Eccellenza: Rovigo si impone sui Cavalieri, Calvisano a valanga

Ragazzi, non voglio fare l’avvocato virtuale di @6nazioni, ma credo debba essere preso con più leggerezza, il suo appellattivo “cavigotti” deriva dall’unione “cavalieri” (visti i tanti toscani giunti quest’anno nel polesine) e “rovigotti”…si lo so che non è il massimo che volete sentirvi dire, ma da un petrarchino non aspettatevi complimenti…e poi un pò di sana ironia ogni tanto non fa male su…
Dai che Rovigo quest’anno vince lo scudetto (il risultato di oggi credo lo dica molto chiaramente), ma NON il Trofeo Eccellenza che se lo portamo a Roma…

Analisi sulle romane:
– Capitolina: partiamo da qui…mamma mia che botta oggi! Ma non c’è solo questa però, anche le trasferte di Mogliano Veneto e Viadana hanno rappresentato serie asfaltate per i ragazzi di via Flaminia…è vero ad es. che Cococcetta a Viadana schierò una formazione molto sperimentale per preservare i giocatori buoni, però oggi gli esperimenti non erano molti…mi spiace ammetterlo, ma il gap per i bluamaranto è troppo…continuo a ripetere che ad ogni modo sono un gruppo affiatato e con tanta voglia di lottare anche con squadre superiori (come in casa con il Prato), certi passivi però pesano troppo…l’URC comunque ha vinto contro Reggio, ha battagliato nel derby con la Lazio, alla Guizza con il Petrarca e, nonostante il 3-38, anche in casa con Prato…da dimenticare le altre partite, compresa la gara interna con San Donà…
Lazio: campionato muy duro per i biancocelesti, vittoria (tirata) con la Capitolina, tre punti di bonus difensivi e nient’altro…nell’altro derby, quello con le Fiamme, i laziali hanno buttato la partita alle ortiche, mentre hanno fatto ottime prove casalinghe con Calvisano (punteggio bugiardo in favore dei bresciani, 13-38…) e Mogliano, oltre a una figura dignitosa a Padova…il gruppo rispetto agli anni passati manca di qualche elemento di qualità (il gran capitan Mannucci, che è veramente un simbolo per il rugby romano purtroppo già era infortunato e, una volta recuperato, si è rifatto male nel derby con l’URC, l’assenza della sua leadership e del contributo che dava in mischia si fanno sentire), ma i nuovi inserimenti stranieri stanno facendo più che bene: ottimo l’eagle Civetta, non è un fenomeno, ma dà sempre un grande apporto al pack, ha voglia, si spende, gioca bene, e poi il possente fisico lo aiuta molto…perfetto Nathan, un grande, quello che ci voleva ai laziali, però il gruppo non si deve affidare troppo a lui, sennò è finita…il cuyano Baeck (l’unico argentino a Roma, oltre a vice-coach dell’URC Caffaratti) sta impressionando bene utilizzabile sia in seconda che in terza…
La Lazio fa un buon gioco offensivo, deve però migliorare la tenuta mentale nelle partite…il giovanissimo Bruno del vivaio è una piecevole scoperta, già convocato da Troncon in u.20…
Fiamme Oro: partite molto male (pesantissimo l’esordio al Battaglini), ma ora ci sono, grandi vittorie interne con Petrarca e San Donà, derby vinto con la Lazio solo grazie a Benetti, partita vinta col cuore e con la fortuna al Canalina…tuttavia ci si aspettava ancora di più, le premesse estive erano maggiori…il roster è molto buono (l’unico neo è che i romani o i laziali in genarale si contano sulla punta delle dita ed è curioso per una squadra della capitale, oggi c’erano solo Sepe e il frascatano Zitelli, ma ci sta alla fine per un team che da qualche anno ha un carattere professionistico e statale), ci sono buonissime individualità, devono solo riprendere la marcia, pare però che la strada sia quella giusta…
Trofeo Eccellenza: non lo seguo molto perchè è la competizione in sè che non mi entusiasma, ma debbo dire che il girone romano è molto agguerrito…a parte l’URC che giustamente schiera sempre riserve e giovani del vivaio, i laziali e i poliziotti sembrano crederci davvero…ho visto sul nostro canale regionale T9 Sport il derby del TE Lazio-Fiamme di sabato scorso e debbo dire che è stato di una grande intensità e molto bello da vedere, le due squadre giocavano senza troppi esperimenti…cremisi che sembrano ormai già aver raggiunto la finale (che, presumibilmente, quest’anno dovrebbe essere fatta sul campo della finalista romana, forse…), e sarebbe bello riportare la coppa a Roma dopo che due anni fa i bianconeri della Rugby Roma sgambettarono il Mogliano e finalmente, dopo 11 anni, Roma poteva mettere in bacheca un altro trofeo ovale che conta…
Conclusione: credo che il prossimo anno non saremo più tre, ma, dopo 43 anni, sogni di gloria sfumati (e realizzati come lo scudetto del 2000), pene, sofferenze e fallimenti, quest’anno siamo tornati in tre abbiamo dimostrato che Roma c’è! Manca probabilmente la squadra più bella e gloriosa del rugby romano, che tanto ci ha emozionato, ovvero la Rugby Roma, ma tornerà, eccome se tornerà, sempre più bianca e nera…se una retrocede comunque sarà in A/1 e speriamo che quelli di Tor di Quinto del CUS Roma si diano da fare, l’A/2 sembra un miraggio, ma lì, sul quel campo storico in riva al Tevere dove tutta un’altra generazione del rugby romano ha sguazzato nel fango (me compreso anche se non sono nessuno rispetto ai vari Tinari, Barba, ecc), pare che stiano lavorando bene in serie B…
Daje Roma!!!!