Vivisezione di un Sei Nazioni nel Tinello di Vittorio Munari

Nomi, numeri, problemi, risorse, prospettive. Tutto quello che dobbiamo aspettarci dal torneo più atteso dell’anno

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Gianangelo 30 Gennaio 2013, 08:49

    Io, pur tifando Benetton, non sono Veneto e quindi ho letto i commenti sull’elezione di Innocenti con un certo distacco, dirò la mia: Munari è stato chiaro, nessuna guerra apparente a Gavazzi, nessuna enfasi sulla vittoria, scontata, di Innocenti. Capitolo Dogi: ho letto di voli pindarici su “FRANCHIGIA”, “PARTITE A ROVIGO ANZICHE PADOVA”….. Munari è stato chiaro, la franchigia c’è già e si chiama “BENETTON TREVISO” quindi chi vuol partecipare si accoda. D’altraparte oltre al “BLASONE” per comandare ci vuole solidità sportiva ed economica, il resto sono chiacchiere.

  2. Katmandu 30 Gennaio 2013, 10:13

    Verissimo che non esistono più i titolari ma penso più cbe altro per un discorso di logorio fisico e non é detto che le “riserve” siano all’altezza dei titolari e anche da vedere se si inseriscono bene nel gioco che ha in mente l’allenatore

    • Stefo 30 Gennaio 2013, 10:32

      Invece io non condivido molto questo che ha detto Munari, senza gli infortuni registrati la Francia avrebbe cambiato molto ma molto meno di quanto ha fatto…concordo con Munari sui TM di giugno come spazio per gli emergenti ma non concordo che non esistano piu’ “i titolari” in Nazionale.

      • Katmandu 30 Gennaio 2013, 10:50

        Anch’io penso che a giugno ci sia più spazio per esperimenti ma oggi credo che il livello sia molto alto nei campionati pro e per questo ci sia no più impatti duri e per questo c’é bisogno di provare più soluzioni

        • Stefo 30 Gennaio 2013, 10:52

          Ok kat quindi e’ un discorso infortuni che forza certi cambiamenti…poi er carita’ ci sono anche i percorsi, la Francia e’ al secondo ann di un nuovo alenatore e cis sta che sia ancora testando alternative ma se guardiamo le selezioni iniziali certi giocatori erano quelli di Novembre ma sono fuori perche’ rotti.

  3. LIBECCIO 30 Gennaio 2013, 10:58

    sono da oltre vent’anni un grandissimo sostenitore di Munari e lo ritengo il più grande intenditore di rugby in Italia oltre alle dote comunicative e di simpatia che lo hanno reso popoplare.
    purtroppo non sono d’accordo con una franchigia veneta, almeno al posto della Benetton.
    Benetton è un simbolo che va oltre i confini di una regione, seppure la culla più importante del rugby italiano.Personalmente, da toscano, la vivo come un simbolo del rugby italiano e un grandissimo traino per tutto il movimento nazionale. vedere giocatori toscani, laziali, lombardi, abruzzesi e non ultimo veneti con la maglia bianco verde far tremare le potenze di mezza Europa mi inorgoglisce, un po’ come un’altra nazionale, e fa bene a tutto il movimento.
    Riducendo tutto a una realtà “regionale” per definizione penso che questo senso possa venire messo un po’ in discussione.
    l’attaccamento alla maglia e il senso di appartenenza sono alla base di questo sport, della benetton treviso possiamo essere tifosi e orgogliosi tutti, di una squadra che fa della regione il suo vessillo si può essere compiaciuti, ma se sei nato sotto alla bassa di Rovigo o sul lato sbagliato del Garda per forza sei fuori. Forza Benetton e forza Italia. I campanili regionali lasciamoli al senatur

    • Luc@ 30 Gennaio 2013, 12:57

      standing ovation !!

    • carlo s 30 Gennaio 2013, 13:00

      concordo: standing ovation come dice Luc@

    • Rabbidaniel 30 Gennaio 2013, 13:01

      Caro Libeccio, da veneto e da trevigiano ti posso testimoniare, come tanti altri che hanno più di 30 anni, che l’affetto e il ricordo dei Dogi è ancora vivo. Ricostituire i Dogi in forma di franchigia veneta di Pro12 vedrebbe la maggioranza degli appassionati entusiasti e concordi. Ero nelle giovanili quando mio padre mi portava in giro per il Veneto a vedere i Dogi e una volta ho giocato la partitella dei ragazzini che precedeva la partito col Tolosa. Vivi ricordi e vive emozioni.
      La cosa che dice Munari, cioè che nel progetto Benetton si delineava una franchiagia veneta, è vera ed è nota a chi bazzichi per Treviso. Vi fu un rifiuto delle altre società venete, soprattutto sul fronte dell’impegno finanziario.

      • LIBECCIO 30 Gennaio 2013, 16:55

        Carissimo Rabbidaniel,
        la mia posizione non vuole essere una chiusura ad una riedizione dei gloriosi Dogi e neppure un diniego a quanto fatto di importante dal veneto per il rugby italiano, anzi sarei ben più favorevole ad una franchigia delle località storiche del rugby nel nostro paese che possa avvalersi di mezzi e tecnici di livello, piuttosto che una franchigia federale nata per “volontà divina”.
        Dico che a me piace l’idea che Benetton sia un simbolo che ha una storia ed una tradizone che possono appassionare tutti.
        ho giocato al torneo città di treviso 30 anni fa, ho giocato nelle giovanili delà Livorno quando la prima squadra giocava contro benetton, ho avuto le maglie del benetton quando si trovavano nei negozi della Benetton ed erano le uniche maglie da rugby acquistabili in Italia, ricordo Properzi Curti, Francescato e tanti altri della benetton e dell’Italia che iniziava a crescere, ricordo parisse coi capelli, e quando gori, ragazzino, da prato è andato alla benetton sono stato felice per Lui….dico che tutte queste cose sono molto più che regionali e non si possono distruggere e reiventare a piacimento,sopratutto al di fuori dei confini della vostra meravigliosa terra…aggiungo che avendo lavorato a Padova e conoscendo un pochino il veneto, non penso sia così facile mettere insieme bersaglieri, petrarchini, trevigiani e via dicendo…..se poi faranno una bella franchigia, magari tra 30 anni saremo tutti affezionati anche a lei, ma non è così immediato (Zebre docet)

        • Rabbidaniel 30 Gennaio 2013, 17:07

          Il tuo ragionamento ha basi fondatissime e puoi immaginare quanto conosca le rivalità rugbistiche e non che ci sono in Veneto. Credo però che i Dogi possano essere un’occasione e forse anche una necessità da un punto di vista economico.

        • ermy 30 Gennaio 2013, 21:47

          Libeccio, nessuna polemica, io sono trevigiano e ho giocato nel Treviso, fidati, i Dogi erano un’altra storia! Non sono paragonabili ad una squadra di club… è vero che sarebbe difficile la riedizione, ma bisognerebbe provarci, altrimenti il salto di qualitá non si fará mai… La Benetton è sempre stata individualista e, te lo dico per esperienza personale, non è tutto oro quello che luccica! Tu non hai nemmeno idea di quanti bravi giocatori hanno bruciato in passato su l’altare della loro megalomania… Diciamocelo chiaramente : Treviso non è una franchigia, è la squadra di Benetton, punto e basta… se molla lui Treviso torna agli anni ’70 e si giocherá i derby con la Tarvisium, altro che… Se invece, con un pò di umiltá si mettesse il know how a disposizione della crescita generale, tanto di cappello, ma non pensate che Treviso sia la salvezza del rugby italiano, vi state sbagliando!

          • Rabbidaniel 30 Gennaio 2013, 22:11

            Sottoscrivo, soprattutto al capitolo giocatori bruciati.

    • Hullalla 30 Gennaio 2013, 22:45

      Ehm… prima di tutto diciamoci che Treviso non e’ che abbia tutta questa grande storia e gloria, se vogliamo mettere i puntini sulle i… rima dell’arrivo dei Benetton avevano vinto un paio di scudetti, si e no…
      Mentre la storia e gloria e’ dalla parte dei Dogi, che erano la squadra del rugby Triveneto (ora si potrebbe chiamarla franchigia), per cui non sarebbe una imposizione calata dall’alto.

      Poi vorrei farti notare che le altre squadre del Pro12 hanno tutte una zona di competenza (chiamale regione, se vuoi) e queste zone coprono tutte le parti delle loro nazioni. In queste regioni ci sono scambi liberi (in ambo i sensi) tra le squadre locali e la franchigia, per cui e’ normale che ci sia un rapporto sdi scambio diretto e continuo tra gli allenatori, di modo che si possa parlare tutti la stessa lingua e i giocatori che passano dal campionato nazionale alla franchigia non siano troppo spaesati.

      Se i Dogi fossero solo il Veneto (o Triveneto, se preferisci) e le Zebre fossero solo il Nord Ovest, chi va a “coprire” tutto il resto d’Italia???
      Secondo me le due franchigie dovrebbero dividersi TUTTA l’Italia e prendersi la responsabilita’ di mettere in piedi collaborazioni tecniche e percorsi di crescita dei giocatori della loro zona di competenza.
      Purtroppo questa e’ un’utopia perche’ queste cose fanno parte del meccanismo di potere della Fir, la quale non si sogna nemmeno di far gestire le accademie dalle franchigie (con le accademie di franchigia…), avere dei percorsi di crescita dei giocatori che non passano dalle accademie federali ecectera.

      • San Isidro 31 Gennaio 2013, 03:26

        Hullalla concordo! Il Treviso è un club che si è autorappresentato come franchigia, non avendo fatto alcun accordo con altri club del territorio (neanche con gli stessi Ruggers Tarvisium), mentre gli Aironi nacquero proprio come franchigia territoriale dall’accordo di ben otto club, dal Super 10 (Viadana, come capoprogetto, Parma e GRAN Parma) alla serie B (Mantova), delle province di Mantova, Parma, Reggio Emilia e Modena. La nostra attuale franchigia federale (e direi che in Italia abbiamo avuto ogni tipo di franchigia: territoriale, federale e il Treviso) come area di rappresentanza ha Parma e Reggio Emilia (su RE almeno a quanto si diceva dalla sua fondazione quest’estate) e simbolicamente si propone di rappresentare il Nord-Ovest e l’Emilia-Romagna. Infatti non abbiamo franchigie che ricoprono l’intero territorio nazionale. D’altra parte sono assolutamente d’accordo con Libeccio, e lo dico da romano, che le nostre due franchigie non devono essere viste come squadre territoriali, ma come espressione del nostro alto livello e sono contento che vi giocano in totale sei romani, ma anche abruzzesi, toscani, campani e addirittura un piemontese (Cristiano).
        Per quanto riguarda le altre franchigie di Pro12 solo quelle gallesi e irlandesi coprono tutto il territorio nazionale, e visto che sai di rugby scozzese (in passato già ci siamo confrontati) le due franchigie federali scozzesi rappresentano solo i loro omonimi piccoli distretti (Edimburgo e Glasgow).
        Simbolicamente però Edinburgh rappresenta anche la fertile regione dei Borders mentre i Warriors quella delle Highlands..correggimi se sbaglio..e poi mi avevi detto che il doppio tesseramento club/franchigia valeva per la Scozia. Ma vale anche per Galles e Irlanda? A me non sembra, poi dimmi tu. Nel senso che magari le squadre gallesi e irlandesi di Pro12 in caso di necessità possono pescare dal loro territorio, ma non credo ci sia il doppio tesseramento..

      • ungar 31 Gennaio 2013, 11:29

        .. bè insomma calma, non sarà Rovigo o Padova, ma è una società che ha pur sempre 80 di storia, uno scudetto già nel 56 e da fine anni 70 al 2010 praticamente uno ogni due campionati .. c’è di peggio.

        • LIBECCIO 31 Gennaio 2013, 17:48

          ho letto adesso tutte le risposte e le trovo tutte interessanti e ognuna per certi versi condivisibile.
          non penso che benetton sia il massimo della vita, e neppure una franchigia a dirla tutta, però penso che oggi rappresenti l’unica realtà italiana in grado di fare qualcosa di buono per trattenere giocatori in italia ed innalzarne il livello.
          Le franchige all’irlandese sarebbero una cosa equa ma secondo me in italia siamo ancora parecchio lontani da poter organizzare 3 o 4 franchige, distribuite sul territorio….dico che ne bene o nel male benetton, nell’immediato, rappresenta il rugby italiano di livello. se oggi ci sono una ventina di ragazzi in nazionale che psicologicamente iniziano a capire che i giocatori del sei nazioni sono esseri umani dei quali si può rompere un placcaggio, andare in meta e addirittura possono essere battuti.
          tutto questo, che spero si riperquota sulla nazionale, è nel bene o nel male grazie alla benetton, è una squadra che appassiona tanti..e forse proprio perchè è un club.
          Una realtà proposta dal presidente del comitato regionale, che ha come interlocutori i club di zona e basta, il progetto mi sembra questo, è per forza legata al territorio.
          I dogi sono stati mitici, ma erano roba veneta, anche i butteri maremmani hanno sconfitto i cow boys di buffalo bill, ma non è che fuori dal parco dell’uccellina siano considerati un gran collante per la nazione.
          Le Zebre in cosa ricordano quelle di bollesan??
          Ci fosse stato un calvisano, parma, primavera lazio, petrarca, aquila, rovigo, amatori milano, catania o cavalieri prato o un gruppetto, con un nome meno roboante ma capace di far crescere altri 40-50 atleti al livello di benetton non sarebbe stato meglio per tutti??
          in questo momento noi dobbiamo aggrapparci a tutto, ben vengano le franchige, per far crescere il rugby italiano, oltre a quello veneto.
          un domani la mia speranza è che si alzi il livello del campionato italiano con una lotta serrata e che si possa far bene in heineken con le prime classificate di casa nostra, come si addice di più ad un paese di 60 milioni di persone (circa 6 volte tutti gli abitanti del resto della celtic league)
          per fare funzionare le franchige, sul modello celtico, ci vorrebbe di ritrovare fiducia e affiatamento a livello federale e….in italia….non siamo dei gran maestri in certi ambiti, quindi vedo bene le iniziative private.
          ad ogni buon conto finalmente ci siamo.
          tra due giorni inizia il sei nazioni, che dio ce la mandi buona…forza italia

  4. And 30 Gennaio 2013, 14:38

    certo sentire che i francesi hanno problemi di apertura suona ridicolo, da noi Michalak avrebbe più di 100 caps..

    • gsp 30 Gennaio 2013, 14:51

      ce l’hanno dal nostro punto di vista. dal loro invece si sentono secondo me tranquillissimi, avendo fatto tante finali mondiali, ed avendo ciccato le semi una sola volta. con i soliti problemi d’apertura. per me e’ semplicemente un modo diverso di giocare.

      • Maxwell 30 Gennaio 2013, 15:10

        e allora proviamo Gori all’apertura…… 🙂

        • gsp 30 Gennaio 2013, 15:56

          infatti. o proviamo con due MM, o anche tre in giro per il campo. oh wait… 😉

          • Hullalla 30 Gennaio 2013, 22:49

            Botes all’apertura lo abbiamo gia’ avuto… e che ne dici di Tebaldi all’apertura???…

      • Stefo 30 Gennaio 2013, 16:02

        gsp a dire il vero i francesi discuton del fatto ce non riescono ad avere un’apertura completamente afidabile da ani…ricordi il Modniale 2011 con Parra spostato nel ruolo?La chiamata di un oussain non pronto?Tutte cose che hanno fatto discutere in Francia.
        Cosi’ come hanno fatt discutere gli Skrela, Beauxis, Michalak quando fu giubilato anni fa, Thrin Duc…da anni nel T14 la maggior parte dele squadre schiera aperture straniere e la cosa alla FFR non e’ mai passata inosservata infatti avevano iniziato il discorso di una percentuale di rosa minima di formazione francese anche per quelo…il atto che le altre producano i Farrel, Ford, Sexton, Jackson, Priestland, Biggar e mettici chi vuoi non e’ assolutamente ignorata dai vertici del rugby francese.

        • gsp 30 Gennaio 2013, 17:02

          @stefo, secondo me Doussain puo’ valere farrell e Ford in termini di potenzialita’, non penso che Wisniecki ad esempio sia inferiore a Jackson ed in alcuni aspetti del gioco nemmeno Thrin Duc. Lo stesso Michalak ha dimostrato che quel ruolo lo puo’ fare a livello altissimo, a livelli forse piu’ alti di quelli che hai citato tu, Sexton di certo e forse priestland a parte.

          pero’ c’e’ un modo di giocare diverso come sappiamo e che si vede nella nazionale quindi il 9 ha un ruolo piu’ centrale. e soprattutto quando manca leadership e direzione tutti guardano al 10, e vorrebbero farlo anche loro. Pero’ se non ce l’hanno nel club, dubito lo troveranno in nazionale.

          la differenza e’ che nel campionato francese hanno meno tempo di crescere e sbagliare, i giocatori devono essere pronti e subito. e li se ne perdono un po’, ma non me la sento di re che il numero e qualita di talento in quel ruolo sia inferiore alle altre, NZ a parte. e’ anche vero che il talento e numeri a MM invece lo sia rispetto a chiunque.

          secondo me, per loro, funziona e va bene cosi’ e dai risultati io non lo vedo tutto sto problema.

          • Stefo 30 Gennaio 2013, 18:30

            gsp si ok ma loro il problema lo sentono, sono alla ricerca della grande apertura da anni non a caso continuano a provare e cambiare…Michalak era stato giubilato ed e’ ritornato ora e sta giocando alla grande al momento ma dietro a lui e Thrin Duc c’e’ il vuoto…su Wisnieski non crede molto neanche il Racing che si e’ coperto prima con Hernandez ed ora con Sexton e non ci ha creduto nessun allenatore perche’ a parte una chiamata con la A e’ finito fuori con PSA che e’ andato a richiamare Beauxis lo scorso 6N.
            Per me il problema se lo pongono ed a 10 hanno anche secondo me meno numero di giocatori di talento di altri (hanno provato PArra ed anche Traille nel ruolo visto l’assenza di giocatori) e non a caso quasi tutte puntano ad un 10 straniero.

            Poi i risulati arrivano perche’ per tutto il resto hanno molte piu’ scelte di livello incredibie degli altri.

          • mezeena10 31 Gennaio 2013, 12:08

            gsp scusa ma dissento..jackson (ruaridh o paddy?)..in ogni caso entrambi superiori a wisniewski che a mio avviso renderebbe di piu ad estremo..jackson scozzese è un signor giocatore palla in mano, pecca di continuità..il jackson irlandese ha grandissima personalità oltre ad esser comunque un eccellente giocatore..sul franco concordo con cio che ha detto stefo, manco il suo club ci crede piu di tanto! a me non piace, gusti!

  5. Bardamu 30 Gennaio 2013, 15:08

    Caro Vittorio Munari,
    da trevigiano sono un tuo estimatore come tecnico e profondo conoscitore del rugby, inoltre sono contento dei progressi che tre Treviso ha fatto negli ultimi tre anni.
    Dalle tue parole però traspare quel provincialismo che è il male del rugby italiano e, se vogliamo, anche dell’intera società italiana. Quando dici che non hai mai avuto nessun rapporto con i preposti federali al CL e HC, perchè questi non sono mai venuti a Monigo, oppure quando dici che hai visto solo tre volte degli ultimi dieci anni il Presidente CIV, chiarisci definitivamente l’isolamento autarchico di Treviso e la totale mancanza di collaborazione e coesione con gli enti sovraordinati quali Fir e Civ. Certo, le responsabilità sono da tutte e due (tre) le parti, ma è il rugby italiano tutto uscire offeso da venti anni di lotte intestine, incomprensioni e incomunicabilità.
    Non c’entra col rugby, ma da quello che dici, infine, traspare l’arroganza e pretesa superiorità tipica di una città, Treviso, che pensa di essere la più bella e brava ma che rifiuta di confrontarmi col resto della Regione, dell’Italia e del Mondo. Siamo vecchi e isolati, abbiamo bisogno di cambiare.
    So che tu sei molto meglio di così, ti ammiro e spero che le cose cambino e ci sia più collaborazione e dialogo nell’interesse di tutti.
    Ciao

    • ermy 30 Gennaio 2013, 21:49

      Quoto in pieno, Bardamu! Leggi ti il mio post da trevigiano sopra! Hai capito tutto! 😉

    • Hullalla 30 Gennaio 2013, 22:53

      Veramente Bortolato e’ venuto quasi ogni anno alle premiazioni del torneo giovanile della societa’ dove ho militato in Italia… mi sembra stranissimo che non sia mai andato nemmeno alle premiazioni del trofeo topolino… eppure non e’ troppo lontano da Silea…

      • mezeena10 31 Gennaio 2013, 08:52

        perche avrebbe detto cose non vere? se dice che in 12 anni l’ha visto 3 volte (eufemismo) perche non credergli?a che pro poi

  6. mezeena10 30 Gennaio 2013, 21:47

    come è stata accettata l’elezione di gavazzi così deve essere fatto con innocenti..straquotone su parisse..vorrei vedere ora quei saggi che lo volevano degradare o addirittura sbattere in panca ahahahah..sui trequarti niente da aggiungere, leggero compiacimento nel sapere che la pensa esattamente come me o io come lui..stesso..grazie ad ambi 😉

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