Pro12 in tv: per il prossimo anno spunta l’ipotesi Mediaset

Alfredo Gavazzi fa sapere che il 20 o il 21 maggio si incontrerà con i dirigenti del Biscione. Sul tavolo i diritti tv celtici

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Meridion 4 Maggio 2013, 12:38

    emittente che ‘odio’…(anzi forse di più) ma in effetti sarebbe una svolta ‘epocale’. Certo il tutto mi va pensare a Zebre milanesi..ma forse vaneggio comunque tifo La7 li ho scoperto il paradiso!!

    • Giancarlo 4 Maggio 2013, 15:44

      A me la cosa fa davvero schifo (scusate l’affermazione forte) tutti lavorano per soldi ma c’è sempre un limite a tutto. La 7 un minimo di attenzione e di competenza l’ha dimostrata, Sportitalia a parte il taglio “americano” (dell’emittente intendo) ha una lodevole vocazione davvero pluralista (l’unica in Italia) e le sue telecronache sono state decenti, la Rai è la Rai è Calciocentrica ma in quanto servizio pubblico finalmente fa vedere un po’ di rugby,con gravi lacune “telecronistiche”, ma lo fa vedere. Mediaset. scusate il pregiudizio mi ricorda come il Nano malefico è entrato nel rugby.Non gli interessava un c… nemmeno conosceva le regole, si è presentato con la sua solita prepotenza economica, ha rovinato tante piccole e medie società di rugby con grandissima tradizione (per fortuna che a Treviso c’era Benetton che ha tenuto botta) svuotandole a suon di soldi di tutti i loro talenti. Ha fatto uno squadrone (che comunque qualche passaggio a vuoto lo ha registrato e non solo contro Treviso) ma i bambini di quella società (il MIlan Rugby) giocavano con i mezzi di una squadretta squattrinata. Una vergogna! poi se ne è andato e ha così lasciato sul lastrico anche la storia gloriosa del rugby milanese. Non oso immaginare quei quattro Manager “plastificati” di mediaset cosa potrebbero avere in mente di fare nel prendere l’esclusiva del rugby (mi viene al momento un immagine metaforica Lo scimpanzè col tutù da danza classica…non so se rendo l’idea) e pensando ai quadri dirigenti della nostra federazione, che ha anche solo per esempio pensato, (già grave), di spostare Treviso a Roma, quali resistenze sul tema delle tradizioni potrà mai mettere in atto. E in fine (per nulla secondario) non saranno trasmissioni di Canale 5 Italia 1 o rete 4 ma quasi sicuramente a pagamento su Mediaset premium. Ma andate a..

      • mimi 4 Maggio 2013, 16:29

        quoto a mille!

        • kinky 5 Maggio 2013, 22:52

          Mmmmm noto parecchio pregiudizio!! Se si interessa ance Mediaset, benvenga!!!

      • eclipse 4 Maggio 2013, 16:59
      • Leonida14 5 Maggio 2013, 13:23

        Una serie di cose giuste. Rimane il fatto che siamo entrati nel SeiNazioni perché negli anni ’90 sono stati creati due poli “professionistici” permettendo al rugby italiano di fare il salto. A parte per l’Amatori Milano, per il rugby italiano è stato un bene. Poi mettiamoci, giustamente, che non l’hanno fatto per amore del rugby ma per interessi politici. Quando mi parlano dei danni del Milan Rugby ricordo sempre anche questo piccolo ma importante vantaggio: ha aiutato e permesso alla nazionale italiana di crescere. Dopo 15 anni, oggi il dualismo Benetton Zebre sta portando i suoi frutti. Con i giocatori di interesse nazionale che si allenano e giocano insieme ad alti livelli. Del resto anche l’Irlanda ha da sempre percorso questa strada.

  2. ginomonza 4 Maggio 2013, 13:04
  3. sonnyrollins 4 Maggio 2013, 13:13

    Va beh, nel caso le guarderò in streaming; potrebbero farle commentare alla de filippa o come si chiama, insomma quella con la voce da maniaco – del – telefono che commenta un programma demente di litigate.

  4. Rabbidaniel 4 Maggio 2013, 13:19

    Con Mediaset si intende un canale in chiaro o Premium? Perché se si tratta della seconda ipotesi allora sarebbe molto meglio che il Pro12 andasse su Sky.
    Quanto allo “scarso appeal” della competizione, be’ non è certo il Top14 o la Premiership o, su altri principi, il Super 15. Però se da ragazzino avessi avuto la possibilità di vedere ogni due settimane al Monigo Munster, Ulster, Leinster, LLanelli ecc. sarebbe stato un sogno. Chiaro che in Italia non è stato fatto molto per pubblicizzare e per rendere appetibile la competizione, oltre le zone interessate e oltre i territori ad alta densità rugbistica. Purtroppo l’ottica nazionale-centrica dondiana ha ancora degli strascichi nel grande pubblico che si avvicina al rugby. Le Zebre a Milano, in questo senso, sono più una necessità che un’opzione.

    • georg truckl 4 Maggio 2013, 13:33

      Secondo me è probabile che, almeno inizialmente, puntino su “Italia 2” mi sembra il canale più adatto. Non credo che abbia senso investire su un prodotto totalmente nuovo e metterlo su premium…

    • Johnson 4 Maggio 2013, 17:39

      Solo su Italia2, Mediaset vuole riempire il canale con eventi sportivi live (si parla anche di NFL, NBA e Boxe)…niente sport su Mediaset Premium (escluso il calcio)

    • mistral 4 Maggio 2013, 17:50

      si, l’ipotesi più probabile (se l’accordo si concretizza) è italia2, almeno all’inizio… poi in base agli ascolti (e alle richieste degli sponsor)…

  5. georg truckl 4 Maggio 2013, 13:27

    Al di là delle antipatie per la rete, credo il pro12 su mediaset sarebbe un’ ottima notizia. Potenzialmente, dopo Sky, è la rete che può offrire la migliore qualità, certo dovranno fare un po’ di campagna acquisti: Guido Meda come commentatore non ce lo vedo molto bene. Ma la cosa più importante è che si avrebbero pubblicità sulle reti mediaset e servizi su studio sport, aumentando esponenzialmente la visibilità su un pubblico normalmente non interessato al rugby…

  6. pignatta 4 Maggio 2013, 13:59

    io preferirei munari su sky comunque…

  7. Katmandu 4 Maggio 2013, 14:31

    Credo che al momento in italia ci sia bisogno di allargare gli spettatori e in questo senso chi meglio di mediaset? Ora detto ciò e vedendo che gli spettatori del rugby in chiaro son più o meno quelli del rugby a pagamento penso sia meglio per il movimento una situazione mista: una partita in chiaro e una pay magari integrando con un magazine, mettendo notizie di continuo nei vari tg sportivi mediaset e per finire far vedere ogni week end di CL una partita in chiaro anche se non giocano in italia….
    Ma sarebbe già tanto vedere qualcosa perchè il mercato purtroppo è quello che è 🙁

    • Rabbidaniel 4 Maggio 2013, 16:05

      Kat vero, però il mercato si crea, vedasi nazionale. Se non si fidelizza il pubblico potenziale e affezionato alla nazionale anche alle franchigie la crescita sarà sempre limitata. Un Irlandese a un certo livello tiferà prima Munster o Leinster, quindi la nazionale come massima espressione del movimento. Senza questo step non vedo un gran marcato, come rimarchi giustamente tu.

      • xnebiax 4 Maggio 2013, 21:03

        Sottoscrivo

      • Katmandu 5 Maggio 2013, 11:10

        @ rabbi hai perfettamente ragione, sarebbe interessante fare un esperimento, prendere il prodotto rugby, che di per se vale abbastanza in termini di spettacolo, e per quattro/ cinque stagioni “bombardare mediaticamente” con interesse forte e professionale da parte di una tv in chiaro, un paese in via di sviluppo tipo il nostro o la russia, spagna etc etc etc e aspettare e vedere che succede.
        Secondo me non solo si creerebbe la domanda ma si aumenterebbero i tesserati (almeno tra i bimbi) e di conseguenza aumenterebbero anche gli sponsor e il giro di soldi
        Non arriveremmo al calcio (almeno non in così poco tempo) però con pazienza e con fatica…. Il detto finiscilo tu 😉

  8. Rich 4 Maggio 2013, 18:11

    Se andasse in chiaro ottimo, mediaset quando ha i diritti di un evento ti bombarda di pubblicità e ne fa parlare a tg normali e sportivi su tutti i suoi canali (vedasi gli internazionali di Roma di Tennis quando li hanno avuti) mentre la Rai questo aspetto se lo dimentica sempre.
    Se andasse su Premium sarebbe una merda, soprattutto di questi tempi uno non fa due abbonamenti pay, quindi si costringerebbero molti a scegliere tra loro e sky.

  9. ginomonza 4 Maggio 2013, 18:38

    prima va sul chiaro e poi se ne vale la pena, cioè audience, a pagamento.

    • malpensante 4 Maggio 2013, 19:16

      Mah… credo che comunque dovranno definire nell’eventuale contratto se vada in chiaro o sulla pay. O no?

  10. Stefano S. 4 Maggio 2013, 19:17

    no a mediaset!!!

  11. ddanyll 4 Maggio 2013, 20:23

    Dal punto di vista della visibilità mediatica non sarebbe male anche Mediaset anche se io preferirei La7 visto il buon lavoro che fanno con la nazionale, certo Sky sarebbe il top…

  12. Devilmack 5 Maggio 2013, 12:56

    Sky sarebbe il top? Per te forse, ma non credo che tutti abbiano la possibilità di pagare 40 euro al mese (o giù di lì) per vedere qualche partita di rugby. E’ assurdo che la federazione non investa per mantenere il rugby in chiaro quando altre realtà come basket e volley ci hanno già sbattuto la testa. Uno sport cresce solo se è a portata di mano, se lo nascondiamo su sky, e non discuto la qualità, sparisce.

    • ddanyll 5 Maggio 2013, 13:34

      Riguardo a Sky mi riferivo in particolare alla qualità che offrono, ovvio che non tutti si possono permettere l’abbonamento che chiedono, per questo ho scritto che preferirei La7 per quanto mi riguarda!
      Io nemmeno ce l’ho l’abbonamento a sky… 😉
      Ciaoo

  13. Dagoberto 5 Maggio 2013, 19:26

    Antipatie, simpatie, ma cosa c’entrano? Qui si tratta di trovare un’emittente che offra un servizio adeguato nella trasmissione delle partite – supporto e commenti sportivi professionali ed affidabilità tecnica del palinsesto – ed una capacità mediatica nel divulgare il rugby anche ai più neofiti la più ampia possibile. Probabilmente SKY, anche per l’esperienza maturata da tempo, potrebbe offrire il servizio migliore in tal senso, ma solo a pagamento, subito dopo un’emittente come Mediaset sarebbe più che auspicabile rispetto a soluzioni che le precedenti esperienze hanno decretato essere poco adeguate e non avere la forza di superare 1 anno di vità; Daila è fallita miseramente a metà dell’opera, la RAI, con i canali sportivi, ha dimostrato tutta la pochezza del carozzone pubblico ed un pericoloso disinteresse, forse anche strumentale, tutt’altro che utile alla divulgazione di questo sport ed, infine, SportItalia che nonstanta la tanta buona volontà dimostrata non aveva, evidentemente, i mezzi necessari all’uopo. Rimarrebbe LA7 che con i denari , però, non mi sembra abbia, ultimamente, un buon rapproto, vedi anche la recente acquisizione/salvataggio di Cairo. Io dico: magari mediaset sarebbe veramente interessata, potrebbe sicuramente offrire al PRO12 ed al rugby un grande servizio e a coloro che gridano vendetta rispetto ai passati trascorsi che legarono Silvio Berlusconi ed il rugby milanese, ricordo che il progetto alla base del suo interessamento era di alto valore etico nel cercare di costruire un polo multisportivo attorno all’immagine di Milano. Tale iniziativa lo portò a cercare di elevare sport ai tempi completamente dimenticati sulla piazza di Milano, come l’hokey, il basebal, la pallavolo ed anche il rugby permettendo loro di raggiungere i massimi livelli, non solo italiani, ma anche europei. Non credo ci fosse all’origine di questo progetto l’intenzione di abbandonare questi club dopo qualche anno, ma semplicemente ogni progetto può avere momenti migliori e momenti peggiori. Cercare di enfatizzare solo la fine di questa avventura dimenticando il suo inizio e, ancor più, il suo esaltante splendore raggiunto nel suo pieno, anche se di breve durata, mi sembra un modo capzioso e futile di raccontare la storia sportiva di questo paese.

  14. Davide G. 6 Maggio 2013, 08:59

    In questi post si ha uno spaccato terrificante, dal mio punto di visto, del paese Italia. Incapace a tutti i livelli di superare steccati ideologici, campanilistici, di micro interessi privati per competere in un mondo sempre più globale.
    Tutto viene visto attraverso una lente rovesciata che riduce al particolarismo più spinto invece di guardare ad un vantaggio più grande.
    Se ci fosse un’offerta seria di Mediaset per trasmettere in chiaro il rugby, sulla carta, sarebbe per il movimento e le casse della federazione una cosa innegabilmente positiva e vantaggiosa. Eppure, siccome Mediaset è del signor B., piovono i niet o i nein se preferite (e per la cronaca chi scrive non è un suo elettore). Fossi in Gavazzi direi chi se ne frega di chi è Mediaset, datemi un prodotto ben confezionato, serio, tecnicamente inappuntabile nel commento e con un marketing a livello nazionale che spinga e diffonda l’interesse per lo sport che amiamo, insieme ad anche due soldi per i diritti, e firmo immediatamente.
    Ci sono altre offerte sul piatto? Valutiamole tutte e decidiamo quale sia la migliore per la diffusione del rugby soppesando bene pro e contro e non di che colore è la casacca del proprietario.
    Invece siamo ancora qui a parlare di tagliarci i testicoli per far dispetto alla moglie…

    • malpensante 6 Maggio 2013, 09:56

      Senza pregiudizi ideologici restano i pregiudizi pratici. Qui a Parma, Mediaset è stata il partner “privato” del Festival Verdi: in circa dieci anni non s’è visto un euro e nemmeno un’opera in tv, neanche alle 4 del mattino. In compenso, i partner pubblici in un decennio ci hanno smenato (pare) quasi un miliardino secco di soldi nostri. Molti dei quali in servizi, consulenze, forniture in outsourcing a loro volta molti dei quali indovinate un po’ da quale “giro”? Se vogliamo fare un discorso trasparente, la FIR faccia un bando, fissi le condizioni e veda se c’è mercato (a quelle condizioni), anziché fare chiacchiere da digestivo plurimo. Un bando semplice, con base il contratto Sportitalia, a chi offra le migliorìe economiche (minor costo) o tecniche (dirette, copertura anche delle partite estere prodotte da altri, trasmissione settimanale dedicata al rugby, integrazione con la trasmissione dell’eccellenza e della nazionale fuori 6N, ecc). Se non c’è nessuno, allora si è legittimati a trattare in privato, ma anche a prendere atto che valiamo zero e allora, forse, magari ripensare se tutta la politica della FIR abbia un senso compiuto e un futuro.

      • Dagoberto 6 Maggio 2013, 11:03

        Perdonami la schiettezza, ma più che “malpensante” dovresti chiamarti “pocoinformato” o, ancora, “pocorealista”, ma di cosa stiamo parlando, del comparto televisivo italiano o della fornitura di un qualsiasi servizio di ordinaria routinne? Siamo realisti, le imprese che operano con concessione nel panorama delle frequenze disponibili, in particolare dopo l’avvio del digitale terrestre, sono ben note, si contano sulle dita di una mano, forse 1e mezza se si considerano anche quelle, per così dire, di secondo piano e non c’è bisogno di fare bandi di gara per conoscerne le capacità produttive, basta conoscere il settore ed averne seguito le vicende degli ultimi anni! La FIR, ho meglio, l’attuale prodotto rugby italiano di club non ha ancora una posizione contrattuale così vincente da permettersi atteggiamenti supponenti (Giancarlo Dondi provò a tenere un alto profilo con posizioni pretenziose, ma si è visto il risultato ottenuto con RAISPORT nella stagione 2011/2012!) che possano suggerire bandi internazionali all’insegna della massima trasparenza e del io sono qui vediamo chi mi cerca ……., andiamo. Poi, cosa c’entrano le sponsorship con un contratto commerciale, non è che se Mediaset sponsorizza un evento o una manifestazione culturale deve automaticamente garantirne spazi nei propri palinsesti che, forse è meglio ricordare, si giustificano e sostengono attraverso interventi pubblicitari che sono commercializzati più o meno bene in funzione dell’interesse che l’evento si ritiene possa avere nei confronti del pubblico generale. Quindi, invece che aprezzare l’interessamento e l’opera di supporto se ne critica la mancata estensione nell’ambito del business televisivo senza considerarne dinamiche ed esigenze specifiche, mi sembra un modo ideologico che nulla ha a che vedere con la realtà delle cose. Stiamo ai fatti; il PRO12 necessità di un veicolo televisivo adeguato, chiunque sia in grado di garantirlo ben venga e poco importa come si scelga.

        • malpensante 6 Maggio 2013, 15:26

          Scusa ma non riesco proprio a leggerti oltre la terza riga. Quanto a disinformazione,ti comunico che Mediaset non era “sponsor” ma “socio” del Festival Verdi. Che è cosa ben diversa, così come era “proprietario” e non “sponsor” del Milan Rugby.

          • Dagoberto 6 Maggio 2013, 16:16

            Sponsor o proprietario cosa cambia, quindi siccome Melegari era patron degli Aironi e del Viadana deve regalare o vendere a prezzi scontati scope tonkita a tutti i giocatori del roster, oppure i Benetton far viaggiare gratis in autostrada tutto lo staff del Rugby Treviso o regalare magliette e pullover, ma ti rendi conto di come vedi le cose? Un’impresa è un’impresa, ha una sua organizzazione dei manager che la guidano e che rispondono per le responsabilità per cui sono pagati, la proprietà è la proprietà, ma le due cose non sono sempre e comunque sovvrapponibili, almeno non nelle aziende complesse ed articolate quali quelle citate.

          • malpensante 6 Maggio 2013, 17:53

            Ci rinuncio. Però non ti auguro di trovare un socio che anziché mettere i soldini si spolpa i tuoi.

  15. sandruzzo 6 Maggio 2013, 13:03

    Credo sia principalmente una questione Politica. Se Gavazzi vedrà la possibilità di mediaset la prenderà al volo. La possibilità di avere il rugby sul primo canale in chiaro italiano (dico primo perchè non ritengo il palinsesto RAI adeguato e pago il canone solo perchè devo… ) da sicuramente la visibilità migliore che si può sperare.

    Nulla ha più potere mediatico in Italia. Purtoppo i palinsesti RAI non hanno capacità di “far desiderare” di vedere un qualcosa. L’unico in chiaro che può dare qualcosa è Mediaset. E di capacità a livello sportivo ne ha tante in termini di commentatori, in caso sceglierà qualcuno capace e magari vicino a quel Milano Rugby di tanti anni fa. Ex giocatori di rilievo che troverebbero un buon posto di lavoro… per così dire. Mi viene in mente così Un Diego Dominguez commentatore mediaset…. tanto per fare un nome.

    Qualche Post sopra leggevo battute sulla scelta dei commentatori… ma voi ve la immaginate una Moto GP senza Guido Meda… perderebbe una gran parte di spettacolo a mio parere.

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