Irlanda: venduti solo metà biglietti, la IRFU corre ai ripari

La federazione dovrà trovare qualcuno disposto a prestarle la cifra

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Stefo 22 Luglio 2013, 10:10

    Paolo il costo dei biglietti 10 anni non era di 15mila Euro ma sotto i 10mila Euro…quello di 5 anni 5500 Euro.
    Il prezzo di per se poteva anche essere sensato in termini di prezzo (parliamo sempre di 5 e 10 anni e di posti a sedere tra i migliori) a mio avviso era il fatto che non fosse permessa una diluzione del pagamento maggiore il vero problema. Io ho ricevuto il plico con l’offerta, 5500 Euro per il biglietto 5 anni non e’ un prezzo assurdo (e di riflesso non lo e’ 9mila per i 10 anni) ma 5000 Euro da pagare max in 2 tranche prima della fine dell’anno (mi pare fosse Novembre il pagamento finale ma non trovo ora il plico) diventa assurdo…paradossalmente sarei stato pronto anche a pagare di piu’ (che so 6mila) se mi fosse sato dato piu’ tempo per pagare, che ne so 3000 mila quest’anno e 3000 mila il prossimo anno e cosi’ penso molti potenziali acquirenti.
    A quel costo con un pagamento cosi’ compresso si sono chiusi ad un ceto della societa’ irlandese il cui numero e’ inferiore rispetto ai tempi della celtic tiger quando la prima vendita dei 10 anni per il nuovo Lansdowne ando’ forte.

    • Giovanni 22 Luglio 2013, 12:31

      Scusami l’intromissione, Stefo. Se volessi acquistare biglietti per Irlanda-Italia del prossimo 8 Marzo, come potrei fare. Tu che vivi da quelle parti puoi darmi qualche suggerimento? Thanks in advance

      • Stefo 22 Luglio 2013, 12:37

        Giovanni dall’Italia credo ti convenga guardare all’allocazione Fir di biglietti per quella partita.
        Qua la vendita principale avviene tramite i rugby clubs, poi solitamente se avanzano biglietti passa per l’Irish Supporters Rugby Club online…proprio in un’ultima battuta se c’e’ ancora invenduto va su ticketmaster.ie, ma e’ ancora molto presto, il 6N qua non iniziano la vendita fino ad autunno bene o male.

        • Giovanni 22 Luglio 2013, 12:48

          Thanks a lot. Diciamo che ho un appoggio e mezzo in Ireland, che mi potrebbero aiutare nell’organizzazione. Tu ci andrai?

          • Stefo 22 Luglio 2013, 12:53

            Guarda per l’Italia solitamente i biglietti non sono un problema tramite rugby club, da vedere dopo l’ultimo 6N se attira di piu’ che in passato.
            Il mio consiglio resta che ti conviene in prima battuta guardare all’allocazione Fir.

  2. Dagoberto 22 Luglio 2013, 10:19

    “La Nazionale è la chiave per lo sviluppo e il sostentamento di tutte le attività”.
    Mi chiedo se chi si caraterizza per continue polemiche critiche nei confronti delle scelte operate dalla FIR in questi ultimi anni a salvaguardia e sostegno della nazionale e delle franchigie, teorizzando un conseguente disinteressea della Federazione verso il movimento rugbistico di base, legga anche questi redazionali, ne tenga in debito conto (sarebbe auspicabile considerato che la IRFU è spesso considerata dai più un faro da prendere a riferimento ed esempio nella conduzione di un movimento ovale) o cosa pensi di tali esternazioni. Allora in Italia siamo o non siamo così sprovveduti?

    • Stefo 22 Luglio 2013, 10:22

      Dagoberto che la Nazionale sia il punto di riferimento nessuno lo mette in discussione ma per arrivare alla NAzionale devi partire dalla base, la IRFU investe 10 milioni all’anno in local rugby…lo sai questo?Credo di no.

      • Dagoberto 22 Luglio 2013, 12:45

        Io non credo che il progetto sulla formazione giovanile che la FIR stà avviando con un decentramento delle sedi formative, tra l’altro appoggiandosi a strutture di società e club di base già esistenti, possa non essere considerato un atteggiamento lontano dall’investimento economcio di cui tu accenni in merito alla IRFU. In fondo, se l’obiettivo ultimo e far crescere e maturare dei giovani per l’alto livello, mi sembra che ciò sia coerente con tale progetto.
        Forse bisogna meglio comprendersi sul termine local rugby, se l’idea è di dare a pioggia indistintamente un po’ di elemosina generalizzata o, magari, dare una manciata di soldi a qualche squadretta di old che vuole lucrare sulle ricche casse FIR (chi gioca a tennis a livello amatoriale si paga i campi e le atrezzature, non pretende soldi dalla federazione tennis, anche se ha finanziato addirittura una sua televisione !)evidentemente la FIR non considera tale opzione così utile per la crescita qualitativa del movimento e preferisce tenere il naso nella gestione di tali risorse economiche sul quale buon utilizzo ha una responsabilità nei confronti di tutto il movimento. Non è che un po’ meno pregiudizi consentirebbero un’analisi più asettiche delle cose?

        • Stefo 22 Luglio 2013, 12:51

          Dagoberto e di nuovo estremizzi per voler avere ragione e perche’ hai tu dei pregiudizi. Investire nella base non necessariamente vuol dire dare a pioggia, vuol dire anche creare dei progetti con dei criteri precisi per aver accesso a tali soldi.
          Prova tu a non avere pregiudizi ed a provare a capire cosa voglia veramente dir einvestire seriamente nella base, creare progetti grassroot che portino ad un miglioramente del sistema invece che pensare che si dica di dare a pioggia a tutti (cosa che io non ho mai detto).

          • Dagoberto 22 Luglio 2013, 13:00

            non ci sono abbastanza soldi per fare quello che dici; se vuoi veramente approfondire il tema devi tenere in considerazione tutte le informazioni a disposizione e la presenza delle nostre 2 franchigie in PRO12, indispensabile per la crescita competitiva dell’alto livello, fatica ancora ad autofinanziarsi completamente.
            i bilanci delle altre federazioni hanno decisamente più introiti della FIR la quale con l’arrivo di Gavazzi ha operato questa inversione di tendenza rispetto la formazione giovanile, con il coinvolgimento di molte strutture di club di base che riceveranno, pertanto, dei finanziamenti per tale servizio che, in molti casi, già fornivano, ma a loro spese. E’, quindi, una forma di investimento verso la base, sulla scorta di valutazioni meritocratiche di adeguatezza delle strutture e dell’organizzazioni coinvolte (proprio come accennavi tu, in fondo)che già erano in molti casi forti promotori di attività giovanili. Alla fine, se non è zuppa è pan bagnato, ma la sostanza è che ad una certa base i soldi incominceranno ad arrivare.

          • Dagoberto 22 Luglio 2013, 13:04

            DEVO AVER FATTO CASINO; ERRATA CORRIGE:
            Non ci sono abbastanza soldi per fare quello che dici, mentre i bilanci delle altre federazioni hanno più introiti; se vuoi veramente approfondire il tema devi tenere in considerazione tutte le informazioni a disposizione. Inoltre, la presenza delle nostre 2 franchigie in PRO12, indispensabile per la crescita competitiva dell’alto livello, fatica ancora ad autofinanziarsi completamente non permettendo alla FIR di liberare risorse.
            i bilanci delle altre federazioni hanno decisamente più introiti della FIR la quale con l’arrivo di Gavazzi ha operato questa inversione di tendenza rispetto la formazione giovanile, con il coinvolgimento di molte strutture di club di base che riceveranno, pertanto, dei finanziamenti per tale servizio che, in molti casi, già fornivano, ma a loro spese. E’, quindi, una forma di investimento verso la base, sulla scorta di valutazioni meritocratiche di adeguatezza delle strutture e dell’organizzazioni coinvolte (proprio come accennavi tu, in fondo)che già erano in molti casi forti promotori di attività giovanili. Alla fine, se non è zuppa è pan bagnato, ma la sostanza è che ad una certa base i soldi incominceranno ad arrivare.

          • Stefo 22 Luglio 2013, 13:27

            Dagoberto la IRFU ha sui 58-60 milioni di budget, budget che negli anni e’ diminuito vista la crisi Irlandese ed i tagli dei finanziamenti pubblici ed a questo aggiungici che la priorita’ IRFU al momento e’ ripagare il nuovo Lansdowne nei tempi e modi previsti inizialmente cosa che combinata ai tagli pubblici ha portato a dover comprimere tutte le altre spese. La IRFU ha distribuito i tagli in maniera equa, bene o male 8-10% di budget in meno rispetto agli anni precedenti per professional e stesso per local rugby. Come scritto sotto hanno diminuito i numeri di central contract da 25-26 a 20-22 per esempio, hanno messo un tetto oltre al quale non vanno (e per questo hanno perso Sexton, BOD e ROG nel 2007 furono pareggiate le offerte francesi) e cosi’ via.
            Pro12: Scozia ed Irlanda hanno solo franchigie federali neanche una tipo Benetton che si finanzia con capitali privati a cosa il 70-80%?Quando la IRFU nel suo bilancio ti scrive “cost of professional game” parla dei soldi che versa a Leinster, Ulster, Connacht e Munster non solo la Nazionale, stesso discorso gli Scozzesi.
            Dagoberto io il tema lo cinosco e molto bene, conosco bene budget e come vengono redistribuiti (e non solo in Irlanda), non mi sembra -senza offese- tu conosca molto bene l’argomento visto quello che scrivi.
            La destinazione del 15-20% del budget per la base, per progetti seri scusa ma e’ buon senso, best practice se vuoi.

          • Dagoberto 22 Luglio 2013, 15:18

            Quindi, sulla scorta di quanto affermi, la Federazione irlandese avrebbe, più o meno, il 40/50% in più di introiti rispetto alla FIR; primo aspetto che distingue le due Federazioni. Secondo aspetto da considerare è la maggiore capacità di sponsorship privato che i sistemi economici british, in generale, sanno mettere in campo, IIrlanda compresa, rispetto al sistema Italia, a partire dal più banale merchandising, per passare dagli introiti per la vendita di biglietti alle più sostanziose somme ricevute per diritti televisivi o pubblicità diretta, iniziative che spesso i club di rugby gestiscono direttamente con ricavi aggiuntivi rispetto ai finanziamenti federali. Anche questo aspetto permette all’IRFU di spendere meno per finanziare le proprie franchigie rispetto alla FIR che alimenta totalmente il budget delle Zebre, per esempio. Non è possibile, pertanto, cogliere solo gli aspetti più virtuosi si un sistema senza considerare il contesto generale con cui si confrontano, La IRFU non è la FIR, è certo, ma se parliamo di rugby, l’Irlanda non è l’Italia e di questo non si può certo incolpare la Federazione o il suo presidente di turno. Dopodichè, tu puoi liberamente pensare che in Irlanda siano molto più bravi, probabilmente lo sono, ma sarei curioso di vedere come si comporterebbero in IRFU se per assistere a Munster vs Ospreys si vendessero solo 500 biglietti!!

          • Stefo 22 Luglio 2013, 22:48

            Dagoberto onestamente come cerchi di rigirare la frittata lo trovo fantastico. Si hanno un budget superiore in Irlanda, in Scozia non cosi’ superiore 38-39 milioni di sterline 45-46 milioni di Euro ma il 15-20% al local rugby lo continuano ad investire…si le Provincie hanno piu’ soldi da merchandising e ticketing (dovresti sapere che i diritti TV sono gestiti dal board coi soldi che vanno alla IRFU/RFU/WRU direttamente non alle signole squadre) ma il sostentamento del grassroot tramite l’elite e’ un concetto base messo in atto da tutte le union.
            Ci tengo a sottolineare come io ti parli in termini % di budget da investire non in numeri assoluti proprio perche’ e’ abbastanza ovvio che se ho 100 posso investire X mentre se ho 50 posso investire Y con Y<X.

            L'Irlanda non ha le Zebre?Ne ha 4 di squadre che mantiene, si fa carico di 20-22 contratti di giocatori della Nazionale direttamente, la Scozia ne ha 2 di franchigie che mantiene…quindi scusa ma che l'Italia abbia una spesa in piu' con le Zebre rispetto a queste e' una falsita'. Vorrei sottolineare poi come l'Italia le Zebre le mantiene dallo scorso anno, il decennio e passa prima cosa facciamo finta che non conti? Eppure nella base gli investimenti in Italia erano infimi.

            Dagoberto inviti altri ad appriofondire ma senza offese non mi pare tu conosca molto bene la materia in questione, imputi agli altri pregiudizi o preconcetti ma mi pare che quello che "questa era ed e' l'unica via per la Fir punto e basta" sia tu, il fatto che l'elite sia la chiave per il sostentamento di tutta l'attivita' non lo prendi neanche in considerazione, un concetto base e fondamentale in tutto il mondo rugbystico…ma no evidentemente sono tutte le union che non capiscono nulla.

    • Stefo 22 Luglio 2013, 10:25

      Tra le altre cose “e’ la chiaveper lo svilutto e il SOSTENTAMENTO DI TUTTE LE ATTIVITA'” , il concetto base nel mondo irish-british che l’elite che genera i soldi debba finanziare il grassroot che per sua natura non e’ in grado di autofinanziarsi.
      Lo sai che la IRFU spende 10milioni all’anno nel local rugby?No se non scriveresti certe cose.

    • Hullalla 22 Luglio 2013, 12:10

      In Italia la nazionale e’ la chiave per il sostentamento di se stessa… le altre attivita’? si arrangino con le ricadute di immagine della nazionale…

  3. Francesco.Strano 22 Luglio 2013, 10:48

    Invece qui quanto si investe per il rugby locale?
    980 Mila EURO ,ricordiamolo

  4. malpensante 22 Luglio 2013, 11:14

    “Un bel tacer mai scritto fu”.

  5. gsp 22 Luglio 2013, 12:33

    Dago, sei stato un pò aggredito ma per me hai totalmente ragione su un paio d’aspetti. Che la nazionale sia l’unico sostentamento è veto, sacosanto e chi non è daccordo è libero di Carlo, ma è stato sonoramente smentito negli anni. La scelta della federazione è stata positiva e per certi versi facilissima, ma non troppo visto che qui c’e ancora qualcuno che la critica.

    Il problema è che se la creazione di risorse è stata fatta bene, la spesa è tutta da rivedere. In irlanda spendono forse 1/7 sul rugby domestico, No I 1/40. E se almeno avessi speso soldi sulla contruzione dell’infratruttura (tipo centri formazione tecnici e cosí via), magari un pò sarebbe da comprendere. Ma non è successo nemmeno quello.

    In conclusione, non hai perso un’occasione per tacere perhcè c’è qualcuno che sarebbe in disaccordo sul fatto che la nazionale sia centrale e dovrebbe essere normale per ogni federazione. Ma il modo in cui sono spesi è inaccettabile.

    • Stefo 22 Luglio 2013, 12:46

      L’ammontare che le federazioni reinvestono nella base gsp e’ tra il 15-20% del budget, la IRFU e’ intorno al 18% (rimasto tale anche nonostante i tagli di fondi statali, i tagli sono stati equamente distribuiti tra professional rugby e grassroot, i contratti centrali sono stati diminuiti da 25-26 a 20-22 per esempio) ed e’ questo come giustamente sottolinei il punto.
      Che la NAzionale e l’elite sia il punto di arrivo centrale non e’ in discussione che pero’ alla stessa maniera Nazionale ed elite siano le cose che generano income e che debbano finanziare la base neanche.
      Che la Fir abbia saputo sfruttare il trend crescente del rugby internazionale e quindi trovare soldi importanti e’ vero, ma come dici tu non ha minimaente fatto un lavro di redistribuzione di tali soldi li ha tutti concetrati solo in un posto e per quanto la Nazionale sia chiave se non hai una base forte non hai molto su cui programmare a meno che tu prenda vada nelle isole del pacifico ed importi 15-16 baldi giovani sui 18-19 anni.

      • gsp 22 Luglio 2013, 13:01

        Tutto vero niente da aggiungere. C’è solo da verificare bene le voci e capire ciò che si intende per domestic vs base. Potrebbe essere che la comparazione migliori o anche peggiori.

  6. echein 22 Luglio 2013, 12:37

    Fosse la volta buona che danno la possibilità di acquistare biglietti a chi non vive in Irlanda?
    Per Irlanda-Inghilterra del marzo 2011 son stato dall’agosto 2010 a cercare di comprarlo,ho provato in tutti i santi modi….tutti ma non c’è stato verso,alla fine ci sono andato lo stesso con la speranza di trovare qualcuno che li vendesse fuori allo stadio.
    Alla fine ci riuscii ma è stata un odissea,non voglio scendere nei dettagli sennò dovrei scrivere un libro

    • gsp 22 Luglio 2013, 12:59

      Aspetta @eche, i biglietti debenture sono diversi da quelli delle partite.

      I biglietti debenture è come se fosse una ‘donazione’ alla federazione (o si usano anche per Wimbledon per esempio) ed in cambio il donatore ha accesso privilegiato ad una serie di privilegi, tipo prelazioni su biglietti, kit e cose varie, o vedi quante partite vuoi.

      La vendita dei biglietti sulle singole gare sono totalmente indipendenti (e come ti hanno detto, meglio prenderli dalla FIR).

      Detto questo hanno cannato un pò la strategia ed il prezzo. C’è la crisi, ma se avessero pianificato meglio prezzi e dilazioni come dice stefo…

      • Stefo 22 Luglio 2013, 13:02

        gsp sul prezzo ti diro’ quando mi arrivo’ il plico feci un po’ di ricerca con altri sport e federazioni con simili pacchetti in Irlanda ed Inghilterra, e non era eccessivamente alto, diciamo che era in una fascia medio-alta ma non completamente fuori di testa, per me il vero problema era sul pagamento…per onesta’ devo dire che mi sembra ci fosse un’opzione diluita ma tramite finanziamento con una banca che voleva dire pagare sopra gli interessi cosa che non presi neanche in considerazione.

    • Stefo 22 Luglio 2013, 12:59

      echein la IRFU come le altre federazioni ha l’obbligo di dare un’allocazione biglietti alla Union che ospita quindi nel caso Inghilterra alla RFU, per quel che riguarda il resto la partita con l’Inghilterra ha sempre piu’ domanda che offerta tanto che i rugby clubs quasi sempre usano il sistema del sorteggio per dare i biglietti a chi li ha richiesti.

  7. 6nazioni 22 Luglio 2013, 21:24

    ragazzi scusate il disturbo ma state parlando di due realta’ completamente
    diverse.
    irlanda secondo me’ e’ la patria del rugby dell’emisfero nord.
    l’italia non e’ nulla nel rugby
    voi credete che con i 60.000 alll’olimpico x 2/3 partite del 6n e con qualche
    amichevole con A.B.,AUSTRALIA,SUD AFRICA, il rugby sia in buona salute
    e ben organizzato in italia.
    il ns rugby di base si regge solo ed esclusivamente da ex giocatori,molta
    buona volonta’ e sopratutto da persone che GRATUITAMENTE si danno
    da fare ogni settimana.
    e’ lo spirito del rugbysta.

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