“I trequarti italiani erano delle Ferrari umane”, “Non è più una squadra simpatica ma ingenua, l’Italia è una squadra vera”: ecco cosa hanno scritto i giornali dopo il successo di Udine

“Azzurri più forti dei Wallabies”: le reazioni della stampa estera alla vittoria dell’Italia sull’Australia (ph. Sebastiano Pessina)
Tre anni fa dopo la vittoria dell’Italia a Firenze contro l’Australia le reazioni furono di sorpresa, di shock, come normale che fosse considerando che i Wallabies avevano perso contro una squadra che aveva perso con la Georgia e che aveva vinto una partita negli ultimi 7 anni al Sei Nazioni. Dopo la vittoria dell’Italia sull’Australia nel match di Udine, invece, le reazioni della stampa estera sono state molto diverse: rabbia e delusione ma anche grande rispetto da parte degli australiani, tanta ammirazione (anche se c’è ancora un filo di snobbismo, BBC e Times non ne hanno parlato) da parte invece della stampa internazionale.
Le reazioni della stampa estera alla vittoria dell’Italia sull’Australia
Anche da queste reazioni si percepisce che qualcosa è cambiato, perché la stampa estera adesso vede una grande squadra che ha vinto un test match importante. A partire dalla stampa australiana, notoriamente mai tenera, per poi passare a quella internazionale che negli anni ha anche spesso criticato gli Azzurri.
Le reazioni della stampa australiana
“Tre anni fa la sconfitta di Firenze costò il posto a coach Dave Rennie, quest’anno frena lo slancio del rugby australiano, ripartito a fatica dopo il disastroso Mondiale 2023. La storica vittoria contro il Sudafrica all’Ellis Park e il successo netto nel terzo Test contro i British and Irish Lions sono sembrati lontanissimi nella fredda aria di Udine, nel nord Italia. L’Australia, in una partita piena di errori, è uscita sconfitta dagli italiani” scrive il Sydney Morning Herald, che pur titolando “Wallabies umiliati in Italia: indisciplina ed errori regalano la vittoria ai padroni di casa” però dice una cosa molto importante nei confronti del rugby italiano: “L’ultima volta che i Wallabies persero in Italia la sconfitta fu considerata uno shock. Descrivere questa vittoria italiana negli stessi termini sarebbe irrispettoso verso una squadra che questa sera è stata più forte di noi“.
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Sempre sul Sydney Morning Herald, il giornalista Peter Fitz Simons ha proposto un editoriale ironico e amaro (per loro) ma che fa capire anche quanto l’immagine dell’Italia sia cambiata: “Un tempo, l’Italia poteva aspettarsi di vincere un Test match contro le grandi nazionali di rugby solo ‘ogni morte di Papa’ (letterale). Adesso il Sei Nazioni non è più “Cinque Nazioni + Una Comparsa”. L’Italia ha dimostrato di essere più che capace di battere regolarmente squadre come Galles e Scozia, oltre all’Australia appena tre anni fa. Questa non era una partita ‘regalata’, un aggiornamento automatico delle statistiche dei Wallabies. Era un test impegnativo e l’Italia ha dimostrato fin da subito di essere lì per giocarsela, tenendo benissimo in mischia e lanciando spesso delle vere “Ferrari umane” nei trequarti”. Fitz Simons chiude valutando anche in maniera onesta la controversa meta di Carter Gordon: “L’arbitro Brace è stato l’unico in tutta Udine a pensare che non fosse in avanti”.
Rugby.com.au pone l’attenzione su diversi aspetti, primo tra tutto l’aver preso due mete da due giocatori che l’Australia avrebbe potuto prendere con sé: “Il cognome Lynagh ha fatto vincere molte partite all’Australia, ma la meta dell’ala Louis (figlio di Michael) è stata un promemoria del talento che Inghilterra e Australia si sono lasciati scappare. Monty Ioane, nato a Melbourne, ha poi chiuso la sua ottima partita segnando nell’angolo la meta che ha dato all’Italia un vantaggio decisivo fino al fischio finale. Per i tifosi australiani una crudele ironia”. Il secondo aspetto chiave è che “la crescita dell’Italia continua, dimostrando che la vittoria del 2022 non è stata un caso. Gli Azzurri hanno dominato i punti d’incontro e l’Australia ha concesso troppi calci di punizione, permettendo all’Italia di controllare la partita. I Wallabies nel primo tempo hanno dominato tutte le statistiche chiave, ma sono crollati nei momenti decisivi del secondo tempo”. Per i giornali australiani questa sconfitta rappresenta una delusione soprattutto in ottica Rugby World Cup: “Le speranze di entrare tra le prime sei del ranking mondiale, in vista dei sorteggi della Coppa del Mondo, sono praticamente svanite, a meno di una clamorosa vittoria dell’Argentina o di un successo contro l’Irlanda la prossima settimana”.
The Roar invece va sul pesante nei confronti dei giocatori australiani, che rispetto a 3 anni fa sono considerati senza alcuna scusante: “Eccoci di nuovo: i Wallabies hanno perso un altro Test contro l’Italia. Ma a differenza di tre anni fa stavolta non c’è stato nessun calcio di trasformazione sbagliato all’ultimo minuto a negare la vittoria all’Australia. I Wallabies sono stati battuti in quasi tutte le aree del campo, subendo una deludente sconfitta per 26-19 a Udine”.
Le reazioni della stampa internazionale
Entusiasta la reazione di Planet Rugby: “L’Italia l’ha fatto di nuovo! Ha conquistato il secondo successo consecutivo sull’Australia. Anche se al Sei Nazioni di quest’anno ha vinto solo una partita contro un Galles in difficoltà, non c’è dubbio che Gonzalo Quesada stia costruendo una squadra vera, forse la migliore Italia dai tempi d’oro di Sergio Parisse. A luglio gli Azzurri sono stati travolti dagli Springboks, ma combattendo con coraggio. Sabato si è visto il frutto di quell’esperienza: a cominciare da Manuel Zuliani, in grandissima forma già in Sudafrica. Ma la vera differenza è nella qualità nelle posizioni chiave: la formidabile coppia di centri Menoncello-Brex, Garbisi a dirigere il gioco, Capuozzo e Ioane come armi d’attacco letali. Questa non è più un’Italia simpatica ma ingenua. È una squadra vera“.
RugbyPass pone invece l’attenzione più sui demeriti dell’Australia che sui meriti dell’Italia: “Dei Wallabies sottotono subiscono un duro colpo nel ranking dopo la sconfitta contro l’Italia. Il ruolo di allenatore di Joe Schmidt sarà probabilmente messo sotto esame dopo l’umiliante sconfitta dei Wallabies per 26-19 contro l’Italia a Udine. Mostrando la solita indisciplina, i Wallabies hanno subito la sesta sconfitta negli ultimi otto test sotto la guida di Schmidt. Un altro duro colpo in vista del sorteggio per la Coppa del Mondo di rugby 2027 del mese prossimo”.
Per la testata sportiva irlandese The42.ie “è stata una vittoria pienamente meritata per la squadra di Gonzalo Quesada, che ha difeso in modo eccellente e ha saputo sfruttare al meglio il cartellino giallo a Suaalii, dopo essere andata sotto all’inizio della ripresa per la controversa meta di Carter Gordon, alla sua prima partita con l’Australia dopo l’ultima Coppa del Mondo. Quesada si è sfogato in tribuna quando il TMO ha stabilito che Harry Wilson non aveva perso il controllo del pallone nel contatto con Manuel Zuliani, ma i giocatori italiani sono rimasti lucidi e hanno reagito per conquistare un’altra vittoria storica”.
Per il Telegraph, la chiave del match è stata la reazione alla “meta controversa dell’apertura Carter Gordon, alla sua prima partita in oltre due anni, ha riportato avanti l’Australia al 51′. L’arbitro Andrew Brace ha giudicato che la palla fosse stata strappata dalle mani del capitano Harry Wilson in un placcaggio vicino alla linea di meta, e non un in avanti come sosteneva l’Italia, permettendo a Gordon di raccogliere l’ovale e segnare eludendo un paio di difensori. Gli Azzurri, furiosi, hanno risposto con due mete nel giro di cinque minuti: prima Lynagh in bandierina dopo una maul da touche, poi Ioane attaccando deciso la linea. Garbisi ha trasformato entrambe. La squadra di casa ha resistito, difendendo con grande tenacia contro l’assalto finale disperato dell’Australia”.
Per il sito ufficiale del Super Rugby le chiavi del successo dell’Italia sono state due. Le mete di Lynagh e Ioane e la grande difesa azzurra: “È stata una coppia di ali con una certa familiarità con l’Australia a fare la differenza, con Louis Lynagh e Monty Ioane che hanno marcato due mete portando in vantaggio i padroni di casa. A quel punto l’impressionante difesa dell’Italia ha resistito, deliziando il pubblico di casa e affondando i Wallabies”.
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