Trofeo Eccellenza, quinto turno: domina il fattore-casa

Le partite del sabato della cpmpetizione sono state caratterizzate da vittorie casalinghe con largo scarto

COMMENTI DEI LETTORI
  1. San Isidro 13 Gennaio 2013, 00:04

    Sarò diretto: questo Trofeo Eccellenza è di una tristezza infinita! E’ vero che così si tengono in attività i club non impegnati in Challange e si dà anche la possibilità a molti giovani dei vivai di emergere con le prime squadre, ma a mio avviso è una competione del tutto priva di emozioni, a parte la finale ovviamente (che raisport non ha mai trasmesso!!). Già il fatto di suddividere i gironi su base territoriale onestamente non ha molto senso.
    E se tornassimo alla Coppa Italia della tradizione?! Allargando questa anche ai club di serie A e ai migliori di serie B con tanto di qualificazioni preliminari (come nel calcio ad esempio). E se poi si giocasse anche una Supercoppa tra i campioni d’Italia e i vincenti della Coppa Italia?! Non sarebbe più avvincente così?!
    E se il problema fosse legato al doppio impegno dei club impiegati anche in Challenge Cup? Semplice: un motivo in più per creare le selezioni territoriali per partecipare alla Challenge Cup, visto gli imbarazzanti risultati dei singoli club….

  2. Enrico Daniele 13 Gennaio 2013, 09:36

    Così com’è strutturato ora il Trofeo d’ Eccellenza ha il solo scopo di far giocare chi gioca poco (o mai) o gioca nelle U 23 o U20. Ieri a Padova il risultato ha parlato chiaro sin dall’inizio, con San Donà che non ha mai creato problemi al Petrarca (eccetto in due o tre casi, con i bianconeri “rilassati”). Qualcosa da dire anche per l’Amilin Cup. Le figure barbine delle italiane (meno male che ieri Calvisano ha vinto con i rumeni) ci hanno detto chiaramente che la partecipazione serve solo per fare “cassetta” alle società (gli euro distribuiti dall’ERC fanno comodo a tutti), ma a trarne vantaggio non sono le squadre. Non so per quanto tempo ERC “accetti” questa situazione. Sta di fatto che, a mio parere, la costituzione di franchigie (zonali? nazionali?) potrebbe essere una soluzione. Ma anche qui gli ostacoli sarebbero “insormontabili”: chi metterebbe d’accordo, ad es., Padova con Rovigo? O Calvisano con Viadana?… E a monte di tutto c’è che il rugby non sta crescendo come la “Nazionale” vorrebbe far credere. L’Eccellenza a 12 squadre é un campionato sovradimensionato (basta guardare la classifica): ne basterebbero 6…Le società non sono sufficientemente rappresentate in FIR perciò…

    • San Isidro 14 Gennaio 2013, 03:00

      Ciao Enrico, guarda anzitutto io per la Challenge parlo di selezioni territoriali, non di franchigie, e cioè finita la partita con la selezione i giocatori tornano ai club. Hai perfettamente ragione nel dire che sarebbe molto difficile mettere d’accordo dirigenze di club storicamente rivali (come Rovigo e Petrarca), ma in questo senso dovrebbe intervenire la FIR nell’organizzare le rispettive selezioni assieme ai club. Per farti capire meglio, e dal momento che quello delle selezioni è un tema di cui ho molto discusso su questo forum e non ho avuto il piacere di parlarne con te, ti invio la parte di un mio commento precedente al riguardo.

      “L’esigenza di creare delle selezioni nascerebbe dal fatto che con i singoli club in Challenge non siamo affatto competitivi (salvo qualche onorevole prestazion). Partendo dall’ultimo dei problemi e cioè quello del campo, ogni selezione giocherebbe a rotazione su uno dei terreni di gioco dei corrispettivi club d’Eccellenza. I soldi? E’ la FIR che dovrebbe intervenire in questo senso..l’obiettivo principe dovrebbe essere quello di fare bella figura in Europa cercando di portare una delle selezioni ai quarti di Challenge (cosa certo difficile)..ma in questo progetto ci devono credere tutti, dai vertici FIR alle dirigenze delle singole società. Le selezioni territoriali per la Challenge dovrebbero essere viste come i risultati di progetti locali comuni che hanno come obiettivo quello di alzare il nostro livello in Europa, così come lo è stato per le franchigie celtiche, anche se in modo diverso. L’intermediario di questi progetti dovrebbe essere proprio la FIR. Una vittoria di una delle selezioni significherebbe un passo importante per il nostro movimento. Come sarebbero queste ipotetiche selezioni?
      – una che prende i migliori giocatori dei club d’Eccellenza del centro-sud (quest’anno sono: Lazio, Fiammo Oro, Prato e L’Aquila)
      – una che prende i migliori giocatori dei club d’Eccellenza del nord-ovest (quest’anno sono: Viadana, Calvisano, Crociati e Reggio)
      -una che prende i migliori giocatori dei club d’Eccellenza del nord-est (quest’anno sono: San Donà, Rovigo, Petrarca e Mogliano)
      Ovviamente possono essere inseriti anche stranieri che giocano con i suddetti club. Gli head coach delle tre selezioni saranno gli allenatori dei corrispettivi club meglio classificati nella stagione regolare (ipotizzando sarebbero: De Rossi-Frati, Cavinato e lo affiancherei a Phillips, visto che il Viadana rientra dalla celtic, e Roux, magari affiancato da Casellato). Gli allenatori degli altri club rientrebbero nello staff tecnico della rispettiva selezione con altri incarichi, come allenatori degli avanti, dei trequarti, della difesa, ecc…le convocazioni per la selezione dovrebbero essere fatte partita per partita e nei 23 ci deve essere almeno un giocatore per ogni corrispettivo club d’Eccellenza..c’è poco tempo per allenarsi e creare un gruppo? Forse è vero, ma una settimana di lavoro piena con i giocatori convocati in vista di un incontro europeo non è male, e poi si potrebbe fare un torneo tra le selezioni con formula andata-ritorno nel periodo del 6N o dei TM, visto che i giocatori dell’Eccellenza, salvo rare eccezioni, non vengono impiegati in nazionale”

      Fantarugby? O si può fare?

  3. Katmandu 13 Gennaio 2013, 10:52

    Quoto con san stavolta così strutturata il trofeo eccellenza non ha senso ma la proposta che fai tu ha bisogno, solo contando le formazioni di super 12 e serie a ha bisogno di almeno 5 stettimane di sviluppo e sinceramente sommarle alle 24 di campionato fa 29che per delle socetà semi dilettantistiche sono tante ma se vuoi ci sarebbe una soluzione si fa partecipare la squadra U19/20 di ogni socetà anche di serie b ma ora si proporrebbe un altro problema fare trasferte kilometriche non so quante squadre se lo possono permettere di pagare questo genere di trasferte ma quì potrebbe intervenire la fir con dei rimborsi spese per i viaggi (con tanto di fattura a documentare le spese)

  4. xaba 14 Gennaio 2013, 18:10

    Va bene che il trofeo eccellenza è quello che è…ma la vittoria di Viadana non viene neanche considerata???

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