Leoni senza rabbia, Zebre acerbe. E una comunione d’intenti che manca

Ripasso di quello che ci lasciano le coppe europee. E Franco Smith che prima di andarsene si leva un sassolino dalla scarpa

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Marco89 16 Dicembre 2013, 08:43

    Ecco Qua 😉 :”. E non mi sembra normale non aver mai avuto alcun tipo di rapporto con la nazionale U20″.
    I VERTICI DELLA FIR DOVREBBERO SOLO VERGOGNARSI . NON ESISTE UN VERO E PROPRIO PROGETTO . QUANDO CAPIAMO CHE E’ ORA DI LAVORARE ?

    • Giov 16 Dicembre 2013, 09:48

      Quando sposteranno il 6N dal Flaminio al 3 Fontane!!!! forse allora si renderanno conto che occorre legare l’eccellenza alle “franchigie”, e che comunque se fai morire la base….beh. un albero senza radici muore, per quanto si curi la chioma.

      • Hullalla 16 Dicembre 2013, 15:44

        Il 6 Nazioni non e’ piu’ al Flaminio da un po’… e non e’ quello il problema…

        • Giov 18 Dicembre 2013, 10:36

          Lo so che il 6N non è piu’ al Flaminio, era per “rafforzare” il concetto espresso portando all’estremo un’ipotesi che speriamo non si verifichi mai. Chiedo scusa se mi sono espresso male.

    • HECTOR 16 Dicembre 2013, 16:50

      Sarebbe interessante chiedere a Smith se valga la pena continuare con l’esperienza celtica o sia più fruttuoso investire fortemente su un campionato italiano competitivo! Credo che la sua opinione possa valere molto di più di tutte le chiacchere dette allegramente finora……

  2. boh 16 Dicembre 2013, 08:49

    Secondo me Paolo, ti sta sfuggendo un piccolo particolare, che sta tra l’affermazione che i tecnici italiani alle zebre, stiano lavorando bene (sicuro?), e il fatto che uno come Smith o anche altri in passato non vengano considerati in federazione… O meglio, se inizialmente considerati dopo poco si innesca un meccanismo che li porta ad emarginarli. Parentesi zebre, il fatto che non si siano raggiunti dei risultati che si meritavano, mi sembra che si stia sviluppando nell’ambiente, la sindrome della zitella isterica (sindrome tutta italiana) che è poi la stessa, che si usa per valutare i tecnici stranieri, e che guarda caso magari hanno da insegnarci qualcosa in più. Questo mi sovviene osservando e leggendo le cronache delle ultime partite visto che l’ultima non la si è potuta vedere e perciò volendo essere sinceri non sarebbe commentabile. Ma una cosa, mi colpisce; da alcune scelte tecniche mi sovviene che la situazione a qualcuno gli stia sfuggendo di mano. Ora, che a Smith gli sfugga dopo 4 anni ci può stare…………ad altri,….dopo 6 mesi……….mah….boh….

  3. boh 16 Dicembre 2013, 08:58

    Ah.. dimenticavo, dopo aver ringraziato a destra e a manca i predecessori per l’ottimo lavoro svolto, e per la qualità dei ragazzi….non è che questa eredità ce la stiamo sputtanando troppo in fretta?

  4. stefano nicoletti 16 Dicembre 2013, 09:05

    Quella di Smith mi sembra più un’autocritica che altro, senz’altro nessuno gli ha impedito di collaborare con altri allenatori.
    Riguardo alla mancanza di legna, Treviso ha pescato ben poco dall’Eccellenza in questi anni, anche quando avrebbe potuto testare più permit players…

    • Paolo 16 Dicembre 2013, 09:06

      Ciao Stefano. I permit sono una pezza, così come sono organizzati servono davvero a poco.

      • stefano nicoletti 16 Dicembre 2013, 09:58

        E’ vero, troppo pochi per troppo poco tempo, però non vorrei che diventasse una scusa per non mettere alla prova qualche buona speranza.

        Ti faccio un esempio su altri livelli: Prato. Pescando tra giovani e vivaio ha dimostrato di poter costruire una squadra intera quasi allo stesso livello dello scorso anno con un budget molto ridotto. Dovrà significare qualcosa.

        • Paolo 16 Dicembre 2013, 10:12

          Vero. Da un lato però Prato è “costretta” a farlo e i palcoscenici su cui si muove non sono gli stessi. Poi il problema esiste comunque

          • M. 16 Dicembre 2013, 14:04

            Beh Palazzani è partito facendo qualche minuti da Permit e ora finalmente sta trovando il giusto spazio e sta giocando anche bene.
            Giusti mi pare abbia sempre fornito ottime prestazioni da Permit, non sarebbe un buon acquisto?
            Inoltre Tv ha solo ceduto giocatori, dicendo che la rosa era folta e c’era gente che non vedeva il campo, ha avuto 2 infortuni gravi (La Grange, tagliato, e Morisi) e seguita a non prendere nessuno, nemmeno come permit. Insomma ok la coperta corta ma non è solo quello.

          • M. 16 Dicembre 2013, 14:17

            Inoltre Smith dichiara che 14-15 giocatori sono stanchi perché hanno giocato troppo a fronte di uno dei rimproveri che gli sono stati mossi di “fare troppo turnover”, anche qua, qualcosa non quadra.

        • filosofo 16 Dicembre 2013, 14:52

          Prato ha il miglior allenatore italiano su piazza … ma è italiano, inoltre di Roma, figuriamoci se potrà mai essere preso in considerazione!!!! A fine campionato ne riparliamo …

          • 6nazioni 16 Dicembre 2013, 18:41

            parli di mister Pratichetti?
            ti ricordo e non vorrei sbagliarmi ma e’ lo stesso
            che l’anno passato e’ retrocesso in serie B con una
            squadra abruzzese(Avezzano Rugby)

        • kinky 16 Dicembre 2013, 23:39

          Stefano Nicoletti, se è vero quel che dici che con molti meno soldi a budget hanno fatto una squadra all’altezza dell’anno scorso, fidati che non vanno dati i meriti per il lavoro svolto quest’anno ma vanno dati i calci in culo per quello che hanno fatto nelle passate tre stagioni allora!!!!!

    • gsp 16 Dicembre 2013, 10:16

      Il problema esiste.

  5. carlo s 16 Dicembre 2013, 09:50

    C’e’ una scuola allenatori in italia?

    • Hullalla 16 Dicembre 2013, 15:49

      Ci sono svariati corsi allenatori che permettono di ottenere patentini di allenatore.
      Tutti corsi federali.

      • 6nazioni 16 Dicembre 2013, 18:45

        la scuola allenatori? una pagliacciata organizzata dalla fir….
        4 incontri e patentino di 1°
        4 incontri patentino di 2°
        lasciamo perdere che e’ meglio…..
        TUTTO DA RIFONDARE CHIUDERE IL BARACCONE DEL MAGNA MAGNA SE NON SI CAPISCE QUESTO ANDIAMO INCONTRO ALLA
        FINE DEL RUGBY ITALIANO.

        • Hullalla 17 Dicembre 2013, 06:33

          La domanda era SE c’e’ una scuola allenatori in Italia e la risposta e’ si (ho citato i corsi federali, ma molte societa’ fanno anche corsi interni).
          Poi potranno piacere o meno, ma ci sono.

  6. luis 16 Dicembre 2013, 10:07

    Penso che Smith si riferisse al movimento in generale facendo degli esempi, avevamo un ottimo allenatore in U20, tale Tony Green, e lo hanno spinto ad andarsene: è sempre il solito,vecchio discorso sul movimento di base, sui giovani e le accademie*, gli allenatori capaci di livello etc. Pensano che bastino gli ottantamila dell’Olimpico ( di cui trenta con biglietti omaggio !) . . .

    • gsp 16 Dicembre 2013, 10:14

      O se le trovate uno omaggio anche a me… O ti riferisci alle scolaresche?

      • luis 16 Dicembre 2013, 15:33

        a questo e quello, la cosa è risaputa.

      • 6nazioni 16 Dicembre 2013, 18:48

        a qualsiasi club tesserato fir vengono dati da 50/100 biglietti
        gratis (curve)….

    • Hullalla 17 Dicembre 2013, 06:36

      La storia di Toni Green in U20 e’ risultata molto indigesta anche a me.
      Non ultimo per il fatto che i risultati sul campo non sono stati molto diversi dai risultati dei suoi predecessor, contrariamnte a quello che mi sarei aspettato…

  7. Corrado Chiatti 16 Dicembre 2013, 10:56

    Ma la colpa è sempre degli altri ?
    Sbaglio o qualcuno diceva “Facciamo da soli che siamo gli unici a capirci qualcosa” (le ultime parole le ho aggiunte io per spirito polemico!)

  8. Emy 16 Dicembre 2013, 12:32

    Le osservazioni di Smith sono giuste, però la prima mazzata alla stagione l’aveva data lui annunciando pubblicamente che a fine stagione, in ogni caso, se ne sarebbe andato: errore madornale. Sommando a questo i risultati da subito al di sotto delle aspettative e l’incognita sul futuro, il panorama non è proprio di massima serenità per la squadra.
    Le Zebre, con tutte le attenuanti del progetto giovanissimo e i limiti oggettivi, a me sembrano più che altro demotivate: cosa sono, una o due partite vinte in due stagioni? E lo stadio desolantemente vuoto. E i punteggi a volte anche largamente impietosi. E anche per loro il punto di domanda sul futuro.
    Insomma, ste due squadre non sono messe proprio bene dal punto di vista mentale. E hanno poi anche tutti gli altri problemi.
    Quotone a Giov sull’albero senza radici: come la nazionale non potrà andare avanti ancora per molto a galleggiare sul nulla, così le franchigie. Peccato, perchè un progetto organico e ben fatto con l’Eccellenza sarebbe stato un passo avanti enorme sia per le celtiche che per lo scoppiato campionato nazionale.

    • Rabbidaniel 16 Dicembre 2013, 12:52

      Emy può essere che l’annuncio di Smith sia stato prematuro, ma credo che alla fine l’impatto sia stato minimo. I giocatori migliori era già alla corda in Sudafrica l’estate scorsa. In più mettiamoci una serie di infortuni che l’hanno scorso non avevamo avuto. In più mettiamoci giocatori ormai sicuri partenti (Zanni, Citta e forse altri). Franco ha delle responsabilità, ma non credo che gli vadano ascritte le attuali sfortune del rugby italico. Il Pro12 com’è progettato ora è un gigante dai piedi d’argilla, non c’è collegamento con le accademie, l’Eccellenza è un serbatorio dal quale non puoi pescare durante la stagione (i permit sono una toppa). Mettiamoci la formazione, annoso problema, che non ti dà prospetti pronti a 20 anni come succede altrove (a Montpellier ieri ha giocato 10 Enzo Selponi, un ’93, e ha giocato una partita non stellare ma solida). Per me l’eccezione è stata lo scorso campionato di Treviso, quest’anno tanti fattori sono avversi, ma non si può vivere sempre nell’emergenza e nell’eccezionalità.

      • Stefo 16 Dicembre 2013, 13:06

        Quoto tutto Rabbi. In particolare questo continuo attacco a Smith per aver annunciato l’addio mi sembra un alibi e basta.
        Anche non l’avesse annunciato pubblicamente che non stava rinnovando la squadra l’avrebbe saputo. Se per quel che riguarda il futuro incerto sulla partecipazione alla Pro12 concordo che cio’ tolga serenita’ e metta nervosismo e quindi abbia un impatto negativo, l’addio a fine stagione dell’allenatore e’ una cosa che fa parte del gioco ed a cui dei pro sanno far fronte…come detto nelle scorse settimane possiamo andare in giro e vedere che squadre che sapevano dell’addio dei loro tecnici hanno performato al massimo livello.
        Concordo sul discorso dell’eccezionalita’ della scorsa stagione, splendida in cui il Benetton e’ riuscito a massimizzare il suo potenziale anche grazie ad un po’ di fortuna sul fronte infortuni.
        Questa stagione stanno certamente performando al di sotto ma piu’ che incolpare Smith penso che si debba fare i conti con una stanchezza di alcuni uomini chiave, infortuni ad alcuni di loro, un gruppo che probabilmente ha fatto il suo ciclo massimizzando il suo potenziale la scorsa stagione e che non e’ stato rinforzato veramente, le avversarie specialmente quelle di prima fascia in CL che consce che il sistema meritocratico di qualificazione in CL sarebbe entrato in vigore non stanno prendendo rischi di lasciare punti per strada fin dalla prima giornata…che significa che hanno alzato il loro livello di performance fin dall’inizio per non rischiare.
        Il discorso formazione ed assenza di alternative giovani di livello e’ una realta’, si puo’ continuare a volerlo minimizzare o ignorare ma e’ chiave invece.

        • Rabbidaniel 16 Dicembre 2013, 14:10

          E Stefo, ti dirò, non so per quanto durerà la “moda” del rugby. Se poco poco basket e volley tornano a certi risultati dreneranno tanti ragazzi.

          • Giovanni 16 Dicembre 2013, 15:05

            Giusto! Ed allora sarebbe proprio ora il momento di investire il più possibile sul reclutamento, considerando che lo scenario potrebbe cambiare nel giro di qualche anno.

          • Hullalla 17 Dicembre 2013, 06:37

            Piuttosto che investre sul reclutamento e sul rugby di base…. …. …. ….

        • Giovanni 16 Dicembre 2013, 15:24

          @Stefo: Lo scorso anno è stato raggiunto il picco da parte di Treviso, ma tutti in società ritenevano di poter fare ancor meglio questa stagione. L’errore di valutazione penso sia nato dall’aver creduto che certi giocatori fossero ancora sufficientemente freschi e motivati per permettere al team di fare quell’ulteriore passo in avanti. Il riferimento è ai veterani (Zanni, Ghira, Barbieri, Williams, DiBe) che viceversa stanno risentendo delle pesanti fatiche delle ultime stagioni, al contrario, per fare un esempio, di Nitoglia leggermente più giovane e meno spremuto non avendo l’impegno della Nazionale, il quale sta giocando perfino meglio della pur ottima stagione scorsa. Nel contempo i giovani non si sono dimostrati ancora pronti per supportare adeguatamente (ed in qualche caso colmare) le lacune apertesi a causa dei senatori, vuoi perchè in parte ancora troppo giovani (Esposito, Ambrosini), vuoi perchè non ancora abbastanza responsabilizzati al punto tale da riuscire a “caricarsi la squadra sulle spalle” (Campagnaro, Sgarbi). Aggiungiamoci gli infortuni (Favaro, Minto, lo stesso Ghira) ed il quadro della situazione appare chiaro. Il punto centrale (che vale anche per le Zebre) è che ci sono troppi pochi giovani che raggiungono i piani alti e ci mettono anche più tempo, rispetto ai coetanei delle altre nazioni del 6N. Il che rimanda per l’ennesima volta al problema della filiera, del reclutamento ancora troppo esiguo e dell’inadeguatezza, per numero e formazione, di tecnici in grado di formare i giocatori del domani.

      • gsp 16 Dicembre 2013, 13:29

        rabbi, tutto vero, ma c’e’ anche un problema. Selponi oltre ad essere chiaramente ben formato (ma anche Allan) entrano pure a giocare in un contesto dove la squadra gira, ci sono strutture di gioco, e dove di certo non s’aspetta da te il colpo risolutivo. invece per noi (intese squadre celtiche e nazionale) gia’ entri con una competenza piu’ limitata ma devi anche fare il fenomeno appena entrato in campo. chiaramente non potra’ mai funzionare.

        • Rabbidaniel 16 Dicembre 2013, 13:58

          Ovvio che non funzioni, ma se non funziona vuol dire che le cose così come sono non vanno. Come puoi pensare di avere una nazionale vincente se le squadre non hanno mai passato un turno di HC? Non dico vincere, ma passare un turno. Guarda che risultati fa Edimburgo in HC, mentre in Pro12 le nostre rischiano di batterlo. Qui bisogna cambiare il sistema, a partire dalle formazione, invece si va avanti mettendoci delle toppe. Anche altre Union hanno problemi, resta il fatto che se c’è crisi o vanno via giocatori importanti hanno potenziali sostituti. Non è colpa del Montpellier se non sappiamo formare giocatori e costruire squadre solide…

          • gsp 16 Dicembre 2013, 14:14

            rabbi, hai ragione su tutto, pero’ messe cosi’ pur essendo giuste non aiutano.

            ci sono cose che treviso puo’ fare oggi e funzioneranno tra 2 settimane, 1 mese, 6 mesi (di piu’ se sapessero dei prossimi anni…). ci sono cose che puo’ fare la FIR e funzioneranno tra 6 mesi, 5 anni, 10 anni. e che le modifiche che hai fatto 3 anni fa in termini di formazione non si sono ancora viste.

            ho la sensazione che molti non capiscono che anche se fai dei cambi radicali oggi, ammesso che tu li faccia bene, ci vogliono almeno 5 anni per andare a regime.

            pero’ aspettarsi di colmare il gap con gi altri, ed avere giocatori a 20 anni e’ di quegli obbiettivi che oggi non mi proporrei assolutamente. mi basta che siano pronti a 23, gia’ sarebbe piu’ realistico.

          • Stefo 16 Dicembre 2013, 14:17

            gsp hai ragione da vendere sul discorso che le aspettative sono immediate e non si capisce che ci vuole tempo, pero’ bisogna anche vedere se quello che si sta facendo e’ corretto, i possibili pro ed i possibili contro che comporta quello che si sta facendo nel lungo termine.

          • Rabbidaniel 16 Dicembre 2013, 14:19

            Gsp chi si aspetta un cambiamento radicale e risultati immediati è solo un deviato paranoide. Ma in questo paese non si fanno i cambiamenti radicali proprio perché i risultati si vedono nel tempo. È come dire che non si rimette mano agli estimi catastali perché ci vuole tempo, quindi uno che ha una villa accatastata come stalla paga meno tasse di uno che ha una casetta normale. È il paese del differire e dell’aggiustare alla buona.

        • Rabbidaniel 16 Dicembre 2013, 14:11

          PS Allan è ben formato, vero, e chi l’ha formato? Noi?

          • gsp 16 Dicembre 2013, 14:15

            il Saf e l’Ing! era per fare un esempio delle partite di Allan e Selponi.

        • Stefo 16 Dicembre 2013, 14:15

          “gia’ entri con una competenza piu’ limitata ma devi anche fare il fenomeno appena entrato in campo. chiaramente non potra’ mai funzionare”
          Un attimo gsp di chi parliamo?Parliamo della reazione del puibblico dove se non giochi da fenomeno di tagliano le gambe o dei tecnici e della societa’?Attenzione a mischiare le due cose perche’ una cosa e’ il commento dei tifosi che vedono il giovane e gli danno della pippa se gioca male, una cosa e’ quello che invece societa’ e staff tecnici fanno in questi casi ed io non credo che nessun tecnico in Italia si aspetti il giovane fare il fenomeno appena entrato.

          • gsp 16 Dicembre 2013, 14:19

            parlo di entrambi gli aspetti Stefo. ovviamente col caveat che non si mischino.

          • Stefo 16 Dicembre 2013, 14:36

            Beh io ho seri dubbi che societa’ e staff tecnici si aspettino partite da fenomeni da parte dei giovani…ti diro’ di piu’ che secondo me non a caso lo scorso anno Ambrosini fu schierato quando non c’erano le TV a mostare la partita proprio per evitare la possibile “gogna pubblica”.

          • gsp 16 Dicembre 2013, 14:49

            chiarisco i due aspetti.

            a) i tifosi e commentatori (non gli allenatori). ed a quello mi riferivo quando parlavo di aspettative irrealistiche rispetto a dover fare i fenomeni.

            b) quello invece che compete a tecnici e societa’ e’ invece mettere il Selponi di turno all’interno di certi schemi e meccanismi di squadra che ti tolgano la responsabilita’ di dover fare una scelta ad ogni pallone ed ad ogni fase, dove tu sei cosciente, anche ventenne, che se si verifica lo scenario a, puoi fare a ,b c, e cosi’ via…

            compete anche a tecnici e societa’, i giocatori intorno che fanno e come ti girano intorno gli altri compagni di squadra quando esordisci ventenne, ma anche venticinquenne.

          • Stefo 16 Dicembre 2013, 15:01

            gsp ma il punto b fondamentalmente dipende dal livello medio della squadra…ovvio che esordire nel Montpellier sia piu’ semplice che a Treviso vista la qualita’ media di chi circonda il 20enne di turno.

          • gsp 16 Dicembre 2013, 15:57

            stefo, e proprio quello volevo dire in aggiunta alle cose che aveva detto rabbi. selponi esordisce bene perche’ e’ bravo ed anche per il livello della squadra che gli sta intorno.

    • Luc@ 16 Dicembre 2013, 12:58

      Emy, ma quale sarebbe l’errore madornale? aver comunicato che a fine ano se ne sarebbe andato?
      Guarda che era il segreto di pulcinella. Smith ha cercato sempre di fare una squadra/famiglia. I giocatori già lo sapevano, anche senza quel twitt.

      • Rabbidaniel 16 Dicembre 2013, 13:00

        Appunto, qua si crede che Smith sia una sorta di dissociato che prima di averne parlato in società e coi giocatori gli sia scappato un messaggio su social. D’altra parte penso che la cosa fosse nell’aria dalla primavera passata.

  9. mope 16 Dicembre 2013, 13:29

    altro che sassolino….el se ga cavà un masegno!

    io sta intervista la mandarei:

    al Sig. Gavazzi= invece di far tante presenze e conferenze per il cazzo inizia a lavorare per creare un sistema di alimentazione alla CLE NAZIONALE partendo dalle giovanili a partire, come dice Franco, DA FAR INCONTRI TRA I VARI STAFF NAZIONALE CON ALLENATORI DI CL+ECCELLENZA , che poi a loro volta lo faranno con ALLENATORI DI UNDER…e via dicendo!

    allo STAFF BENETTON= perchè anche senza la FIR non hanno mai iniziato una collaborazione con club di ECCELENZA? ma santa miseria…capisco che Munari può dire che non ci sono giocatori all’altezza…ma se mai inizi mai li avrai..e visto che non lo fa la FIR fallo tu autonomamente…perchè, se per sbaglio l’anno prossimo la Benetton sarà in CL, CON CHI GIOCA????? e che futuro avrà? i vari Citta, Leo, Zanni sono disintegrati fisicamente e mentalmente e anche se restano li devi far riposare!

    A Zatta e Munari: ma come potevate pensare di fare annunci ” puntiamo ai play-off” con na rosa “stremata” già l’anno scorso e nessun rimpiazzo? solo pressione a chi in campo doveva continuare ad andarci! Bella mossa…magari per fare contento il Sig. Luciano e gli sponsor…ma lo sapevano che era fuffa!
    Specialmente Vittorio lo sa…perchè non perde occasione per ribadire che la Benetton non ha ancora i numeri per battere le gallesi, irlandesi e alcune scozzesi..”Loro sono superiori…” e allora che sparate “play-off”???

    • gsp 16 Dicembre 2013, 13:34

      il sig gavazzi il sistema l’ha varato, a regime dovrebbe includere quasi mille giocatori (non mi fate fare i conti) dall’U16 in su, con l’eccellenza a copire la fase tra accademie e possibile Celtic. con tecnici nelle accademie zonali u16 che vanno dovrebbe insegnare ai tecnici limitrofi e con fisioterapista. rimane un problema enorme, insegnare che cosa? e li ci voglino dei protocolli fatti bene che e’ gia’ un miracolo. ma poi i club non si sentiranno esautorati?

      • Rabbidaniel 16 Dicembre 2013, 14:09

        Gsp, poniamo che io ammetta la buona fede e l’impegno, è un sistema bizantino e troppo complicato. Ai miei tempi c’era, sul territorio, la selezione Triveneto, con molti provini (ne ho fatti anch’io, ma visto che ero una pippa non sono mai stato selezionato) e tanta gente che girava sul territorio, era l’anticamera della nazionale (e ce ne stavano in altre zone d’Italia). Come al solito in Italia si distrugge il buono che c’è per dover iniziare da capo. La filiera è tanto più produttiva quanti meno passaggi e complicazioni ha. Noi complichiamo sempre le cose, ingeneriamo conflitti di competenze ecc. ecc.

        • gsp 16 Dicembre 2013, 14:24

          e rabbi, Mope ha parlato di sistema ed io ho solo riportato quello varato alcuni mesi fa. per me costruisce l’infrastruttura che gia’ e’ una aspetto positivo. invece non sappiamo ancora che cosa portera’ l’infrastruttura.

          e poi rabbi, tu fai bene a riferirti alla situazione veneta, ma nel resto d’italia non e’ cosi’. ci vuole un sistema non dico capillare ma che almeno copra uan parte significativa. ogni zona ha necessita’ diverse.

          detto questo, tu porti la tua espereinza di quel sistema. chera oggettivament eil migliore in italia, ma sufficiente oggi a competere? per me no, e quindi i cambi ci vogliono anche li.

          rabbi, fammi chiarire. per me il sistema club soffriva ed era dovera ed e’ dovere di qualsiasi federazione intervenire, dare guida tecnica e pure risorse. su questo siamo daccordo?

          • Rabbidaniel 16 Dicembre 2013, 14:33

            Non ho mai detto che l’accademia in sé è un concetto da buttare, a differenza di altri, ma per come sono pensate ora mi paiono troppo slegate da quello che dovrebbe essere un sistema, anche molto selettivo, di filiera. Inoltre, a me pare che manchi abbastanza la formazione dei tecnici. Molto spesso buoni tecnici si sono formati a spese loro in giro per il mondo.

          • malpensante 16 Dicembre 2013, 19:45

            Il sistema non era solo veneto, fior di giocatori son venuti fuori da Roma, L’Aquila, Benevento,Noceto, Parma, Cecina, Livorno, e così via. Ma qui la stria si riscrive come se si partisse sempre da zero. Solo Benetton e Viadana? Nove anni fa giusti giusti qui a Parma i Sarries perdevano in HC, e non era un’altra epoca, che in campo c’erano per esempio Staibà e Cosafaidovewai. Non vedere cosa è successo è comunque lecito, meno sostenere che prima degli ultimi dieci anni giocatori non se ne formavano. Quelli che tengon su la nazionale ancora oggi, son venuti su a omogeneizzati ed accademia?

          • gsp 16 Dicembre 2013, 20:41

            Mal dai non buttarla in caciara. Le accademie ci sono solo da pochi anni. Quello che c’è oggi è quasi tutto prodotto dell’era pre nel bene e nel male. Basta? Certamente no. E quello è il problema. È tempo perso continuare a dire che non è vero.

            Su Veneto era Perchè rabbi aveva portato l’esempio, ed eccellenza vedi le squadre l’anno prima.

          • gsp 16 Dicembre 2013, 20:46

            Ma poi dovre avrei detto che non si producevano i giocatori?

            Ho sempre detto che la formazione non era sufficiente per qualitá e quantitá. Sfido, solo in modo dialettico, te a dimostrare il contrario.

          • malpensante 16 Dicembre 2013, 22:01

            Ghiraldini, Rizzo, Cittadini, Bortolami, Ongaro, Perugini, Masi, Bergamasco 1, Bergamasco 2, Nitoglia, Zanni, Derby, Cattina, Semenzato, vado avanti? Vuoi dirmi che Favaro l’ha formato l’accademia? Quello che chiami caciara sono semplicemente fatti, se vuoi scordarteli per continuare a sostenere che non c’erano filiere di produzione di giocatori e la FIR ha “dovuto” rimediare, fai pure. Certo che se svuoti i campionati giovanili e decidi a 15 anni chi andrà nell’alto livello, cosa puoi pretendere dai club?

          • gsp 16 Dicembre 2013, 23:00

            Mal, è caciara perchè non bastano. Evidentemente. Vuoi dire che la produzione era sufficiente in qualitá e quantitá? Se ritieni che sia cosí basta dirlo.

          • Hullalla 17 Dicembre 2013, 06:43

            Eh no!
            Ormai l’Accademia c’e’ da un numero di anni sufficiente da DOVERE dare un impatto significativo alla prima squadra della Nazionale!
            Un impatto che a tutt’oggi e’ stato MOLTO insufficiente.
            (ho scritto DOVERE perche’ gli investimenti di tutto il movimento rugbysticoitaliano sono stati veramente importanti e hanno tolto giocoforza risorse ad altri aspetti del movimento)

          • gsp 17 Dicembre 2013, 11:48

            Hulla, i ricambi arrivano ogni anno, ma le accademie non sono ancora a regime, quindi bisogna aspettare. e non esiste l’opposizione accademie, club, i giocatori si formano insieme, cosi’ come vedi in tutte le partite della nazionale.

            detto questo hulla, vale anche per te la stessa domanda. la formazione dei club, prima che fosse varata l’accademia era sufficiente in qualita’ e quantita’?

            se la risposta e’ no, concluderai che le accademie erano mecessarie e sono altamente perfettibile. se e’ si, le accademie ti sembreranno un capriccio.

        • malpensante 17 Dicembre 2013, 09:42

          La filiera c’era, eccome, c’è sempre stata e sopravvive pure. La soluzione ragionevole sarebbe stata migliorarla, non raderla al suolo per sostituirla con un sistema oligarchico governato dalla presunzione, dal pressapochismo e dalla propaganda. La Federazione che fa in proprio la formazione è un ossimoro, e soprattutto una fesseria. Se non crescono nella competizione, messi continuamente in discussione e testati con i campionati, legati a un club, con la prima squadra davanti dove arrivare, quando han finito l’accademia devono cominciare a formarsi come giocatori. E questi sono fatti, non è che in Italia mangiamo meno pesce e meno proteine che in Galles per cui geneticamentesiamo più lenti e più tardi. Ma la cosa peggiore è il tarlo che hanno infilato nella testa dei ragazzi che esista solo il pro dove nella vita di mestiere fai il giocatore e poi vivi di rendita, comparsate e prebende federali. Ovvio che a 16 anni se non sei nelle liste cambi sport, tipo qui che vanno a giocare a football americano, o smetti, o se continui fai più allenamenti al pub che in palestra. Ma hai ragione tu e quelli che la pensano come a te, basta negare l’evidenza. OT, complimenti ai Panthers u19 che centrano la terza finale consecutiva, di ragazzi che fino a un anno o due fa giocavano a rugby e per niente male, ce ne sono diversi.

          • gsp 17 Dicembre 2013, 11:55

            mal, stai facendo cozzaglia.

            le accademie sono per l’alto livello e l’eccellenza della formazione.

            nessuno impedisce ai club di continuare a formare, anzi. il nuovo sistema non rade al suolo proprio nulla.

            i ragazzi che se non sono scelti vanno al pub, e’ una critica che non ha molto senso. in tutti gli sport e’ cosi’. se ce l’hai dentro continui a lavorare, se no ti dedichi ad altro nella vita e studi.

            cmq noto che vuoi dire che la formazione era sufficiente qualitativamente e quantitativamente, ed allora capisci perche’ vedi l’accademie come un capriccio. in qualsiasi modo la federazione avesse messo mano non ti sarebbe piaciuto.

            oltre poi alle preferenze politiche. ‘la federazione che fa formazione e’ un ossimoro’, dove l’hai trovata e letta questa? guardati intorno, no?

          • malpensante 17 Dicembre 2013, 14:58

            Le accademie, che poi sono la fine della filiera della prima squadra, sono presso le franchigie e i club. E i ragazzi emergono nei campionati. Dovunque. Tutto il resto, è noia e mi fermo qui prima di scoprire che il pallone ovale l’hanno inventato Checchinato e Ascione.

      • mope 16 Dicembre 2013, 16:51

        ciao gps

        ci vogliono protocolli comuni a tutti, allenatori che parlano la stessa lingua e insegnano con lo stesso metodo…e lasciami dire..magari strutture un pò adeguate. l’accademia a Mogliano..manco ha 2 pali per calciare..e non per scherzo!

  10. franky 16 Dicembre 2013, 13:34

    secondo me la squadra quest’anno ha certamente giocato sotto le aspettative anche causa infortuni/stanchezza/sfortuna ma è riuscita a “galleggiare” però le due partite con leinster e cardiff li hanno proprio abbattuti (io penso soprattutto la prima) non hanno avuto la forza di reagire
    vorrei comunque vedere le note positive di quest’inizio di stagione cioè morisi campagnaro fuser e esposito che hanno dimostrato di essere adatti al livello
    c’è tanta incertezza e questo è un problema potrebbe anche non essere un semplice anno di transizione

  11. Stefo 16 Dicembre 2013, 13:48
  12. edopardo 16 Dicembre 2013, 14:02

    Se senti parlare Munari sembrerebbe che il signor Gavazzi si stia dannando per far andare bene il progetto…. poi boh non so cosa pensare a me sembra che Gavazzi & co siano proprio degli sprovveduti un pò colpa del passato un pò non c’è una strategia un piano per costruire delle basi solide si vivacchia anno per anno sperando che i talenti se ne escondo da soli come i funghi….intanto facciamo i cappellini per chi ha totalizzato tot cap con foto ricordo bello bello solo scena senza fondamenta…

  13. Rabbidaniel 16 Dicembre 2013, 14:13

    L’anno prossimo, sperando ci sia ancora il Pro12, mi piacerebbe vedere a Treviso Steyn e Ragusi, tanto per incominciare.

    • gsp 16 Dicembre 2013, 14:43

      secondo me c’e’ un numero di giocatori maturi (ma numeri esigui) in eccellenza che potrebbe essero utili (ma lo dicevo anche al tempo degli Aironi), che anche fisicamente e mentalmente saranno piu’ maturi. per rimpiazzare i partenti. non dimentico che treviso il primo anno aveva cmq un nucleo di giocatori (certo di spessore e qualita’ molto alte) che cmq veniva dall’eccellenza ed aveva quelle caratteristiche.

      ma anche li dipende da chi e come va via. ad esempio, potendo, se zanni va via, trattieni gli altri in quel ruolo, incluso Barbieri, Budd, Vosawai…

      secondo me quello che Munari dovrebbe capire, e che tutti dovremmo capire il prima possibile, e’ che noi non possiamo aspettarci giocatori di 20 anni pronti a giocare in Celtic. Non succedera’ e se succede sono eccezioni. quini e’ inutile sbatterci la testa su.

      i nostri esordiranno piu’ in la, perche’ ci metterano qualche annetto in piu’ ad imparare quello che avrebbero dovuto imparare prima. noi avremo degli ‘slow burners’ e forse non e’ tutto questo male.

      invece di capire quello che funzionato nella formazione dei zanni e ghira ma anche sgarbi e favaro, e tutti gli altri di formazione italiana che sono cresciuti col tempo, continuiamo a pretendere i giocatori di 20enni competenti che sarebbe bello, ma non vale per noi.

      • Rabbidaniel 16 Dicembre 2013, 14:53

        Quello che dici vale per il sistema-paese in generale. In altri sport c’è lo stesso problema. In Italia si matura tardi. Però è un male, in uno sport di contatto estremo come il rugby il massimo della carriera “performante” si accorcia.
        Penso che l’emergere dei nostri “campioni” sia dato da tanti fattori, molti dei quali non sono stati strutturali, pertanto non mi affiderei oltre, potendo, alla buona sorte.

        • gsp 16 Dicembre 2013, 15:26

          Rabbi non sono troppo convinto che sia un male anche nello sport.

          E sulla carriera corta non mi stupirebbe se si provasse che grossing traumi a 23 sono meglio che a 20 anni. Ma è solo ed esclusivamente una supposizione.

      • Hullalla 16 Dicembre 2013, 16:04

        Ti ricordo pero’ che l’Eccellenza pre-Celtic era di livello nettamente piu’ alto dell’Eccellenza di oggi, purtroppo.

        • gsp 16 Dicembre 2013, 16:13

          Hulla, in linea di massima si, ma e’ anche vero che il livello piu’ alto era concentrato su una sola squadra treviso e mezza viadana. Tolte quelle il livello a me sembra piu’ o meno quello. se ci fosse stato un rastrellamento dei migliori dell’eccellenza da tutte le squadre d’eccellenza forse il livello si sarebbe davvero abbassato.

      • ginomonza 16 Dicembre 2013, 17:16

        gsp,
        forse mi sbaglio ma dai commenti mi sembra di capire ( e comunque io capisco così) che il problema sia l’eccellenza che è eccellente solo di nome e non di fatto : infatti non è in grado di produrre giocatori di livello adeguato per rifornire adeguatamente le due squadre CL.
        Inoltre c’è il problema dell’accademia e U20.
        La conclusione quale sarebbe?
        Poichè non abbiamo le franchige dovremmo avere una eccellenza eccellente ma per avere ciò occorre investire denaro e risorse.
        Quindi occorrono tecnici di valore a tutti i livelli : giovanili in su.
        Ce li abbiamo? no allora compriamoli.
        Lo fanno tutti non vedo perchè noi, ultima ruota del carro,dobbiamo essere così italianocentrici e lasciarci sfuggire quei pochi ma buoni.
        I potenziali prospetti che giocano in eccellenza per migliorare devono giocare con gente migliore assai di loro e questo non accade perchè i migliori Italiani giocano in CL e i buoni stranieri non vengono da noi.
        Personalmente ho detto più volte che CL non è la soluzione migliore per il rugby italiano, e magari mi sbaglio e spero il contrario, ma la situazione mi sembra abbia preso una strada non buona.
        Inoltre temo che la qualità della CL in generale stia andando verso un ridimensionamento : vediamo chi subentra alla Rabo e a quali condizioni !!
        Si intuisce cosa vorrei fare …

        • gsp 16 Dicembre 2013, 19:26

          gino, invece il problema non e’ l’eccellenza. una eccellenza costosa come la nostra non ce l’ha nessuno, e nessuno dei celtici ci fa affidamento in termini di formazione come fa Munari.

          ma puo’ essere una risorsa da utilizzare, per perfezionare tecnicamente i giocatori, mentre mettono massa muscolare e magari giocano anche fino a 21/22 anni. poi vanno in CL, si ambientano, si allenano e si vede.

          poi se sono fenomeni vanno in Cl anche a 18. ma non puoi chiedere all’eccellenza un livello che non ha e non puo’ ottenere. cioe’ che ti dia i giocatori pronti da mettere in campo.

          • ginomonza 16 Dicembre 2013, 22:57

            scusa gsp l’eccellenza o come si chiamava era il nostro campionato che rispetto agli altri costa proprio niente e si vede.
            L’eccellenza di questi tempi non prepara proprio niente salvo qualche sporadico esempio che esce di tanto in tanto.
            La CL è la nostra morte come detto più volte e solo un campionato domestico all’altezza ci può salvare altrimenti faremo una fine tra il 15 e 20mo posto nel ranking perchè tra 5/6 anni Canada, Usa,Giappone ci passeranno davanti e saremo dietro a tutte le pacifiche.

          • gsp 16 Dicembre 2013, 23:16

            No Gino, non esageriamo. Per me il metro di paragone sono le altre celtiche. Loro un campionato domestico pesante come il nostro non ce l’hanno. In nessuno di questi contesti si aspettano sia il campionato domestico a produrre giocatori.

            L’eccellenza può preparare e migliorare i giocatori. Soprattutto per quei giocatori che escono dall’accademia. ma il passo finale e dargli anche l’allenamento del livello celtic sta alle celtiche e basta.

            Detto questo, in teoria il campionato domestico di livello è la scelta migliore, ma ci sono i soldi? Non ci sono.

    • lupo 16 Dicembre 2013, 14:52

      anche a me piacerebbe vedere morne steyn a treviso 🙂

      • Rabbidaniel 16 Dicembre 2013, 14:55

        Anche Le Roux visto che ci siamo 😀

        • Hullalla 16 Dicembre 2013, 17:54

          Magari ci passeranno come turisti sulla strada per Venezia…

  14. Katmandu 16 Dicembre 2013, 21:00

    Treviso: per me i problemi ci sono e son evidenti ma son tutti a livello mentale. Spiego meglio, più di una volta in questa stagione si son permessi di lasciare buona parte della partita in mano avversaria, per poi fare dieci minuti a spron battuto e poi se forse son fortunati gli va bene, cardiff munster ospritz tutte e 3 partite dallo stesso spartito e 3 finali diversi
    Certo che la piega presa non è delle migliori ma non credo che Goosen,purtroppo, avrà la soluzione solo con un cambio repentino di uomini penso si potrà avere un cambio di direzione, ma non lo si può fare per ovvi motivi
    Zebre: ora va bene tutto ma non ditemi che son inesperti questi, il problema è che i miglioramenti son lenti e molti giocatori non son più performanti (e per una volta non parlo di bergamauro) quindi non penso siano problemi di inesperienza

    • Hullalla 17 Dicembre 2013, 06:50

      E dove dovrebbe trvarli gli uomini per il cambiamento Treviso?

      • Katmandu 17 Dicembre 2013, 07:16

        Cambiare staff di allenatori e inserire gene nuova ( non troppa)

  15. GiorgioXT 16 Dicembre 2013, 23:33

    La strategia della Federazione è stata semplice :
    – il Treno del Rugby Italiano corre troppo lento e rischia di perdere terreno ? meglio staccare la locomotiva dai vagoni così senza tutto il peso da rimorchiare andrà molto più veloce!
    Peccato che la locomotiva fosse a vapore, e con i vagoni hanno staccato anche il tender dove c’era il carbone, adesso che il carbone sulla locomotiva sta finendo il treno non ha più spinta.

    La crisi della Benetton è la stessa della nazionale, e soprattutto delle nazionali giovanili; oltre a tanti fattori, quello che balza agli occhi è la mancanza di competizione interna.

    • edopardo 17 Dicembre 2013, 11:20

      concordo poi negli anni passati si pescava sempre in argentina o sudafrica ora da queste latitudini difficilmente arriva materiale umano quindi l’orticello dobbiamo coltivarlo di nostro.. ma se invece di coltivarlo facciamo berrettini per chi ha fatto tot cap in nazionale oppure costruiamo cattedrali nel deserto i soldi tipicamente come succede in italia vengono sperperati altrove senza un risultato…
      Qualcuno ha fatto un esempio e lo ribadisco anch’io ,è vero che Prato non può essere paragonata alle celtiche ma da società in crisi a cui si voleva togliere i diritti alle competizioni europee e che è stata spogliata diciamo di parecchi giocatori alla fine è quella che ha piu ben figurato in europa.. e non da quest’anno ,vinte o perse cmq si sono sempre fatti valere e tutto ciò con giocatori che ben pochi menzionavano come adatti al alto livello… secondo me bisognerbbe anche avere il fegato di provarci ogni tanto senza aspettare che le patate si maturino da sole..

      • 6nazioni 17 Dicembre 2013, 18:34

        una cosa e’ giocare con i portoghesi un’altra e’ con inglesi e francesi
        c’e’ un abisso tecnico.

  16. 6nazioni 17 Dicembre 2013, 18:32

    ma voi credete veramente che le (*) cosi’ strutturate servono al rugby italiano?
    ci risentiamo fra tre anni…… povero rugby italiano.
    32 centri federali
    9 accademie (u18)
    ci saranno di media 1500 ragazzi visionati e preparati da chi,dagli stessi
    che sono cinque anni che preparano il 6n.u20 nell’ambito fir e visti i risutati,
    sono soldi buttati al vento.
    I PICCIOLI DATELI VERAMENTE AI CLUB CHE FANNO I CAMPIONATI ELITE’
    U.18 E U16, AI CLUB CHE GIOCANO IL LIVELLO REGIONALE U12.U14.

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