Caos Crociati: Mazzariol via e arriva Bordon, ma la squadra è con Cocco

Un esonero messo “a rischio” dalla volontà dei giocatori. Una situazione caotica che rischia di trascinarsi nei prossimi giorni

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Andrea da Treviso 30 Dicembre 2012, 18:04

    Ennesimo pasticcio a Parma!!non impareranno mai!!

  2. Katmandu 30 Dicembre 2012, 18:04

    Se un allenatore non ha il sostegno della squadra fa poca strada, è meglio starsene a casa si risparmiano benzina e medicine per curare il fegato…
    Daltraparte la dirigenza credo voglia il meglio per la squadra ma allo stesso tempo la socetà non è dentro lo spogliatoio quindi ritorniamo al discorso di cui sopra
    Personalmemte parlando in serie c un anno ci è capitato di avere titto lo spogliatoio contro l’allenatore e dopo quattro settimane ci ha chiesto che volevamo fare e garbatamente gli abbiamo detto di non venire più e abbiamo fatto un anno di autogestione (abbastanza complicato) ma pieno di soddisfazione abbiamo vinto più del 50% delle partite giocate

  3. gian 30 Dicembre 2012, 18:17

    che brutta situazione, penso che derivi dal fatto che in realtà tutti stiano navigando a vista ed ogniuno con le sue idee, per cui difficilmente si riesce a seguire una linea coerente; non mi piace neanche che cocco abbia rifiutato un “aiuto”, però…..

  4. eze 30 Dicembre 2012, 18:20

    FIRDondi ha drogato intossicando completamente l’ambiente. I soldi senza merito creano dipendenze devastanti.

    • Katmandu 30 Dicembre 2012, 19:03

      Non capisco che centra dondi? Che ha fatto per parma?

      • eze 30 Dicembre 2012, 21:34

        Zebre ? (mi pare siano a Parma)
        Città del rugby ? (mi pare sia a moletolo in comune di parma)
        Crociati Parma ? ( mi pare che senza aiuti, subentri e fusioni farlocche non avrebbero potuto dimostrare la solidità per giustificare l’eccellenza)
        Aggiungo 2 campionati under 20 o 18 che siano ed è molto opinabile che l’amatori vinca consecutivamente per 2 anni il titolo nazionale.
        A me sembra che di risorse a parma FIRDondi “ne abbia dirottate molte”

        • Katmandu 31 Dicembre 2012, 08:49

          Io non sono un sostenitore della politica degli ultimi anni di dondi ma questo che centra
          Allora se vuoi vedere bene a parma c’è il prosciutto ma non è colpa/merito di dondi!
          L’inizio del tuo discorso non l’ho capito

          • eze 31 Dicembre 2012, 09:56

            L’immissione di denaro sporco ammazza le imprese sane. Se tu fai circolare denaro senza i limiti imposti dalla reale concorrenza stai falsando tutti i valori e chi vive rispettando quelle regole non ce la fa piu e muore lascando sopravvivere solo i “bravi” prezzolati che spiccano solo per fedeltà e non per capacità.
            Spero di aver chiarito

        • Andrea da Treviso 31 Dicembre 2012, 11:16

          Aggiungerei l’accademia che ce a parma!!

  5. Gianangelo 30 Dicembre 2012, 18:47

    non amo particolarmente Dondi ma qui siamo al paradosso: ieri mi hanno rubato la macchina è stato Dondi, mi sono punto con uno spillo che si chiamava Dondi, piove Dondi ladro…… In questi casi bisognerebbe dire: merito senza soldi….

  6. RockUp 30 Dicembre 2012, 20:43

    Dondi ha incastrato Roger Rabbit…

  7. riaan cotzee 30 Dicembre 2012, 20:45

    Cocco non è il problema principale ai crociati,il vero problema è che non avendo soldi hanno costituito una rosa che non è a livello. Senz altro anche lui
    Avrà le sue colpe ma con Mr. “Spacco spogliatoio bordon” la situazione sarà ancora più critica.

    • eze 30 Dicembre 2012, 21:23

      secondo me a Parma i soldi non li avevano nemmeno per iscriversi e senza FIRdondi non si sarebbero nemmeno iscritti.

  8. San Isidro 30 Dicembre 2012, 21:07

    ma perchè non li allena direttamente Giovanelli?

    • eze 30 Dicembre 2012, 21:20

      ottima domanda!
      Ma poi a chi darebbe la colpa se le cose van male ?
      A L’Aquila il cambio allenatore non è certo servito per vincere cosi come a Parma non cambierà gli esiti Stefano Bordon che se non sbaglio ora è a riposo e persa per persa si sentirà autorizzato a tutto.

  9. Ferrone 30 Dicembre 2012, 21:25

    E se invece si mettessero tutti a lavorare insieme – unire le forze, competenze ed esperienze non sarebbe meglio ? … team up please …

  10. San Isidro 31 Dicembre 2012, 00:06

    La situazione dei Crociati e di Parma in generale rispecchia una realtà problematica per il rugby italiano: e cioè che le società di un determinato territorio vivono di gelosie senza pensare ad un progetto comune per aiutare a migliorare il movimento locale. In questo senso quest’estate si parlava di un superclub d’Eccellenza che si sarebbe dovuto fondare grazie a un progetto che avrebbe coinvolto tutte le migliori società della provincia di Parma. Lo avete visto voi? Lo stesso Giovanelli ne parlava…i Crociati vivono una situazione disperata da quest’estate. Al di là dei giocatori ingaggiati dalle Zebre (Festuccia, Manici, Tripodi, Van Vuren, Caffini) i Crociati hanno vissuto una diaspora incredibile (Cicchinelli al Calvisano, Pepoli e Rubini alla Lazio, i tanti che sono andati a Prato, ecc) senza rafforzarsi minimamente. Questo perchè? Indubbiamente le società emiliane hanno problemi finanziari, ma questo è un problema familiare a molti club. Il vero problema, a mio avviso, delle società parmensi è stato quello di non avere creato un consorzio comune che aiutasse a sviluppare il rugby in provincia. Troppe suddivisioni, troppe spaccature tra le varie realtà del territorio (Crociati, Amatori Parma, Colorno, Noceto…) che se si riuscissero a mettere d’accordo per creare un’unica società ducale, o anche un consorzio tra club in cui ci si aiutasse a vicenda sia per lo sviluppo del rugby locale sia in caso di difficoltà economiche, allora molti problemi verrebbero risolti. Ora, qui parliamo dell’esonero di un allenatore, ma il problema di questa situazione sta a monte, e perchè i Crociati non sono competitvi in Eccellenza? Perchè hanno pochi gioacatori che possono giocare a quel livello, molti sono giovani che vengono dal vivaio, che danno il massimo, ma non hanno ancora la giusta maturità per giocare in quel campionato. E perchè i Crociati non hanno molti giocatori di livello? Perchè non hanno molti fondi per ingaggiarne degli altri. E perchè? Uno dei motivi è che i singoli club del territorio vivono di gelosie, e quindi, non essendoci collaborazione sportiva, non c’è un sostegno reciproco tra le varie società anche in termini finanziari. E ancora perchè la gente non va a vedere le Zebre? Perchè molti non si identificano con quella franchigia (che, seppur federale, è una squadra che rappresenta totalmente il loro territorio, e anche quello di Reggio Emilia) ma preferiscono restare legati al contesto del loro club.
    Io dico queste cose da romano, e qualcuno allora potrebbe dirmi perchè vado a ficcare il naso a casa di altri. Perchè anche qui a Roma le società vivono di amor proprio senza mai aver trovato accordi per promuovere uno sviluppo comune che alzasse il livello del rugby capitolino. Quando andavo a vedere la Rugby Roma in Super 10 mi sembrava assurdo che ci fossero così poche persone per delle partite di quel livello e soprattutto in una città così immensa (si andava da qualche centinaio ai poco più di mille quando c’erano i derby con L’Aquila o quando arrivavano le corazzate, tipo il Calvisano). Questo perchè molti non vedevano quella come l’unica squadra che rappresentava la città ad un tale livello, ma piuttosto la consideravano come una delle tante. E se al CUS Roma (dove giocavo) osavo mettere la t-shirt della Rugby Roma erano sfottò e battute. Anche da questo punto di vista si era divisi. Le sane tradizioni vanno bene, ma così è esagerato, così non si cresce mai, così non si può mai lavorare per progetti comuni più alti, così si resta sempre legati al proprio “orticello”. E a Parma non penso che la situazione sia dissimile, poi se qualcuno della zona mi farà notare qualche mio errore di valutazione sono pronto ritrattare

    • Leonida14 31 Dicembre 2012, 01:46

      bravo, concordo. Soprattutto in nelle metropoli o nelle città “storiche” del rugby come Parma serve un progetto generale. Un club di vertice, un ufficio marketing con dei professionisti, un progetto scuola con dei professionisti, un pool di tecnici e preparatori professionisti condiviso tra più club. Attività al servizio del territorio per una ricaduta positiva per tutti i club della zona. Un solo centro sportivo ma di ottimo livello (con erba sintetica così ci stiamo tutti). Invece succede esattamente l’opposto con tanta dispersione di energie e risorse economiche per mantenere una mediocrità imperante. Penso che oggi abbiamo abbastanza esperienza e storia per capire quali sono le strade sbagliate che percorriamo a ripetizione da decenni e quali potrebbero essere delle strade corrette che portino beneficio.

    • Katmandu 31 Dicembre 2012, 08:47

      @ san non solo a roma o parma è così ma dappertutto se leggi il post nell’altro articolo saprai che anche nel nord est è così perchè un conto è parlare un altro è fare
      A proposito anche qualche anno fa si parlava di unire le varie “sinergie” che compongono la capitale (pretoriani mi sembra) non solo per la CL ma anche per il campionato, che fine ha fatto?

      • San Isidro 1 Gennaio 2013, 08:30

        Ciao Kat, per tutto il giorno non ho avuto tempo di risponderti. Prima di sbragarmi a letto, dopo una nottata passata tra amici calciomani (fortunatamente c’era qualcuno che sapeva cosa fosse il 6N), voglio iniziare questo 2013 parlando di rugby.
        Il progetto dei Pretoriani riguardava solo la Celtic League. Ovviamente da romano mi è dispiaciuto non avere una franchigia che rappresentasse il mio territorio, ma ti dico meglio che sia andata così. I Pretoriani si sarebbero dovuti fondare prendendo i migliori giocatori da Rugby Roma, Lazio e L’Aquila (essendo quest’ultima la miglior realtà rugbystica più vicina a Roma), e dove mai saremmo andati in Celtic League? Certo, ci sarebbero stati degli ingaggi e l’arrivo di qualche straniero, ma non penso che ciò avrebbe alzato di molto il livello. Oltretutto la Lazio, essendo salita in Eccellenza il primo anno dell’era celtica, aveva una rosa con giocatori non pronti per quel livello. E ancora, al progetto celtico aveva aderito inizialmente anche l’Unione Capitolina, ma poi è fallita nell’estate del 2009 e ha dovuto far ripartire la sua squadra dalla serie B. E poi nell’estate 2011 è fallita anche la Rugby Roma, e questo lascia riflettere su molte cose…
        Per quanto riguarda il progetto di un unico superclub romano non se ne è mai parlato ufficialmente, qualcuno lo aveva proposto. L’ipotesi era quella di trasformare gli altri club in società satellite che servissero da serbatoio al nuovo superclub. L’ipotesi però rimase tale.
        Una nota molto positva del rugby romano va attribuita ad alcuni vivai. I settori giovanili della Lazio e dell’Unione Capitolina sono tra i migliori del centro-sud, e azzardo a dire anche a livello nazionale. Pensiamo a vari giocatori celtici che si sono formati in quei due vivai: Bernabò e Nitoglia sono cresciuti con la Lazio, mentre con la Capitolina sono cresciuti i fratelli Pratichetti, Toniolatti (anche se aveva iniziato le giovanili con il CUS Roma) e Venditti (che dopo essersi formato con l’Avezzano è stato ingaggiato dalle giovanili della società romana). Ora non so se mi sfuggono altri, ma ci sono poi tanti romani in Eccellenza che sono cresciuti con l’una o con l’altra squadra. La Rugby Roma, nonostante il prestigio della prima squadra, dagli anni ’90 non riesce più ad esprimere giovanili di qualità. L’unico romano cresciuto interamente con la società bianconera che gioca a buon livello è la terza linea Damiani, in forza al Prato (anche se non è che lì giochi molto…)
        Comunque il rugby romano sta vivendo un buon momento, soprattuto da quest’anno con due club in Eccellenza, anche se le Fiamme Oro Roma sono più una squadra statale (essendo la squadra della polizia) che romana, infatti i romani che giocano lì sono pochi. Dal 1987 però le Fiammo Oro giocano qui a Roma e quindi in un certo senso sono diventate una società simbolo del rugby cittadino. E sabato superderby contro la Lazio!! Inoltre abbiamo una grande Capitolina in serie A, guidata da un Bocchino in ottima forma, che davvero promette per l’Eccellenza. Per quanto riguarda le serie minori, in serie B abbiamo il CUS Roma e la Primavera, ma sono società iperdilettantistiche. Ormai il CUS ha perso quel blasone di squadra forte e prestigiosa fin dagli anni ’90. Con mio particolare piacere poi la Rugby Roma quest’anno è ripartita dalla serie C, la strada è lunga, ma siamo fiduciosi! Daje Roma!

  11. crosby 31 Dicembre 2012, 02:19

    Il problema non è Dondi ma la mentalità dondiana che vige nei parmigiani…visto che comandiamo noi (o comunque comandato per una vita), perché non approfittarne???
    I Crociati sono l’esemplificazione di come si è voluto sfruttare la politica per avere un club senza giocatori, storia e management in Eccellenza.
    E prima dei Crociati? Il Gran Ducato! Con De Marigny allenatore chissà come mai 1 secondo dopo il fallimento della società già sotto contratto con l’Accademia.
    Solo a Parma potevano succedere queste cose.
    Nel resto d’Italia, i club senza più un soldo, sono ripartiti dal basso e sono risaliti senza escamotage.
    Il San Donà quando è rimasto a secco di soldi 15 anni fa circa, e’ sceso in pochi anni dall’A1 (con tanto di semifinali scudetto) alla Serie B.
    Non è rimasto in A1 con l’Inganno.
    Ed oggi è di nuovo al vertice con mezzi propri, vincendo sul campo.
    Parma si spaccia per la città ovale per eccellenza ma in verità a Parma di rugby interessa veramente poco.
    Tanti club tra le varie serie ma quanti sostenitori in totale sommando tutti i campi, Zebre comprese??
    Vi hanno fatto la franchigia federale, l’accademia U18, il centro federale con tanto di campo sintetico.
    Solo un buco nell’acqua.
    Pensate un po’ se Gavazzi cominciasse a fare lo stesso a Calvisano: …accademia…centro sportivo federale…3.a franchigia di Pro12…
    Gavazzi non è un pazzo come il suo predecessore ma se dovesse impazzire anche lui negli anni…sappiamo tutti a cosa andare incontro…

  12. Andrew2022 31 Dicembre 2012, 10:40

    Il famoso PROGETTO che viene tirato in ballo nei discorsi di Giovannelli dov ‘è finito? Gia spezzato a metà stagione!
    Giovannelli meglio la smetta di ridicolizzarsi e pensi ai100 spettatori che porta alle partite, tra l’altro con biglietti omaggio!

  13. Maurizio 1 Gennaio 2013, 15:17

    crosby, togli le zebre e a parma complessivamente avrai un movimento di 4/5 mila unità, ti pare poco? Senza contare i numerosi parmigiani che preferiscono andare a viadana dove si respira rugby o a vedere i numerosi parmigiani che giocano a reggio. @EZE: Di che soldi sporchi parli? Non è che i soldi siano sporchi o puliti a Parma, semplicemente soldi non ce ne sono, la rugby parma è in serie c con giocatori che non prendono nessun rimborso spese così come il noceto in serie b e gli amatori in serie a, probabilmente qualcuno del colorno prenderà qualche euro ma per il resto nulla, i crociati devono ancora vederli i soldi quest’anno e non penso la colpa sia di dondi per l’iscrizione dei crociati, infatti i crociati per la fir sono in regola, fidejussioni non ne sono richieste, serve soltanto la dichiarazione dei tesserati dove si afferma di non avere crediti dalla società, che colpa ne ha dondi se i giocatori dei crociati (così come quelli di prato ad esempio ma anche di altri lidi) firmano le liberatorie? Per il resto che le zebre se ne vadano da parma, sarebbe meglio per tutti perchè creano solo problemi alle altre realtà amatori in primis. L’accademia di parma? beh allora perchè esiste un’accademia a roma e una a mogliano? sinceramente non capisco il motivo per cui si debba criticare tutto, intanto a parma non risulta ci siano i problemi di inadempienze che ci sono a mogliano (il caso è finito anche su striscia la notizia), a parma ci sono strutture e convitto in centro città. I titoli under 18 e i due under 20 mi sfugge il motivo per cui siano arrivati grazie a dondi, se non sbaglio c’è stato un campionato, una seconda fase e una finale….

    • eze 1 Gennaio 2013, 18:36

      Secondo una mia valutazione sommaria dal 2011 al 2014 verranno spesi a Parma più di 30 milioni di euro provenienti dalla FIR.
      – Domanda: è corretto che venga speso a Parma il 25% del budget FIR ?
      (lasciamo perdere per ora se siano soldi sporchi o puliti ma valutiamo i numeri e la risposta alla precedente domanda)
      – E’ FIRDondi che ha escluso roma e venezia ma ha consentito a catania e parma d’iscriversi all’eccellenza negli ultimi anni. Le regole che hanno utilizzato per decidere non le guardo perché il sistema era ed è personalistico e do responsabilità alle persone che decidono. Quando inizieranno a pubblicare regole e scadenze il 30 di maggio con validità per l’anno successivo allora guarderò le regole sennò se le regole del 15 luglio valgono sull’anno precedente le regole per me non valgono e si tratta solo di favori agli amici ed applicazione delle “regole” per i nemici.
      – Che chiudano le zebre “ieri” credo sarebbe cosa buona per tutti gli appassionati di rugby ma vai a convincere Dondi ed i suoi bravi…
      – Sulle accademie le chiuderei tutte e 4 Tirrenia compresa ( pensa che a tirrenia tengono ancora Bellucci per il 3° o 4° anno consecutivo non saprei)
      – Per i due titoli giovanili consecutivi prove nessuno le potrà fornire ma non trovi che sia curioso che per 2 anni la stessa squadra lo vince e guarda caso è la stessa squadra che “sta cedendo il campo alle zebre”, mettiamola pure come curiosa coincidenza se ti offende di meno.

      • Maurizio 2 Gennaio 2013, 09:14

        Eze, sono i giocatori che firmano, secondo te a dondi conveniva subire ritiri a metà campionato come il san gregorio quest’anno o all’inizio come milano? Per i titoli giovanili mi sembra un pò difficile veicolare ben tre campionati in due anni, avversari dicono che gli amatori fossero i più forti, hanno vinto non so quante partite nei due anni quasi tutti con bonus (credo 2 sconfitte in tuttto), poi scusami non ti sembra strano che dondi faccia vincere due campionati agli amatori e poi gli stessi amatori che “cedono” il campo alle zebre fanno un ricorso al comune appunto per questa “cessione”? Ma ci pensi quando scrivi?

  14. crosby 1 Gennaio 2013, 16:45

    Curiosità: se tra 1-2 anni le Zebre fedali cedono il diritto alla Celtic ad un club privato (o non c’e’ piu Celtic per nessuno…) e i Crociati retrocedono/falliscono….chi utilizzerà lo stadio di Moletolo??
    Se ci fosse un movimento di 4/5000 tesserati a Parma, il problema sarebbe provvisorio visto che sarebbe naturale che l’alto livello rimarrebbe…mah invece caro MAURIZIO…non è cosi!!!
    Non pompare i numeri come fa la Fir…Mettiamo che esagerando Colorno, Noceto, Crociati, Amatori Parma abbiano 250 tesserati ognuna e ve ne siano altre 10 squadre con 150 tesserati, arrivi a 2.500…esagerando…
    Spettatori poi? Neanche l’ombra…
    Non c’e’ seguito a Parma…
    L’unica cosa che si può lodare Parma come città di rugby e’ la qualità dei settori giovanili e i risultati ottenuti…

  15. Maurizio 2 Gennaio 2013, 09:10

    Crosby, per vedere il seguito del rugby a parma non basta vedere i tesserati altrimenti nel resto d’italia il movimento sarebbe di molto inferiore a quello parmense. Per giudicare il movimento di parma dovresti fare riferimento a due dati a tua scelta, i mille e 500 spettatori di media che popolavano il lanfranchi alcuni anni fa ad ogni partita di rugby delle due massime società dell’epoca, sicuramente la somma non è 3000 mila ma circa 2500 si, poi parliamo degli oltre 3 mila spettatori dei derby con vecchio stadio pieno? Parliamo del primo derby tra crociati e granducato con stadio pieno? Io ero presente mentre tu non credo che lo fossi. Altro dato facciamo gli oltre 500 spettatori del colorno o noceto ogni domenica, quando è bello anche gli amatori ne hanno altrettanti (logico averne pochi, non hanno uno stadio, solo un campo in erba, lo scorso anno in serie b andavano più persone perchè esisteva uno stadio). Contiamo poi le centinaia di persone che ruotano nel movimento e sono sempre in giro dal minirugby alle prime squadre? Semplicemente a parma non si vanno a vedere le zebre perchè non sono identificate con nessuno, addirittura durante le partite i bambini alla fine non possono nemmeno avvicinarsi ai giocatori come avviene in ogni campo da rugby (solo i giocatori stranieri si avvicinano, le regole fir per loro non valgono), come si ci può affezionare a loro? Comunque il movimento a viadana era composto anche da tifosi da ogni dove, perchè ora non vengono a parma? Capisci da questo che i problemi sono altri non parma in se

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