Intervista all’allenatore del club cremisi al termine di una stagione davvero positiva. Tra concorsi, nomi nuovi e “atipicità”
Pasquale Presutti e le sue Fiamme Oro, la sorpresa silenziosa dell’Eccellenza
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sul sito della fir la Lazio ha un punto in più in classifica. Lazio settima, Fiamme oro ottava;
Grazie per la segnalazione, il nostro fornitore di classifiche le mette settime a pari merito. Indagheremo, thanks
Cito: “…Nella vita si può fare tutto, ma poi bisogna vedere come le cose vengono concretamente fatte. ”
AMEN!
” Le Fiamme Oro avevano questa atipicità anche quando erano in Serie B.” é che se il sistema era sbagliato prima ora che vanno avanti da anni non é che é migliorato comunque bella intervista sporattutto quando parla dei campionati da riformare ma non sono daccordo sulla leggerezza che ho percepito nel parlare delle difficoltà economiche, spiego se una socetà ha un budget iniziale é palese che certi stipendi al momento non li può pagare, allora perché alleste una squadra con determinati giocatori? E non parlo solo dell’eccellenzza ma anche in categorie inferiori, non puoì “permetterti” economicamente un certo livello? Non é una tragedia si retrocede ma lottando tutti con le stesse regole
Anche tutti i CUS hanno delle atipicita’, ma non mi sembra che se ne parti tanto quanto le FFOO…
Con Presutti concordo su molte cose, per esempio sul ritardo della formazione dei giocatori (in Galles abbiamo più di un’apertura U20 in grado di giocare non sfigurando in Pro12, per dirne una), e sulla terza franchigia. D’altra parte se non ne capisce di rugby lui. Sull’atipicità delle FFOO, senza fare polemiche, credo che il loro successo sia un segnale della difficoltà in cui versa il rugby domestico. Se un giocatore come Bacchetti preferisce un “lavoro sicuro” in prospettiva rispetto alle Zebre o a una seconda divisione francese, non credo sia un gran bel segnale per il movimento. Sul lavoro duro, ovvio che fare il poliziotto è un lavoro duro, ma vogliamo raccontarci che gli ex-atleti, appese le scarpette al chiodo, andranno in pattuglia o a fare servizio negli stadi di calcio. Suvvia…
@ rabbi aggiungici sopra pure che poi avranno pure un lavoro cosa che tanta , ma veramente tanta, gente non ha a prescindere dalla durezza o facilità del lavoro in essere
Caro Rabbidaniel, ti posso assicurare che gli ex atleti una volta usciti dalla squadra vanno in pattuglia a fare servizio negli stadi, durante le manifestazioni etc, come tutti gli altri colleghi.
Chi fa richiesta di venire alle Fiamme Oro sa che dovrà guadagnarsi il posto in squadra con l’impegno e dedizione, mettendosi al servizio della società non solo per giocare in prima squadra ma anche per seguire i ragazzi delle giovanili. Non sempre è tutto oro ciò che luccica!!!
Se dopo la carriera agonistica hanno un trattamento pari agli altri poliziotti tanto meglio. Non conosco bene i meccanismi interni, quindi mi baso su impressioni e su casi singoli di cui ho contezza. Resta il fatto, almeno per me, che il modello “sport di stato” non può essere considerato un fiore all’occhiello, ma un ripiego alla debolezza del sistema.
scusa (rab) ma le fiamme gialle,oro,verdi,azzurre etc… non sono per caso
tutte associazioni sportive che alimentano lo sport in italia?
quindi tutto il sistema sport e’ debole?
tomba su tutti! e quel ca**one di montano.
Secondo te, è forte?
Se sai citarmi altri paesi in cui intere discipline vivano solo grazie ai corpi militari (a esclusione di paesi para-post-meta comunisti). Negli USA alcuni militari sono atleti di livello, ma sono l’eccezione più che la norma. Prendi lo sci, alpino e di fondo, tutti gli atleti fanno parte di corpi militari. Guarda gli sciatori degli altri paesi, di quanti si può dire lo stesso? È un’anomalia che non riesco a percepire come un vanto.
@Rabbidaniel
Ti confermo che gli atleti che non restano nelle Fiamme Oro, vengono inviati a fare 4 mesi di corso di aggiornamento e poi destinati ai vari reparti della polizia.
Alcuni, invece (e sono la minor parte), restano nell’ambito del Gruppo Sportivo con mansioni varie, dal tecnico (anche nei settori giovanili) al direttore sportivo o al responsabile di settore.
io lo farei di corsa il concorso altro che zebrette .
bravo bacchetti ottima scelta di vita con i tempi che corrono.
si diverte giocando in piu’ stipendio fisso tutti i mesi senza contare
al dopo carriera…..
“Tra l’Accademie e il completamento della loro formazione c’è un salto di tre o quattro anni, non è come all’estero. Lì bisogna intervenire”
Mi domando chi ancora non l’abbia fatta una dichiarazione simile..
Grande Pasquale Presutti! Persona che ho avuto l’onore di conoscere da vicino. Una persona sincera che dice le cose come stanno e soprattutto grande conoscitore di rugby. Auguro tanti successi alle sue fiamme oro