Con un secondo tempo ruggente gli Azzurri ribaltano la partita con due mete in rapida successione. Ioane sugli scudi

Quilter Nations Series, Italia più forte di tutto: Australia battuta 26-19. In foto: Monty Ioane dopo la meta – ph. Sebastiano Pessina
UDINE – L’Italia ha battuto l’Australia nel primo test delle Quilter Nations Series 2025. A Udine finisce 28-19 dopo 80 minuti di grande intensità e incertezza, con gli Azzurri capaci di segnare 14 punti in 3 minuti che hanno cambiato il volto del match attorno all’ora di gioco.
Una gara dove la nazionale di casa è uscita alla distanza, con ostinazione e resilienza, con una fame che ha fatto la differenza contro dei Wallabies spesso più freddi, organizzati e cinici, ma ai quali è mancata la benzina e la qualità per vincere l’incontro, messi sotto in particolare nel secondo tempo.
Il primo quarto d’ora di partita è stato appannaggio azzurro. Al quinto Capuozzo si butta dentro a tutta velocità nei 22 metri avversari, ma la difesa lo prende a 5 metri, lo impacchetta e lo tiene alto in area di meta: si torna su un piazzato precedente per il 3-0 di Garbisi.
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Il 10 azzurro replica poco dopo quando Ioane recupera un pallone aereo incredibile contro Potter, e un suo calcetto a seguire porta poi la palla a essere annullata, ma portata dentro dai Wallabies. La mischia a cinque metri frutta un piazzato che vale il 6-0.
Gli ospiti resistono alla sfuriata azzurra e hanno una prima occasione al 15′, quando Carter Gordon buca la difesa in prima fase da mischia ordinata. Zuliani salva gli Azzurri a cinque metri dalla meta forzando un turnover importante.
Al 21′ calcio contro Brex per mani sul prato in un tentativo di tenuto a terra: l’Australia manda la palla nell’angolo, costruisce il drive e spinge fino in meta. La mancata trasformazione di Kellaway, kicker designato per l’occasione, lascia gli Azzurri sopra di 1.
Nella seconda parte del primo tempo la squadra che gioca meglio è l’Australia, che trova più facilmente avanzamento e ritmo con la palla. Alla mezz’ora Jake Gordon finta il passaggio e si infila nella difesa, portando l’Australia nei cinque metri: dopo qualche tentativo è Angus Bell a trovare gloria con il pick and go.
Al 35′ Garbisi riesce ad accorciare sul 12-9 con un altro piazzato. Il primo tempo si chiude con una iniziativa offensiva azzurra che non trova soddisfazione, con un tenuto a terra fischiato a Lynagh nella zona rossa avversaria.
La ripresa inizia con l’Italia che trova avanzamento da prima fase dopo una mischia ordinata in zona centrale, ma Ioane perde la palla nel momento in cui supera la linea dei 22 australiani. Poco dopo rimedia il pack: il drive da rimessa laterale in zona d’attacco guadagna una punizione, Garbisi mette il quarto calcio piazzato della sua serata e porta in parità la gara.
Al 51′ il turning point dell’incontro: l’Australia attacca nei 22 azzurri, Zuliani strappa la palla a Wilson, che la perde. Gordon si fionda sulla palla vagante e schiaccia, ma l’azione sembra chiaramente non valida per l’in-avanti del numero 8 in giallo. Le immagini sembrano confermare il tocco dell’australiano, ma l’arbitro Brace annuncia che non c’è un chiaro in-avanti e assegna la meta.
Mentre lo stadio ulula la sua disapprovazione, l’Australia scappa a +7.
Inaspettatamente lo svantaggio accende gli Azzurri, che in quel momento mettono il turbo: occupano la metà campo avversaria, sfruttano l’indisciplina avversaria e vanno in rimessa laterale nei 22; con il drive arrivano a insidiare i cinque metri avversari, poi l’allargamento per Lynagh è vincente e Garbisi, malgrado abbia appena ricevuto un placcaggio alto che comporta un giallo a Suali’i, piazza da posizione difficilissima il calcio del pareggio.
Sul 19-19 l’Italia si galvanizza e produce una meta destinata a rimanere nella storia della nazionale: partendo dai propri 22 metri risale il campo alla grande, il break di Varney mette l’Australia con le spalle al muro e alla fine Monty Ioane si prende la meta che cercava da inizio partita, contro la nazionale del suo paese natale. L’ala ex Benetton corona una prestazione molto positiva, giocata con un fuoco e un ardore davvero unici.
L’Australia hanno una occasione nell’angolo sinistro del campo prima di tornare in parità numerica, ma gli Azzurri si salvano tenendo alto il giocatore avversario in area di meta. Poi non concedono più niente.
Falliscono, però, il colpo del KO quando Ruzza intuisce una giocata australiana e intercetta l’ovale. Lanciato in campo aperto il seconda linea non ha le gambe per arrivare in fondo, ma il passaggio per Tommaso Menoncello non è dei migliori e finisce a terra.
Poco dopo succede di nuovo: al 76′ Paolo Garbisi è pronto per un drop che può mettere gli Azzurri oltre il break, ma Valetini vince un turnover fondamentale nei suoi 22 metri per tenere in vita i Wallabies.
Sarà proprio un tenuto a terra, però, a sigillare l’incontro: con l’Australia all’assalto finale è Lorenzo Cannone a piantare giù le chele sul terreno e andare a tirare su l’ovale che vale la vittoria.
È il secondo successo dell’Italia contro l’Australia nelle ultime due gare. A Firenze due anni fa fu la fiamma che accese la miccia di una squadra che ambiva a diventare qualcosa di più, a Udine nel 2025 può essere l’annuncio che finalmente l’Italia è diventata grande.
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex (C), 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Manuel Zuliani, 6 Ross Vintcent, 5 Andrea Zambonin, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Tommaso di Bartolomeo, 17 Mirco Spagnolo, 18 Marco Riccioni, 19 Federico Ruzza, 20 Alessandro Izekor, 21 Martin Page-Relo, 22 Tommaso Allan, 23 Leonardo Marin
Marcatori Italia
Mete: Lynagh (59), Ioane (62)
Trasformazioni: Garbisi (59, 62)
Calci di punizione: Garbisi (6, 10, 35, 48)
Australia: 15 Andrew Kellaway, 14 Corey Toole, 13 Joseph-Aukuso Suali’i, 12 Hunter Paisami, 11 Harry Potter, 10 Carter Gordon, 9 Jake Gordon, 8 Harry Wilson (C), 7 Fraser McReight, 6 Tom Hooper, 5 Jeremy Williams, 4 Nick Frost, 3 Taniela Tupou, 2 Matt Faessler, 1 Angus Bell
A disposizione: 16 Billy Pollard, 17 Aidan Ross, 18 Zane Nonggor, 19 Rob Valetini, 20 Pete Samu, 21 Ryan Lonergan, 22 Tane Edmed, 23 Filipo Daugunu
Marcatori Australia
Mete: Faessler (21), Bell (32), Gordon (51)
Trasformazioni: Kellaway (32, 51)
Calci di punizione:
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