Non si apre nel migliore dei modi il nuovo ciclo dei Dragoni con Steve Tandy, trequarti dei Pumas scatenata

Quilter Nations Series: a Cardiff l’Argentina dà una pesante lezione al Galles – ph. OnRugby
Il primo test del Galles di coach Steve Tandy si conclude con una pesante sconfitta: certo, l’Argentina non è la squadra consigliabile con cui ripartire per dei Dragoni in difficoltà. Ma aver incassato più di 50 punti di fronte al proprio pubblico a Cardiff non è un bel viatico.
Alla mezz’ora sembrava che il Galles fosse riuscito a reagire alla bruciante partenza dei Pumas ma, un attimo prima di andare negli spogliatoi, ecco il doppio colpo avversario (con un gesto stupendo di Pablo Matera) a tagliare loro le gambe. Ancora i Dragoni ci hanno riprovato nella ripresa (di questo bisogna dare atto), ma ad ogni loro reazione sono seguite le ancor più pesanti risposte degli argentini, che non hanno avuto pietà.
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Galles-Argentina, la cronaca
Al Principality Stadium si parte a mille: Argentina che cerca subito spazi al largo verso le ali, pallone perso e contrattacco immediato di Blair Murray al piede, e giusto un tocco di Geronimo Prisciantelli toglie i tempi all’estremo del Galles.
Ma Santiago Carreras e Pablo Matera rimettono i Pumas sul piede avanzante, i falli gallesi per fuorigioco favoriscono gli ospiti che optano per la touche. Dalla maul, contenuta, partono i pick-and-go fino alla carica potente di Pedro Delgado che tocca la linea di meta con l’ovale all’8′. E l’Argentina pochi minuti dopo può contare su un’altra arma: il piede e il gioco aereo. Dan Edwards calcia un up-and-under ma nello scontro ne escono vincitori i Pumas con Mateo Carreras. L’ala guadagna metri, con un calcetto scavalca l’avversario e offre l’assist per la meta di Prisciantelli.
Un doppio colpo che fa male al Galles di Steve Tandy che, però, dopo questi primi 10 minuti difficili incassa e reagisce. Per la prima volta dall’inizio del match i padroni di casa portano avanti una vera offensiva fino al break di Tom Rogers che si fa strada, buca la linea dei Pumas, Jac Morgan è a supporto e manda Williams in meta con un buon assist. Il pubblico di Cardiff si riaccende e spinge i padroni di casa verso la seconda marcatura con Dewi Lake al 22′.
Una reazione importante quella del Galles, che grazie alla precisione al piede di Dan Edwards porta il punteggio in parità per 14-14. Quando i Dragoni sono riusciti a rimettere in piedi l’inizio della partita, però, ecco il patatrac al 27′: Ben Thomas commette un fallo sciagurato su Pablo Matera, l’arbitro Ben O’Keeffe assegna un giallo con revisione al bunker.
Grazie alla superiorità numerica, l’Argentina riesce a rimettere la partita sui binari a lei favorevoli: al 31′ Santiago Carreras mette dentro un comodo penalty, ma i Pumas continuano a restare nella metà campo avversaria finché, poco prima dello scadere del cartellino giallo, Simon Cruz Benitez trova il varco per segnare sotto i pali. Il bunker si è preso quasi tutto il tempo necessario, ma alla fine ha confermato il colore del cartellino.
Ben Thomas così rientra ma solo per assistere alla quarta meta dell’Argentina: Pablo Matera riceve il calcio di ripartenza, buca la difesa gallese e poi, con un mancino superbo, offre un assist al piede perfetto per l’accorrente Mateo Carreras. L’ala, pur placcata, riesce a girarsi e schiacciare giusto alla fine del primo tempo. Un uno-due micidiale, le squadre vanno negli spogliatoi sul punteggio di 14-31.
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Per tutti i primi quattro minuti della ripresa il Galles tiene il possesso del pallone ma, nonostante una dozzina abbondate di fasi e un paio di calci corti, non guadagna nulla. All’Argentina basta invece il contrattacco guidato dal break di Simon Cruz Benitez e poi il calcetto di Prisciantelli per arrivare nuovamente in meta, stavolta con Bautista Delguy. E per i padroni di casa va ancora peggio, con O’Keeffe che sventola un altro giallo ai danni di Tomos Williams.
Sul punteggio di 14-38 e ancora in superiorità numerica tutto sembra già fatto per l’Argentina. Proprio il suo calare d’attenzione permette ai Dragoni di mantenere il possesso a lungo e uno dei migliori del Galles, Jac Morgan, infila la difesa addormentata dei Pumas per la terza meta dei padroni di casa. Il pubblico festeggia la marcatura ma proprio nel segnare il capitano si fa male al braccio e deve essere sostituito.
Nonostante questo brutto colpo il Galles si tiene attivo coi suoi trequarti: prima Dan Edwards ubriaca tutta la difesa avversaria e sembra poter volare in meta, solo una francesina in-extremis lo ferma; poi il rientrante Louis Rees-Zammit dimostra di non aver perso la sua velocità e accelerazione, e soltanto il rimbalzo sfortunato dell’ovale gli impedisce di controllarlo.
Si scollina il 60′ e il Galles, nonostante il punteggio di 21-38, sembra vivo: ma proprio ora arriva il colpo che taglia le gambe. È ancora Geronimo Prisciantelli ad andare a segno, intercettando un passaggio ingenuo dei Dragoni a metà campo. Meta sotto i pali e comoda trasformazione per un preciso Santiago Carreras, il tabellino segna un pesante 21-45.
Ancora una volta i Pumas, forti del vantaggio, si limitano a controllare. È quindi il Galles ad avere più possesso, riuscendo dopo diversi tentativi ad offrire un’altra piccola soddisfazione al pubblico del Principality Stadium con la meta di Blair Murray su bell’assist di Tomos Williams. La sconfitta sembra così poter essere un po’ meno amara, ma nel finale c’è invece la marcatura di Santiago Grondona a pesare sul punteggio conclusivo: un 28-52 netto dell’Argentina sul Galles. che avrà tanto su cui lavorare.
Matteo Salmoiraghi
Quilter Nations Series: formazioni e tabellino di Galles-Argentina
Galles: 15 Blair Murray, 14 Tom Rogers, 13 Max Llewellyn, 12 Ben Thomas, 11 Josh Adams, 10 Dan Edwards, 9 Tomos Williams, 8 Aaron Wainwright, 7 Jac Morgan (captain), 6 Alex Mann, 5 Adam Beard, 4 Dafydd Jenkins, 3 Keiron Assiratti, 2 Dewi Lake, 1 Rhys Carre.
A disposizione: 16 Liam Belcher, 17 Nicky Smith, 18 Archie Griffin, 19 Freddie Thomas, 20 Olly Cracknell, 21 Kieran Hardy, 22 Jarrod Evans, 23 Louis Rees-Zammit.
Marcatori Galles
Mete: Williams 15′, Lake 22′, Morgan 54′, Murray 73′
Trasformazioni: Edwards 16′, 23′, 55′, 74′
Punizioni:
Argentina: 15 Santiago Carreras, 14 Bautista Delguy, 13 Justo Piccardo, 12 Santiago Chocobares, 11 Mateo Carreras, 10 Geronimo Prisciantelli, 9 Simon Cruz Benitez, 8 Joaquin Oviedo, 7 Juan Martin Gonzalez, 6 Pablo Matera (vice-captain), 5 Marcos Kremer, 4 Guido Petti, 3 Pedro Delgado, 2 Julián Montoya (captain), 1 Mayco Vivas.
A disposizione: 16 Ignacio Ruiz, 17 Thomas Gallo, 18 Tomas Rapetti, 19 Matias Alemanno, 20 Santiago Grondona, 21 Agustin Moyano, 22 Juan Cruz Mallia, 23 Rodrigo Isgro.
Marcatori Argentina
Mete: Delgado 8′, Prisciantelli (11′, 62′), Benitez 38′, M. Carreras 40′, Delguy 44′, Grondona 80′
Trasformazioni: S. Carreras 9′, 12′, 39′, 40’+1, 45′, 63′, 80’+1
Punizioni: S. Carreras 31′
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