L’assistente allenatore degli Springboks non ha dubbi su come affrontare il test match di sabato a Torino

Sudafrica, Tony Brown: “Con l’Italia metteremo in campo la migliore squadra possibile e ci prepareremo di conseguenza”
Dal ritiro di Parma, l’allenatore dell’attacco degli Springboks, Tony Brown, ha parlato a tutto campo della preparazione della sua squadra in vista del test match contro l’Italia, soffermandosi sulle condizioni fisiche dei giocatori, sulle caratteristiche degli Azzurri e sulle scelte tattiche in vista della sfida di Torino.
Brown prima di tutto ha aggiornato il bollettino medico del gruppo dopo la partita contro la Francia: “Sì, abbiamo molti giocatori usciti doloranti, come potete immaginare. Il recupero è fondamentale per noi, vedremo come si alleneranno i ragazzi, ma, si spera, non ci siano ulteriori preoccupazioni per gli infortuni. Per quanto riguarda Lood De Jager, deve affrontare un’udienza più tardi, forse domani, credo. Quindi non sapremo se sarà disponibile per la selezione fino a dopo quell’udienza. Probabilmente avremo delle notizie maggiori mercoledì su di lui.”
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Springboks concentrati: Italia, squadra fisica e in crescita
Il coach di origine neozelandese ha analizzato il gioco degli azzurri e le peculiarità della filosofia tecnica di Gonzalo Quesada: “L’Italia è una squadra fisica. Giocano in modo diverso rispetto alla Francia. Presentano sfide diverse quando hanno il pallone in mano. Sono allenati quasi come una squadra argentina, e sapete, all’Argentina piace far girare la palla e l’Italia è molto simile. Il loro gioco è migliorato tantissimo negli ultimi due anni, sono una squadra pericolosa, quindi dobbiamo assicurarci di comprendere le loro minacce e prepararci al meglio per affrontarle.”
Nel corso della conferenza stampa c’è stato grande spazio su André Esterhuizen, giocatore ibrido in grado di coprire più posizioni nello scacchiere tattico:”Beh, quello che all’inizio era un piccolo esperimento con André, cercando di farlo giocare sia da flanker che da primo centro, è diventato una sorta di arma per noi. Probabilmente, dopo il cartellino rosso a De Jager non so se avremmo potuto avere un giocatore d’impatto migliore: in quella situazione abbiamo inserito un giocatore che poteva intervenire nelle maul, nelle mischie, difendere e giocare da primo centro quando la Francia aveva il possesso.”
Brown ha quindi parlato dell’importanza di avere uomini che in campo sono capaci di coprire più ruoli: “Penso che molti paesi abbiano giocatori capaci di passare dagli avanti ai trequarti. Ardie Savea della Nuova Zelanda potrebbe giocare tranquillamente tra i trequarti. E ci sono sicuramente alcuni francesi che hanno giocato nei trequarti pur essendo degli avanti. Per noi, l’idea è usare André come flanker, ma anche come copertura nei trequarti. Questo ci permette di gestire la panchina con uno schema 6-2 o 7-1.”
Infine, Brown ha sottolineato la pericolosità degli Azzurri osservati con attenzione nella partita contro l’Australia: “L’Italia è stata straordinaria contro l’Australia. Sono stati una minaccia enorme nei punti d’incontro: hanno ottenuto numerosi turnover dalle ruck australiane. E poi sono molto pericolosi quando trovano spazio e opportunità. Quindi noi non sottovalutiamo assolutamente la partita. Metteremo in campo la migliore squadra possibile e ci prepareremo di conseguenza.”
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