Quilter Nations Series: il fattore Murrayfield per battere gli All Blacks. La preview di Scozia-Nuova Zelanda

Gli uomini di Gregor Townsend cercano la prima vittoria di sempre contro una squadra che arriva a Edimburgo in buona forma

Quilter Nations Series: il fattore Murrayfield per battere gli All Blacks. La preview di Scozia-Nuova Zelanda – PH. Sebastiano Pessina

Le Quilter Nations Series si avviano verso uno dei momenti clou, con la Scozia che ospita la Nuova Zelanda allo stadio di Murrayfield: un palcoscenico ideale per provare a rompere un tabù quasi centenario. I neozelandesi arrivano in piena fiducia dopo il successo per 26–13 sull’Irlanda, a testimonianza che la macchina All Blacks, seppur non al massimo dei giri, ha ripreso a marciare.

La Scozia, dal canto suo, viene da un roboante 85–0 contro gli Stati Uniti e, pur consapevole della solidità avversaria, sente che il momento per provare lo scalpo è maturo. Il fattore casa assume un peso particolare: Murrayfield è un fortino e l’entusiasmo del pubblico può spingere gli uomini di Townsend verso un’impresa storica.

La Scozia ha le carte in regola per mettere in difficoltà gli All Blacks, ma prima di tutto deve raggiungere una consistenza mentale diversa rispetto al recente passato: la Nuova Zelanda è coesa, esperta e abituata alle pressioni, mentre la Scozia fa ancora fatica ad affermarsi quando le viene richiesto di portare la propria competitività ad un livello successivo.

In secondo luogo, serve il guizzo individuale che rompa gli equilibri: lo stile sfrontato di Finn Russell è l’arma che tutti si aspettano. Sul fronte All Blacks attenzione al nuovo assetto: qualche infortunio nella rosa, ma anche un innesto come Leicester Fainga’anuku che ha gambe e linee di corsa velenose può dare imprevedibilità alla linea dei trequarti.

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Scozia-All Blacks: dove si vince la partita, tra creatività e impact player

La sfida tra i pacchetti di mischia riveste un ruolo primario, con una Scozia che dovrà far valere le proprie doti fisiche pur senza alcuni interpreti di spessore come Zander Fagerson tra gli avanti e Duhan van der Merwe nella trequarti.

Sul versante degli All Blacks i segnali visti a Chicago sono rassicuranti, la prima linea è in ottima forma e la mediana Roigard-Barrett sembra in grado di scandire alla perfezione i ritmi dell’attacco. Coach Scott Robertson poi si è portato dietro una panchina davvero temibile, che in caso di partita vicina nel punteggio potrebbe dare lo scatto definitivo.

In conclusione: se la Scozia vuole davvero cancellare oltre 90 anni di attesa e conquistare la prima vittoria contro gli All Blacks, dovrà combinare il fattore “casa”, la creatività del suo play‑maker e una solidità collettiva che impedisca alla Nuova Zelanda di imporre il proprio gioco.

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Quilter Nations Series: le formazioni di Scozia-All Blacks

Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Darcy Graham, 13 Rory Hutchinson, 12 Sione Tuipulotu, 11 Kyle Steyn, 10 Finn Russell, 9 Ben White, 8 Jack Dempsey, 7 Matt Fagerson, 6 Gregor Brown, 5 Grant Gilchrist, 4 Scott Cummings, 3 D’Arcy Rae, 2 Ewan Ashman, 1 Pierre Schoeman.
Sostituzioni: 16 George Turner, 17 Rory Sutherland, 18 Elliot Millar Mills, 19 Marshall Sykes, 20 Rory Darge, 21 Josh Bayliss, 22 Jamie Dobie, 23 Tom Jordan.

All Blacks: 15 Will Jordan, 14 Leroy Carter, 13 Leicester Fainga’anuku, 12 Quinn Tupaea, 11 Caleb Clarke, 10 Beauden Barrett, 9 Cam Roigard, 8 Peter Lakai, 7 Ardie Savea (c), 6 Wallace Sititi, 5 Fabian Holland, 4 Josh Lord, 3 Fletcher Newell, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot.
Sostituzioni: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Tamaiti Williams, 18 Pasilio Tosi, 19 Sam Darry, 20 Du’Plessis Kirifi, 21 Cortez Ratima, 22 Billy Proctor, 23 Damian McKenzie.

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