Il tecnico ha commentato l’incredibile rimonta subita contro i Pumas (da 21-0 a 24-33) assumendosene tutte le responsabilità

Scozia implosa con l’Argentina. Townsend: “Ho sbagliato io. Ci chiediamo come abbiamo fatto a perdere” (ph. Sebastiano Pessina)
Quella di domenica è stata una disfatta incredibile per la Scozia: una partita dominata e un vantaggio di 21-0 che si è tramutato in una clamorosa sconfitta per 33-24 contro l’Argentina. Dopo aver buttato via l’occasione del colpaccio contro gli All Blacks per la Scozia è arrivata la seconda delusione su due partite, e considerando che né il match di apertura con gli USA né la prossima sfida con Tonga saranno dei test realmente probanti, il novembre degli scozzesi è già un fallimento.
Gregor Townsend, capo allenatore della Scozia, si è assunto tutte le responsabilità: “Deluso dai giocatori? Assolutamente no. Siamo molto uniti e penso prima di tutto a quello che potevo fare io. Avrei potuto fare le cose diversamente durante la settimana e avrei potuto gestire diversamente la partita”.
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Townsend si riferisce soprattutto a un episodio specifico, alla scelta di non fare subito i cambi dopo il giallo a Kinghorn e durante la reazione furiosa dell’Argentina: “Stavo valutando quando effettuare le sostituzioni e quando siamo rimasti in 14 (giallo a Kinghorn al 54’ sul 21-0 per la Scozia, ndr) ho ritenuto non fosse giusto apportare modifiche. Credo nel gruppo, credo nei giocatori che abbiamo e anche in quelli esterni alla squadra. So che stanno soffrendo, ma sappiamo che possiamo e dobbiamo migliorare”.
Il tecnico è sotto accusa e sa di esserlo, ma ci tiene a sottolineare che nonostante l’assenza di continuità la sua Scozia ha fatto vedere cose importanti con All Blacks e Argentina: “Come gruppo ci chiediamo ‘Come abbiamo fatto a non vincere la settimana scorsa? (con gli All Blacks, ndr) Come abbiamo fatto a non vincere questa settimana?’ Conosciamo le nostre qualità e ciò che abbiamo dimostrato nelle ultime due settimane. Tutto questo però deve tradursi in vittorie, quindi non abbiamo fatto abbastanza”.
“Questo novembre verrà giustamente considerato una delusione, sia per non aver sfruttato le occasioni che abbiamo avuto per battere la Nuova Zelanda sia per come abbiamo giocato nell’ultima mezz’ora contro l’Argentina” ha proseguito il tecnico.
Townsend poi ha concluso così: “Essere in vantaggio 21-0 dopo 45 è il segnale che il tuo gioco funziona al massimo livello, ma dobbiamo guardare agli altri 35, che sono stati concedere troppi punti e non rientrare in partita. Sono combattuto perché abbiamo dimostrato di cosa siamo capaci, ma dobbiamo farlo per 80 minuti”.
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