Semifinali di Serie A: salto in lungo della Capitolina, Valpo ferma Recco

Giocata anche la gare di andata anche dei play-out salvezza: il CUS Padova batte il Donelli Modena

COMMENTI DEI LETTORI
  1. malpensante 19 Maggio 2013, 22:36

    Azzeccato il colpo dell’underdog. Bella squadra il Valpolicella, comunque vada.

  2. San Isidro 20 Maggio 2013, 00:09

    Bellissima atmosfera oggi alla Capitolina! Non solo per il risultato, ma anche per il contesto, il pubblico, la giornata soleggiata e leggermente ventilata. Dal tabellino FIR leggo 750 spettatori, francamente io avrei detto che eravamo almeno 1000, se non di più…ma questi nelle partite in cui non va nessuno aumentano il numero del pubblico (vedi Zebre), e quando c’è tanta gente lo diminuiscono? boh…la tribuna era stacolma, c’era gente ovunque lungo le staccionate a bordo campo, clubhouse e ristorante erano pieni, di sicuro eravamo di più…
    Quanto alla partita, la Capitolina ha nettamente dominato per tutto il match, ha subito imposto ritmo e si è dimostrata sin dall’inizio superiore sui punti d’incontro. Romani che rispetto agli emiliani sono più forti sul piano fisico e muovono tanto il pallone, hanno voglia di attaccare e costruiscono. Lyons completamente nel pallone, non li avevo mai visti giocare prima, ma dalla nomea e il prestigio che si portano dietro immaginavo davvero in tutt’altra prestazione. Sicuramente gli emiliani avranno subito la partita dal punto di vista mentale, ma è chiaro che sono stati piegati dal gioco dei capitolini e non sono mai emersi. Il gioco dei romani è stato perfetto, game plan strutturato, placcaggi sempre riusciti, tranquillità nel gioco al piede e in tutte le scelte tattiche, buona difesa, grinta, cuore e soprattutto tanta voglia. Al contrario i piacentini dopo un primo tempo in cui si erano spesi, ma avevano comunque subito, sembravano spompati e affaticati al secondo, salvo quando hanno fatto la meta, anche se si sono rialzati per pochi minuti solo perchè la Capitolina aveva calato i ritmi. Nelle fasi stastiche, male i Lyons in touche (i ragazzi di casa ne rubano almeno due), in mischia nessuna delle due squadre si è imposta più dell’altra, ma la prima linea piacentina sembrava avesse finito la benzina già da prima della fine. Bocchino gran trascinatore, ha sbagliato due calci non difficili, ma ha fatto una meta (bellissima!) e 20 punti al piede, è chiaro che è un giocatore di altri livelli, vale almeno l’Eccellenza. Le altre tre mete sono state fatte da tre ragazzi simbolo cresciuti proprio con il vivaio capitolino: Rebecchini (anche se aveva iniziato con le giovanili del CUS Roma), stupenda la sua azione, Molaioli e Rampa…grande il capitano De Michelis, lui che è proprio uno di casa, da sempre il massimo, grande impattatore e ball carrier…tanto apporto di esperienza poi per tutti quelli che, oltre a Bocchino, hanno giocato ad alti livelli con le altre romane, ovvero con la vecchia Capitolina in Super 10, con la Rugby Roma e la Lazio in Eccellenza, oppure con altre squadre italiane importanti (L’Aquila, Petrarca, Prato). Una menzione speciale poi per Alain Moriconi, pilone della nazionale giovanile lo scorso 6N u.20, solido, combattivo, perfetto in chiusa. Sulla sponda emiliana, ho tanto sentito parlare di questo Kelly Haimona (non era nel mirino delle Zebre l’estate scorsa?), per carità è grosso e si vede che ha qualità potenziali, ma oggi è stato impalpabile, sempre messo giù con estrema facilità e mai incisivo in attacco. Mi sono piaciuti i due flankers dei Lyons, battaglieri e dediti al sacrificio, buona gara poi del secondo centro Buondonno, sembrava il più dinamico e quello con più inventiva della linea arretrata. Comunque un applauso ai tifosi dei Lyons che in numeosi sono venuti a Roma e hanno incitato a squarciagola la propria squadra per tutta la gara…
    Adesso per i piacentini sarà durissima quanto improbabile cercare la rimonta, certo, giocano in casa, ma la Capitolina parte con 5 punti in classifica e +29 di scarto che pesa…ai romani basterebbe solo un punto di bonus difensivo per andare in finale.
    Di nuovo complimenti a questi giovani ragazzi romani, a Cococcetta e Caffaratti…la Capitolina ha imboccato la strada giusta, dopo il fallimento del 2009, ora è ripartita con i controcavoli con una squadra fatta quasi interamente da giocatori del suo vivaio con l’aggiunta di qualche innesto importante. Forse ad un altro livello sarebbero un pò più in difficoltà, ma questi ragazzi si battono con una spavalderia non indifferente. Dai che forse il prossimo anno l’Eccellenza avrà tre squadre romane, e saranno derby a non finire!
    Che la Rugby Roma prenda esempio dalla Capitolina, basta con questo teatrino sulla questione Tre Fontane! Basta con questa assurda divisione tra Nuova Rugby Roma e Rugby Roma Club! Non ha senso! Il senso lo hanno trovato solo quei dirigenti bianconeri che si sono voluti spartire la torta e che soffrono di rancori! I tanti appassionati non ci capiscono più niente con le vostre beghe! Ripartite dalla gloriosa base della vecchia Rugby Roma, tutti insieme per ricreare una grande squadra che almeno in pochi anni possa arrivare in serie A, poi si vede…è adesso che il rugby romano ha bisogno di ripartire! Forza!

    • umbro55 20 Maggio 2013, 07:59

      Sottoscrivo in pieno.
      Unica osservazione: Alain Moriconi in nazionale under 20 lo fanno giocare da tallonatore, infatti ieri ha anche effettuato quasi tutte le rimesse da touche.
      E va sottolineato che per giocare i play off con la sua squadra ha rinunciato alla convocazione per il mondiale di categoria che c’è in Cile tra una settimana, e alla conseguente visibilità che avrebbe avuto per ottenere ingaggi da altre squadre (Zebre?): un esempio di dedizione ai colori sociali.
      Comunque, se va avanti il progetto Capitolina (rugby dilettantistico di alto livello) e le realtà rugbystiche romane si federano ci sono ampi spazi per costruire un grande movimento nel centro-sud, in sinergia con i centri federali regionali che Gavazzi vuole istituire (presso i club, ovvio, non inventando altri carrozzoni…).
      E naturalmente mi auguro che questo fermento si estenda anche al rugby umbro, fino ad oggi troppo orientato su quello toscano e poco attento a quanto accade in Lazio e Abruzzo, dove ci sono i semi del vero rugby “nostrano” (scuola Mascioletti, etc.).

      • San Isidro 20 Maggio 2013, 17:06

        Ciao Umbro55, allora c’eri anche tu ieri? Ma stavi per caso in seconda fila sul lato della tribuna vicino agli spogliatoi? Perchè io ero in prima fila sul quel lato e sopra di me c’era un signore che stava dicendo che era appena arrivato dall’Umbria, o eri tu o magari era solo una coincidenza. Comunque converrai che eravamo di più di 750 spettatori…
        Hai ragione su Moriconi, ieri ha giocato pilone, ma lanciava le touche, e in nazionale ha sempre giocato tallonatore. Non sapevo fosse proprio una sua scelta quella di rinunciare al Cile per giocare i play-off con la Capitolina. Comunque è un gran talento, non credo però venga dal vivaio della Capitolina, lui è arrivato quest’anno se non sbaglio?
        Ti dò pienamente ragione sulla possibilità che si crei un grande movimento del centro-sud se ci fosse un accordo tra tutte le società romane e non solo. Il problema, per quanto sia un progetto concretto e fattibile, è che i club romani vivono di gelosie e non sarà semplice mettere d’accordo le dirigenze. La situazione della Rugby Roma è palese, con lo smembramento della vecchia società nel 2011 sono nati due nuovi club che hanno una matrice comune (perfino gli stessi colori!), ma un assetto completamente diverso: la Nuova Rugby Roma e la Rugby Roma Club. Tutta questa insignificante situazione è dovuta alle rivalità tra i vecchi dirigenti, e doveva anche essere provvisoria in attesa di un grande progetto comune sulla Rugby Roma, ma pare che ora ognuna vada per conto proprio con tanto di giovanili separate, e la RRC quest’anno ha anche iscritto una squadra in serie C. Attualmente solo la Lazio e la Capitolina hanno un struttura solida e progetti a lungo termine su vivaio e prima squadra. Le Fiamme Oro stanno facendo buone cose cercando di allargare tutta la loro struttura giovanile, cosa assolutamente inedita, visto che fino a qualche anno fa il gruppo sportivo della Polizia, proprio per il suo status, aveva solo la prima squadra. Il CUS Roma e la Primavera vivono nel puro dilettantismo e, nonostante un solido apparato giovanile, non fanno nulla per risollevarsi e languono in B senza infamia e senza lode (anzi la Primavera quest’anno ha pure rischiato di retrocedere in C!)…tra le diverse squadre romane di C, le uniche serie e strutturate con tanto di vivaio sono il Villa Pamphili e la Rugby Roma 2000 (in quest’ultima si sono formati giovani talenti che sono arrivati fino in nazionae u.20, come Riccioli e Ceccarelli), le altre sono puramente amatoriali. Ci sono poi alcune realtà che hanno solo le giovanili, e vanno ammirate per il loro impegno sulla formazione dai piccolissimi a più grandi, come l’Appia (è qui che si è formato il pilone Pasquali dell’Italia u.20), la Nuova Tor Tre Teste, il Nuovo Salario e altre. Come vedi a Roma c’è tanto potenziale (ovviamente anche per l’enorme bacino demografico), ma serve un grande invstimento, soprattutto in termini economici, per poter pensare a qualcosa di serio, a lungo termine e consolidato.
        In Umbria com’è il movimento? Non ci sono molte squadre immagino, di sicuro il CUS Perugia è la realtà più importante, ci sono però alcuni ragazzi delle regione che giocano ad alti livelli, penso a Otis Lombardi che è a Rovigo, e sempre nella società rodigina ho visto che c’è un ragazzo di Gubbio, non mi ricordo il nome…

        • umbro55 20 Maggio 2013, 20:00

          No, ero al centro in seconda fila.
          In Umbria speriamo molto in Corazzi (Gubbio) e Rettagliata (Perugia), che stanno facendo grandi passi con l’Accademia, peccato l’infortunio di Corazzi sennò sarebbe in Cile. Peccato però che il Cus Perugia non riesca a trovare la “formula magica” per salire di categoria…
          Alain Moriconi è del vivaio Capitolina, ha iniziato nel 2004 come under 11, ed è stato via solo un anno all’Accademia di Tirrenia, con Corazzi. Ora è rientrato con tutti gli onori.
          Hai ragionissima sulla Rugby Roma, le gelosie avevano già impedito il vecchio progetto della Capitolina old style (lodo Tinari prima dello spareggio: chi vince si accolla tutti i giocatori migliori per l’Eccellenza, e l’altra per l’anno successivo si prende gli altri e attinge dai vivai), solito modo furbesco di tirare l’acqua al proprio mulino senza pensare al futuro. Oggi le stesse gelosie impediscono di far ripartire la gloriosa società bianco-nero-verde.
          Speriamo in un’illuminazione.

    • Hullalla 20 Maggio 2013, 12:47

      Leonardi a Padova ha avuto una serie di anni nei quali era veramente forte nell’ambito del campionato italiano e non so perche’ non sia mai stato provato in nazionale (in quegli anni a mediano di mischia hanno provato un po’ tutti, incluso Mauro…)

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