Dentro nove nuovi titolari, panchina rivoluzionata: a Cardiff una Nuova Zelanda dal volto diverso

Quilter Nations Series: All Blacks, turnover massiccio per il Galles. La formazione – ph. Sebastiano Pessina
Gli All Blacks hanno annunciato la formazione che sabato 22 novembre sfiderà il Galles a Cardiff, ed è un XV decisamente rivoluzionato rispetto a quello sconfitto a Twickenham dall’Inghilterra.
Per l’ultimo test del 2025 Scott Robertson ha deciso di dare spazio a tanti dei giocatori con minore esperienza nella sua rosa, probabilmente anche considerando il fatto che il test contro i Dragoni dovrebbe sulla carta presentare minori insidie dei precedenti contro gli inglesi e gli scozzesi.
La regia della squadra in nero sarà affidata alla coppia dei Chiefs, Cortez Ratima e Damian McKenzie, che raccolgono il testimone da Cam Roigard e Beauden Barrett, che non saranno neanche nei 23.
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Scott Barrett conserva la fascia di capitano e la titolarità in un pacchetto di mischia dove sono confermati anche Simon Parker e Wallace Sititi, che si sposta però a numero 8. In terza linea ecco Du’Plessis Kirifi, mentre la prima linea è composta da giganti: Tamaiti Williams, Samisoni Taukei’aho e Pasilio Tosi sono più adusi ad un ruolo da impact players, ma stavolta partiranno da titolari per un reparto al limite dei 400 chili di peso.
Il candidato al premio World Rugby di Giocatore rivelazione dell’anno Fabian Holland sarà al fianco di Barrett in seconda linea.
Nella linea arretrata la maggiore novità è il ritorno da titolare di Rieko Ioane. Dopo essere stato per anni un elemento fisso del XV neozelandese, il trequarti era stato spostato all’inizio della stagione internazionale dal ruolo di centro a quello di ala, dove aveva iniziato la carriera. Poi è stato sostanzialmente messo da parte dalla metà del Rugby Championship in poi e in questo autunno non è mai stato tra i 23 convocati. Adesso fa il suo ritorno, con la maglia numero 13, prima di lasciare la Nuova Zelanda e accasarsi per un anno al Leinster.
Anton Lienert-Brown sarà il suo compagno in mezzo al campo, con Caleb Clarke che mantiene il suo posto rispetto a Twickenham e Will Jordan che si sposta all’altra ala per lasciare spazio a Ruben Love come estremo.
Scott Robertson ha detto: “Abbiamo molto da giocarci questo fine settimana. Vogliamo mettere in campo una prestazione che rifletta l’impegno e l’orgoglio che abbiamo messo in questo tour, e vogliamo dare il saluto che meritano a Jason [Holland, assistente che lascia lo staff], Mark [Robinson, CEO a fine incarico] e Matthew [Cooper, presidente federale].”
“Non sottovalutiamo la passione e la determinazione che porterà il Galles: sappiamo anzi quanto dovremo essere organizzati, accurati e spietati.”
Nuova Zelanda: la formazione per il Galles
Tra parentesi il numero di caps
15 Ruben Love (4)
14 Will Jordan (53)
13 Rieko Ioane (87)
12 Anton Lienert-Brown (87)
11 Caleb Clarke (32)
10 Damian McKenzie (73)
9 Cortez Ratima (20)
8 Wallace Sititi (18)
7 Du’Plessis Kirifi (7)
6 Simon Parker (7)
5 Fabian Holland (11)
4 Scott Barrett (88) – capitano
3 Pasilio Tosi (15)
2 Samisoni Taukei’aho (42)
1 Tamaiti Williams (26)
A disposizione
16 George Bell (3)
17 Fletcher Newell (34)
18 George Bower (24)
19 Josh Lord (11)
20 Christian Lio-Willie (3)
21 Finlay Christie (27)
22 Leicester Fainga’anuku (11)
23 Sevu Reece (36)
Indisponibili: Peter Lakai (polpaccio), Tevita Mafileo (costole), Luke Jacobson (concussion), Samipeni Finau (motivi familiari), Jordie Barrett (caviglia)
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