Le parole del seconda linea che carica gli Azzurri a poco più di 24 ore dal confronto con i Wallabies

Italia, Niccolò Cannone verso l’Australia: “Ricordo tutto del 2022. Dimostriamo di cosa siamo capaci” (Ph. S. Pessina)
Inserito in formazione in quella che ormai sta diventando la “sua” seconda linea, pronto a far coppia con Andrea Zambonin: Niccolò Cannone non vede l’ora di scendere in campo per la sfida di sabato 8 novembre contro l’Australia, nella gara che si terrà alle ore 18.40 sul terreno di gioco del BluEnergy Stadium.
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Italia, Niccolò Cannone verso l’Australia: “Ricordo tutto del 2022. Dimostriamo di cosa siamo capaci”
L’avanti fiorentino, che fa parte del gruppo dei 4 capitani dell’Italrugby scelti da Gonzalo Quesada, insieme a Brex, Lamaro e Nicotera, intervistato dalla Gazzetta dello Sport ha toccato diversi temi nei giorni d’avvicinamento al duello contro i Wallabies.
Innanzitutto il ricordo della vittoria storica dell’Artemio Franchi, arrivata nel 2022, proprio contro l’Australia: “Ricordo tutto. Che stavo malissimo prima della partita, ma di quel male che è quasi bello, perché era la prima volta che giocavo a casa mia, allo stadio Franchi c’erano un trilione di amici e parenti (esagera scherzosamente, ndr). E in campo pure mio fratello Lorenzo, che nemmeno nei sogni… Sono emozioni che lo sport, soltanto questo sport ti può dare”.
Sul ciclo di Gonzalo Quesada, arrivato a metà del suo mandato: “È stato sempre molto chiaro con noi, dobbiamo tirar fuori il nostro essere italiani e la nostra passione, essere d’ispirazione per i bambini e non solo. Così siamo riusciti a creare velocemente la nostra identità. Ora stiamo molto bene, non vedevamo l’ora di radunarci e dimostrare di che cosa siamo capaci, a partire dall’Australia. Dovremo essere bravi a limitare il loro dinamismo e le loro individualità”.
Poi una battuta sull’incontro con Julio Velasco: “È stato un incontro molto motivante, avrei potuto ascoltarlo per ore senza distrarmi. C’è stato anche spazio per fare alcune domande e gli ho chiesto come si allenano i pallavolisti, più altre cose che però restano tra noi”.
Infine le sue emozioni sul far parte del gruppo dei 4 capitani: “Sono grato per la fiducia del ct e dei compagni, spero di rivestire presto questo ruolo. Se mi guardo indietro ripenso alla mancata convocazione contro la Namibia agli ultimi Mondiali, quello è stato certamente il momento più duro al quale ho saputo reagire, fino a guidare la squadra nell’ultima tournée in Sudafrica. E la fame è ancora tanta”.
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