Tecnica, spazi e maestri vecchi e nuovi: il ritorno della nuova/vecchia mischia ordinata

Antonio Raimondi ci spiega tutti i vantaggi delle nuove regole che caratterizzano la fase più importante del rugby

COMMENTI DEI LETTORI
  1. gian 20 Dicembre 2013, 14:44

    bell’articolo, certo con questa sterzata si perde un po’ di spettacolo per gli spettatori meno esperti, ma finalmente la mischia torna ad essere quello che è sempre stato, il posto dove si lotta per la palla e non un semplice restart, poi dubito che rincominceremo a vedere piloni ciccioni e seconde longagnone che se sono schierate a tre quarti è solo perché hanno perso un giro, però che i mischiaroli tornino a fare i mischiaroli e non gli arieti tra i trequarti, può far solo bene al rugby

  2. Bob 20 Dicembre 2013, 14:53

    Io, da pilone destro, non posso che apprezzare tutto quanto detto! 🙂

  3. Hrothepert 20 Dicembre 2013, 14:57

    Da ex tre quarti sono completamente daccordo con Raimondi e mi aggiungo di cuore al ben tornata mischia!!

  4. Rabbidaniel 20 Dicembre 2013, 15:11

    Aggiungerei che in uno sport sempre più di contatto estremo qualche incornata in meno è tutta salute.

  5. Andria 20 Dicembre 2013, 15:14

    Antonio Raimondi ci spiega tutti i vantaggi delle nuove regole che caratterizzano la fase più importante del rugby

    Questa frase mi lascia un po’ perplesso… Ma proprio siucri sicuri che sia la fase più importante?

    • gian 20 Dicembre 2013, 15:53

      mai giocato in mischia, vero?! 😉

    • Emy 20 Dicembre 2013, 16:16

      Se nessuno conquista la palla, i trequarti con cosa giocano e corrono? Raccolgono le margherite?

      • Andria 20 Dicembre 2013, 21:03

        La palla la conquisti solo in mischia ordinata? Sorbole!!!
        E ne gli altri 60 minuti che fai?
        Mi sa che allora raccolgo davvero margherite, ma nei campi sintetici sarà dura…

        • mezeena10 21 Dicembre 2013, 09:59

          concordo con te..vero che è sancta sanctorum del gioco la mischia ordinata, partita nella partita, ma proprio per la conquista del pallone, non unica e determinante!
          altri aspetti del gioco son piu preponderanti per la fase di conquista, basta dare uno sguardo alle stats!
          è una grande orchestra la squadra, mischia paragonabile alla sezione ritmica, i mediani i solisti etc..
          gli uni imprescindibili dagli altri..
          falsi miti legati al rugby che piacciono tanto ai novizi!

    • Hullalla 20 Dicembre 2013, 16:17

      Hai ragione: la fase piu’ imprtante e’ il terzo tempo, ma era sottinteso, eh!

    • Andria 20 Dicembre 2013, 21:01

      Mah, mi sa che non ci capiamo…
      Aldilà delle battute non ho scritto che i primi 8 uomini non servono anche se i primi 3 sono più utili a tavola, come giustamente suggerisce qualcuno (sto scherzando), ma che non sia la mischia ordinata la fase più importante che appunto mi pare giusto sia da giocatore sia da guardone…
      Tanto per capirci poi ed ammazzare certe logiche del tipo che se non sono i chiattoni là a prendere il pallone noi dietro non giochiamo, allora mi viene da dire prego lasciamo che siano i piloni a placcare le ali o i centri e ci facciamo due risate… No tanto per far comprendere che c’è bisogno di tutti e 15 in campo allo stesso modo.
      La domanda che emergeva dal mio commento era questa: è la mischia ordinata la fase più importante della partita?
      (Illuminante interviata a Mitrea che aiuta: http://rugbypeople.org/2013/11/27/lascesa-di-marius-mitrea-larbitro-che-lirlanda-ci-voleva-scippare-lavorare-sempre-piu-per-crescere-joubert-il-mio-modello/)

      :p

  6. malpensante 20 Dicembre 2013, 15:19

    Più che tornata, arrivata. Ci sono differenze molto grandi con la preistoria, la più corposa è probabilmente che non ci si può abbassare come allora e che prima si ingaggiava a tutta capocciata e da distanti. I problemi del yes nine e del possibile svantaggio per chi introduce vengono in gran parte da lì: con la mischia bassissima c’era un equilibrio quasi assoluto dopo la legatura, e il vantaggio si acquisiva prima, nel mettere giù le teste e prendere le spalle al meglio, e dopo, con il sostegno esplosivo al gesto del tallonatore. Era una questione di tempismo e sincronia, anche le arature venivano da lì più che dalla forza in sè: se riuscivi a metterli in crisi di coordinazione erano troppo sdraiati per rimediare. Con il dovuto rodaggio, questa mischia odierna mi piace un botto.

    • Rabbidaniel 20 Dicembre 2013, 15:42

      Sottoscrivo, per me è da rivedere soprattutto lo yes nine. Perlomeno ora fischiano le introduzioni in 2a.

    • Hrothepert 20 Dicembre 2013, 15:45

      malpensante, come…preistoria?!? Allora, dato che parli della mischia dei miei tempi, mi dai del..cavernicolo!!! Mi ritengo..offeso, molto..offeso!!

      • malpensante 20 Dicembre 2013, 19:29

        un raro reperto video di Hrothepert e Malpensante

        • Hrothepert 20 Dicembre 2013, 19:53

          Io avevo ancora i capelli biondi (o meglio avevo ancora i..capelli!!), ero ancora senza barba ed ero ancora abbastanza snello, l’ unica cosa rimasta invariata è l’ (scarsa) altezza!! Ma da dove l’ hai tirato fuori questo reperto mal? 🙂

  7. ernesto 20 Dicembre 2013, 15:56

    non sono per niente un tecnico però a naso concordo con chi afferma che sia la fase più importante.

  8. Emy 20 Dicembre 2013, 16:29

    Sicuramente da rivedere lo “yes nine”. E anche l’interpretazione e gestione arbitrale: dopo metà campionato (parlo per la A, ma direi che siamo verso la metà stagione un po’ per tutti), ho la netta impressione che le squadre si siano adattate più in fretta dei direttori di gara, pur con l’inevitabile sofferenza di chi aveva nell’ingaggio un punto di forza. Tra tempi diversi da uno all’altro, spessissimo troppo lunghi e che finiscono per far crollare tutto perchè in quella posizione non ce li puoi tenere mezz’ora, e il ventaglio di interpretazioni su di chi è la colpa se non funziona e chi ha fatto cosa è ancora un po’ un terno al lotto. Arbitrare bene la mischia è sempre stata cosa da pochi anche prima, ma adesso mi sa che è ancora peggio. Quando ci sarà un po’ più di uniformità di interpretazione e giudizio negli arbitraggi e quando, con ancora un po’ di rodaggio anche da parte delle squadre, per far uscire fuori una mischia buona non servirà ripeterla 3 o 4 volte (succede ancora spesso), se si leva anche lo yes nine sarà un eden! 😀

    • malpensante 20 Dicembre 2013, 19:36

      Secondo me è più “facile” da arbitrare, la cosa davvero complicata è stabilizzarli con l’ingaggio fatto da fermi e così alti, ma per la salute è impensabile riconsentire di abbassarsi e ingaggiare come ai tempi che furono. Troppi muscoli e poca ciccia, oggi. E poi son proprio anche grossi tutti, dal numero di scarpa al calibro dei capelli. Lo yes nine mi sembra indispensabile, per come è organizzata. Ma gli arbitri stanno migliorando nel non metterci troppo tempo a darlo, in attesa di un improbabile miglioramento della stabilità.

  9. gsp 20 Dicembre 2013, 16:32

    tutto sostanzialmente vero e corretto e va sicuramente meglio.

    pero’ c’e’ sempre da vedere se verra’ deciso che la mischia continua cosi’ o se invece si torna ad arbitrare fuori dalle regole come era prima. nel rugby internazionale si muovono forse spesso poco decifrabili.

    penso che dove ha funzionato meglio l’ingaggio e’ dove la distanza e’ stata davvero minima, e quindi la distanza da coprire nell’impatto solo di qualche cm. e soprattutto il legaggio a norma.

    ho invece iniziato a vedere dei legaggi sul bordo della maglia, praticamente sotto poco sopra il bacino. e quindi nella spinta diventa una specie di trapezio che fa peso sulla maglia del pilone avversario invece che piu’ su verso la spalla, che ha un effetto sulla stabilita’ col pilone appeso alla maglia dell’avversario ed una spinta verso il basso.

    le altre cose da valutare rimane la spinta anticipata che ancora avviene anche se in modo molto sottile. per fortuna e’ stato rimosso l’obrobrio del fallo per le mischie che non ingaggiano, e quindi ci sono modi per far vedere all’arbitro che la spinta e’ gia’ iniziata.

    sull’ok 9, adesso che ho capito che non e’ un comando ha molto piu’ senso.

    • Stefo 20 Dicembre 2013, 16:55

      gsp ma te l’avevo detto che il yes 9 non era un ordine perentorio ma si laciava uno spazio di tempo per l’introduzione…si all’inizio i MM lo interpretavano come ordine ma era solo questione di tempo…la comunicazione tallonatore-MM ormai si rivede come ai miei tempi da meta’ ottobre-inizio novembre, la palla battuta sulla mano del tallonatore, il tallonatore che fa segnali con la mano dal lato del MM se uno le conosceva questa cose si vedono da ottobre che sono tornate.

  10. Stefo 20 Dicembre 2013, 17:06

    Criticata agli inizi ora si vede che incomincia a funzionare come il sottoscritto ed altri continuavano a dire sarebbe successo.
    Andava tolto lo scatto da finale 100m non solo per la sicurezza ma per riportare la mischia ad essere una fase di contesa vera e proprio e non un semplice 1-2-3 stella chi arriva primo ha vinto.
    Certo ci sono ancora particolari da mettere a posto ma piano piano si sta arrivando a doe la IRB voleva si arrivasse.
    I problemi dei tempi tra il bind e lo yes 9 si sono ristretti e non si vedono piu’ situazioni come nelle prime 2-3 giornate di Pro12, lo yes 9 che i MM interpretavano come ordine e’ diventato chiaro che non e’ un ordine perentorio da eseguire su due piedi ma che gli arbitri lasciano un tempo perche’ l’introduzione avvenga, permettendo quella comunicazione mm-tallonatore che c’era in passato riducendo quindi l’effetto per cui chi introduce e’ svantaggiato, i tempi di introduzione sono decisi per limitare il danno.
    Adesso servira’ altro tempo perche’ i giocatori di questa generazione passata la fase di adattamento sviluppino ulteriormente gli skill che una volta erano l’ABC di cui un pilone viveva.
    Ci sono poi ancora problemi di squadre che utilizzano ancora un ingaggio lanciato (meno che in passato) al bind, tra tutte l’Australia a novembre se uno guarda bene le loro mischie si vede bene come cerchino ancora un po’ di slancio al bind e questo dovrebbe essere vietato, quindi qui stara’ agli arbitri punire queste situazioni (tiro fuori l’Australia perche’ quella che secondo me lo ha fatto piu’ palesemente ma ci sono altre squadre che lo fanno) ma piano piano sembra che si stia andando nella direzione giusta.
    Questo rallentamento sta funzioanndo, le introduzioni sono per la maggior parte corrette (qualche furbata si vede ancora ma gli arbitri con questi tempi ridotti la vedono), le terze restano molto piu’ legate che in passato…ora bisognerebbe forse lavorare anche sui MM della squadra che non introduce che non sempre agiscono da regolamento impuniti…so di un’idea in IRB che voleva regolamentare che il MM avversario debba rimanere dietro la linea di mezzo della mischia finche’ la palla esce.

    • Rabbidaniel 20 Dicembre 2013, 18:05

      Sullo yes 9 anche gli arbitri non aiutavano, adesso sono più “flessibili”.

  11. Katmandu 20 Dicembre 2013, 18:25

    Articolo molto bello e interessante, più volte ho professato la mia ignoranza in materia, ma debbo dire che la nuova mischia mi pare più tecnica e si hanno meno margini per scorrettezze, certo anche la mischia “vecchia” aveva la sua buona parte di fascino, ma si son tornate a vedere (anche nei campi di serie c) mischie con un introduzione e uscita dalla parte contraria con un maggior coinvolgimento dei 3/4 nel cambiare da fase offensia a difensia e viceversa, quindi mi pare un miglioramento
    Poi parlo sempre da profano

    • koinedialektos 20 Dicembre 2013, 19:41

      Be’, nel mio piccolo posso dire che se non è una partita di fioretto, difficilmente un giocatore di mischia riesce a correre dopo 50 minuti. Anche perchè seconde e terze ali vengono frullate ai quarti inferiori allo scoccare dello yes nine. Ci vuole tanta bicicletta in più, imho.

  12. Giovanni 21 Dicembre 2013, 13:13

    Articolo molto interessante, come lo sono i vostri interventi. “Bentornata vecchia cara mischia”, lo si sta sentendo un po’ ovunque e da parte di tutti. A questo punto c’è una cosa che non mi è chiara: perchè mai, illo tempore, si decise di cambiarne le regole…?

Lascia un commento

item-thumbnail

“Fattore Pollard”, mischia Pumas e crisi wallabies: un torneo ai raggi X

Antonio Raimondi rilegge pregi e difetti delle quattro protagoniste del Rugby Championship secondo quello che ha detto il campo

8 Ottobre 2014 I nostri esperti / Giù il gettone
item-thumbnail

Dai piccoli inglesi ai grandi All Blacks, fino a Brunel: cosa ci dice il mese di giugno

Antonio Raimondi rilegge i risultati di un lungo mese di test-match, senza dimenticare i Mondiali Junires di Nuova Zelanda

27 Giugno 2014 I nostri esperti / Giù il gettone
item-thumbnail

1996-2014: gioielli, gioie e delusioni dell’Heineken Cup che chiude lo scrigno

A Cardiff l'ultima finale di un coppa che poi andrà in soffitta. Antonio Raimondi ne ripercorre la storia e ne traccia un bilancio

23 Maggio 2014 I nostri esperti / Giù il gettone
item-thumbnail

Tecnica, visione di gioco, capacità di corsa: la fantastica solitudine dell’estremo

Antonio Raimondi ci porta alla scoperta di un ruolo di cui si parla poco e che sempre di più può "schierare" degli autentici fuoriclasse

21 Marzo 2014 I nostri esperti / Giù il gettone
item-thumbnail

Dati e statistiche del Sei Nazioni 2013 per capire il torneo 2014

Antonio Raimondi prende i numeri del torneo di un anno fa e ci racconta quello che le cifre dicono. E quello che nascondono

24 Gennaio 2014 I nostri esperti / Giù il gettone
item-thumbnail

Michel Platini, il calcio e il rugby: e nel frullatore ci finisce il TMO

Antonio Raimondi parte dalle parole del presidente dell'UEFA per fare il punto della situazione sulla "moviola in campo"

6 Dicembre 2013 I nostri esperti / Giù il gettone