Fatta la Scozia per l’Italia: tre in tutto i cambi

Scott Johnson cambia alcune pedine per acciacchi, infortuni e… bebè in arrivo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. riotuausud 20 Giugno 2013, 12:24

    Si rivede Visser

  2. Rabbidaniel 20 Giugno 2013, 12:42

    Tanto per non sbagliarsi a 10 Johnston mette un ’92, Tom Heathcote. Questa purtroppo è la differenza tra noi e le altre nazioni di vertice, la formazione dei giovani. Io non sono fra quelli che pensa che con un pugno di U20 contro Samoa sarebbe andata meglio, c’è solo da rimarcare il ritardo che abbiamo accumulato nel settore formativo e, soprattutto, nell’inserimento in prima squadra.
    http://www.bathrugby.com/team/first-fifteen-squad/tom-heathcote

    • Marco89 20 Giugno 2013, 12:47

      Sono d’accordo , non capisco perchè alle volte venga vista come una cosa negativa. Ho proprio la sensazione che manchi un programma definito e concreto. Non mi pare che i manici ,iannone, morisi abbiano sfigurato in questi match . Si chiamano Test Match apposta . Non penso di dire una fesseria, posso sbagliarmi a spiegare ma penso il senso sia questo .

    • Maxwell 20 Giugno 2013, 13:37

      non faccio un discorso generale ma solo sui #10
      Le 3 Unions celtiche non hanno un “domestic”………
      Semplificando tantissimo hanno le accademie e ovviamente non chiamano stranieri.
      la tanto vituperata legge italiana ha finalmente permesso di giocare a qualcuno…….nessun Sexton in erba, ma qualche nome è saltato fuori.Per loro un ’92 è già titolare in Celtic, per noi è ancora un lattante.

      • bak 20 Giugno 2013, 13:43

        a chi ti riferisci quando dici “…non chiamano stranieri”, forse alla Scozia?? all’Inghilterra… o a una qualsiasi delle altre unions?
        spiegati perché secondo me hai preso un granchio e bello grosso..

        • Maxwell 20 Giugno 2013, 13:53

          mi riferisco alle “academy” delle altre 10 del pro12 celtico

      • gsp 20 Giugno 2013, 13:50

        @maxwell, sono daccordo. secondo me la legge del 10 in eccellenza poteva funzionare molto bene e secondo me andava tenuta. bastava un ammorbidimento sui giocatori che potrebbero essere di interesse per la nazionale e magari gia’ al secondo anno in italia.

        • xnebiax 20 Giugno 2013, 14:16

          È stata tolta? è per questo che Mogliano ha ripreso Cornwell?

          • gsp 20 Giugno 2013, 14:18

            penso di si… ma sai come funziona, tutto cambia in 3 giorni.

          • Maxwell 20 Giugno 2013, 14:22

            Se l’hanno tolta……
            ….scommettiamo che tra le prime 5 squadre dell’Eccellenza almeno 4 avranno il #10 straniero?
            Stavolta non ci saranno più scuse….ne i vaffanFIR ne contro qualsiasi C.T.italiano.
            Vedremo se i commentatori del blog se la prenderanno coi loro presidenti.

      • Stefo 20 Giugno 2013, 14:27

        Nelle Accademie italiane infatti entrano solo italiani (poi va beh all’estero ci sono anche le eccezioni Ragusi sbaglio o e’ stato nell’Accademia Ospreys?!).

        • Stefo 20 Giugno 2013, 14:34

          Al di la’ delle battute su Ragusi nell’Accademia Ospreys secondo me bisogna capire una cosa: le Accademie italiane cosi’ come sono slegate hanno poco senso, piuttosto che fare regole catsranti per l’Eccellenza (sarebbe piu’ opportuno legare due Accademie alle due celtiche invece continuare a farle lavorare sotto vuoto senza alcun legame con il professionismo VERO.
          Tralasciando il lavoro con i giovanissimi di livello qualitativo diverso, uno dei problemi dei giovani italiani e’ questo.
          Nelle Accademie celtiche inizi un pervcorso professionistico serio a 18 anni entrando in Accademia perche’ sei inserito in un contesto di club professionistico con un coinvolgimento in allenamento con la prima squadra piu’ o meno ampio, ed una partecipazione a competizioni comunque pro (la Anglo-Welsh Cup, la British and Irish Cup non sono la HC ma sono competizioni comunque nettamente superiori all’Eccellenza).

          Per me il rpoblema vero e’ insistere nel credere che l’Eccellenza possa diventare parte forte della filiera…il gap col rugby pro VERO e’ troppo ampio, due Accademie legate alle prime squadre celtiche sarebbero molto piu’ utili.

          • San Isidro 20 Giugno 2013, 15:26

            Stefo, sono d’accordissimo con quello che dici, legare due accademie u.20 alle nostre due franchigie è una cosa che sto dicendo anch’io da tanto tempo…però ti contesto una cosa: hai scritto che alcune competizioni sono nettamente superiori all’Eccellenza…va bene la Anglo-Welsh Cup a cui partecipano le franchigie gallesi (seppur molto sperimentate) e i club della Premiership, ma la British andi Irish Cup proprio no…quella è una coppa del tutto semiprofessionistica, si i club del Championship inglesi sono forti, ma penso che le squadre della nostra Eccellenza se la possono giocare alla pari, lo stesso per i team A delle province irlandesi, ma i club del domestic gallese e scozzese hanno un carattere dilettantisco…le prime divisioni del domestic dei Paesi celtici (AIB League compresa), e lo sai meglio di me, per livello possono essere paragonate alla nostra serie A, massimo a club di bassa Eccellenza, non penso proprio che la British and Irish Cup sia superiore all’Eccellenza…
            Quanto all’Eccellenza, penso che nonostante sia un campionato semiprofessionistico, sia difficile da inquadrare in un contesto internazionale, noi siamo l’unico Paese che ha due franchigie celtiche e un campionato per club che viene considerato “di rilievo”, il fatto che ci facciano partecipare alla Challenge ne è dimostrazione…come ho detto, i campionati per club di Galles, Scozia e Irlanda non hanno questo statuto, anzi hanno un carattere dilettantisco, così come i club sudafricani e neozelandesi, visto che poi lì ciò che conta sono le province che fanno i campionati nazionali…per fare un paragone i club semiprofessionistici dell’Eccellenza si possono paragonare a quelli argentini e quelli australiani, che fanno campionati semi-pro a livello regionale…soprattutto in Australia gli atleti del Super Rugby vengono tutti dai club, anche se, tra nazionale e Super 15, alla squadra d’appartenenza ci giocano poco…
            Adesso, al di là dei paragoni geografici, si potrebbe pensare di fare come nei Paesi celtici, cioè separare definitivamente l’alto livello da quello dei club…a questo punto però il risultato di questa operazione potrebbe essere la creazione della terza franchgia (in tempi futuri) prendendo i giocatori migliori da quello che l’Eccellenza ha da offrire…

          • Stefo 20 Giugno 2013, 16:11

            San la B&I Cup e’ nettamente superiore all’Eccellenza, I club di Championship inglese sono pro veri e propri con budget superiori e giocatori superiori. Sulle Provincie irlandesi: si sono le formazion A ma le formazioni A che partecipano alla competizione vengono sempre schierati giocatori di prima squadra che non stanno giocando molto o che devono rientrare da un infortunio quindi anche queste sono nettamente superiori all’eccellenza.
            E queste sono le squadre che contano nella competizione non quelle del domestic che fanno comparsata per far numero.
            san l’Eccellenza puo’ esaltarti e piacerti perche’ e’ il campionato italiano ma non vale il Championships, non vale il ProD2 e non vale le A irlandesi neanche lontanamente. Ti faccio notare che la U20 italiana fatta di giocatori d’Eccellenza piu’ qualche ragazzino delle franchigie tranne sporadici casi le prende dalle U20 celtiche fatte al 90% di ragazzini d’Accademie celtiche.

          • gsp 20 Giugno 2013, 16:17

            San, se la nostra domestica fosse del livello di quella irlandese vorrebbe dire che la nostra formazione funziona e che e’ l’alto livello ad essere deficitario. penso si possa tranquillamente dire che sia l’opposto.

          • San Isidro 20 Giugno 2013, 16:53

            @Stefo e @gsp capsico tutto il discorso sul Championship inglese e sui team A irlandesi, ma quello che volevo rimarcare, come magra consolazione, è che l’Eccellenza è comunque superiore ai campionati per club dei Paesi celtici…qui non sto parlando della formazione e della qualità del movimento, so bene che i ragazzi della nostra u.20 vengono in parte dall’Eccellenza e i loro colleghi celtici dalla rispettive accademie delle varie franchigie, ma è un confronto tra i vari livelli senior…penso proprio che un nostro club d’Eccellenza possa battere un Cardiff, Swansea, Glasgow Hawks, Lansdowne, ecc…
            il nocciolo è uno: è vero che Championship e Pro D2 sono superiori all’Eccellenza, ma perchè allora continuano a farci fare la Challenge?

          • Stefo 20 Giugno 2013, 17:15

            San concordo con gsp, se l’Eccellenza fosse cosi’ superiore come tu pensi al domestic celtico allora si potrebbe dire che base e formazione in Italia funzionano meglio che nei 3 paesi celtici…quando e’ vero l’esatto opposto.

        • San Isidro 20 Giugno 2013, 17:46

          Non so se non riesco a farmi capire…il mio non vuole essere un confronto tra i due movimenti, siamo d’accordo che siamo distanti anni luce tra Italia e Paesi celtici, ci mancherebbe…sono d’accordo che l’Eccellenza è sotto a Championship e Pro D2…io sto facendo un confronto tra i massimi campionati senior…obiettivamente pensi che l’AIB League sia pari o superiore all’Eccellenza? E perchè allora alla Challenge Cup non fanno partecipare anche squadre dei massimi campionati celtci? Non voglio fare un discorso di parte, nè penso che l’Eccellenza sia di un livello stratosferico, ma spero di essermi spiegato…

          • Stefo 20 Giugno 2013, 18:27

            San ti sei spiegato ma non concordo.
            Se l’Eccellenza fosse cosi’ superiore al livello del domestic celtic cio’ significherebbe una formazione a livello tecnico, di skill molto superiore a quello che e’.
            Il discorso Amlin Cup non ha molto senso: le celtiche si son date una struttura diversa piu’ di 10 anni fa, non hanno preteso di fare un campionato pro interno parallelo alla celtic prima di tutto perche’ economicamente non sostenibile…ed aggiungo che i gran risultati delle italiane in amlin non depongono mica a favore delle italiane anzi.
            Chiariamo bene che le scelte nella Challenge non sono di merito (loro si perche’ migliori) ma fatte direttamente dalle Union membri della ERC e politiche, anzi i de-meriti stanno spingendo le italiane fuori dalla Amlin.

          • San Isidro 20 Giugno 2013, 19:37

            Adesso, al di là di quanto stiamo dicendo, credo tu abbia usato una giusta espressione, ovvero “campionato pro interno”, forse è proprio questo che diversifica lo status dell’Eccellenza da un domestic celtico, almeno sulla carta..in Italia credo si sia investito parecchio sull’alto livello e il massimo campionato per club, quindi, per quanto parliamo pur sempre di semiprofessionismo, l’Eccellenza viene considerata un torneo di “spessore” proprio per questo ed ecco spiegata la partecipazione alle coppe europee…sulla carta è una cosa, in pratica è un’altra, però ancora non mi convinco che una nostra squadra di Eccellenza possa avere difficoltà in possibili confronti con squadre del domestic celtico…forse l’unica cosa sarebbe metterle di fronte in una partita: come vedresti un Clontarf-Rovigo (hanno pure gli stessi colori), un Old Belvedere-Viadana o un Blackrock College-Calvisano?

          • Stefo 20 Giugno 2013, 20:59

            Nessuno in Europa considera l’Eccellenza un torneo di “spessore”oggi, sono rimaste li’ perche’ la “svolta celtica” e’ avvenuta solo 3 anni fa e gli accordi sul format delle coppe europee erano gia’ presi e validi fino alla fine prossima stagione.

            San nella prima parte dell’era pro l’Italia ha provato ad avere un proprio campionato interno sul modello francese ed inglese, vari tentativi, formule, LIRE ecc ecc…fallendo, le squadre oggi sono acora in Europa per accordi vecchi.

            Il problema per me e’ questo incapponirsi e pensare che l’Italia possa arrivare laddove Scozia, Galles ed Irlanda non sono arrivate: cioe’ avere la celtic league + un campionato pro (vero) di buon livello interno. Si parla tanto di formule a 6, a 8, a 10 ma non cambia nulla il numero delle squadre, il numero di giocatori di qualita’ e’ quello, i soldi e l’interesse del pubblico e’ quello ma ce la si racconta che facendo cosi’ o facendo cola’ si riuscira’ ad avere un’Eccellenza di buon livello…mia opinione: non succedera’ se non forse in un lungo periodo e posto che tutto da oggi venga programmato correttamente e vada tutto bene.

            Sul livello, penso che il livello si equivalga, forse le celtiche qualcosa di piu’ a livello tecnico e di skills, forse le italiane qualcosa piu’ fisicamente dato che ad esempio in AIL quasi tutte fanno 4 allenamenti a settimana e basta (scozzesi e gallesi non sono sicuro).

          • Rabbidaniel 20 Giugno 2013, 21:07

            Stefo nel complesso sono d’accordo con te. Una riforma però è necessaria. Troppe squadre hanno problemi economici, proprio per inseguire un semiprofessionismo che, a oggi, ha senso in pochissime realtà. I fallimenti delle società hanno ripercussioni anche sul rugby di base e sulle giovanili. Una formula 8+8 per me non andrebbe a migliorare di tantissimo il livello, ma regolerebbe un po’ il movimento. Se poi ci fosse un maggior collegamento con le celtiche (organico e territoriale) sarebbe tutto di guadagnato.

          • Stefo 20 Giugno 2013, 22:23

            Rabbi sulla questione economica pienamente d’accordo ma non so come 8 squadre cambi qualcosa…se i soldi non li hai non li hai..Prato per anni e’ stata portata come esempio virtuoso ed abbiamo visto rutti che fine ha fatto, servono controlli piu’ rigidi piu’ che altro

    • gsp 20 Giugno 2013, 13:48

      @rabbi, pero’ lasciami precisare che Heathcote e’ England U20 se non sbaglio, e che l’ha lanciato il Bath. quindi il sistema formativo e celtico scozzese non centra molto (ma rimane valido per i vari jackson, weir…). e soprattutto e’ un giocatore che ha giocato 1000 minuti quest’anno in tre competizioni diverse. Ambrosini ad esempio ne ha giocati 250. come ne usciamo?

      secondo me se Brunel avesse avuto a disposizione un giocatore con minutaggio anche sufficiente l’avrebbe chiamato di corsa.

      • xnebiax 20 Giugno 2013, 14:20

        Che dire del fatto che Ragusi non giocherá in Pro12 l’anno prossimo, mentre se lo meriterebbe e gli farebbe bene?

      • gsp 20 Giugno 2013, 14:26

        nebia, in tutta onesta’ le zebre hanno gia’ orquera e non puoi toccarlo. Iannone l’hai fatto venire apposta per fargli fare l’apertura e con lui hai gia’ una apertura tutta da formare ed a cui devi garantire minuti. ci vuole uno che puoi mettere in campo da subito (anche se io ho i miei dubbi su Buso). purtroppo i posti sono pochini. qualcosa si libera l’anno prox.

        tra l’altro mi sembra ci sia una certa idea di far fare ai giocatori due stagioni in eccellenza prima di arrivare alla CL. l’importante e’ pero’ che in eccellenza siano seguiti.

      • Rabbidaniel 20 Giugno 2013, 14:58

        Infatti gsp non ho parlato di Brunel ma di sistema formativo. Heathcote è di formazione inglese, ma quanti prospetti ci sono in galles, in scozia, in irlanda rispetto ai nostri? Sottoscrivo poi il discorso di Stefo, pensare che l’Eccellenza possa essere una tappa di formazione importante, con tanto di regola del 10 italiano, è un po’ utopico. Secondo me gente come Ragusi e Steyn perde un anno rimanendo in eccellenza, mentre i loro praietà giocano, spesso abbastanza, in Pro12, in Premiership ecc. ecc. Se con fai un’accademia per celtica, collegata direttamente alle celtiche, tutti i discorsi sulla formazione sono pura fuffa e tieni la squadra dell’accademia a giocare in A1 con le seconde-terze scelte semipro.

        • gsp 20 Giugno 2013, 15:34

          rabbi figurati, io sono anni che non comprendo come l’eccellenza possa fare parte della filiera. l’eccellenza e’ un banco di selezione per vedere chi emerge, e poi devi provare i giocatori a livelli infinitamente piu’ alti in Celtic. e cosi’ diventano tutti scommesse (e qualcuno di sicuro la becchi).

          Pero’ devi anche tener conto che i posti in Celtic sono limitati. al max 3 aperture per squadra se vuoi che qualcuno abbia minutaggio decente. non ha senso prendere un ragusi se hai gia’ iannone in rampa di lancio.

          ho la sensazione che nel mondo e nella testa di gavazzi siano cambiate le priorita’. lui vede l’eccellenza come modo di colmare il gap tra fine accademia e 2 anni dopo quando sono piu’ pronti per le celtiche. in se ci puo’ anche stare ed useresti una risorsa che hai gia’. il problema e’ che a) come dice stefo il livello e’ troppo basso b) che ci vuole qualcuno che segua dal punto di vista fisico e tecnico i prospetti. e quindi riatrdi solo di due anni la botta.

          • Rabbidaniel 20 Giugno 2013, 15:38

            Con un esercizio di realismo posso capire che l’Eccellenza, visto che abbiamo solo 2 squadre in Pro12, sia un banco di prova. Però la devi riformare. Purtroppo capisco che resistenze campanilistiche rendano difficile la ristrutturazione dei campionati, ma su questo Munari ha ragione da vendere: 8 squadre in Eccellenza e 8 in A (si parla troppo poco del problema tecnico-finanziario che questa divisione costituisce). Solo così puoi creare una filiera di formazione competitiva. Ammetto che è più facile a dirsi che a farsi.

          • gsp 20 Giugno 2013, 16:14

            daccordissimo su quello che dici in termini di riformare la formazione.

            meno sulla riforma a 8 semplicemente perche’ non penso che se scompare l’aquila (faccio esempio) si materializzano piu’ risorse a mogliano, e viceversa. anzi mi sembra strano voler rifiutare qualche altro presidente e citta’ che se la sentono di giocarsela.

            sul fatto che magari concentri i giocatori su 8 suqadre e sale il livello, ho anche qualche dubbio. dal momento che si guadagna cosi’ poco nono vedo molti giocatori pronti a muoversi da una parte all’altra, a meno che non siano pagati come top player.

            dal momento che stai facendo di tutto per allargare numeri di giocatori magari non mi priverei di quei terminali che ti permettono di valutarli. pero’ neanche mi strappo i capelli se passano ad 8. me li strappo di piu’ per la regola sull’apertura.

          • Rabbidaniel 20 Giugno 2013, 19:26

            gsp capisco ciò che dici, ma bisogna essere realisti, ormai i casi Crociati, Prato, San Gregorio ecc. dovrebbero insegnare qualcosa. Ancor più grave è la situazione in A, in cui le squadre semi-pro devono affrontare costi importanti. Paese ha fatto una scelta di responsabilità, ma è un’eccezione. Alla fine si assorbono molte risorse per la prima squadra a scapito, spesso, delle giovanili. Tra l’altro con 8+8 il divario tra Eccellenza e A sarebbe meno ampio.

    • Katmandu 20 Giugno 2013, 18:07

      Si va beh rabbi io quest’anno ho visto parecchie partite di bath e per me il bimbo non è pronto per questo livello, insomma ha iniziato la stagione dietro a barkley e donald e ha finito per portare la borsa a devoto! Insomma siamo sinceri questo non è un fenomeno gente come morisi e campagnaro gli mangiano in testa
      A me non piace e calcola che delle squadre della premier mi piace proprio la località termale!

      • Rabbidaniel 20 Giugno 2013, 19:22

        Kat, mai detto che sia un fenomeno, ho fatto un discorso di sistema. E teniamo conto che è una terza o quarta scelta, visto che Weir (’91), tra gli altri, è rotto.

        • Katmandu 20 Giugno 2013, 21:56

          Rabbi gioca perchè gli altri non sono disponibili non mi pare ci sia molto da esultare, poi magari ci fa 40 punti solo lui ma non é un fenomeno, diciamo è come se da noi si infortunia dibe, orquera, botes, ambrosini, iannone, buso, e chi ti ci metti? Magari forse un chance a ragusi la si da, ma non perchè sia il migliore, inoltre un bocia di 20 anni inglese (perchè è inglese) ha giocato qualche partita con le riserve e magari con la prima squadra, anche qua ma il livello del campionato è molto diverso
          Ps penso che ragusi sia da nazionale ma prima testiamolo in celtic e poi ne riparliamo

  3. giobart 20 Giugno 2013, 13:08

    I test match sono fatti per provare i giocatori che durante il 6 naz. non hanno giocato… e noi che facciamo? Facciamo giocare sempre gli stessi (più o meno e perlopiù “bolliti” da una stagione massacrante).

    • San Isidro 20 Giugno 2013, 13:33

      mi pare proprio che al gruppo del 6N c’erano Bernabò, Morisi e Iannone che non hanno mai fatto presenze, ora sono partiti anche titolari…

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