Nel passato del cineasta morto nella sua Padova c’è stata la palla ovale. Che si è ricavata un po’ di spazio anche nei film
Il cinema saluta Carlo Mazzacurati, il regista un po’ rugbista
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Gran bel film, la scena della gallina é da storia del cinema…. Secondo me é uno di quei film passati un po in tono minore ma che probabilmente la generazione di mia figlia fra 15/20 riscopriranno volentieri (almeno me lo auguro)
quotissimo kat!
anche a me piaciuto un casino..poi bentivoglio e albanese son due fuoriclasse!!!
rip grande!
Scusate e la recitazione di Ravazzi e quella dell’Etrusco al secolo Piero Monfeli,all’ombra della basilica di S.Giustina dove centinaia di rugbysti Padovani si son fatti (o rotti) le ossa sull’indimenticato Tre Pini ,e le maglie del Cus e del legittimo proprietario del campo Petrarca?
chi è il legittimo proprietario del campo del petrarca???
comunque sei scusato 😉
Regista spesso sottovalutato, ha raccontato storie e luoghi di un Veneto marginale ma bellissimo.
un po’ criticabile, visto che conosceva bene il gioco, la scelta di far sembrare albanese un kicker stile football americano che entra alla bisogna, calcia e poi esce, ma tolto questo particolare un gran atto d’amore alla sua padova con tante scene che rimanevano nel contesto del film, ma riportavano la piccola vita interna della città che gli “stranieri” non conoscono, e il grande omaggio al campo tre pini dell’antonianum come casa del rugby padovano (e non solo), per quanto fosse già stato abbandonato da anni al tempo del film