Crepe nel muro, soldi, contratti: di cosa si parla attorno al caso Benetton

La stampa ovale italiana oggi si occupa inevitabilmente dell’addio (?) del club veneto all’avventura celtica. Facciamo un giro…

COMMENTI DEI LETTORI
  1. malpensante 11 Febbraio 2014, 10:14

    Orsù, cacciamo carriolate di euri nell’eccellentissima eccellenza, rendiamola finalmente adeguata ai procuratori. Questo sì che sarebbe finalmente vero professionismo.

  2. Silverfern 11 Febbraio 2014, 10:15

    cito: “.. la riduzione di ingaggio da una media di 70mila euro a 15mila circa difficilmente sarebbe accettabile…”
    E se a ciò non hai alternativa? Cosa fai: smetti di giocare?
    Voglio dire: se, come riferito da questo procuratore (non so perchè, problema mio molto probabilmente, ma queste figure mi sanno sempre di parassiti, con tutto il rispetto per chi fa la professione in modo serio) dicevo, se le maggiori squadre europee hanno già fatto il mercato, se l’alternativa è SOLO l’Eccellenza cosa fanno i giocatori rimasti fuori, smettono?
    Ribadisco perchè sia chiaro e non ci siano fraintendimenti: SE L’ALTERNATIVA E’ SOLO ED ESCLUSIVAMENTE L’ECCELLENZA.

    • M. 11 Febbraio 2014, 10:19

      Ti rispondo io: sì, molti smetterebbero di giocare. Come ha fatto Picone ad esempio, e non certo a 40 anni. Ora magari dobbiamo ragionare se dai già pochi giocatori adatti al livello dobbiamo passare ad averne ancora meno. Tipo un bacino di 10 all’estero e 50 in eccellenza con uno stipendio che magari al Leroy Merlin piglierebbero di più senza farsi male. Anche di questo si parla quando si parla di Benetton, Celtic ecc.

      • Machete 11 Febbraio 2014, 10:52

        quindi cosa vuol dire???….che devono giocare solo se pagati profumatamente??……allora in NPC sono scemi a rischiare di farsi male con stipendi che sono simili all’eccellenza?…e nell’URBA dove non credo cia sia un soldo se non un rimborso spese…..??

        • M. 11 Febbraio 2014, 11:04

          Non entro nella testa delle persone, ognuno fa quello che ritiene più opportuno per sé e per la sua famiglia. Dico solo che se la prospettiva è giocare 10 anni con rischi infortuni a stipendi molto bassi molti sicuramente sceglieranno altro o a 20 anni preferiranno studiare e iniziare un’altra attività. Anche perché o adotti il semiprofessionismo o se li vuoi interamente professionisti a 1000 euro al mese saranno pochi quelli a restare.

          A meno che vogliate avere dei professionisti che si allenano tutti i giorni due volte, fanno trasferte, coppe, giocano la vigiglia di Natale ecc. e pretendete che accettino per puro spirito di amore del gioco di farlo a stipendi molto bassi. Se lo fanno bravi, se non lo fanno non si può certo imputare loro la cosa come una “colpa”, almeno questo.

        • Machete 11 Febbraio 2014, 11:13

          M. è una questione di adeguarsi allo stato delle cose……
          chi gioca in Npc Currie Cup Vodacom Cup e Urba prende 2 lire….ma mi sembra che si alleni e giochi… anche bene a dire al verità…..
          in caso di un ritorno all’eccellenza….i migliori andranno via (secondo me molti tra benetton e zebre) e gli altri torneranno a fare quello che si faceva tempo fa e si fa anche tutt’ora….si lavora e poi ci si allena….non mi sembra una tragedia!

          • M. 11 Febbraio 2014, 12:49

            TE pensi che avremo più risultati sportivi da (mezza, un terzo?) di nazionale di semidilettanti e gli altri all’estero con i ritmi che sappiamo o magari proprio contratti che escludono la nazionale?

          • Machete 11 Febbraio 2014, 13:32

            allora spieghiamoci meglio……io sono sempre stato favorevole alla celtic….perchè ha dato cmq tanto in termini di abitudine a giocare ad un certo livello…effetti che si sono visti nell’allargamento del numero di giocatori di qualità e soprattutto in nazionale….
            se la celtic diventa troppo costosa e non possiamo permettercela troviamo un’altro modo che potrebbe essere investire tutto sulla base….in modo che non domani e ne dopodomani ma dopo magari 5/10 anni si potrebbe avere una base formativa efficiente ed efficacie….che produce giocatori che a 20 anni sono già pronti per certi livelli…..
            non cerchiamo soluzioni pindariche o particolari…perchè tanto non ce ne sono…..
            o si hanno tanti soldi e si allestiscono squadroni come in francia…..oppure in giappone…..oppure si punta sulla base come in argentina…..
            e la cartina di tornasole di questo è la JWRC con i pumitas che vincono con australia irlanda francia e scozia……con matera che va ai tigers diaz che va agli highlanders…

          • gsp 11 Febbraio 2014, 13:41

            si machete, ma c’e’ un problema da non sottovalutare. anche se, per miracolo, riesci ad avere un sistema formativo che funziona come l’argentina, il problema dell’alto livello rimane. lo sa l’argentina.

            Quando un giocatore come Matera (o come anche Allan, Gori all’epoca) fa piu’ presenze in nazionale che in campionato pro non e’ mai un buon segno.

          • San Isidro 11 Febbraio 2014, 23:44

            @gsp, l’Argentina dal 2016 molto probabilmente non avrà più problemi con l’alto livello…a fine mese o Marzo Pichot si vedrà con quelli del SANZAR per discutere dell’ipotesi di una o due franchigie in Super Rugby…inoltre l’UAR proprio dal 2016 ha detto che verranno chiamati in nazionale solo atleti che militano in patria, questo sicuramente vuol dire SR…e, come avevamo detto in passato, l’entrata dell’Argentina nel SR non sconvolgerà l’assetto dilettantisico dei campionati interni che continuano e continueranno a sfornare sempre atleti di qualità…è vero quello che dici su Matera, ma non dimentichiamoci che è giovanissimo, i Tigers lo stanno facendo maturare pian piano (e mica è facile guadagnarsi il posto lì)…e fino alla stagione passata giocava a Tortuguitas con gli Alumni (che per carità è molto prestigioso), ora si trova a calcare il Welford Road di Leicester, mica è poco…

          • Hullalla 11 Febbraio 2014, 23:59

            @ M.
            in Nazionale saranno ancora tutti professionisti, solo che giocheranno tutti all’estero.
            Boccone amaro da ingoiare per le federazione che non e’ riuscita ad organizzare un’alternativa in patria e per la nazionale che avra’ meno possibilita’ di “controllo” e coordinazione (ma anche adesso che le possibilita’ di coordinazione ci sono, non vengono sfruttate a dovere… perche’?

    • Hullalla 11 Febbraio 2014, 10:44

      In alternativa (se vali qualcosina) vai all’estero, come molti altri Italiani che lavorano in altri campi.
      Se vali troppo poco per trovare ingaggio all’estero, allora cercherai di accasarti in squadre come Rovigo, dove gli stipendi medi sono sui 40 mila euro anziche’ 15 mila: lo hanno gia’ fatto in diversi.

      Certo Bezzati (ex-capitano del Petrarca) ha smesso di giocare per fare il tassista, Picone ha fatto qualcosa di simile e altri seguiranno (Bocchino e’ riuscito a conciliare il rugby di Eccellenza con la sua vita extrasportiva, ma non sempre si puo’ fare).
      Altrimenti faranno come Marcato al Petrarca, dove gli stipendi non consentono il professionismo e praticamente tutti lavorano o studiano oltre a giocare. Non ci trovo nulla di scandaloso, se non che qualche procuratore si sentira’ un po’ triste.

      • malpensante 11 Febbraio 2014, 10:51

        Andrà a lavorare anche lui.

        • M. 11 Febbraio 2014, 11:07

          RAgazzi a me pare stiate prendendo la cosa molto male. Qua la prospettiva è che se passiamo ad avere la sola Eccellenza con quegli stipendi un sacco di gente dirà addio o il livello sarà commisurato a quello dell’Urba con i bravi all’estero e i locali a fare i semidiltettanti. LA conseguenza sarà che molti lasceranno, magari in età in cui ancora non sono sbocciati del tutto, quelli che giocano fuori giocheranno tantissimo, logorandosi, magari accettando contratti in cui gli è preclusa la nazionale o comunque in condizioni che certo non favoriranno la loro presenza in azzurro.

          • Machete 11 Febbraio 2014, 11:18

            scusa M. ma adesso come funziona??…..in eccellenza ci sono stipendi da nababbi??…..non mi sembra…quindi dov’è il problema?

          • San Isidro 11 Febbraio 2014, 23:47

            @M., ok che è parliamo di dilettantismo, ma come livello medio l’URBA è superiore all’Eccellenza!!! Siamo su due pianeti diversi…

          • Hullalla 12 Febbraio 2014, 00:03

            L’alternativa che finora e’ stata perseguita e’ stata di distruggere la base per finanziare il turboprofessionismo.
            Se I soldi finiscono vuol dire che I turboprofessionisti non sono riusciti a creare sufficiente seguito e interesse nella base.
            Si sono sparati sui piedi.
            Non sono content, ma non so cosa farci.

            Io avrei investito molto ma molto di piu’ nella base e nella diffusione dello sport, cosa che avrebbe dato I suoi frutti nel temo sotto forma di seguito, interesse e produzione di giocatori di livello.
            E’ stata fatta la scelta opposta e questi sono I risultati.

        • andrease 11 Febbraio 2014, 12:46

          almeno!
          non ho mai visto un procuratore lavorare…

          • M. 11 Febbraio 2014, 12:50

            Machete funziona che ora abbiamo almeno due squadre che possono consentire ad un professionista di decicarsi allo sport da professionista. L’alternativa è mandare al 6 nazioni dei semidilettanti e alcuni giocatori che stanno all’estero. Dubito che questa cosa darà migliori risultati di ora.

          • Machete 11 Febbraio 2014, 13:36

            cmq alla fine credo che pro12 andrà avanti….!!

          • Hullalla 12 Febbraio 2014, 00:05

            @ M.
            tutti quelli della nazionale andranno all’estero.
            Tutti.

      • speartacKle 11 Febbraio 2014, 11:10

        Giustamente, basta che pure noi non pretendiamo prestazioni da professionisti, quello a cui da anni cerchiamo ad arrivare avere dei professionisti che si allenano e dedicano il loro tempo come professionisti, ovvio che si adatteranno, chi potrà andrà all’estero, chi non potrà resterà qua.
        La NPC e il modello neozelandese non è paragonabile, i giocatori sono per lo più molto giovani e spesso abbinano formazione scolastica al Rugby, cosa molto molto difficile qui da noi per come è strutturato il sistema formativo italiano.
        In argentina fare Rugby è una possibilità molto più concreta che in italia per sbarcare il lunario andando a giocare all’estero molto più che in Italia, basta guardare il valore della loro moneta con l’euro o la sterlina…
        Di quel che dice Corbetta non mi interessa, il fatto quà è che vogliamo il Rugby di alto livello, la nazionale che batte la Francia a Parigi, e farlo pure con semiprofessionisti…

        • gsp 11 Febbraio 2014, 11:16

          sono daccordissimo @spear, non e’ un problema che diventino dilettanti, ma non puoi chiedergli di allenarsi piu’ di die/tre volte a settimana. e con quel livello di preparazione fisica non puoi assolutamente fare la nazionale. Come al solito, problemi di scelta.

        • mezeena10 11 Febbraio 2014, 11:49

          in NPC le medie son comunque molto piu alte che in eccellenza, non certo sui 15 mila al mese (ma non per tutti!)..
          e lascerei proprio perdere cotanto arditi paragoni con un modello, quello NZ, che è l’ eccellenza a livello mondiale, non certo un semiprofessionismo raffazzonato di C2 come qui in italia!

          • mezeena10 11 Febbraio 2014, 13:44

            all’ anno..

          • San Isidro 11 Febbraio 2014, 23:50

            assolutamente d’accordo!

    • tacklebro 11 Febbraio 2014, 18:33

      i tre quarti si potrebbero dare all’ Australian Rugby League e i piloni al sollevamento pesi!! 🙂 scherzi a parte, potrebbero andare a giocare in premiership e top14 riducendosi lo stipendio per vincere la concorrenza!
      alternative:
      1-smettono di giocare
      2-vanno in eccellenza con un bel taglio di stipendio
      3-cercano disperatamente di giocare in top14 e premiership, con una leggera riduzione dello stipendio
      4-vanno a giocare nell’ emisfero Sud (non brutta esperienza secondo me!!)

  3. gattonero 11 Febbraio 2014, 10:25

    C’e una risposta o un parere da parte federale per il “CASO TREVISO”?

    • M. 11 Febbraio 2014, 10:32

      La fir mesi fa aveva detto che senza Celti Tv tornava in Eccellenza. Poi per mesi hanno dato infinite date limite mai rispettate. Del resto anche loro dipendono dalle fisime dei gallesi.
      Inoltre io mi chiedo: ma irlandesi e scozzesi che fanno senza di noi e senza i gallesi? Un campionatone in 6?

      • william 11 Febbraio 2014, 10:40

        Ma infatti è quel che mi chiedo anche io. Siamo sicuri di essere così poco importanti??

      • gattonero 11 Febbraio 2014, 10:46

        Me lo sono chiesto anch’io cosa faranno irlandesi (si parlava di una coppa anglo-irlandese,ma queste squadre inglesi quante partite farebbero in una stagione? una 40ina?) e scozzesi,non se ne parla mai o poco ,sarebbe interessante capire cosa ne pensano a questo punto con l’uscita (forse,mi auguro di no)anche italiana.

      • dagniele 11 Febbraio 2014, 12:48

        lo rifanno in 10 come prima di noi… visto che la WRU ha detto che 4 squadre le mette comunque

        • M. 11 Febbraio 2014, 13:28

          Come fa a mettere 4 squadre i gallesi? Mandano i dielettanti? Tanti stanno firmando con le regioni e molti hanno contratti in essere.

        • San Isidro 11 Febbraio 2014, 23:57

          la WRU ha detto che potrà allestire altri 2 o 3 team (non 4) per la Pro 12 pescando dal domestic e inserenedovi tutti i giocatori di livello che riesce a trattenere…una di queste dovrebbe avere base a Pontypridd…ora, prendiamo tutto questo per le pinze, perchè sono solo voci e comunque c’è da considerare che le nuove squadre gallesi sarebbero di un livello abbastanza basso…

          • Hullalla 12 Febbraio 2014, 00:09

            In questo modo pero’ il livello precipitera’, assieme al (gia’ scarso) interesse.
            Per quanto questa situazione potra’ essere sostenibile?

          • San Isidro 12 Febbraio 2014, 00:25

            hai ragione hulla, ma erano solo voci…

  4. Hullalla 11 Febbraio 2014, 10:38

    Ovviamente il procuratore ha paura di far fatica a piazzare i suoi giocatori in Europa all’ultimo momento, ma la vicenda Aironi-Zebre ha dimostrato che in Europa si trova un ingaggio ai giocatori Italiani validi anche all’ultimo secondo (all’epoca in cosi’ tanti dubitavano della cosa, invece in molti trovarono un ingaggio all’ultimo secondo all’estero…).

    • Silverfern 11 Febbraio 2014, 10:50

      a questo mi riferivo.
      Il procuratore vuole tirare l’acqua al suo mulino.
      Quanto agli stipendi, se li vali li prendi, sennò fai altro.
      Il professionismo, signori, è questo.
      La verità è che in Italia il rugby non ha nulla di professionistico, lo si vuole spacciare per tale.

      • Hullalla 11 Febbraio 2014, 11:03

        La verita’ e’ che per quest’anno, data la data tarda, ci perderanno qualcosa, ma poi, avendo capito che rimanere in Italia si e’ rivelata una trappola, si rifaranno negli anni venturi.

      • gsp 11 Febbraio 2014, 11:09

        l’unico rugby pro e’ la Celtic. l’eccellenza non lo e’ e non lo puo’ essere.

        • Hullalla 12 Febbraio 2014, 00:13

          La Celtic e’ un rugby pro “in provetta”: purtroppo il campionato finora ha fallito nell’attirare sufficiente interesse e seguito (I risultati sportive sono invece spesso buoni).
          Triste.

    • Maggicopinti 11 Febbraio 2014, 11:25

      Figuriamoci se Zanni non trova un club all’estero. O se non lo trova Campagnaro, che è un investimento relativamente poco costoso e con un gran futuro davanti. Lo trovano anche Sarto, Esposito, Ghiraldini, McLean, Barbieri…Il problema saranno giocatori futuri: i semiprofessionisti senza la Celtic League che ha portato Campagnaro a giocare come gioca, a 22-23 anni penseranno all’Università o a trovarsi un lavoro.

      • Machete 11 Febbraio 2014, 11:36

        se sanno giocare non avranno problemi a trovare ingaggi…..

        • tacklebro 11 Febbraio 2014, 18:35

          è vero! alla fine se hai talento esci! diciamo che pero cosi si pubblicizza sempre meno lo sport e tutto va al meno…

          • San Isidro 12 Febbraio 2014, 00:01

            già…

      • Hullalla 12 Febbraio 2014, 00:16

        I giocatori future (se investiamo in formazione come si deve) faranno come gli Argentini, solo che non dovranno viaggiare oltreoceano.
        Il professionismo in Italia ritornera’ quando la base sara’ forte e numerosa (cosi’ da attirare seguito e interesse e, conseguentemente, finanziamenti).

  5. Machete 11 Febbraio 2014, 10:42

    caro procuratore…… tra top 14 premiership championship prod2 e al limite anche giappone le possibilità di trovare ingaggi decenti ci sono basta muoversi…..
    molti del Benetton e anche delle zebre non avrebbero difficoltà ad accasarsi in questi campionati….

  6. Joest 11 Febbraio 2014, 11:03

    Poveri procuratori.

    Nell ‘eccelnza nona vrebbero neppure avuto ragione di essere, visto che l’Italia non ha un campionato profesionistico.

    Il problema è che il rugby ha un seguito scarsisismo: 500.000 spettatori per una partita della nazionale lo pone dietro ad almeno altri 5-6 sport che raccolgono più pubblico per tali eventi: Calcio, Basket, Tennis, Volley, Pallanuto (sic !) ecc.

    C’è poco da fare, il modello fattbile è quello argentino : finchè nona vrmeo un campionato domestico all’altezza, ci sono due possibilità: i migliori all’estero : o ingaggiati da club Francesi o Britannici oppure con una franchigia federale, con giocatori selezionati dai club.

    • Hullalla 11 Febbraio 2014, 11:06

      Ma, vista l’esperienza, tu ci credi alle franchigie federali???
      A quel punto e’ meglio andare in un club serio, all’estero.
      Certo, sul piano dell’immagine sarebbe uno smacco per i superdirigenti del turborugby italiano…

      • gsp 11 Febbraio 2014, 11:11

        ma il turborugby e’ una delle pochissime cose che funziona e soprattutto da risultati immediati che servono per la nazionale. come sempre, chiudiamo sempre le cose che funzionano invece che chiudere quelle che non funzionano.

        • Stefo 11 Febbraio 2014, 11:18

          gsp il turborugby sta dimostrando di essere stato un fallimento totale per tutto l movimento, se vogliamo aggraparci a quei pochi risultati avuti dalla Nazionale facciamolo e nascondiamo come sempre tutto dietro quei risultati ma se vogliamo parlare SERIAMENTE di un movimento sportivo il turborugby ha fatto a tutto il movimento piu; danni che benefici

          • gsp 11 Febbraio 2014, 11:57

            e dai, parliamone SERIAMENTE.

            stefo, funziona meglio della formazione, meglio del domestic, camuffa le magagne ed i limiti della formazione, mette i giocatori e la nazionale in grado di competere, funziona per tenere i vecchi caldi ed i giovani in campo e naturalizzare dove serve. senza queste cose non puoi fare la nazionale.

            adesso mi puoi dire che costa troppo e sottrae risorse altrove, e quello e’ vero. ma se vuoi tenere la nazionale competitiva non hai alternative. e non si puo’ fare spendendo molto meno.

            se invece vuoi fare la camminata nel deserto, basta mettersi daccordo, chiudere tutto e spendere sulla formazione, facciamolo ed io sarei anche daccordo.

            ma quando l’avrai aggiustato di nuovo avrai il problema dell’alto livello, col problema che la nazionale avra’ perso interesse e traino, e ci saranno ancora meno soldi, oltre alla riduzione di soldi internazionali.

            Dritto, storto, costoso e migliorabile, il livello pro italiano (nazionale e celtic) e’ la cosa che funziona meglio.

          • Stefo 11 Febbraio 2014, 12:10

            Sulla formazione che funzioni meglio e’ molto opinabile, sul fatto che il sistema che si e’ adottato sta uccidendo il rugby base e’ un fatto e se uccidi il grassroot tutto il reste non c’e’…scusa gsp ma non e’ vero quello che dici o meglio non e’ corretto per l’Italia perche’ non ha alla base i presupposti per sostenere il turborugby che si fa da anni.

          • gsp 11 Febbraio 2014, 12:16

            Stefo, non ho assolutamente detto che funziona meglio la formazione. Ho detto che funziona meglio DELLA formazione.

            È la parte del rugby italiano che funziona meglio ed è competitiva.

            Poi ribadisco, Costa troppo? Forse si. Ma non si può fare professionismo con molto meno.

          • Stefo 11 Febbraio 2014, 12:37

            gsp sai come la penso che forse dopo tanti anni di smusate si debba pensare che il professionismo vero oggi non e’ fattibile e si cambi modello.
            Rendiamoci conto di una cosa: il modello della CL stessa e’ sotto discussione, ha funzionato per quasi 15 anni e bene per la maggior parte di questo periodo ma il rugby di oggi non e’ quello di 15 anni fa e forse quel modello non e’ piu’ valido e sostenibile…magari puo’ andare avanti altri 4-5 anni ma oggi sembra in seria difficolta’ e lo dico con la morte nel cuore perche’ ho sempre pensato che fosse una buona soluzione per realta’ piccole ma probabilmente non le e’ piu’ gia’ adesso, forse anche per ilandesi e scozzesi e’ arrivato il momento di sedersi ad un tavolo con gallesi ed inglesi e pensare ad un format per una B&I League.

          • gsp 11 Febbraio 2014, 12:50

            Vero Stefo, ma quello non elimina quello che si e’ visto fino ad oggi, quanto costa e simili.

            poi non c’e’ piu’ pro12? peccato, ne discuteremo, ma rimane che fino ad oggi, pur costando un occhio dalla testa e’ stata la parte piu’ vicina agli altri contesti rugbistici con i quali ci confrontiamo.

          • gsp 11 Febbraio 2014, 12:54

            cioe’ stefo il problema, e’ lasciare una cosa molto costosa ma che sai che seppur molto migliorabile funziona, per una eccellenza ad 8/10, che rimane una scommessa, con costi importanti.

            ribadisco, a meno che non decidiamo di spendere per 10 anni solo sulla formazione, che mi sta bene. ma poi il problema ce lo ritroviamo.

    • speartacKle 11 Febbraio 2014, 11:24

      Quando pure la nostra economia sarà al livello dell’argentina e la monetà non sarà più l’euro allora forse il modello argentino funzionerà anche in Italia, emigrare per 15000 euro l’anno in terza serie Francese e tornare in argentina è una cosa, tornare in Italia è un’altra…

      • Joest 11 Febbraio 2014, 11:28

        Ossia quando avremo una moneta svakuta ad un quindicesimo del valore ?

        Comuqnue guarda che quello che ho descritto è il modello Italiano sino al 2009….. E visto che da allora non ci siamo molti molto…

        • speartacKle 11 Febbraio 2014, 11:34

          esatto, quando qui faremo la fame come in Argentina… il modello del 2009 aveva stipendi doppi rispetto a quello di adesso, già l’ultimo anno prima della Celtic stava scoppiando tutto perchè non sostenibile economicamente.

          • Joest 11 Febbraio 2014, 12:13

            Si forse ha ragione: dicoamo il modello attorno al 2000 ?

          • speartacKle 11 Febbraio 2014, 12:46

            Si ma il modello intorno al duemila in italia e all’estero è un pochino diverso dal rugby in italia e all’estero di adesso, non ho i dati per fare un confronto ma la forbice dei bilanci delle squadre italiane (intendo anche la marea di soldi in nero che venivano messi nelle squadre) e di quelle straniere non credo che fosse uguali agli attuali… se qualcono riesce a fare un paragone sarebbe interessante…

      • Machete 11 Febbraio 2014, 11:30

        cominiciamo a insegnare ai ragazzini a giocare a rugby come fanno in argentina e vedrai quanti 20enni emigreranno e non per giocare in federale 1

        • speartacKle 11 Febbraio 2014, 11:38

          Io punterei piuttosto ad insegnarli a giocare a rugby e a prendere una laurea, poipossono andare dove vogliono…

          • Joest 11 Febbraio 2014, 12:13

            e quello che fanno laggiù nella pampa.

          • malpensante 11 Febbraio 2014, 12:28

            Anche molto più vicino a noi, Inghilterra compresa. in Francia non lo so, ma immagino che a Lourdes o Castres il rugby sia sempre quella roba lì, con in più il professionismo per chi ci può e per chi ci vuole arrivare. Gli altri, giocano a rugby. Ma tanto chi non vuol vedere non vede.

          • speartacKle 11 Febbraio 2014, 12:38

            Come ho detto all’inizio dipende da quali sono le nostre aspettative dalla Nazionale, ricordarsi sempre chi siamo e da dove partiamo, altrimenti uno magari si aspetta di vincere il 6 nazioni e si ritrova che ha i giocatori dilettanti

  7. edopardo 11 Febbraio 2014, 11:11

    Secondo me la cosa piu semplice è lampante quando si fa politica e non sport sarebbe una strategia secondaria: cioè finchè si vede come và la faccenda galles inghilterra,scozia e irlanda e italia si accordano per un altro campionato magari abbassando il costo di esso cosi d apoter inserire anche qualche outsider tipo rovigo?tio una selezione rumena?tipo una russa o spagnola o portoghese o anche una squadra francese che milita nel prod2 o una selezione loro visto che hanno un grandissimo bacino di giocatori…si crea un bel campionato sempre europeo si trova uno sponsor..magari russo o arabo…vedesi flyemirates…so parlare e facile ma se ci sarebbe la volontà qualcosa in accordo tra tutti si creerebbe..

    • Hullalla 12 Febbraio 2014, 00:25

      Una manifestazione di quell tipo NON avrebbe sufficiente interesse da attirare sponsor: con un milione di euro puoi diventare lo sponsor di denominazione del Pro12 (campionato stabile e visibile in TV) e non si e’ trovato nessuno.
      Figurati per un campionato con trasferte lunghissime e costose, che e’ tutto da inventare (a febbraio…), la cui copertura televisiva e’ tutta da inventare e che si svolge tra nazioni che hanno relativamente poco seguito locale come punto di partenza…
      Teniamo I piedi per terra (a meno che tu non sia il Signor FlyEmirates…)

  8. ventodelnord 11 Febbraio 2014, 11:14

    Non sarà facile piazzare i nostri giocatori italiani poiché i top player avranno la coppa del mondo che unita agli altri impegni internazionali li porterà lontani da club per 5 mesi nel 2015 e gli altri hanno veramente poco mercato. Probabilmente l’unica soluzione plausibile per avere buoni contratti in club prestigiosi sarebbe quella di rinunciare alla nazionale ma questi ragazzi crescono con l’unico obiettivo della maglia azzurra non considerando le cose con razionalità e cioè che sei disposto a ridimensionare la tua carriera per una federazione che ti sta mettendo in questa situazione e che a parte rari casi, ti usa due stagioni e poi ti dimentica. In bocca al lupo a tutti questi ragazzi che fidandosi della federazione hanno costruito famiglie, fatto mutui e che hanno i problemi di tutti. Conoscendo la famiglia Benetton, salvaguarderà i propri giocatori per quanto possibile.

    • Hullalla 12 Febbraio 2014, 00:29

      L’anno che le Zebre sono sparite, non hanno trovato ingaggio all’estero solo Masi e Del Fava, ma anche Furno, Romano, Staibano, Biagi, eccetera.
      Il mercato dei giocatori e’ piu’ ampio di quello che molti credono.

  9. dagniele 11 Febbraio 2014, 11:15

    “ed è vero che in questo momento Treviso guarda la “crepa” di casa sua, però non viene sottolineato che è altrettanto vero che si tratta una crepa costata finora oltre 20 milioni di euro usciti tutti dalle tasche di Luciano Benetton. Non è un dettaglio.”
    ….dimentichiamo quelli cacciati dalla FIR ( quasi altrettanti ) verso una squadra che si VANTA sempre di essere privata , molto italiana come cosa si prendendo i soldi dal “pubblico” e poi ci si dichiara di essere imprenditori privati

    • Maggicopinti 11 Febbraio 2014, 11:28

      Benetton può mollare tutto dall’oggi al domani, e sono 5 milioni di euro all’anno in meno per il rugby. Non glielo ha certo ordinato il dottore di spendere tutti quei soldi, in perdita.

      • dagniele 11 Febbraio 2014, 11:32

        …uuuh che rispostone….

        • Da 11 Febbraio 2014, 12:15

          e che doveva scrivere? che ha ragione la FIR?

        • Maggicopinti 11 Febbraio 2014, 17:31

          Rimane il punto: i soldi sono suoi, e ne fa quello che vuole. E 5 milioni di euro in meno non convengono a nessuno.

    • fr78it 11 Febbraio 2014, 13:43

      visto così il discoro potrebbe anche filare peccato però che nel caso specificio il tuo punto di vista si può facilmente ribaltare, la FIR si prende i soldi privati e pretende la gestione pubblica !! quindi come sempre la verità sta nel mezzo e se Benetton non riceve risposte fa bene ad usare le armi a sua disposizione per fare pressione.
      D’altra parte non è che Benetton faccia beneficenza alla FIR e tanto meno mi sembra che la FIR ne abbia mai fatta a Treviso.

    • tacklebro 11 Febbraio 2014, 18:47

      20 milioni persi per una persona che ha un patrimonio stimato in più di un miliardo di dollari us non sono cosi tanti, e non preoccupatevi che è più facile che perda soldi strada facendo un povero, che non un cosciente ricco consigliato da specialisti del settore! in sostanza, se li ha spesi….è perchè poteva!

  10. Da 11 Febbraio 2014, 12:11

    Tante parole ma, secondo me, il problema è uno solo: un club che si rispetti deve programmare e senza certezze questo è impossibile. Benetton non ci sta più e mette la Federazione davanti alle proprie responsabilità. E’ giusto? A mio parere si. Anzi, io penso che, in Federazione, ci sia ancora quella gelosia e quell’invidia che hanno caratterizzato gli anni della gestione Dondi verso Treviso. Questo, in Ghirarda, lo sanno e prendono decisioni di conseguenza.

    Altra questione: vuoi rinunciare alla Celtic per ragioni che ritieni corrette? Bene. Siccome, però, partecipare a quel campionato ha alzato il livello dei giocatori Italiani quale alternativa proponi per sopperire a questa uscita? Vuoi fare il gambero e tornare a prima della partecipazione alla Rabodirect per vanificare quanto fatto finora? Non me ne sorprenderebbe. Siamo in Italia..

  11. Nino40 11 Febbraio 2014, 12:14

    In Italia si blatera sempre e sempre a vuoto in tutti i campi. Il Benetton rugby che è l’unica squadra che può o poteva competere con i mostri sacri, ha fatto bene a far uscire il comunicato. Può darsi che la FIR, che è una delle federazioni sportive più ricche, si svegli. E’ comunque altrettanto vero che nel tugby contiamo come il due di spade a briscola. Io ho visto moltissime partite al Monigo e ho notato che almeno nel primo anno molte squadre celtiche prendevano l’incontro alla leggera e così qualche volta subivano. E il sei nazioni per noi è un regalo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Come ha detto Campese prima o dopo ci sostituiranno ….

    • Joest 11 Febbraio 2014, 12:15

      Il sei nazioni è un regalo. Invece il Pro-12 no: paghiamo per giocare…

    • Joest 11 Febbraio 2014, 12:17

      Campese chi ? Quello che nel 1990 diceva che il rugby a 15 era destinato a sparire in pochi anni ?

    • space 11 Febbraio 2014, 12:26

      l’ottimismo è il profumo della vita….

    • M. 11 Febbraio 2014, 13:31

      Vabbè dai, per noi è un regalo, l’hanno scorso infatti il cucchiaio l’ha preso la Francia e l’anno prima la Scozia.

  12. Joest 11 Febbraio 2014, 12:14

    Sicuramente con 15.000 euri all’anno non hai più soldi da regalare al procuratore e questi perdono potere pure sulle convocazioni della nazionale…

  13. Katmandu 11 Febbraio 2014, 12:36

    sarò prolisso e mi scuso già da ora….
    facciamo un salto in dietro nel passato quando avevamo un campionato “relativamente competitivo”, diciamo per tutti gli anni ’80. Bisogna ricordare che
    1 All’epoca il “sistema Italia” con molti problemi, funzionava meglio di oggi
    2 Le Aziende Italiche facevano e producevano ricchezza con tanto nero
    3 dovevano “cercare di pulire” i soldi e la legislazione riguardante le sponsorizzazioni era più favorevole che oggi
    NON STO DICENDO CHE TUTTI FACEVANO NERO SULLO SPORT SIA CHIARO MA QUALCUNO SI
    detto questo le società sportive Italiane di molti sport avevano una disponibilità che esulava da le singole quote dei club come funzionava in molte altri parti del mondo, per cui i vari Campese, Mallet, Botha, Stransky erano ben felici di venire a svernare in Italia. Facendo così il campionato Italiano si rinforzava parecchio e faceva crescere atleti più forti che “rubacchiavano” qualcosa a questi grandi campioni.
    Ora le cose non stanno più così e lo si vede in molti sport dove si fatica a rimanere ad altissimi livelli e continuare a fomentare una passione che molto spesso si scontra con la burocrazia e dei dirigenti poco competenti e chi caccia i soldi di solito si stufa di perdere i suoi danari per non avere nemmeno la soddisfazione di dire grazie, se ci mettiamo sopra che forse la sia fabbrichetta non se la passa troppo bene facendo 1+1 si fa come Melegari che ridimensiona pesantemente la sua partecipazione come magnate dello sport e lentamente ma inesorabilmente preferisce salvare la sua azienda che continuare a rimanere in un mondo che fatica a inquadrare
    Bene dopo questo prolisso excursus storico bisogna contare che il nostro paese non se la passa molto bene e di soldi da investire in attività che non generano ricchezza ce ne sono sempre meno. Il rugby c’era prima dell’avvento del rugby pro e ci sarà anche dopo ma non si può partecipare a competizioni o TM contro pro se la nostra nazionale poggia su di un movimento di dilettantismo spinto
    Facevo l’esempio qualche giorno fa sapete quanti soldi ci vogliono per mantenere in piedi un Accademy di premier? più del budget medio totale di una squadra di Eccellenza italiana, il rugby in cui le motivazioni entrano in gioco e fanno parte della gara son finite, la nazionale inglese si basava su una selezione che non tutti giocavano in una massima competizione nazionale, il pro è un altro sport (purtroppo) e serve un magnate che caccia il grano, un uscita dal mondo Pro porterà come una naturale conseguenza ad un impoverimento della nazionale e ad una situazione in breve tempo di ritorno alla situazione pre PRO12, con 2-3 prestazioni di livello contro le 8-9 di adesso, ma la cosa più grave è che gli altri continueranno a correre e noi ci fermeremo

    • Rabbidaniel 11 Febbraio 2014, 12:52

      Kat puoi dire tranquillamente che il nero era tanto e consistente senza tema d’essere smentito.

      • tony 11 Febbraio 2014, 13:14

        Eh gia e coinvolgeva molte più aziende di quante noi pensiamo e la situazione attuale ha fatto lasciare le sponsorizzazioni a molte aziende non avendo più tornaconto,decisioni poi fatte passare con altre motivazioni.

        • kinky 11 Febbraio 2014, 16:40

          Kat, l’analisi è giusta solo un piccolo appunto: le aziende non facevano troppo nero e quindi avevano soldi da dare, ma le aziende facevano un sacco di utili (cosa che oggi è pura utopia per il 90% delle aziende) e quindi facevano il solito giochino della sponsorizzazione.

          • Katmandu 11 Febbraio 2014, 16:47

            hai ragione …. Purtroppo 🙁

    • tony 11 Febbraio 2014, 13:10

      @Kat analisi sacrosanta.Moh che fammo…..

    • dagniele 11 Febbraio 2014, 13:10

      bravo bis… c’era pure chi i soldi

    • Hullalla 12 Febbraio 2014, 00:41

      “non si può partecipare a competizioni o TM contro pro se la nostra nazionale poggia su di un movimento di dilettantismo spinto”.
      Non e’ vero: c’e’ chi lo fa: Argentina, Fiji, Samoa, Tonga… il problema e’ quei paesi hanno alle spalle una base forte e popolare.
      Noi no.
      I (molti, diciamolo…) soldi che sono passati tra le mani dei dirigenti del rugby italiano sono stati investiti altrove e quell’investimento non sembra al momento poter garantire un future sostenibile. In questo modo rischiamo di trovarci senza niente: ne risorse, ne base, ne future.
      Spero di sbagliarmi.

      • San Isidro 12 Febbraio 2014, 02:11

        Hulla, comunque i nazionali isolani che giocano nel loro domestic sono pochi (nel gruppo dei 23 fijani contro l’Italia erano 5 i giocatori che venivano dal domestic), la maggior parte gioca tra campionati europei e Super Rugby…

      • Katmandu 12 Febbraio 2014, 08:01

        @hullala conta un po quanti dilettanti porta Tonga, Samoa e Argentina… Guarda che son tutti più o meno pro, tranne forse qualche argentino
        Fijiani e tongani che non son in europa son neozelandesi che giocano in NPC (quindi pro)
        Samoani son la stragrande maggioranza in europa e li si potrebbe considerare una sorta di AB di riserva
        Argentini… Abbiam discusso già abbastanza
        Le prime 13 nazionali al mondo poggiano su giocatori pro!

  14. call99 11 Febbraio 2014, 13:19

    Se le italiane escono dalla celtic league si farà un passo indietro di 10 anni… Con i migliori che se ne andranno all’estero, dove verranno spremuti come arance, magari accettando contratti dove si rinuncia addirittura alla nazionale… E con i nostri giovani emergenti che per poter diventare giocatori di alto livello, avranno come unica opportunità quella di farsi notare da qualche grosso club, sempre all’estero. Spero per il rugby italiano che non si commetta questo errore madornale!

  15. gsp 11 Febbraio 2014, 13:21

    Cmq, detto questo, e forse sono maleinformato, non vedo come non possa non esserci ilpro12 l’anno prossimo, e noi ci saremo.

    Diverso il discorso HC, molto diverso. dove e’ tutto da definire.

    Adesso, la lega anglo-irish avrebbe sicuramente possibilita’ e potenzialita’ enormi per quasi tutti. ma non penso gli irlandesi andranno dagli inglesi come parenti poveri, a differenza di alcuni gallesi. e’ una lega che puo’ portare soldi, ma con dettagli da mettere a punto e ci vorrano un paio d’anni.

    le gallesi in aviva non ci vanno e non possono andarci. tutta la storia e’ sulla nuova coppa.

    • M. 11 Febbraio 2014, 13:32

      Appunto, si parla di una coppa che giocherebbero stile LV Cup, nelle pause dell’AVIVA o durante la pause della Ex Heineken. Ammazza che guadagnone eh, giocare 3 partite, stare fermi 2 mesi, giocarne altre 2, stare fermi un mese e mezzo… Poi magari guadagnano di più ma sportivamente è un disastro.

      • gsp 11 Febbraio 2014, 14:11

        ma se fanno solo la LV 2.0, cmq perdono il supporto della WRU che prenderebbero per la Celtic, quindi ci vengono a perdere.

        • M. 11 Febbraio 2014, 15:39

          Economicamente gli inglesi non si erano offerti di dare la stessa cifra della WRU? Comunque a me pare folle fare tutto sto casino per giocare tipo 8-10 partite l’anno, magari a distanza di mesi…

  16. panda 11 Febbraio 2014, 13:48

    Chiedo scusa ma questa discussione non esiste. Quasi tutte le squadre di eccellenza hanno grandi problemi economici, le due franchigie spesso ( sopratutto le Zebre ) sembra servano a mantenere come professionisti giocatori in parabola discendente più qualche straniero abbastanza modesto.
    A parte la Nazionale non ci sono spettatori; le televisioni trascurano le partite del campionato nazionale perchè hanno poco audience.
    Penso potrebbe essere intelligente usare i soldi federali per creare una selezione del campionato eccellenza, pagando i giocatori, da far partecipare alla coppa ex FIRA. I migliori tra questi potrebbero passare nella nazionale maggiore insieme ai professionisti che giocano all’ estero con una discreta esperienza internazionale.

  17. jacoponitti 11 Febbraio 2014, 14:07

    Ho provato a fare una lista dei migliori giocatori che, con ogni probabilità, farebbero parte di un eventuale campionato a 8 squadre. Ovviamente è una lista ipotetica, basata su una conoscenza parziale e soggettiva del panorama rugbystico italiano. Se facessimo una lista a testa, verrebbero naturalmente fuori tutte diverse, quindi abbiate pietà. In ogni caso non credo di essere andato troppo lontano dalla realtà.
    Detto questo, secondo me il livello non sarebbe poi così basso. A mio parere potrebbe essere una buona base di partenza per sviluppare un campionato discreto nei prox anni.

    PILONI (21)
    Matías Agüero
    Andrea De Marchi
    Salvatore Perugini
    Carlo Fazzari
    Luciano Leibson
    Luca Redolfini
    Dave Ryan
    Dario Chistolini
    Pedro Di Santo
    Ignacio F. Rouyet
    Matteo Muccignat
    Guillermo Roan
    Salvatore Costanzo
    Andrea Lovotti
    Lorenzo Romano
    Giulio Cenedese
    Jack Gilding
    Andrea Ceccato
    Massimilano Ravalle
    Piermaria Leso
    Fabio Staibano

    TALLONATORI (11)
    Davide Giazzon
    Tommaso D’Apice
    Andrea Manici
    Enrico Ceccato
    Giovanni Maistri
    Franco Sbaraglini
    Luke Mahoney
    Luigi Ferraro
    Roberto Santamaria
    Agustin Costa Repetto
    Ornel Gega

    SECONDE LINEE (10)
    Michael Van Vuuren
    Filippo Cazzola
    Marco Fuser
    Antonio Pavanello
    Cornelius van Zyl
    Jean-François Montauriol
    Agustin Cavalieri
    Paino Hehea
    Ruhean Van Jaarsveld
    Mantvydas Tveraga

    TERZE LINEE (23)
    Filippo Cristiano
    Nicola Cattina
    Emiliano Caffini
    Filippo Ferrarini
    Mauro Bergamasco
    Samuela Vunisa
    Marco Filippucci
    Edoardo Ruffolo
    Andrea De Marchi
    Matteo Ferro
    Nicola Belardo
    Stefano Scanferla
    Maxime Mbandà
    Braam Steyn
    Gonzalo Padrò
    Marco Barbini
    Meyer Swanepoel
    Edoardo Candiago
    Alberto Saccardo
    Gabriele Cicchinelli
    Filippo Giusti
    Enrico Targa
    Zane Ansell

    MEDIANI DI MISCHIA (8)
    Alberto Chillon
    Fabio Semenzato
    Guido Calabrese
    Giorgio Bronzini
    Pietro Travagli
    Alberto Lucchese
    Pino Patelli
    Nicola Benetti

    MEDIANI DI APERTURA (12)
    Paolo Buso
    Luciano Javier Rodriguez
    Simone Ragusi
    Kelly Haimona
    John Keanu Apperley
    Matt Cornwell
    Edoardo Padovani
    Andrea Marcato
    Andrea Menniti-Ippolito
    Dion Taumata
    Riccardo Bocchino
    Filippo Vezzosi

    CENTRI (16)
    Matteo Pratichetti
    Roberto Quartaroli
    Andrea Pratichetti
    Mirco Bergamasco
    Ross McCann
    Joe van Niekerk
    Tommaso Castello
    Alberto Chiesa
    Andy Vilk
    Gilberto Pavan
    Gabriel Pizarro
    Enrico Ceccato
    Tommaso Boni
    Denis Majstorovic
    Troy Nathan
    Alessandro Castagnoli

    ALI/ESTREMI (19)
    David Odiete
    Giulio Toniolatti
    Ruggero Trevisan
    Dion Berryman
    Ludovico Nitoglia
    Billy Ngawini
    Steven Bortolussi
    Stefan Basson
    Pablo Canavosio
    Benjamin de Jager
    Michele Visentin
    Kaine Robertson
    Riccardo Pavan
    Ezio Galon
    Guglielmo Palazzani
    Niccolò Fadalti
    Andrea Bacchetti
    Michele Sepe
    Giulio Rubini

    • Katmandu 11 Febbraio 2014, 14:22

      per me rimangono pochiper allestire un campionato pro…anche a 8 squadre

      • jacoponitti 11 Febbraio 2014, 14:53

        Insomma, stiamo parlando di 120/130 giocatori, più i giovani in uscita dalle accademie. Non dico che potrebbe essere un campionato competitivo da subito, ma in prospettiva potrebbe diventarlo. Tutto sta nel dove si metteranno i soldi che si risparmiano con l’uscita dal Pro12…

        • Katmandu 11 Febbraio 2014, 15:07

          ok faccio un esempio e spero di essere chiaro e non voglio passare per il maestrino ma vedi di seguirmi, se prendi buco lo riempi con l’acqua cosa succede? stagna e l’acqua si contaminerà se invece continui a mettere acqua pulita, fresca a far scorrere tenere temperatura costante, insomma ci lavori dietro, potresti pure fare un allevamento ittico o una piscina olimpionica
          questo per dire cosa, ci vuole tanto lavoro, tanto impegno e soprattutto tanti soldi, per creare interesse in un movimento che fino ad oggi non ha creato quell’interesse nella gente come in altri posti, per citare il presidente di Tolosa che si arrabbia perchè non riesce più a vincere, perchè le altre hanno alzato di molto il livello e di conseguenza anche l’interesse e quindi i Soldi ricordai che noi abbiamo bisogno del pro12 per competere ad alto livello non il contrario 😉

          • jacoponitti 11 Febbraio 2014, 21:05

            Beh l’acqua di cui parli mi sembra calda e tu l’hai scoperta Kat! 😉
            Sempre per restare in tema, è chiaro come l’acqua che noi abbiamo bisogno del Pro12, ma, secondo me, non ad ogni costo.
            Per tornare al tuo esempio, l’unico modo per “produrre” nuova acqua da mettere nel “buco” è necessario lavorare sulla base, investire sulla base. In questo senso poter usufruire di quei milioni che attualmente diamo ai celtici potrebbe fare la differenza.
            Dovremmo cominciare ad investire seriamente nei club, sia per la crescita dei giovani, sia per la promozione del nostro sport.
            Attualmente il “buco”, a livello di giocatori, sarebbe mezzo pieno. Con gli investimenti giusti potremmo essere in grado di riempirlo completamente nei prossimi anni (magari con un po’ di acqua fresca)

    • Machete 11 Febbraio 2014, 14:39

      per allenstire un campionato prop servono soldi non giocatori…

    • gian 11 Febbraio 2014, 17:05

      il problema è che questi ragazzi, di loro validi, e quelli che ti sei eventualmente dimenticati, tranquillo non è una critica è normale non conoscerli tutti io ne avrei scritti meno di te, se non si allenano da pro rimangono degli ottimi giocatori, ma non possono competere con gente che non fa altro nella vita, ti faccio un esempio, l’altro giorno ho parlato con un ragazzo che gioca in A e gli chiedevo dell’accademia, mi diceva che i ragazzi sono forti tecnicamente e fisicamente per la loro età in tutti i ruoli e per il campionato che fanno, pur non essendo superiori a tutte le altre della categoria (diciamo le vere semipro, non quelle gestite “amatorialmente”), alla mia “ma sono veramente così bravi?” la risposta è stata, testuale: “per forza, non fanno altro nella vita, sono professionisti, scommettiamo che se anch’io mi alleno due volte al giorno e faccio palestra continuativa, improvvisamente divento molto più forte?!”. detto ciò e facendo notare che comunque non sono in testa al campionato e quindi non sono questi fenomeni, direi che tale affermazione la dice lunga, zanni se si allena tre volte alla settimana e il giorno lo passa in ufficio, rimarrà un gran giocatore, ma non puoi pensare che possa giocare a pari di picamoles che vive di rugby 24/24 per 365 giorni all’anno.
      il professionismo non lo fanno il talento, la voglia e la passione, lo fanno i soldi e la possibilità di campare solo di rugby (e benino), forse con una svolta nel domestic in qualche anno si potrebbero avere delle squadre abbastanza pro con contorno di dilettanti di livello, ma in tempi brevi e senza toccare nulla siamo a livello del tier 3

    • Hullalla 12 Febbraio 2014, 00:45

      Il problema e’ che molti di questi andranno all’estero.

  18. Katmandu 11 Febbraio 2014, 14:19

    io non volevo dire null’altro di quello che ho scritto, il problema è che bisogna lavorare in un altro contesto socio-economico e confrontarsi con realtà differenti, ora non lo so se i Benetton seguiranno le orme dei vari Melegari o chi più ne ha più ne metta, la mia era una spiegazione di come siamo arrivati li e non di come mantenere il livello pro sia chiaro. A mio avviso i soldi per mantenere ad un cero livello i giocatori per 2 squadre ne abbiamo, anche magari aiutandoci con le conoscenze private che la FIR ha sviluppato in questi anni certo ci vuole lavoro intenso e continuato ma uscire dalla CL sarebbe un suicidio per tutto l’alto livello sia chiaro:
    Non abbiamo i soldi per concederci il lusso di un campionato pro interno nemmeno se la FIR finanziasse con contratti centrali i giocatori e li dirottasse in eccellenza.
    Se si esce dalla CL si tornerà ad avere un movimento che si basa quasi ed esclusivamente su atleti che giocano all’estero qual’è il problema direte voialtri? Beh il problema che oggi la nazionale poggia su due franchigie celtiche più gli “esteri” totale circa 60-70 giocatori teorici che possono reggere 60 minuti di alto livello, chiedo a chi sostiene che la CL è uno sperpero inutile di soldi chiedo quante squadre estere (14 francesi+12 Inglesi+10 celtiche) possono permettersi di far spalmare 60/70 atleti che dovrebbero crescere come numero nei prossimi anni per far mantenere un livello di gioco decente agli Azzurri? a meno che della nazionale non ve ne freghi una bene emerita mazza e allora son il primo a gridare viva al campanile!
    ps se si prendono gli atleti della CL e si dirottano in eccellenza si farà come l’Argentina che han comunque bisogno di un campionato pro per fare quel salto, e comunque non so quanta gente se li prenderà ancora…così tanti come ha bisogno una nazionale pro

  19. michelangelo 11 Febbraio 2014, 14:58

    si parla di un patrimonio personale di 2 miliardi …..mettiamo pure che siano la metà sapete cosa vuol dire ?? che sarebbe come uno che ha 1000 euro tira fuori 5 euro in un anno per fare una squadra!!!! quindi non farei Benetton così tanto eroico .
    quanti di voi non tirerebbero fuori 5 euro per avere una squadra sua???

    • HagarTheHorrible 11 Febbraio 2014, 15:07
    • malpensante 11 Febbraio 2014, 15:12

      Io. Preferisco darli a uno che ha bisogno, o metterli nel salvadanaio. Mio cuggino ch’è edonista ci compra un gelato col riporto. La mi’ zia un poster di George Clooney nudo sull’Harley. Ma che discorsi sono?

      • michelangelo 11 Febbraio 2014, 15:21

        sto solo dicendo che uno per uno come Benetton non è un grande sforzo tirare fuori 5 milioni di euro : Punto.
        poi è chiero che uno fa quello che ne ha voglia !!!!!
        io se avessi tutti i suoi soldi lo farei senza tante balle !!!!
        mo io amo molto il rugby!!!!

        • Stefo 11 Febbraio 2014, 16:42

          Ma che ragionamento e’?Quindi se uno e’ ricco puo sperperare a destra e sinistra?Forse proprio perche’ uno fa investimenti mirati e non sperpera diventa ricco.
          Benetton di passione ne ha messa tanta ed ha messo tanti soldi nel rugby, nel volley e nel basket ma guarda caso non in quel buco nero che e’ diventato il calcio ed e’ uscito da basket e volley quando ha capito che erano soldi gettati nel cesso.
          No michelangelo anche avessi i soldi di Benetton non spenderei tanto per spendere alla “mazzo” di cane perche’ tanto posso, se non e’ un qualcosa che vale non lo farei al di la’ della passione personale, spendere milioni in un hobby senza alcun ritorno e’ da “maglioni” indipendentemente dalla richezza a quel punto se devo regalare i soldi li do in beneficienza.

        • Hullalla 12 Febbraio 2014, 00:53

          Michelangelo: vai subito a lavorare e a guadagnare I miliardi! E’ un ordine! 😀

    • Hullalla 12 Febbraio 2014, 00:52

      Se ho ben capito il tuo discorso, stiamo parlando di patrimonio e non di stipendio mensile, per cui devi includere anche la casa eccetera.
      Se tu come patrimonio (incluso casa, quindi e non contando lo stipendio) avessi 100.000 euro, spenderesti con noncuranza 500 euro all’anno a fondo perduto?
      Io no.

  20. Joest 11 Febbraio 2014, 16:03

    Propongo di aoprire una colletta per i poveri procuratori…

  21. Joest 11 Febbraio 2014, 16:05

    comunque il post è illuminante…. beh d’altronde molti procuratori bazzicano blog e forum

  22. kinky 11 Febbraio 2014, 16:48

    Premetto che io non ci credo. Non è la fine del “grande rugby”, il Benetton l’anno prossimo sarà nel Pro12 o da qualche altra parte. Se proprio le cose dovessero andare male è solo per la volontà di non spendere più soldi da parte della famiglia Benetton. Ma questo punto si farebbe un’altra franchigia federale ed avremmo sempre due squadre ad alto livello.
    Comunque derto questo adesso possiamo notare quanto lungimirante sia stato Rubini il quale fece questo ragionamento (giustissimo secondo me): non sono un fenomeno, all’estero non ho mercato e se qui fra uno o due anni non ci saranno più le franchigie sono a piedi….sarà meglio accettare l’offerta delle Fiamme Oro fare la firma tonda così da assicurarmi uno stipendio e la pensione!!!! Tanto di cappello!!

    • malpensante 11 Febbraio 2014, 19:14

      Appunto, con uno stipendio da Fiamme Oro e un po’ di benefit fai tutto l’allenamento che vuoi, giochi a rugby da professionista e ti laurei pure. O questi vanno a manganellare di qua e di là? Se sei forte davvero vai a cercare tra i ricchi, o più probabilmente ti cercano loro. La cosa importante è che nessuno faccia il furbo con i budget e che ci sia un fortissimo investimento sui campionati under 16 e 18. Nel giro di due tre anni arrivano in prima squadra i ragazzini, ognuno al livello suo, e tutti i campionati per magia diventan meglio. Se c’è la Celtic, benissimo, i migliorissimi a 18 o prima se son fenomeni vanno nella seconda squadra e fanno l’accademia, apiccicati al roster uno e, ovviamente, pure i permit de son pronti. Quelli tagliati si accasano in eccellenza e quelli buoni, magari a 25-26 che mica tutte le nespole maturano insieme, dall’eccellenza vanno su alle celtiche. Sei una squadra ricca sfondata? Bene, bravo, i soldi buttali sugli staff, sulle giovanili e sugli impianti, e se sei davvero capace, guadagni i soldi che la FIR mette in palio sui campionati under. Con la concorrenza del Sontosto e del Midodafare che son piccini ma con una bella leva, capaci di tirar su ragazzi forti e con un sacco di idraulici, avvocati e verdurai ex rugbisti che danno qualche soldo. E un Comune che fa palestre e impianti anziché fiere del cucù e addetti stampa. La FIR paga le celtiche per quelli che decide se lo meritino, e si tiene il cartellino. Mette uno a far il direttore del rugby, gli lascia prendere uno staff buono e per tutte le nazionali, e non rompe i maroni per qualche anno. Da lì un po’ di supervisori coi maroni per i raduni e il monitoraggio, tutti gli altri a casa. Se non c’è la Celtic, la Fir mette su due squadre/accademie di ragazzi e nazionali, magari una con le Fiamme Oro e l’altra con la Croce Rossa. Amen.

      • Rabbidaniel 12 Febbraio 2014, 02:58

        Già mi vedo fra 3 anni la massima serie del rugby nostrano con la squadra della polizia, quella dei carabinieri, quella dei secondini, quella dei finanzieri, quella della forestale, quella dell’aeronautica, quella della marina e quella dell’esercito. Roba da far invidia alle varie Dinamo, CSKA, Lokomotiv ecc. ecc. di sovietica memoria.

        • San Isidro 12 Febbraio 2014, 03:20

          eppure Rabbi, un tempo, ai livelli non pro, esisteva anche la squadra di rugby dell’Esercito (a Viterbo), quella Interforze (a Napoli) e negli anni ’50 a Roma c’è stata la squadra della Marina…adesso tra l’altro sono nate le Fiamme Rosse (gruppo sportivo dei Vigili del Fuoco che credo si apriranno al rugby)…siamo sulla buona strada…

  23. gian 11 Febbraio 2014, 17:22

    ma sono l’unico a pensare che la sparata benetton sia la solita bomba nello stagno per far muovere qualcosa sia in italia sia in europa, hanno detto chiaramente che si riservano di tornarci se ci fosse (magari stavolta travestiti da franchigia con l’aiuto del resto del veneto ed in tasca gli accordi per poter spendere meno ed essere più competitivi anche a livello di interscambio di giocatori), con i celtici che volenti o nolenti si trovano con una celtic dimezzata nei numeri e nei valori in campo e senza dindi dell’italia (anche dovessero accettare un ridimensionamento della tassa d’ingresso tra averlo e non averlo ce ne passa e meno partite = meno soldi dalle TV)….
    OT 1: ma voi che squadre conoscete? gli eccellenti si allenano 2/3 volte la settimana?! una squadra semipro non si allena meno di 4 volte in campo (la sera) e 2/3 volte in palestra (da soli in pausa lavoro e/o la sera libera), ben diverso di un pro, indubbiamente, ma un filo meglio di un amatore
    OT 2: giusto per fare una nota alla FIR, oggi ho letto la notizia che la lega basket, fatti i dovuti calcoli, stà pensando di denunciare la rai per la scarsa visibilità data al loro sport in rapporto all’invadente calcio nelle trasmissioni locali e nazionali……..voi alzare la voce per far crescere la visibilità del domestic, che rimane la prima parte della catena, del pro12 e della nazionale, no eh?! continuiamo a tirar fuori soldi o aspettiamo fino a due giorni prima il contratto miracolo e facciamoci trattare come i cugini sfigati, mi raccomando, andremo lontano!

    • Hullalla 12 Febbraio 2014, 00:56

      La maggior parte delle squadre di eccellenza si allena una sola volta al giorno, mentre fino a pochi anni fa erano due.

      • gian 12 Febbraio 2014, 10:31

        qualcuna continua ad allenarsi (tutta la squadra o buona parte) ancora due volte al dì, ma siccome qui c’è gente che parla di eccellenti che si allenano 3 volte alla settimana in tutto, mi chiedo che realtà vedano, quello che ho descritto sopra è il MINIMO per poter affrontare un campionato accettabilmente competitivo

  24. Mr Ian 11 Febbraio 2014, 17:58

    Però dobbiamo essere anche onesti, dal punto di vista del board celtico, come fai a non pretendere l obolo con i 50 tifosi di Parma di domenica sera?? perchè una squadra straniera deve affrontare delle spese per venire in Italia?
    Si può anche tornare a fare un campionato locale, ma prima organizziamolo, riorganizziamo tutto in 2 anni. Mandiamo 2 franchigie federali, i giocatori attualmente alla Benetton, ai migliori sarà offerto un contratto centralizzato, gli altri rimarranno a carico della Benetton, così non se ne escono ma almeno risparmiano un pò di soldi, i contributi che la fir dovrebbe dare se li gestisce tutta lei.
    Benetton molto indebolita riparte dall Eccellenza, ricca però dell esperienza europea, Rovigo potrà avere così la sua vendetta.
    I vari Zanni, Ghiraldini, Favaro potranno accettare o meno i contratti centralizzati, i giovani magari un biennale non sarebbe male…
    Le energie maggiori però dovranno essere spese per riformulare la base della piramdie….

    • gian 11 Febbraio 2014, 19:41

      sul fatto che i soldi, in un modo o nell’altro, li dobbiamo cacciare, non ci piove, bisognerebbe, magari, fare i conti bene e capire quanti come minimo (supponendo che ogni altra squadra del torneo ci “metta”, direttamente o indirettamente, 500.000 euro, allora anche le italiane dovrebbero mettercene almeno 600.000 a squadra, e già ci penalizzano e vabbeh, è una clausola giustissima, poi che ce li metta la fir, la tele, l’azionariato popolare, la mussa dello strassaro, l’opera pia “madonna dei 22mt”, sponsor privati, una fondazione bancaria etc etc, è un altro discorso ed un problema della fir stessa), ma a parte questo lo diamo per appurato.
      Il problema pubblico al board non deve neanche lontanamente interessare, il problema è della fir e delle sue scelte avventate, su cui deve porre rimedio.
      il domestic di livello si può fare, ma servono almeno 5 anni, la fed che investa, regole diverse e trovare privati, conoscendo la nostra capacità organizzativa e lungoveggenza direi che saremmo rovinati!

    • Joest 12 Febbraio 2014, 09:52

      Vermanet eil pizzo lo pagavamano anche quando a Viadana c’erano 3000 persone….

  25. zattozatto 11 Febbraio 2014, 23:08

    Mia opinione, ma se i gallesi vanno a giocare nella Premier inglese, Irlandesi e Scozzesi andranno a parare anche loro li, e si farà una Lega Britannica. Rivalità regionali e sponsor a gogò, diritti tv stratosferici. Poi come la strutturerebbero non saprei. Se decidessi io lascerei fuori Connatch e Newport, e il campionato lo porterei a 14 squadre. Le coppe europee sarebbero comunque composte da squadre del 6 nazioni spalmate su 3 campionati. e l’Italia si deve arrangiare. Prima o poi deve scoppiare il bubbone, è possibile che a 4 mesi dal fine mandato, non si sappia ancora il futuro del Pro12? Franco Smith è un veggente? non credo! a mio parere a queto punto sanno già tutto quello che si deve fare, un passo alla volta si scoprirà tutto, perchè non si può certo programmare una competizione cosi importante dalla sera alla mattina

    • San Isidro 12 Febbraio 2014, 00:22

      magari restano tutte e 22 le squadre (12 Premiership + 10 celtiche) e suddividono il torneo i conference o gironi…pure illazioni ovviamente…e poi ci sarebbe anche il problema delle retrocessioni e dei club dell’RFU Championship…

  26. San Isidro 12 Febbraio 2014, 00:30

    Sono ancora scettico sul fatto che la nostra avventura celtica avrà termine, ma se così, ahimè, fosse perchè scandalizzarsi più di tanto? Torneremo come eravamo nella stagione 2009/2010, l’anno prima dell’era celtica, cioè al Super 10 e tanti che andranno all’estero…

    • Rabbidaniel 12 Febbraio 2014, 02:49

      Non c’è da scandalizzarsi, c’è da prendere coscienza che il rugby ad alto livello è uno sport viepiù professionistico e non puoi sperare di competere sul lungo periodo senza campionati e movimento di base adeguati. Basta vedere la crescita costante di Top14 e Premiership. Se le celtiche formassero una lega B&I con gli inglesi visibilità e contratti aumenterebbero. Noi cosa potremmo proporre? Un Super10 che ha fatto la fine che conosciamo? Tanti andranno all’estro, ma c’è da preoccuparsi per chi verrà dopo i “senatori” e quei giovani interessanti che stanno crescendo. Riprenderemo a naturalizzare e a equiparare gli “scarti” altrui ai ritmi di qualche anno fa?

    • lexv 12 Febbraio 2014, 19:18

      Va bene, ma si dovrebbe cercare di fare un campionato competitivo e di livello in pochissimi anni! Magari affiancare al super 10 un torneo di franchigie su vera base territoriale con il meglio dei giocatori provenienti dall’eccellenza (giusto per buttarla lì). Con l’eccellenza di adesso o poco più non si va da nessuna parte!

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