Caos celtico e futuri Dogi: Veneto in concilio in quel di Silea

Stasera riunione delle prime cinque società venete che discuteranno del futuro nel Pro12. Vertice importante ma forse non decisivo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Katmandu 27 Febbraio 2014, 09:33

    speriamo che sia la prima riunione di una fruttuosa collaborazione di tutte le società e che la comunione di intenti rilanci ancora di più l’unica regione che ha dimostrato negli anni di saper fare quantità e qualità, sarebbe giusto e i tempi mi sembrano abbastanza maturi per farlo

  2. fracassosandona 27 Febbraio 2014, 09:34

    Libro chiuso e spada: è il vessillo di guerra di Venezia. Scelta casuale?

    • Hullalla 27 Febbraio 2014, 09:57

      direi proprio di no.

    • soa 27 Febbraio 2014, 10:34

      Tra l’altro è un vessillo splendido

      • gsp 27 Febbraio 2014, 11:21

        e’ davvero bello ed una storia gloriosa. davvero peccato negli ultimi anni se ne sia appropriata gente che e’ una mezza vergogna per la nazione e per il veneto stesso. un po’ come la croce di san giorgio.

        • soa 27 Febbraio 2014, 11:25

          Per fortuna si sono appropriati solo del pezzo di stoffa, di certo non di quello che rappresenta.

        • nino 27 Febbraio 2014, 12:15

          Commento fuori luogo, direi di lasciare la politica fuori da questo forum. Opinione personale.

          • soa 27 Febbraio 2014, 12:29

            Opinione condivisibile. Ritengo, tuttavia, che, a prescindere da come uno la pensi, l’appropriarsi di un simbolo generale per la propria causa sia una cosa da evitare perché si “privatizza” un qualcosa che invece è comune, togliendo, a chi la pensa diversamente, la possibilità di usare quel simbolo per evitare di essere identificati con quel pensiero.
            Esempio più generale: io ho sempre detto forza italia e trovo veramente antipatico che si debba dire forza azzurri solo perché c’è un partito con lo stesso nome. Sbattendomene altamente, continuo a dire forza italia

          • gsp 27 Febbraio 2014, 15:37

            E perche’ @nino? tutto e’ ‘politica’ specialmente quando si parla di appartenenza.

        • Gigio 27 Febbraio 2014, 12:45

          Concordo pienamente.
          Comunque viva il Rugby.

        • porcorosso 27 Febbraio 2014, 13:06

          Il simbolo di San Marco rappresenta solo San Marco. il Veneto, Venezia e la Serenissima. La vera sconfitta è che gli altri abbiano voluto abbandonarlo, rifiutandolo e trattandolo come oggetto politico. Se tutti i Veneti lo condividessero esso smetterebbe di essere un simbolo di parte. Io sono di sinistra. Io sono Veneto e in casa mia sventola il gonfalone.

          Smettete di lamentarsi e riappropriatevi dei vostri simboli!

          Fine della parentesi.

          Saluti PR-WSM

          • soa 27 Febbraio 2014, 13:13

            Quotone! Il peccato è proprio che sia stato usato come simbolo politico e che tutti, a prescindere dal partito, se ne siano fregati e l’abbiano lasciato diventare quel che è

          • fracassosandona 27 Febbraio 2014, 13:20

            Porcorosso, miyazaki… veneto di sinistra, rugbofilo, dimmi che vai anche a pesca!…
            Io e te si andrebbe troppo d’accordo…

          • porcorosso 27 Febbraio 2014, 13:27

            Sorry Fracasso … Sono vegetariano 😉
            Però per tutto il resto VIVA VIVA VIVA 🙂
            Speremo de combinarla stavolta!!!!
            Saluti PR-WSM

          • gsp 27 Febbraio 2014, 13:47

            sono daccordo.

        • gian 27 Febbraio 2014, 19:06

          in effetti che sia usato come bandiera per la regione veneto offende un po’ la nobiltà di tale vessillo!!

      • Hullalla 27 Febbraio 2014, 12:13

        Sangue e oro.

    • mauro 27 Febbraio 2014, 12:16
  3. Hullalla 27 Febbraio 2014, 10:00

    Detto che e’ giustissimo che a guidare i Dogi siano le societa’ che “ci mettono” di piu’ (strutture, competenza, giocatori, soldi…), secondo me per avere un progetto solido e a lungo termine e’ necessario avere il coinvolgimento e la partecipazione di TUTTE le societa’ del TRIveneto.
    Parepe personale, sia ben chiaro, ma molto sentito.

    • soa 27 Febbraio 2014, 10:34

      Condivido il fatto che la franchigia si possa allargare a tutto il triveneto

  4. IlDirettore 27 Febbraio 2014, 10:06

    Mi auguro che da questa riunione si possa giungere ad un accordo che preveda la continuazione da parte della Benetton (non si può sprecare un know how del genere…) la quale però si impegni concretamente a coinvolgere il territorio ed ad integrare i propri interessi con quelli federali. Non trovo infatti sbagliata la legittima pretesa del Presidente Gavazzi in tal senso.

  5. maz74 27 Febbraio 2014, 10:23

    Mi sembra un grande bluff e mi spiego.
    Il buon Gavazzi ha fatto il gesto di chiedere al Veneto di mettersi d’accordo, cosa già difficile di per se, però il controllo totale è della federazione e quindi giustamente sceglie i suoi collaboratori (Rosolen e Cecchinato), persone che però sono invise alle squadre venete.
    Risultato: non ci sarà un accordo e magicamente nasceranno i LUPI, logicamente con spostamento a Roma della franchigia e la colpa sarà delle squadre venete.
    Progetto perfetto con il seguente risultato:
    1) Zebre Calvisano (franchigia del presidente alla faccia del conflitto di interessi)
    2) Lupi a Roma (franchigia del magna magna)

    • 6nazioni 27 Febbraio 2014, 11:58

      maz74 la colpa e’ di chi ha votato dondi x 4 mandati e gavazzi e’ una conseguenza non scordarlo mai.
      …lupi a roma magna magna… fino ha prova contraria dondi non e’
      romano,gavazzi non e’ romano, i soldi spesi x la cittadella di parma?
      i soldi spesi x gli Aironi? i soldi spesi x le zebre (parma)?
      non mi sembra che sono stati spesi soldi x roma.
      a roma c’e’ la sede della fir punto.

      • maz74 27 Febbraio 2014, 14:58

        6 nazioni su un punto però non mi vedi d’accordo, a Viadana non hanno speso soldi pubblici (FIR) ma solo soldi ed investimenti privati che sono stati bruciati.
        Per il resto sono d’accordo i problemi nascono dalla fine gestione Dondi nel quale però grosse responsabilità le hanno anche Gavazzi, Saccà e quelli di oggi.

    • Hullalla 27 Febbraio 2014, 12:14

      ma dai, ma che dici…:-(

    • gian 27 Febbraio 2014, 12:20

      zebre comunque a parma, calvisano e qualche altro amichetto faranno gli sponsor privati, mettendoci il 30% e il bacino giocatori (come sta già facendo), e raccogliendo gli introiti lasciando alla fir le spese e comunque avendo, praticamente, il controllo della franchigia

    • Andy_ 27 Febbraio 2014, 12:39

      maz74 ha ragionissimo !!
      gavazzi cercherà ancora di far finta che la colpa sia degli altri, per poi fare quello che vuole.
      rigirerà la frittata come fatto nel comunicato della benetton!
      spero solo che i veneti escogitano una frittata (controproposta) che non sia rigirabile …

  6. soa 27 Febbraio 2014, 10:24

    Finalmente il gran giorno è arrivato! Parola d’ordine: DOGI! Affrontare senza treviso, come ho già detto più volte, sarebbe una cosa improponibile sia sotto il profilo finanziario, sia sportivo, sia di buon gusto (come si fa a fare una franchigia regionale lasciando fuori treviso?). Spero che il fronte comune regga e che nessuno si lasci tentare da personalismi dei singoli: credo sia giusto che almeno in un primo tempo la presenza di treviso sia forte anche nelle scelte tecniche, ma auspico che le decisioni vengano prese nel modo più paritario possibile tra le varie società. Penso sarebbe interessante se adottassero un sistema di voto calibrato non solo in base alla partecipazione azionaria. Mi spiego: a prescindere dalla quota di capitale, le società di eccellenza dovrebbero avere un peso maggiore di quelle di serie a, e il treviso un peso maggiore (non troppo) di quelle di eccellenza.
    L’occasione è irripetibile: la FIR non può permettersi uno strappo se il fronte si dimostra solido. Accettiamo anche un paio dei loro uomini, purchè non siano quelli nominati nell’articolo. Tenetevi anche il mondiale u 20 in lombardia, ma fateci fare la franchigia!

    • soa 27 Febbraio 2014, 10:25

      Affrontare la celtic*, mi sono accorto di aver saltato un pezzo all’inizio 🙂

  7. matteo81 27 Febbraio 2014, 10:26

    Il gran concilio di Silea, come nei libtri di storia!!!

    Provocazione: Solo la minaccia di Checchinato dirigente ha fatto il miracolo!!!

  8. aug61 27 Febbraio 2014, 10:28

    Speriamo proprio che lo Spirito Santo veleggi sulla runione e infondi nei cuori dei partecipanti il necessario coraggio, facendo sì che rifiutino la perniciosa offerta della FIR (..timeo Danaos et dona ferentes..) e siano compatti per un forte ritorno – che non può che essere guidato dalle venete – al Campionato nostro e alla sue società, che come dice giustamente Munari sono il solo e vero cuore punsante del sistema rugbystico.
    Che la Fir si faccia le sue cose: le sue franchigie, le sue accademie, i suoi tornei tra le accademie, farà il suo campionato…che noi si continua nella realtà vera, fatta di mud and glory (poca..ma sudata)..poi quando capirà di vivere nel truman show cascherà dal pero..

    • soa 27 Febbraio 2014, 10:45

      Credo ci sia un equivoco di fondo. Munari, quando parla delle radici, sottolinea il fatto che le squadre devono rimanere il cuore pulsante del movimento. La cosa non è in contrasto con la creazione della franchigia, dipenderà da come sarà fatta. In galles le franchigie hanno soppiantato le squadre di club, ma si tratta di franchigie fatte senza base territoriale. La franchigia veneta dovrebbe cercare di ispirarsi al modello irlandese: le singole squadre, il cuore, continuerebbero a fare l’eccellenza, continuerebbero a produrre giocatori, non ci sarebbe uno sradicamento del rugby di base rispetto alle realtà in cui è nato.
      La celtic ci permette di competere ad un livello più alto a cui, da soli (treviso inclusa), non riusciremmo ad avvicinarci. Opinione personale.

  9. ginomonza 27 Febbraio 2014, 10:45

    Lo Spirito Santo ha altro da fare che occuparsi di rugby.
    E’ lo spirito intelligente che dovrebbe operare. 🙂

    • soa 27 Febbraio 2014, 10:49

      Anche perché, essendo in veneto, credo che lo spirito santo (e non solo) lo invocheranno più e più volte i partecipanti! 🙂

  10. dc 27 Febbraio 2014, 11:07

    Scusatemi ma per quale motivo Luciano Benetton dovrebbe partecipare ad una franchigia in cui è praticamente l’unico a cacciare la grana, tanta quanta ne ha sborsata negli ultimi anni (Ho dei seri dubbi che Mogliano, San Donà, e Padova siano in grado di partecipare con grossi investimenti, forse Rovigo ma non c’è di certo una gran sintonia tra le dirigenze) dovendo condividere scelte tecniche e dirigenziali con incapaci/lecchini/parassiti/nulla facenti della federazione????????????????? Scusate ma la vedo molto ma molto dura. Avanti con la franchigia romana magna magna e ovviamente finanziata con soldi pubblici.

  11. malpensante 27 Febbraio 2014, 11:21

    Continua a darmi fastidio il nome Dogi. Le tradizioni meritano il rispetto che si sono guadagnate e non di diventare uno slogan buono per tutti gli usi e le stagioni, come capitato per le Zebre. Le squadre venete si muovono su un terreno nuovo e inesplorato, una franchigia o quel che sarà è un’altra cosa, meglio un nome nuovo. E che i Dogi restino quel che sono sempre stati: la selezione del meglio che una terra ovale sa esprimere, che si rinnova con le generazioni ma anche di anno in anno, con lo stesso orgoglio e con la stessa maglia. Per il resto non scommetterei un penny che ci sia un risultato pratico, ma i semi maturano col tempo e anche solo il concilio di Silea sarebbe stato impensabile fino a due anni fa. Quando il Po rompeva gli argini e tutto sembrava andare in melma, i campanili restavano fuori come bandiere: sono una forza e non una debolezza. In bocca al lupo al Triveneto, da italiano a italiani.

    • gsp 27 Febbraio 2014, 11:32

      Mi piace lo spirito.

    • soa 27 Febbraio 2014, 11:54

      Molto azzeccato il paragone campanili-bandiere, specie per uno come me che non abita poi tanto lontano dal Po

  12. Rabbidaniel 27 Febbraio 2014, 12:40

    Tre ipotesi:

    1) le società venete, escluso Treviso, accettato il piano “federale”;
    2) le società venete decidono di formare una franchigia in cui ci siano partecipazioni azionarie chiare e diffuse;
    3) non c’è alcun accordo e Gavazzi corre a Roma a fare i lupacchiotti pretoriani (difficile, ma non da escludere in caso di impasse).

    • soa 27 Febbraio 2014, 12:45

      1) da pazzi
      2) ci spero tanto
      3) la più probabile

    • San Isidro 27 Febbraio 2014, 14:44

      1) pensare ad una franchigia veneta esclusa Treviso è assurdo
      2) sarei contento per voi
      3) evvvvvvvvaaaaaaaaaaaiiiiiiiiiiii!!!!!!!!! daje!!!!! si!!!! stasera pago da bere a tutti!!!!

      • Giovanni 27 Febbraio 2014, 19:48

        San Isidro abbonamento Lupi nr.001
        Giovanni abbonamento Lupi nr.002.
        🙂

    • gian 27 Febbraio 2014, 15:59

      1) mogliano e san donà credo ci starebbero, rovigo forse (si gioca la sede, in fondo), petrarca probabilmente no (se ci andasse lo farebbe obtorto collo per non perdere il treno, ma non credo), treviso hai già detto
      2) mogliano e san donà probabilmente, rovigo e petrarca di sicuro, treviso dipende dal peso che dovrebbe avere
      3) ipotesi più probabile, ma con accordo che non comoda in fed

    • Katmandu 27 Febbraio 2014, 16:02

      @ rabbi
      1) non penso proprio e non penso che la federazione si può permettere di “tagliare” TV
      2)se le soc vedete fanno la grande mossa (ci spero ma non ci credo) non è detto che la comunione d’intenti piacerà alla federazione
      3) se non c’è accordo al momento sicuramente mettono una franchigia federale a Roma… che problema c’è? qualcuno si accoderà certamente
      OT hai visto che è successo in Crimea……. Vladimiro Rules…… lo sapevo questo non sa stare a casa sua nemmeno se gli dicono che manca la sedia per lui, adesso vienimi a dire che è perchè in Crimea son schiavi di L’viv

      • Rabbidaniel 27 Febbraio 2014, 17:28

        La Crimea è un nodo gordiano, aldilà delle ingerenze della Russia, amministrativamente è una repubblica autonoma a maggioranza russa, che si aggira sul 60% degli abitanti. Ovviamente Putin ha delle carte da giocare lì, ma non sottovaluterei la partita locale, nel caso in cui a Kiev si volesse ridiscutere lo status autonomo.

        • Katmandu 27 Febbraio 2014, 17:43

          E lo so bene il fatto é che qualcuno (ok son di parte)sta facendo una campagna mediatica pesante rivamgando nomi del passato che in Ucrania nessuno sta mettendo in mezzo, tipo bandera, e stanno infondendo una sorta di terrore ai russi di crimea infondato e ingiustificato, e non lo sto facendo io, giuro, ma allora facciamo che trieste diventa slava? O meglio ancora Bolzano in carinzia direttamente senza passare per l’austria…. Il nodo vero son le pesanti ingerenze che Vladimiro sta facendo da quelle parti, il problema é che gli Ucraini (popolo) son profondamente diversi dai Russi e in gioco c’é molto di più di una bandiera, ci son interessi economici mia da ridere, cioé han cambiato bandiera al parlamento della crimea e piazzato “qualche”carroarmato in giro per una città straniera… Tutto apposto?
          Ps come fai ad essere ferrato sulla politica “di quelle parti la”? 😉

          • Rabbidaniel 27 Febbraio 2014, 17:51

            Non è niente a posto, ma è ovvio che la partita si giochi lì, nell’area orientale con consistente minoranza russa e molte risorse.
            Ho studiato anche russo all’università e giro spesso per il mondo ex-sovietico.

        • malpensante 27 Febbraio 2014, 18:49

          Ci sono precedenti terrificanti dell’amico Putin, tipo l’invasione della Georgia. Speriamo stavolta non ci sia l’inerzia, colposa o dolosa, dell’Occidente. La moltiplicazione delle piccole patrie alla fine ha sempre scatenato le grandi guerre.

          • Giovanni 27 Febbraio 2014, 19:55

            Vladimiro, stiamo parlando dell’amico preferito di Silviuccio…quanto glie piace er comunista, eh? 😉
            Pecunia non olet…come sempre e per sempre…

  13. gian 27 Febbraio 2014, 12:56

    sono curioso di capire cosa uscirà da questa prima riunione.
    il fronte non pare così granitico dalle ultime dichiarazioni.
    – CRV: disposta a collaborare con la FIR, ma niente ingerenze
    – Treviso: alla finestra, disponibile a partecipare, ma sembra attendere a che termini entrare
    – Padova: la più dura e pura pro franchigia senza ingerenze
    – Rovigo: da quando gavazzi ha buttato la sua proposta sembra attendere sviluppi prima di prendere una decisione chiara
    – Mogliano: la più filofederale, ha già un’ingerenza in casa (accademia) e pare la più disposta a cedere sovranità
    – San Donà: pare quella meno decisa e la più disposta ad adattarsi a prescindere dalla decisione

    parlo di queste che sono le capocordata, poi per arruolare il resto del nord est ci sarà tempo e sarà necessario e fondamentale
    fronte FIR: se le proposte sono quelle uscite l’altro giorno, non si va da nessuna parte, se invece c’è voglia di provarci, bisogna capire quali sono i limiti (già rosolen alla JWC potrebbe essere il segno di un’apertura)

    • parega 27 Febbraio 2014, 13:12

      ho l’impressione…che spesso puo’ essere sbagliata sia chiaro……che ogni volta che si muove la fir per organizzare qualcosa CREA PIU’ MALCONTENTO che entusiasmo
      forse non li capiamo……………..

      • gian 27 Febbraio 2014, 13:34

        però la JWC a rosolen potrebbe essere la paga che gli da la FIR a fronte che non accampi pretese o presenti cambiali nell’affaire franchigia veneta! non sarebbe una brutta mossa, politicamente, in più considera che in ERC c’è un petrarchino, filofederale, ma con cui, perlomeno, non si sputano addosso quando si incontrano, per cui un punto di contatto o un tramite si potrebbe trovare

        • parega 27 Febbraio 2014, 14:21

          il fatto e’ che ogni volta che si muova sembra che voglia imporre le sue scelte senza dialogare con nessuno…..poi nn paflano mai di programmare…
          e’ una parola che sembra nn faccia parte del loro personalissimo vocabolario

    • Rabbidaniel 27 Febbraio 2014, 13:16

      Gian si ripropone il problema di 4 anni fa all’entrata in Pro12. Le società venete volevano entrare “in consorzio” ma senza cacciare soldi. Non è improbabile che Gavazzi faccia leva su alcuni anelli deboli della catena.

      • gian 27 Febbraio 2014, 13:24

        la posizione RO-TV è fondamentale in questo senso, PD può, forse, trovare soldi istituzionali e del territorio, ma non molti, e mettere know how, formazione e strutture, mogliano e san donà materiale umano, ma soldi pochini, chi ha le palanche vere sono sono benetton e zambelli, penso sia esclusa la partecipazione a solo titolo consorziale

        • Rabbidaniel 27 Febbraio 2014, 13:43

          E’ ciò che penso io, arrivare a un profilo azionario, con una quota istituzionale FIR, è possibile, a patto di cedere sovranità, Treviso, prima di tutti, ma anche Rovigo. Il Petrarca potrebbe fungere da collante. In Pro12 mi pare si possa giocare in 2 stadi, non di più, quindi la sede esclusa potrebbe ospitare la coppa. So che sembra facile a dirsi, ma o così, o franchigia federale o Gavazzi porta tutto a Roma. Quartum non datur.

          • gian 27 Febbraio 2014, 14:10

            quoto tutto, si potrebbe trattare uno staff tecnico di proposta federale e una dirigenza territoriale, per quanto riguarda gli stadi io penserei ad uno stadio principale (padova per una questione geografica e di capienza, comunque da ristrutturare), con un 7/8 partite, rovigo e treviso le 3/4 partite celtic “scorporate” e la coppa che sarà ad anni alterni (un anno TV coppa, l’anno dopo le “scorporate” di CL e RO il contrario) a san donà e mogliano l’accademia e le partite di preparazione o le “amichevoli” di un’eventuale seconda squadra/selezione.
            poi sono d’accordo con te, bisogna sapere se da entrambe le parti ci sia la volontà di collaborare, cosa non del tutto scontata

  14. pappas71 27 Febbraio 2014, 13:50

    Quel furbacchione di gavazzi ha il solito obiettivo di spaccare il rugby veneto e di fargli ricadere le colpe. Mission:
    1. isolare Treviso, dato che Benetton e la città sono indissolubilmente legati; Luciano non caccerebbe un scheo per i Dogi, per di più a controllo federale
    2. creare una sola franchigia in Veneto, a fronte dei numeri che porta in Fir; il che vorrebbe dire ridurre una storia unica per numeri, titoli e giocatori a quasi niente;
    3. rafforzare ancora di più le sue pantegane a Parma e Roma
    Se i nostri saranno sufficientemente svegli domani direbbero a Gavazzi “Treviso continuerà da sola per quello che ha fatto vedere in questi anni in Celtic, le altre tenteranno di mettere insieme i Dogi con esclusivo controllo veneto, per il resto fatti pure le pantegane, ma con regolare bando di iscrizione”

  15. HumptyDumpty 27 Febbraio 2014, 14:24

    Propongo un referendum …. ma porca di una miseria, possibile che la FIR non veda che sta togliendo la linfa al rugby in Veneto e noi qui semplicemente siamo dei testimoni “muti e disarmi” 🙁

  16. M. 27 Febbraio 2014, 14:35

    Io vedo due sole possibilità all’orizzone: BEnetton continua con appoggio allargato al Veneto, Si fanno i Dogi ma sostanzialmente i soldi arrivano solo da Rovigo, che è l’unica che li ha.
    E poi resta l’ipotesi Lupi/ROma.

    Per quanto mi riguarda penso che l’ipotesi 1 resti la migliore, Benetton continua a mettere soldi e “sapere” con partecipazione maggiore di tutto il resto del Veneto sia in termini di scambio giocatori che di qualche partita da giocarsi a Padova o Rovigo.

  17. soa 27 Febbraio 2014, 14:45

    Invito tutti ad essere meno venali. Mi sembra ci sia troppa attenzione a chi, tra le squadre venete, metterebbe i soldi. Dal canto mio, continuo a ribadire che la questione delle governance societaria si risolve facilmente se trovano l’accordo tra loro e chi mette i soldi passa in secondo piano. Molto meglio una governance che tenga sì conto del conferimento, ma che non tralasci l’aspetto sportivo della vicenda. Per comodità riporto qua sotto l’art. 2346 c.c., quarto comma (società per azioni – emissione delle azioni):
    A ciascun socio è assegnato un numero di azioni proporzionale alla parte del capitale sociale sottoscritta e per un valore non superiore a quello del suo conferimento. Lo statuto può prevedere una diversa assegnazione delle azioni.

    • gian 27 Febbraio 2014, 15:41

      non è un discorso venale, è che chi investe di più, può pretendere di avere, giustamente, più voce in capitolo, è vero che certi investimenti non in liquidi possono essere considerati a compensazione del versamento di denaro, ma i soldi per pagare staff e giocatori (magari la dirigenza potrebbe essere gratuita), sono fondamentali, altrimenti non si va da nessuna parte e, se è vero, che molti denari possono e devono uscire da sponsorizzazioni, una base ci vuole.
      fatto 100 il capitale se treviso ci mette 20, rovigo 15, padova 10, mogliano 10, san donà 10 (quindi la società privata 65) e FIR 35 (poi i soldi di sponsorizzazione sono un’altro discorso), comanda la società privata, al cui interno si potranno valutare le proporzioni delle dotazioni extra liquidità e, di conseguenza, la quota azionaria, se il 70 ce li mette la FIR, comanda la FIR
      capisci che è importante capire chi e quanto metterà?!

      • soa 27 Febbraio 2014, 16:16

        Davo per scontato il fatto che il mio discorso si basasse su una società a partecipazione privata prevalente. E’ fin troppo evidente che se la maggioranza di capitale la mette la FIR si fa (molto probabilmente) come dicono loro e basta, ma dubito che a quel punto si faccia la franchigia.
        Comunque il discorso non si riferiva a conferimenti non in denaro perché per quelli il problema non si pone, essendo equiparati a quelli in denaro. Esempio: se facciamo società noi due e tu metti 50 e io ci metto uno stabile che vale 50 non c’è il problema di valutare il mio apporto non in denaro. Quello che dico io è che se treviso mette 30, rovigo 15, padova 10, mogliano e san donà 5 a testa (65 totale), se si mettessero d’accordo potrebbero fare in modo che il voto di treviso valga 20, rovigo e padova 12.5, mogliano e san donà 10 in modo da rendere un po’ più calibrata la gestione senza basare le decisioni solamente sull’apporto patrimoniale. Spero di essermi spiegato meglio 🙂

        • gian 27 Febbraio 2014, 18:18

          ok, stiamo dicendo la stessa cosa, in fondo, nella parte privata non è il mero aspetto economico che decide la quota di partecipazione, piuttosto che il peso decisionale, ma prima bisogna aver abbastanza soldi da avere la maggioranza nella società rispetto alla FIR! 🙂
          “…la società privata, al cui interno si potranno valutare le proporzioni delle dotazioni extra liquidità e, di conseguenza, la quota azionaria…” = “…se si mettessero d’accordo potrebbero fare in modo che il voto di treviso valga 20, rovigo e padova 12.5, mogliano e san donà 10 in modo da rendere un po’ più calibrata la gestione senza basare le decisioni solamente sull’apporto patrimoniale…”
          😉

          • soa 27 Febbraio 2014, 18:45

            Si si mi ero accorto che il senso fosse lo stesso, ci tenevo solo a precisare meglio quel discorso del conferimento in natura 😉

  18. luis 27 Febbraio 2014, 14:54

    A me il disegno sembra chiaro: il buon G vuole la franchia veneta solo sotto controllo federale, perchè il Veneto è la regione rugbisticamente più popolosa e lui non la controlla. Così facendo ricaccerebbe dentro i suoi “ruffiani” che oggi in questa terra nessuno vuole più vedere e di fatto la controllerebbe. Volete scommettere che se dal concilio di Silea uscisse la proposta di fare I Dogi con 70%privati e 30% fir lui risponderebbe di no?
    Il gioco federale è chiaro ed è lo stesso degli Aironi, ergo lasciamo al presidentissimo e ai suoi inarrivabili collaboratori il gusto di farsi un’altra franchigia e sediamoci sulla sponda del fiume ad aspettare . . .
    Finora ci sono solo tanti soldi spesi e risultati inguardabili.

  19. San Isidro 27 Febbraio 2014, 14:57

    Fate presto a mettervi d’accordo che qui fremiamo e siamo già pronti!
    Lupi ! Lupi ! Lupi ! Lupi !
    Pretoriani ! Pretoriani ! Pretoriani ! Pretoriani !
    I pali al Circo Massimo li abbiamo già messi!
    Che demo da fa?

  20. 6nazioni 27 Febbraio 2014, 14:59

    Premetto che non sono veneto (forza petrarca sempre)
    ho letto con molto interesse i 50 post e non voglio fare il riassuntino della situazione.
    Questa sera l’unico personaggio che puo’ salvare/formare la franchigia veneta
    e’ il sig. Marzio Innocenti pres. civ.
    Non fare l’errore degli Aironi.
    Dio salvi i veneti da gavazzi/dondi.

  21. il carogna 27 Febbraio 2014, 15:44

    Non dimenticatevi mai di chi é Gavazzi e di come ha conciato Lorigiola. Gavazzi vicepresidente Fir e Lorigiola ? Chi si ricorda ? Non fidatevi.

  22. dc 27 Febbraio 2014, 15:58

    Vi permetto di segnalarvi questo articolo per chiarirvi un po le idee sulle posizioni dei presidenti dei vari club veneti. Mi spiace, ma no treviso no party e che vi piaccia o no l’aspetto economico è fondamentale.

    http://rugbypeople.org/2014/02/27/il-rebus-pro12-il-sogno-dei-dogi-benetton-e-club-veneti-di-eccellenza-al-tavolo-di-innocenti-con-molte-domande-e-nessuna-certezza/

    • gian 27 Febbraio 2014, 16:09

      quindi roma di certo!

    • Rabbidaniel 27 Febbraio 2014, 17:35

      Ovviamente l’aspetto economico è pivotale. Però l’opzione Rovigo unico partner e il duo Bortolato-Rosolen al comando fa tremare i polsi.

      • gian 27 Febbraio 2014, 18:29

        perché?! pensaci, gavazzi felice col suo giocattolino e il poter dire che lui il veneto non lo esclude ed anzi lo aiuta, è che sono i veneti ad essere bestie, rosolen e bortolato sistemati e con una bella rivincita sul veneto che li aveva cacciati a calci, un 4/5mila spettatori sicuri, rovigo convinto di avere uno squadrone non padrone a casa sua, ma gli rientrano tutti gli incassi ed il marketing, con la stessa spesa dell’eccellenza (poi il rovigo d’eccellenza da capire che fine farà) ed il resto del veneto che la prende in quel posto a meno che non cali le braghe e si inchini in primis a zambelli (o chi per esso) e poi a gavazzi…..uno spettacolo meraviglioso!!!! a questa idea, in dirigenza FIR, si riempiono tutti i bagni e si incomincia ad incrociare gente con certe occhiaie….. 😀

  23. boh 27 Febbraio 2014, 16:06

    http://www.onrugby.it/2014/02/26/nel-fango-del-giuriati-le-paludi-del-mississippi-alle-porte-di-milano/

    Io, un squadra, la farei a Milano, negli splendidi impianti di ultima generazione.

  24. San Isidro 27 Febbraio 2014, 16:23

    Io però, affinchè ci fosse una coesione maggiore tra tutte le società del Triveneto, avrei convocato anche l’Udine, qualcuno che rappresentasse il Trentino-Alto Adige, e almeno le dirigenze delle società venete di serie A: CUS Verona, Valpolicella, Roccia Rubano, Valsugana Padova, Rangers Vicenza e Amatori Badia…così sarebbe stata una cosa ancora più credibile!

    • 6nazioni 27 Febbraio 2014, 16:33

      @san troppi galli nel pollaio e una volpe…..

    • Rabbidaniel 27 Febbraio 2014, 17:36

      La cosa credibile è tirare fuori i soldi per avere quote azionarie. Malpensante ricordava giustamente quanto gli Aironi fossero larghi in basso e stretti in alto.

  25. boh 27 Febbraio 2014, 16:37

    Maaa, a nessuno, è venuto il sospetto che ci sia in atto un progetto che porta a sole 2/3 squadre professionistiche. Con l’obiettivo, del chi ci sta ci sta (e salva la faccia) e tutto il resto del movimento, a ramengo nel puro dilettantismo.

    • gian 27 Febbraio 2014, 19:12

      più che sospetto è il programma di gavazzi, l’ha detto chiaramente, tutto l’alto livello pro sotto controllo federale a partire dalle accademie U18 e l’eccellenza solo “parcheggio” per i giovani accademici che non fanno subito, o mai, il salto celtico, e 2/3 squadre pro celtiche nei grandi centri urbani.
      più chiaro di così!

  26. berton gianni 27 Febbraio 2014, 16:42

    In Italia, in qualsiasi campo ( economico-finanziario, tecnico, artigianale, commerciale, industriale e chi ne ha piu’ ne metta ) tanti “padroni” uguale tanti baruffoni.
    Soa, col tuo esempio ( ma cambiando percentuali sarebbe lo stesso ) chi, come Padova, scuce 10, vale come metà di chi ne tira fuori il triplo…
    E con tanti galli nel pollaio, verrebbe fuori un sacco di volte il potere di veto.
    Và bene l’art.2346, ma chi avrà potere di firma ?
    In quanti potranno detenere il…carnet degli assegni ??
    Spetta solo alla Fir ?? Allora…
    Gavazzi-niente-fighe-solo-cazzi si sta giocando il suo divide et impera.
    Senza contare la questione : proprietà dei cartellini.
    Gavazzi-niente-fighe-solo-cazzi ha piu’ volte parlato di terza squadra : chissà che il colpo di teatro sia : Treviso “allargata” , Zebronia e Lupi-Pretoriani-Son Cazzi per gli…Anglicani !!! 🙂 🙂
    E qui, tifo spudoratamente per San Isidro PR della franchigia dell’ Urbe !!

    • San Isidro 27 Febbraio 2014, 16:51

      mitico gianni…c’hai dato pure l’idea del motto per la franchigia…

      • berton gianni 27 Febbraio 2014, 16:56

        Ciao Grande San.
        Paolo DEVE organizzare una petizione che proponga la tua nomina a PR !!
        Ubi San, Gavazzi cessat !!

    • soa 27 Febbraio 2014, 17:30

      Chiamato in causa, prontamente risponde! 🙂 La questione è proprio quella, chi ne tira fuori un terzo vale poi la metà (o con altre percentuali, cambia poco). Qui non stiamo trattando di una normale s.p.a., ma di una società sportiva. Come tale, alle ragioni puramente economiche, si affiancano delle altre ragioni, come è quella della competenza tecnica. Se franchigia deve essere, credo che le altre squadre vogliano avere una voce in capitolo e non solo partecipare mettendo una quota che nel complesso è irrisoria mentre tutta la gestione tecnica spetta a treviso. Non si deve neanche arrivare all’opposto, in cui treviso mette il budget e decidono gli altri (anche se coi schei dei altri semo boni tuti). Visto che la normativa lo permette, sarebbe auspicabile che le votazioni assembleari non andassero solo in base ai soldi che uno ha messo, ma permettessero di tener conto del bagaglio d’esperienza accumulato da tante altre realtà.
      Capitolo assegni: la società avrà il suo cda, un amministratore unico o degli amministratori delegati all’interno del cda, in ogni caso l’elezione spetta all’asseblea. A seconda di come si ripartiranno le competenze, uno staccherà gli assegni.
      Tutto dipenderà da come vorranno organizzarsi. Spero di essere stato esaustivo pur avendo tagliato in più parti il discorso 🙂

      P.S.: gavazzi-niente-fighe-solo-cazzi è splendida!

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