Azzurri sottotono, ma il pacchetto di mischia fa la differenza in un match che si rivela molto più complicato del previsto. I nostri voti

Quilter Nations Series: le pagelle di Italia-Cile (ph. Sebastiano Pessina)
Non l’Italia che ci si aspettava, ma comunque un’Italia vincente che ha superato il Cile 34-19: al di là del brivido sul 15-14 il risultato non è mai stato in discussione, anche se da molti Azzurri ci si attendeva una prestazione decisamente migliore. Tra le note più positive sicuramente gli avanti: la squadra di Quesada ha dominato in mischia e in maul e ha garantito quasi sempre una conquista sicura. Male però la mediana, che ha fatto fatica a imporre un ritmo che potesse far male ai cileni. Prestazioni altalenanti fra i trequarti, con Marin tra i migliori in campo ma con errori che da Capuozzo e Ioane non ci si aspetta. Ecco i nostri voti.
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Le pagelle di Italia-Cile
Ange Capuozzo 5.5 – Nel primo tempo il guizzo che sblocca il risultato e un paio di giocate “da Capuozzo”. Nella ripresa cala, e soprattutto si addormenta clamorosamente sulla meta di Saab, che lo brucia davvero con troppa facilità.
Mirko Belloni 5 – Nel primo tempo non si vede praticamente mai. Un buon avanzamento palla in mano nel finale, ma davvero troppo poco.
Tommaso Menoncello 6 – Il suo lo fa sempre, pur senza brillare. (Brex 5.5 – Nei 10 minuti giocati nel primo tempo dà un po’ di ordine a una squadra che fa fatica ad entrare in partita. Meno bene nella ripresa, con un paio di giocate confusionarie)
Leonardo Marin 7 – Subito bene nel ruolo da secondo play, distribuisce palloni per i compagni, garantisce imprevedibilità ed è pericoloso anche quando attacca in prima persona, con 4 difensori battuti in totale. Qualche sbavatura qua e là, ma ha bisogno di giocare con continuità. Quel break solitario avrebbe meritato miglior fortuna, ma è bravo Escobar a prenderlo in tempo.
Monty Ioane 5 – Le due mete segnate, dove in realtà deve solo schiacciare, non bastano a compensare una prestazione poco convincente. Male fin da subito in difesa, perde praticamente tutte le battaglie aeree e non riesce mai a fare la differenza nel primo tempo. (Todaro s.v.)
Giacomo Da Re 5 – Parte bene, poi due errori gravi (un piazzato centrale sbagliato e una penaltouche non trovata) condizionano la sua partita, da lì in poi è troppo impreciso. Riesce a far girare l’Italia solo a tratti, nonostante la pressione del Cile sia volitiva ma confusionaria.
Alessandro Garbisi 5 – Qualche indecisione all’inizio, si riscatta col pallone che manda Capuozzo in mezzo ai pali e poi alterna cose buone ad altre rivedibili. (Page-Relo 5 – A parte un bel break isolato, ingresso deludente. Sbaglia tanto sia in attacco che al piede, e rischia la frittata anche in occasione della seconda meta di Ioane)
Lorenzo Cannone 7 – Solita gran partita in difesa, con 12 placcaggi. Bene anche in attacco, con tanto avanzamento nelle fasi più calde della gara
Michele Lamaro 6.5 – Un buon ritorno in campo per il capitano azzurro, cercato ed efficiente soprattutto in attacco. (Zuliani 7 – Ormai il rischio è di diventare ripetitivi, ma al momento è uno dei flanker più in forma del panorama europeo, e lo dimostra anche in una partita in cui l’Italia non brilla: 3 turnover conquistati in due scampoli di partita)
Alessandro Izekor 5.5 – Meno brillante di altre volte, poteva garantire maggiore avanzamento. Sicuro in rimessa laterale.
Federico Ruzza 6 – Solito leader in rimessa, garantisce possessi sicuri e palloni puliti.
Niccolò Cannone 7 – Che sia l’Australia, il Sudafrica o il Cile, la grinta in campo è sempre la stessa. Arrivato a completa maturazione, gioca una partita esemplare, seppur condita da qualche errore e un fallo evitabile. Fa quello che deve fare: avanzante in attacco, sicuro in rimessa laterale e concreto in difesa. (Opoku s.v.)
Simone Ferrari 7.5 – In mischia fa capire subito l’antifona, e da lì per Carrasco e Lues la partita diventa un calvario. Se l’Italia porta a casa questa partita in maniera tutto sommato tranquilla buona parte del merito è della prima linea, con una menzione speciale per lui. Inossidabile. (Zilocchi s.v.)
Tommaso Di Bartolomeo 7 – Parte bene, sicuro al lancio e la prima meta nasce da una sua carica in cui si porta dietro 3 avversari. Da lì non sbaglia praticamente niente, garantendo un bel dinamismo in mezzo al campo e togliendosi anche la soddisfazione di firmare una doppietta. (Dimcheff 6 – Buon ingresso in entrambi i tempi)
Muhamed Hasa 6.5 – Un po’ di fatica in alcune fasi del match in mezzo al campo, compensata però da un’ottima prestazione in mischia (Fischetti 6.5 – Entra per dare una scossa nel momento più complicato e ci mette del suo per rimettere a posto le cose)
A cura di Francesco Palma
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