Il pilone azzurro ripercorre l’ultimo match e spiega che la bella prestazione in mischia ordinata è, in fondo, questione di feeling

“Oggi gliela facciamo sudare”: Marco Riccioni racconta le mischie di Italia-Sudafrica – ph. Sebastiano Pessina
La mischia ordinata non è altro, in fondo, che questione di feeling. Lo dà ad intendere Marco Riccioni nella nuova puntata di OnRugby Podcast, in cui il pilone azzurro, reduce da un’ottima prestazione contro i campioni del mondo del Sudafrica, racconta di come è stata costruita la bella performance del pack azzurro nella fase statica.
“Sapevamo ovviamente quanto [gli Springboks] sono pericolosi lì davanti. Abbiamo visto il lavoro che fanno, ma niente che non sia sotto gli occhi di tutti: non è che ci siano molti segreti con il video – ha raccontato il numero 3 dell’Italia – Abbiamo lavorato bene in settimana, abbiamo fatto belle sessioni di mischia ordinata, ma soprattutto finalmente là davanti, giocando comunque tutti ad alto livello, soprattutto all’estero, con Nicotera e Fischetti dopo le prime due mischie siamo riusciti a capire cosa volevano fare.”
“Ci siamo guardati, abbiamo detto: guarda, c’è il tallonatore che si alza, il sinistro che gira. Lo blocco io, tu fai così – ha esemplificato – Insomma, ormai tra di noi c’è questo feeling, che poi è condiviso un po’ da tutte le prime linee perché anche quando poi sono entrati Simone [Ferrari] con Diba [Tommaso Di Bartolomeo] e Mirko [Spagnolo] hanno fatto benissimo. Ormai sappiamo come lavorare l’uno con l’altro, come risolvere i problemi insieme.”
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La solidità della mischia azzurra è stata il fulcro di una prestazione collettiva che ha portato l’Italia a giocarsela con i campioni del mondo per 70 minuti, e anche gli Azzurri hanno percepito in campo la possibilità di farcela: “Quando sei in campo sei molto concentrato sul qui e ora, ma quando abbiamo vinto quella mischia sotto i loro pali e abbiamo fatto i tre punti, mi sono guardato con Fischio, ci siamo sorrisi come a dire: guarda che oggi gliela facciamo sudare.”
“Quindi quindi sicuramente [la possibilità di vincere] era nell’aria. Dovevamo probabilmente gestire dei momenti meglio e forse anche evitare le due marcature finali. Come ci ha detto Gonzalo [Quesada] avrebbe dato un’altra immagine della partita.”
“La verità è che dobbiamo essere, soprattutto in alcuni momenti, un po’ più intelligenti. Abbiamo comunque fatto una buona partita. Il risultato, se vedi solo quello, magari non lo dimostra. Però se poi guardi la partita dici: per 70 minuti ce la siamo giocata coi campioni del mondo. Dobbiamo capire come giocarcela per tutti gli ottanta.”
In una puntata di OnRugby Podcast che ha spaziato per tutto il fine settimana rugbistico ma che si è concentrata soprattutto sulla gara tra Italia e Sudafrica, Riccioni ha raccontato anche di com’è andata quella mischia ordinata alla fine del primo tempo sui cui sviluppi gli Springboks sono andati in vantaggio, della sua ricerca di una maggiore continuità nelle prestazioni, di come la Nazionale sta preparando la partita con il Cile.
Ascolta “Lo spiegone delle mischie di Italia-Sudafrica – con Marco Riccioni”
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