Gli isolani strappano un pari che vale l’ultimo posto alla Rugby World Cup, dopo 80 minuti di fatica contro una squadra che merita solo applausi

Samoa, che sofferenza! Pareggia con un Belgio commovente e si qualifica al Mondiale 2027 (ph. World Rugby)
Una sofferenza incredibile, ma alla fine le Samoa pareggiano 13-13 contro il Belgio e si qualificano al Mondiale 2027 in Australia. Avendo fatto il punto di bonus con la Namibia (cosa non riuscita ai belgi) agli isolani bastava infatti un pareggio per vincere il torneo di ripescaggio per la Rugby World Cup 2027.
A Dubai le Samoa fanno ancora una volta fatica, sbattono contro una difesa belga molto ben organizzata pasticciano evidenziando tutte le carenze strutturali di una fase di grande crisi. Alla fine la panchina fa la differenza e le Samoa strappano l’ultimo pass disponibile con un pari che – più che esultare – fa tirare un sospiro di sollievo. Il Belgio chiude questo torneo di qualificazione tra le lacrime e con il rimpianto di quel bonus mancato con la Namibia, che di fatto ha indirizzato la qualificazione: le Samoa chiudono a quota 12 punti, con il Belgio a 11, ma i Black Devils escono tra gli applausi.
La cronaca di Samoa-Belgio
Belgio subito aggressivo nel punto d’incontro, ma quando le Samoa accelerano si rendono subito pericolose: gli isolani sfiorano la prima meta con una bella combinazione tra Ah Kiong e Umaga, poi il trequarti del Benetton (oggi estremo) sblocca il risultato col piazzato del 3-0. Le Samoa pagano però l’indisciplina, come sempre: un placcaggio su Montoisy costa a Jones un giallo. Matias Remue pareggia per il 3-3.
Al 18′ Umaga sbaglia il piazzato del possibile vantaggio e la difesa del Belgio risponde presente alle accelerazioni degli isolani. Quando Jones ritorna in campo, però, è Montoisy a lasciare temporaneamente in 14 il Belgio per un placcaggio non chiuso e “a sgabello”. Le Samoa attaccano in maniera furiosa ma confusionaria, ma al 26′ conquistano un calcio di punizione sotto i pali. Capitan McFarland chiama mischia: al primo tentativo arriva un altro calcio, al secondo gli isolani si divorano un’occasione colossale, con Iona che allarga su Maliko, che si incarta a un passo dalla linea di meta e perde il pallone in avanti a contatto con Muric e Berger, i quali erano rinvenuti su di lui. Dall’altra parte invece Matias Remue non perdona e al 33′ porta il Belgio in vantaggio con il piazzato del 6-3.
Samoa dà l’impressione di avere in campo maggiore talento, ma di non essere in grado di sfruttarlo al meglio contro una squadra magari un gradino sotto ma molto ben organizzata. Dall’altra parte anche il Belgio spreca un’occasione importante, con Matias Remue che manda fuori il piazzato del possibile +6. Si va all’intervallo con i belgi avanti 6-3.
La ripresa è tesissima: poche occasioni, tanta battaglia in mezzo al campo e tanti errori, con l’arbitro Evans più volte costretto a richiamare all’ordine i due capitani per evitare che la partita sfugga di mano. L’assalto dei samoani è costellato di errori, complice anche una bella difesa del Belgio. Gli isolani accelerano con i pesi massimi Sio, Tuimauga e Papali’i dalla panchina, si gettano all’assalto e al 63′ dopo una lunghissima serie di cariche marcano proprio con Papali’i. Umaga trasforma per il 10-6.
La meta sblocca Samoa, che mostra un fluidità mai vista nei 65 minuti precedenti e conquista un calcio di punizione fondamentale, ma Umaga non trova i pali dalla linea dei 10 metri. Gli solani però continuano a spingere: Jones, McFarland, Tuitama fanno tutti strada e conquistano un altro penalty. La posizione stavolta è molto più agevole e Umaga mette dentro il 13-6 che tiene i belgi a distanza di sicurezza, perché alle Samoa basta anche il pareggio per passare.
Il Belgio non vuole saperne di mollare: Florian Remue trova un bellissimo calcio che riporta i suoi in attacco, poi il fratello Matias con uno strepitoso break nei 22 manda nel panico la difesa samoana e viene fermato a un passo dalla linea di meta. Jean-Maurice Decubber arriva prima di tutti e con una grande carica schiaccia per il pareggio.
Gli ultimi 6 minuti sono di fuoco, con le Samoa a difendere il pareggio e un Belgio sfinito che prova in ogni modo a costruirsi un’occasione che non arriva, perché la benzina è finita. Finisce 13-13, con le Samoa che conquistano la qualificazione al Mondiale per il rotto della cuffia, contro un Belgio commovente.
Samoa: 15 Jacob Umaga, 14 Latrell Smiler Ah-Kiong, 13 Melani Nanai, 12 Lalomilo Lalomilo, 11 Va’afauese Apelu Maliko, 10 Rodney Iona, 9 Jonathan Taumateine, 8 Iakopo Mapu, 7 Niko Jones, 6 Miracle Faiilagi, 5 Theo McFarland, 4 Benjamin Nee-Nee, 3 Michael Ala’alatoa, 2 Mills Sanerivi, 1 Titi Lamositele
A disposizione: 16 Sama Malolo, 17 Scott Sio, 18 Tietie Tuimauga, 19 Taleni Seu, 20 Abraham Papali’i, 21 Connor Tupai, 22 Faletoi Peni, 23 Tuna Tuitama
Mete: Papali’i 63′
Trasformazioni: Umaga 64′
Calci di punizione: Umaga 8′, 70′
Belgio: 15 Simeon Soenen, 14 Isaac Montoisy, 13 Florian Remue, 12 Maxime Vacquier, 11 Ervin Muric, 10 Matias Remue, 9 Julien Berger, 8 Felipe Geraghty, 7 William Van Bost, 6 Jean-Maurice Decubber, 5 Maximilien Hendrickx, 4 Toon Deceuninck, 3 Jean-Baptiste De Clercq, 2 Alexandre Raynier, 1 Bruno Vliegen
A disposizione: 16 Basile Van Parys, 17 Vincent Tauzia, 18 Maxime Jadot, 19 Arthur Smeets, 20 Jeremie Brasseur, 21 Thomas Wallraf, 22 Timothe Rifon, 23 Dazzy Cornez
Mete: Decubber 73′
Trasformazioni: M. Remue 74′
Calci di punizione: M. Remue 12′, 33′
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.





