Il gruppo partirà per l’Irlanda. Primo test il 16 agosto contro la Munster Accademy
Accademia, ecco i convocati per il tour in Irlanda
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Il bello di queste convocazioni è che si leggono posti di provenienza dei giovani atleti rugbisticamente insospettabili. E lo dico in senso positivo. Personalmente non immaginavo neanche lontanamente che vi potessero essere società rugbistiche tipo: Rugby Union Messina, Cus Siena, Rugby Como, Lyons Valnure, Bombo Rugby, ecc.. ecc.. Mentre invece la tradizione delle varie Cus Genova, Pesaro Rugby, Rugby Città di Frascati, sono consolidate da anni, almeno nel settore giovanile.
Ora, considerando che anche tutte le altre realtà nazionali, tranne qualcuna (Padova?), sono comunque società che hanno sede in realtà cittadine di Provincia, e che non vi è in queste cittadine altro movimento sportivo di respiro nazionale come il rugby, possiamo chiederci seriamente se il Rugby in Italia non abbia altro futuro e sviluppo in realtà provinciali e che la panacea sbandierata di portare questo sport nelle grnadi città sia solo una pia illusione servito dalla Federazione a tempi alterni per racimolare sponsor?? La realtà è e resta che il rugby è uno sport tutt’altro d’elite, è popolare, e queste convocazioni ne sono una conferma.
VOTANO COME TUTTE I CLUB DI ECCELLENZA.
Per me è difficile capire lo spirito, o la filosofia, che regge la baracca dell’Accademia. Vedo come lavorano alcune squadre storiche tipo Benetton o Petrarca, o mogliano, mi pare impossibile che riescano a portare in accademia così pochi atleti, se poi consideriamo che quelli che vanno in accademia poi sbarcano quasi in automatico in nazionale, risulta evidente che quasi tutto il vertice del rugby giovanile italiano non partecipa alla creazione dell’elite del nostro movimento.
D’altro canto se un giovane atleta riesce a mettersi in luce nelle file del bombo rugby, deve essere un fenomeno per forza, e come lui anche i ragazzi di Pesaro o Messina, a meno che l’accademia non vada intesa come una struttura destinata a far progredire il più possibile elementi dalle buone potenzialità, da seguire da vicino, ma in prospettiva di un confronto più serrato con i pari età.
SICURAMENTE PER IL RUGBY DELLA PROVINCIA DI MILANO E’ UNA GRANDE SODDISFAZIONE