Campioni d’Europa, tifosi che mancano e inviti federali: tutto in un Tinello!

Appuntamento ricchissimo con Vittorio Munari, dove si dice perché non vediamo un Benetton “itinerante” in Veneto

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Pesso 22 Maggio 2013, 09:49

    Solo io non riesco a vedere i video?

  2. mezeena10 22 Maggio 2013, 10:05

    non male horatio wilkinson! come non esser d’ accordo con cotanta saggezza rugbystica? e non solo, mi associo all’ invettiva contro giove pluvio, non se ne puo piu pure qui in sardegna!
    sull’ eccellenza d’ accordissimo, a volte è uno spettacolo inguardabile, “invendibile”!
    oltre ai tecnici, in una ipotetica scuola di formazione, è bene che si pensi a formare anche i futuri quadri dirigenti..ad ognuno il suo mestiere!

  3. Hrothepert 22 Maggio 2013, 11:04

    Daccordo su tutto tranne che sul finale, la Benetton non può essere la franchigia veneta semplicemente perchè è un club e non una…franchigia!! Se Munari e “compagnia” vogliono dalla FIR lo status di franchigia veneta prima ne creino una!! O..no?!?

    • roky 22 Maggio 2013, 11:14

      sono d’accordissimo! e che si torni ad avere un treviso sotto forma di club così da avere di nuovo i derby petrarca-treviso e Rovigo-treviso

    • crosby 22 Maggio 2013, 11:55

      Credo che Munari intendesse dire: rinonosci Benetton franchigia veneta e permetti alle squadre venete di Eccellenza di utilizzare i nostri giocatori quando non convocati in Pro12, permetti allo stes

    • crosby 22 Maggio 2013, 11:58

      …stesso tempo alla Benetton di utilizzare in Pro12 giocatori delle squadre venete durante 6 Nazioni e Test match…allora si Treviso diventa la franchigia del Veneto e può spostarsi a Padova Rovigo e San Donà…
      E si ritorna sempre al solito problema mai risolto dalla FIR…

      • gsp 22 Maggio 2013, 15:12

        @crosby, secondo te la franchigia diventa automaticamente veneta se concedi alla benetton di usare i giocatori delle venete, invece che di 3 venete, due romane ed 1 lombarda? secondo me manca un po’ la proporzione.

        • crosby 22 Maggio 2013, 15:33

          Secondo me ha senso che Treviso diventi franchigia veneta collegata a Mogliano, San Donà, Petrarca e Rovigo.
          I giocatori si allenano a Treviso…tutti e 42 (o 38)…e il giovedì una volta decisi i 25-26 per la Rabo, i restanti 13-15 sono liberi di andare nei club di Eccellenza veneti per allenarsi e giocare la partita il sabato.
          Viceversa quando la franchigia ha 20 giocatori (i più forti) impegnati in nazionale, potrà utilizzare i permit.
          Quante volte sono rimasti fuori per scelta tecnica dal Pro12 in vari Ambrosini, Morisi, Brendan Williams, Toniolatti, Filippucci, Fuser, Esposito e Roux??? Credi forse che Rovigo non avrebbe accolto e schierato Morisi??
          Questo non lo puoi fare con club come Lazio, Fiamme Oro e L’Aquila ma solo con club che distano Max 1 ora dalla Ghirada…

        • gsp 22 Maggio 2013, 15:44

          Crosby e’ proprio per quello che secondo me non funziona. una apertura non puo’ allenarsi tutta la settimana a treviso e poi andare a mogliano ven e sabato. Se non sbaglio proprio Polla Roux (ma cito a memoria) diceva che non puoi schierare un giocatore che non si allena con la squadra.

          l’unico modo per cui una cosa del genere possa funzionare e’ per esempio se ci sono finsetre di almeno tre mesi ed i giocatori all’inizio del trimestre vanno da una parte o dall’altra. e se il focus e’ tutto sulle celtiche allora da li possono anche tornare indietro.

          quello che sottolieavo pero’ era diverso. come la metti tutte le venete le vorresti con treviso. col sistema della slassifica magari saranno 3 venete, due romane e cosi’ via. insomma, personalmente, non ci vedo tutta sta differenza.

          • crosby 22 Maggio 2013, 16:32

            Scusa…ho capito male o hai citato Polla Roux???
            Vogliamo confrontare le idee di uno (Munari) che è ed e’ da anni manager e allenatore vincente e scudettato di realtà come Petrarca e Treviso con uno (Polla Roux) che ha allenato nelle ultime 8 stagioni sia a Padova che a Rovigo senza vincere nulla (con tanto di analisi riabilitativa…) ???
            Quando in Italia c’è solo un club (Benetton) che vince sia in Italia che all’estero, senza problemi economici e guidato da persone indubbiamente con una storia professionale vincente…lo affossi o gli chiedi perfavore di segnarti la via maestra per riprodurre quel successo ovunque???
            O vogliamo inventarci come sempre qualcosa a sorpresa sperando che funzioni?!

          • Stefo 22 Maggio 2013, 16:45

            Crosby Munari non ha mai detto di tenere i giocatori fino al giovedi’ per poi mandarli ai club dove giocano, nessun allenatore di alto livello direbbe mai una cosa del genere perche’ lapalissiano che se uno si allena 4 giorni alla settimana con un club non puo’ poi andare ed allenarsi un giorno con un altro club e giocare con il secondo club…non e’ neanche questione di allenatori di alto livello o meno e’ semplice buon senso….un giocatore per far parte dell’ingranaggio, del sistema di gioco di una squadra non upo’ allenarsi solo 1-2 volte (ed al contempo si allena 4 giorni con un’altra squadra provando quindi un sistema di gioco diverso) prima della partita.

          • gsp 22 Maggio 2013, 16:50

            Ho citato Polla roux (a memoria), rispondendo alla tua domanda “Credi forse che Rovigo non avrebbe accolto e schierato Morisi??”

  4. Hrothepert 22 Maggio 2013, 12:11

    @crosby, come ho scritto sopra, la FIR non può riconoscere la Benetton franchigia veneta perchè la Benetton non è una franchigia, se lo vuole diventare deve abbandonare il nome (il “signore delle..canotte”, se è davvero il mecenate che qui declamate e venerate, può sempre rimanere come main sponsor,..no?!?) ed unirsi realmente e pariteticamente alle altre realtà che ci sono sul territorio; dare lo status di franchigia ad un club, non soltanto costituirebbe un precedente pericoloso, ma sarebbe anche eticamente e proceduralmente incorretto.

    • gsp 22 Maggio 2013, 15:16

      @hro, condivido. e tra sei mesi si riproporra’ la questione. al nuovo bando celtic si vedra’ se treviso si presenta da sola, oppure come dogi.

      ribadisco, a me non interessa granche’, a me la benetton benissimo anche cosi’ e li ringrazio ogni giorno per quello che fanno. pero’ dare la colpa a circostanze esterne perche’ rappresenti solo te stesso e’ un attimino ipocrita.

  5. fr78it 22 Maggio 2013, 12:17

    testuali parole :”la franchigia, denominata tale, di benetton” è chiara la sottolineatura di uno stato attuale non di franchigia ! Quindi non mi sembra che Munari e “compagnia” vogliano nessuno status dalla FIR.
    Anch’io l’ho capita come crosby, il messaggio/richiesta è abbastanza chiaro: ci volete chiamare franchigia ? allora perchè non ci consentite di esserlo seriamente per soli motivi di interesse politico-federale ?
    Staremo a vedere come finirà !

  6. Gianangelo 22 Maggio 2013, 12:39

    Due cose: la prima l’apertura di credito a quello che era il nemico, due anni di tempo a Gavazzi per delineare la sua politica federale nonostante alcuni distinguo; la seconda è che all’eventuale offerta di dirigere il rugby italiano ha risposto con un sì condizionato al reale potere decisionale, o se preferite ha risposto con un no ma ringraziando per la considerazione. Due anni fa ci sarebbe stato un NO col botto.

  7. fracassosandona 22 Maggio 2013, 13:05

    Allo stato in Pro12 milita la Benetton Treviso che è la medesima società che ha partecipato ai precedenti campionati italiani e che tutt’ora partecipa a quelli giovanili…
    Neanche gli Aironi erano una franchigia, erano una specie di consorzio in cui VIadana era socio di maggioranza…
    Una franchigia può essere fondata in Veneto (anche sotto forma di consorzio/società consortile tra le società partecipanti) qualora vi sia non solo la volontà di realizzarla ma anche un quadro normativo federale che consenta alle società consorziate (ivi inclusa la Benetton) di partecipare al campionato nazionale con i propri giocatori.
    Gli stessi giocatori saranno prioritariamente a disposizione di franchigia e federazione, ma potranno disputare le partite del campionato nazionale ogni qualvolta siano liberi.
    La cosa si può fare solo se vi fosse la stessa forza e disponibilità anche da parte degli altri club del campionato nazionale…
    La creazione della franchigia deve tuttavia partire dal basso e non iussu imperii con collegamenti volanti come quelli proposte (6 a te e 6 a me a seconda dei piazzamenti del campionato precedente… a prescindere dalla collocazione territoriale (e anche di amicizia) tra le squadre coinvolte…

    paradossalmente l’anno prossimo si rischia di avere Padova e Mogliano associati alle Zebre e Viadana e i Crociati associati a Treviso…. ci rendiamo conto dell’assurdo? poi con che voglia Viadana potrebbe collaborare con le Zebre lo sanno solo in federazione…

    La realtà è che Munari non ama la soluzione pro12 e in prospettiva lunghissima mira a creare un campionato italiano competitivo, magari anche con sole sei squadre…
    L’altra faccia della medaglia è che nolenti o volenti attualmente facciamo fatica a tirar su due dico due squadre di livello europeo e che dovremo chiedere ospitalità ai celtici per altri dieci anni e pure ringraziarli per il fatto che vengono a farsi le scampagnate (magari nel deserto del XXV aprile a Parma)…

    a prescindere dalla strada che si sceglierà va comunque ripensata la struttura del massimo campionato e non basta dire che tra due anni verrà ridotto a 10 squadre (se saltano le casse di Prato e Crociati o di qualunque altra squadra la riduzione si potrà avere già dalla prossima stagione…)

    Chiamare “eccellenza” una cosa in cui solo 3 squadre arrivano a 1000 spettatori, neanche metà riesce a pagare puntualmente gli stipendi e dove i giocatori devono tutt’ora scegliere se giocare a rugby o pensare allo studio o al lavoro fa veramente tristezza…

  8. Gianangelo 22 Maggio 2013, 13:38

    Adesso mi tiro addosso le ire di qualcuno ma io credo che Treviso guarderà alla franchigia Veneta quando e se Benetton non caccerà più i soldoni, Gli abboccamenti ci son stati all’inizio ma io sinceramente non riesco a vedere Rovigo che si toglie il cappello davanti a Munari e Zatta, un po’ più facile che lo faccia Padova ma solo un po’.
    @fracasso: io non sono d’accordo sul fatto che l’eccellenza sia tutta merda, d’accordo su un campionato ridotto ad 8 squadre però sono solo 3 anni che le due Celtiche si son prese i 60 migliori giocatori Italiani.
    Esempio Calvisano, hanno perso 3 anni fa: i 2 Pratichetti, Garcia, McLean, Gilardini, Cittadini, D’apice, Zanni…… non è facile ricostruire, ci vuol tempo.

  9. fr78it 22 Maggio 2013, 13:48

    E’ evidente che i problemi da risolvere sono numerosi e molto chiari a tutti. La decisione su come risolverli spetta ora a chi ha vinto le elezioni per la presidenza federale. Vedo però troppe schermaglie politiche dietro ad ogni soluzione, seconda squadra a Roma, seconda squadra a Milano, una squadra a Milano e una a Roma, franchigia veneta si, franchigia veneta no, franchigia veneta ma con le squdre venete di fatto affiliate alle zebre, finchè si chiameranno zebre. Insomma tantissimo fumo ma la linea politica non sembra per nulla chiara, ancor meno le idee.
    Il discorso sui due anni almeno da concedere al nuovo presidente lo interpreto in questo senso, diamoci il tempo di vedere la sua linea politica e la capicità di attuarla.
    Personalmente non mi sembra un buon punto di partenza chiamare nel proprio staff il maggior sostenitore del tuo avversario alle elezioni per la presidenza federale. Se avevi le sue stesse idee perchè ti sei candidato contro ? Se le avevi diverse e sai che lo sono ancora cosa lo chiami a fare ?

  10. didi67 22 Maggio 2013, 14:56

    In un mondo ristretto come il nostro ognuno può, deve, dare il suo contributo, soprattutto gli elementi con maggior competenza, non devono esistere “nemici”, il presidente è stato eletto e bisogna lasciarlo lavorare, e se ritiene di chiamare qualche personaggio sulla sponda opposta, dimentichiamo vecchie polemiche e lavoriamo…..

  11. gsp 22 Maggio 2013, 15:03

    La finale di HC secondo me l’hanno persa Parra e Radosalvjevic, perche’ tocca al MM organizzare il gioco e fare da raccordo tra avanti e calciatore che fara’ il drop.

    Per quanto fosse in condizione fisica precaria parra cmq non sembrava avere le idee troppo chiare, nonostante anche da marte abbiamo visto Cotter chiedere il drop. ed ad un certo punto ho pensato che parra fosse stato sostituito propriop per questo.

    entra radoslavjevic, magari sbagliando il primo drop con ancora 5 minuti, palla e posizione per provarci. invece di mergere la sua qualita’ di leadership si vede che attende li e reagisce a quello che fanno i suoi avanti invece di dirigere la barca. poi magari ci sta che si sbaglia il secondo drop, ma rimane la scelta giusta e l’esecuzione sbagliata.

    • gsp 22 Maggio 2013, 15:10

      dimenticavo, ovvio che dal divano e’ tutto piu’ semplice.

      la risposta su padova e’ molto furba. ma io la considero irricevibile. se vuoi andare a giocare a padova per fare operazione simpatia, come hanno fatto altre squadre importanti in passato, puoi farlo domani e non si capisce perche’ la FIr debba ostacolarti.

      se invece non ti interessa o non lo ritieni opportuno bvasta dirlo chiaramente. usarlo in un meccanismo di scambio ha pochissimo senso per me e non si capisce per arrivare a che.

      c’e’ da chiarire che si intende per franchigia. se per franchigia intendi una squadra che davvero rappresenta il veneto non hai bisogno del cappello della FIR ed a padova vai a giocarci domani.

      per chi si e’ perso le puntate precedenti. la franchigia unitaria veneta non s’e’ fatta percher i veneti non si sono messi daccordo, e perche’ altri veneti hanno preferito votare viadana piu’ che treviso. giusto per chiarire, che una persecuzione veneta non esiste. e se c’e’ qualcuno che nega che il veneto e’ il 40/50% del rugby italiano e’ da internare.

      sulla centralita’ dei club e’ poi tutto da dimostrare, nel senso che e’ dimostrato da anni che non basta. e la formazione dei tecnici devi farla sui tecnici, suia nei club sia nelle accademia.

      concludo quotando fr78ita “Vedo però troppe schermaglie politiche dietro ad ogni soluzione” sia nel senso che ci sono, sia nel senso che c’e’ gente che le vede dappertutto.

    • mezeena10 22 Maggio 2013, 21:08

      gsp e rado ultimamente ha giocato perlopiu all’ apertura..questione di abitudine ed attitudine mentale!
      non sono troppo d’ accordo quando si sostiene che l’ ha persa clermont, avrebbero dovuto chiuderla dopo le due mete vero, ma i meriti del toulon son stati proprio quelli, difesa attenta e disciplinatissima e fiaccare le resistenze del clermont mettendogli il “tarlo” wilko in testa condizionandoli psicologicamente!
      tattica perfetta di bernie laporte, giocatori adatti per metterla in pratica!

      • ginomonza 23 Maggio 2013, 04:23

        i meriti del tolone sono emersi quando sono comparsi i demeriti di Clermont che ha perso la partita per quel testone di Fofana.
        Sino ad allora tolone non e’ esistito.

        • mezeena10 23 Maggio 2013, 14:26

          primo tempo chiuso 3 a 3..per me l’hanno impostata proprio cosi..e bene direi col senno di poi 😉

  12. gsp 22 Maggio 2013, 15:19

    Gli ultimi due minuti di Munari sembra davvero sia caduto dal pero, o piena campagna elettorale stile IMU.

  13. fracassosandona 22 Maggio 2013, 18:46

    a volte credo che l’operazione simpatia non venga nemmeno tentata perché persa in partenza…
    noi veneti siamo troppo spocchiosi e campanilisti…
    quest’anno il sold out l’ho visto solo per Tolosa…
    ad uno di padova venire a Treviso costa un’ora andare e una tornare (oltre al rischio patente per guida in stato di ebbrezza…), ad uno di Rovigo 1 ora e mezza… ciononostante quest’anno a Monigo (complice anche il maltempo) ci sono state meno presenze degli altri anni…
    il rischio è che lo zoccolo duro trevigiano, che garantisce comunque quei 2000- 2500 tifosi, non sarebbe così duro alla prova di alzare il culo un’ora prima per andare fino a Padova a vedersi la partita… (azione che costa più del biglietto d’ingresso, peraltro sempre grazie alle autostrade del main sponsor…)

    • Rabbidaniel 22 Maggio 2013, 19:28

      I trevigiani lo sapranno, ma quanti si ricordano che all’alba della partecipazione di TV alla Pro12, la società chiese alle venete se volessero consorziarsi. La risposta fu “sì, ma gratis”. È facile dire che TV fa tutto da sola, ma bisogna vedere anche quale sia la disponibilità delle altre società a mettersi in gioco, anche economicamente.

      • mezeena10 22 Maggio 2013, 21:10

        “son tutti finocchi col culo degli altri” (è solo una battuta, zero omofobia per carità!)

      • San Isidro 22 Maggio 2013, 21:19

        io mi ricordo che gli altri candidati alla CL oltre a Treviso, Pretoriani e Aironi (che all’inizio il nome ufficiale doveva essere Aironi del Po), erano I Duchi del Nord-Est (Veneziamestre/Rovigo), ma furono scartati subito e la bagarre per due posti celtici fu tutta tra le prime tre…in effetti non so se quella de I Duchi fu solo una proposta ufficiosa o ci fu effettivamente la candidatura, comunque sarebbe stata una franchigia ridicola, considerando poi la fine del Veneziamestre…

        • Hrothepert 22 Maggio 2013, 22:27

          Si San la terza candidata erano i “Duchi”, ma non “Del Nord-Est” ma “Del Nord-Ovest” e faceva capo a Calvisano.

          • San Isidro 22 Maggio 2013, 23:28

            @Hrothepert, ricordo nitidamente di aver letto a suo tempo che la possibile quarta franchigia per la candidatura alla CL erano proprio I Duchi del Nord-Est, franchigia che doveva nascere da Veneziamestre e Rovigo, questa era la teoria almeno, non so se poi si siano mai candidati ufficialmente, anche perchè, detto tra noi, ma dove andavano?
            Quello a cui ti riferisci probabilmente riguarda la candidatura di una nuova franchigia dopo il fallimento degli Aironi…infatti, prima della nascita delle Zebre, la FIR lanciò un bando a cui si presentarono di nuovo e solo gli Aironi (il progetto “Aironi 2”), se non ricordo male, visti anche i tempi troppo brevi per creare una nuova franchigia…i rumors però parlavano di una possibile nuova franchigia lombardo-emiliana che doveva avere base a Calvisano e Parma, progetto però mai ufficializzato, infatti erano solo rumors…

          • Stefo 22 Maggio 2013, 23:37

            San i Duchi era come dice Hro del Nord Ovest sicuro al 100% e Calvisano era la capofila:
            http://rugby1823.blogosfere.it/2009/05/celtic-league-sono-sei-le-candidate-ufficiali.html

          • Stefo 22 Maggio 2013, 23:41

            Sul Veneto io ricordo la situazione in maniera simile a Rabbi con le Venete che non si son mai riuscite ad accordare su una candidatura comune. Quello che ricordo e’ che la Benetton cerco’ di coinvolgere altri club veneti ma senza offrire una sitazione “paritaria” ma piu’ del tipo “insieme ma comandiamo noi” che non fu acettata.

          • San Isidro 23 Maggio 2013, 01:29

            allora chiedo scusa io, però mi ricordo che lessi di un accordo per la CL Veneziamestre/Rovigo, magari fu solo una proposta ufficiosa avvenuta in seguito…

  14. gsp 22 Maggio 2013, 23:15

    Pienamente daccordo. Che la franchigia debba essere territoriale non l’ha detto il dottore. E se I soldi ce li metti solo tu e la tua competenza tecnica basta ed avanza, ci sta tutto che decidi dove gioca la tua squadra. Se avesse risposto cosí non c’avrei trovato nulla di male.

    • Stefo 23 Maggio 2013, 01:43

      Ciao gsp predo questa tua frase: ” Che la franchigia debba essere territoriale non l’ha detto il dottore.” per fare un discorso piu’ ampio non per rispondere a te direttamente.
      E’ vero non l’ha ordinato il dottore e non per forza sarebbe quel successone che molti pensano. Fracassosandona’ giustamente parla dei campanilismi come uno dei problemi perche’ si avverasse e si avveri ma a mio modesto avviso coglie solo l’aspetto negativo e politico che questi campanilismi creano ma a questi si possono aggiungere aspetti positivi: Rovigo, PAdova, Mogliano, San Dona’ ed altri sono tutti club con una forte identita’ e senso di appartenenza ben radicati nel territorio come lo e’ anche Treviso. In galles dove le franchigie territoriali le hanno create ad hoc “calpestando” l’idnetita’ ed il senso di appartenenza di alcuni club l’operazione in termini di pubblico ed attaccamento alla squadra sappiamo bene che non ha funzionato del tutto.

      • San Isidro 23 Maggio 2013, 02:10

        concordo, sulla questione gallese, già Munari in uno dei suoi vecchi tinelli affermava che il Paese era stato “violentato” da queste nuove regions, basta vedere la geografia assai irregolare dei territori rappresenatati dalle franchigie gallesi…al contrario in Irlanda le province già esistevano, così come i distretti in Scozia…infatti l’anteprima della CL fu la Welsh/Scottish Cup con i club gallesi e i distretti scozzesi…correggimi se sbaglio, ma i primi anni del 2000 le province irlandesi non erano selezioni create appositamente per competere a livello di coppe europee? E attingevano i loro giocatori proprio dai club locali dell’ All Ireland League…poi sono diventate a tutte gli effetti franchigie…

  15. San Isidro 23 Maggio 2013, 01:17

    Al di là dei numeri di spettatori dell’Eccellenza, occorre capire cosa fare del nostro massimo campionato di club. Nel senso che tra le principali nazioni “ovali” noi siamo un’eccezione. Noi siamo gli unici con un alto livello rappresenato dalle due franchigie e un massimo campionato per club che, almeno sulla carta, viene considerato professionistico (per quanto sia sempirofessionistico, ma non dilettantisco), visto che abbiamo diritto a partecipare alla Challenge Cup con i primi quattro club classificati. Nei Paesi celtici, il livello delle franchigie è nettamente separato dal livello club, infatti i migliori club di Galles, Scozia e Irlanda, vengono considerati dilettantistici (per livello potrebbero essere paragonati ai club della nostra serie A o al massimo di bassa Eccellenza). Lo stesso vale per Sud Africa e Nuova Zelanda, dove ciò che conta a livello “pro” sono le varie province. In Argentina e Australia invece il livello dei club è semiprofessionistico, ma decisamente migliore per livello e qualità al nostro. In Australia per esempio non esiste un sistema intermedio tra i club e il Super Rugby, come avviene in SA e in NZ con i vari campionati provinciali (Currie Cup, Vodacom Cup, NZ NPC), quindi il livello club non è dilettantistico, anzi è nei club dei vari campionati statali che militano gli atleti delle cinque franchigie, anche se questi giocatori tra Super 15 e nazionale la squadra d’appartenenza non è che la vedano molto. Per quanto riguarda il discorso argentino, lì è la struttura di base che è molto forte e prolifica, soprattutto per quella particolare ed unica cultura del CLUB che hanno gli argentini…in Argentina ci sono centinaia di club che sfornano talenti (facciamo un rapporto tra i giocatori che vestono la maglia dei Pumas e vengono dai club locali, e che regolarmente vengono affiancati ai “giganti” che giocano in Europa, e quanti atleti della nostra Eccellenza hanno vestito la maglia azzurra da quando è iniziata la CL), ci sono campionati semiprofessionistici, ma di buon livello, che vengono giocati con un’intensità che è superiore alla nostra Eccellenza (sarei proprio curioso di vedere cosa farebbe una nostra squadra forte, tipo Viadana o Calvisano, in un match contro una delle corazzate di Buenos Aires, tipo CASI, SIC, Hindu…non dico che le nostre perderebbero di sicuro, ma avrebbero molta, ma molta difficoltà).
    Ora, dopo questo preambolo, cosa dobbiamo fare? Allora è indubbio che l’era celtica ci ha fatto solo che bene, ma ora è sul rugby di base che dobbiamo lavorare. Separare il livello franchige con quello dei club come avviene nei Paesi celtici? Forse, in questo modo però non avremo più diritto di partecipazione alla CC, e magari il risultato di questa separazione potrebbe essere la creazione della terza franchigia. Ma come crei la terza franchigia? Per l’inizio del prossimo quadriennio celtico, ovvero dalla stagione 2014/2015 saremo pronti? Forse, di giocatori di qualità che giocano in Eccellenza per creare la terza franchigia ce ne sarebbero pure, ma sarebbero effettivamente pronti per quel livello? E poi, come entriamo con una terza franchigia? O rinuncia ad una il Galles, vista la non facile situazione in cui si trovano, oppure ne crea una terza la Scozia (i Borders?) per un ipotetico Pro14, ma mi pare che gli scozzesi non siano proprio intenzionati…comunque per la terza franchigia italina sono sicuro che dovremo aspettare la fine del quadriennio successivo (2014-2018). E allora? Allora, a mio modo di vedere, non penso che ridurre l’Eccellenza a 10 o 8 squadre cambi di molto il gap. Allora io penso che dovremmo creare un sistema di intersacambio tra franchigie e club di Eccellenza. L’idea di Gavazzi di legare ogni franchigia a sei club di Eccellenza non è male (legame non territoriale, ma per ordine di classifica). Ogni franchigia in questo modo lavora simbioticamete con i vari club che ha a disposizione, ogni club può mettere a disposzione vari permit-players per la rispettiva franchigia da impiegare in Pro12, d’altro canto ogni franchigia potrebbe tesserare una parte dei giocatori (magari 1/3 della rosa) con i club d’Eccellenza, cosicchè gli atleti che non vengono impiegati per una determinata giornata del torneo celtico possono andare a rinforzare le rose delle squadre del campionato. Non è un sistema facile, ma ci si può lavorare, se non sbaglio però anche in Scozia vale il sistema del doppio tesseramento. Qustione Challenge? L’ho detto tante volte, non siamo competitivi con i singoli club, la soluzione più giusta per ridurre il gap sarebbe quella di creare tre selezioni territoriali (una per il Nor-Ovest, una per Nord-Est, una per il Centro-Sud) che prendano i migliori giocatori, anche stranieri, da più club d’Eccellenza limitrofi. Problemi di amalgama? Anzitutto ci sarebbero giocatori che verrebbero dallo stesso club, quindi già si conoscerebbero, e poi se ci si allena tutti insiemi per un preciso periodo prima delle coppe, come fa la nazionale prima di un match, quali gravi problemi potrebbero mai sorgere? Tanto tra due anni anche le coppe cambieranno, e magari in CC andremo con la seconda franchigia, però magari potremmo affiancarci una o due selezione dell’Eccellenza.
    Al di là di tutto, occorre veramente investire sul rugby di base, ne abbiamo tutte le potenzialità. Giustissimo quello che dice Munari sui club, dobbiamo investire molto sui club, sono i club che devono selezionare gicatori e allenatori. Quali garanzie ci sta dando l’Accademia di Tirrenia? Perchè non facciamo crescere questi ragazzi con i club? Magari creiamo due accademie giovanili che dipendano direttamente da Zebre e Treviso. Investire sui club non vuol dire solo al livello societario, ma anche in termini di strutture. Infatti occorre che i nostri club siano accoglienti, dotati di clubhouse, magari di un ristorante, di un piccolo parco giochi per bambini, di uno store dove si vendano maglie e gadgets, perchè solo vivendo il club la gente si appassiona e si avvcina al rugby. E poi più pubblicità, sponsorizzazione e copertura televisiva per le nostre squadre (ma perchè raisport non potrebbe aprire uno “speciale rugby” settimanale in cui mostra gli highlights delle partite di Eccellenza, trasmette interviste, fa uno speciale sulle serie minori, servizi vari, ma che ci vuole?)

  16. mezeena10 23 Maggio 2013, 10:02

    intanto il redivivo gianni amore critica apertamente munari per il suo “avvicinamento” al presidente federale gavazzi..
    propone inoltre un’ eccellenza a 16 squadre divise in 2 gironi..
    quando si dice “remare tutti nella stessa direzione”!!!

    • Stefo 23 Maggio 2013, 10:22

      Hai in link dove si possa vedere cos’ha detto Amore?

      • mezeena10 23 Maggio 2013, 10:27

        un commento dal suo profilo facebook nella pagina mi pare di stefano il nero (se non ricordo male!)..comunque un commento dal suo profilo facebook!

    • San Isidro 23 Maggio 2013, 15:39

      ma vuoi vedere che Gianni Amore ha letto un mio commento passato? io avevo ipotizzato di prendere in considerazione il modello argentino per quanto riguarda la struttura dei campionati, tanto parliamo sempre di tornei semiprofessionistici, cioè creare due fasi, una prima fase a più squadre, una seconda a cui accedono le migliori. In entrambe le fasi si gioca in gara secca, magari trasportando questo sistema in Italia si può ipotizzare di giocare in gara secca, cioè senza ritorno, solo le partite di seconda fase. Mi spiego:
      – Eccellenza a 16 squadre suddivise in due gironi da 8
      – le migliori 5 squadre dei due gironi formano un Super 10, da giocarsi in gare secche con play-off
      – le ultime tre dei rispettivi gironi con le migliori classificate di serie A danno vita un nuovo torneo (un campionato di riammissione in Eccellenza) e così via per le serie minori, cioè le peggiori di A con le migliori di B formano un altro torneo (un campionato di riammissione in serie A), ecc…
      Alla fine le squadre che andrebbero in Super 10 sarebbero ben scremate dalla prima fase e si creerebbe un torneo avvincente, interessante e di livello. L’anno successivo i club di Super 10 con i migliori 6 classifcati del campionato di riammissione 1 riformano l’Eccellenza e così via…sarebbe un sistema molto dinamico che, oltre a selezionare bene le squadre che andrebbero in seconda fase, consentirebbe alle piccole realtà di fare più esperienza.
      Prendo da esempio i vari campionati argentini, dove dopo una prima fase a più squadre si formano tornei qualitativamente interessanti (Top 14 de la URBA, Grupo Super 12 de Cordoba, Super 8 del Noroeste, Top 10 Cuyano…), che per livello possono essere paragonati alla nostra Eccellenza, se non qualcosa di più, parlo soprattutto dei club de la URBA…
      Tanto voglio dire, ma che cambia rispetto ad oggi con un’Eccellenza chiusa a 8 squadre? Così è più dinamico e divertente….de gustibus

      • mezeena10 23 Maggio 2013, 19:04

        san lo stesso munari ha detto diverse volte di leggere i commenti su on-rugby! non solo del “tinello”!!!
        mica solo lati o commenti negativi sui blogs! qui nelle vene della stragrande maggioranza degli utenti scorre la gran passione per questo meraviglioso gioco!

  17. malpensante 23 Maggio 2013, 23:20

    A me il discorso di Munari sulle franchigie appare limpido e ovvio. La FIR blatera di franchigie, ma non ci sono e tanto meno c’è una politica federale che le favorisca. Ce n’era quasi una, e si sa com’è finita. Pari e dispari van bene per i numeri civici, non per “obbligare” i permit, eccetera. Se si vuol superare il campanilismo servono regole (e incentivi) per chi vuol mettersi insieme, liberamente e con chi decide lui. Entrando in franchigia o semplicemente affiliandosi, come nell’esperienza di cui nessuno si ricorda fatta dagli Aironi. Da lì può venire pubblico, merchandising, sponsor, risparmi di scala, innalzamento di livello degli staff, selezione su vivai larghi e accademie che sfornino talenti fatti in casa e pronti a diciotto anni. Senza che sia un obbligo, ma un’opportunità opportunamente agevolata. Secondo me sarebbe indispensabile, dal momento che si è deciso di ridurre le squadre semipro. Altrimenti, sei o otto o dieci, cambierà poco e nulla, un fallimento all’anno e campionato drogato da investimenti non sostenibili, e non per miopia ma per un preciso malcostume, probabilmente incrementato dal rischio di retrocedere al piano dei poveri senza speranza. Lo penso e lo dico da anni, e credo che possa funzionare. In partenza probabilmente più per la pellagra che c’è in giro che per motivi nobili, ma sarebbe un processo darwiniano per eliminare naturalmente il sistema vischioso che spaccia i piccoli e meschini interessi di bottega per tradizione, orgoglio e appartenenza e l’incompetenza per stato di necessità. Il resto è fuffa, chiacchiere e invidia neanche troppo malcelata per Treviso, che la sua porca figura riesce a farla “nonostante”. Un tradizionale quadretto italiano, e non solo nel rugby.

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