Cavalieri, va via anche Cannone. E il futuro è più buio di un buco nero

Dopo Pelizzari va via anche il pilone. La società rischia di scomparire al termine della stagione. E i soldi sono già finiti

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Luc@ 30 Gennaio 2013, 15:27

    Brutte storie!!

  2. SAMU 30 Gennaio 2013, 15:33

    che tristezza.Se spariscono loro in toscana non c’è piu nulla.

  3. Gianlu93 30 Gennaio 2013, 15:42

    Sparirebbe l’unica ragione per cui(come diciamo da quelle parti) “rizzo i’culo e vo a Iolo”(località in cui sorge lo stadio). Che dispiacere. Soprattutto mi dispiace perché loro puntavano fortemente sulla formazione di aperture di qualità(vedi Ragusi). Dispiace tanto

  4. Alpino 30 Gennaio 2013, 15:42

    Da tifoso del Viadana sono molto dispiaciuto… Prato è una buona squadra, i tifosi un bel gruppo con una stupenda club house… Perdere tutto questo non fa bene al cuore

    • barbin cursari 30 Gennaio 2013, 15:56

      la situazione com’è a viadana? girano voci che neanche voi ve la passate rosea.

      • Alpino 30 Gennaio 2013, 16:02

        Io sinceramente non ne so nulla… parlando con i giocatori non ho avuto sentore di malumori anzi! Però sicuramente non sono io la persona più informata che ci sia…

  5. barbin cursari 30 Gennaio 2013, 15:43

    triste. ma la cosa deve far riflettere tutti e soprattutto coloro che si sono fatti grossi spendendo e spandendo per costruire una squadra che assomiglia sempre di più ad una bolla di sapone. credo sia necessario capire che senza i conti in ordine e senza un settore giovanile (prato è stata penalizzata anche l’anno scorso per mancata attività giovanile o no?) non si costruisce nulla di solido. anche la federazione sarebbe ora istituisse una commissione che si occupi di controllare i bilanci delle squadre che si iscrivono al campionato d’eccellenza. in altre occasioni avevo commentato che “coi schei xe boni tuti” ma a quanto pare mancavano anche quelli.

  6. dogriccio 30 Gennaio 2013, 15:51

    storia davvero triste..
    peccato sopratutto per il centro-sud italia che dopo RR e Capitolina, perde un altro cardine con Lazio (un po’ meno) e L’aquila sempre appesa a un filo..
    per quanto riguarda i giovani che avevano in rosa (ragusi, matzeu, majstorovic e gli altri) spero non si perdano, ma anzi trovino altri club di eccellenza pronti a investire su di loro..
    detto questo, se anche i top club vacillano, non sarebbe una follia rivedere tutto e mettere un’eccellenza a 8 squadra (addirittura 6+seconde squadre della celtic)
    a mali estremi, estremi rimedi

  7. Katmandu 30 Gennaio 2013, 15:52

    Ma chi diceva che era una socetà solida anche economicamente su cosa si basava? È logico che se un presidente dopo aver investito soldi tempo e fatica in un giocattolo decide di abbandonare per mancanza di fondi è abbastanza brutto
    Ma non si potrebbe cercare altre soluzioni? Avevo sentito parlare del progetto TRE ma non se ne fece nulla, non si potrebbe passare di mano la socetà a qualche investitore? Meno soldi ma rimane la socetà non si butta via il lavoro di anni di sacrifici
    Anche quà in triveneto se finiscono i soldi son problemoni (montebelluna,silea, ma l’elenco è lungo) peró si ridimensionano e vanno avanti
    Quì e in questi momenti dovrebbe intervenire la fir dovrebbe mettere i paletti e dire che se non hai garanzie non ti iscrivi al campionato di quella categoria ma a quella inferiore
    Quante squadre sono fallite quest’anno? E quante l’anno prima? Basta è un emoraggia e chissene frega degli 80000 dell’olimpico/san siro o qualche altro santo se poi le socetà falliscono
    Qui non si parla solo del professionismo ma anche e soprattutto del dilettantismo quello fatto di persone che sacrificano il proprio tempo per portare i bimbi in giro la domenica e si sciroppano 200/300km solo per divertirsi, se la socetà fallisce finisce tutto
    Domanda per chi vive all’estero cosa succede negli altri paesi?
    Mi auguro che non aumentino ancora le socetà di eccellenza se non ci sono soldi e progetti tecnici validi
    Auguri a prato e ai pratesi (si dice così?) e a tutti quelli che orbitano nella socetà tenete duro!

  8. Silverfern 30 Gennaio 2013, 16:09

    Molto cinicamente: storie di quotidiana italianità.
    Negli ultimi anni in ogni sport c’ è un’emorragia che non guarda in faccia nessuno (vedi Modena volley femminile, solo per citare l’ultimo caso).
    Solo il calcio di serie A fa finta di niente (ma forse lì i problemi sono i più grossi numericamente).
    Parafrasando un celebre film, mi vien da dire che tante organizzazioni societarie siano solo “chiacchiere e distintivo”.
    E non meno colpevoli le giunte amministriative locali e non, che vogliono sfruttare il veicolo sportivo solo per meri interessi di visibilità personale.
    La crisi economica sta diventando un comodo alibi, io ci credo poco.
    Negli ultimi vent’anni, in qualsiasi settore della vita italiana si vive solo di promesse (al 90% non mantenute).

    • barbin cursari 30 Gennaio 2013, 16:20

      in parte sono daccordo, in parte no. quando la crisi ha stretto duro (nel 2009 se non sbaglio) anche a calvisano, dirigenti responsabili hanno detto: scusate, noi non ce lo possiamo permettere e sono ripartiti dalla A. sarebbe stato meglio che anche a prato qualcuno misurasse la febbre prima che la malattia degenerasse a tal punto.

      • Katmandu 30 Gennaio 2013, 16:25

        Appunto ma si sono guardati in faccia e hanno detto non ce la facciamo soluzioni? E hanno fatto un passo in dietro
        Ma mettiamo assieme amatori milano roma san gregorio e quello che sono fallite in b l’anno scorso
        Quello che dico e chiedo cavolo vuoi fare il professionismo? Bene mettiamo regole devi dimostrare di avere i soldi per finire l’anno fidejussioni conti correnti, etc quello che volete ma facciamo qualcosa

        • gsp 30 Gennaio 2013, 16:36

          @kat, daccordo ma se fai cosi’ al prossimo campionato si presentano in 3. e senza i soldi delle coppe che a gran voce si chiede di eliminare sara’ anche peggio, molto peggio.

          • Katmandu 30 Gennaio 2013, 16:52

            E invece investire soldi fatica per 10 anni e buttare tutto nel cesso va bene prova a chiedere quanto tempo ci ha impiegato mogliano e s.donà per tornare ad alti livelli e guarda venezia-mestre che fatica stà facendo quando una socetà fallisce si riparte (se e quando) da zero
            Allora fare un campionato dispendioso con 12 squadre e poi ogni anno decidere promozioni a suon di carte bollate va bene?
            6 squadre massimo e conti fruibili alla federazione con garanzie a partire dalla serie B

          • gsp 30 Gennaio 2013, 17:09

            non sono daccordo sul campionato a 12. dal punto di vista tecnico e’ un conto e quindi i giocatori si concentrano in meno squadre.

            ma dal punto di vista economico fa molto meno differenza, dal momento che sono molti sponsor locali, e quindi 6/8 squadre nazionali non ‘e assolutamente detto che si spostino ad altre squadre in altre citta’.

            se a mogliano vanno via la presidenza locale che succede? se treviso va via benetton?

          • Katmandu 30 Gennaio 2013, 17:35

            Daccordo che se prima il budget delle socetà di eccellenza è 100 se riduco le squadre non rimane 100 fino a quà ti do ragione
            Ma noi non abbiamo i soldi ne il livello economico e allora? Aumentiamo il tassontecnico prima
            Ps a mogliano hanno avuto i loro bei problemi ricordi le varie fusioni con silea? O forse era san donà ma poco cambia

  9. Andrea da Treviso 30 Gennaio 2013, 16:16

    La realtà di Prato era troppo bella per essere vera!!come al solito anno fatto il passo più lungo della gamba!così adesso ci rimettono tutti!il campionato perde di valore!!i soloti p…!come a Catania!

  10. M. 30 Gennaio 2013, 16:26

    Boh e pretendiamo di reggere con un campionato a 12…

  11. Rabbidaniel 30 Gennaio 2013, 16:35

    Dispiace per Prato, un caso esemplare però, su cui riflettere. Progetti di cittadella dello sport, squadra costruita per vincere ecc ecc Non sono più gli anni 80 o 90, le imprese investono poco nello sport perché ci sono pochi soldi. Le amministrazioni locali idem (a meno che non si sia in una ragione a statuto speciale). Bisogna capire che la dimensione dell’Eccellenza così com’è non va, altrimenti ci troveremo con squadre tipo FFOO con alle spalle un corpo militare. Cosa succederà se arriverà la scure sulla partecipazione in CC? (E credo arriverà…)
    Lo stellone benedetto del 6N ci acceca e non vediamo come il nostro domestic rugby necessiti di una profonda riforma, in attesa del destino che ci toccherà in Pro12.

    • barbin cursari 30 Gennaio 2013, 16:44

      quoto al 100%. se l’anno prossimo l’ERC ci “fiananzia” solo le finaliste del campionato siamo al collasso.

    • San Isidro 30 Gennaio 2013, 17:59

      Scusa Rabbi, ma non capisco il discorso che fai sulle Fiamme Oro. Da romano ti dico che non entusiasmano anche me, visto che hanno molto poco di romano, seppure vengono ormai viste come una squadra cittadina dal momento che giocano qui dal 1987. La Polizia di Stato è l’unica, tra le varie foze di polizia e militari, che all’interno del suo gruppo sportivo ha il settore rugby (nei decenni passati c’erano anche le squadre dell’Esercito, della Marina Militare, e quella Interforze). E’ dunque normale che ci siano sempre finanziamenti e sovvenzioni per questo tipo di gruppi sportivi, guarda anche la provenienza della maggioranza degli atleti che vanno alle Olimpiadi. Io però non ci vedo niente di male..certo mi dirai che è un pò anomalo entrare in una squadra di rugby tramite concorso..

      ps: la Polizia non è un corpo militare

      • Rabbidaniel 30 Gennaio 2013, 18:09

        Da quando il rugby a XV è uno sport olimpico? Guarda io ho sempre criticato questa politica del tutto italica, a parte qualche paese vetero-comunista o vagamente dittatoriale, dei corpi militari o di pubblica sicurezza. Servono dolorosamente perché altrimenti molte discipline sarebbero abbandonate a se stesse, però più che un circuito virtuoso sono un male necessario. In uno sport come il rugby, che non è olimpico, non hanno senso in campionati semipro o pro. Facciano la squadra di rugby VII al limite o una squadra dilettantistica non pagata dallo stato.
        Guarda, si dice che la polizia non ha soldi per le pattuglie, poi i soldi per fare dei concorsi pubblici per rugbisti li trova, i soldi per fare un concorso da poliziotto a Bergamasco. Poi gli esterni? Da chi sono pagati? Hanno solo un rimborso spese o uno stipendio da allievo del corso di polizia? Alla faccia delle buone anime liberali che vorrebbero uno stato più snello. Il discorso è lungo e le posizioni sono variegate, però resta il fatto che si configura una concorrenza sleale. I giocatori di Prato devono essere pagati da privati, i giocatori delle FFOO li paghiamo tutti noi con le tasse. Mi sta bene? No.

        • San Isidro 30 Gennaio 2013, 18:59

          quanto alle Olimpiadi è ovvio che non mi riferivo al rugby, ma alla maggioranza di quegli atleti di altre discipline che provengono da tutti questi gruppi sportivi (Fiamme Oro, Fiamme Azzurre, Fiamme Gialle, Carabinieri, ecc..), e non ci vedo nulla di male se uno sceglie di migliorare le sue prestazioni sportive decidendo di entrare in questo o in quell’altro corpo. quanto al tuo discorso posso capire il tuo disappunto, ma dire che questo tipo di sistema sia simile a quello di Paesi comunisti o dittatoriali, mi sembra esagerato. e poi quanto al rugby ho notato che in molti campionati stranieri esistono squadre di poliziotti, che militano magari in serie minori e sono a livello dilettantisco (però dovranno pur avere un minimo di sovvenzione dal corpo di appartenenza). se andiamo poi nel Regno Unito esistono proprio le squadre del Royal Army, della Royal Navy e della Royal Air Foce, i cui migliori giocatori formano oltretutto il team dei Combined Services, che spesso ha affrontato i Barbarians in tour. Vabbè, mi rendo conto che ho sconfinato in altri argomenti diversi dall’articolo in questione. Volevo solo capire il tuo disaccordo sulla questione FFOO

          • Rabbidaniel 30 Gennaio 2013, 20:37

            Confondi tante cose, cerca di fare un ragionamento lineare. I corpi sportivi militari esistono ovunque, ma un discorso diverso è quando sportivi vengono arruolati in corpi militari per fare gli atleti professionisti, e non i dilettanti accanto ai compiti derivanti dalla loro posizione. Alcuni atleti, chiusa la loro carriera agonistica, si congedano. Come dire, grazie per avermi mantenuto, ma io il poliziotto/finanziere ecc ecc non lo faccio.
            Qui parliamo di persone arruolate per fare i rugbisti e non per andare in pattuglia e giocare a rugby a tempo perso. Trovami un altro esempio nel mondo occidentale, ti sfido a farlo.
            Conosco abbastanza bene l’URSS per dirti che è la stessa cosa. Poi La Dinamo era la squadra della polizia, il CSKA dell’esercito ecc. ecc. Senza andarti a vedere la Bol’shaja Sovetskaja Enciklopedija guarda questa voce di Wiki, che è abbastanza chiara
            http://en.wikipedia.org/wiki/Armed_Forces_(sports_society)

          • San Isidro 30 Gennaio 2013, 21:43

            ok, allora non avevo capito il tuo discorso dall’inizio..da quanto avevi scritto, avevo capito che la tua era un’opposizione ideologica ai gruppi sportivi militari e/o di polizia per questo ti ho risposto così e ti ho fatto l’esempio del Regno Unito (anche se non so se gli atleti militari di quelle squadre siano professionisti a tempo pieno..). Per farti un’esempio, quando ho fatto le giovanili qui a Roma, ho avuto diversi allenatori che erano stati rugbysti con le Fiamme Oro..nessuno di questi lo ha mai fatto però a tempo pieno, erano tutti poliziotti in servizio che la sera poi si allenavano (quasi tutti venivano dal Reparto Mobile..)..negli ultimi anni però le nuove condizioni legate al professionismo (per quanto si possa parlare di professionismo rugbystico in Italia, almeno per quel che riguarda il livello Eccellenza) hanno modificato le cose, e quindi con il doppio allenamento giornaliero, palestra e quant’altro, ormai gli atleti fanno solo quello e basta…

          • Rabbidaniel 31 Gennaio 2013, 02:54

            San, leggiti questa paginetta sui gruppi sportivi militari, sono molto educativi anche i commenti dei poliziotti che vanno in pattuglia sui loro colleghi più “atletici”
            http://www.poliziotti.it/public/polsmf/index.php?topic=16669.0

          • San Isidro 31 Gennaio 2013, 04:06

            letto in un momento di insonnia..molto divertenti alcuni post, specie quello del campione di carambola..tra l’altro stupisce dei vari atleti la facilità di passaggio da un gruppo all’altro..per es. Russo prima stava nelle Fiamme Oro (Polizia) e Montano nel gruppo sportivo dei Carabinieri, adesso sono entrati entrambi nelle Fiamme Azzurre (Polizia Penitenziaria)..

            ps: qualche anno fa ho prestato servizio come volontario per un anno nell’Esercito, quindi di primo istinto mi sento sempre di giustificare la causa di quelli in uniforme, ecco perchè ho iniziato sulla questione FFOO…tra l’altro ho fatto parte del gruppo sportivo del mio reggimento in un’occasione..abbiamo fatto l’ “ardua” maratona di Bari, ma il giorno dopo tutti di nuovo a marciare, altro che licenze premio…

      • gsp 30 Gennaio 2013, 18:43

        @rabbi, ne abbiamo persa una in eccellenza e vogliamo eliminarne un’altra?

        certe tue considerazioni le rispetto anche non condividendole, ma se da domani scompaiono le FFOO significa che vanno piu’ soldi alle altre squadre e che ritornano a Prato?

        • Rabbidaniel 30 Gennaio 2013, 18:52

          Ovviamente no, ma il discorso non è questo. Se domani tu e io decidiamo di fare una gara in macchina, però io mi devo pagare benzina meccanico ecc. e trovarmi uno sponsor come la Pizzeria da Cesare, mentre tu hai dei fondi dal sindaco o dalla motorizzazione civile (che ti dà anche strutture in cui fare prove ecc.), diciamo che non partiamo in condizioni identiche, soprattutto perché entrano in campo soggetti che non dovrebbero esserci. Io faccio notare l’anomalia, unica in occidente, di sportivi pro o semipro pagati da corpi militari e/o di pubblica sicurezza. Secondo me non c’è da farsene un vanto.

  12. barbin cursari 30 Gennaio 2013, 16:43

    non so se sia un problema di 12, 10, 8 o 2 squadre. forse il fatto è che, a differenza del calcio, nel nostro paese il rugby è radicato solo in alcuni territori. se in alcune realtà qualcuno si sveglia la mattina e decide di costruire una squadra di rugby a suon di euro ma alle spalle non ha vivaio e/o non ha radicamento nel territorio che gli permetta di avere un bacino di giocatori anche quando gli euro finiscono, beh allora le cose possono andare a finire male.
    ripeto però: la FIR deve assolutamente imporre regole rigide per le società che intendono iscriversi ad un campionato. o hai un budget che ti consente di pagare tutti i giocatori che ingaggi sino a fine stagione o parti da una serie inferiore.

  13. crosby 30 Gennaio 2013, 16:47

    Non più tardi di qualche mese fa accostavo Prato a Venezia Mestre, Gran Parma e Roma Olimpic per liquidità societaria. Il loro futuro era già segnato.
    Mi dispiace oggettivamente perché a rimetterci e’ il rugby italiano. Soggettivamente è un bel bagno di umiltà per De Rossi che ha incarichi dirigenziali oltreché tecnici. Gli si è rotto il giocattolo in mano.
    Frati lo accosto ad un Casellato e Moretti per la voglia di emergere, non escludo che qualche top club (Rovigo pare…) possa portarselo a casa quest’estate.
    Quindi si può rimettere in gioco più facilmente. Se così fosse porterebbe una pattuglia di giocatori nel rodigino: suo fratello, Ragusi, Patelli, Borsi e Cavalieri. Voci…

    • barbin cursari 30 Gennaio 2013, 16:49

      che dire: grazie per il “top club”!!! 🙂

    • Andrew2022 30 Gennaio 2013, 17:04

      Ragusi andrà come alle Zebre come Permit Player, e se potrebbero tenerselo. Cavalieri a Rovigo, patelli Torna a Calvisano.

      • Andrew2022 30 Gennaio 2013, 17:05

        Andrà alle zebre come permit…..e potrebbero tenerselo. Scusate gli errori

  14. malpensante 30 Gennaio 2013, 17:03

    Il semiprofessionismo è come il pollo della statistica: due a te e niente io facciamo un pollo per uno. Salvo che poi tu i due polli non te li puoi permettere e salta il banco. Ma il baraccone funziona così, ben al di sopra delle risorse. Sul (bel) sito del Nero c’è un’intervista a Giovanelli http://www.ilneroilrugby.it/2013/01/04/crociati-parma-ed-il-rugby-parla-massimo-giovanelli/ su cosa stia provando a fare qui il Capitano, tra enormi difficoltà. Non sarà l’unica strada e difficilmente ce la farà, ma certo puntare sulla “decrescita” e, per semplificare, sul “modello Geremia” è più sensato che fare bancarotta. Mal che vada avremo dei ragazzi che giocano a rugby, degli uomini che hanno giocato a rugby, non degli illusi e, a seguire, dei disadattati.

  15. Silverfern 30 Gennaio 2013, 17:43

    Sia come sia, alla fine manca sempre chi controlla, o se c’è controlla male.
    Inoltre, siccome siamo in Italia (scusate, ma è un difetto che abbiamo nel DNA), manca anche chi controlla i controllori (e se c’è è un’apposita costituita dai controllati stessi).
    E’ in atto lo scontro tra la base che ci mette gioco, cuore e passione, ed una certa dirigenza che fa voli pindarici.
    Consiglio il libro di Costantino, che ho avuto il piacere di conoscere domenica scorsa a Viadana, e di cui si parla sul sito.

  16. Enrico Daniele 30 Gennaio 2013, 17:49

    Le voci le avevo già sentite domenica a Mogliano. Mi spiace molto per Prato e per i suoi tifosi, con i quali noi a Padova abbiamo stretto da tempo un particolare legame di amicizia. E poi nella loro Club House si mangiava benissimo e anche quest’anno abbiamo in programma di stare con loro durante la nostra trasferta…peccato, ma la crisi economica sta facendo vittime anche nello sport…teniamo duro!

  17. Katmandu 30 Gennaio 2013, 18:06

    Scusate ma ora analizzando meglio la notizia una domanda mi balena in testa ora che mogliano pare aver trovato una misura nel gioco petrarca che essendo imbottita di giovani è capace di tutto e rovigo che anche se in crisi potrebbe sempre dire la sua (con l’esperienza ha la capacità di risorgere) mentre se parte un fuggi fuggi generale potrebbe essere a rischio il posto ai playoff, inoltre, ora si potrebbe spiegare meglio la partita di roma, se salta il boccino non faranno un punto da quì alla fine anno
    Inoltre ha senso (se e nel caso fallisce prato) ripescare una squadra? O è meglio andare avanti facendo finta di niente? Va tutto bene così?

  18. steve 30 Gennaio 2013, 18:46

    Sinceramente, a sentire certe notizie, ti fanno “cadere le braccia a terra”, danno un senso d’impotenza e di dejà vu che lascia veramente allibiti e con l’amaro in bocca, si ha voglia di imprecare e di sputare per terra…alla fine tutte le domande che cominciano a frullare vorticosamente in testa, raggiungono una sintesi comune nel chiedersi semplicemente: “perchè?”, come è potutto accadere ancora? un’altra volta, l’ennesima nel rugby (è vero anche il volleyFemmdi Modena non c’è più, ma erano decenni che era nella massima serie, non poco tempo come ora I Cavalieri), unico sport nazionale in cui si assiste tanto rapidamente alla: nascita-sviluppo-proclamazione di grandiosità e di intenti di gloriosa fama-prestazioni mantenute ad alto livello-morte…
    Proviamo a pensarci un attimo: ma quante ne abbiamo viste di società che hanno questo comportamento dal 1990 aoggi? A cominciare dalla Mediolanum Milano?
    Ora si dirà che sono cose che accadono, e che fisiologicamente possono starci, soprattutto ai giorni nostri (vedi scandalo MPS oggi, preconizzato dal ritiro dello sponsor agli Aironi esattamente un anno fa), però rimane un senso d’impotenza che mi fa pensare che, forse, era nelle nostre possibilità evitare tutto ciò, o per lo meno nelle possibilità dell FIR. Non si può permettere bellamente, al giorno d’oggi, che una società nasca-viva-lotti per lo scudetto-e magari lo vinca anche-e poi muoia, c’è qualcosa di sbagliato in tutto ciò e i responsabili della Fir hanno la responsabilità di intervenire in una fase di questo processo o in tutto quanto per “aiutare” le società in difficoltà, o per impedire che possa accadere ancora, è in gioco il nome del nostrro sport, i valori e la sua tradizione.

    • San Isidro 30 Gennaio 2013, 20:09

      bravo Steve! e pensa anche alla fine che ha fatto la Rugby Roma…

    • malpensante 31 Gennaio 2013, 10:46

      Due anni fa l’uscita di MPS dagli Aironi.

  19. San Isidro 30 Gennaio 2013, 20:14

    e non fu un caso se Bocchino lasciò Prato…al di là della scelta del singolo giocatore di lasciare temporaneamente il rugby di un certo livello..

    • kinky 30 Gennaio 2013, 22:40

      …e io aggiungo: ecco perché Della Rossa ha rescisso il contratto ( infatti mai visto un giocatore che rinuncia ai soldi per infortunio)…tanto non prendeva un euro che sia uno e a questo punto liberandosi da Prato si poteva curare come meglio credeva! Se oggi sono cinque mesi che non prendono lo stipendio significa che è dall’inizio della stagione che non vengono pagati! P.S. Bocchino…mi fa piacere che abbia tanti estimatori ma ragazzi il ragazzo (non vorrei sembrare maleducato) è scarso. Oggi su dodici squadre in Eccellenza troverebbe un posto da titolare forse in 3!!

      • steve 30 Gennaio 2013, 23:11

        ..e il caso Wakarua? L’apertura che più di tutti ha rappresentato I Cavalieri e li ha portati e mantenuti nei piani alti del massimo campionato, è stato liquidato come “ferro vecchio” che non serve più alla causa. Fu un grave errore (un errore dilettantistico) da parte della Società, con conseguenze non solo in termini di punteggio in classifica, ma anche in termini di presenze di pubblico alla stadio, oggi considerato con segno negativo, proprio in virtù di quelle scelte! Senza considerare, poi: 1.due allenatori costano il doppio di uno; 2. la scarsa opposizione della Società al depauperamento perpetrato da parte delle Zebre nei confronti dei migliori giocatori (Chiesa?) senza “muovere ciglio”, non è un comportamento normale da parte di una Società che vuole il bene della sua squadra..opposizione fortemente manifestata invece dal Rovigo (per esempio)…Forse, se, quelle scelte fatte dalla Società, compresa quella di non organizzare un Campionato U.20 l’anno scorso (non so se abbiano l’U.23 quest’anno), non fossero state fatte, ora ci troveremmo con una squadra più avanti in classifica, con più pubblico allo stadio, forse, con più sponsor che la potrebbero aiutare a superare questo brutto momento…

  20. Hullalla 30 Gennaio 2013, 22:57

    Fatemi capire: siamo a fine gennaio e gia’ mancano 4/5 mensilita’?!?!?

  21. fabulos 30 Gennaio 2013, 23:02

    Ragazzi io sono di Prato e tengo alla mia societa e a tutti coloro che danno hanno dato e daranno per il bene della societa.
    Ma i problemi sono secondo me piu profondi e non si possono comprendere se non si sono vissuti intorno alla societa.
    Quello che viene detto nell’articolo e nel comunicato della societa e’ solo una parte, da noi il vero problema e che quello che e’ rimasto della societa a livello direttivo e’ quello che prima si e’ schierato contro tutto e tutti e che ha allontanato dalla squadra e dalla societa tutta la citta e molti tifosi e dirigenti storici, tutti scomodi e tutti contro ad alcune follie che oggi ci stanno costando tutto questo. FOllie in buona parte evitabili.
    Detto cio non voglio sparare su nessuno si puo sbagliare tutti e le cose buone fatte in passato sono tante, e devono essere riconosciute a chi le ha fatte, basta pero ammattere gli errori e non perseverare e capire che le societa sportive non possono essere personali o imprese individuali…se la dirigenza ritorna a lavorare con tutti…cercando il bene della societa e non quello personale, la citta e tutti i veri rugbisti e sportivi pratesi come hanno fatto in passato torneranno intorno alla squadra e salvemo il salvabile, altrimenti sara tutto piu complicato…
    Quindi non diamo giudizi o altro su una vicenda che non e” cosi chiara…
    Il movimento pratese del Rugby e quindi non solo CAvalieri e’ il piu importante In Toscana , i numeri delle giovanili , vedi GIspi , UNione Rugby Prato Sesto e Amatori Prato sono impressionanti, raccolgono migliai di giovani atleti piu di altre societa..italiane e toscane .e i CAvalieri sono stati il traino per questa esplosione e forse e’ proprio da questi movimenti che si dovra”cercare la forza di far vivere i CAvalieri.
    FOrza ragazzi leviamo il marcio velocemente e ripartiamo con slancio ancora i giochi possono essere cambiati secondo me

    FOrza CAvalieri

    • steve 30 Gennaio 2013, 23:19

      Ti faccio i sinceri in bocca al lupo a te e alla tua Società, ma non alla persona/e che hanno fatto alla Società ciò che hai descritto (scelte strategiche sbagliate, calo di pubblico e assenza del settore giovanile).
      Ti posso solo dire che anche qui, molto spesso e molto di recente, le cose sembravano precipitare, però “insieme” si è sempre cercato di trovare la soluzione per salvare la Società. Spero anche per voi l’ uscita positiva da questo momento.

    • San Isidro 31 Gennaio 2013, 01:32

      Un motivo in più per creare dei consorzi di club. Ovvero tutti i club di una provincia, di un determinato territorio, dall’Eccellenza alla serie C, dovrebbero mettere insieme le forze per aiutarsi a vicenda sia in ambito societario, che in termini economici, ma anche per migliorare e curare lo sviluppo del rugby locale. Inoltre ogni consorzio dovrebbe promuovere il rugby nel suo territorio corrispettivo attraverso un ufficio marketing e facendo una seria propoganda partendo anche dalle scuole. Se tutte le società della provincia di Parma avessero unito le forze e non avessero vissuto di gelosie, probabilmente la crisi dei Crociati sarebbe stata evitata. E così vale per tutti. Certo se i soldi mancano c’è poco da fare, ma se ci fosse più coesione tra società di un territorio, si potrebbe far fronte in modo migliore a tanti problemi. Invece le società sono divise, ognuno coltiva il suo orticello, e fa rabbia che il futuro dei giocatori, e di un movimento locale dipendano dalle decisioni scellerate di certi individui.

      • Katmandu 31 Gennaio 2013, 09:16

        San scusa se intervengo ma a parma hai preso proprio l’esempio peggiore per promuovere il progetto franchige/ selezioni/ accorpamenti
        Li le gelosie di 4 campanili hanno portato da aver 2 squadre che si giocano i play off a 1 che probabilmente forse retrocederà
        Ripeto secondo me la federazione dovrebbe aiutare i club in difficoltà ma dovrebbe accertare, con un organo esterno se hanno le possibilità di finire i campionati, perchè prato fa rumore ma quante squadre di b l’anno scorso hanno chiuso i battenti e sono passate nel silenzio?

        • San Isidro 31 Gennaio 2013, 15:40

          ciao kat, sull’ultimo punto hai ragione, prendo l’esempio dell’Amatori Milano..sul caso Parma io ho detto esattamente quello che dici tu (e di cui abbiamo parlato in altri post in passato..)..e cioè se le principali società del territorio (Crociati, Amatori Parma, Colorno e Noceto) avessero unito le forze, anche in termini economici, tutto il caos che sta succedendo probabilmente non sarebbe accaduto. Un punto fondamentale: io non parlo di franchigie o selezioni, ma di un consorzio, cioè un’unione societaria a cui partecipano i vari club locali, in modo da for fronte comune ad eventuali crisi economiche e problemi di altro genere. Inoltre è il modo migliore per promuovere il rugby sul territorio…certo, si deve partire da un punto cruciale: mettere d’accordo tutti…

  22. fracassosandona 30 Gennaio 2013, 23:39

    Bel discorso Fabulos…
    vedi cosa sta facendo il Petrarca quest’anno o come ha fatto il San Donà a risalire la china (c’ha messo 10 anni ed ha dovuto aspettare che anche gli altri finissero i soldi)…
    si lavora con quello che si ha in casa: se basta per l’eccellenza bene, sennò si gioca in A…
    Un campionato con squadre a Km 0, con giocatori figli del territorio e rappresentativi dello stesso potrebbe dare più soddisfazioni, anche al pubblico, dell’attuale farsa paraprofessionistica…
    Otto-dieci squadre (franchigie rappresentative di mezzo, uno o più comitati regionali, a seconda dei tesserati) guidate da tecnici federali con giocatori tesserabili solo se formati nei territori di competenza avrebbero più senso dell’attuale eccellenza…
    per salvare il campanile le attuali società disputeranno il campionato per club (serie A, B o C che sia) con un interscambio di giocatori tra club e franchigia…

  23. Maurizio 31 Gennaio 2013, 09:40

    Katmandu, scusa ma San Isidro ha detto cose giuste, se a Parma tutte le società avessero collaborato tra loro si sarebbero evitati gli attuali problemi, non è un segreto che i crociati li hanno voluti dondi e reverberi e adesso se ne lavano le mani, per il gran ducato il discorso è diverso perchè doveva servire come anticamera aironi (dentro anche viadana, in pratica i 3 soci fondatori) che però è naufragata un pò per mancanza di soldi (gran, in pratica gli amatori parma) ma sorpattutto perchè le regolae federali (che gavazzi ha promesso di modificare) rendevano solo una inutile perdita economica visto che il campionato costava e non avevi il libero scambio tra celtic ed eccellenza, se avevi bisogno di giocatori chiedevi i permit player.

    • Katmandu 31 Gennaio 2013, 12:17

      Allora che sia chiaro a me una franchigia/selezione piacerebbe molto
      Il discorso maurizio è che come dici tu se…
      A me hanno sempre insegnato che ” se me nona l’avaria 3 rode al saria un biroç”
      Qui in italia le selezioni NON si possono fare. Non abbiamo la cultura del sacrificio personale per un bene comune. Non si può imporre dall’alto qualcosa (vedi l’alto pubblico che stanno attirando le zebre) dall’alto perchè non funziona. Per cambiare bisogna che una rivoluzione parta dal basso per squotere il palazzo in alto. L’italiano medio peró é un caz…ne e i problemi li post pone tanto ci penserà qualche altro a mettere apposto le cose. E mi ci metto anch’io in mezzo non ti credere.
      Sono realista però e ti dico che l’unica selezione che trovo plausibile è la nazionale tutto il resto non conta. Siamo realisti pochi anno l’orgoglio per l’italia figuriamoci per il proprio territorio (forse se si esclude la sardegna)

      • San Isidro 31 Gennaio 2013, 15:55

        Kat parole crude, ma purtroppo veritiere…dobbiamo lavorare di più in termini di cultura rugbystica…prendo sempre l’esempio dell’Argentina: la cultura del rugby che hanno loro noi ce la sognamo…al di la del fatto che lì, fin dagli anni ’60 dell’ ‘800, i primi immigrati britannici hanno importato il rugby, il modo in cui un popolo così latino, e di lingua spagnola, abbia coltivato uno sport così inglese per me è semplicemente straordinario!

  24. mezza 31 Gennaio 2013, 10:17

    Che Prato sarebbe scoppiata prima o poi era ovvio perché guardando tutte le altre undici squadre del variopinto campionato di eccellenza era quella quella con meno giocatori del proprio vivaio: solo 3( Lupetti, Crestini e Della ratta) di cui nessuno gioca titolare. Tutte le altre squadre soprattutto a partire da quest’anno, anche se qualcuno è stato precursore di questa politica dettata dalla diminuzione dei budget(Lazio rugby), hanno deciso di rinunciare a stranieri, oriundi italiani e italianizzabili per puntare sui propri ragazzi con decisione per fargli fare esperienza e farli crescere e allargare la nostra base per celtic league e nazionale. Guardando le convocazioni di quest’anno della nazionale under 20 abbiamo tre giocatori che giocano in celtic league(di solito scaldano le tribune per la folle mancanza del doppio tesseramento) la maggior parte in eccellenza e solo uno che gioca in a1 al di fuori dell’accademia; rispetto a due anni fa(quella di Leso capitano) quando giocavano tutti nel campionato under 20 mi sembra un ottimo miglioramento. Ritornando all’eccellenza e ai giovani ci sono vari esempi da fare: Viadana campione di inverno ha costruito un xv molto solido ma alle loro spalle ci sono solo giovani del vivaio trai quali alcuni stanno facendo un gran campionato(Apperley, Albano, Monfrino e Moreschi), il Calvisano ha molti giovani di cui la maggior parte è cresciuta nel proprio vivaio(Appiani, Andreotti, Palazzani, Scanferla piu Salvetti, Scarsini, Visentin, Castello Cicchinelli ecc) il petrarca ha drasticamente tagliato i fondi ma avendo il migliore vivaio di italia sta facendo grandi cose(per ricordare Leso, Targa, Sarto, Conforti, Morsellino, Bellini e ce ne sono molti altri) poi Rovigo che non sta facendo un gran campionato ma dove i giovani del territorio sono tanti(Bacchetti, Lubian, Ferro, De Marchi, Maran e Quaglio) poi il Mogliano che si sta faticosamente riprendendo dopo una marea di infortuni e che da una larga ciurma alla nazionale U20(benvenuti, Guarducci, Boni, Padovani) San Donà che sta facendo un campionato rivelazione(Rorato, Bacchin e Zanusso) Reggio squdra molto solida(Scalvi,Bigi Castagnoli) delle Fiamme Oro non parlo perchè è un caso tutto italiano. Poi la Lazio che sta facendo un campionato ben al di sotto delle aspettative ma che ha portato in prima squadra ben 15 ragazzi che hanno fatto la finale di U20 due anni fa(tra i quali Fabiani, Colabinchi Bruni, Bisegni Tartaglia) infine L’Aquila e Crociati pieni di giovani

    • Rabbidaniel 31 Gennaio 2013, 13:47

      Giusta e dettagliata considerazione.

    • toscano_DOC 31 Gennaio 2013, 15:07

      scusami..Giovanchelli,Vezzosi e Tempestini dove hanno giocato fin dai tempi dell’under 8 ? Andrea Barbieri che gioca a Viadana? Paul Derbyshire ed Edoardo Gori? Questi giocatori dove sono cresciuti? Vuoi l’elenco delle squadre dove hanno giocato o ti accontenti di ammettere che parli a sproposito in un momento dove la gente ne farebbe volentieri a meno? Davanti a certe situazioni le chiacchere a vanvera sono di cattivo gusto.

      • San Isidro 31 Gennaio 2013, 16:07

        al di là della dimenticanza di Giovanchelli,Vezzosi e Tempestini, credo che Mezza si riferisse ai giovani del vivaio pratese che ora sono nella rosa de I Cavalieri..visto che sei di Prato vorrei sapere:
        -ma Andrea Barbieri è cresciuto con il Prato? Se non sbaglio lui è di Piombino (lì c’è l’Union Tirreno)
        – so che Derbyshire è cresciuto con il Prato, ma non veniva dal Cecina (paese dove è nato)?

        grazie

        • toscano_DOC 31 Gennaio 2013, 18:38

          entrambi sono arrivati a Prato in under 18 per partecipare al campionato d’eccellenza di categoria e sono rimasti entrambi fino alla prima squadra. Derbyshire è partito dopo un anno di serie A con Giovanchelli per andare allo Stade Francaise U.23 mentre Barbieri ha giocato per un altro paio d’anni a Prato prima di andar via. Ho capito la ratio di quello che voleva dire Mezza, con il mio commento ammetto polemico volevo sottolineare che troppo spesso ci si dimentica di quella realtà che stà dietro ai cavalieri , il GISPI RUGBY PRATO , che a livello giovanile in questi anni ha raccolto tanti tanti successi.Sopratutto come ragazzi avvicinati a questo sport e come giocatori di livello prodotti per le categorie senior. A Prato i problemi arrivano dopo i 20 anni, dove son state fatte tutta una serie di scelte folli e disastrose.Ma trovo offessivo non considerare MAI il bel lavoro svolto dagli educatori del GISPI negli ultimi 10-15 anni, di cui i Cavalieri dovevano essere la massima espressione. Dovevano, perchè qualcuno ( e non solo il sig.Tonfoni, è tipico di noi pratesi additare tutte le colpe ad un singolo elemento nei casi di difficoltà come ad esempio con il sig. Toccafondi per il Prato Calcio) ha pensato bene di rovinare con le proprie ambizioni/avidità personali il BEL LAVORO di tante persone.Solo questo. E mi scuso con Mezza per il tono della risposta, ma la delusione per certi versi è molto forte in questi giorni.

          • San Isidro 31 Gennaio 2013, 21:30

            capisco la tua delusione..e posso capirti, sono romano e pensa il mio rammarico nel non vedere più la Rugby Roma nel massimo campionato italiano..tornati in Super 10 nella stagione 2008/2009 con tanto di coppa europea nella stagione successiva..abbiamo vinto il Trofeo Eccellenza nella stagione 2010/2011 portando un titolo a Roma dopo undici anni, e poi il baratro, chiusura della baracca, fallimento, e tanti giocatori che (giustamente) non vedevano l’ora di cambiare squadra perchè non prendevano lo stipendio da Febbraio/Marzo…l’anno scorso solo giovanili, e da quest’anno è ripartita la squadra dalla serie C..speriamo bene..almeno però qui a Roma possiamo consolarci con la Lazio e le Fiamme Oro in Eccellenza, e un’ottima Capitolina in serie A…auguro a tutti voi “Scudieri” che questa triste situazione possa risolversi nel migliori dei modi perchè ve lo meritate! La vostra squadra al momento rappresenta la migliore realtà rugbystica di tutto il centro-sud!

            ps: grazie per le informazioni..però? non sapevo che anche Giovanchelli fosse andato allo Stade Francais..il ragazzo promette, almeno una convocazione con l’Italia Emergenti se la merita..

  25. Maurizio 31 Gennaio 2013, 15:13

    Appunto Katmandu, infatti è stato scritto “se avessero” e infatti non lo hanno fatto con tutte le conseguenze del caso, andando più giù adesso sembra che anche il Romagna scricchioli e sempre per motivi economici, rimanendo in Toscana il famoso progetto TRE che fine ha fatto? Non è che serviva a qualcuno per portare dindini al proprio mulino? Tornando a Prato mi chiedo una cosa, se non hanno pagato vari mesi di stipendio (Bocchino hanno finito di pagarlo?), con cosa lo pagano il giocatore credo francesce acquistato pochi giorni fa? Ma il procuratore è italiano? Ma se lui sa che ci sono problemi economici in toscana lo manda proprio la il giocatore? Alla fine comunque ben gli sta alla società perché invece di puntare a far sistema e provare a promuovere il prodotto, perché non andare nelle scuole a fare promozione e regalare i biglietti? Perché non fare prezzi popolari? Non si potrebbe fare biglietto a 5 euro per tutti? Cos’è meglio 500 euro in più al botteghino o 500 spettatori in più che ti portano 250 euro di incasso in meno ampliamente compensato dai maggiori guadagni al bar con birre e panini. Perché il tifoso che viene allo stadio invece di fidelizzarlo lo si spenna? Ad esempio a prato hanno venduto tramite groupon i biglietti per qualche partita a prezzi stracciati, secondo voi l’hanno presa bene gli abbonati che hanno pagato di più? È triste vedere che Prato colpevolizza i tifosi, se i tifosi non vengono allo stadio sei tu che devi incentivarli a venire…

    • toscano_DOC 31 Gennaio 2013, 15:21

      questo invece, da tifoso ed abbonato dei cavalieri è una cosa che condivido,apprezzo ed appoggio in pieno. Vedere i biglietti per la gara con calvisano su groupon ha fatto girare le scatole a tanta gente ve lo posso garantire

    • San Isidro 31 Gennaio 2013, 16:00

      parole sante!

    • Katmandu 31 Gennaio 2013, 16:04

      Caro maurizio non so quanti anni hai io ne ho 28 non sono vecchio come quelli che dicevano “ai miei tempi…” ma ti assicuro che mi è sempre piaciuto risolvere i problemi sul campo e fuori partendo dalla situazione reale e quindi per riassumere
      1 le selezioni in italia non sono fattibili per motivi economici ma soprattutto di mentalità
      2 ai presidenti bisogna fare un monumento per i soldi e la fatica che ci mettono se poi sono investimenti sbagliati poi non si possono impallinare
      3 la federazione dovrebbe essere un pó più seria su queste cose e non lasciar scorrere sempre tutto
      4 non si può imporre qualcosa dall’alto se la plebe non concorda si fanno scene tipo 50 persone a vedere i campioni d’inghilterra

  26. Maurizio 31 Gennaio 2013, 17:17

    Katmandu sono totalmente d’accordo con te ma per quanto riguarda le selezioni sono impossibili perché chi comanda è miope e non vede oltre l’orticello ma poi se gli dai una presidenza federale delle zebre accetta (riferimento casuale….. Reverberi non voleva gli aironi, il noceto è stato costretto ad entrare). L’ultimo appunto lo faccio sui presidenti, è vero che a tante persone andrebbe fatto un monumento ma è anche vero che quelle persone dovrebbero ascoltare di più tante persone e dare responsabilità ed incarichi non in base alla storia che una certa persona ha nel club ma in base alle competenze, se a parma avessero fatto in questo modo probabilmente saremmo a giocarci il campionato invece di rincorrere una salvezza quasi impossibile e avremmo anche lo stadio pieno.

    • San Isidro 31 Gennaio 2013, 17:50

      e la cosa più assurda Maurizio è che molti della provincia di Parma non si identificano con la franchigia delle Zebre, che, seppure è una squadra federale e non territoriale, rappresenta quei luoghi. Ecco spiegato perchè al XXV Aprile se va bene ci sono 2000 tifosi scarsi, che non è poco, ma rispetto alle altre medie degli stadi celtici..

      • Katmandu 31 Gennaio 2013, 18:12

        Maurizio e san facciamo l’esempio concreto che siamo 3 presidenti di 3 socetà che vogliono fare una franhigia
        san che sta a roma c’ha i soldi
        Io in friuli ho la squadra più forte
        Maurizio è presidente di una squadra scarsa ma con un impianto enorme
        Bene ci sediamo attorno a un tavolo 1′ chi mette i soldi? In che misura? Io soldi non ne ho li mette san i giocatori? Dato che ne metto più io giochiamo in friuli vero? In più prendo i vostri giocatori migliori! Tutti contenti? Sicuri?
        Tralascisciando i km di distanza potremmo pure essere vicini di casa quì si stà parlando della mentalità italiana e nessuno vuole rinunciare al proprio orticello che si parli di rugby o di altro
        Ps san se sei il presidente con i soldi un prestitino? Alla mia squadretta dobbiamo prendere un furgoncino nuovo

        • San Isidro 31 Gennaio 2013, 18:30

          il tuo discorso fila, te l’ho anche scritto nei commenti sopra, dobbiamo investire in termini di cultura rugbistica..visto che ci siamo io ingaggierei anche un giocatore irlandese dal presidente Stefo e un neozelandese da Mezeena, e qualche rodigino compromettendo il presidente Steve, inoltre visto che Gianni Berton mi deve una birra fregherei anche qualcuno del Benetton..natuaralmente Vittorio Munari allenatore!

          ps: averceli i soldi…se però vieni a Roma per il 6N ti offro una birra..ci sei almeno per una?

      • malpensante 1 Febbraio 2013, 10:22

        Assurdo cosa? A parte che duemila spettatori li fai contando tre gambe per ciascuno, le partite sono pietose, dirigenza e staff sono scelte e personaggi dell’era Dondi, le Zebre sono il risultato di una porcata colossale che ha fatto fuori la squadra che poteva davvero rappresentare il nostro rugby (quello giocato), ci aggiungi che se proprio non c’hai altro da fare le partite vanno in diretta tv e che ti sentiresti l’unico tonto a pagare il biglietto (peraltro mica popolare). Devo aggiungere altro? Le Zebre rappresentano la FIR di Dondi-Gavazzi-Saccà e nessun altro, prova a farti dare i numeri degli abbonamenti, togli quelli “aziendali” e confrontali con i più o meno 1000 degli Aironi con una buona percentuale di parmensi. Ti faccio un altro esempio banale: questi hanno scelto di vestire Puma e non credo prendano un euro, va ancora bene che non ne paghino. La nazionale (e gli Aironi, prima) veste Adidas, a Parma c’è la sede della Errea che veste ad esempio Treviso: trovi sia una “ratio” patriottica o territoriale? Poi libero di identificarti, per l’amor di dio, ma di assurdità ce ne sono tante eccetto quella del XXV aprile con mille persone o meno. Quella è una logica, pura e semplice conseguenza.

  27. steve 31 Gennaio 2013, 22:06

    si vocifera che a giorni Cavalieri firmi per il Rovigo…..

  28. scalmanato 2 Febbraio 2013, 10:49

    Il sistema è al collasso e la foglia di fico della nazionale non riuscirà a salvarlo. Ho l’impressione che Gavazzi ne sia perfettamente cosciente, ma che non abbia né la forza né la volontà di rompere con il passato visto che i dondiani sono la maggioranza nel consiglio federale, nelle zebre ecc. ecc.

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