Quilter Nations Series: panchina dell’Argentina incredibile, con la Scozia ribalta una partita già persa

Con un clamoroso parziale di 3-33 in meno di mezz’ora gli uomini a disposizione di Felipe Contepomi zittiscono Murrayfield

Rugby Championship: i convocati dell'Argentina

Quilter Nations Series: panchina dell’Argentina incredibile, con la Scozia ribalta una partita già persa – ph. OnRugby

La terza settimana delle Quilter Nations Series si chiude con un folle test match tra Scozia e Argentina. A Murrayfield all’inizio del secondo tempo i padroni di casa sembrano avere tutto sotto controllo, avanti per 21-0 contro dei Pumas fin lì mai davvero pericolosi.

Ma è la panchina a disposizione di Felipe Contepomi, coach dei sudamericani, ha cambiare tutto. L’ingresso di Santiago Carreras, Pablo Matera, Agustin Moyano e non solo restituisce energia e fiducia anche gli altri compagni, che dal 56′ iniziano a credere nella rimonta impensabile. Più i Pumas ci credono e più questa si materializza e infine si avversa, mentre la Scozia esce progressivamente dalla partita opponendosi sempre meno alla furia avversaria.

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Scozia-Argentina, la cronaca

Nel 2022, all’ultimo precedente tra Scozia e Argentina, Darcy Graham è stato il mattatore del match. E subito, al 4′, è lui a mettersi in mostra: sulla destra batte Mateo Carreras e apre le praterie, il suo assist viene per gesto disperato toccato da Juan Cruz Mallia che commette in-avanti volontario. L’arbitro Andrew Brace estrae il cartellino giallo ai danni dell’argentino ma non assegna la meta tecnica.

Finn Russell rinuncia ai tre punti di un comodissimo calcio di punizione per tentare il bersaglio grosso, forte della superiorità numerica. Bene la touche e poi diverse fasi d’attacco, ma un intercetto avversario mette fine alla loro offensiva.

Per alcuni minuti il gioco si “addormenta” tra cariche e diversi rimpalli al piede, poi al 13′ il primo break che pesa: Finn Russell assorbe su di sé Pedro Rubiolo e scarica vicino per Jack Dempsey, il terza linea approfitta di un Mateo Carreras mal posizionato in difesa per andare a correre più comodamente del previsto verso l’area di meta.

Con anche la trasformazione di Russell la Scozia può dire di aver fatto fruttare la momentanea superiorità numerica, 7-0. Poco dopo Juan Cruz Mallia rientra e l’Argentina vuole rispondere colpo su colpo. I Pumas tentano diverse vie per scardinare la difesa scozzese ma più volte si isolano e per i padroni di casa è comodo strappargli il possesso. È al 23′ che i sudamericani hanno la prima occasione di segnare punti su fallo concesso dagli Highlanders: alla piazzola si presenta Mallia ma l’estremo manda il calcio a lato.

Ecco allora che la Scozia risale il campo prima con un tenuto di Matt Fagerson (già subentrato a Gregor Brown), poi con un’ottima presa al volo di Darcy Graham. Le cariche dei centri e degli avanti conquistano altri metri, fino all’azione di forza di Ewan Ashman che schiaccia l’ovale contro una difesa argentina un po’ troppo arretrante.

La Scozia scappa via sul 14-0 e l’Argentina deve reagire. Il direttore di gara riprende Sione Tuipulotu per i troppi fuorigioco scozzesi e nuova chance per i Pumas per segnare: ancora una volta ci si affida al piede ma ancora Mallia sbaglia. La squadra di Felipe Contepomi non può far altro che insistere ma tra passaggi al limite e minore presenza nei punti d’incontro alla fine gli Highlanders riescono a tenere gli avversari a “zero” fino all’intervallo.

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L’inizio del secondo tempo non è migliore per i Pumas, anzi. A prendere il pallino del gioco è la Scozia che vuole colpire l’avversario in difficoltà. Dopo le prime offensive l’Argentina sembra potersi liberare della pressione e respirare ma Geronimo Prisciantelli sbaglia il calcio. Tornano a colpire i padroni di casa, prima con le cariche di Ewan Ashman e Pierre Schoeman, poi con la corsa Kyle Steyn. L’azione finisce con colui che l’ha aperta, il tallonatore segna la doppietta al 44′.

Sotto per 21-0 finalmente l’Argentina costruisce una chiara occasione da meta, con l’imbucata del subentrato Santiago Carreras per Matias Moroni che guadagna metri e metri di campo. Ai Pumas manca solo l’assist finale, con il pallone che sfugge in-avanti.

Dal 48′ al 54′ ancora un’altra grande cavalcata dell’Argentina, stavolta grazie all’intercetto di Rodrigo Isgro e la corsa di Agustin Moyano. I Pumas vengono fermati illegalmente a pochi metri dalla linea di meta e l’arbitro punisce Blair Kinghorn con un giallo. Gli ospiti chiamano mischia e insistono con gli avanti, fino alla marcatura di capitan Julian Montoya al 56′.

Forte della meta appena marcata e della superiorità numerica l’Argentina dimostra il carattere di cui è famosa: dai propri 22 fa partire un’azione impetuosa grazie ancora a Santiago Carreras (il cui ingresso al posto di Prisciantelli si è fatto notare), Moroni, poi anche Juan Martin Gonzalez che difende il possesso e si accentra. Infine a chiudere l’azione è Rodrigo Isgro con la segnatura che potrebbe riaprire la partita al 60′.

Santiago Carreras lascia indietro i punticini della trasformazione ma un’Argentina così in fiducia potrebbe davvero ribaltare il risultato. A cercare di tarpargli le ali è ancora Darcy Graham, non protagonista sul tabellino ma in mezzo al campo: è lui a conquistare un turnover importante che interrompe la carica avversaria e concede un penalty per Finn Russell. Il numero 10 scozzese non fallisce il calcio e al 64′, al ritorno della parità numerica, il punteggio segna 24-12.

Ma l’interruzione è momentanea: orami l’Argentina ha sentito l’odore di rimonta e ci crede. La Scozia subisce la furia avversaria, portata dalla carica della panchina, e la sua difesa concede dei falli che portano i Pumas sempre più vicini all’obiettivo. Di conseguenza i sudamericani non si accontentano di un penalty e cercano il bersaglio grosso, che arriva con Pedro Rubiolo al 70′. C’è la trasformazione, si entra negli ultimi 10 minuti sul 24-19.

L’azione e l’energia dei subentrati dell’Argentina è stata decisiva per ritornare sotto break e non solo: al 75′ la rimonta viene completata con un altro grandissimo entrato dalla panchina, Pablo Matera. La sua meta è sotto i pali e Santiago Carreras non può sbagliare il calcio che porta i Pumas per la prima volta in vantaggio per 24-26 a meno di cinque minuti dalla fine. E un altro subentrato, Justo Piccardo, rompe il placcaggio di Darcy Graham e sigilla il successo dei sudafricani per 24-33, contro una Scozia che nell’ultima mezzora è progressivamente scomparsa dal campo.

Matteo Salmoiraghi

Quilter Nations Series: formazioni e tabellino di Scozia-Argentina

Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Darcy Graham, 13 Rory Hutchinson, 12 Sione Tuipulotu (C), 11 Kyle Steyn, 10 Finn Russell, 9 Ben White, 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge, 6 Gregor Brown, 5 Grant Gilchrist, 4 Scott Cummings, 3 D’arcy Rae, 2 Ewan Ashman, 1 Pierre Schoeman.
A disposizione: 16 George Turner, 17 Nathan McBeth, 18 Elliot Millar Mills, 19 Josh Bayliss, 20 Matt Fagerson, 21 Jamie Dobie, 22 Tom Jordan, 23 Duhan van der Merwe.

Marcatori Scozia
Mete: Dempsey 13′, Ashman 27′, 44′
Trasformazioni: Russell 14′, 28′, 45′
Punizioni: Russell 64′

Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Rodrigo Isgro, 13 Matias Moroni, 12 Santiago Chocobares, 11 Mateo Carreras, 10 Geronimo Prisciantelli, 9 Simon Benitez Cruz, 8 Joaquin Oviedo, 7 Juan Martin Gonzalez, 6 Santiago Grondona, 5 Pedro Rubiolo, 4 Guido Petti, 3 Pedro Delgado, 2 Julian Montoya (C), 1 Mayco Vivas.
A disposizione: 16 Ignacio Ruiz, 17 Thomas Gallo, 18 Francisco Coria Marchetti, 19 Efrain Elias, 20 Pablo Matera, 21 Agustin Moyano, 22 Santiago Carreras, 23 Justo Piccardo.

Marcatori Argentina
Mete: Montoya 56′, Isgro 60′, Rubiolo 70′, Matera 75′, Piccardo 78′.
Trasformazioni: Carreras S. 57′, 71′, 76′, 79′
Punizioni:

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