Nasce dalla collaborazione tra CSI di Firenze e l’Opera Madonnina del Grappa un percorso di integrazione ed inclusione attraverso il rugby dei detenuti del Carcere di Sollicciano a Firenze
Il Firenze Rugby 1931 sarà parte integrante del progetto “Rugby, la meta è oltre” che vedrà lo sport della palla ovale mettersi al servizio dell’azione sociale e di welfare da realizzare all’interno del Carcere di Sollicciano a Firenze, L’iniziativa educativo-sportiva nasce dalla collaborazione tra CSI di Firenze e l’Opera Madonnina del Grappa, attraverso Don Vincenzo Russo, cappellano del carcere di Sollicciano.In un contesto sovraffollato, multietnico e multiculturale, come sono in questo periodo storico le nostre carceri, l’attività sportiva ha un valore aggiunto: è un linguaggio accessibile a tutti, pertanto non esclude nessuno. Lo sport assume quindi il ruolo di facilitatore dell’interazione fra mondi, culture e lingue differenti. Il rugby in carcere diventa quindi il collegamento con la realtà esterna: “La meta è oltre”.
Un progetto gemello, da mercoledì 18, è già operativo all’interno della Casa Circondariale La Dogaia di Prato. Gli allenamenti condotti dal tecnico Davide Malpaganti hanno visto già la partecipazione di 30 detenuti e si nutre l’ambizione di iscriverli al Campionato di Serie C toscano nella prossima stagione con il nome “Gli Spartani”.
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