sostenitore, da sempre!
            e qui in molti lo possono confermare!

  11. Gianpabore 16 Marzo 2014, 10:03

    Non abbiamo alibi: i giocatori ci sono, manca la determinazione, giocare fino al fischio finale ogni partita come fosse una finale… Manca essere una squadra di rugby! O si cambia oppure al mondiale le prendiamo anche da Canada e Romania (tenere gli avversari in partita fino all’ultimo si paga, anche se sono inferiori). Ma siamo una nazione con la mentalità giusta per il rugby? La risposta e’ solo nelle nostre teste: saremo quello che vorremo essere.

    • ike 16 Marzo 2014, 10:06

      Sintomatico: a fine partita l’under 20 palla in mano la perde e gli inglesi fanno meta, i senior replicano il sabato! Sic!

  12. franzele 16 Marzo 2014, 10:04

    Oggi è meglio non parlare proprio. Sono avvilito e provo un senso di vergogna, si soffre troppo, le gioie sono rarissime e l’atteggiamento della squadra non inorgoglisce di certo, non combattiamo e pretendiamo di partecipare ad una competizione che è IL combattimento sportivo per eccellenza, che ha storia e simboli da vendere. Bah

  13. ike 16 Marzo 2014, 10:10

    Più che vergogna , frustrazione. Sembriamo quelli che vanno in giro a provarci con una e con l’altra e non ci chiappano mai!
    Vergona e per chi di solito ci riesce e ci fa una magra (tipo la Francia quando perde con noi)

  14. malpensante 16 Marzo 2014, 10:10

    Quello che penso di Brunel è noto, da quando è uscito il nome, ne penso il peggio ma non mi dilungo e non sparo sulla Croce Rossa. Che è lo sport nazionale di maggior successo quando si perde, tipo prendersela con i giocatori, insieme alla pesca degli alibi, tipo gli arbitri, la sfiga, il doping (sempre degli altri,eh), ecc.. Dico solo che dopo il ventennio, siamo ancora qui a ragionare su cosa, come e chi per continuare a incenerire soldi e a cancellare la memoria e la sostanza del rugby italiano. Senza più il duce, Gavazzi assomiglia tanto al re nano che scappa a Brindisi con la cassa, nani e ballerine. La realtà non vogliamo vederla (molti non la sanno vedere, che son cresciuti al rugby durante il ventennio): questi giocatori sono molto ma molto meglio della nazionale e del livello tecnico del nostro rugby, che è penoso. Il nostro duce ci ha insegnato che la qualità si compra e si costruisce in laboratorio per cui le giovanili sono un fastidioso obbligo e non il cuore del movimento, che serve produrre in provetta un numero ristrettissimo di fenomeni giusto per avere una nazionale tra le prime 4 (e che nel 2015 vince il 6N, ma si sa che la grandeur è roba loro). Però occorre dar da mangiare ai maialini e accontentare la plebe, e allora il numero di campionati seniores è sterminato e insensatamente costoso: se la matematica non è un’opinione, il livello di quel che resta dietro la fantomatica elite non può che essere pietoso. La “elite” non può che seguire a ruota appena finisce la generazione di fenomeni (tanti, di formazione straniera) che ha coperto il delirio, molto più rapidamente se al posto del duce ci metti i famigli e i bottegai. I giovani e i ricambi? Dare una occhiata alle carte d’identità di alcuni e, soprattutto, ai roster delle altre nazionali. E ogni giorno che passa i soldi saranno sempre meno, a partire dalle coppe, e il circo costa sempre di più. Anzi, con la moltiplicazione di accademie e l’indecenza dell’affaire Celtic tra Bibì e Bibò, da quest’anno enormemente di più.

    • Francesco 16 Marzo 2014, 11:00

      caro amico malpensante… dovresti chiamarti BENPENSANTE per me 🙂 sono d’accordissimo con quanto hai scritto! aggiumgiamo anche che il presidente Gavazzi ha chiuso la squadra del Calvisano lasciando che i giocatori leggessero la notizia su internet… che manager lungimirante e corretto…
      ad maiora

      • malpensante 16 Marzo 2014, 12:08

        Purtroppo, mi pare che alla fine sia meglio di quel che rappresenta. Come sempre accade quando uno viene eletto e il resto son ladri di Pisa. Di buono c’è la gente che continua a lavorare, ma fa sempre più fatica e ha il destino segnato se non cambia tutto. Come i nostri artigiani che facevano vestiti e il made in Italy, ma i soldi si facevano coi cinesi, e adesso i soldi li fanno i cinesi e chi intermedia.

  15. FURMAIER 16 Marzo 2014, 10:34

    PARTIAMO COL DIRE CHE ” sai , siccome la nazionale non vince , esoneriamo l’allenatore ” . NO , IL RAGIONAMENTO NON E’ …. “CALCISTICO” MA TECNICO E PARTE DA LONTANO : NEL DICEMBRE DEL 2011 , BRUNEL DISSE : ” GLI AIRONI SONO UN PROBLEMA TECNICO ! ” DOPO 2 ANNI E MEZZO SI SCOPRE CHE IL PROBLEMA NON ERANO GLI AIRONI ( 6 vittorie in due anni ) , DATO CHE LE ZEBRE , GIOCANDO CON LA FILOSOFIA DETTATA DALLA FEDERAZIONE ( E DA BRUNEL ) HANNO VINTO MENO ( 3 vittorie ) E CHE LA NAZIONALE STA REGREDENDO IN MODO VISTOSO : SIAMO PASSATI DA UN ( PER UN BREVE PERIODO ) DALL’ 8° A UN 12 ° POSTO NEL RANKING . UN DISASTRO PER CHI PROSPETTAVA DI VINCERE IL 6 NAZIONI IN 3/4 ANNI !!!
    QUI NESSUNA AUTOCRITICA E UN SILENZIO IMBARAZZANTE .
    BRUNEL , IL VERO PROBLEMA SEI TU !!! E TE NE DEVI ANDARE !!!
    TORNA A CASA , BRUNEL …

  16. LucaS 16 Marzo 2014, 10:36

    Io seguo il 6 nazioni dal primo anno e all’inizio ovviamente tifavo per l’Italia… lo scrivo solo per far capire che non seguo il rugby dall’altroieri. Da alcuni anni però non faccio più il tifo per l’Italia: la seguo e spero che alcuni giocatori facciano bene ma se perde per me è la stessa cosa anzi ieri tifavo proprio per l’Inghilterra che è diventata la mia nuova casa. La causa principale è la FIR che sta sputtanando quel poco di buono che i clubs privati sono riusciti a fare esattamente come lo stato italiano sta rovinando quel poco di buono che è rimasto in Italia costringendo la gente preparata ad emigrare senza rimpianti ma con tanto risentimento, almeno nel mio caso! E quindi ben venga che l’Italia prenda legnate a destra e a sinistra! Ognuno raccoglie quello che semina… e questi idioti della FIR non si meritano altro che legnate sui denti… peccato solo che continueranno a rimanere al loro posto strapagati coi soldi dei contribuenti… Anzi vado anche oltre: spero che l’Italia la sbattano fuori dal 6 nazioni.. forse solo allora ci libereremo una volta per tutte della FIR e potremo iniziare a ricostruire seriamente come si fa all’estero, Inghilterra in primis dove la crescita del rugby guarda caso è trascinata dai clubs privati e non ostacolata dalla Federazione. E adesso copritemi pure di insulti ma federales a parte sapete che ho ragione.

    • gsp 16 Marzo 2014, 10:56

      Va beh ma quello è eccesso da blog. Ci vediamo e mettiamo la politica anche federale dove non c’entra. L’attenzione e controllo di tutti è necessario e produttivo. Ma qui si è davvero alla guerra di civiltá tra galline, buoni contro cattivi, ladri contro santi. C’è chi davvero se la prende a male e completamente contorce la verità. Rilassatevi, questa clima non fa bene e non vi fa bene.

    • gsp 16 Marzo 2014, 10:58

      E se oensi che in ING la federazione non abbia ruolo centrale nella promozione del rugby allora sei un pò fuoristrada, e quindi dovresti rivalutare un pò le tue teorie.

      Poi sei liberissimo di tifare o non tifare chi vuoi tu, ma le ragioni mancano un pò di logica e molta ideologia.

      • LucaS 16 Marzo 2014, 11:42

        Un conto è la promozione, un alto è dettar legge a tutti come fa la FIR. Comunque guarda non c’è problema… continuate pure su questa strada… poi fra 5 anni quando l’Italia prenderà 30 punti dalla Scozia e 50 da tutte le altre poi ridiamo! A me non è che questo faccia piacere però è giusto che ognuno raccolga quello che semina e l’Italia da diversi anni sta seminando malissimo… e la politica non centre niente con quello che sto dicendo, sono dati di fatto!

        • gsp 16 Marzo 2014, 11:51

          Invece è scelta politica perchè se vuoi dare colpa oggi al sistema dell’accademia, oggi devi anche valutatare la situazione prima dell’accademia quando la formazione la facevano solo i club. Fatti la domanda e vediamo se esce una analisi oggettiva.

          E solo per I fatti. La crescita del rugby in inghilterra ha un fortissimo contributo della federazione.

          • Paolo 16 Marzo 2014, 13:32

            Vero, però la formazione dei giocatori è in mano ai club, con tanto di Academy private e campionato relativo. La federazione mette i soldi e indirizza in accordo con le società. Fa quello che dovrebbe fare una federazione, nulla di più. Se solo la RFU mettesse le mani in un club o provasse a togliere le accademie alle società apriti cielo…

          • gsp 16 Marzo 2014, 15:26

            Ci macherebbe, il sistema formativo dei club funziona. Ma figurarsi che ci sono cmq molte linee guida federali e sono cmq club pro, con budget e strutture.

          • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 19:27

            E, ma non possiamo riprendere, adattandolo alla nostra realtà, il sistema inglese?

    • Rabbidaniel 16 Marzo 2014, 12:24

      Il rugby in Italia esisteva anche prima del 6N, molti se ne dimenticano…

    • ginomonza 16 Marzo 2014, 12:39

      non abbiamo bisogno di te stattene dove sei e non tornare +

      • mezeena10 16 Marzo 2014, 21:49

        ihihih..autoreferenza a go go! “gente preparata come me” ahahahahah

    • bak 16 Marzo 2014, 18:45

      mi sa che sei uno che non ha la cultura del saper perdere e tifi come mio figlio di 6 anni sempre per il più forte
      mi spiace dirtelo ma io c’ero anche quando si giocava contro URSS e Danimarca o Spagna e il 6nazioni si vedeva su mamma RAI con Rosi in telecronaca
      se non sai farti una ragione che siamo più deboli di chi la tradizione ce la più che centenaria e non hai nient’altro di meglio da fare che prendertela con i “federales” (a proposito avete rotto i cojones con sta storia…) continua a tenere la perfida albione e come dice gino vai a vedere dell’altro che è meglio

    • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 19:09

      “Muoia Sansone con tutti i filistei” non va bene. Peraltro me vuoi male, se speri che usciamo dal 6 nazioni…Indietro non si torna. Certo, si potrebbe fare molto meglio.

    • miky 16 Marzo 2014, 21:29

      CONCORDO PERFETTAMENTE !!!!!!

  17. FURMAIER 16 Marzo 2014, 10:40

    AH , DOMENTICAVO LA UNDER 20 , CHE SI PERMETTE IL LUSSO DI NON CHIAMARE NESSUNO DELLE SQUADRE CAMPIONI D’ITALIA E DELLE 3 ALTRE SEMIFNALISTE … UNO SPETTACOLO DE-SO-LAN-TE !!! E ANCHE TRONCON , SE HA DIGNITA’ , DEVO ANDARE A CASA !!!

  18. Sergio Martin 16 Marzo 2014, 11:15

    Condivido quasi tutto l’articolo di Paolo, tranne che per un punto: non credo che le incertezze sul futuro siano un alibi, anzi tutt’altro. Peraltro, il fatto che Brunel – che non mi sembra sia uno che metta le mani avanti con delle scuse – lo abbia più volte rimarcato, mi sembra significativo. E il fatto che ieri a caldo abbia detto “Bisogna capire che cosa vogliamo fare” rientra nello stesso discorso.

    • San Isidro 16 Marzo 2014, 13:19

      ciao Sergio, scusa l’OT, oggi vado a vedere il derby Lazio-Fiamme, viene anche @Giovanni, se vieni fammi sapere…ciao

      • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 18:37

        Ciao San. Leggo solo ora il tuo post. Sono stato fuori fino a poco fa. Mi sarebbe proprio piaciuto venire a vedere la partita, ma purtroppo non ho potuto per altri impegni familiari. Sará per la prossima volta….

    • Paolo 16 Marzo 2014, 13:34

      ciao Sergio. Non ho detto che sono un alibi, ma sono la cosa che più si avvicina ad assomigliarli. Chiaro che la questione ha un peso ma non lo esagererei

      • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 18:39

        Ciao Paolo. Giá,è una delle cose che rientrano nel loop delle sfighe di quest’anno…

  19. Maggicopinti 16 Marzo 2014, 12:07

    Decisamente un problema di squadra, non di uomini. Ho visto la Scozia, in tutto questo 6N, e mi pare una squadra mediamente inferiore alla nostra (e anche di parecchio, in certi ruoli). Eppure arrivano a Roma e ci battono, in una partita che potevamo vincere in tutta tranquillità. E ci hanno battuto l’anno scorso in sudafrica, in una partita buttata da noi. Rimettiamo insieme i pezzi, soprattutto le amnesie che ci fanno prendere delle mete stupidissime, e potremmo tornare a buon livello. In ogni caso, con Francia e Irlanda i quarti al mondiale sono pura utopia.

  20. david p. 16 Marzo 2014, 12:14

    ad un anno dal mondiale in casa della regina la situazione è nerissima.
    i progressi negli ultimi anni li abbiamo fatti, ma con gli stessi giocatori di sempre e pochi innesti giovani che arriveranno alla WC con pochi caps e nuvole nere sulle loro teste (risultati); in più mettiamo che i progressi li fanno anche le altre ma ad una velocità triplicata e la situazione si fa disastrosa.
    al mondiale arriveranno una francia famelica di miglioramenti e un irlanda di giovani cresciuti e fatti in casa all’ombra dei grandi.
    noi siamo praticamente l’esatto opposto, non famelici e con giovani di grande valore ma senza un movimento che li supporta e con l’onta dell’italia del cucchiaio.
    prevedendo le partite che verranno, i test di giugno faranno più male che bene, e se tanto mi da tanto, sarebbe ora che il baffone testi più giovani possibili da qui a novembre, considerando che più in basso di così è difficile immaginarla la situazione.
    meglio perdere testando nuove radici, che fare figure con giocatori senza fame.
    sarebbe probabilmente ora di azzerare il tutto e ripartire dalla base, dall’eccellenza, nell’investire nel nostro campionato nazionale, togliendoci il salame dagli occhi dei vari treviso e zebre; abbiamo bisogno di alzare il livello professionistico nell’eccellenza e non fare di due squadre il perno dell’elite del rugby italiano, che per numero e per i risultati (non sul tabellino) di come vengono trattati a pesci in faccia i player, che giustamente emigrano, è veramente poca cosa.
    sarebbe ora di fare un passo indietro e rendersi conto che non siamo a livello della celtic, che l’alibi che sia terreno per fare esperienza non serve più; forse sarebbe meglio uscirne alzare il livello dell’eccellenza e testare a poco a poco i risultati con le vere squadre di rugby e le loro accademie; forse per fare questo passo e farci capire che non siamo al loro livello, in celtic si dovrebbe mettere, un po come per i Lions sudafricani, la retrocessione; o forse basterebbe solo un pò di buonsenso e capire che il passo in celtic è stato più lungo della gamba e che l’ultima trovata dei dogi è solo un salvagente per rimanere a galla.
    facciamo crescere gli ultimi e impariamo dai grandi del rugby: questo si dovrebbe dire.

  21. Francesco.Strano 16 Marzo 2014, 12:19

    quotone david !!! a parte sull eccellenza

    • david p. 16 Marzo 2014, 13:11

      francesco…da qualche parte si dovrà pur ripartire…e puntare sul nostro campionato è il minimo.

  22. Rabbidaniel 16 Marzo 2014, 12:32

    Sul problema del movimento be’, malpensante ha detto molto e ci sarebbe ancora da dire, ma sarebbe un tema troppo grosso.
    Nel particolare di questo 6N, al netto degli errori del CT, degli infortuni ecc. La squadra è più o meno questa, da giugno dell’anno scorso in poi c’è stato un netto calo dovuto a fattori interni ed esterni, la profondità di scelte è risicatissima, abbiamo giovani, ma per uno nostro gli altri ne hanno almeno due.
    A me pare evidente che se non si è abituati a stare in squadre vincenti difficile vincere in nazionale. Munari, gli capita, ieri ha detto una cosa sacrosanta. Le squadre irlandesi sono andate a vincere spesso in Francia, buona ultima anche Connacht, a Tolosa. Le nostre squadre non hanno mai passato un turno in HC. Non si inventa niente.

  23. ernesto 16 Marzo 2014, 13:26

    Le uniche partite in cui l’Italia ha veramente deluso sono state le ultime tre. (proprio perche, partite vere!!) Col Galles siamo andati molto bene, con la Francia non male. I test mach sono solo esperimenti. L’unica cosa che non ho gradito da Brunel è le ultime due “esclusioni di Allan. Facendogli saltare le partite più vere, dopo avergli già dato ampia e giustificata responsabilità, rischia di rovinarlo.

  24. Maxwell 16 Marzo 2014, 14:16

    ………….C’è infine la situazione di incertezza in cui versano molti giocatori che non sanno dove giocheranno la prossima stagione. E’ vero che la cosa di sicuro non aiuta ma stiamo parlando di professionisti che dovrebbero mettere nel conto anche queste situazioni. Tra tutti i “perché” al torneo azzurro questo ci sembra quello più simile a un alibi………….

    1)Non riesco a capire il motivo per cui se lo dice Munari ha le standing ovations e se lo dice Brunel è pirla.

    2) L’anno scorso c’erano :Masi Venditti Sgarbi ( Garcia) Benvenuti ( Canale) McLean
    Quest’anno : McLean Esposito Garcia Campagnaro Sarto….. è questo il motivo per cui siamo tornati indietro?
    3) Le regole in mischia sono cambiate e noi siamo rimasti fermi per metà stagione… di chi è la colpa?
    4) Castro è usurato o con le nuove regole non ce la fa proprio?
    5) Come piloni sx non vedo quelle grosse difficoltà, un appunto è il mancato ricambio sul tallonatore… Giazzon e D’apice meritavano cmq più minuti e Maistri avrebbe dovuto giocare di più in CL anzichè insistere su Sbaraglini e Ceccato.
    6) Problema atavico in 2° linea, ma in Eccellenza quanti U.23 giocano titolari? anche nelle squadre dal 5° all’11°posto?
    7) Se credete davvero che in terza linea abbiamo problemi ……Parisse Zanni Bergamauro,Favaro Furno Barbieri etc etc….
    Tralascio Derbyshire perchè ne ha sempre una……forse non è adatto a giocare a quei livelli… spero di sbagliarmi, e tralascio Minto.
    8) Finalmente abbiamo un 10 su cui lavorare mentre Orquera è sempre stato quello
    9) a MM ci sono Gori, il ritrovato Tebaldi… al limite Botes e Semenzato non è l’ultimo degli imbecilli….. mi pare che un po’ di scelta ci possa anche essere.
    10) A livello qualitativo e quantitativo siamo messi MEGLIO dell’anno scorso manca la CONDIZIONE FISICA e la TRANQUILLITA’.
    Certo che se ad ogni sconfitta parte il vaffanculo alla fir, o se ad ogni partita buona ( sconfitta di misura in Galles ) parte il : “c’erano-solo-giocatori-di-Treviso-in-campo….Gavazzi-Gavazzi-Vaff…..” non si va da nessuna parte.
    11) Ammainate i vessilli di guerra, la CL si farà per altri 4 anni…. ai giocatori fate firmare un bel quadriennale, tifosi di treviso, mi spiace che perdiate 7-8 giocatori, lasciate i sogni di playoff e accontentatevi di un bell’ 8°posto, che per la nazionale è meglio, e per le partite fra le finestre internazionali avrete pure più vittorie.
    12) Finalmente dopo 4 anni ho visto in U.20 alcuni piloncini su cui lavorare….( la partita con l’Inghilterra non fa testo), mi raccomando, fategli fare le tribune dell’Eccellenza….

    • Maxwell 16 Marzo 2014, 14:21

      P.S.
      I francesi lo scorso anno potevano dire vergogna e stracciarsi le vesti… Io credo che questi comportamenti presuntuosi gli italiani nel rugby non possono proprio permetterselo

    • jock 16 Marzo 2014, 17:30
    • Francesco.Strano 16 Marzo 2014, 20:11

      Max ancje l anno scorso c erano ragazzi interessanti..ma per la follia di tecnici poco preparati finiscono in tribuna…. guarda caso esposito e Campagnaro hanno giocato e guarda dove sono… in nazionale!!!

    • ginomonza 16 Marzo 2014, 21:27
  25. balin 16 Marzo 2014, 15:33

    questa squadra è figlia dei club, l’anno scorso la 1^ e 3^ linea di treviso più Castro e Parisse han dato dei bei risultati nel 6N, quest’anno è da dimenticare prima di tutto nel Pro12 la nazionale ne viene di conseguenza rispetto all’anno scorso abbiamo in più Sarto e Campagnaro (se ieri avessero avuto una maglia bianca con la rosa nessuno avrebbe avuto niente da ridire) ococrre smetterla con ‘ste minchiate di discussioni tra FIR e club non me ne frega nulla di abbia ragione o chi torto so solo che continuando così si distrugge tutto, fra 15-16 mesi si gioca un mondiale (in un girone con Francia ed Irlanda …) se continuano a mandarsi affanculo tutti quanti perderemo anche contro la Romania

  26. jock 16 Marzo 2014, 17:12

    Un articolo della redazione che mette tutti i puntini sulle i, anche se appena accennati, come deve essere, per non innescare polemiche senza senso. Mi è piaciuto; katmandu e molti altri scrivono cose realmente sensate. Un pò di pazienza e ne usciamo, anche perchè la situazione PRO 12 si risolve, per forza di cose e di calendario (e questo aiuterà molto a fare chiarezza, la storia dei Dogi è finita esattamente come c’ era da aspettarsi e mi aspettavo). A JB non mi sento di rimproverare nulla forse, come già scritto, la gestione di alcuni (non tutti) i cambi. Lasciamolo lavorare e non aspettiamoci ci porti ai quarti del mondiale, e mi auguro un rinnovo di altri quattro, come noto. Ricordiamoci, soprattutto, che di allenatori di livello che si rendano disponibili ad allenare la nostra Nazionale non se ne trovano. Perchè sanno che si bruciano, per tanti motivi già detti, legati alla difficoltà di tirare fuori risultati dai nostri 15, dalla mancata programmazione della FIR, dalla disorganizzazione del nostro movimento, dalla nostra continua ricerca di alibi a fronte delle responsabilità da assumere con chiarezza. Ricordate di quando Saint Andrè (cosi ricordo di aver letto), già presi gli accordi con Dondi, era atteso a Fiumicino per la firma e non prese nemmeno l’ aereo da Parigi e si dovette ripiegare di cosa su Mallet che aveva chiuso con lo Stade Francaise? E fu un ottima scelta, soprattutto alla luce di quanto visto in questi mesi. Piuttosto, sottolineo la bollitura dei “vecchi”, rispetto alla “cattiveria” dei giovani. Certo, la frustrazione e la bile di questi mesi e di queste ultime partite del 6N, l’ ho vissuta tutta.

  27. jock 16 Marzo 2014, 17:47

    Mitrea arbitro, non solo guardlinee, prima possibile. Lo merita.

    • ike 16 Marzo 2014, 18:10

      Quotone al quadrato! Sarebbe ora, eccome!

      • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 18:54

        Quoto anch’io. A questo punto, su questa cosa la Fir dovrebbe farsi sentire. Mitrea è cento volte meglio del gatto e la volpe che vengono qua ad arbitrare le franchigie.

        • jock 16 Marzo 2014, 19:00

          Parole sante, e di tanti altri che vedi nel torneo. O hanno paura di darci visibilità e che gli roviniamo le partite come tanti hanno fatto con i nostri azzurri?

    • mezeena10 17 Marzo 2014, 07:38

      l’ italianissimo Marius Mitrea!
      non capisco, si fanno tante storie per i naturalizzati, gli oriundi, gli equiparati etc, che in campo giocano, sono attori principali, e poi si invoca e si punta tutto su un arbitro rumeno naturalizzato italiano!
      evviva la coerenza! mah!!!

  28. Sergio Martin 16 Marzo 2014, 18:44

    Comunque, grazie di avermi avvertito, anche se sono una vecchia sóla… 🙂

    • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 18:46

      Scusate, questo post andava su ed era rivolto a San, ma ho sbagliato a collocarlo.

      • jock 16 Marzo 2014, 18:59

        Magari sei una vecchia sola davvero e san ha ragione 🙂

        • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 19:13

          Per la verità San non aveva detto niente, ero io che mi autoaccusavo per il mio comportamento socio- carente 🙂

          • jock 16 Marzo 2014, 19:25

            Vecchi amici del rugby, con cui vengo spesso al Monigo a vedere i vicini trevigiani hanno organizzato per domenica prossima: gita a Bassano per una partita di, onestamente, so nulla, ma che riguarda la retrocessione in B, si parte in treno ore 9,16 così tutti possono bere, no auto, trattoria già scoperta dall’ organizzatore, si ordinano bigoi mori in salsa e costata e costesine per otto, prenotate da li a due ore, poi da Nardini per un paio di “mezi e mezi” (conoscono molto bene Nardini, ma mai bevuto il mezo e mezo, temo sia fernet e graspa), poi al campo e successivamente birra al club house che mi descrivono molto bello e in posizione ottimale, poi da Nardini al ponte di nuovo per un secondo paio di mezo e mezo, ancora, poi seduti in trattoria, a casa con il treno per le 21,20 circa. Stago già mal.

          • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 19:52

            Vabbè, lì è chiaro che la partita di rugby è un puro pretesto. Se era una partita di tressette, era uguale….Comunque, da una parte vi invidio e mi complimento per l’organizzazione, e per il menù. Non conosco le cose che hai citato, ma voglio documentarmi subito. 🙂 E buona domenica!

  29. mauro 16 Marzo 2014, 19:18

    Domenico Calcagno sul Corriere di ieri, testuale, “Alle trombe dell’armata di Lancaster, l’Italia che di giocatori ne ha 77.585, poco più dei fedeli che riempiranno l’Olimpico…”.
    Mi sembra che dica molto se non tutto. Ci sono mille ragioni dietro a questa cifra impietosa. C’è l’abisso culturale che ci separa con i movimenti storici, ci sono le mamme italiche che partoriscono con un DNA diverso, c’è la legge del menga di Ascione, ci sono le accademie federali che non coltivano le nostre speranze nel loro territorio ma le sottraggono togliendo così la forza dell’ambiente (leggi ermy un po’ più su) e c’è il fatto che se guardi Hogg che a 21 anni vedi un uomo con la cattiveria di un fallo che i nostri non sanno nemmeno pensare (per fortuna), se guardi Morisi vedi la faccia di un ragazzo nel corpo di un uomo e ti fa tenerezza (un po’ meno ai figiani).
    Siamo una nazione a prevalente inclinazione calcistica perchè lì abbiamo sempre vinto, non lo saremo mai nel rugby finchè non vinceremo qualcosa.
    I ragazzi seguono i modelli e se vedi Balotelli con l’Audi RS, una gnocca al giorno e una botta di milioni all’anno hai voglia a 17-18 anni a convincerlo che il rugby del trailer di DMAX (ma dove l’hanno pensato quel fango tipo diarrea anni ’60) è meglio.
    Una volta in Piazza dei Signori arrivavano i ragazzi della Tarvisium o della Benetton-Metalcrom e le ragazze guardavano solo loro, adesso sono sempre meno e le ragazze si sono date ad altri modelli. Solo per dire che a volte può servire anche quel “pelo” di fortuna nel reclutamento.
    E se io guardo al rugby con l’occhio del tifoso e lo sguardo girato un po’ all’indietro non mi aspetto che lo faccia il presidente della federazione. Per cui se dice che Munari è vecchio perchè ha circa la sua età, se vuole pensionare l’uno è giusto che pensioni anche l’altro.
    E se io mi chiedo perchè cambiare i piloni quando la mischia avanza ed hai ancora 35 minuti da giocare e non capisco perchè dopo essere partito con Allan perchè è giusto investire sui giovani, mi aspetto che queste domande se le faccia anche chi dirige la squadra e magari sappia dire che si ho sbagliato e altrettanto faccia il capitano per non aver buttato furoi il pallone.
    Ieri in 15 ne abbiamo presi 52 dall’Inghilterra, la Scozia ne ha preso uno in meno in 14. Anche questo vorrà dire qualcosa.
    Adesso che ho battuto San in lunghezza, mi ritiro almeno fino alla prossima della Benetton in casa.

    • mauro 16 Marzo 2014, 19:20

      perchè dopo essere partito con Allan perchè è giusto puntare sui giovani e poi lo tiri fuori dopo due mezze partite (le migliori),…
      Qualcosa era rimasto sulla tastiera

  30. jock 16 Marzo 2014, 20:10

    @sergio martin grazie per la cortesia della risposta, mi vergogno un pò, ma hai ragione, è solo una scusa e per un tressette sarebbe stato lo stesso, e io ho protestato perchè mancava il richiamo, per me, più importante, un ovale che mi attirasse (ripeto che della partita non so, onestamente nulla, anche se sempre di rugby si tratta), ma poi mi è passata la voglia di insistere. Però temo piova, previsioni non buone. A presto.

    • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 20:39

      @jock, non c’é di che, è un piacere. Senti, siccome ho visto ora le immagini di quello di cui stavi parlando (i bigoi, le costesine, il mezo e mezo, che è una sorta di spriz, con il Campari ed il prosecco. A proposito: Nardini è quello della grappa, vero? Ce n’avevo una bottiglia a casa un po’ di tempo fa, ma guarda un po’, ‘sta bottiglia era bucata; perdeva…), non hai niente di cui vergognarti. Un pallone di rugby di mezzo c’è che regolarizza la questione, perchè stare li troppo a insistere e sottilizzare, che poi uno sembra troppo pignolo…Per quanto riguarda le previsioni, mi dispiace dirtelo, ma non credo che il cattivo tempo comporterà un annullamento del programma, perchè comunque starete con le gambe sotto al tavolo e all’asciutto…

      • jock 16 Marzo 2014, 20:44

        Se è spritz va benissimo, ci sono nato, con quello, temevo fosse qualcosa di semi tossico; me la immagino, la tua bottiglia bucata.
        Per tutto il resto, si vede lontano un miglio che parli per esperienza . 🙂

  31. hyperion 16 Marzo 2014, 21:55

    Ho letto diversi commenti ancora zeppe di scusanti vuoi per i numeri dei praticanti delle altre 5 nazioni Francia ed Inghilterra in testa ma ci si dimentica di Irlanda e Galles che hanno lo stesso numero di praticanti nostri,quello che cambia è l’approccio mentale,la determinazione,la tecnica individuale ed hanno ampiamente coperto tutti i ruoli questo significa federazioni attente dalle scuole all’eccellenza che programmano insieme alle accademie delle franchigie ed ai club territoriali formando, non come la FIR con ex giocatori bravi ma non per questo bravi tecnici e manager,sapienti che bazzicano e si fregiano insigni direttori tecnici FIR che occupano le stesse poltrone da decenni,il flop delle accademie è sotto gli occhi di tutti mancanze gravissime non lamentiamoci dei risultati odierni a tutte le categorie sono i risultati del basso livello di istruzione.
    Per questo che tutte le società se condividono quanto scritto sopra,dovrebbero fare la voce grossa e chiedere un cambiamento altrimenti si manda all’aria tutto e chi d’accordo forma una nuova federazione magari sotto tutela UISP ( già esiste un campionato amatoriale di rugby).
    Drastico? Forse sì ma magari impostando diversamente nel giro di 4/5 anni chissà.
    Questo per quanto riguarda la FIR,altre scusanti ho letto che vanno ricercati nei ,poverini,giocatori ultra stanchi ed oberati da massacranti stagioni( e spot pubblicitari) e oltretutto preoccupati del loro avvenire come se fossero gli unici nel panorama delle federazioni di prima fascia ad averli questi problemi non mi sembra di aver visto giocatori gallesi,irlandesi,inglesi,francesi,scozzesi mosci come alcuni italiani anzi grinta,orgoglio,cuore oltre ad egrege capacità tecniche vedi Scozia ieri un uomo in meno per espulsione, ma che grinta nei punti di incontro,che cuore fino all’ultimo secondo,preferirei perdere e prendere il cucchiaio di legno così.
    Quindi direi non imputiamo ad alcune seppur discutibili scelte tecniche di Brunel (imposte dai cani da guardia FIR o per sua scelta?) le scarse performance dei nostri, Gatland per esempio dopo la brutta performance dei gallesi non è andato troppo per il sottile ha detto bene non avete piu’ voglia di giocare ad alto livello ok ultima chance o vi date da fare o siete fuori e come ha funzionato.Forse Brunel doveva(o non poteva?) fare lo stesso evidentemente oltre ai suddetti argomenti c’è sicuramente qualcosa che non funziona nello spogliatoio ( Lo Cicero docet) che sia ora di cambiare capitano?

    • Sergio Martin 16 Marzo 2014, 22:12

      @Hyperion, le tue osservazioni mi sembrano condivisibili. Solo, non mi convince l’ipotesi di cambiare capitano, che é un po’ come quella di cambiare Brunel. Mi si perdoni l’esempio banale, ma mi sembra come quando la palazzina fa acqua e i condomini, invece di fare i necessari lavori, deliberano di cacciare il portiere e la donna delle pulizie…La verità è che il problema è a monte, come diceva Messner…

  32. sergioTO 16 Marzo 2014, 23:40

    Ciao a tutti,
    è il primo commento che invio in questo forum.
    Io ho quest’impressione: che, come capitato in un passato più o meno recente in altri sport (tennis, basket, calcio negli anni post-vittorie mondiali, sci post-Valanga Azzurra), quando si comincia a credere di essere dei “padreterni” arriva il momento più pericoloso, o forse più semplicemente il momento che ti riporta coi piedi per terra…
    Io non so quasi nulla di tutte le problematiche “politiche” del mondo del rugby, a parte quello che ho letto su questo sito o altri, per cui mi limito a un discorso rivolto ai giocatori: è mai possibile che entrino in campo senza la CONVINZIONE che non possiamo permetterci di fare errori contro una squadra che si sta giocando la vittoria finale? Di errori gli inglesi ieri ne hanno fatti parecchi, ma una squadra di quel livello può anche permettersi un lusso del genere: l’Italia semplicemente no, non si può rubare un pallone e dopo qualche attimo perdere il possesso per il solito in avanti o per dei passaggi fuori misura, ecc… Quante situazioni così sono capitate in quest’ultimo 6N e in particolare ieri? Perché questa squadra non riesce a superare la Scozia (QUESTA Scozia) in casa propria? C’entra forse questa tendenza tutta italiana che citavo all’inizio, cioè che si cominciasse a CREDERE di essere dei padreterni, in virtù del 6N dell’anno scorso e della buona prova fornita contro il Galles alla prima partita di questa edizione?
    Che quindi i giocatori (perché alla fine sono loro che portano le chiappe in campo) abbiano cominciato a pensare: “Ce la possiamo giocare con chiunque”, facendo così loro per primi un fatale errore di sopravvalutazione?
    Forse sono domande banali, mi interessa però il parere di chi questo sport lo conosce meglio di me: in fin dei conti io lo seguo da neofita, seppure dall’era 5 Nazioni. Fra l’altro, penso che uno sport così sarebbe da inserire nel programma della scuola dell’obbligo, ma mi rendo conto che in questo Paese è pura fantascienza.
    Ciao a tutti!

  33. Giovanni 17 Marzo 2014, 01:41

    Il problema-Nazionale, presenta più aspetti e và inquadrato da varie angolature:
    Premessa: Brunel ha lanciato tanti uomini negli ultimi 10 mesi (Sarto, Furno, Morisi, Campagnaro, Esposito, Iannone, Allan, Biagi, rientro di Tebaldi): avrebbe potuto portare nei 30 Chistolini (come suggerivano alcuni), far esordire Palazzani, dare fiducia a Benvenuti o provare Ferrarini, ma i risultati non sarebbero cambiati. Che piacciano o meno, gli uomini son questi.
    Data la premessa, il problema allora è TECNICO, PSICOLOGICO e di LOGORAMENTO.
    Partiamo dall’ultimo: alcuni senatori rivestono ruoli-chiave in Nazionale e sono insostituibili. Caso emblematico: Castrogiovanni. Sono almeno due anni che si ipotizza che Cittadini ne prenda il posto ma, alla prova dei fatti, lui continua ad essere il titolare perchè è in grado di garantire maggiore affidabilità. Eppure ha 32 anni e non ha più la freschezza ed autonomia che aveva fino ad un paio d’anni fa: d’altronde è fisiologico. Discorso simile per Parisse, Ghiraldini, Zanni. Altri giocatori non sono più insostituibili, ma hanno ancora un’utilità a cui la Nazionale non può rinunciare: Bortolami e BergaMauro sono esempi evidenti. Quindi, nonostante una più ampia possibilità di scelta rispetto al passato, la coperta rimane ancora troppo corta, per lo meno tra gli avanti.
    Psicologia: la tenuta mentale è migliorata, ma non è ancora tale da permetterci di risalire la china nei momenti di difficoltà che, prima o poi tutti – anche le grandi squadre – hanno. Molti hanno parlato degli ultimi 15-20 minuti di Dublino, per me l’esempio più clamoroso sono i 10 minuti di black-out di Parigi: due mete (e mezza) regalate. Dopo la prima si sarebbero dovute raddoppiare concentrazione e sforzi, invece si son concesse, in rapida successione, la seconda e la terza, uccidendo la partita. L’una per insicurezza, l’altra per l’eccessiva foga nel reagire, che ha portato all’intercetto. Entrambi i successi sulla Francia degli ultimi anni erano venuti proprio grazie alla tenuta psicologica della squadra: andammo sotto nel punteggio, ma restammo con la testa saldamente in partita, il che ci consentì di rimontare.
    Questione tecnica: la difesa sembrava a posto lo scorso anno e c’erano anche i numeri a confortarci: 8 mete subite in tutto il torneo, neanche una nelle ultime due uscite con Inghilterra ed Irlanda. Stavolta nelle ultime due partite (contro le medesime avversarie) ne abbiamo subite ben 15! In totale abbiamo preso 22 mete e 172 punti: un’enormità. Cinquanta punti in casa non li prendevamo dal 2009 (8-50 contro la Francia), quindi negli ultimi anni un miglioramento, quanto meno nelle prove casalinghe, c’era stato. Si era talmente convinti dell’acquisita mentalità difensiva che Brunel, appena arrivato nel 2011, aveva detto che si sarebbe dedicato a curare la fase offensiva. Perchè il vero problema irrisolto era sempre stato quello: la difficoltà a creare quel gioco dei 3/4 che ci mettesse in condizione di andare in meta. Ebbene di gioco in attacco se ne è visto solo a sprazzi e frutto più d’intuizioni individuali che non di lavoro collettivo: le mete di Campagnaro a Cardiff e di Sarto a Dublino e ieri lo dimostrano. L’unica vera meta costruita dalla squadra è quella di Parigi, giunta però solo dopo 15 minuti continui di occupazione della metà campo francese e quando ormai la partita era abbondantemente andata. A fronte di ciò, da Giugno ad oggi, la difesa è diventata una diga piena di crepe che fà acqua da tutte le parti (44 dai Boks, 39 da Samoa, 42 dai Wallabies, 46 dall’Irlanda e 52 dagli inglesi): difesa che non avanza e, quando lo fà, è lenta e diseguale, ripiazzamenti errati, maree di placcaggi mancati o solo parziali, scarsa opposizione sui breakdown. Brunel deve cambiare rotta sull’aspetto tecnico, perchè è quello su cui ha maggiori responsabilità e può e deve intervenire pesantemente. A ciò però, subito dopo, si aggiungono le responsabilità della FIR: ci vuole uno staff tecnico all’altezza delle altre Nazionali. Non è possibile dover aspettare 12 mesi per avere un tecnico della mischia (De Carli) e nel frattempo? Cosa si aspetta ad ingaggiare qualcuno che sappia prendersi cura dei calciatori (progetto apertura, batti un colpo…)? A quando gli specialisti per l’attacco e la difesa, come avviene ormai in tutti gli altri Paesi di prima fascia del Mondo? Ha senso aver ingaggiato uno dei migliori tecnici in circolazione e costringerlo poi a “portarsi il pallone da casa”? O è solo un modo per pararsi il culo dalle critiche (“Cosa volete da noi, abbiamo preso il migliore”) rispetto ad altre questioni scottanti, tipo la filiera di formazione dei giovani assolutamente deficitaria, che continuano a restare senza risposta da anni ed anni?

    • david p. 17 Marzo 2014, 08:01

      tutto giusto giovanni. bisogna rivedere tutto il movimento a partire dalle basi di casa nostra.
      abbiamo bisogno probabilmente di andare dietro la lavagna per qualche anno, sistemare i problemi, e ritornare sui palcoscenici che contano a maturità avvenuta. pena: altre sonore bastonate.

    • gsp 17 Marzo 2014, 08:17

      Giovanni, ripeto, che elementi hai per dire che la FIR impedisce a Brunel di scegliersi quanti e quali assistenti vuole? Davvero, non è critica nè ironico, solo per sapere se hai elementi che fino ad oggi non si conoscono.

      • gsp 17 Marzo 2014, 08:18

        E non è certo una federazione che può imporre lo staff come in passato.

      • Giovanni 17 Marzo 2014, 10:47

        @gsp: io non sono in grado di dire se impedisca o meno: è qualcosa che attiene ai rapporti tra coach e federazione, solo loro possono sapere fino in fondo come stanno le cose. Però la “vicenda-apertura” secondo me la dice lunga: era stata sbandierata ai quattro venti proprio dalla FIR e che ne è stato? Non pervenuta. E poi scusami, si possono mai attendere 12 mesi per avere uno specialista tecnico? Dici che Brunel lo sapeva fin dall’inizio e gli è andato bene così? Ok, allora ne è co-responsabile anche lui.

  34. stefano nicoletti 17 Marzo 2014, 09:01

    Condivido l’articolo e soprattutto la chiosa finale: L’ASPETTO MENTALE.

    C’è bisogno di qualcuno che guidi meglio la squadra da dentro il campo.
    C’è bisogno di riflettere di più sulle parole di Lo Cicero del pre-torneo.
    C’è bisogno di una preparazione mentale diversa perchè se vuoi imporre il possesso e il tuo gioco non devi calciare da 50 metri, MAI.

    Un mental coach, SUBITO.

Lascia un commento

item-thumbnail

Italia, Niccolò Cannone: “È un momento importante per il nostro rugby, non abbiamo mai smesso di crederci”

Intervistato durante la nuova puntata del nostro Podcast, l'Azzurro ha rimarcato il duro lavoro che c'è dietro i successi della nazionale

11 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Autumn Nations Series: Italia-Argentina verso il Ferraris di Genova

La prima partita dei test autunnali degli Azzurri dovrebbe giocarsi nel capoluogo ligure

6 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Tommaso Menoncello: “Sonny Bill Williams è sempre stato il mio idolo. Andrea Masi mi ha insegnato molto”

Il trequarti del Benetton è il più giovane giocatore a vincere il premio di "Best Player of Six Nations"

5 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Tommaso Menoncello nominato “Miglior Giocatore” del Sei Nazioni 2024

Riconoscimento incredibile per l'Azzurro che diventa il secondo italiano a prendersi questo prestigioso premio

5 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Sei Nazioni: la meta di Lorenzo Pani contro il Galles eletta come la “Migliore del Torneo”

Un'azione a tutta velocità conclusa dallo scatto e dallo slalom del trequarti azzurro

3 Aprile 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, Juan Ignacio Brex: “Abbiamo fatto la storia ma non ci vogliamo fermare”

In una intervista a RugbyPass il centro torna sulla voglia di vincere degli Azzurri in vista del futuro

28 Marzo 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale