Le partite che abbiamo vissuto nel fine settimana da una parte, il futuro celtico dall’altra: Vittorio Munari dice la sua
Un Tinello sospeso tra Sei Nazioni e i guai tutti italiani di FIR e Treviso
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Grande Munari! Lucido e chiaro come sempre.
Sulla situazione del Benetton Treviso, conferma che Treviso e’ intenzionato a continuare il Pro12, purche’ si conoscano con ragionevole anticipo le condizioni. Punto.
Nuova perla : “Non e’ che possa trovare io le donne per tutti!” (detto sugli invidiosi…)
Diciamo che conferma sostanzialmente il comunicato stampa, magari usando termini più colorati, certo comunque che se le regole son arrivate da poco è comunque un gradino in più verso una probabile, ipotetica, possibile riconferma italiana in CL, sotto qualunque formato sia, detto questo peró traspare il fastidio e la rottura di b..e che la situazione ha portato e nell’esempio del contratto al giocatore per 3 anni sulla base di un campionato senza garanzie deve necessariamente far riflettere
Non son d’accordo su un punto, nel caso ipotetico in cui le Regions noj ci fossero, cosa possibile, anche in un caso di rimpiazzo gallese di due/ tre squadre di “serie b” avrebbe comunque senso parteciparvi anche nel caso di dipartita dei nostri uomini “mercato” e l’innesto di alcuni giocatori eccellenti per rimpinguare la rosa
Certo che apparte tutto si deve mettere mano al primo progetto CL e vedere cosa ha funzionato e mantenerlo, vedere cosa non ha funzionato e cambiarlo
Ps Paolo chiedi a Munari dove le trova tutte ste battute, padre gordon etcetcetc 🙂
Bellissima la prima parte sull’estetica delle partite…condivido appieno il suo punto, non e’ per forza la spettacolarita’ di una partita a renderla bella, partite agonisticamente intense fanno parte della storia del rugby e sono il rugby in molti casi…poi va beh se si pensa che bellezza sia solo un 50-49 amen ma il rugby non e’ solo quello!
Per il resto gira e rigira si ripetono da mesi le stesse cose, condivido appieno il discorso sui club italiani, possono essere in difficolta’ e nessuno nega questo ma proprio perche’ sono in crisi bisogna puntare a far si che possano tornare a lavorare come potrebbero, ed aggiungo ogni movimento si fonda sulla base dei club siano essi school club o club “normali”, l’impegno dovrebbe essere quello di metterle i club nelle condizioni di poter lavorare al meglio e non di sminuirne l’importanza o il valore.
Fantastico come sempre Vittorio Munari! è come una vecchia pubblicità:se non ci fosse bisognerebbe inventarlo!
A quanto pare finita la luna di miele, e finita l’era del cicì e ciciò: carta canta e villan dorme, e sarebbe ora. Peccato che col metodo pretesco instaurato post elezioni Benetton non abbia contribuito a far chiarezza ma melina e melassa: capisco che non tocchi a loro farsi carico del rugby italiano, ma il posto dei carrarmati è davanti ai fanti e non in garage. Si attende nel frattempo abituale smentita, in particolare sulla enormità bando e conseguente metodo osteria n 1 per le approfondite e trasparenti valutazioni. Parte tecnica, allineato e coperto a Napoleino, tra l’altro mi aspetto Orquera anch’io. Sempre un lusso, averlo in tinello.
mal, pero’ sei daccordo con me che se facciamo il bando, finiamo di dialogare oggi?
gsp ma di fatto la Benetton con il suo comunicato di domenica ha smesso di dialogare…lo dice chiaro noi siamo fuori ed aspettiamo il nuovo bando per vedere di cosa si tratta. E’ un bluff per far si che la Fir inizi a dare risposte?Possibile ma perche’ si deve arrivare ad un bluff di questo tipo per avere risposte su tematiche interne?
Ma stai scherzando? Una cosa è il dialogo, indispensabile per non fare un bando pieno di scempiaggini, un’altra è il minimo di trasparenza e di evidenza pubblica quando di mezzo ci sono carrettate di quattrini, e una federazione. Che pensi malissimo di come e cosa si siano detti fino adesso, è un altro discorso. Anzi, è lo stesso: penso malissimo perché temo che abbiano parlato in privato di come evitare il bando, accontentare le richieste economiche di Treviso e le ambizioni di Gavazzi, alla faccia tua, mia e del rugby italiano. Ma è quel che penso io, non la verità. E lo penso perché questa gestione del problema fa talmente schifo che mi sembra impossibile siano stati sostanzialmente zitti fino ad ora senza che ne intravedessero (e trattassero) un qualche tornaconto.
Gavazzi sotto la giacca ha una maglietta con la scritta Glasnost’
beh, il bando scritto a 4 mani con un partecipante, il cui allenatore allena una delle nazionali, con giocatori nazionali gia’ sotto contratto, e che se non vincesse treviso non voglio neanche immaginare che cosa si scatenerebbe, e’ propio la glasnost fatta specie.
@mal, se fai il bando perdi i nazionali.tutto lecito, pero’ non poi puoi criticare su entrambi i fronti.
Gli do 150 volte ragione sulla qualita’ e quantita’ dell’appoggio che treviso ha dato alla nazionale. e sul fatto che non si puo’ mancare di rispetto ai club che con quel poco che hanno hanno fatto negli anni un lavoro egregio.
sul resto della roba nostrana, ci sarebbe da parlarne per ore ed ore. capisco che fare il politico del rugby, DG di una squadra Pro, commentatore e e ruolo dirigenziale dell’area sportiva di una Tv su scala nazionale mette le priorita’ in conflitto. ma qui sta perdendo un po’ la bussola.
poi la storia gallese davvero non capisco quale scenario immagini. se la WRU fa entrare nuove entita’, magari all’inizio sbanadano ed il livelo si abbassa, ma poi torneranno i nazionali, anche perche’ le regioni di oggi scompariranno. e quindi si torna al punto di prima. fa sempre un po’ sorridere quando uno si lamentano della competitivita’ le squadra di bassa classifica. onestamente, ci vuole un po’ di umilta’.
In realtà il discorso sullo scenario è diverso. Dice: “Un investitore non è così invogliato a mettere soldi in un torneo di basso livello”. Il punto è che qui ormai sugli investitori ci abbiamo messo una pietra sopra. Poi c’è chi dice di copiare il modello Scozzese, ovvero due franchigie federali. Non mi sembra particolarmente produttivo al momento. D’altra parte la situazione demografica e geografica di Scozia e Italia mi paiono un tantinello disomogenee.
Sarebbe bello fare un’eccellenza a 8 (massimo 10), cui far partecipare anche Treviso e, insieme alle altre venete, dar vita ai Dogi. Così i giovani crescerebbero in eccellenza e passerebbero in celtic nella franchigia regionale. In più le squadre dovrebbero essere legate alla franchigia in modo che questa si prenda i giocatori quando voglia. Se le singole squadre sono parti della franchigia, non c’è obiettivo personale che tenga perché il primo obiettivo diventa quello della franchigia e tutto il resto sarebbe funzionale. Sarebbe bello, appunto. Speriamo si riesca a partecipare per un altro quadriennio al pro12, ma la situazione in cui si trova la Benetton è assurda. Questo ci mette i soldi, ma di preciso non si sa niente. Se uno vuole invitare fuori una ragazza non è che può dirle “sai vorrei ma dipende se i miei mi lasciano la macchina e poi giovedì no perché c’è masterchef”, serve decisione!
P.S.: chiaramente luciano Benetton sarebbe la bella ragazza da corteggiare
OT per Hrothpert:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/13/londra-minaccia-edimburgo-se-la-scozia-dice-si-allindipendenza-non-potra-usare-la-sterlina/879579/
che dici??
E’ gia da un po’ che circola questa voce ma che bisogno c’ è della sterlina quando tutto il resto d’ Europa c’ ha l’ Euro, vadano a fo….si i sassenachs e la loro moneta!!
passerà il referendum? quali sono i rumors?
Purtroppo si pensa di no, perchè il terrorismo politico che il governo di Londra sta attuando nei confronti dell’ elettorato scozzese farà prevalere la paura, soprattutto in questi tempi di crisi economica ed il bello è che questi non si accorgonoprobabilmente passato il referendum e scongiurato il pericolo di scissione gli inglesi vorranno mettere anche mano a gran parte dei benefici economici (stile Trentino-Alto Adige da noi) che la Scozia ha, sotto forma di trattenimento delle tasse, nel UK .
Cavolo, peccato. E io che speravo che la Scozia diventasse finalmente indipendente
Sulla prima parte, quella dedicata all’ analisi tecnica delle partite sono daccordo con Munari sulla quella dedicata alla parte “politica” in parte si ed in gran parte no, ad esempio sulla situazione scozzese è vero che è un gran peccato aver tagliato gli investimenti sul Rugby a scuola (mi voglio informare dai miei amici se alla nostra vecchia scuola i preti c’ hanno ancora l’ attività rugbystica obbligatoria) e che sicuramente la qualità ed il nimero di praticanti ma se non avessi fatto la scelta delle franchigie e della CL non saresti stato in grado comunque di mantenere il livello del Rugby di elite attaccato a quello delle realtà professionistiche e risorse per ambedue non c’ erano , quindi dire cosa è meglio è come rispondere al quesito “E’ nato prima l’ uovo o la..gallina!!”.
Sul finale “astiosetto” contro quelli che non ritengono i club in grado di preparare sufficientemente i giocatori per l’ alto livello è solamente un dato oggettivo altrimenti non sarebbe occorsa l’ adesione, con annessi e connessi, alla CL e contro chi ha accusato Benetton di voler fare la squadra con i soldi degli altri, probabilmente se il suo presidente non fosse andato a lamentarsi battendo cassa per un aumento del contributo federeale nessuno avrebbe avuto lo spunto per dirlo.
Ciao a tutti, io se fossi nella FIR uscirei dalla lega celtica e chiederei la possibilità di iscrivere 2 franchige alla D2 francese. Credo che sarebbe molto meglio per tutto il movimento.
Giammai coi francesi! 🙂
A parte gli scherzi, non sarebbe un’eventualità da scartare, ma dubito che i francesi accetterebbero. La situazione è questa:
_ chi ha bisogno di un campionato di livello superiore all’eccellenza? Noi.
_ chi ha poco pubblico e pochi sponsor? Noi.
_ chi ha problemi ad avere copertura televisiva non solo per il campionato ma anche per i test match (novembre insegna)? Noi.
Ammettendoci, i francesi ci farebbero un gran piacere ma probabilmente chiederebbero una tassa d’ingresso ben più alta di quella del pro12, in fondo aiuterebbero a crescere dei giocatori che sono loro diretti avversari nel 6 nazioni e alla prossima coppa del mondo.
La partecipazione al pro 12 è la più semplice, perché, come noi, anche gallesi, irlandesi e scozzesi non hanno un campionato di livello alto che gli permetta di tenere gli standard di inglesi e francesi (il galles forse).
Almeno io la vedo così 🙂
Grandissimo Munari sull’intensità delle partite. A me il 6N piace proprio perché è un torneo dove conta vincere, dopo si vede rugby di intensità e di battaglia. Per questo sono convinto che non debbano assolutamente mettere il sistema dei bonus, perché snaturerebbe un po’ la storia e la tradizione del torneo.
Per quanto riguarda la situazione italiana ha ragione da vendere. Qua si parla da mesi, ma non si capisce neanche di cosa si parli. La federazione ha il dovere di gestire al meglio quello che può. Si deve avere un piano (anche di massima, fatto di linee guida) sia in caso di permanenza che in caso di uscita (sia per scelta nostra o per rottura del giochino). Parallelamente si deve recuperare la centralità dei club, perché fanno storia e aggregazione popolare molto di più che i carri federali. Ma la centralità dei club non vuol dire necessariamente domestic sì, Celic no. Si può e si deve coinvolgere molto più attivamente i club nel progetto celtic. La collaborazione non può essere solo i permit player nelle finestre internazionali e tanti saluti. I club di eccellenza dovrebbero essere costretti a collaborare con le franchige, in modo da rendere più facile il passaggio dei giocatori verso l’alto ma anche verso il basso (invece di mandarli a giocare in seconda squadra li mandi a giocare un po’ con le squadre legate alla tua franchigia).
ma dov’é finito quel tale che parla continuamente di pizzo e dei soldi (presunti) che vorrebbero i Benetton per fare la squadra a conto di governo???
mi fa solo piacere la sottolineatura del buon Munari su mancanza di rispetto et invidia non fosse altro perche glielo andavo ripetendo quasi quotidianamente pria di rendermi conto che non c’é peggior sordo di chi non vuol sentire!
bene ora ve l ha sbattuto in faccia uno dei massimi esponenti del rugby italiano per titoli e competenze oltre che per cultura rugbystica!
chiaro rosicone/i???gente che al rugby non ha dato nulla se non parole al veleno ricolme di invidia!voi siete gli ignavi!!!
Mez perchè uno capisce di Rugby non vuol per forza dire che possieda il verbo e che abbia ragione su tutto., altrimenti lo metteremmo a governare il mondo e i nostri miseri problemi sarebbero tutti risolti!!
verissimo!e sai come la penso su certe sue idee, ma nel caso specifico ha tutte le ragioni del mondo! e mi riferisco al tipo “la Scozia cosa porta” per intenderci..
é pieno zeppo di commenti spam in quasi tutti i post..
Ah, in quel senso sono completamente daccordo.
Volete un pronostico eccolo: Treviso continuerà, riceverà 3.000.000 di euro o poco più 2.000.0000 li mette Benetton azienda o poco più 2.000.000 di altre entrate o poco più. Si arriverà a 7.500.000 di budget. Dovranno accettare alcune condizioni tecniche, avranno un po’ di più libertà sugli stranieri……e avanti per 4 anni.
Grande Munari,
colorito come sempre, ma estremamente chiaro…ora finalmente avran capito tutti…poi resteranno fermi sulle loro posizioni, ma non possono non aver capito… Io mi chiedo perchè Benetton, privato cittadino, deve mettere soldi propri, e non pochi, per effettuare una competizione, dove si trova a competere contro un’altra squadra dello stesso paese, pagata interamente dalla federazione, per formare e fornire poi i giocatori alla nazionale (16 giocatori Benetton, 8 Zebre)…scusate io al suo posto faccio da sponsor alla nazionale…tanto vale, spendo meno, ho maggior visibilità e, invece di suscitare stupida invidia, sono pure un benefattore del movimento…ma scusatemi invece di ringraziare chi davvero sta sostenedo con passione il rugby da anni, lo insultiamo? Immagino che ci sarà la fila di filantropi a prendere il suo posto, qualora Benetton decidesse di lasciare…e poi siete proprio convinti che gli organizzatori della Celtic gradirebbero l’abbandono della Benetton? Per me sono molto più interessati alla presenza della Benetton che di due franchige federali italiane simil Zebre…
Sul fatto che una società abbia il sacrosanto diritto di sapere per tempo le regole del gioco, per poter programmare…scusate mi pare fin troppo scontato…certo il problema per il Signor Gavazzi non si pone, mica deve metter soldi suoi, mette quelli degli altri…vorrei vedere a parti invertite come si comporterebbe…se non capiamo questo…
Grazie Munari, Grazie Benetton!
100%..di una chiarezza e limpidezza cristalline!
Allora… io parto da un dato incontestabile (almeno per quello che ne capisco io), che è l’assoluta incompatibilità tra una società di rugby gestita in modo privatistico, manageriale e meritocratico per forza di cose, visto che si devono raggiungere risultati concreti palpabili.. e si possono toccare (risultati sul campo). E questa è rappresentata dalla Benetton Treviso. La “controparte” è innegabilmente rappresentata dalla FIR, un ambito prettamente “politico” (non in senso partitico ovviamente) nel quale contano moltissimo le parole, le enunciazioni, le dichiarazioni, i piani, le ambizioni, in una parola le careghe!
Treviso vuole una squadra competitiva… vuole poter disporre di margini di manovra ampi, non totali credo, ma sufficienti a raggiungere un tornaconto (profitto per usare una parola da noi esecrata) in termini di immagine che giustifichino l’esborso delle lirette messe sul piatto dal sig. Benetton. Al quale, checchè se ne dica in certi ambienti, il rugby Veneto e di conseguenza italiano non possono che essere grati per l’impegno finora profuso ben superiore al “profitto”. Possono andare daccordo due realtà antitetiche come queste? La mia risposta è No. La FIR come tutte le associazioni che vivono di danaro pubblico ha tutto l’interesse a gestire in modo esclusivo il rugby italiano. Dovrà gestire non pochi milioni di euro. E si sa come vanno le cose… Incarichi a gogò, esperti, super esperti, tecnici “che tutto il mondo ci invidia”…Una pletora infinita di poltronisti con il risultato finale che nessuno sarà responsabile di nulla… Della mancanza di risultati non ci saranno responsabili federali…men che meno il Principe (leggesi presidente).
No… mi sono sbagliato! Uno ce n’è… sapete come si chiama? Benetton Treviso, il quale, orrore!!!! ha fatto giocare dieci minuti in più del pattuito uno straniero numero 9 o n. 10 o 15…lasciando in panca le nostre meravigliose aperture che è noto da noi pullulano….
Guardate che questo è successo! Osservatori spediti apposta per controllare il minutaggio… e se il numero sulla maglia corrispondeva alla effettiva posizione in campo!!!
Allegria, come diceva il compianto…
mamma che pippone
ah eccolo qua ahahahah
il solito pippone di parte
tanto per ribadire…